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Marziano
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da http://www.nexusedizioni.it/apri/Argome ... -Mazzucco/

Il miracolo di Portland - di Massimo Mazzucco
07/09/2010



Nella preparazione di alcuni materiali che pubblicheremo per l’11 di settembre, sono emersi alcuni dettagli che offrono una nuova riflessione sulla curiosa epifania della cosiddetta “versione ufficiale” dei fatti.

Come molti ricorderanno, uno degli aspetti più paradossali della vicenda fu il viaggio compiuto da Atta e Al-Omari da Boston a Portland, nel Maine, il 10 di settembre. Su questo argomento, e sul carnevale di contraddizioni che ne sono emerse, David Ray Griffin ha scritto un divertente articolo, nel quale mette in evidenza i continui “aggiustamenti” apportati alla versione ufficiale per tenere in piedi una storia completamente priva di senso.

Nessuno infatti ha mai saputo spiegare perchè i due terroristi, che dovevano dirottare un aereo in partenza da Boston il mattino seguente, siano andati fino a Portland il giorno prima, prendendo poi una coincidenza talmente stretta con il volo di Boston, il mattino seguente, da rischiare di mandar a monte tutto il piano. Di fatto, la valigia di Atta non fece in tempo ad essere caricata sul volo in partenza da Boston, e se il volo di ritorno da Portland avesse tardato solo di un’ora, nemmeno Atta e Al-Omari sarebbero riusciti a salire su AA11, e quindi a dirottarlo. (Vi immaginate che figuraccia, gli attentati dell’11 settembre con una sola Torre colpita?)

In realtà, abbiamo capito tutti benissimo perchè i due abbiano fatto questo strano viaggio: senza questa “variante” sul programma, …

… la valigia di Atta non sarebbe mai potuta ”restare a terra” a Boston, e quindi gli investigatori non avrebbero mai potuto trovare gli “indizi” che ci avrebbero portato alla rapida identificazione di tutti i terroristi. (Regola n. 1 del terrorista provetto: porta sempre con te una valigia contenente un Corano, un testamento, una divisa della American Airlines e un manuale di volo dei Boeing 767. Così se per caso la polizia ti ferma per strada, mentre vai all’aeroporto, tu dici che di lavoro fai l’assistente di volo, che il testamento lo porti sempre dietro per scaramanzia, e che i manuali del Boeing ti servono durante il volo per far ripassare al comandante le procedure di atterraggio. E se ti chiede anche a cosa serve il Corano, tu digli che lo usi sempre come ispirazione prima di andare a prostitute, farti di coca e giocare d’azzardo).

Non solo il motivo del “viaggio” a Portland è evidente, ma sappiamo anche che l’FBI, quando si cimenta nel disseminare “indizi” di questo tipo, tende spesso ad esagerare (basti pensare alla quantità industriale di documenti di identità dei terroristi che sono emersi dalla buca – altrimenti vuota - di Shanksville: roba da aprire un locale ufficio dell’anagrafe per espatriati sauditi). Nel caso di Portland i nostri federali hanno pensato bene di “supportare” la presenza di Atta e Al-Omari con la serie di immagini, ricavate dalle telecamere di sicurezza, che ci mostrano i due futuri martiri bighellonare come turisti qualunque nella cittadina del Maine, la sera del 10 settembre.

Fra le 20 e le 21 i due compaiono davanti alle telecamere di un locale Pizza Hut. Alle 20:31 le loro immagini vengono registrate da un bancomat della KeyBank. Alle 20:41 da un altro bancomat della Fast Green, alle 21:15 si vedono i due che fanno benzina da Jet Smart, e infine alle 21:22 l’immagine di Atta viene catturata da una telecamera del Wal-Mart di Scarborough.

E qui scatta la riflessione di cui parlavamo all’inizio: secondo voi, come ha fatto l’FBI a recuperare tutte queste immagini, in soli 3 giorni di tempo? A Portland – come in tutte le altre città americane – ci sono ormai telecamere di sicurezza dappertutto. Ogni singolo negozio, ogni locale pubblico, ogni ristorante, pizzeria, drogheria, distributore di benzina, supermercato, farmacia, fruttivendolo, negozio di ottica, di calzature, di alcolici, di elettrodomestici, di tendaggi, eccetera eccetera… ha come minimo mezza dozzina di telecamere che sono in funzione 24 ore su 24. Se qualcuno ha voglia di fare i conti, io con le iperboli non sono mai stato pratico.

Come faceva l’FBI a sapere che Atta e Al-Omari avessero mangiato proprio da quel particolare Pizza Hut, quella sera, e non ad esempio dal McDonald’s che sta dall’altra parte della città? O in uno qualunqe delle centinaia di posti di ristoro che ci sono fra le due località? Come facevano a sapere che i due avessero fatto benzina proprio a quel distributore di Jet Smart, quella sera, e non ad esempio a quello della Exxon che c'è di fronte?

Non potevano saperlo, ovviamente, perchè “le foto ancora non le avevano viste”.

Questo vuol dire che, per aver scovato quelle immagini, qualcuno all’FBI deve essersi guardato tutte le registrazioni di tutte le videocamere di sicurezza che sono in funzione in tutti i locali pubblici della città. Roba da iniziare oggi e finire nel 2057, dopo aver subito almeno tre esaurimenti nervosi e quattro operazioni di sostituzione totale della cornea.

Tutto questo, naturalmente, non stride nemmeno un pò con il fatto che nessuno sia invece riuscito a rintracciare una sola immagine dei 5 terroristi che si imbarcano all’aeroporto di Boston. In quel caso il volo lo conosci, la porta di imbarco la conosci, il percorso dal check-in all’imbarco lo conosci, e quindi le telecamere da analizzare sarebbero al massimo una ventina.

Che dite, troppo facile? Sarà forse per quello che non ci hanno nemmeno provato?


e aggiungo io che razza di musulmani erano che vanno a donne birra e alcol? a giusto il ramadan era finito.....



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MessaggioInviato: 13/09/2010, 11:01 
cari amici
sull'incontro Tom Bosco- Paolo Attivissimo

http://attivissimo.blogspot.com/2010/09 ... l#comments

qualcuno è andato?
ciao
mauro



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MessaggioInviato: 13/09/2010, 14:57 
Io no....

comunque, già la premessa di Attivissimo in questo articolo e cioè:



"Le conseguenze totalitarie dell'11/9 che venivano paventate dai sostenitori delle teorie alternative – quelle che avrebbero motivato una macchinazione così colossale con migliaia di partecipanti – non si sono verificate. (...) La Pax Americana, il Nuovo Ordine Mondiale, non si sono visti: abbiamo invece lo Stesso Caos di Sempre. E questo mina alla base le tesi alternative".




..... la dice lunga sulla sua capacità di discernimento ed analisi.

A me, quest'uomo, suscita una profonda tristezza [V]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 13/09/2010, 15:57 
Non c'è un solo episodio terroristico dell'11/9 che non fosse stato ideato a regola d'arte dallo stesso governo americano.. e sono molte le evidenze, in riguardo al crollo delle torri in questa foto scattata da un esperta in infrarossi nei momenti successivi all'impatto di uno dei 2 aerei, si vede che l'incendio nelle stanze interessate (la luce rossa) non supera la temperatura di 100° anche perchè la maggior parte del carburante è esploso all'esterno dell'edificio al momento dell'impatto e l'acciaio per fondersi deve superare i 1500°..

Immagine

Al quanto ridicolo e vergognoso l'annuncio in prossimità della ricorrenza dell'11/9 di Obama di continuare a dare la caccia a Osama Bin Laden..
dichiarazione solo per dare il contentino alla nazione, come se in 10 anni non sapessero dove fosse [:D] invece hanno protetto la faglia Bin Laden nei giorni dell'attentato per evitare ritorsioni..

io mi chiedo perchè la gente non reagisce come succedeva nel 68 e non si creano colpi di stato? è evidente che sono governati dai peggiori criminali.. la rassegnazione è una brutta bestia, in Italia compresa si dovrebbe occupare montecitorio per fare cadere il governo [8D]



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MessaggioInviato: 13/09/2010, 18:27 
Tom Bosco:

"andate a vedere la pagina dell'FBI e cercate Osama Bin Laden....
è ricercato in tutto il mondo per alcuni reati.

Ma non c'é NESSUN riferimento agli attentati dell11/9...."



http://www.fbi.gov/wanted/topten/fugitives/laden.htm


Interessante no? [:246]



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MessaggioInviato: 14/09/2010, 14:15 
cari amici,
il commento di Tom Bosco
http://lacampanadelloziotom.blogspot.co ... llele.html
ciao
mauro



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MessaggioInviato: 14/09/2010, 14:35 
Cita:
mauro ha scritto:

cari amici,
il commento di Tom Bosco
http://lacampanadelloziotom.blogspot.co ... llele.html
ciao
mauro


Grazie Mauro.... davvero interessante [;)]



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MessaggioInviato: 14/09/2010, 14:40 
Propaganda, 11 settembre e strategia militare.
Come si avvelenano i cervelli.


set 14th, 2010
di Federico Povoleri

Fonte:
http://www.altrainformazione.it/wp/2010 ... -cervelli/

Siamo in chiusura del 9° anniversario del più grave evento della storia moderna, che ha modificato e sta modificando profondamente le vite di ognuno di noi. Un evento che rimane orfano di una verità a cui tutti hanno diritto, ma che sembra interessare a pochi, mentre viene tenuta in vita – non si sa come – una delle più ridicole e assurde bugie mai fatte ingoiare all’intera popolazione mondiale. C’è un motivo per tutto questo: la bugia resiste, per quanto evidente e manifesta, a causa dell’apatia delle masse, che sembrano ormai del tutto addomesticate e menefreghiste.
Eppure l’indignazione delle masse, quando è utile, si sa sempre come provocarla. Il consenso o la sollevazione popolare sembrano simili a un interruttore, che è possibile accendere o spegnere a piacimento. Per l’11 settembre hanno staccato del tutto il contatore, tranne quando è servito il consenso per scatenare due guerre che complessivamente hanno già provocato più di un milione di morti.
Nonostante queste evidenze, molti pensatori che si sentono ad un livello superiore a quello della massa immersa nell’oblio, …
… continuano ad avere la convinzione che la propaganda funzioni soltanto con le menti deboli, o che più semplicemente si tratti di menzogne facilmente identificabili. Nessuno ancora, tranne quelli che la applicano ovviamente, sembra comprendere cosa sia davvero la propaganda, e quali siano gli effetti devastanti che permette di ottenere.
Per meglio capire l’uso e gli effetti della propaganda negli eventi dell’11 settembre 2001, conviene ripartire da eventi che hanno preceduto quella data. Nel rinfrescarci un po’ la memoria (scopriremo quanto è utile), caliamoci per un momento nei panni dei cacciatori di bufale, e iniziamo a smascherarne qualcuna, per dare il nostro contributo a chi tanto si impegna in quest’opera non sempre con successo.
Nonostante siamo provetti cacciatori di bufale, infatti, ne abbiamo trovate alcune che sembrano essere sfuggite ai più incalliti segugi. Ma partiamo dall’inizio: abbiamo già accennato in nostri precedenti articoli al tema della propaganda e dei suoi fondamenti, e ora vediamo alcuni esempi sulla sua applicazione tramite i media e la guerra.

CINEMA E PROPAGANDA
E’ indubbio che il cinema in tutti questi decenni abbia profondamente modificato la percezione della realtà e il sistema di valori delle persone, così come ha fatto la televisione (sulla modificazione di una cultura a livello di massa consigliamo l’ottimo documentario di Erik Gandini —Videocracy)(1) e non è certo un segreto che Pentagono e CIA abbiano entrambi un ufficio di collegamento con Hollywood, che richiede regolarmente certe revisioni delle sceneggiature, in cambio del supporto nella fornitura di mezzi e finanziamenti.

Negli corso degli anni 80 sono stati moltissimi i film d’azione e di guerra che trattavano la tematica terroristica addossata sempre e soltanto al fanatismo islamico, tanto che la percezione della gente, che sommava le notizie dei telegiornali sull’intolleranza religiosa e sui massacri nei paesi arabi con i film di Chuck Norris (solo per fare un esempio) era, all’inizio degli anni 90, già abbondantemente addomesticata e incanalata nella direzione voluta.

All’inizio della Prima Guerra del Golfo si poteva contare già su un background culturale, nel mondo occidentale, formato da migliaia di film e notizie che avevano impresso una certa immagine negativa, ormai accettata come un dato di fatto, del mondo arabo. Questa immagine negativa veniva contrapposta ad una positiva dell’America che, non è un segreto, fin dal dopoguerra ha più di un ufficio che si occupa di manipolare in senso positivo l’immagine degli Stati Uniti nel mondo, attraverso la propaganda.

L’operazione Desert Storm fornì l’opportunità di attuare una delle più imponenti operazioni di trasformazione della realtà, allo scopo di controllare e manipolare le opinioni della gente e la stessa formazione culturale di massa che si siano viste di recente. Una delle tecniche della propaganda per manipolare le notizie in ambito mediatico infatti, consiste nel fornire una quantità enorme di notizie. La saturazione tramite un flusso imponente di informazioni selezionate con cura permette di occultare quelle realmente importanti, ottenendo nello stesso momento il favore dell’opinione pubblica, che crederà di trovarsi davanti ad un’opera di trasparenza, buona fede e disponibilità.
Questa strategia fu messa in atto con grande successo prima e durante la guerra del golfo che è ricordata come la “guerra mediatica vista in diretta dal salotto di casa propria”. Come disse Mike Deaver, inventore della comunicazione reaganiana durante un’intervista: “I militari, ma certo anche il potere politico, avevano capito che occuparsi dei giornalisti era importante quanto la logistica e la strategia” (2).

GIORNALISTI SOTTO CONTROLLO
Per Desert Storm, l’apparato militare americano mostrò nei confronti dell’informazione una disponibilità mai vista prima; sia nella fase precedente le operazioni che durante il conflitto. I giornalisti furono letteralmente sommersi da informazioni e comunicazioni sotto le più svariate forme: conferenze stampa, briefing, interviste, documenti fotografici e filmati, e si ebbe davvero la sensazione di essere per la prima volta di fronte a una struttura impegnata a fornire la massima collaborazione. La tendenza dei media poi a spettacolarizzare e drammatizzare i fatti fece il resto, amplificando ulteriormente ciò che soltanto in seguito si sarebbe capito essere un perfetto meccanismo di gestione dell’informazione, costruito a tavolino dagli esperti delle agenzie di PR chiamate a collaborare con il Pentagono.
Gli scopi di questa manipolazione infatti, oltre a quelli già citati, erano molteplici: trasformare l’Irak di Saddam Hussein da alleato a nemico, esaltare la tecnologia americana giustificando una guerra giusta e umanitaria combattuta con armi intelligenti che colpivano solo i cattivi; e non ultimo, quello di irregimentare i giornalisti saturandoli di notizie che avrebbero dimostrato la massima collaborazione nei confronti della stampa, ma costringendoli nel contempo all’inattività all’interno di strutture controllate.

Si alimentò nei giornalisti l’illusione di agire in piena libertà, ma il fatto di essere sul posto e di partecipare ai briefing tenuti all’hotel Dharan International, allestito per dare in diretta a tutti quanti le informazioni sul conflitto, non significava che potessero partecipare alle azioni vere e proprie o che fosse consentito loro di seguire tempestivamente i fatti. Fu creato un pool di giornalisti operativi, tutti rigorosamente statunitensi e di provata fiducia ,che avrebbero distribuito ai colleghi una selezione delle notizie. Tutti i giornalisti dei vari paesi, ben 1600, prima di ottenere l’accredito dovevano firmare delle regole di comportamento che di fatto limitavano pesantemente la loro libertà di azione. (3)
Tutto questo servì a costruire una cassa di risonanza senza precedenti nella quale venivano diffuse informazioni fasulle e preconfezionate, che ingannarono tanto gli operatori quanto il pubblico. Lo spettacolo in perfetto stile hollywoodiano si avvalse non a caso della collaborazione di personaggi come il generale Kelly, che proveniva da una dinastia di giornalisti e quindi a suo agio con i media. Il capitano Sherman, capo del Joint Information Bureau, che era stato ufficiale di collegamento con Hsollywood, offrendo consulenze per film come Top Gun; e tutta una serie di filmati preparati ad hoc, che davano l’illusione al mondo di assistere al conflitto in diretta. Quello che in realtà vedeva il pubblico, erano decolli e atterraggi di aerei che facevano parte degli spot messi a punto dalle industrie degli armamenti per pubblicizzare i loro prodotti o veri e propri film costruiti a tavolino, dove commuoversi con la ragazza marine e il suo orsacchiotto di peluche, o con la performance del militare di colore con il suo sax sul crepuscolo del deserto.
Vennero quindi occultati e resi invisibili ai media eventi realmente drammatici e criminali come il massacro degli iracheni in ritirata sull’autostrada Kuwait City – Bassora, o la pratica statunitense di ricoprire con carri Abrahams e ruspe le trincee irachene seppellendo vivi i soldati nemici.
Quando vennero alla luce questi fatti, grazie ad alcuni giornalisti della BBC, trovarono pochissima eco sulla stampa internazionale e i pochi che ebbero il coraggio di parlarne vennero presto tacciati di disfattismo, scarso senso pratico e scarsa conoscenza della situazione.
E veniamo ora alle bufale vere e proprie…

TECNICHE DI OCCULTAMENTO
Una cosa che dobbiamo tenere presente è che oggi, esistono altri sistemi per ottenere un’informazione alternativa ai giornali e alla televisione e di conseguenza, anche se questi mezzi sono ancora prominenti, occultare la realtà può non essere sufficiente. Si rende quindi necessario per l’operatore della propaganda colmare tutti i possibili buchi neri dell’informazione per coprire delle “verità non dette” con delle vere e proprie menzogne, che possono essere trasmesse al pubblico con modalità e mezzi insospettabili. Si tenta cioè una trasformazione della realtà attraverso la mistificazione, o la vera e propria costruzione dei fatti da diffondere grazie al controllo globalizzato dell’informazione, a volte essa stessa veicolo inconsapevole di queste operazioni. Si tratta di una manipolazione capace di lasciare un imprinting profondo e duraturo nel pubblico, che non verrà scalfito nemmeno nell’eventualità che uscisse la verità perché in quel caso l’impatto mediatico e la sua diffusione non saranno mai uguali a quelle costruite per far conoscere o accettare la finta realtà pianificata a tavolino. Di conseguenza, con il passare degli anni, la gente si ritroverà ad avere come bagaglio personale, una storia composta da una serie di verità accettate come dato di fatto e mai messe in discussione, che però non corrispondono assolutamente alla verità.

I “RUMORS”
Un’altra tecnica della propaganda è quella di far circolare delle voci, spesso ridicole o fantascientifiche, atte a generare dubbi o malcontento, e lasciare che poi vengano autoalimentate e ingigantite dalla gente fino a creare delle vere e proprie leggende metropolitane; questa pratica è molto utile per preparare un background se vista in prospettiva di informazioni poi più autorevoli e controllate. I cosìdetti “rumors” (voci non confermate, “pettegolezzi”, ecc.), rappresentano un ottimo modo per comunicare e far passare informazioni attraverso canali non ufficiali, e quindi talmente occulti da non lasciare quasi traccia della manipolazione. Questo è anche un altro sistema per generare attraverso informazioni false e dicerie, un clima di paura che può garantire l’appoggio incondizionato di quanti offriranno il proprio consenso in cambio della propria sicurezza.
Un caso esemplare di questi “rumors” fu l’acquisto da parte di Saddam Hussein di migliaia di Playstation-2 a scopi militari. La notizia, avvalorata dalla rivista britannica “New Scientist” (4) rimbalzò in breve attraverso tutta la stampa internazionale; ecco l’articolo che pubblicò La Stampa il 23 dicembre del 2000:
“L’embargo imprigiona Saddam e l’import di molti prodotti continua ad essergli vietato, compresi computer e software che le sue squadre di scienziati potrebbero convertire in strumenti bellici. E, allora, non resta che farsi spedire container del super giocattolo del 2000 che è un capolavoro di ingegneria ed è stato progettato per processare grafica ad alta velocità (e che naturalmente non è soggetto alle restrizioni dell’Onu). Smontando e riconnettendo le consolle, dovrebbe essere possibile mettere insieme abbastanza byte per uno dei supercomputer di cui spesso si è favoleggiato e che sarebbero, con i missili e le armi batteriologiche, il bene più prezioso del dittatore. Quelle memorie potrebbero essere utilizzate per i sistemi di guida delle bombe intelligenti e per la progettazione di ordigni chimici, a credere ad alcune fonti dei servizi segreti americani, secondo l’indiscrezione catturata dalla rivista New Scientist e che ha già fatto il giro di Washington. Gli esperti si interrogano e bisticciano. John Crowcroft (University College di Londra) è convinto che le performance multimediali della Playstation 2 possano servire anche per i radar. Ma, aggiunge, se lo scopo è potenziare la capacità di calcolo di qualche vetusto computer, è probabile, è probabile che il dittatore abbia sbagliato consolle: —Io avrei optato per la Sega Dreamcast—. Un altro tecnico, Andrew Downtown (Essex University) è di parere opposto: —E’ più facile acquistare chip e componenti; viste le dimensioni lillipuziane, farli entrare di nascosto in irak non è certo impossibile” (Gabriele Beccaria, La playstation letale di Saddam – La Stampa, 23/12/2000)
State ridendo tutti, lo so; sarebbe però un errore e una grave sottovalutazione considerare informazioni come questa alla stregua di tante sciocchezze smerciate dai mass media in clima natalizio.
La notizia è irrilevante perché assolutamente gratuita; serve però a mantenere un clima di sospetto nei confronti di Saddam Hussein e diffonderla in un momento in cui i media si sprecano su servizi di preparazione al Natale, con notizie rassicuranti per una festa considerata da tutti come il simbolo della bontà, significa identificare Saddam come un mostro nemico del Natale, dei bambini e della serenità. Immagine ben conosciuta nella nostra cultura cinematografica tramandata da Hollywood in cui i “cattivi” rubano i giocattoli ai bambini per dispetto o per rubare il posto a Babbo Natale, oppure – e qui c’è la totale identificazione con il personaggio – per costruire un potentissimo ordigno che servirà a conquistare il mondo.

LE AGENZIE DI PR – HILL & KNOWLTON
Questo tipo di strategia prepara le masse integrandosi poi perfettamente con quella mirata e non più delle voci di corridoio che seguirà; le agenzie di PR con i professionisti della comunicazione entrati in campo su richiesta del Pentagono, e impegnati sia in tempo di pace che in guerra, produrranno tutta una serie di rumori e false notizie:
La Hill & Knowlton fu assoldata una settimana dopo l’invasione del Kuwait con un contratto da 11 milioni di dollari da un gruppo di copertura (l’associazione “Citizens for a Free Kuwait”), finanziato dal governo dell’Emiro Al Sabah. L’incarico era quello di accrescere la sensibilizzazione internazionale sulla questione kuwaitiana.
Ma la notizia che mosse l’opinione pubblica fu quella relativa all’uccisione di neonati kuwaitiani. Dopo che tra Agosto e Settembre iniziarono a circolare strane voci su una strage di innocenti, l’agenzia fece approdare a un comitato per i diritti umani del congresso americano (un gruppo politico informale che non avrebbe trasformato una falsa testimonianza in un reato) la testimonianza di una quindicenne volontaria presso l’ospedale del Kuwait, che narrò tra le lacrime le atrocità viste con i propri occhi e commesse ad opera dei soldati di Saddam, che strappavano i neonati prematuri dalle incubatrici per lasciarli morire sul pavimento.
Il filmato della testimonianza fece il giro del mondo, e poco dopo venne presentata davanti al consiglio delle Nazioni Unite (con le stesse modalità: audizione, video, notiziari) la testimonianza di un medico, un certo Dottor Behbehani, che dichiarò di aver personalmente assistito al massacro di 40 bambini. (5)
L’indignazione internazionale era stata raggiunta, e questa notizia fu tra quelle che determinarono la scelta di avviare le ostilità contro l’Iraq, con 6 senatori che citarono l’episodio per avvalorare la necessità dell’intervento. La menzogna provocò un errore di valutazione destinato a produrre risultati di dimensioni enormi di cui tutti stiamo ancora pagando le conseguenze.
L’infermierina Nayirah infatti non era altro che la figlia dell’ambasciatore del Kuwait negli Stati Uniti che non era mai stata protagonista di quanto affermato, e che fu allenata dall’agenzia Hill & Knowlton a recitare quella parte, mentre il Medico Behbehani risultò essere un dentista qualunque, che ammise di aver mentito dopo la fine della guerra.
Il famoso filmato dell’invasione del Kuwait, con l’ingresso dei carri armati a Kuwait City che tutto il mondo potè vedere, grazie a un video amatoriale girato da due turisti tedeschi sorpresi nel loro albergo dall’invasione, e che si concludeva con i primi patrioti che scrivevano sui muri: “Free Kuwait”, fu un altro prodotto della Hill & Knowlton: una produzione cinematografica realizzata a Hollywood, e compresa nel pacchetto di servizi proposti dall’agenzia. Saddam Hussein infatti fece in modo che nessuna immagine clandestina uscisse dal Kuwait durante tutto il periodo dell’occupazione.

LE AGENZIE DI PR – RENDON GROUP
Un’altra agenzia che fu coinvolta dal governo statunitense fu il Rendon Group, che nel 1991 ricevette un contratto da 23 milioni di dollari per avviare operazioni di propaganda volte a colpire l’immagine di Saddam Hussein nel suo paese.
Dopo l’11 settembre 2001 questa agenzia assunse anche l’incarico di avviare azioni di propaganda fornendo informazioni anche false ai media stranieri, per influenzare l’opinione pubblica internazionale tanto nei paesi alleati quanto in quelli avversari.
L’agenzia elaborò programmi di propaganda aggressiva, che prevedevano l’uso di operazioni coperte, azioni destabilizzanti, creazione di falsi eventi e attacchi a reti telematiche.
Tutto questo, fu, almeno formalmente, interrotto a seguito di forti polemiche innescate dal New York Times, probabilmente supportate da oppositori all’interno dello stesso Pentagono.
Sempre al Rendon Group si deve la costruzione di un’altra menzogna, in seguito molto ridimensionata, e relativa alla cattura e successiva liberazione del soldato “Jessica Lynch”, in perfetto stile da film d’azione e eroismo hollywoodiano trasmesso da tutte le reti. Il Rendon Group diresse tutte le operazioni di immagine e propaganda legate a questo caso, costruendoci sopra un’abile manipolazione che culminò con la composizione di un inno: “She Is a Hero”, composto per Jessica da Eric Horner.

E’ giusto ricordare che John Rendon, il fondatore di questa agenzia, è stato coinvolto anche nell’invasione di Panama, e alla demonizzazione di Noriega attraverso l’operazione “Giusta Causa”, alla diffusione in rete di false notizie per giustificare la guerra in Kosovo nel 1999, e alla distribuzione di informazioni mirate sul millenium bug.
Fu a questo personaggio e a questi eventi che si ispirò il regista Barry Levinson per il suo film: “Wag the dog” (Sesso e Potere), in cui un produttore televisivo si inventa una finta guerra per coprire lo scandalo sessuale del presidente.
Anche se la reale versione dei fatti riguardanti Jessica risultò totalmente differente e assai meno eroica, quando emerse alcuni mesi dopo, l’eco della smentita fu del tutto irrilevante rispetto a quello iniziale. Una regola ormai tristemente nota. La stessa Jessica Lynch smentirà poi la versione ufficiale, arrivando ad accusare direttamente il Pentagono di essersi servito di lei unicamente per scopi propagandistici.
Naturalmente abbiamo scherzato; come avete potuto leggere, tutte queste bufale non sono state scoperte da noi e sono emerse anche grazie al lavoro di seri giornalisti e ricercatori ma come abbiamo detto, l’emergere della verità e la notizia della smentita non hanno lo stesso impatto nè la stessa cassa di risonanza mediatica di quella costruita ad arte e diffusa intenzionalmente. Per tante persone, molti fatti, ma cosa ancora più importante, le opinioni che da essi si sono create, rimangono tali e acquisiti in virtù di un bagaglio di esperienze mai messo in discussione. In questo aspetto la creazione delle menti, delle idee e delle opinioni è davvero efficace nel tempo e nel costruire gli individui di domani, che saranno convinti del proprio bagaglio umano e culturale e totalmente inconsapevoli della manipolazione operata alle loro spalle in ogni aspetto della loro vita, anche se in questo caso stiamo analizzando soltanto l’aspetto propagandistico e mediatico rispetto alla guerra.
Per concludere vogliamo citare un ultima bufala clamorosa che può essere d’aiuto per riflettere, in chiusura di questa nona triste ricorrenza dell’11 settembre: il caso dell’eccidio di Timisoara.

TIMISOARA
Il presunto eccidio del Natale del 1989, raccontato dalle televisioni e dai giornali di tutto il mondo con dovizia di particolari, fu destinato a trasformarsi nel volgere di poche settimane in una delle bufale più inquietanti nella storia del giornalismo.
Le cose da considerare in questa storia sono allo stesso tempo importanti e quasi incredibili: 1) La capacità di raggiungere in pieno un obiettivo di disinformazione a livello internazionale 2) L’accettazione acritica da parte dell’opinione pubblica di notizie che mancavano di fonti certe e attendibili 3) L’incredibile capacità di penetrazione della notizia che crebbe a dismisura attraverso leggende e false notizie di supporto 4) La dimostrazione di quanto un’informazione manipolata possa trasformare o addirittura costruire la realtà.
La vicenda inizia martedì 19 dicembre 1989, quando le prime pagine dei giornali riportano gli avvenimenti della domenica precedente, annunciando la rivolta nel sangue contro Ceausescu nelle cittadine di Timisoara e Arad, sottolineando l’intervento dell’esercito e il —probabile— massacro.
Il Corriere della Sera riporta: “…Ieri sono arrivate altre conferme delle manifestazioni che sabato e domenica hanno sconvolto le città di Timisoara e Arad e che sarebbero state represse nel sangue dalla polizia con l’appoggio dell’esercito.” (Corriere della sera 19/12/1989)
La Repubblica commenta così: “…Fonti dell’opposizione interna parlano di scontri violentissimi e di 300 morti…”

Il fatto è che i media rumeni praticano un silenzio totale e le poche informazioni arrivano dagli stranieri che hanno potuto abbandonare il paese; e ovviamente si tratta di fonti non controllabili ne verificabili, ne tantomeno confermabili dato che circoleranno molte versioni diverse.
E così i morti passano da almeno due a 3-400 a differenza delle fonti, ma potrebbero essere anche mille.

Mano a mano che le stime dei morti continuano a crescere iniziano ad arrivare anche informazioni sulle efferatezze della guardia dei Pretoriani di Ceausescu; secondo il Corriere della Sera, testimoni oculari parlano di un’orgia di violenza, un medico rumeno che ha chiesto di non fare il suo nome racconta di una donna di circa quarant’anni straziata sotto ai cingoli di un carro armato. La Repubblica riporta di oltre 400 romeni sventrati a colpi di baionette e schiacciati dai blindati.

Mentre tutte queste notizie si accavallano, tre importanti agenzie: la Tanjug, la Adn e la Free Europe legata al dipartimento di Stato Americano, annunciano il 20 dicembre il grande massacro di Timisoara – forse ormai completamente distrutta. Si parla di donne incinte sventrate con le baionette, bambini schiacciati dai carri armati o uccisi all’uscita di una chiesa, e di elicotteri che mitragliano la folla. Free Europe comunica al quotidiano francese Liberation di essere in possesso di una nota indirizzata a Elena Ceausescu nella quale sarebbero riportati i numeri del massacro: 4.632 morti e 1.282 feriti. Appare chiaro che la portata della tragedia è immane e non ha precedenti nella recente storia europea.

Nonostante le varie fonti si contraddicano spesso e non siano del tutto coerenti tra loro, l’estrema precisione di questi numeri è autorefenziale. Cifre così esatte e dettagliate non possono essere che vere.
Il 21 dicembre nuovi e sempre più raccapriccianti e inquietanti racconti oscurano completamente la notizia del giorno: l’occupazione statunitense di Panama con l’operazione “Giusta Causa”.
La repubblica parla di 2000 morti, fosse comuni e pire di cadaveri; La Stampa porta le cifre a 4000 e parla di rapimenti di massa, occultamento di cadaveri e brutalità gratuita

Le voci dirette sono sempre poche mentre quelle indirette tantissime; il 22 dicembre viene confermata la voce delle fosse comuni. La notizia ripresa dalla tv di stato ungherese e poi da quella di Belgrado e dalla France Press, Tanjug e da tutte le altre agenzie parla di una fossa comune rinvenuta nel cimitero dei poveri di Timisoara nella quale sarebbero state ritrovate addirittura tutte le 4632 salme.
Compare subito dopo anche un filmato girato male e di notte al lume di lanterne nel quale si vedono i primi corpi riesumati con evidenti tracce di torture spaventose; tutti i cadaveri hanno in comune un taglio malamente ricucito che va dal collo all’inguine; segno evidente di quei sventramenti di cui si è parlato o di chissà quale altra tortura.
Il filmato fa il giro del mondo mentre la vicenda si arricchisce sempre più di macabri dettagli.

La Stampa del 24 dicembre attribuisce a Tanjug la notizia di 12.000 morti uccisi nei combattimenti o nelle esecuzioni di massa. Rinvenuti in fosse comuni con i volti sfigurati dall’acido: “…C’era un bambino, c’era una madre col suo neonato…”

Tutti i giornali fanno a gara nel riportare dettagli truculenti e stime di morti; arrivano anche le prime testimonianze dirette di alcuni giornalisti che descrivono gli orrori a cui hanno assistito; un crescendo di atrocità spaventose che elencarle tutte è superfluo. Alcuni arrivano a parlare di 60.000 morti ma poco a poco nei giorni vicini alla fine dell’anno l’interesse va scemando e viene via via soppiantato dagli avvenimenti internazionali. Ogni tanto appaiono ancora notizie in modo sporadico per risvegliare lo sdegno: L’uomo crocefisso come gesù a cui sono stati strappati gli arti da vivo (CDS 27/12/89), il bambino appeso nella piazza principale di Timisoara per spaventare la gente (Repubblica 28/12/89), e altre notizie ai limiti del ridicolo come il vampirismo di Ceasusescu o i Robot umani della Securitade o ancora degli strani contatti della Securitade con il mondo Arabo.

La situazione comunque, normalizzandosi entra a far parte di un mito fondante collettivo e viene accantonata dall’opinione pubblica.
Ma presto, più di qualcuno inizia a mettere in dubbio la veridicità delle notizie e comincia ad interrogarsi sui troppi punti interrogativi di informazioni tanto dettagliate che nella realtà sembrano non trovare conferme. La questione inizia a essere messa in discussione dalla stessa Romania; l’ufficio sanitario di Bucarest ad esempio in contrasto con il comitato di salvezza nazionale, sostiene che per gli obitori della capitale sarebero passati meno di mille cadaveri; non certo i 60.000 dei quali si parla. Anche un rappresentante del governo locale di Timisoara, nel corso di una conferenza stampa pone interrogativi sullo stato di decomposizione dei morti ritrovati nelle presunte fosse comuni. Insomma, in molti e da più parti del mondo iniziano ad avere seri dubbi sulla stima ufficiale fornita dal governo rumeno che aveva parlato di 80.000 morti al massimo.

Un mese dopo i fatti la notizia delle fosse comuni di Timisoara inizia a vacillare: il 24 gennaio 1990 una televisione tedesca propone la versione di alcuni testimoni diretti, secondo i quali le informazioni e le immagini offerte all’opinione pubblica internazionale sarebbero false. La France Press denuncia una messa in scena: “Tre medici di Timisoara hanno affermato che i corpi di persone decedute in modo naturale sono stati prelevati dall’istituto medico legale e dall’ospedale per essere esposti alle telecamere come vittime della securitade”. Ma la maggior parte dei media tende a ignorare questa smentita.

La verità sui fatti di Timisoara e sul filmato che fece il giro del mondo per testimoniare il massacro arriverà nel mese di aprile grazie a due giornalisti di Liberation; Sorj Chalandon e Marc Semo, tornati sul posto e raccolte le dichiarazioni dei parenti delle vittime e dei testimoni diretti, concluderanno che i morti di Timisoara erano stati 147 di cui 25 dispersi e 335 feriti. Uno scarto a dir poco enorme che non toglie nulla alla gravità dei fatti ma ne modifica pesantemente le proporzioni.
In seguito a questa scoperta lo stesso Liberation farà una spietata autocritica a se stesso e al comportamento seguito da tutti i media. Riconoscerà di aver pubblicato notizie prive di fondamento e alcuni anni dopo Dominique Pouchin all’epoca caporedattore del quotidiano, accuserà i giornali di aver seguito le vicende fidandosi solo delle agenzie di stampa e vivendo gli avvenimenti come uno scenario pre-programmato e già pronto a cui nessuno voleva rinunciare (Internazionale n 142-143 9 agosto 1996)
Per quanto riguarda il filmato televisivo con la gigantesca fossa spacciato per reale, la verità sarà ancora più sconvolgente e sarà citato da Le Monde Diplomatique come il più grande inganno mondiale dopo l’invenzione della televisione.
Gli autori della messinscena sono a tutt’oggi ignoti ma si scoprì che i corpi filmati nel cimitero dei poveri appartenevano a barboni e vagabondi che non erano i martiri della rivoluzione ma dei semplici poveracci come ce ne sono in ogni città di cui occorreva stabilire la causa del decesso e che proprio per questo motivo erano stati sottoposti ad autopsia (le lacerazioni frettolosamente ricucite che non erano dunque sventramenti di baionette), e le orribili deturpazioni erano semplicemente attribuibili al processo di decomposizione. La fossa comune rientrava perfettamente nella norma di trattamento di persone che non erano in grado di pagarsi le spese di sepoltura e si vennero anche a scoprire i nomi delle 13 persone presenti in quella fossa e le loro date di nascita.

Questo permise di sfatare le varie voci che avevano commosso e indignato l’opinione pubblica come ad esempio la madre sventrata non era altro che Zamfira Baitan di 70 anni alcolizzata e morta per cirrosi epatica l’8 novembre 1989.

Riuscite ora a percepire con più chiarezza le operazioni di propaganda messe in atto prima, dopo e durante l’11 settembre 2001?


Fonti:
Menzogna e propaganda (Massimo Chiais – Lupetti 2008)
Tecniche di controllo mentale (Matteo Rampin – Aurelia 2004)
Il mito dell’11 settembre (Roberto Quaglia – PonSinMar 2007)
(1) (Occhio che l’essere noi stessi, cittadini italiani, immersi in questa profonda trasformazione mostrata nel lungometraggio potrebbe non farci comprendere a fondo questa pellicola che in altri paesi è stato recepita benissimo e con sgomento. Il trailer italiano all’epoca della sua uscita è stato bloccato da tutte le televisioni compromettendone pesantemente la visibilità)
(2) (Chantal de Rudder per Nouvelle Observateur, tradotta da: il sabato 22 giugno 1991.)
(3) (Per un elenco delle regole: Candito 1997, pp 233-234)
(4) (Ian Sample, War Games – New Scientist 21/12/2000)
(5) (F. Roncarolo, La guerra tra informazione e propaganda – D’Orsi 2003)


Link
http://www.luogocomune.net/site/modules ... oryid=3610



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 27/09/2010, 11:07 
Nel leggere i messaggi di questa presunta entità di cui parliamo quì http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=8000
mi è balzato all'occhio che già pochissimi giorni dopo l'11 settembre, la stessa comunicava ciò che sarebbe diventata poi una delle tesi più dibattute, ovvero che dietro l'attentato alle torri ci fosse un insidejob e che esplosivi fossero stati piazzati all'interno delle torri.
Con tutte le cautele del caso, vi passo la comunicazione...mi sono permesso di evidenziare alcune parti, spero non vi dispiaccia...


Messaggio dell'11 settembre 2006

Traduzione di Magda Cermelli

S: Buon giorno, Mash caro! Non sono sorpresa che tu abbia scelto oggi per darmi un messaggio da inviare.

Matthew: Mamma, anima a me cara, sì, e che gloriosa mattinata, calda, soleggiata è questa! Il tuo primo pensiero quando hai guardato il grande abete là fuori ed hai visto i conigli saltellare intorno è stato “Va tutto bene nel mondo.” Poi ti sei ricordata che oggi ricorrono due anniversari – il giorno gioioso della mia nascita 44 anni fa e lo sconvolgente evento comunemente conosciuto come l'11/9.

Cinque anni fa in questo giorno il vostro mondo era sotto shock e le popolazioni di tutte le nazioni erano unite nel piangere quell’irragionevole atto di terrorismo apparentemente insensato. Adesso le voci si stanno alzando ancora di più, per chiedere che venga fuori la verità. Accadrà, e quando succederà, molti sperimenteranno un altro shock quando tutte le ragioni saranno rivelate. Ma oggi ci sono cerimonie in onore delle anime le cui vite furono bruscamente spezzate cinque anni fa e dita puntate contro il “fantomatico nemico” che causò la tragedia. L’ipocrisia dei discorsi di quelli che furono i veri responsabili può rendere furiosi voi che riconoscete la loro complicità, tuttavia la paura in quegli individui è molto più grande dell’apparente arroganza. E’ vero che la loro avidità e sete di potere permisero loro di progettare e mettere in atto quegli eventi diabolici, ma dietro questo c’è molto più di quello che viene compreso nel vostro mondo. Mamma, per favore, copia la parte del libro con la mia spiegazione e le parole più importanti di tutti, l’accorata istanza dai rappresentanti delle persone che sono morte nel crollo delle torri in fiamme. E’ essenziale soprattutto che conserviate nei vostri cuori e nelle vostre menti quel messaggio, che rappresenta i sentimenti di tutti noi in questa stazione spirituale.



Una Risposta Spirituale al Terrorismo

da "Rivelazioni per una Nuova Era"



La Risposta



I miei pensieri mentre, quella mattina dell’11 settembre 2001, guardavo sbalordita i notiziari televisi non erano per le vite perse, ma per le persone che amavano quelle anime. Avendo sperimentato il dolore per l’improvvisa morte di Matthew, il mio cuore era con le famiglie e gli amici di coloro che avevano appena lasciato la Terra in modo così improvviso ed orribile. Nei giorni seguenti, i ricordi della mia passata angoscia risvegliarono un’empatia così potente nei confronti di tutte quelle persone sotto shock e addolorate che non volevo nemmeno chiedere a Matthew che cosa fosse successo. La sua risposta non avrebbe potuto cambiare nulla.



Poi, ricevetti un’ email da una persona che sapeva della mia connessione telepatica con Matthew. Un uomo che rappresentava il gruppo morto nella Città di New York l’aveva svegliata, rivolgendosi a lei come facevano qualche volta i suoi pazienti quando effettuavano la transizione tra la Terra ed il Paradiso. Egli disse che volevano essere ricordati come martiri di pace, non di guerra; che il terrore era all’interno del nostro paese, non all’esterno; e chiedevano una “voce collettiva” tramite Matthew.



16 settembre 2001



S: Matthew, ho appena sentito da Kalama Hawkrider che un rappresentante del gruppo che ha fatto la transizione in New York le ha parlato dicendole che vorrebbero che tu fossi il loro portavoce. Non so se sei a conoscenza di questo messaggio che ha ricevuto, ma se c’è qualcosa che vorresti che Jean Hudon e Russ Michael dicessero, sono sicura che lo farebbero.



Matthew: Sì, Mamma, ho un messaggio da condividere, e c’è qualcosa che desidero dire da questa posizione favorevole. Per favore, a tutte le anime che ricevono la “guida divina” per mantenere l’amore, la compassione e la pace, non rinunciate nemmeno per un momento a queste emozioni profonde. Quest’energia sarà la grazia salvatrice per voi ed il vostro pianeta, e tra un momento, la vostra amata famiglia ed amici che così recentemente sono giunti qui parleranno di questo con parole loro.



Tutte le anime che hanno fatto la transizione così improvvisamente sono assistite molto amorevolmente qui. Molte già si sentono a proprio agio in questo regno e ricordano che essi sapevano che questo sarebbe accaduto ed erano d’accordo a partecipare a livello d’anima. Ma anche se si può credere a questo, è di poco conforto per coloro che hanno lasciato in un modo così scioccante ed orribile, senza un addio per le migliaia e migliaia di persone che amano queste anime.



Oltre ad assicurarvi che la pace, la tenerezza e la comprensione circondano ogni persona che ha lasciato la Terra allora, voglio assicurarvi che a dispetto di ciò che appare, sì, la luce sta prevalendo sull’oscurità! Ecco esattamente perché questo male personificato è stato perpetrato sul vostro pianeta. La disperazione dell’oscurità ha scatenato quest’agonia apparentemente inspiegabile ed ispirato la chiamata alla guerra come “giustizia per i morti”. Ma in realtà la guerra è per generare una negatività ancora maggiore oltre a quella creata dal dolore globale in un attentato per indebolire e poi estinguere la luce. Queste forze vogliono che abbiate paura, che odiate, vogliono che chiediate giustizia attraverso altre uccisioni e distruzione. Queste forze oscure sanno che il ciclo di violenza aumenterà la loro pericolosa presa in questi periodi di scelta critica tra la luce e l’oscurità. E scegliere voi dovete. E scegliere la LUCE, voi dovete!



Noi qui piangiamo. Vediamo il quadro più ampio, davvero, ma piangiamo comunque. Chi potrebbe non farlo in questi giorni di dispiacere e disperazione angosciosa? Ma sappiate che dovete continuare a provare amore e compassione ad un livello che non è capito dalla maggioranza. Questa non è una nazione contro un’altra. Non è nemmeno una piccola fazione di esseri umani visti come diabolici contro altri esseri umani. Non ci sono affatto elementi umani alla radice di ciò che accadde. E’ un potere di cui la maggioranza di voi ignora l’esistenza che ha provocato questa follia con tali intenzioni oscure che la Terra stessa piange che questi poteri siano discesi nella loro selvaggia distruttività.



Questo sarà rivelato in tempo. Adesso in questi giorni, prima che possiate vedere chiaramente che cosa c’è dietro la follia, per favore, conservate soltanto l'amore risanatore nei vostri cuori per tutta l’umanità ed oltre, per tutta la vita. Lasciate che il Sé Divino in tutti voi si innalzi nella luce anziché permettere che il vostro sé cosciente si unisca all’oscurità nella rappresaglia, vendetta, odio, ed altre uccisioni a sangue freddo. Pensate alle migliaia di vite che hanno lasciato la Terra in quei terribili momenti: lasciate che quelle vite rappresentino qualcosa oltre a ciò che i controllori oscuri vogliono – altre uccisioni di innocenti. Quelle vite non furono stroncate con innocenza, ma lasciate che diano voce agli innocenti! Come voce collettiva, essi dicono:



“Non permettete che altre vite vengano prese. Questo è il momento di mantenere l’amore sopra ogni cosa, per compassione, per portare guarigione ai familiari dei defunti e dei feriti, per portare guarigione alla Terra. Per favore sappiate che i cuori che sono determinati nel voler uccidere altri come loro tributo a noi – hanno soprattutto bisogno di luce. Vi chiediamo umilmente da tutto questo regno di Paradiso di parlare d’amore, di aprire gli occhi per vedere chiaramente ciò che sta succedendo sulla Terra, ed elevarvi al di sopra della tragedia che è stata perpetrata da un’oscurità che non potete nemmeno immaginare, dove tutto il vostro mondo è sacrificabile. Lo vediamo da qui. Abbiamo bisogno che aiutiate le miriadi di operatori di luce innalzando i vostri cuori e permettendo alla luce di entrare, confortando le persone per il loro recente dolore. Dovete ascoltare il nostro appello. Stiamo lavorando nella luce per assistervi e siamo uniti per sempre a voi nell’amore.”



Sì, Mamma, so che trovi difficile credere che io sia stato scelto per trasmettere i messaggi per conto di queste anime. Non sono solo in questo. E non sono nemmeno soltanto io a trasmettere la loro voce collettiva, sto anche parlando per il Concilio di Nirvana e di tutte le altre anime in questo regno. Altre parlano in altri regni, in altre stazioni elevate nella luce, e tutti noi vi imploriamo di scegliere la PACE e l’AMORE.


22 settembre 2001



S: Ciao, caro. Ho ragione a pensare che vuoi aggiungere qualcosa al messaggio della voce collettiva sugli eventi dell’11 settembre? Ci siamo lasciati bruscamente l’altro giorno dopo che ho ricevuto il messaggio – volevo farlo uscire velocemente – e tu sai quanto io sia stata impegnata da allora con il nostro ospite.



Matthew: Sì, lo so, Mamma, e ti ringrazio per aver fatto uscire il loro messaggio. So che ti senti a disagio su ciò che è trapelato e stai speculando se la tua preoccupazione, tranne la mancanza di ansia profonda, sia ragionevole o stai nascondendo la testa nella sabbia. Il tuo disgusto per le crudeli manovre ed il tuo dispiacere per le famiglie in lutto sono reazioni naturali, ma la paura non soltanto è il contrario delle emozioni che contribuiranno a guarire le ferite personali e nazionali, è anche il combustibile per un risultato che non vuoi.



Gli eventi come sono stati mostrati pubblicamente non sono le idee di quegli uomini che i media proclamano come “terroristi” – bene, funzionari governativi proclamano questo ed i media fanno loro eco. Ci sono cause ed obiettivi nascosti, strategie occulte che devono ancora essere svelate, ed i colpevoli non sono quelli che sono stati accusati così in fretta.

Comprendiamo perché molte anime lì credono senza domandarsi se i rapporti fossero completi ed accurati o anche se sembrassero credibili. Comprendiamo che l’accettazione invece dell’analisi era dovuta all’enormità degli aerei che hanno colpito deliberatamente i bersagli designati e le migliaia di vite innocenti che quasi contemporaneamente hanno lasciato le vite terrene. Le emozioni per accettare questi tipi di realtà sono troppo opprimenti per lasciare un margine mentale od emozionale a domande approfondite sull’ovvia debolezza nelle scoperte ufficiali.



S: Ho letto parecchi rapporti che smontano le conclusioni ufficiali, così alcuni decisamente non accettano tutto quello che è stato presentato pubblicamente. Puoi dirmi senza alcuna esitazione che le torri NON sarebbero crollate se non fossero stati sistemati degli esplosivi?



Matthew: Senza un minimo di esitazione, Mamma!



S: PERCHE’???



Matthew: La distruzione doveva essere di un livello così impensabile che l’orrore poteva essere filmato – e c’è un punto sospetto, perché le telecamere erano presenti anche nei primi momenti – e da allora hanno trasmesso instancabilmente in quei giorni. Doveva esserci una perdita di vite così scioccante da oscurare le considerazioni sull’improbabilità del crollo delle torri per le ragioni affermate, o impedire di pensare troppo attentamente come degli aerei quasi al completo fossero stati dirottati e avessero volato indisturbati verso i loro bersagli in uno spazio aereo che doveva essere sorvegliato. E’ stata presentata qualche testimonianza irrefutabile a comprova delle conclusioni ufficiali? No, perché non ce n’è. Proprio il contrario!



La dichiarazione immediata di “Questa è una guerra!” piuttosto rapidamente si trasformò nello spirito di “patriottismo” che si è infiammato. Questo servirà agli interessi dei veri colpevoli perché anche questo rende impossibile una protesta pubblica per le prove delle conclusioni ufficiali. Quelli che essi hanno bisogno di accusare come i mostruosi criminali devono essere i sospettati naturali, quelli che per decenni sono stati costruiti dalla base tramite evidenti coperture e risorse. Le menti oscure dietro questo non agiscono con spontaneità. Essi agiscono con calcolo e strategie sviluppate nel corso di decenni. Se non il Piano A, allora il Piano B. Se non le persone originariamente in carica, allora quelle due o tre o quattro generazioni successive, che condividono gli stessi sogni oscuri, continuano a manifestarli. Questa marcia risoluta con soltanto i nomi che cambiano, mai gli scopi, è proseguita per millenni, la qual cosa è accettabile nella considerazione dell’oscurità ed i tempi non devono essere rigidi.



Tuttavia, la chiamata alla guerra era lo scopo fin dall’inizio. Il “terrorismo” è il combustibile necessario per pilotare il consenso pubblico verso la guerra. Quelle migliaia di morti dell’11 settembre che erano necessarie per ottenere questo consenso sono poco importanti per le forze oscure, la cui natura non abbraccia la coscienza, l’onore, la compassione, l’amore o l’empatia. Gli attacchi irragionevolmente brutali che le forze oscure hanno manipolato tramite le loro marionette consenzienti dovevano essere legati a qualcosa che potesse essere presentato in modo così persuasivo e spaventoso da convincere il mondo intero ad eliminarlo: il terrorismo globale.



Così, questo è esattamente ciò che le forze oscure dovevano creare in modo che la PAURA del mondo potesse esserne la conseguenza. Non soltanto la paura può generare unità nazionale e forse globale in un raro esempio di accordo, ma crea la negatività che è la base e la forza delle menti direttive dell’oscurità. E quello è il vero premio. La luce non può coesistere con la negatività, e la paura è una delle più potenti emozioni negative – il contrario della luce nella composizione vibratoria – così potete capire perché l’aumento della quantità di paura in tutta la popolazione sia essenziale per i piani delle forze oscure.



Ma la paura è soltanto il penultimo obiettivo. La conquista planetaria totale è il loro obiettivo finale. Quello che accadde l’11 settembre è in effetti soltanto un’altra mossa strategica da parte delle forze oscure nel loro antichissimo conflitto contro le forze di luce per il governo del pianeta. Sembra un complotto fantascientifico, la leggenda di uno stregone di diaboliche congiure e malvagità, ma è molto più reale di quelle strutture di acciaio e cemento sulla Terra.



I vertici delle forze oscure non risiedono sul vostro pianeta, e sebbene possano e si manifestino in corpi umani che non sono diversi da nessun altro corpo lì, le origini della civiltà non sono umane. Più precisamente questa forza è considerata un campo di forza, o massa energetica che ha l’abilità di prendere corpo in qualsiasi forma desideri. Da così tanto tempo da essersene persa la memoria tranne che da parte del Creatore, questa forza ha lasciato la luce e l’amore IN cui e DI cui era stata creata, e da allora è stata ferita dall’assenza della luce e dell’amore. Il solo modo in cui quel vuoto può essere sanato è colmandolo nuovamente con i suoi ingredienti originali.



Ma se questa forza accettasse l’amore e la luce guaritrice, dovrebbe rinunciare al suo potere oscuro, e non è desiderosa di farlo. E così, nel suo viaggio tormentato e folle attraverso Tutto il Tempo, sostiene il suo potere cercando e creando terreni fertili per dar vita alle emozioni negative.



Potete ora vedere che c’è l’influenza delle forze oscure dietro il richiamo alla vendetta, al rancore, al castigo, al senso di “giustizia” che significa altra violenza ed uccisioni. Mai quell’approccio eliminerà la paura. Mai eliminerà i sentimenti di amarezza, ingiustizia, perdita, inganno. Mai impedirà ai bambini di crescere per diventare martiri. No, lungi dall’eliminare le cause del “terrorismo”, quegli atti alimentano il ciclo della negatività ed assicurano la sopravvivenza dell’oscurità tramite lo spargimento di sangue, l’odio, il terrore, l’ansia, la tirannia, il pregiudizio, l’insicurezza, il dolore, la morte, lo squilibrio, l’inganno, la corruzione.



Le forze oscure al di là della Terra hanno molti scagnozzi sul pianeta disposti ad obbedire ai loro ordini lì, e le loro armi sono tutto ciò che crea negatività. I poteri che si oppongono a loro sono le forze della luce, le cui armi e corazze sono l’amore, la compassione e la verità.



S: Sai come finirà questo?



Sappiamo che Dio non permetterà che il vostro pianeta venga distrutto, Mamma. Non è nel nostro campo di attività cambiare il corso degli eventi ora in moto, ma rientra nel campo di attività di quelle civiltà extraterrestri che sono state chiamate all’azione da Dio per proteggere la Terra con la loro tecnologia che può alleggerire certi tipi di distruzione od inquinamento. Perciò non è necessario pensare in termini di sterminio di massa con armi nucleari o chimiche. Qualsiasi discorso in quei termini è appositamente studiato per instillare paura nella popolazione e tu sai perché la paura è della massima importanza per le forze oscure.



Il fatto è che, dal nostro punto di osservazione, tutte le dimostrazioni della potenza militare e della dura retorica indicano che è l’ora della disperazione per l’oscurità. E’ la loro stessa paura, nel riconoscere che stanno perdendo le loro roccaforti sul pianeta, ad essere dietro a questi attacchi brutali sulle popolazioni della Terra e sul suo stesso spirito.



15 ottobre 2001



S: Buon giorno, Matthew. Per favore dimmi che cosa sta succedendo dietro le quinte di questa “guerra al terrorismo” e panico per l’antrace.



Matthew: Buon giorno, Mamma! Usi la parola più appropriata, sinonimo di “paura” quando dici “panico” per l’antrace. Quello è lo scopo ultimo – spaventarvi per farvi credere che questi incidenti isolati ed inscenati del “terrorismo” dell’antrace nel vostro paese siano l’inizio di un terrorismo biologico globale. Questa è una tattica, un trucco, ed i media del mondo che farneticano sulla paura sono usati per avviare una reazione a catena del terrore che le menti direttrici delle forze oscure desiderano.



Mamma, considera questo: i media iniziano a parlare dei timori politici che in seguito i terroristi scatenino una guerra biologica. E successivamente, così velocemente da essere quasi una improvvisazione, l’antrace effettivamente salta fuori ed un’anima innocente muore. Poi salta fuori una polvere su di un pavimento o su una macchina da scrivere o in una busta e grazie ai condizionamenti precedenti, immediatamente sospettate che si tratti di spore di antrace. In rare occasioni lo è, ma nella testa della gente adesso, qualunque sostanza in polvere ovunque in qualsiasi piccola quantità è associata istantaneamente ad un possibile attacco globale.



Se “la morte degli infedeli” è lo scopo dei terroristi e dal momento che la morte da martiri fa parte del loro fanatismo, allora i metodi di eliminazione di massa probabilmente andrebbero bene per loro. Ma per gli ideatori di questa tattica del terrore, questo non è accettabile. L’antrace non è in grado di distinguere tra gli ideatori non umani nascosti in una forma umana e gli strati del DNA umano, e nemmeno tra gli operatori umani consenzienti delle forze oscure e gli esseri di luce, così essi non possono mettere in pericolo sé stessi e i loro vassalli, e perciò soltanto piani attentamente progettati possono essere ammessi.



Questo è uno sforzo d’attacco congiunto che necessita di un po’ di sceneggiatura oltre a ciò che già avete sentito. Possono verificarsi altri incidenti, ma selezionati in modo molto strategico e quanto basta a mantenere viva la paura. La PAURA è l’intento di questo, non la morte per sterminio. Una volta che il livello di paura abbia raggiunto il massimo, saranno resi disponibili vaccini così la peste non contagerà quelli che in questo modo saranno protetti, o così sarà annunciato. Senza le antitossine per tutti, ci potrebbero essere disordini per accaparrarsi quella piccola quantità disponibile, ed in questo modo la paura può essere mantenuta nella maggioranza delle persone perché non sarà qualificata per le inoculazioni. Ma saranno fortunati coloro che non riusciranno ad arrivare in testa alla coda per le vaccinazioni.



Mamma, è veramente un piano diabolico, ma in verità, l’intento ed i risultati di questa faccenda dell’antrace sono molto meno dannosi nel lungo termine dell’attuale normale inquinamento virtualmente non preso in considerazione della vostra aria, suolo ed acqua per mezzo delle “chemtrail” (ndt scie chimiche lasciate dagli aerei), come hai denominato questa pratica di immettere tossine nell’atmosfera. Tutte queste azioni malvagie sono le misure disperate per estinguere la crescente luce o almeno per diminuire il numero delle anime che si stanno risvegliando. La paura ed il parossismo possono far ripiombare quelle anime che si stanno risvegliando nel loro bozzolo di sonno spirituale, e QUELLO è il piano, lo scopo dietro questi atti, visti e non visti.



La guerra è un’altra faccenda. Anche quella funesta, naturalmente, ma è con l’intento veementemente dichiarato di distruggere una nazione, un’intera popolazione se necessario, per il bene di tutte le altre nazioni. Sia il paese in questione sia il suo popolo sono sacrificabili poiché l’obiettivo è semplicemente la terra, e non si richiede nemmeno che sia abitabile. Il petrolio è un altro obiettivo, e la terra ne è la via d’accesso.



Così avete i due opposti in questo: le poche vite sacrificabili per risvegliare e perpetuare il più possibile la paura di un terrorismo biologico potenzialmente globale, ed un’intera nazione di persone che sono sacrificabili perché la distruzione del loro paese serve ad “eliminare il terrorismo” per il bene del mondo. Le somiglianze sono che entrambe le situazioni sono ideate da forze che voi nemmeno pensate possano essere coinvolte pubblicamente, e lo scopo è lo stesso, la creazione di una densa negatività. La negatività turbina nella violenza, l’uccisione, il terrore delle vittime di guerra, il dolore dei sopravvissuti, la paura degli innocenti in tutto il vostro mondo, il crescente odio di coloro che sono accusati e perseguitati.



S: Quanto danno hanno arrecato gli eventi delle settimane passate alle forze di luce?



Non posso dire che non ci sia stato alcun danno, perché lo shock, il dolore, l’orrore e la paura iniziati con il crollo delle torri non sono diminuiti molto in questo periodo. Tuttavia, la luce addizionale che è stata irradiata da un capo all’altro della galassia ed oltre per sostenere la sempre crescente luce generata e mantenuta salda dagli esseri di luce della Terra è molto più abbondante dopo quegli eventi.



Ecco perché quello che riguarda le forze oscure è sconcertante. Coloro che vivono tra voi sono superiori intellettualmente e tecnologicamente al genere umano della terza densità terrestre, ma sono privi di comprensione spirituale. Essi non hanno praticamente alcuna luce nella loro anima ad eccezione di quella scintilla della connessione del Creatore, e questo è per loro scelta in quanto essi costantemente si rifiutano di accettare la luce che viene continuamente offerta loro. Sembra che non imparino che una natura divina può manifestare infinite possibilità semplicemente essendo divina, o colma di luce. Anche esseri che vanno dalla quarta alla settima densità per quanto riguarda l’evoluzione intellettuale, tecnologica e spirituale abitano il vostro pianeta in luoghi sotto, su e sopra la superficie. Molti sono membri della vostra famiglia universale che potete ringraziare per la luce che generano e per l’ancoraggio di ampi raggi di luce emessi da civiltà avanzate al di fuori del pianeta.



Ci sono stati discorsi confusi su una massa critica che deve essere raggiunta prima che la Terra possa “ascendere”. Non è il numero delle anime, non una percentuale di anime che risiedono sul pianeta, a costituire la massa critica ma piuttosto il grado di luce che può essere sostenuta lì. Quella massa è stata raggiunta e superata e l’ascensione, per quanto fraintesa, sta avendo luogo. La Terra si trova nel proprio processo di ascensione e tutte le anime che sono state ricettive alla luce e sono state cambiate dalla struttura cellulare fuori o sopra stanno crescendo in chiarezza spirituale ogni momento e stanno ascendendo con lei in spirito.



S: Ma il processo di ascensione completo è anche fisico, giusto?



Assolutamente, e, Mamma, non è un viaggio come qualunque altro a cui tu possa consapevolmente far riferimento! La fase dell’ascensione fisica, che seguirà la liberazione planetaria della negatività e le scelte finali individuali delle anime, non è ancora all’orizzonte, ma anche nel tempo lineare, è definitivamente prima piuttosto che dopo. Quante più anime si risveglieranno presto, tanto più morbida sarà la purificazione per ottenere il rilascio richiesto della negatività prima dell’ascensione fisica. L’inizio di quella fase sarà inequivocabile – è progettato per essere preceduto dai vostri amici extraterrestri che alla fine si riveleranno invece di rimanere nascosti tra voi come devono fare adesso per la loro sicurezza.



Le anime che hanno rifiutato di accettare la luce semplicemente non parteciperanno. I loro corpi fisici moriranno e la registrazione dell’energia della loro anima li porterà automaticamente verso altre destinazioni compatibili con le loro libere scelte nell’oscurità. Inoltre, molti milioni di altre anime le cui vite furono rese insopportabilmente infelici dal trattamento delle poche anime oscure, lasceranno la Terra volontariamente prima che inizino i giorni del gioioso viaggio ed intraprenderanno l’esperienza di crescita da loro scelta, forse ritornando per vivere nell’Eden ricostruito. Molti più milioni se ne sono già andati per quelle ragioni.



S: Matthew, puoi inequivocabilmente affermare che se si mantengono atteggiamenti d’amore, compassione e non giudizio non c’è ragione di temere ciò che è arrivo?



Molto più della mia affermazione la prova è la vostra serenità e sicurezza anche di fronte ai titoloni e ai notiziari della TV. Mamma, le risposte che provengono dalla vostra anima, che è in contatto con la mente universale, la mende di Dio, sono la vostra guida più pura e più chiara. Sono quelle le risposte da cercare, sempre.



Ci saranno momenti in cui non potrete vedere la luce nella sua abbondanza forse quando le catastrofi pongono fine a molte vite? Naturalmente, perché la “condizione umana” a volte permette che lo stress e il dubbio e l’ansia smorzino momentaneamente la consapevolezza della divinità di se stessi. E’ soprattutto in quei momenti che avete bisogno di guardarvi tranquillamente dentro per comprendere, perché soltanto l’evento mondano è evidente in superficie mentre, a livello dell’anima, sono conosciuti la causa principale e l’effetto.



Se mi chiedeste di darvi un pensiero così profondo e completo, così elevato ed ispirato che non vi servirebbe ricordare nient’altro, sarebbe questo: Conoscete il vostro Sé Divino.

Amore e Pace.

Matthew & Suzanne Ward



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MessaggioInviato: 30/09/2010, 20:34 
L’11 settembre è “un complotto USA”,
dice un ex alto ufficiale dell’intelligence
della CIA e della Marina


Immagine

Ex alto ufficiale dell’intelligence della CIA e della Marina ha scritto che il libro di Tarpley sul “terrore sintetico” made in USA è "il più forte fra più di 770 libri da me recensiti"

Fonte:
http://www.informarmy.com/2010/09/l11-s ... -dice.html

Si ringrazia per la traduzione Renato T.

Washington DC, 17 ottobre (PRWEB) - Amazon ha pubblicato un’affermazione senza precedenti da parte di una figura della comunità dell’intelligence USA che attribuisce le colpe dell’11/9 a Dick Cheney e ad alti membri dell’esecutivo della CIA. Robert Steele, repubblicano da una vita, fondatore del Marine Corps Intelligence Center e il primo fra i recensori della non-fiction di Amazon, ha scritto questa conclusione "con grande rammarico" dopo aver letto 9/11 “Synthetic Terror: Made in USA”, di Webster Tarpley, che egli loda come "senza dubbio, il più importante punto di riferimento moderno sul terrorismo di Stato."

L’autore e il recensore sono esperti di intelligence provenienti da due sponde differenti ma con vedute convergenti (le loro biografie sono sulla Wikipedia). Una caratteristica unica di 9/11 Stnthetic Terror è che Tarpley non imputa le operazioni sotto falsa bandiera, come quelle dell’11/9, a un intero governo o agenzia governativa. Il suo modello della “rete canaglia” mette in evidenza piccole quantità di talpe che infestano nodi cruciali in istituzioni come la CIA e i mass media.
Secondo Robert Steele la missione di intelligence della CIA è stata sovvertita dalle follie delle sezioni dedite alle operazioni segrete, per esempio, le false prove a supporto di una guerra in Iraq. Egli rappresenta la maggioranza degli ufficiali onesti della CIA che sostengono la Costituzione partecipando al movimento per l’intelligence open source. Quando Steele non è impegnato nella lettura di centinaia di libri di saggistica, si occupa di riportare l’intelligence nella comunità degli esperti di intelligence. Il suo sito web, OSS.net, una Rete di partnership sull’intelligence globale, è un concetto rivoluzionario per l’intelligence del futuro: un’intelligence globale, open source, che si avvale del potere della rete e dei contributi dei cittadini in tutto il mondo.

Webster Tarpley è stato designato come relatore di primo piano alla conferenza di gennaio organizzata da OSS.net nella Virginia del nord. Tarpley è stato borsista Fullbright in Italia, dove fu il primo a presentare le Brigate Rosse come un controgruppo di terroristi organizzato dalla cricca neofascista italiana per tenere gli eurocomunisti fuori del governo (nel suo libro Chi ha ucciso Aldo Moro, pubblicato in italiano nel 1978). Nel 1991 irruppe nell’opinione pubblica con la storia del profondo coinvolgimento della dinastia Bush nel finanziamento del nazismo, in George Bush: The Unauthorized Biography.

Steele, nella sua recensione al libro di Tarpley, intitolata “Fra centinaia di libri, l’approccio più forte alla verità”, scrive: “E, con grande tristezza, concludo che 9/11 Synthetic Terror di Tarpley è il più forte fra gli oltre 770 libri da me recensiti qui su Amazon, quasi tutti di saggistica. Devo concludere che l’11/9 è stato come minimo lasciato accadere come un pretesto per la guerra […]. Molto affascinante è la connessione, tracciata dall’autore, fra Samuel Huntington, l’autore de Lo scontro delle civiltà, e Leo Strass, l’anello che lega i nazifascisti e i neocon.

Questo, senza dubbio, è il più importante testo di riferimento moderno sul terrorismo di Stato, e anche il testo dove si suggerisce nel modo più puntuale che gli elementi canaglia nel governo USA, guidati verosimilmente da Dick Cheney con l’assistenza di George Tenet, Buzzy Krongard e altri vicini alle gang di Wall Street, sono i più colpevoli di terrorismo di stato […].

Tristemente, l’Esecutivo è ora al servizio di corporation che beneficiano di gravi delitti e nefandezze, anziché al servizio del popolo americano, il quale soffre gravemente per questi terribili misfatti.” Vi invitiamo a leggere e votare sulla recensione completa in Amazon.com

Qui la biografia e la bibliografia del recensore:
http://en.wikipedia.org/wiki/Robert_D._Steele


9/11 a "US-based conspiracy" says high-level former
CIA and Marine intelligence official


Washington DC , Oct. 17 (PRWEB) Amazon has posted an unprecedented statement by a senior US intelligence community figure blaming 9/11 on Dick Cheney and top CIA executives. Robert Steele, a lifelong Republican, founder of the Marine Corps Intelligence Center and Amazon's top non-fiction reviewer, wrote this conclusion "with great sadness" after reading Webster Tarpley's 9/11 Synthetic Terror: Made in USA, which he praises as "without question, the most important modern reference on state-sponsored terrorism."
Author and reviewer are intelligence experts from different sides of the street whose views converge (their biographies are on Wikipedia). A unique feature of 9/11 Synthetic Terror is that Tarpley does not blame false flag operations like 9/11 on an entire government or agency. His "rogue network" model features small numbers of moles infesting critical nodes in institutions like the CIA and mass media.
Robert Steele's own views are that the intelligence mission of the CIA has been subverted by the follies of the covert operations branches, for example, the fake evidence for a war on Iraq . He represents the majority of honest CIA officers in open source intelligence who support the Constitution.
When Steele is not reading hundreds of non-fiction books, he's busy trying to put intelligence back into the intelligence community. His website, OSS.net, a Global Intelligence Partnership Network, is a revolutionary concept for the intelligence community of the future: global, open source intelligence harnessing the power of the Web and the contributions of citizens worldwide.
Webster Tarpley is slated to be a main speaker at a conference in January organized by OSS.net in northern Virginia . Tarpley was a Fulbright scholar in Italy , where he became the first to expose the terrorist Red Brigades as a countergang organized by Italy 's neo-fascist cabal to keep the Eurocommunists out of the government (in his book Who killed Aldo Moro, published in Italian in 1978). In 1991 he broke the story of the Bush dynasty's deep involvement in financing Nazism in George Bush: The Unauthorized Biography.
In Steele's review of Tarpley's 9/11 Synthetic Terror, entitled "Among Hundreds of Books, The Strongest Approach to Truth," he writes:
"It is with great sadness that I conclude that this book is the strongest of the 770+ books I have reviewed here at Amazon, almost all non-fiction. I am forced to conclude that 9/11 was at a minimum allowed to happen as a pretext for war…. Most fascinatingly, the author links Samuel Huntington, author of Clash of Civilizations, with Leo Strauss, the connecting rod between Nazi fascists and the neo-cons.
This is, without question, the most important modern reference on state-sponsored terrorism, and also the reference that most pointedly suggests that select rogue elements within the US Government, most likely led by Dick Cheney with the assistance of George Tenet, Buzzy Krongard, and others close to the Wall Street gangs, are the most guilty of state-sponsored terrorism….
Sadly, the Executive is now in the service of corporations that benefit from high crimes and misdemeanors, rather than in the service of the American people who suffer great ill from these terrible misdeeds."
We invite you to read and vote on the complete review at Amazon.com.


Fonte:
http://www.disinformazione.it/911_compl ... marina.htm



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 21/10/2010, 01:49 
IN GERMANIA SI INCRINA IL MURO DELL’OMERTÀ
MEDIATICA SULL’11 SETTEMBRE


ott 19th, 2010

DI ROBERTO QUAGLIA

Fonte:
http://www.altrainformazione.it/wp/2010 ... settembre/

Immagine

In occasione del nono anniversario dei tragici fatti dell’11 settembre, è apparso sulla stampa tedesca di serie A un articolo davvero rivoluzionario e significativo: “11 Settembre 2001, la sequenza dei fatti”. Lo ha pubblicato Focus-Money, una delle più importanti riviste tedesche di economia, a firma di Oliver Janich.

La cosa incredibile di questo articolo, è che per la prima volta sulla grande stampa occidentale, la sequenza degli eventi riportati è quella vera, senza gravi omissioni, ed essi sono stati scelti fra i più significativi, anziché come di solito, fra quelli più irrilevanti (quando non addirittura falsi). Un precedente in verità c’era stato, mesi prima, ma ad opera dello stesso giornalista sulla stessa rivista.

E’ risaputo che il giornalismo italiano è in genere di così bassa lega, che spesso gli articoli più belli e significativi che vi leggiamo sono stati in realtà comprati e tradotti da qualche fonte anglosassone. Ciò avviene sia sulla carta stampata, che in televisione.
I migliori documentari storici o sul mondo della natura che vediamo in tivù sono quasi sempre di matrice straniera, tradotti ed inglobati in contenitori pseudo-italiani dove il pseudo-giornalista italiano di turno si limita a quattro ciance superflue prima e dopo il documentario che non è farina del suo sacco, al solo scopo di giustificare il suo lauto ed immeritato stipendio. Del nulla assoluto che ormai riempie qualsiasi telegiornale, inutile parlare.

Ovviamente, nel caso del bell’articolo sull’11 settembre, la stampa italiana si è guardata bene dal farne menzione. Non parliamo neppure dell’opzione di tradurlo! Eppure, l’articolo in questione è davvero clamoroso. Ed ignorarlo non è un’opzione. E’ uscito a settembre, quindi la scusa delle vacanze non vale. Lo hanno visto, lo hanno letto, fanno finta di niente.

In precedenza, quando la grande stampa si occupava delle versioni “non allineate” dei fatti dell’11 settembre, ad un occhio attento traspariva chiaramente la volontà di disinformare, di confondere le acque nel merito, di annacquare le verità scomode. Questo lavoro si chiama “controllo del danno”. Si finge di informare, così da dare agli ignari l’impressione di avere appreso qualcosa in merito ai fatti, così che ogni eventuale interesse all’approfondimento si spenga.

Tutto un altro discorso nell’articolo su Focus-Money. Oliver Janic non ha trascurato nessuno dei fatti più rilevanti, né soprattutto ha cercato di confondere le acque con le solite ciance con cui gli pseudo-giornalisti subdolamente discreditano le notizie che a malavoglia sono costretti a dare. La sua esposizione dei fatti è intensa ed efficace, e nel suo lungo articolo essa tiene perfettamente il passo con lo stato dell’investigazione collettiva da parte dei ricercatori indipendenti su Internet.

Per esempio leggiamo:


“Trovate tracce di esplosivi. Vi sono prove univoche a riguardo. Più di 1200 architetti ed ingegneri sotto la conduzione di Richard Gage fanno notare come un crollo simmetrico dei tre grattacieli WTC 1, 2 e 7 è stato possibile, nel rispetto delle leggi di Newton, solo se le strutture portanti sono state rimosse in modo mirato e contemporaneo, mediante esplosioni. A tale proposito, il professore di fisica Steven Jones ha trovato nella polvere del World Trade Center tracce di Nanotermite.” (…) A Giugno 2009 il rinomato Istituto Britannico di Nanotecnologia ha confermato i risultati delle analisi: Lo studio, dichiara l’Istituto, «fornisce la prova incontrovertibile (indisputable) che nella polvere di tutti e tre gli edifici che l’11 settembre 2001 sono crollati a New York è stato trovato un esplosivo ad alto livello tecnologico, dal nome di nanotermite. Questo esplosivo d’alta tecnologia può venire prodotto solo in laboratori militari specializzati.» Questo dato di fatto toglie sgonfia la tempesta di critiche di cui era oggetto Steven Jones, secondo le quali il professore avrebbe messo in gioco la propria fama fabbricandosi le prove da solo, pur di dimostrare la propria tesi della demolizione controllata.”


Con buona pace dei cretini (o delinquenti) che (anche in Italia) se ne erano usciti con l’affermazione che le fotografie delle particelle di termite erano in realtà immagini di pittura antiruggine. E degli stormi di allocchi che se la sono bevuta.

ed ancora:

“Il 10 settembre [Rumsfeld] dichiarò in una conferenza stampa, come riportato da CBS il 29 Gennaio 2002, che dal bilancio del Pentagono erano scomparsi nel nulla 2,3 miliardi di dollari. Il giorno dopo il mondo cambiò, e nessuno mai più chiese di rendere conto di questa incredibile somma. Secondo la “Pittsburg Post Gazette” del 20 dicembre 2001, 34 dei 65 impiegati dell’ufficio risorse dell’esercito morirono quel giorno al Pentagono. La maggior parte dei deceduti in quell’ufficio erano contabili privati, ragionieri ed analisti di budget.”

Non traduco di più, visto che tutte queste cose (e molte altre) ci sono anche nel mio libro sull’11 settembre e mi sento scemo a faticare adesso per tradurle dette da un altro.

Tuttavia scrivo questo pezzo poiché è importante sottolineare l’importanza di questa breccia nel muro di omertà con il quale la libera stampa dei paesi democratici si è in tutto e per tutto resa complice dell’insabbiamento dei fatti dell’11 settembre e di riflesso dei milioni di morti prodotti dalle guerre che ne sono seguite. Non importa che una percentuale in costante rialzo dei cittadini occidentali non creda più alle menzogne ufficiali. Analogamente a Hitler ed il suo entourage negli ultimi giorni dell’assedio di Berlino, i giornalisti asserragliati nel bunker mediatico vivono ormai in un mondo tutto loro. Persistono a vaneggiare di una realtà alla quale nel mondo esterno al bunker sempre più gente non crede più. Ma adesso che è iniziata la defezione di qualcuno di loro, come reagiranno? Prima o poi dovranno consultare degli psicologi che li aiuti a superare lo stress post-traumatico. Psicoanalisi obbligatoria per la classe dei giornalisti, dunque, purché non a carico della mutua!

Di colpo non sono più i cosiddetti “complottisti di internet” a raccontare la vera storia dell’11 settembre, ma la stampa ufficiale. Una parte, una piccola parte, della stampa ufficiale. Ma pur sempre stampa ufficiale, quella per intenderci che si fregia dei crismi della professionalità e della credibilità. Quella che si illudeva di poter stabilire indefinitamente gli standard della realtà condivisa.

I dileggiamenti e sorrisetti di compatimento, quando non espliciti insulti riservati a quelli di noi che già anni fa osarono rifiutarsi di credere alle assurdità della narrazione ufficiale, non colpiscono stavolta il coraggioso Oliver Janic. Gli pseudo-giornalisti stavolta ammutoliscono e come struzzi ficcano il capo più a fondo che mai nel terreno. Dov’è adesso quel loro umorismo insultante e triviale, con il quale sono soliti irridere i blogghisti che fanno il lavoro che sarebbe toccato a loro? Gli pseudo-giornalisti non parlano dell’articolo apparso su Focus-Money, non cercano di smontarlo, non tentano contro di esso i loro abili giochetti delle tre carte, nei quali la verità ti viene mostrata per un attimo al solo scopo di fartela subito dopo sparire alla vista per sempre. No. Il mondo del giornalismo tace intensamente di fronte a questa defezione che implicitamente è un’accusa per tutti loro.

Ma il silenzio non è più un’opzione. Ha funzionato benissimo, ad esempio, per tenere il mio libro nell’ombra – in parecchi anni non ho avuto neppure una recensione negativa, chi voleva affossarlo semplicemente lo ignorava del tutto. Ma adesso che la storia si è intrufolata nei media ufficiali, questi signori si ritrovano con un elefante incazzato nella cristalleria, e nascondere la testa sotto la sabbia non lo farà sparire.

A dire il vero ci fu un precedente, in Germania. Nel 2003, i giornalisti Gerhard Wisnewski e Willy Brunner realizzarono per la rete pubblica tedesca WDR una seria inchiesta giornalistica sui misteri dell’aereo che l’11 settembre 2001 si schiantò in Pennsylvania, inchiesta che andò in onda e riscosse parecchio successo presso il pubblico. Tuttavia, da lì a poco la rivista Der Spiegel pubblicò una spietata requisitoria contro i “visionari” che vedono cospirazioni nei fatti dell’11 settembre. L’articolo si intitolava ”Panoptikum des Absurdum“ (http://www.spiegel.de/spiegel/print/d-28530325.html), e delle esemplari tecniche di manipolazione utilizzate in questo articolo mi dilungo in dettaglio nel mio libro Il Mito dell’11 settembre (http://www.mito11settembre.it/). Come conseguenza, Wisnewski e Brunner furono “epurati” e non fu più loro consentito di lavorare per la televisione tedesca. Secondo Wisnewski, il suo documentario è stato addirittura eliminato dagli archivi della WDR. Tutto questo, nel 2003.

Oggi, nel 2010, dopo l’articolo su Focus-Money, Der Spiegel – così come tutte le altre Zeitungen, i giornali tedeschi – tace. O piuttosto, riecheggia a gran voce (http://www.spiegel.de/politik/deutschla ... 84,00.html) il monito di Londra e Washington secondo il quale sarebbe di colpo cresciuto soprattutto in Germania il pericolo di attacchi terroristici. Tutto ciò non è scevro di una certa logica, il cui filo lascio indovinare ai miei lettori.

La verità nuda e cruda pubblicata su un’importante rivista economica tedesca spazza via ogni alibi residuo per gli pseudo-giornalisti, che un domani non potranno un giorno rifugiarsi dietro alla solita scusa “ma noi non sapevamo”. I fatti nudi e crudi sono sempre di più sotto gli occhi di tutti. Il presidente dell’Iran Mahmud Ahmadinejad ha ufficialmente chiesto in sede ONU l’istituzione di una inchiesta internazionale sui fatti dell’11 settembre, dicendo che nella stessa America due terzi della popolazione non crede più alla versione governativa, e che molta gente si è convinta che ad organizzare gli attentati siano stati gli americani stessi. Due terzi della popolazione americana mi sembra effettivamente una stima azzardata, ma a New York probabilmente siamo già a più della metà. Sapendo che effettivamente sempre più gente si sta convincendo che l’11 settembre fu un’operazione made in USA, l’abbandono della sala da parte della delegazione americana non è esattamente la cosa più opportuna da fare per convincere i dubbiosi della propria innocenza a riguardo. Se sai di essere innocente rispetto ad una accusa che sempre più gente ti rivolge, non scappi – chiaro sintomo di coda di paglia. Rispondi invece per le rime e smentisci con argomenti solidi alla mano chi ti ha accusato. Soprattutto quando ciò si verifica all’ONU, sede creata al precipuo scopo di permettere alle nazioni di discutere ed ascoltarsi. Quando si inizia a non essere in grado di fare l’uno e l’altro, il problema è evidentemente serio.





Un efficace video in inglese che mette a confronto le parole all’ONU di Ahmadinejad con la infelice replica di Obama

In conclusione, il bell’articolo di Oliver Janic su Focus Money è una vistosa crepa nella diga che tuttora tiene separati i due mondi – quello di chi ha capito, e quello di ancora si fida dei giornali “autorevoli”. Qualcosa mi dice che il giorno in cui la diga fatalmente cederà – perché un giorno essa verrà giù, piaccia o non piaccia, e non possono esserci dubbi a riguardo – il nostro mondo si ritroverà sommerso da un autentico tsunami. Di purissima m.e.r.d.a.

Roberto Quaglia
http://www.roberto.info


Immagine

Un articolo precedente di Focus Money, risalente a Gennaio 2010, nel quale per la prima volta si affrontava in modo critico l’argomento 11 settembre. Il titolo è “NON VI CREDIAMO”. Nalla galleria di personaggi raffigurati, spicca anche la foto di Francesco Cossiga, che come è noto dichiarò anni fa al Corriere della Sera che l’11 settembre era stato un inside job. Chissà perché, nessun giornalista italiano volle riprendere o approfondire questa clamorosa notizia.

Originalmente pubblicato su Edicola.biz e Newspapers Online
http://www.edicola.biz/
http://www.newspapersonline.info/view.php


Qui potete scaricare il PDF della versione cartacea sell’articolo, che si presenta molto meglio della versione online.
http://www.parteidervernunft.de/sites/d ... ergang.pdf

articolo pubblicato con licenza diritti Creative Commons, ovvero è permessa la libera riproduzione di questo testo purché in forma inalterata e comprensiva di immagini e link in esso contenuti e purché la pubblicazione non abbia carattere commerciale

Fonte: http://www.edicola.biz/

Link
http://www.edicola.biz/2010/10/17/incri ... settembre/



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Wave ha scritto:

Non c'è un solo episodio terroristico dell'11/9 che non fosse stato ideato a regola d'arte dallo stesso governo americano.. e sono molte le evidenze, in riguardo al crollo delle torri in questa foto scattata da un esperta in infrarossi nei momenti successivi all'impatto di uno dei 2 aerei, si vede che l'incendio nelle stanze interessate (la luce rossa) non supera la temperatura di 100° anche perchè la maggior parte del carburante è esploso all'esterno dell'edificio al momento dell'impatto e l'acciaio per fondersi deve superare i 1500°..

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Al quanto ridicolo e vergognoso l'annuncio in prossimità della ricorrenza dell'11/9 di Obama di continuare a dare la caccia a Osama Bin Laden..
dichiarazione solo per dare il contentino alla nazione, come se in 10 anni non sapessero dove fosse [:D] invece hanno protetto la faglia Bin Laden nei giorni dell'attentato per evitare ritorsioni..

io mi chiedo perchè la gente non reagisce come succedeva nel 68 e non si creano colpi di stato? è evidente che sono governati dai peggiori criminali.. la rassegnazione è una brutta bestia, in Italia compresa si dovrebbe occupare montecitorio per fare cadere il governo [8D]




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Thethirdeye ha scritto:


IN GERMANIA SI INCRINA IL MURO DELL’OMERTÀ
MEDIATICA SULL’11 SETTEMBRE


ott 19th, 2010

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http://www.altrainformazione.it/wp/2010 ... settembre/

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In occasione del nono anniversario dei tragici fatti dell’11 settembre, è apparso sulla stampa tedesca di serie A un articolo davvero rivoluzionario e significativo: “11 Settembre 2001, la sequenza dei fatti”. Lo ha pubblicato Focus-Money, una delle più importanti riviste tedesche di economia, a firma di Oliver Janich.

Cut.....
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http://www.edicola.biz/2010/10/17/incri ... settembre/




Che in Italia il giornalisti siano scadendi, non fa automaticamente di tutti i giornalisti esteri, dei campioni di penna e calamaio.

Questo la dice tutta:


Cita:

“Trovate tracce di esplosivi. Vi sono prove univoche a riguardo. Più di 1200 architetti ed ingegneri sotto la conduzione di Richard Gage fanno notare come un crollo simmetrico dei tre grattacieli WTC 1, 2 e 7 è stato possibile, nel rispetto delle leggi di Newton, solo se le strutture portanti sono state rimosse in modo mirato e contemporaneo, mediante esplosioni. A tale proposito, il professore di fisica Steven Jones ha trovato nella polvere del World Trade Center tracce di Nanotermite.” (…) A Giugno 2009 il rinomato Istituto Britannico di Nanotecnologia ha confermato i risultati delle analisi: Lo studio, dichiara l’Istituto, «fornisce la prova incontrovertibile (indisputable) che nella polvere di tutti e tre gli edifici che l’11 settembre 2001 sono crollati a New York è stato trovato un esplosivo ad alto livello tecnologico, dal nome di nanotermite. Questo esplosivo d’alta tecnologia può venire prodotto solo in laboratori militari specializzati.» Questo dato di fatto toglie sgonfia la tempesta di critiche di cui era oggetto Steven Jones, secondo le quali il professore avrebbe messo in gioco la propria fama fabbricandosi le prove da solo, pur di dimostrare la propria tesi della demolizione controllata.”



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E molto piu` facile parlare di cospirazione, quando si ignorano le cause ed i motivi.

Pain is weakness leaving the body. US Marine Corps

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11 Settembre: Ecatombe di Testimoni

Molti testimoni dei fatti accaduti l'11 Settembre 2001 sono rimasti vittime di morti misteriose. L'elemento che li accomunava, è il fatto che facessero parte del 9/11 Truth Movement.

Fonte:
http://www.informarmy.com/2010/10/11-se ... imoni.html


BARRY JENKINS

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Era il coordinatore per le emergenze della New York Housing Authority (con sede presso il WTC). L'11 Settembre dichiarò di essere stato sbalzato all'indietro (insieme al collega Michael Hess) da una potente esplosione nell'edificio 7.

In seguito dichiarò di avere udito altre esplosioni nello stesso edificio, molto prima che la torre collassasse, e che durante la fuga avrebbe scavalcato diversi corpi senza vita, contraddicendo la versione "ufficiale" secondo cui nessuno sarebbe deceduto nello edificio 7.

Barry è morto misteriosamente il 19 Agosto 2008, due giorni prima che venisse presentata la prima bozza del rapporto NIFT sugli eventi dell'11 Settembre.


BEVERLY ECKERT

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Beverly perse il marito negli attentati dell'11 Settembre. Dichiarava di non credere alla versione "ufficiale" dei fatti.

Apparteneva alla organizzazione attivista dei famigliari delle vittime degli attentati, inclusa una azione civile contro i sauditi e il governo degli Stati Uniti.

Sembra che le sia stato offerto del denaro per desistere e mantenere il silenzio, proposta che rifiutò.

Beverly è morta alla età di 57 anni in uno strano incidente aereo, in data 12 Febbraio 2009. Una settimana prima di morire, aveva incontrato il Presidente Obama in qualità di avvocato delle vittime dell'attentato al WTC.


KENNETH JOHANNEMANN

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Kenneth lavorava come portiere al WTC. Testimoniò di avere assistito ad esplosioni sia alla base che ai piani superiori della torre. In particolare, parlò di una forte esplosione avvenuta alla base di una delle Torri Gemelle, e raccontò di avere soccorso persone con ustioni su tutto il corpo, vittime della esplosione verificatasi alla base - e non in cima - della torre.

Nel Settembre 2008 Kenneth fu trovato morto, ucciso da un colpo di arma da fuoco alla testa, ed il suo caso fu classificato come "suicidio."

Il rapporto sul suicidio indica come movente il recente licenziamento di Johannemann. Tuttavia egli aveva una grande e amorevole famiglia, e sembra che il cugino gli avesse da poco offerto un posto di lavoro.


MICHAEL H. DORAN

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Doran prestava assistenza legale ai famigliari delle vittime dell'attentato, nelle cause di richiesta di risarcimento danni. E' morto il 28 Aprile 2009, quando il suo aeroplano monoposto si è schiantato in Ohio.


CHRISTOPHER LANDIS

Era il responsabile alla sicurezza per il Dipartimento dei Trasporti della Virginia. Concesse agli autori del documentario "The Pentacon" diverse foto, ed una intervista durante la quale rispose alle domande molto nervosamente.

Il giorno degli attentati potè godere di una visuale libera del punto di impatto dello attentato al Pentagono. Scattò molte foto le quali sembra rivelassero una realtà diversa da quella presentata dalle fonti "ufficiali."

Circa una settimana dopo che gli autori del film registrarono la testimonianza di Landis, quest'ultimo fu ritrovato morto per un apparente suicidio. Nessuna ulteriore informazione è trapelata sulla sua morte.


BERTHA CHAMPAGNE

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L'11 Settembre 2001 Bertha prestò servizio come baby sitter presso la famiglia di Marvin Bush.

Fino a Giugno 2009 il fratello minore di George W. Bush fu alla direzione della Securacom Stratesec, una compagnia kuwaitiana - saudita, la stessa che sovrintendeva alla sicurezza elettronica del WTC e dell'aereoporto internazionale di Dulles, da cui partì il volo 77.

Il 10 Ottobre 2003 la sessantaduenne Bertha Champagne fu trovata morta allo interno della sua autovettura in una strada nei pressi della residenza dei Bush.


PAUL SMITH

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Pilota dell'elicottero che filmò le immagini dello schianto del secondo aeroplano.

Il 7 Ottobre 2007 mentre smontava da un taxi, Smith fu investito ed ucciso da una misteriosa automobile nera, mai identificata.

L'11 Settembre il cameraman John Del Giorno era l'operatore a bordo dell'elicottero di Smith, ma dal giorno degli attentati ha sempre categoricamente rifiutato di rilasciare dichiarazioni sull'accaduto.


DEBORAH PALFREY

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Deborah Palfrey gestiva un giro di prostituzione che annoverava diversi vip del WTC tra i suoi frequentatori.

Nei giorni successivi gli attentati, la Palfrey dichiarò - anche nella trasmissione di Alex Jones - di essere in possesso di informazioni potenzialmente di grande interesse per la commissione di indagine sull'11 Settembre.

Il 15 Aprile 2008 la Palfrey fu trovata morta nella propria abitazione, apparentemente suicida.


DAVID WHERLEY

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Il maggiore Wherley coordinava le operazioni di volo degli aerei militari nei cieli di Washington, l'11 Settembre 2001.

Il 22 Giugno 2009 Wherley restò ucciso in uno strano incidente della metropolitana, il più grave da un trentennio. Gli investigatori accertarono che il controllo del treno era stato impostato su "automatico", anziché manuale, come di norma.


SALVATORE PRINCIOTTA

Princiotta fu uno dei primi vigili del fuoco ad intervenire sul luogo dell'attentato.

Il 23 Maggio 2007 fu assassinato da ignoti.



Tratto da un videoclip in lingua inglese realizzato dal tuber kevin604bc.
http://www.youtube.com/watch?v=bvay28lZiHU

Fonte:
http://www.anticorpi.info/2010/10/11-se ... imoni.html



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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11 settembre: Analisi del professor David Chandler

David Chandler professore di fisica negli Stati Uniti analizza le immagini della caduta della seconda torre del World Trade Center a New York l'11 Septembre 2001.

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Fonte:
http://www.informarmy.com/2010/09/11-se ... essor.html


Ecco qualche affermazione del prof. David Chandler a proposito delle analisi scientifiche di tale accadimento:

Cita:
« Tutto quello che è accaduto durante il crollo stesso – le prove o gli indizi che abbiamo visto qui – è stato chiaramente scartato dall'indagine [ufficiale del NIST]. Qualsiasi modello dell'analisi del crollo [...] è un modello imperfetto ed è cattiva scienza, se non tiene conto di tutti gli elementi a disposizione per spiegare le osservazioni reali. »


Dichiarazione sensata, ma tutti i pro-NWO e chi difende la teoria ufficiale del complotto islamico che cercano in tutti i modi di imporre la loro opinione su internet o nei media ufficiali, rifiutano categoricamente di includere nei loro lavori una tale evidenza scientifica!





Nel filmato seguente, il professor attira l'attenzione sulle numerose
egezioni « esplosive » dei materiali che si sono prodotte durante il crollo.





L'osservazione è alla base della scienza. Ma i rapporti ufficiali - che sostengono un crollo "a pila di piatti" in seguito ai danni causati dall'impatto degli aerei, e dal fuoco - ignorano queste espulsioni esplosive di materiale che tuttavia possono essere osservate sui filmati del WTC.

Le immagini mostrano inoltre travi di acciaio che pesavano fino a 20 tonnellate, proiettate orizzontalmente a più di 200 metri di distanza, e ad una velocità a volte raggiunge i 110km/ h.

Anche questo fenomeno è stato ignorato dai rapporti ufficiali.



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