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18/09/2010, 21:15

Non mi pare che queste scuole siano state riempite di simboli comunisti. E qui è di questo che si sta discutendo, il fatto che un partito stia di fatto rivendicando il possesso di una scuola pubblica.

18/09/2010, 21:22

rmnd ha scritto:

Mentre intestare decine e decine di licei al fondatore del partito comunista italiano Antonio Gramsci non è sconveniente? [}:)]


[8)].. scuole, istituzioni e strade sono tutti intestati a grandi personaggi politici/religiosi/etc. indifferentemente dal loro credo.
Chissà quanti ce ne sono intestati a Cavour (tanto per)..

18/09/2010, 21:24

Lawliet ha scritto:

rmnd ha scritto:

Mentre intestare decine e decine di licei al fondatore del partito comunista italiano Antonio Gramsci non è sconveniente? [}:)]


[8)].. scuole, istituzioni e strade sono tutti intestati a grandi personaggi politici/religiosi/etc. indifferentemente dal loro credo.
Chissà quanti ce ne sono intestati a Cavour (tanto per)..


Ma x me non è sconveniente ..lo è per quel tizio che ha scritto una lettera aperta a Napolitano.

In quanto a Cavour ..è stato sicuramente meglio di Gramsci

18/09/2010, 22:23

Blissenobiarella ha scritto:

Non mi pare che queste scuole siano state riempite di simboli comunisti. E qui è di questo che si sta discutendo, il fatto che un partito stia di fatto rivendicando il possesso di una scuola pubblica.


Non è più una questione partitica ma di territorio.

Siano i genitori degli alunni a decidere con un referendum se lasciare o meno quei simboli che in quanti tali possono essere soggetti a interpretazioni molteplici, sia al simbolo del sole delle alpi che si trova un po' ovunque anche nel centro e sud italia oppure al simbolo della lega nord che di fatto ha fatto suo un simbolo 'atavico'.

Sempre in tema di simboli potremmo per provocazione affermare che la bandiera italiana nelle scuole è un simbolo partitico?

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[}:)]

18/09/2010, 22:58

Dai rmnd, non giocare a fare lo stupido ora. Sappiamo quanto vali. [:D]

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Anche qui vale lo stesso principio?

rmnd ha scritto:

Ma x me non è sconveniente ..lo è per quel tizio che ha scritto una lettera aperta a Napolitano.


Eh sì.. perché dare il nome ad una scuola equivale a tappezzarla di simboli politici. [8)]
Ultima modifica di Lawliet il 18/09/2010, 22:58, modificato 1 volta in totale.

18/09/2010, 23:01

Rmnd per favore, se si fa una cavolata, si deve ammettere di averla fatta...Le persone si sono espresse, e non solo i genitori dei bambini della scuola di Arno, ma tutti , visto che la scuola è pubblica. LA cosa corretta da fare a questo punto è rimuovere i simboli leghisti (registrati) e smetterla di alimentare una polemica che non fa bene a nessuno, ne alla scuola ne alla lega ne a tutti quelli che devono vedere perpetrate queste bambinate.

19/09/2010, 00:47

La questione (imho) è più delicata...carnevalata apparente forse un tantino esagerata (700 simboli) [:D], ma con un significato ben più profondo (significato che forse sfugge allo stesso sindaco)...

Per quanto mi riguarda nelle scuole non vorrei vedere nessun simbolo, neanche la bandiera italiana.

Cosa rappresenta la bandiera italiana? Tra i tanti valori impliciti anche quello dell'unità nazionale.

Per me, il trasferimento di questi valori spetterebbe ai genitori e non alla scuola. Se il genitore non crede nell'unità nazionale probabilmente anche i suoi figli avranno poca stima della bandiera tricolore.

Si dirà che siamo in Italia e che la bandiera nella scuola è legale e il sole delle alpi no..ok...
ma accantonando l'aspetto 'legale', cosa è più 'brutale' e offensivo per un popolo - sia esso costituito da milioni di persone o da qualche migliaia di anime- L'imposizione e l'ostentazione del simbolo dell'unità nazionale o quello di un nuovo simbolo o di vecchi (vedi leone di san marco) in cui lentamente per un processo di osmosi la gente inizia a identificarsi?

E' naturale che questo processo abbia più presa nelle piccole comunità che nelle grandi città.

Che dire allora del sudtirol, dove le scuole sono divise per gruppi linguistici?
Certo lì, è la legge dello stato che lo permette, ma guardiamo oltre ciò che è legale e soffermiamoci anche su ciò che è naturale , un processo naturale, un divenire. E fermare (o tentare di fermare) questo processo imponendo l'unità nazionale per legge e non per natura è pur sempre una violenza.
Ultima modifica di rmnd il 19/09/2010, 00:50, modificato 1 volta in totale.

19/09/2010, 01:02

Blissenobiarella ha scritto:

Rmnd per favore, se si fa una cavolata, si deve ammettere di averla fatta...Le persone si sono espresse, e non solo i genitori dei bambini della scuola di Arno, ma tutti , visto che la scuola è pubblica. LA cosa corretta da fare a questo punto è rimuovere i simboli leghisti (registrati) e smetterla di alimentare una polemica che non fa bene a nessuno, ne alla scuola ne alla lega ne a tutti quelli che devono vedere perpetrate queste bambinate.


Si ma x essere precisi il simbolo non è leghista. E' un simbolo 'atavico' utilizzato dalla lega.

Non è una cavolata, ma una provocazione profonda, anche se per me grossolana nei modi. Certe istanze, oggi illegali domani potranno essere legali .. solo provocando , solo osando si può sperare di ottenere qualcosa.

La Padania non esiste, come non esisteva l'Italia e ogni altro stato o nazione. Poi forti di un simbolo sono nati popoli , nazioni e stati.

Ci sono processi naturali centrifughi nella storia e altri di reazione (come nell'attuale caso) centripeti. Vedremo alla fine di questo processo se e come verranno mutati i rapporti di forza tra centro e periferie.

L'unità nazionale è un valore che va difeso ma anche messo in discussione giorno per giorno, altrimenti diventa un valore vuoto, una difesa dello statu(s) quo. Se vi è almeno un motivo valido (e attualmente non ne vedo) per la sua difesa, allora difendiamolo, altrimenti lasciamo che inizi il processo naturale di decomposizione del cadavere, iniziando proprio dall'autonomia scolastica.
Ultima modifica di rmnd il 19/09/2010, 01:05, modificato 1 volta in totale.

19/09/2010, 09:35

E' un simbolo atavico in ogni parte del mondo, in Italia è marchio registrato e rappresenta la lega...Se un giorno esisterà una Padania, ti sembra giusto che venga rappresentata da un simbolo in cui possono riconoscersi solo gli appartenenti ad una fazione politica in barba a tutti gli altri? O la lega pensa di deportare tutti quelli che aderiscono al partito? Ti sembra davvero un buon modo di cominciare una cosa così importante?

19/09/2010, 13:11

Blissenobiarella ha scritto:

E' un simbolo atavico in ogni parte del mondo, in Italia è marchio registrato e rappresenta la lega...Se un giorno esisterà una Padania, ti sembra giusto che venga rappresentata da un simbolo in cui possono riconoscersi solo gli appartenenti ad una fazione politica in barba a tutti gli altri? O la lega pensa di deportare tutti quelli che aderiscono al partito? Ti sembra davvero un buon modo di cominciare una cosa così importante?


Se esisterà la Padania non esisteranno più gli altri partiti come li conosciamo noi oggi; non esisterà più neanche la Lega Nord.

19/09/2010, 13:17

Sì, togliamo le bandiere nazionali. [:D]
Poi togliamo il nome ITALIA dalle mappe geografiche perché l'importante non è che ci sia scritto, ma che ogni cittadino del luogo conosca le sue origini.
Leviamo la scritta "ITALIANA/O" dalle banche, istituzioni etc.
Iniziamo a parlare emettendo suoni senza senso perché non è giusto crescere con una lingua imposta da qualcun'altro.

2050:
Q: Excuse me, where am I?
A: Aasdsf FHDgmfss Sgfdgfdg !! (tradotto: Ma che cavolo ne so io!)

Scherzi a parte.. che discorso è? [:D]
Vuoi vedere che ogni persona debba prima nascere in uno stato LIMBO e poi, una volta maggiorenne, decidere le proprie origini? [:246]
La cittadinanza italiana è un patrimonio culturale.. quando ti pare sei libero di dire "provengo dalla zona chiamata Trentino" se preferisci, oppure cambiare totalmente nazione e far finta di non esserci mai nato. Se non vuoi essere italiano abbandoni il territorio italiano e cerchi un'altra patria, o ne crei una, ammesso di trovare lo spazio libero.

Dai.. perché ogni volta bisogna fare elucubrazioni senza senso per difendere azioni esplicitamente assurde, ammetti per una volta che si tratta di una buffonata e trattala come tale. [8]
Ultima modifica di Lawliet il 19/09/2010, 13:25, modificato 1 volta in totale.

19/09/2010, 13:33

http://www.ilgiornale.it/interni/il_sindaco_adro_lancini_lemblema_e_1600_e_non_si_tocca/19-09-2010/articolo-id=474282-page=0-comments=1


Il sindaco di Adro, Lancini: "L’emblema è del 1600 e non si tocca"

Lei è Oscar Lancini, il famoso sindaco di Adro?
[color=navy]«Così dicono»
.
In provincia di Brescia, con la scuola sfregiata dal simbolo della Lega?
«Casomai il simbolo della Padania. Roba del 1600 quando la Lega di certo non esisteva».
Il ministro Gelmini le ha fatto mandare una lettera per toglierlo.
«Non l’ho vista. E anche se ci fosse, non credo abbia i toni di cui si dice. Il ministro, è una persona coerente e corretta. Non cambierà idea».
E quale sarebbe questa idea?
«L’ha già detto chiaro. Se il sindaco considera quello un simbolo del territorio e non di partito, non c’è nessun problema a lasciarlo sulla scuola».
Finalmente c’è anche il Tricolore.
«Non c’era solo il giorno dell’inaugurazione, quando la scuola era ancora del Comune. E c’era il gonfalone. Dal primo giorno di scuola il Tricolore c’è stato. Non scherziamo, ad Adro in passato la gente è morta per il Tricolore».
La scuola era del Comune?
«Certo. Perché nessuno si è mosso quando io ho battuto cassa alla Provincia o a Roma per costruirla? Allora nessuno si preoccupava dei bambini».
Ora l’ha costruita marchiata Lega.
«L’abbiamo costruita gratis. Anzi mettendoci noi dei soldi. Ma lo sa che Adro ha 7mila abitanti, un bilancio di 7 milioni di euro all’anno e solo la scuola è costata 7 milioni?».
Ma non le dispiace che si parli più del sole verde che di una scuola modello costruita in un anno?
«Ha ragione. Questo mi dispiace. Però io non ho violato la legge».
Lo rifarebbe?
«Sì, perché si è fatto solo un gran parlare per niente»
Si aspettava una manifestazione?
«Io mica ho tempo di andar dietro a Cgil, Rifondazione comunista e centri sociali. Tutta marmaglia».
Dica la verità, le piace la polemica. Doveva fare il pubblicitario.
«Magari sì. Ma io penso molto alle cose. E poi le faccio solo se decido che ne vale la pena e soprattutto che non violo la legge».
Tanto per sapere, quanti anni da sindaco le mancano ancora?
«Quattro. Ne vedrete delle belle».
Da grande farà il parlamentare?
«Lei è matto. Sono un sindaco di campagna. Vivo in Franciacorta dove il vino è buono, l’aria e pulita e le donne sono bellissime».
Ma Roma è caput mundi.
«A infognarmi in quel caos? No. Non mi piace la politica se è solo alzare la mano a comando. E poi io parlo dialetto, a Roma non mi capiscono».
Se dovessero costringerla a tagliere i soli verdi padania?
«Prima li devono togliere dagli edifici pubblici, dall’altare maggiore della chiesa parrocchiale, dalle sue tovaglie, da San Rocco a Torbiato, dalla sala civica che era scuola media e dal palazzo municipale che fino al 1928 era sede del palazzo municipale».
Ha un futuro da guida turistica.
«E per toglierli ci vuole anche il parere della Soprintendenza».
È vero che ha invitato il presidente della Repubblica Napolitano?
«Venga a vedere Adro. Un Paese di cui tutti siamo orgogliosi».
Ha sentito Umberto Bossi?
«Bossi è contento».[/color]

19/09/2010, 13:44

Lawliet ha scritto:

Sì, togliamo le bandiere nazionali. [:D]
Poi togliamo il nome ITALIA dalle mappe geografiche perché l'importante non è che ci sia scritto, ma che ogni cittadino del luogo conosca le sue origini.
Leviamo la scritta "ITALIANA/O" dalle banche, istituzioni etc.
Iniziamo a parlare emettendo suoni senza senso perché non è giusto crescere con una lingua imposta da qualcun'altro.

2050:
Q: Excuse me, where am I?
A: Aasdsf FHDgmfss Sgfdgfdg !! (tradotto: Ma che cavolo ne so io!)

Scherzi a parte.. che discorso è? [:D]
Vuoi vedere che ogni persona debba prima nascere in uno stato LIMBO e poi, una volta maggiorenne, decidere le proprie origini? [:246]
La cittadinanza italiana è un patrimonio culturale.. quando ti pare sei libero di dire "provengo dalla zona chiamata Trentino" se preferisci, oppure cambiare totalmente nazione e far finta di non esserci mai nato. Se non vuoi essere italiano abbandoni il territorio italiano e cerchi un'altra patria, o ne crei una, ammesso di trovare lo spazio libero.

Dai.. perché ogni volta bisogna fare elucubrazioni senza senso per difendere azioni esplicitamente assurde, ammetti per una volta che si tratta di una buffonata e trattala come tale. [8]


Non è una buffonata . La vedete tale perchè non osservate il contesto.

Se un popolo non vuole essere più Italiano non deve per forza intraprendere una diaspora, esistono altre vie...

Spero in altre iniziative in altre scuole e non solo...Mai sottovalutare il "potere" dei simboli..altro che buffonate

[;)]





Ride bene chi ride ultimo.

19/09/2010, 13:55

rmnd ha scritto:

Per quanto mi riguarda nelle scuole non vorrei vedere nessun simbolo, neanche la bandiera italiana.

Cosa rappresenta la bandiera italiana? Tra i tanti valori impliciti anche quello dell'unità nazionale.

Per me, il trasferimento di questi valori spetterebbe ai genitori e non alla scuola. Se il genitore non crede nell'unità nazionale probabilmente anche i suoi figli avranno poca stima della bandiera tricolore.


Al di là del fatto che certi valori vengono trasferiti, per forza di cose, anche dalla scuola, il tuo ragionamento non dovrebbe essere valido e quindi contemplato ANCHE nel caso del simbolo della croce?

No, lo dico perchè nella scuola di Arno, i crocifissi, sono stati MURATI! [8)]
Non so se mi spiego.......

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Quindi murati i "crocifissi" e serigrafati dei "simboli" SENZA DIRITTO DI REPLICA da parte di chi,
in una scuola pubblica, potrebbe verosimilmente NON identificarsi in quei simboli stessi.

19/09/2010, 14:05

rmnd ha scritto:

Non è una buffonata . La vedete tale perchè non osservate il contesto.

Se un popolo non vuole essere più Italiano non deve per forza intraprendere una diaspora, esistono altre vie...

Spero in altre iniziative in altre scuole e non solo...Mai sottovalutare il "potere" dei simboli..altro che buffonate

[;)]





Ride bene chi ride ultimo.


Quale diaspora? [:246]
Non vuoi essere italiano? E dov'è il problema? Nessuno ti obbliga a stare qui.
Infatti non è una buffonata (intesa come "atto banale"), è una vero e proprio tentativo di suggestionare i giovani.
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