Zevio. «Ne siamo certe: non era un aereo ma un oggetto volante ben diverso». Due signore tra i 60 e i 70 anni uscite dopo cena per la passeggiata cui non rinunciano neanche quanto il clima si fa rigido pur di sentirsi in forma, sono tornate a casa terrorizzate da quanto visto in cielo.
Le due donne, che preferiscono non essere citate per nome, in paese hanno fama di persone concrete e poco inclini a facili credenze. Ma giurano che non dimenticheranno mai l'oggetto luminoso che l'altra sera, intorno alle 20.45, hanno visto attraversare l'orizzonte sulla linea che dal capoluogo porta a Santa Maria.
«Una cosa insolita e inspiegabile. Mentre stavamo chiacchierando, per qualche istante abbiamo scorto, più basso delle nubi, un oggetto luminoso di colore giallo-arancio che viaggiava silenzioso e veloce sulla direttrice Palù-Verona». Le due signore escludono potesse trattarsi di uno dei tanti aerei di linea sulla rotta da e per Villafranca, che quotidianamente solcano il cielo sopra Zevio. «Avremmo visto più luci di posizione. Invece nel nostro caso la fonte luminosa era una soltanto, e grande». Difficile valutare quell'oggetto misterioso. «Considerata la lontananza, le dimensioni reali potrebbero essere state di circa un centinaio di metri. Causa la serata piuttosto fresca in giro non c'erano testimoni e noi non avevamo il telefonino per documentare fotograficamente», si rammaricano le due donne, quasi incredule alle loro stesse parole.
Nessuno in paese si è rivolto a carabinieri e vigili urbani per segnalare stranezze in cielo. Per ora, quindi, niente conferme sul presunto Ufo, l'acronimo inglese per Unidentified flying obiect. Tuttavia il desiderio di prove a supporto della loro tesi induce le due signore a lanciare un appello: «Se altri hanno visto ciò che noi abbiamo visto lo rendano noto. Non poteva trattarsi di un meteorite: quello precipita a velocità vertiginosa e si dissolve. Noi, invece, abbiamo visto un oggetto che volava velocemente».
Come ha detto un'astrofisica al di sopra d'ogni sospetto, Margherita Hack, lo spazio è talmente grande che pensare d'essere gli unici sarebbe una follia. In altre parole, non andrebbe escluso nulla.
Della stessa idea è anche il segretario del Circolo astrofili veronese Sergio Moltomoli, che tuttavia è ironico sul continui avvistamenti in cielo di oggetti volanti non identificati. «La nostra galassia è talmente grande che sarebbe miope pensare che non esistano altre forme di vita al di fuori della nostra. Però da ormai 73 anni guardo gli astri col telescopio e mai una volta che abbia incrociato un Ufo. E' capitato sempre ad altri, purtroppo». Moltomoli ipotizza che l'avvistamento zeviano possa essere stato soltanto il riflesso del sole su una sonda meteo alta in cielo.
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