06/10/2010, 21:47
FMI: DISOCCUPATI SUPERANO QUOTA 210 MILIONI. BOOM NEI PAESI AVANZATI
(ASCA) - Roma, 6 ott - La disoccupazione resta una delle piu' pesanti eredita' lasciate della crisi economico-finanziaria che ha colpito soprattutto le economie avanzate.
Un problema rilevante sia dal punto di vista della coesione sociale e sia dal punto di vista della ripresa economica. Senza un solido recupero del mercato del lavoro difficilmente si avra' un solido recupero della domanda, specialmente quelle legata ai consumi e al settore immobiliare. E' l'analisi che emerge dal World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale.
Secondo le stime del Fondo, ci sono oltre 210 milioni di disoccupati a livello globale, ''un aumento di 30 milioni dal 2007. E circa 3/4 di questo aumento e' avvenuto nelle economie avanzate'', spiega il Fondo.
Fonte
http://www.asca.it/news-FMI__DISOCCUPAT ... -ORA-.html
(ASCA) - Roma, 6 ott - La disoccupazione resta una delle piu' pesanti eredita' lasciate della crisi economico-finanziaria che ha colpito soprattutto le economie avanzate.
Un problema rilevante sia dal punto di vista della coesione sociale e sia dal punto di vista della ripresa economica. Senza un solido recupero del mercato del lavoro difficilmente si avra' un solido recupero della domanda, specialmente quelle legata ai consumi e al settore immobiliare. E' l'analisi che emerge dal World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale.
Secondo le stime del Fondo, ci sono oltre 210 milioni di disoccupati a livello globale, ''un aumento di 30 milioni dal 2007. E circa 3/4 di questo aumento e' avvenuto nelle economie avanzate'', spiega il Fondo.
Fonte
http://www.asca.it/news-FMI__DISOCCUPAT ... -ORA-.html
06/10/2010, 21:49
Spagna: 20% disoccupazione settembre
Oltre 4 milioni senza lavoro
Spagna: 20% disoccupazione settembre (ANSA) - MADRID, 4 SET - Torna a crescere la disoccupazione in Spagna, aumentata dell'1,2% in settembre rispetto ad agosto. I disoccupati sono 4,017 mln di persone. Lo indicano i dati resi pubblici dal ministero del lavoro di Madrid. Il numero dei disoccupati, che era leggermente diminuito in giugno e luglio, torna sopra la soglia dei 4 milioni. Secondo gli ultimi dati dell'Istituto nazionale di statistica Ine il tasso di disoccupazione e' al 20,09% in Spagna, un livello record in Europa, il doppio della media Ue.
Fonte
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 60902.html
Oltre 4 milioni senza lavoro
Spagna: 20% disoccupazione settembre (ANSA) - MADRID, 4 SET - Torna a crescere la disoccupazione in Spagna, aumentata dell'1,2% in settembre rispetto ad agosto. I disoccupati sono 4,017 mln di persone. Lo indicano i dati resi pubblici dal ministero del lavoro di Madrid. Il numero dei disoccupati, che era leggermente diminuito in giugno e luglio, torna sopra la soglia dei 4 milioni. Secondo gli ultimi dati dell'Istituto nazionale di statistica Ine il tasso di disoccupazione e' al 20,09% in Spagna, un livello record in Europa, il doppio della media Ue.
Fonte
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 60902.html
08/10/2010, 11:28
Rischio default? No problem, c'è la Germania salva-tutti
Il mese prossimo il paese dovrebbe presentare alla Commissione europea un piano per risolvere la crisi in atto. Il piano avrebbe regole severissime, dure sanzioni per coloro che violano i patti Ue e anche l'eventuale sospensione del diritto...
Pubblicato il 08 ottobre 2010 | Ora 10:17
Fonte: WSI-TELEBORSA
http://www.wallstreetitalia.com/article ... ge=1017068
La Germania salverà le sorti finanziarie dell'Euro Zona. Secondo quanto scritto stamane dal Financial Times, che cita fonti all'interno del governo tedesco, Berlino avrebbe preparato un "crisis resolution plan" da proporre alla Commissione il prossimo novembre.
Il piano prevede un meccanismo permanente di salvataggio dei paesi a rischio default attraverso un fondo di emergenza con regole precise. In questo caso, spiega il FT, verrebbero messi in discussione il Trattato di Lisbona e questo potrebbe non piacere ai partners europei, soprattutto a Londra che comunque fa parte dell'Unione.
Il piano tedesco metterebbe inoltre in discussione l'European Financial Stability Facility da 440 mld, in scadenza nel 2013. Alcuni paesi, prosegue il FT, potrebbero obiettare che un simile piano potrebbe far sedere sugli allori quanti crederebbero di essere sempre protetti dal rischio default, ma la Germania obietterebbe che i creditori vedrebbero tagliato il loro valore di credito e quindi ci sarebbe più attenzione nel finanziare Stati a rischio.
Il "piano anti-crisi" tedesco poi, avrebbe regole severissime, dure sanzioni per coloro che violano i patti Ue e l'eventuale sospensione del diritto di voto. Ma darebbe anche la possibilità al Paese in odore di default di ristrutturare il proprio debito pubblico.
Il mese prossimo il paese dovrebbe presentare alla Commissione europea un piano per risolvere la crisi in atto. Il piano avrebbe regole severissime, dure sanzioni per coloro che violano i patti Ue e anche l'eventuale sospensione del diritto...
Pubblicato il 08 ottobre 2010 | Ora 10:17
Fonte: WSI-TELEBORSA
http://www.wallstreetitalia.com/article ... ge=1017068
La Germania salverà le sorti finanziarie dell'Euro Zona. Secondo quanto scritto stamane dal Financial Times, che cita fonti all'interno del governo tedesco, Berlino avrebbe preparato un "crisis resolution plan" da proporre alla Commissione il prossimo novembre.
Il piano prevede un meccanismo permanente di salvataggio dei paesi a rischio default attraverso un fondo di emergenza con regole precise. In questo caso, spiega il FT, verrebbero messi in discussione il Trattato di Lisbona e questo potrebbe non piacere ai partners europei, soprattutto a Londra che comunque fa parte dell'Unione.
Il piano tedesco metterebbe inoltre in discussione l'European Financial Stability Facility da 440 mld, in scadenza nel 2013. Alcuni paesi, prosegue il FT, potrebbero obiettare che un simile piano potrebbe far sedere sugli allori quanti crederebbero di essere sempre protetti dal rischio default, ma la Germania obietterebbe che i creditori vedrebbero tagliato il loro valore di credito e quindi ci sarebbe più attenzione nel finanziare Stati a rischio.
Il "piano anti-crisi" tedesco poi, avrebbe regole severissime, dure sanzioni per coloro che violano i patti Ue e l'eventuale sospensione del diritto di voto. Ma darebbe anche la possibilità al Paese in odore di default di ristrutturare il proprio debito pubblico.
09/10/2010, 13:34
Rapporto tra debito e PIL al 245% diventera' la nuova normalita'
La crescita del debito sovrano delle maggiori economie al mondo e' esplosiva, o meglio implosiva. E' il momento di smetterla di lamentarsi per le cifre attuali. In futuro sara' ancora peggio.
Pubblicato il 08 ottobre 2010
Fonte:
http://www.wallstreetitalia.com/article ... ge=1017290
E' giunto il momento di smetterla di sorprendersi per il buco di bilancio attuale del proprio paese: il debito delle principali nazioni del mondo, ultimamente arrivato ad essere pari al 100%-150% del PIL, e' destinato a gonfiarsi progressivamente, con la percentuale che e' vista raddoppiare sia rispetto ai livelli attuali, sia rispetto alle previsioni precedenti.
Le statistiche fanno paura, ma secondo Standard & Poor's saranno la nuova normalita'. L'agenzia di rating prevede che la mediana globale del tasso per le 49 economie maggiori al mondo prese in esame si attestera' a un mero 245% del PIL entro il 2050. Nel 2007 si aspettavano che la cifra fosse del 150%. Sciocchezze. E' il caso di dire che le cifre sono "leggermente" piu' alte.
L'agenzia definisce la crescita del debito sovrano esplosiva, o meglio implosiva.
La crescita del debito sovrano delle maggiori economie al mondo e' esplosiva, o meglio implosiva. E' il momento di smetterla di lamentarsi per le cifre attuali. In futuro sara' ancora peggio.
Pubblicato il 08 ottobre 2010
Fonte:
http://www.wallstreetitalia.com/article ... ge=1017290
E' giunto il momento di smetterla di sorprendersi per il buco di bilancio attuale del proprio paese: il debito delle principali nazioni del mondo, ultimamente arrivato ad essere pari al 100%-150% del PIL, e' destinato a gonfiarsi progressivamente, con la percentuale che e' vista raddoppiare sia rispetto ai livelli attuali, sia rispetto alle previsioni precedenti.
Le statistiche fanno paura, ma secondo Standard & Poor's saranno la nuova normalita'. L'agenzia di rating prevede che la mediana globale del tasso per le 49 economie maggiori al mondo prese in esame si attestera' a un mero 245% del PIL entro il 2050. Nel 2007 si aspettavano che la cifra fosse del 150%. Sciocchezze. E' il caso di dire che le cifre sono "leggermente" piu' alte.
L'agenzia definisce la crescita del debito sovrano esplosiva, o meglio implosiva.
11/10/2010, 16:26
Gli istituti finanziari si apprestano a licenziare migliaia di impiegati
Anticipando un secondo semestre per nulla buono, gli istituti finanziari tagliano a poco a poco il loro personale.
Ultima in ordine di tempo, la Royal Bank of Scotland, che ha comunicato ai rappresentanti del personale la soppressione di altri 500 posti.
In due anni l'istituto scozzese ridurrà così i propri effettivi di 27 mila.
Dal canto loro, Barclays Capital e Bank of America Merrill Lynch, secondo fonti non ufficiali, si separeranno ciascuna da circa 400 dipendenti nei settori finanza e investimenti. Credit Suisse per il momento si accontenta di tagliare 75 posti.
La maggior parte dei tagli riguarda la City, ma questa nuova onda di austerità potrebbe ben presto propagarsi a Wall Street. Morgan Stanley avrebbe deciso di congelare fino alla fine dell'anno le assunzioni per la filiale investimenti.
I ricavi delle banche di investimento sono ovunque attesi al ribasso nel terzo trimestre. Deutsche bank ha annunciato che l'utile della sua divisione corporate banking rischia di essere nettamente inferiore a quello dell'anno scorso.
E nemmeno gli hedge fund se la passano bene. D.E. Shaw, il secondo fondo alternativo del mondo, si appresterebbe a licenziare il 10% dei propri effettivi, ossia 150 persone.
Secondo l'analista finanziaria Meredith Whitney, negli Usa la soppressione di impieghi nel settore finanziario riguarderà 80 mila posti in dieci mesi e si concentrerà soprattutto nel primo trimestre 2011.
E anche i bonus di bancari e trader saranno molto, molto ridimensionati.
Fonte
http://www.ecplanet.com/node/1757
Anticipando un secondo semestre per nulla buono, gli istituti finanziari tagliano a poco a poco il loro personale.
Ultima in ordine di tempo, la Royal Bank of Scotland, che ha comunicato ai rappresentanti del personale la soppressione di altri 500 posti.
In due anni l'istituto scozzese ridurrà così i propri effettivi di 27 mila.
Dal canto loro, Barclays Capital e Bank of America Merrill Lynch, secondo fonti non ufficiali, si separeranno ciascuna da circa 400 dipendenti nei settori finanza e investimenti. Credit Suisse per il momento si accontenta di tagliare 75 posti.
La maggior parte dei tagli riguarda la City, ma questa nuova onda di austerità potrebbe ben presto propagarsi a Wall Street. Morgan Stanley avrebbe deciso di congelare fino alla fine dell'anno le assunzioni per la filiale investimenti.
I ricavi delle banche di investimento sono ovunque attesi al ribasso nel terzo trimestre. Deutsche bank ha annunciato che l'utile della sua divisione corporate banking rischia di essere nettamente inferiore a quello dell'anno scorso.
E nemmeno gli hedge fund se la passano bene. D.E. Shaw, il secondo fondo alternativo del mondo, si appresterebbe a licenziare il 10% dei propri effettivi, ossia 150 persone.
Secondo l'analista finanziaria Meredith Whitney, negli Usa la soppressione di impieghi nel settore finanziario riguarderà 80 mila posti in dieci mesi e si concentrerà soprattutto nel primo trimestre 2011.
E anche i bonus di bancari e trader saranno molto, molto ridimensionati.
Fonte
http://www.ecplanet.com/node/1757
11/10/2010, 16:27
Fmi/ Tremonti, ripresa globale fragile, disoccupazione elevata
Washington, 10 ott. (Apcom) - "La ripresa globale resta fragile perchè le fondamentali operazioni di risanamento sia nei paesi avanzati sia in quelli emergenti non sono ancora state completate". Lo ha affermato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, che, nel suo discorso scritto consegnato per l'assemblea dell'Imfc del Fondo Monetario, ha sottolineato che "la crescita nei Paesi più avanzati si appoggia ancora agli stimoli fiscali messi in atto lo scorso anno e in un aumento delle esportazioni. La disoccupazione resta ostinatamente elevata e mette in pericolo una sostenuta ripresa della domanda privata". Cosa fare? Secondo Tremonti "L'incerta prospettiva della ripresa nei paesi avanzati richiederà un attento equilibrio fra il bisogno di continuare a sostenere l'economia, prevalentemente attraverso politiche monetarie accomodanti, e l'obiettivo di assicurare la sostenibilità di bilancio nei paesi con elevati livelli di debito e deficit. La fragilità dell'attuale ripresa segnala anche il bisogno di affrontare una fondamentale debolezza dell'economia globale, con il livello sempre alto degli squilibvri globali...Maggiori sforzi e più stretto coordinamento delle politiche sono necessari per riequilibrare la domanda globale dalle economie in deficit esterno a quelle in surplus".
Fonte
http://www.apcom.it/news/rss/20101010_1 ... 99664.html
Washington, 10 ott. (Apcom) - "La ripresa globale resta fragile perchè le fondamentali operazioni di risanamento sia nei paesi avanzati sia in quelli emergenti non sono ancora state completate". Lo ha affermato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, che, nel suo discorso scritto consegnato per l'assemblea dell'Imfc del Fondo Monetario, ha sottolineato che "la crescita nei Paesi più avanzati si appoggia ancora agli stimoli fiscali messi in atto lo scorso anno e in un aumento delle esportazioni. La disoccupazione resta ostinatamente elevata e mette in pericolo una sostenuta ripresa della domanda privata". Cosa fare? Secondo Tremonti "L'incerta prospettiva della ripresa nei paesi avanzati richiederà un attento equilibrio fra il bisogno di continuare a sostenere l'economia, prevalentemente attraverso politiche monetarie accomodanti, e l'obiettivo di assicurare la sostenibilità di bilancio nei paesi con elevati livelli di debito e deficit. La fragilità dell'attuale ripresa segnala anche il bisogno di affrontare una fondamentale debolezza dell'economia globale, con il livello sempre alto degli squilibvri globali...Maggiori sforzi e più stretto coordinamento delle politiche sono necessari per riequilibrare la domanda globale dalle economie in deficit esterno a quelle in surplus".
Fonte
http://www.apcom.it/news/rss/20101010_1 ... 99664.html
11/10/2010, 16:31
USA: PERSI 95.000 POSTI LAVORO A SETTEMBRE. DISOCCUPAZIONE FERMA AL 9,6%
(ASCA) - Roma, 8 ott - Persi altri 95.000 posti di lavoro a settembre negli Stati Uniti mentre il tasso di disoccupazione resta fermo al 9,6% dove si era attestato gia' ad agosto dopo il 9,5% di luglio. Lo ha reso noto il Dipartimento al Lavoro dell'amministrazione Usa.
Il numero di posti di lavoro persi e' stato superiore alle previsioni, attestate su una flessione di 8.000 unita' mentre il tasso di disoccupazione era stimato in salita al 9,7%.
Fonte
http://www.asca.it/news-USA__PERSI_95_0 ... -ORA-.html
(ASCA) - Roma, 8 ott - Persi altri 95.000 posti di lavoro a settembre negli Stati Uniti mentre il tasso di disoccupazione resta fermo al 9,6% dove si era attestato gia' ad agosto dopo il 9,5% di luglio. Lo ha reso noto il Dipartimento al Lavoro dell'amministrazione Usa.
Il numero di posti di lavoro persi e' stato superiore alle previsioni, attestate su una flessione di 8.000 unita' mentre il tasso di disoccupazione era stimato in salita al 9,7%.
Fonte
http://www.asca.it/news-USA__PERSI_95_0 ... -ORA-.html
11/10/2010, 21:37
..curiosamnte il dow jones oggi superando gl'11000pp si trova ad un passo dal massimo assoluto di tt i tempi.
qualsiasi altro indice se va bene sta alla meta rispetto ai propri massimi.
qualsiasi altro indice se va bene sta alla meta rispetto ai propri massimi.
12/10/2010, 13:02
Ma come.... i complottisti non erano solamente dei visionari?? ![[:246]](./images/smilies/UF/246.GIF "Emoticon")
Una moneta unica mondiale.
La vogliono le 420 banche piu' potenti
L'idea e' che per evitare una incombente guerra delle valute e' necessaria una coordinazione a livello globale, gestita dal G20 e Fmi. Obiettivo: archiviare le tensioni che spingono i paesi a deprezzare la propria moneta al solo fine di spingere le esportazioni e garantire la crescita.
Pubblicato il 12 ottobre 2010 | Ora 12:43
Fonte:
http://www.wallstreetitalia.com/article ... ge=1018624
Un'unica valuta a livello globale. E' quanto chiedono 420 delle principali banche e istituzioni finanziarie di tutto il mondo riunite nel The Institute of International Finance.
"Un insieme di banche, le principali in tutto il mondo, hanno bisogno di giungere a una visione comune", ha spiegato al Financial Times Charles Dallara, managing director dell'istituto. Insomma, l'idea e' che per evitare una incombente guerra delle valute e' necessaria una coordinazione valutaria a livello globale.
"Le politiche uni e bilaterali impiegate negli ultimi mesi - incluse le proposte riguardanti il fronte commerciale, gli interventi sul mercato valutario e quelli di tipo monetario – hanno contribuito a peggiorare uno sbilanciamento macroeconomico gia' esistente", ha scritto Dallara in una lettera datata 4 ottobre e indirizzata ai ministri delle finanze e ai governatori delle banche centrali che avrebbe poi incontrato nel corso del weekend successivo a Washingotn, durante il meeting annuale del Fmi (chiuso la scorsa settimana). L'analisi di Dallara continua: "tutto cio' ha portato anche a un crescendo di azioni protezionistiche alla luce del fatto che i paesi stanno facendo di tutto per spingere sulle proprie esportazioni, considerate il vero motore della crescita".
Dallara sembra volere premere affinche' in futuro il G20 faccia in modo che il Fondo Monetario Internazionale sfrutti speciali poteri per creare un'unica moneta valida in tutto il mondo e che funga da alternativa al dollaro americano fino a diventare il nuovo standard delle riserve di valute.
Queste indicazioni sembrano riecheggiare un report di luglio dell'Onu in cui si invocava la sostituzione del biglietto verde con una divisa unica gestita dal Fondo Monetario Internationale. Il rapporto di 221 pagine, intitolato "United Nations World Economic and Social Survey 2010" e' stato pubblicato sul sito dell'Onu stessa.
Una moneta unica mondiale.
La vogliono le 420 banche piu' potenti
L'idea e' che per evitare una incombente guerra delle valute e' necessaria una coordinazione a livello globale, gestita dal G20 e Fmi. Obiettivo: archiviare le tensioni che spingono i paesi a deprezzare la propria moneta al solo fine di spingere le esportazioni e garantire la crescita.
Pubblicato il 12 ottobre 2010 | Ora 12:43
Fonte:
http://www.wallstreetitalia.com/article ... ge=1018624
Un'unica valuta a livello globale. E' quanto chiedono 420 delle principali banche e istituzioni finanziarie di tutto il mondo riunite nel The Institute of International Finance.
"Un insieme di banche, le principali in tutto il mondo, hanno bisogno di giungere a una visione comune", ha spiegato al Financial Times Charles Dallara, managing director dell'istituto. Insomma, l'idea e' che per evitare una incombente guerra delle valute e' necessaria una coordinazione valutaria a livello globale.
"Le politiche uni e bilaterali impiegate negli ultimi mesi - incluse le proposte riguardanti il fronte commerciale, gli interventi sul mercato valutario e quelli di tipo monetario – hanno contribuito a peggiorare uno sbilanciamento macroeconomico gia' esistente", ha scritto Dallara in una lettera datata 4 ottobre e indirizzata ai ministri delle finanze e ai governatori delle banche centrali che avrebbe poi incontrato nel corso del weekend successivo a Washingotn, durante il meeting annuale del Fmi (chiuso la scorsa settimana). L'analisi di Dallara continua: "tutto cio' ha portato anche a un crescendo di azioni protezionistiche alla luce del fatto che i paesi stanno facendo di tutto per spingere sulle proprie esportazioni, considerate il vero motore della crescita".
Dallara sembra volere premere affinche' in futuro il G20 faccia in modo che il Fondo Monetario Internazionale sfrutti speciali poteri per creare un'unica moneta valida in tutto il mondo e che funga da alternativa al dollaro americano fino a diventare il nuovo standard delle riserve di valute.
Queste indicazioni sembrano riecheggiare un report di luglio dell'Onu in cui si invocava la sostituzione del biglietto verde con una divisa unica gestita dal Fondo Monetario Internationale. Il rapporto di 221 pagine, intitolato "United Nations World Economic and Social Survey 2010" e' stato pubblicato sul sito dell'Onu stessa.
12/10/2010, 14:50
Ocse: 45,5 milioni di disoccupati, 13 in piu' da 2008
Disoccupazione agosto scende a 8,5%, Italia 8,2%
12 ottobre, 13:40
Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 10930.html
ROMA - Nei paesi Ocse sono senza lavoro 45,5 milioni di persone, 13,4 milioni in piu' rispetto a luglio 2008, ovvero prima della crisi economica. Lo rileva l'Ocse riferendosi ai dati di agosto 2010.
DISOCCUPAZIONE AGOSTO SCENDE A 8,5%, ITALIA 8,2% - Il tasso di disoccupazione nei paesi Ocse ad agosto era all'8,5% con un calo di 0,1 punti percentuali rispetto a luglio, e della stessa entita' rispetto ad agosto 2009. Lo fa sapere la stessa organizzazione. In Italia - secondo la rilevazione Ocse - si e' invece registrato un tasso di disoccupazione dell'8,2%, con aumento di 0,3 punti percentuali rispetto ad agosto 2009.
Disoccupazione agosto scende a 8,5%, Italia 8,2%
12 ottobre, 13:40
Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 10930.html
ROMA - Nei paesi Ocse sono senza lavoro 45,5 milioni di persone, 13,4 milioni in piu' rispetto a luglio 2008, ovvero prima della crisi economica. Lo rileva l'Ocse riferendosi ai dati di agosto 2010.
DISOCCUPAZIONE AGOSTO SCENDE A 8,5%, ITALIA 8,2% - Il tasso di disoccupazione nei paesi Ocse ad agosto era all'8,5% con un calo di 0,1 punti percentuali rispetto a luglio, e della stessa entita' rispetto ad agosto 2009. Lo fa sapere la stessa organizzazione. In Italia - secondo la rilevazione Ocse - si e' invece registrato un tasso di disoccupazione dell'8,2%, con aumento di 0,3 punti percentuali rispetto ad agosto 2009.
12/10/2010, 15:34
Thethirdeye ha scritto:
Ma come.... i complottisti non erano solamente dei visionari??
Una moneta unica mondiale.
La vogliono le 420 banche piu' potenti
L'idea e' che per evitare una incombente guerra delle valute e' necessaria una coordinazione a livello globale, gestita dal G20 e Fmi. Obiettivo: archiviare le tensioni che spingono i paesi a deprezzare la propria moneta al solo fine di spingere le esportazioni e garantire la crescita.
Pubblicato il 12 ottobre 2010 | Ora 12:43
Fonte:
http://www.wallstreetitalia.com/article ... ge=1018624
Un'unica valuta a livello globale. E' quanto chiedono 420 delle principali banche e istituzioni finanziarie di tutto il mondo riunite nel The Institute of International Finance.
"Un insieme di banche, le principali in tutto il mondo, hanno bisogno di giungere a una visione comune", ha spiegato al Financial Times Charles Dallara, managing director dell'istituto. Insomma, l'idea e' che per evitare una incombente guerra delle valute e' necessaria una coordinazione valutaria a livello globale.
"Le politiche uni e bilaterali impiegate negli ultimi mesi - incluse le proposte riguardanti il fronte commerciale, gli interventi sul mercato valutario e quelli di tipo monetario – hanno contribuito a peggiorare uno sbilanciamento macroeconomico gia' esistente", ha scritto Dallara in una lettera datata 4 ottobre e indirizzata ai ministri delle finanze e ai governatori delle banche centrali che avrebbe poi incontrato nel corso del weekend successivo a Washingotn, durante il meeting annuale del Fmi (chiuso la scorsa settimana). L'analisi di Dallara continua: "tutto cio' ha portato anche a un crescendo di azioni protezionistiche alla luce del fatto che i paesi stanno facendo di tutto per spingere sulle proprie esportazioni, considerate il vero motore della crescita".
Dallara sembra volere premere affinche' in futuro il G20 faccia in modo che il Fondo Monetario Internazionale sfrutti speciali poteri per creare un'unica moneta valida in tutto il mondo e che funga da alternativa al dollaro americano fino a diventare il nuovo standard delle riserve di valute.
Queste indicazioni sembrano riecheggiare un report di luglio dell'Onu in cui si invocava la sostituzione del biglietto verde con una divisa unica gestita dal Fondo Monetario Internationale. Il rapporto di 221 pagine, intitolato "United Nations World Economic and Social Survey 2010" e' stato pubblicato sul sito dell'Onu stessa.
e questo non è minimamente ricollegabile al NWO ? ..
12/10/2010, 17:10
Sirius ha scritto:
e questo non è minimamente ricollegabile al NWO ? ..
Questo E' l'NWO.... nella sua massima espressione.
In quanto sono le Banche ad avere il vero potere nel mondo.
La politica, ahinoi, può solo adeguarsi.....
12/10/2010, 19:45
e TTE, tu pensi che questo sia un futuro plausibile? cioè.. sono solo notizie campate in aria, o è plausibile che si arrivi in tempi " brevi " ad un unica moneta?
13/10/2010, 16:51
Disoccupazione, in Europa 45.5 milioni di persone senza lavoro
L’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) ha pubblicato le rilevazioni sui dati riguardanti la disoccupazione. Nei paesi monitorati dall’Ocse, rispetto al dato raccolto a luglio 2010, il dato di agosto 2010 fa segnare un lieve miglioramento: infatti la media dei disoccupati è scesa dall’8.6% all’8.5%. Una flessione leggera che riguarda i principali paesi, come l’Italia (dall’8.4% di luglio all’8.2%), il Giappone (a luglio era 5.2% adesso scende al 5.1%), la Germania (dal 6.9% al 6.8%), l’Olanda (dal 4.6% al 4.5%). Altri paesi, per esempio l’Austria, hanno mantenuto stabile il tasso di disoccupazione, mentre alcuni altri hanno subito un aumento della disoccupazione: è il caso di Francia e Stati Uniti. Nel paese francese, la disocuppazione è aumentata dal 10% al 10.1%, mentre negli Stati Uniti, la disoccupazione è cresciuta dal 9.5% al 9.6%. I paesi che mostrano il tasso di disoccupazione più elevata restano la Spagna (20.5%), la Slovacchia (14.6%) e l’Irlanda (13.9%), seguiti da Ungheria e Portogallo con un tasso superiore al 10%. Nella Euro Zona, il tasso di disoccupazione è stabile al 10.1%, mentre nell’Unione Europea la media di disoccupazione è stabile al 9.6%. Numericamente i disoccupati della EuroZona sono pari a 45.5 milioni di persone, rispetto al luglio 2008 sono ben 13.4 milioni i lavoratori in meno. Parlando dell’Italia, possiamo dire che negli ultimi tre anni la disoccupazione è aumentata sensibilmente: dal 2007, quando il tasso di disoccupazione era pari al 6.2%, si è passati al 6.8% del 2008, con addirittura l’aumento di un punto percentuale nel 2009 (7.8%), passando per l’attuale tasso di disoccupazioni pari all’8.5%.
Fonte
http://www.economiafinanza.net/disoccup ... za-lavoro/
L’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) ha pubblicato le rilevazioni sui dati riguardanti la disoccupazione. Nei paesi monitorati dall’Ocse, rispetto al dato raccolto a luglio 2010, il dato di agosto 2010 fa segnare un lieve miglioramento: infatti la media dei disoccupati è scesa dall’8.6% all’8.5%. Una flessione leggera che riguarda i principali paesi, come l’Italia (dall’8.4% di luglio all’8.2%), il Giappone (a luglio era 5.2% adesso scende al 5.1%), la Germania (dal 6.9% al 6.8%), l’Olanda (dal 4.6% al 4.5%). Altri paesi, per esempio l’Austria, hanno mantenuto stabile il tasso di disoccupazione, mentre alcuni altri hanno subito un aumento della disoccupazione: è il caso di Francia e Stati Uniti. Nel paese francese, la disocuppazione è aumentata dal 10% al 10.1%, mentre negli Stati Uniti, la disoccupazione è cresciuta dal 9.5% al 9.6%. I paesi che mostrano il tasso di disoccupazione più elevata restano la Spagna (20.5%), la Slovacchia (14.6%) e l’Irlanda (13.9%), seguiti da Ungheria e Portogallo con un tasso superiore al 10%. Nella Euro Zona, il tasso di disoccupazione è stabile al 10.1%, mentre nell’Unione Europea la media di disoccupazione è stabile al 9.6%. Numericamente i disoccupati della EuroZona sono pari a 45.5 milioni di persone, rispetto al luglio 2008 sono ben 13.4 milioni i lavoratori in meno. Parlando dell’Italia, possiamo dire che negli ultimi tre anni la disoccupazione è aumentata sensibilmente: dal 2007, quando il tasso di disoccupazione era pari al 6.2%, si è passati al 6.8% del 2008, con addirittura l’aumento di un punto percentuale nel 2009 (7.8%), passando per l’attuale tasso di disoccupazioni pari all’8.5%.
Fonte
http://www.economiafinanza.net/disoccup ... za-lavoro/
13/10/2010, 21:19
Thethirdeye ha scritto:Sirius ha scritto:
e questo non è minimamente ricollegabile al NWO ? ..
Questo E' l'NWO.... nella sua massima espressione.
In quanto sono le Banche ad avere il vero potere nel mondo.
La politica, ahinoi, può solo adeguarsi.....
Come fermarli?