14/10/2010, 14:36
Blissenobiarella ha scritto:
Il ragazzo sferra il pugno, la donna cade e lui se ne va senza prestarle soccorso...Ora è pentito e chiede scusa, sfido io visto che si è accorto che ora rischia di passare guai grossi.
Teniamo conto che per difendersi dai rompiballe non si può invocare la legittima difesa. Che un ragazzo ha colpito in pieno volto una donna con una reazione improvvisa che lei non si aspettava e che se ne è andato mentre lei era a terra priva di sensi. E se la donna rompiballe stava protestando perchè si era resa conto che il ragazzo l'aveva taccheggiata?
Sarà per questo che l'avvocato sta optando per una linea morbida?
14/10/2010, 14:43
14/10/2010, 14:46
14/10/2010, 15:20
14/10/2010, 15:22
14/10/2010, 15:59
EddyCage ha scritto:kaone ha scritto:
Può sembrare una battuta la mia ma, ahimè, purtroppo credo sia proprio quello il motivo per cui le cose vanno ed andranno sempre peggio a livello sociale. Non dimentichiamoci mai che per quanto possiamo ritenerci evoluti (e qui mi sorge qualche dubbio), in fondo siamo sempre animali da cui un forte istinto territoriale che però la società ci costringe a sopprimere. Più è lo spazio a disposizione e più la gente trova il suo angolino felice. Al contrario meno è lo spazio (e quindi più sono le persone) e più alta è la probabilità di non trovare il proprio spazio o che questo venga "invaso" da altri (intendo spazio in senso lato, non soltanto la casa ma anche semplicemente lo spazio attorno a se quando si va in giro per la città). Questo fa scattare l'istinto di territorialità e di conseguenza la violenza.
Questo però è solo uno degli aspetti perchè l'altro è rappresentato dalle risorse. Meno risorse ci sono e maggiore è il timore di ognuno di non riuscire a poterne usufruire. Anche questo porta come normale conseguenza l'insofferenza verso gli altri e quindi la violenza. Mettete cento gazzelle tra un branco di leoni ed ognuno si mangerà la sua... mettetene solo una e s'azzufferanno a sangue per conquistarsela.
Lo spazio vitale, le risorse naturali, il lavoro, il denaro, tutto ciò che è materiale e di cui noi volenti o nolenti abbiamo bisogno, sono risorse limitate e quindi più siamo meno risorse ci sono per tutti.
Secondo me non c'è una "soluzione" a questo "problema", tanto meno nessuno può arrogarsi il diritto di decidere chi deve vivere e chi no (ci mancherebbe)... ma a questo ci pensa già la natura ed aggiungo... per fortuna! Vi immaginate se dall'inizio della storia dell'uomo non ci fossero state epidemie, terremoti, alluvioni, carestie ecc ecc? Evidentemente siamo però arrivati ad un punto tale per cui anche questi eventi non bastano più per mantenere il controllo demografico e quindi pian pianino (ma neanche tanto) ci stiamo dirigendo verso una brutta direzione...
No no, non è per niente una battuta la tua
in realtà il vero motivo per cui ci sono tanti casini è sia perchè siamo troppi e anche per questo tipo di società, estremamente non adatta all uomo.
Sò stanco di dire sempre le stesse cose, però guarda bene, l uomo è fatto sì per lavorare (caccia, agricoltura, etc etc) ma non per morire di lavoro.
Non è un discorso da uno che non fa niente, dopo che ho lasciato gli studi lavoro, come tutti, 8 ore al giorno tutti i giorni, senza la possibilità di vacanza se non in estate. Ma per fare che!?!?
Si insomma pensaci bene
Prima si lavorava per uno scopo comune, esistevano piccole comunità di persone che "lavoravano" per un bene preciso. Ci si svegliava, mentre le donne pensavano all allevamento dei pargoli a gestire il "campo" dove si dormiva, a gestire i campi di grano, quando fu capita l agricoltura, e nelle società matriarcali, a prendere decisioni importanti, gli uomini uscivano per cacciare o trovare il cibo.
Poi ci si riuniva, insieme, per ringraziare o condividere momenti. Le società erano più piccole, si conosceva il vicino, anzi questa parola non aveva propio senso. Il padre non era tuo padre ma molto probabilmente l anziano del gruppo. In società in cui ci si conosce fin da giovani fin da giovani si sa a quale scopo saresti stato portato, un pò come succede nelle tribù indiane.
Tutto questo mondo, i soldi, tutto ciò che ruota intorno a esso, le carte, i documenti, la burocrazia, sono sovrastrutture che ormai servono alle nostre vite per vivere ma che nello stesso tempo distruggono i nostri comportamenti più naturali. Se tornassimo a capire che il vero stare bene non è la ricchezza materiale, ma è lo stare insieme, il condividere, il lottare assieme per il bene comune, cambierebbero molte cose. L' uomo che è un animale sociale, in questa società che lo porta a isolarsi, a chiudersi davanti a un PC (anche in questo momento) a non condividere, a credere nel mondo dei sogni(e non intendo la fantasia, cosa buona, ma il tuo mondo, dove te vivi bene, distaccandoti dalla realtà...) muore. E' ciò che fa impazzire il mondo. Ed è in questa direzione che questa società si sta muovendo.
E ormai stiamo così dentro che la via d uscita credo possa avvenire solo a fronte di un grande cambiamento, ma di proporzioni enormi.
Forse il crearsi di una piccola comunità potrebbe scampare a tutto questo procedimento, ma sarebbe sempre soggetta ai poteri più forti...
Il fatto è che o cambiano le cose dall' alto, e ne dubito, visto come sono schiavi del loro potere e dei loro soldi, o le cose non cambiano o cambieranno difficilmente. E non parlo di rivoluzioni, le rivoluzioni sono anch esse schiave del loro tempo, cosa portano le rivoluzioni se non altre dittature soggette a un sistema più grande...
Il fatto è che ci vorrebbe qualche mente talmente intelligente da capire che tutto ciò che ci circonda è finzione, è una costruzione adottata da noi per mandare avanti materialmente milioni di vite, a scapito però della loro felicità.
Diciamo che questo sistema è perfetto, che si vive bene, che c'è benessere, ma allora mi dovete spiegare perchè dovunque mi giro la maggior parte delle persone vive così male...
funzionale o meno che sia...
14/10/2010, 16:02
14/10/2010, 17:54
15/10/2010, 10:07
15/10/2010, 10:29
15/10/2010, 13:29
Blissenobiarella ha scritto:
DI persone che inseguono altre persone perchè gli sono passate davanti in una fila alla biglietteria io non ne ho mai viste molte, soprattutto donne. Se la signora è andata dietro al ragazzino un motivo ci sarà stato sicuramente.
Non riesco a capire cosa c'entri poi il razzismo. Qui c'è una donna, un' infermiera, che è stata colpita durante un diverbio e che probabilmente morirà. Che importa la nazionalità?
Per un pugno in pieno volto una vita è andata perduta ed un'altra rovinata. Come si può giustificare questo gesto?
15/10/2010, 14:34
15/10/2010, 16:20
rmnd ha scritto:Blissenobiarella ha scritto:
DI persone che inseguono altre persone perchè gli sono passate davanti in una fila alla biglietteria io non ne ho mai viste molte, soprattutto donne. Se la signora è andata dietro al ragazzino un motivo ci sarà stato sicuramente.
Non riesco a capire cosa c'entri poi il razzismo. Qui c'è una donna, un' infermiera, che è stata colpita durante un diverbio e che probabilmente morirà. Che importa la nazionalità?
Per un pugno in pieno volto una vita è andata perduta ed un'altra rovinata. Come si può giustificare questo gesto?
Su questo sono d'accordo.
Picchiare una persona fisicamente più debole con quella violenza e picchiare una donna in quel modo non è mai giustificabile.
Quell'elemento resta una bestia incapace di controllare i propri impulsi e poco importa se sia stato 'provocato' o meno perchè la reazione è stata assolutamente spropositata.
15/10/2010, 16:32
mik.300 ha scritto:rmnd ha scritto:Blissenobiarella ha scritto:
DI persone che inseguono altre persone perchè gli sono passate davanti in una fila alla biglietteria io non ne ho mai viste molte, soprattutto donne. Se la signora è andata dietro al ragazzino un motivo ci sarà stato sicuramente.
Non riesco a capire cosa c'entri poi il razzismo. Qui c'è una donna, un' infermiera, che è stata colpita durante un diverbio e che probabilmente morirà. Che importa la nazionalità?
Per un pugno in pieno volto una vita è andata perduta ed un'altra rovinata. Come si può giustificare questo gesto?
Su questo sono d'accordo.
Picchiare una persona fisicamente più debole con quella violenza e picchiare una donna in quel modo non è mai giustificabile.
Quell'elemento resta una bestia incapace di controllare i propri impulsi e poco importa se sia stato 'provocato' o meno perchè la reazione è stata assolutamente spropositata.
incapace di controllare i suoi impulsi ?
il romano:
-è stato fermato
-ha preso uno schiaffo
-poi è stato spinto
-poi ha preso un kazzotto..
-a questo punto ha reagito..
e non pensava di mandare ko la donna..
da praticante (diciamo) di boxe
posso dire che l'effetto è stato amplificato
dall'avanzata della donna
(che secondo me stava x mollare il secondo kazzotto)
-> pugno di incontro
quando due macchine che vanno a 80 km/h
fanno un frontale è come se
si scontrassero a 160 km/h,
ecco perchè il kappaò..
la donna ha iniziato e partecipato
attivamente alla colluttazione..
piaccia o non piaccia..
15/10/2010, 16:38