Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




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Grigio
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MessaggioInviato: 17/11/2010, 18:50 
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Taliesin ha scritto:

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Thethirdeye ha scritto:

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Hannah ha scritto:

Io ho difficoltà con il discorso delle vite precedenti e con il karma individuale su più vite perché sono convinta che si viva una sola volta nel corpo umano.



Niente di più sbagliato..... sempre imho [;)]


Concordo con te TTE...se davvero avessimo una sola vita a disposizione e fortunatamente, non è così, qualcuno mi deve spiegare, se crede in qualcosa ovviamente, le disparità, le disuguaglianze, che esistono nel mondo...
Lo si vede chiaramente...non partiamo tutti con le stesse potenzialità.
Se ho una vita sola da spendere ma perchè la parte del disgraziato morto di fame la devo fare io e quella del fico pieno di soldi bellissimo con una famiglia splendida echipiùnehapiùnemetta, qualcun altro?
Perchè io devo avere così tanta roba da mangiare da buttarla via mentre da qualche altra parte del mondo muore un bimbo di fame ogni sei secondi?
Perchè se abbiamo una sola vita io devo fare l'ammalato e tu la persona immune da qualsiasi affezione?
Perchè io povera stella appena nata debbo morire subito senza neppure avere avuto la gioia di sentire la voce di mia madre ed invece c'è gente che a quasi cento anni stà ancora al potere a rompere i maroni?

Perchè non abbiamo tutti le stesse possibilità?

Perchè è dio che vuole così? Mistero della fede? Perchè vuole metterci alla prova? Perchè blablabla... alla fine... blablabla... la salvezza finale, blablabla... alla destra del padre...seduti...per sempre sempre sempre...dupalle...

Se dio fosse così davvero, vorrei tanto tirargli un cartone sul naso.

Ma per fortuna, non lo è [:2]

Qualche spunto per riflettere...

http://www.cerchiofirenze77.org/Brani/Indice.html





E' curioso che chi sostiene l'esitenza di più vite che si succedono come in una ruota di reincarnazioni successvie concepisce (come, invece, concordo che sia) anche l'eterno presente. In questo caso, parlare di successioni tra una vita ed un'altra non ha più senso e, quindi, anche il discorso causa ed effetto che presuppone (imho) una sequenza temporale di un prima e di un dopo. Non so se sono stata chiara.



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MessaggioInviato: 17/11/2010, 18:55 
Devo dire che io preferirei piuttosto soffrire in una sola vita e poi vivere in una dimensione spirituale più elevata, anziché godere in una vita e soffrire in altre successive (tanto per semplificare). E poi chi lo dice che se in una vita sei più o meno sereno ma non fai male a nessuno, devi rinascere un'altra volta o altre 100 volte per sperimentare più sofferenza o viceversa? [8)] Poi se sei maschio devi rinascere femmina o viceversa, magari anche una o più vite da gay. Se sei sano, nelle vite successive nasci malato e viceversa. Pur se si tratta di una semplificazione, non mi sembra risolvere il problema del male e della sofferenza che vedo superato solo nel momento in cui ci si sposta tutti in un'altra dimensione, dove magari la sofferenza viene ricompensata con una condizione spirituale più elevata rispetto ad altri, almeno all'inizio. Questo mi sembra più giusto o ragionevole.


Ultima modifica di Hannah il 17/11/2010, 19:02, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 17/11/2010, 19:57 
Questo tipo di discorsi si intrecciano con tutto quello che di importante c'è nelle nostre vite. Malattie, disgrazie, felicità, longevità, successo, colpe...Mi piace pensare che la vita si scelga alla partenza [:)]certamente in base a parametri che in vita ci sfuggono: noi siamo una "puntata" dell'avventura dello spirito, e la nostra responsabilità è nell'accrescere la coscienza, il che implica apertura, generosità, attenzione all'altro, coraggio nel compiere scelte etiche, senza anteporre sempre ciò che "ci conviene"... l'idea che mi convince di più è che facciamo tutti parte di un "corpo" spirituale , quindi la malattia del bambino di Haiti o l'innocente in galera mi riguardano molto da vicino. La persona con dipendenze da droghe o alcool ecc o che commette delitti ha certamente la sua dose di responsabilità, ma su di lui grava il percorso personale e familiare, oltre che l'impronta genetica (vale a dire la storia e tutta la catena dei suoi antenati!!)... Qualche madre si sente responsabile dei guai dei figli e si autoflagella: può essere solo parzialmente vero. Altrimenti per lo stesso fagocitante senso di onnipotenza perché non appropriarsi anche di tutti i meriti della prole??
Ho trovato molto vicino al mio modo di vedere Alejandro Jodorowsky "I vangeli per guarire", felice intepretazione del racconto del nuovo testamento, da laico qual è (e qual mi sento ).



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MessaggioInviato: 17/11/2010, 21:21 
PEr me alla fine è cosi':

Vita (s.f.) .
Salamoia spirituale che preserva il corpo dalla corruzione. Viviamo nel costante timore di perdere la vita, eppure, una volta perduta, non ne sentiamo la mancanza.
[Ambrose Bierce - Il dizionario del diavolo]

Tutti hanno la loro teoria. Chi sta meglio ovviamente vedra' le cose in maniera diversa, per altri, quelli che stanno nel fondo, la vedono diametralmente all'opposto io credo. La verita' esiste solo "dopo". E caro TTE, questa teoria gratifica solo alcune persone, mette pezze alle carenze dell'umanita' e cerca di dare un senso alle nostre azioni nel presente.
Ma tu non sai con certezza perche' sei qui. Visto in un'altra ottica, tutti siamo nel male oppure nel bene. Confidiamo in un dio o nel karma o in altre cose. Ma a conti fatti, la realta' è un'altra.



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A dar risposte sono capaci tutti, ma a porre le vere domande ci vuole un genio. (Oscar Wilde)

Non portare mai un alieno al ristorante, mangera' a ufo.
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Il misterioso caso dei seicento morti di troppo (tutti ultra 65enni)

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Inspiegato aumento di oltre il cinque per cento in molti Paesi europei dei decessi di uomini e donne: malattia sconosciuta?

Ogni settimana muoiono seicento persone in più del previsto, e va avanti così ormai da diversi mesi. Accade in Inghilterra, ma anche in vari altri Paesi europei. Tutto è iniziato nel 2012 e sembra essere continuato, con lo stesso numero di morti in più, settimana dopo settimana, nella prima metà del 2013. Nessuno sa il perché di questo incremento, che colpisce oltre i 65 anni, ma in particolare la fascia di persone al di sopra degli 85 anni. Ne parla un articolo sull’ultimo numero del British Medical Journal, intitolato "The curious case of 600 extra deaths a week", scritto da Nigel Hawkes, giornalista londinese free lance, incaricato direttamente dal BMJ.

TAGLI ALLA SANITÀ - L’aumento di mortalità è tale da colpire. I dati provenienti dall'Office for National Statistics mostra che la mortalità è aumentata del 5 per cento nel 2012 per uomini e donne sopra gli 85 anni, mentre nelle prime 27 settimane del 2013 c’è stato un incremento complessivo del 5,6 per cento. «È un dato enorme - scrive l’autore dell’articolo -. Se fosse successo durante un’epidemia influenzale, queste decine di migliaia di morti sarebbero state attribuite all’influenza e le polemiche fioccherebbero. Ma non c’è epidemia, nessuna causa evidente, e neppure lamentele pubbliche. È tutto molto strano». Naturalmente un primo pensiero va all’effetto dell'Health and Social care Act, che ha modificato sensibilmente il funzionamento del sistema sanitario nazionale inglese, riducendone probabilmente l’efficacia dei servizi. E più in generale il pensiero va ai tagli di budget e alle riduzioni di personale sanitario, che con la crisi si sono diffusi in tutta Europa. Ma l’aumento delle morti è presente anche in Scozia, dove l'Health and Social care Act non è attivo.

DUE IPOTESI - Un'indagine dell'Office for National Statistics ha scoperto che non si è manifestata una mortalità ancora maggiore in quelle aree del Paese dove l’assistenza sanitaria era già in sofferenza, come ci si sarebbe invece dovuti aspettare se l’aumento delle morti fosse stato la conseguenza di un peggioramento dell’assistenza sanitaria. Sono state avanzate finora due ipotesi. Una riguarda il possibile esaurirsi del "bonus" che gli attuali ottantenni avrebbero avuto dall’essere stati la prima generazione che ha beneficiato di migliori condizioni di vita infantile (che dovrebbe spiegare il costante aumento della vita media manifestatosi in tutti questi anni). Ma non si capisce perché dovrebbe derivarne un incremento di mortalità e non solo un arresto dell'aumento della longevità. L’altra ipotesi è che sia in atto una qualche malattia infettiva ancora non svelata. Ma le statistiche realizzate dagli scozzesi indicano che le cause delle morti in sovrappiù sono conseguenze di tumori, disturbi psichici e comportamentali, malattie del sistema nervoso e degli organi di senso, oltre che di malattie respiratorie. Quale malattia infettiva potrebbe colpire contemporaneamente tutti questi diversi organi e apparati?

ONDA LUNGA DELL'INFLUENZA - Una risposta rapida all’articolo di Howkes, sempre sul BMJ, viene da Michaël Laurent, Geriatrics Registrar dell'University Hospitals di Leuven in Belgio. Laurent segnala che nel solo mese di giugno in Belgio c’è stato un aumento di mortalità del dieci per cento negli ultrasessantacinquenni. Segnala anche l’esistenza di un progetto europeo di sorveglianza chiamato Euro-MOMO che conferma l’incremento anche in altri Paesi europei, almeno fino alla diciassettesima settimana del 2013, quando poi l’incremento sembrerebbe rientrato. Laurent ricorda che secondo un’analisi danese quest’anno c’è stata un’onda particolarmente lunga dell’influenza e che questo potrebbe forse spiegare il fenomeno, almeno in Danimarca, assieme al presentarsi di ondate di calore che, come noto, possono indurre picchi di mortalità tra le persone più avanti negli anni. L’intera vicenda, tutta da chiarire, fa capire quanto possa essere difficile cogliere il senso dei dati epidemiologici, e quanto sia arduo arrivare ad attribuire con ragionevole sicurezza un evento a una specifica causa. Nello stesso tempo fa capire quanto i fenomeni apparentemente senza spiegazione facciano gola ai media, comprese le riviste mediche di alto profilo.

[align=right]Source: Il misterioso caso dei seicent...65enni) ~ REPORTER LIVE ITALIA [/align]


Ultima modifica di Wolframio il 14/08/2013, 20:39, modificato 1 volta in totale.


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