Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Questo argomento è bloccato, non puoi modificare o inviare ulteriori messaggi.  [ 6696 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 75, 76, 77, 78, 79, 80, 81 ... 447  Prossimo
Autore Messaggio

Stellare
Stellare

Avatar utente

Premio Coerenza e ProfessionalitàPremio Coerenza e Professionalità

Non connesso


Messaggi: 12510
Iscritto il: 30/11/2006, 09:44
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/11/2010, 14:25 
Quote latte, la UE scopre la lega ladrona


Passa in Finanziaria l'emendamento che fa slittare le multe agli allevatori, opposizione inutile del ministro dell'agricoltura, Galan. Il PD: "Governo ostaggio della Lega, taglia in nome dei sacrifici e poi ci fa pagare la maximulta".
Quote latte: governo ostaggio della Lega
Blindato nella manovra il provvedimento della Lega che sospende le multe agli allevatori in surplus, nonostante la contrarietà Ue e del ministro dell’agricoltura. Il Governo è agli ordini di Bossi. Il casus belli di questi giorni è un emendamento alla manovra economica, approvato in Senato, che sospende il prelievo delle multe sulla produzione extra. L’emendamento presentato dal senatore del PDL Antonio Azzolini e appoggiato dalla Lega rinvia di 6 mesi il pagamento delle multe residue, spostando il termine al 31 dicembre 2010. Insomma questa a quanto pare è la formula per il consenso: “multe speciali per soggetti speciali”, dalle leggi ad personam agli emendamenti ad quotam elettorale firmata Lega. Il tutto ovviamente con l'ennesimo voto di fiducia che dimostra l’incapacità a sostenere un confronto parlamentare, estremo rimedio per nascondere le debolezze del governo.

Il ministro Galan che si era espresso negativamente sbotta contro la Lega: “Arroganti e irresponsabili si dimettano”. Grida manzoniane purtroppo.

Il Pd con Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera, mette in risalto come si tratti di “un furto per il Paese onesto, l’agricoltura ridotta a merce di scambio politico”. Già perché per un pugno di allevatori Tremonti accetta di farci pagare una maximulta per la procedura d’infrazione che la UE dovrà aprire, come ha già fatto sapere più volte, con un maxisalasso di oltre un miliardo. Un governo ostaggio delle lobby che mentre è lestissimo ad aumentare l’età pensionabile delle donne per evitare la procedura d’infrazione, accetta immediatamente la maximulta che paga la cambiale agli agricoltori padani.

Ma come siamo arrivati a questo punto?
Breve cronistoria delle quote latte
La lunga controversia sulle “quote latte” nasce nel 1984, con una multa assegnata agli allevatori italiani che avevano prodotto più latte rispetto alla quota consentita dall’allora CEE. La gran parte degli allevatori multati erano fin dal principio del nord Italia. Le proteste con i trattori nelle piazze si susseguono per anni ed anni. Multe non pagate, dilazionate, con trattative che hanno spesso coinvolto i governi italiani, che hanno effettivamente ottenuto delle riduzioni delle multe ed un aumento della quota aggiuntiva consentita di latte prodotto del 5% nel 1999 con la riforma comunitaria nota come “Agenda 2000”.
Il precedente ministro dell’agricoltura dell’attuale governo, Luca Zaia, aveva già ottenuto per l’Italia l’aumento delle quote produttive di altri 5 punti percentuali, piuttosto che 1% per 5 anni previsto da Bruxelles per gli altri Paesi dell’Unione, offrendo in cambio la regolarizzazione del pagamento delle multe attraverso un nuovo piano di rateizzazione fino a 30 anni. Poi passa l’emendamento leghista e c’è di più: i leghisti hanno anche ottenuto che il nuovo testo del provvedimento contenga un esplicito rimando agli “accertamenti in corso”, cioè alle indagini condotte dall’Arma dei carabinieri e dall’apposita commissione di indagine sulle quote latte, sui dubbi sollevati dagli allevatori sulla legittimità delle multe inflitte per lo sforamento delle quote. Come se gli accordi stipulati negli anni con l’Ecofin (Consiglio Economia e Finanze dell’Unione Europea), non avessero valore. Tutto mentre il Commissario europeo competente in materia agricola, Dancian Ciolos, ci richiama: “Con l’Italia sono stato chiaro, non esistono margini negoziali, le regole vanno rispettate”, ha dichiarato alla stampa. Anche perché nel mese di aprile del 2015 è previsto lo smantellamento definitivo delle quote latte, secondo l’ultimo accordo del novembre 2008 dei ministri agricoli dell’ UE.
Il primo a opporsi è il neoministro all’agricoltura “Ho rispetto istituzionale – ha detto Galan - ma questa vicenda comunque mi lascia sconcertato e assieme a me lascia sconcertati i moltissimi che in Italia e in Europa hanno espresso un dissenso vasto, convinto, civilissimo. Si dimetta chi causa multe e sanzioni europee al nostro Paese”.
Ha continuato Galan: “Che dire su chi si dimostra arrogante, al punto da ignorare quanto previsto da norme e patti sottoscritti in Italia e a Bruxelles, l’esatto contrario di un autentico senso della responsabilità politica o di quella autorevolezza che, così facendo, l’Italia rischia di perdere di giorno in giorno sullo scenario internazionale?” Come questo curioso ministro che non amministra la pensano diversi esponenti del suo partito, il Pdl, le principali organizzazioni di settore (Confagricoltura ha proclamato una mobilitazione nazionale ) e le opposizioni, in primis il Partito Democratico.
Ma Galan, nonostante lo smacco, nonostante sia stato screditato pubblicamente dalla sua stessa maggioranza, non ha ritenuto doveroso dimettersi.

“Dopo le dichiarazioni del ministro Galan, sarebbe interessante sapere se tra i 67 allevatori (perché è di questa cifra che stiamo parlando), che hanno usufruito dei benefici della legge Zaia, vi siano anche i finanziatori delle campagne elettorali della Lega, di Zaia e del Pdl”. E’ questo il quesito dell’interrogazione parlamentare che il deputato PD componente della commissione Agricoltura della Camera, Marco Carra ha depositato. “Visto che i finanziamenti ai partiti sono di pubblico dominio – ha sottolineato Carra – confidiamo in una celere risposta da parte del ministro degli interni, Roberto Maroni. Le dichiarazioni di Galan sono in ogni caso la conferma di quanto abbiamo sostenuto con forza in parlamento, e cioè che quella di Zaia è una legge ingiusta che premia i furbi a danno degli allevatori onesti”.
Commentando poi l’atteggiamento incoerente del ministro dell’agricoltura Carra ha dichiarato: “Il ministro Galan è come il Giano Bifronte e in meno di due giorni ha cambiato radicalmente posizione: dalla minaccia di dimissioni in caso di approvazione dell’emendamento sul rinvio al 31 dicembre del pagamento delle multe sulle quote latte, alla richiesta di dimissioni nei confronti di chi causa multe e sanzioni europee all’Italia, quindi alla sua stessa maggioranza, che al Senato ha votato un emendamento che lo smentisce categoricamente”. Oliverio intanto ha fatto richiesta ufficiale al presidente della commissione Agricoltura, Paolo Russo per predisporre con urgenza l’audizione del ministro Galan: “Stiamo assistendo ad un indegno balletto delle responsabilità con ministri e gruppi parlamentari di maggioranza che fanno a gara a chi la spara più grossa e a chi scarica più violentemente le colpe sui propri colleghi di partito o di governo”.
Assieme a Leana Pignedoli, Capogruppo Pd in Commissione Agricoltura del Senato, chiedono “il pieno rispetto della legge 119 e della legge 33 sulle quote latte. La crisi del settore lattiero-caseario è molto grave, il prezzo del latte alla stalla è in caduta libera, servono piuttosto interventi strategici per rilanciare il settore e sostenere il reddito degli allevatori. Per questo è necessario provvedere con sollecitudine a finanziare il fondo di 45 milioni previsti nella legge 33, unica vera possibile strada per sostenere il settore e gli operatori onesti”.

Colomba Mongiello, senatrice del Pd, in aula ha parlato di un “governo che ha messo a punto un meccanismo diabolico che d’ora in avanti ci autorizza a dire: Lega ladrona, in quanto con il voto in senato sulle quote latte la Lega mette tutta l’Italia nell’illegalità e fa pagare a tutti i contribuenti italiani le colpe di pochi produttori, e ci isola in Europa in un momento chiave per l’elaborazione della nuova politica agricola comune”.
Ha aggiunto la senatrice: "La manovra taglia 58, 2 milioni di euro all'agricoltura ma riesce a scovare i soldi necessari per prorogare il pagamento delle multe quote latte per i 67 grandi elettori della Lega Nord, è paradossale. Questo governo non si è fermato neanche di fronte agli appelli del suo Ministro dell'Agricoltura e del mondo delle associazioni agricole, è sordo agli appelli degli europarlamentari del pdl che hanno chiesto il rispetto della legalità, procede senza tentennamenti e provvederà a far ingoiare ai cittadini italiani i milioni necessari a compiacere Umberto Bossi, pur di sopravvivere alla sua incapacità di governare”.

Antonio Misiani, componente Pd in Commissione Bilancio della Camera e Tesoriere del Pd, ha sottolineato invece l’incoerenza dell’altro ministro coinvolto, quello del tesoro, che al contrario appoggia l’emendamento. “Il ministro Tremonti dice che l’austerità è necessaria. Permetta allora un piccolo suggerimento: perché in un regime di necessario rigore, buttare via i soldi che saremo costretti a pagare quando l’Unione europea ci sanzionerà a causa dell’ennesimo favore ai produttori di latte amici della Lega? In una manovra all’insegna dei tagli che penalizzano gli enti locali e le fasce più deboli, l’emendamento a favore degli “splafonatori” è una autentica vergogna, che pagheranno, come ha già annunciato il commissario europeo all’Agricoltura, tutti i cittadini italiani – ha concluso amaramente Misiani”. E con i soldi che regaliamo ai truffatori si possono pagare:
- 5 Tac,
- 80 nuove ambulanze,
- lo stipendio di 150 poliziotti o di 100 guardie mediche,
- la borsa di studio di 200 ricercatori,
- la ristrutturazione di 250 classi scolastiche
- la ricostruzione di 30 case distrutte a L'Aquila.
I conti li fa Ernesto Carbone, coordinatore del Forum Politiche agricole del PD. Enzo Lavarra, Presidente del forum, ci illustrato le conseguenze dell’emendamento: “Affonda in modo pressoché irrimediabile la credibilità dell’Italia a Bruxelles. In sede europea, abbiamo bisogno di aumentare la nostra forza negoziale e non di perderla. Ciò infatti impedirebbe al nostro Paese di spendersi per obiettivi decisivi per l’agricoltura italiana, come per esempio quello di estendere a settori come olio, ortofrutta e cereali le misure contro le crisi di mercato, oggi in vigore solo per il latte”.

Davide Zoggia, della Segreteria del Partito Democratico, responsabile Enti locali, ammonisce: “E' inutile che Galan ed alcuni esponenti della maggioranza dichiarino il loro sconcerto sul provvedimento; anch'essi sono tanto responsabili quanto chi ha sostenuto questa vergogna. Preferisco scontrarmi con chi la pensa diversamente, ma almeno so come la pensa piuttosto che con coloro, come Galan, parlano in un modo ed agiscono al contrario”.

“Lo stop ai pagamenti delle multe delle quote latte è un’offesa a tutti gli agricoltori onesti. La Lega protegge i disonesti e mette due dita negli occhi a tutti gli agricoltori che, anche a costo di sacrifici, hanno rispettato le regole”. Lo ha affermato il Vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia e capo della segreteria politica di Bersani, Filippo Penati. “Non si può solo per accontentare la Lega, farsi beffa delle regole e derogare dalle leggi. Un gruppo di agricoltori ha manifestato per giorni sotto il Pirellone a Milano, ma si tratta di una minoranza rumorosa e prepotente. Non è accettabile-conclude Penati - che per blandire pochi furbi ci si faccia beffa dei tantissimi agricoltori onesti”.

Intanto allevatori ed ex parlamentari leghisti sulle quote latte vanno a processo. In un filone dell’inchiesta Fiorani-Brancher come ha riportato il Riformista :

Mentre si discute dell’emendamento Azzollini, nel capoluogo lombardo ha avuto inizio il processo su una maxi truffa legata al sistema delle quote a carico di aziende agricole padane, tra Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte. Gli amministratori, i consiglieri e rappresentanti legali di due cooperative, La Lombarda e La Latteria Milano, sono accusati a vario titolo di peculato e truffa ai danni dello Stato per non aver versato all’Agea, Agenzia per le erogazioni in Agricoltura, dall’aprile del 2003 al febbraio del 2009, oltre 100 milioni di euro di «prelievo supplementare» dovuto allo sforamento dei limiti Ue.

Quando Frank Di Mario iniziò le indagini a inizio del 2009, su un esposto presentato in Procura, il quadro di fronte agli inquirenti fu abbastanza chiaro: le cooperative erano nate per aggirare il sistema delle quote. I due accusati di spicco sono Alessio Crippa e Gianluca Paganelli. Il primo, ex presidente della “Lombarda”, è stato tra i protagonisti della protesta dei Cobas nel 2002 e nel 2003, quando le strade del nord furono bloccate dalle proteste degli agricoltori. Non solo. Fra le altre società indagate della stessa inchiesta ce sono quattro che vedono tra i rappresentanti legali Giovanni Robusti, ex europarlamentare della Lega, da tempo escluso dal giro di via Bellerio. Robusti, infatti, ricompare in un altro procedimento giudiziario analogo, per truffa di quote latte a Cuneo: fu condannato a tre anni e mezzo di carcere.

Dove nacque quest’ultima inchiesta? Da quella milanese su Credieuronord, l’istituto di credito tanto voluto da Bossi, poi finito in disgrazia, ma salvato dalla Banca Popolare di Lodi di Giampiero Fiorani. Lo stesso Fiorani che ha portato in tribunale Aldo Brancher, il breve ministro, per l’inchiesta sulla scalata ad Antonveneta, che andrà a sentenza il prossimo 28 luglio.

A. Pro.

http://www.partitodemocratico.it/gw/pro ... doc=104484



_________________
« Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)

« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata »
(Margaret Mead)
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 13691
Iscritto il: 05/12/2008, 22:49
Località: Laveno Mombello (Va)
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 17/11/2010, 15:59 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

Cita:
greenwarrior ha scritto:

Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

Caccia, la Corte europea di giustizia condanna l'Italia per la legge del Veneto
La Regione avrebbe adottato una normativa che non rispettale condizioni della direttiva dell'Unione europea sull'argomento




VENEZIA (11 novembre) - La Corte europea di giustizia ha condannato l'Italia per la legge della Regione Veneto sulla caccia. Poiché la Regione Veneto ha adottato e applicato una normativa che autorizza deroghe al regime di protezione degli uccelli selvatici, senza rispettare le condizioni stabilite dalla direttiva 79/409/Cee, concernente la conservazione degli uccelli selvatici, la Repubblica italiana, si legge nella sentenza, è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti. Secondo i giudici europei, la quantità di uccelli delle specie che possono essere cacciate in base alla legge regionale 13/2005 «sono comunque nettamente superiori al limite indicato dalla direttiva». La determinazione delle quantità «effettuata sulla base di un dato aleatorio», cioè il fatto che non tutti i cacciatori cacceranno le specie oggetto della deroga, «non risponde alle esigenze scientifiche e non rispetta il principio di certezza del diritto», rilevano i giudici Ue.

Alla Corte del Lussemburgo aveva fatto ricorso la Commissione. Per l'esecutivo Ue, la legge della Regione Veneto non era conforme alla direttiva sotto vari aspetti. Anzitutto, rilevava l'eurogoverno, indicherebbe esplicitamente le specie di uccelli che possono costituire indifferentemente oggetto di una deroga (passero, passera mattugia, cormorano, fringuello, peppola, storno e tortora dal collare orientale). Ma, osservava la Commissione, le prime cinque specie menzionate non sarebbero elencate nella direttiva, mentre le ultime due, sebbene indicate, non potrebbero essere cacciate in Italia. Le specie di cui è autorizzata la caccia sarebbero inoltre identificate «in via generale ed astratta e senza limiti temporali». Oggi la Corte ha sostanzialmente dato ragione alla Commissione.

Nel luglio scorso i giudici Ue avevano condannato l'Italia anche per la legge applicata in Lombardia che autorizzava, in deroga, l'attività venatoria a quattro specie protette: fringuello, peppola, pispola e frosone.

http://www.ilgazzettino.it/articolo.php ... ez=REGIONI



La corte europea?????? Organo massonico che ha come scopo il controllo dell' unione dal punto di vista legislativo. L' imperativo è evitare con qualsiasi mezzo il proliferare del localismo in paesi con governi centrali.
Si facessero gli affari loro invece di rompere su ogni questione che sono per logica di competenza dei singoli paesi.
Mi fà specie che spesso si condivida la natura massonica degli organi di governo europeo e le loro dittatoriali interferenze, ma se si tratta di legittimare lo sputtanamento del nostro paese, l' Europa diventa un oracolo.


Senti, io sono assolutamente contraria al'ingerenza di un organo sovrastatale sui singoli Paesi...Ma si tratta di battaglie che vanno combattute perlomeno conoscendo le regole di ingaggio... Onestamente di pagare una multa perchè una manciata di gente avventata vuole i voti di 4 cacciatori infischiandone delle sanzioni che di certo non pagano di tasca loro, a me non va. Inoltre mi pare esagerato invocare l'ombra della massoneria in questo caso...non si sta parlando di violare il diritto alla libertà di chicchessia, ma solo di regolamentare uno sport (se così si può definire [xx(] [xx(] [xx(]) e di impedire ai cacciatori di sparare su razze protette nel periodo dell' allevamento dei pulcini.
Inoltre la norma violata è della CEE.



Non era rivolto a te, ma era una risposta al tuo post.



_________________
Nutrirsi di fantasia, ingrassa la mente.

Immagine
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/11/2010, 01:24 
Clima da tutti a casa: l’onorevole resta solo e parla ai banchi vuoti

Clima da fine impero in parlamento Giovedi' 11 novembre 2010: la Camera, durante la seduta dedicata alle interpellanze e alle interrogazioni dei deputati di maggioranza e di opposizione al governo, era semideserta. Su 630, le poltrone vuote erano 629: l`unico presente parlava da solo!

Immagine

di Paolo Bracalini

Fonte:
http://www.ilgiornale.it/interni/clima_ ... comments=1

Roma«Onorevoli colleghi!», buon riposo, ovunque voi siate. Certo non nell’aula di Montecitorio, 629 sedie vuote ed una occupata dal deputato cui, ieri, toccava parlare da solo, tipo eremita nel deserto. Un’immagine desolante di un Parlamento disoccupato, immobile, svuotato, effetto simile ad uno stabilimento balneare a dicembre. Una scena da immortalare per farla vedere agli amici, se solo si potesse. Invece no, la Camera è in letargo, ma la burocrazia è vigile come una faina. Se provi a scattare una foto al Transatlantico monocratico, il commesso che prima sonnecchiava sbirciando il cellulare in caso arrivi sms, si trasforma in una guardia svizzera e ti assale, col fiatone perché l’illecito di cui ti stai macchiando dev’essere di quelli gravi. Ci spiega, dopo essersi assicurato che la foto proibita sia stata distrutta, che un giornalista non può fare fotografie, sennò sarebbe un fotografo. Lapalissiano. Viceversa il fotografo può fare foto (come quella che mettiamo qui a fianco) ma probabilmente non può prendere appunti, cosa che giustamente spetta al giornalista cui è severamente vietato fotografare, salvo autorizzazione apposita da far pervenire a Montecitorio entro e non oltre le calende greche. Un bizantinismo assurdo di fronte ad una scena altrettanto surreale, la Camera degli assenti, il Parlamento dei muti, il deputato che si fa una domanda e si da una risposta. Lui, Carmelo Lo Monte di MpA - Alleati per il Sud, dal monitor dell’atrio sembra intento in un normale intervento d’aula, ascoltato da una qualche platea, magari non estesa, ma qualcuno che lo ascolti sui banchi sì, invece diventa protagonista di un film paranormale se solo ti affacci nella tribuna stampa: solo come un cane (una classe delle medie era in visita alla Camera ieri, speriamo non li abbiano portati in aula, poi dice che c’è l’antipolitica...). Tra l’altro, il deserto di Montecitorio accade in piena crisi, e non solo politica, coi famosi «problemi del Paese» cui tutti si attaccano per lamentare che, causa avversari nemici dell’Italia, non si riesce a lavorare. Su questo possiamo testimoniare che la politica non mente: a Montecitorio non si lavora proprio.

Da metà ottobre la Camera ha approvato sostanzialmente solo una legge, quella sul maltrattamento degli animali, sacrosanta ma non proprio fondamentale per le sorti della Repubblica. Con una pausa dal 30 ottobre all’8 novembre, per riprendersi dalla faticata. Il resto sono palleggi, pretesti per mettere qualcosa all'ordine del giorno e allungare il brodo, tanto l'arrosto sul piatto si sa che non arriva. Di fatto i deputati lavorano solo il mercoledì, molti arrivano la mattina di quel giorno e ripartono la sera stessa. Gli altri sei giorni è vacanza, ben pagata. Al giovedì, come ieri, il rito prevede le «interpellanze urgenti». Talmente urgenti che non ci va nessuno, tranne l’interpellante che recita il suo copione a teatro vuoto. Anche se parlano di «problemi reali» tipo il servizio di Trenitalia in Sicilia o le contraddizioni dell’inchiesta Why not, l’aula del giovedì è una barzelletta.

Si sfornano i soliti cornetti croccanti alla buvette, vero cuore pulsante del Parlamento. Lavorano un po’ le commissioni, ma mica tanto, e quei pochi deputati che ordinano il caffè al barista in livrea escono da lì. Il luogo però simbolo del pantano in cui è sprofondata la legislatura resta l’aula, specchio del Paese e in questo caso spaventoso deserto di anime. Gli stessi tromboni che si riempiono la bocca di salvezza nazionale e senso delle istituzioni si guardano bene da frequentare Montecitorio quando non è strettamente indispensabile. La bella politica è uno slogan utile, ma bugiardo come pochi. La politica che interessa è solo quella che poi deplorano in pubblico. Chi va con chi? Chi vince e chi perde? Ma i finiani cosa vogliono? Elezioni o governo tecnico o rimpastino? E l’Udc ci sta ad Berlusconi bis? E Berlusconi fa il bis? E Bossi media? Col dito medio? Non scherziamo.



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Rettiloide
Rettiloide

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 3962
Iscritto il: 08/07/2009, 23:30
Località: Brescia
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/11/2010, 20:23 
Lady Bondi & figlio, Ministeri di famiglia

Il figlio di Manuela Repetti, deputata Pdl e compagna del ministro della Cultura Sandro Bondi, lavora per la direzione generale del cinema del dicastero. Lui, laureando in architettura, non risponde, la madre tergiversa, il direttore conferma
Possibile che Fabrizio Indaco, figlio di Manuela Repetti, deputata del Pdl e compagna di Sandro Bondi, lavori per il ministero dei Beni culturali nella direzione generale del cinema in Piazza S. Croce in Gerusalemme a Roma? E possibile, come si sussurra, che rassicuri i giovani produttori, prometta felici finalizzazioni di progetti, spenda la parentela per farsi strada in quella giungla che è il mondo del cinema romano? Per verificare l’ipotesi, una commistione di lunare nepotismo e inopportunità feudale, basta chiamarlo nel tardo pomeriggio al telefono del Mibac a lui intestato.

Risponde al secondo squillo: “È lei Fabrizio Indaco?” “Certo”, “Volevamo chiederle se è davvero figlio dell’onorevole Repetti”. È qui, che il giovane Indaco, laureando in architettura (corso iniziato nel 2002, qualche lentezza nel percorso), viene assalito da un’amnesia, la sindrome Scajola: “Stavo proprio per andare via, se vuole ne parliamo domani”. Insistiamo: “Indaco, ci aiuti a non scrivere inesattezze”. Balbetta qualcosa e poi in un lampo, tronca a tradimento la conversazione.

Ci viene qualche dubbio che proviamo a fugare parlando con la donna che gli ha dato i natali. In Parlamento è una giornata uggiosa. Votazioni, truppe asserragliate. Nonostante questo Manuela Repetti da Novi Ligure, non si nasconde. “Fabrizio è mio figlio certo”. Come mai lavora nel ministero diretto dal suo compagno?”. Qualche secondo di pausa: “Eh, come mai, ci lavora, ecco”. Sbanda ma non crolla, Repetti. Ha fiducia nel prossimo: “Ha un contratto interinale, in scadenza, se vuole qualche informazione in più lo chiedo direttamente a lui”. “Con noi non ha voluto parlare”, spieghiamo: “Eh vabbè poverino, va capito, cerchi di comprendere”. Con tutta l’umana empatia del caso, non possiamo fare a meno di domandare ancora: “Onorevole, per quale ragione un ragazzo laureato in Architettura lavora alla direzione generale cinema, non le sembrano campi d’applicazione inconciliabili?”. Repetti dice di parlare come una qualunque madre preoccupata per il futuro della propria prole. “Non si è laureato, ha finito gli esami, sta preparando la tesi e come tutti i ragazzi, prova a fare qualche cosa. Il suo contratto al Centro sperimentale di cinematografia, che è un ente autonomo, sta per scadere”. Il Csc, vive grazie ai soldi del Fus. Quasi 10 milioni di euro l’anno, non proprio un ente autonomo dal ministero, in ogni caso. “Non so quanto duri l’assunzione temporanea e forse era sua intenzione tornare a Novi Ligure e cercare un mestiere nel suo ramo. Mentre studia, cerca di guadagnare qualcosa, non c’è niente da nascondere”. Si irrigidisce, Repetti, solo se le parli di etica: “Non mi ponga domande come se mi trovassi davanti all’inquisizione”. La rassicuriamo: “Le pare appropriato, mentre il suo compagno dirige il ministero, offrire nello stesso un posto di lavoro a suo figlio? Milioni di ragazzi, un regalo simile non lo avranno mai” e lei traballa: “Bè, ma intanto non sarebbe opportuno se lui non lavorasse, ma mio figlio trotta, come potrebbe essere per tanti ragazzi nella sua posizione, non ci vedo nulla di male o di strano. Se non facesse nulla o approfittasse della situazione (sic) sarebbe grave. Non penso abbia potuto avere facilitazioni”. Il ministro non si è mai preoccupato? “Non vedo come una stranezza che un ragazzo lavori”. Pausa: “Ho capito che è il ministero suo (sic), ma è una combinazione, non è vietato, non vedo sinceramente non capisco, è uno studente come tanti altri, ha fatto una sua esperienza lavorativa, tutto qui”. È affranta.

Stesso tono di voce quando a tarda sera interloquiamo con Nicola Borrelli, direttore generale del ministero, sezione cinema. “Indaco lavora fisicamente da noi, ha un contratto con il Centro sperimentale di cinematografia, con loro abbiamo una convenzione e gli chiediamo una serie di servizi. Con le difficoltà di personale che abbiamo non ce la facciamo. Alcune attività specifiche sono nella mani di ragazzi come Indaco”. Quali esattamente, direttore? “Fabrizio affianca i servizi della direzione generale per la realizzazione della piattaforma on line per la presentazione delle domande di finanziamento che sarà messa in rete entro fine mese”. Trasecoliamo. Presentazione delle domande? Magari di film sulla ricostruzione de L’Aquila o invisi al governo? Si parla di soldi erogati dallo Stato, di fondi di garanzia? “Esattamente, per accedere ai vari contributi e alle istanze amministrative”. Anche a Borrelli, chiediamo della opportunità: “Le devo dire la verità, io gestisco le persone che arrivano dal Centro sperimentale e se le dicessi che non sapevo nulla della parentela di Indaco, sarei ridicolo. Il centro sperimentale è una nostra eccellenza e nell’apporto a questo progetto, lavorano in parallelo Fabrizio e un’altra persona. il suo lavoro è stato prezioso, però non ha questo grandissimo contratto e le preannuncio che dopo aver rilevato l’Eti, non rinnoveremo la convenzione con i ragazzi del Centro sperimentale”. Un’altra buona notizia, per una realtà che lentamente, sta morendo.

Da il Fatto quotidiano del 18 novembre 2010: http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11 ... lia/77499/



[:246]



_________________
eSQueL (case sensitive)
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 5021
Iscritto il: 05/12/2008, 20:52
Località: Regno di Raziel
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 18/11/2010, 21:48 
poi ci stupiamo perchè bondi fa dei film di de sica e boldi dei beni culturali [:D]

scusate per le maiuscole,ma ho la mi tastiere in rianimazione...


Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 21/11/2010, 17:57 
Tratto da:

IL PIU’ GRANDE CRIMINE

Di Paolo Barnard

http://www.paolobarnard.info/docs/Il_Pi ... rimine.pdf


Immagino che tanti di voi in questo preciso momento si stiano guardando intorno increduli. Dopotutto appena fuori dalla finestra, o dentro a quello schermo Tv, pulsa l’Esistenza Commerciale che vende, vende e vende; ad agosto le autostrade erano stipate di villeggianti; tutti abbiamo il pc e i telefonini, l’auto, facciamo la spesa senza problema. Insomma, passi la distruzione degli Stati e delle leggi, la marginalizzazione dei cittadini istupiditi, se ne può discutere, ma di sicuro vi state chiedendo: “Forse 30 anni fa, sì, ma dov’è questo disastro d’impoverimento che il Vero Potere ha pianificato da 70 anni e che ci starebbe piombando addosso?”.

Eccolo dov’è, di seguito vi elenco solo pochi dati, freddi ma agghiaccianti, di cosa ci sta succedendo proprio ora a causa dell’ultima tranche del Più Grande Crimine. Il Tribunale Internazionale degli Speculatori e degli Investitori – leggi il Vero Potere, coloro cioè che con il ricatto del portare o sottrarre investimenti colossali tengono in ostaggio oggi qualsiasi Paese (è la pratica del capital flight, nda) – movimenta nel mondo qualcosa come 525.000 miliardi di dollari di scommesse finanziarie: è 38 volte il PIL degli Stati Uniti d’America. Costoro hanno fatto sparire dall’Italia nel 2008 ventiquattro miliardi di euro (24), che sono due finanziarie. Gli stessi personaggi hanno causato in buona parte la crisi finanziaria del 2007-2010, che ha sottratto all’Italia 433 miliardi di euro di ricchezza. Seguite? Tenete a mente queste cifre.

Bene, ecco l’Italia:

- la disoccupazione nel nostro Paese è oggi oltre il 12%, con punte del 23% nel Sud

- i fallimenti delle aziende italiane sono aumentati nel 2009 del 40%

- il 30% degli italiani è costretto a ricorrere al prestito

- il 38% è in seria difficoltà economica

- il 76% è costretto alla flessibilità sul lavoro, con limiti invalicabili per l’acquisto di una casa o persino per la pianificazione di una famiglia.

- Il lavoro a chiamata, anche detto ‘intermittente’, è aumentato del 75% dal 2007. Chi lavora a queste miserabili condizioni sono soprattutto operai, e lavorano un settimo degli altri dipendenti.

- un milione e 650 mila italiani se perdessero il lavoro non avrebbe alcuna copertura o sussidio.

- il 50% delle pensioni italiane non raggiunge i 1000 euro, il 27% delle pensionate arriva a meno di 500 euro. Siamo sotto al livello ufficiale di minima sussistenza per la metà di tutti i pensionati italiani.

- il 10% più ricco degli italiani ha il 44% di tutta la ricchezza, mentre il 50% più povero ha il 10%

- 1 italiano su 5 rimanda le visite specialistiche urgenti per mancanza di mezzi

- l’11,2% non ha neppure il denaro per le spese mediche ordinarie

- il 31% non potrebbe trovare 750 euro per una spesa d’emergenza in famiglia, 3 italiani su 10 che vedi in strada se gli si spacca un ponte stanno senza denti.

- l’11% degli italiani non si riscalda d’inverno, è un cittadino su 10 che vedi in strada

Questa catastrofe è fra noi, già ora, e dietro ai numeri ci sono persone vere, che abitano con te, se sei sfortunato/a, o vicino a te. Ma come al solito dovremo arrivare alle code in strada con i bollini per un pasto caldo al giorno, come accade già oggi in USA, per credere a quanto avete finora letto. Il Vero Potere ha sottratto all’Italia fra il 2008 e il 2009 quattrocentocinquantasette (457) miliardi di euro, sono circa trentadue (32) finanziarie scomparse dalla vita dei lavoratori italiani e dal futuro dei
loro figli, da quelli cui viene detto che ci vogliono i tagli alla spesa pubblica, ai comuni ecc. Il ‘cortiletto del potere’, che oggi è Silvio Berlusconi con la Casta e le mafie, difendono interessi rispettivamente di sei (6) miliardi di euro, quattro miliardi (4) e di novantuno (91) miliardi. Contro 457. Non voglio qui sminuire l’importanza delle lotte alle mafie, alla P2-P3, delle indagini sulla strategia della tensione o sulla corruttela italica, ma si deve comprendere che queste manifestazioni sono sempre state solo una funzione al servizio del Vero Potere, non il potere in sé. I dati citati sopra sono ciò che esso ci ha sottratto negli ultimi pochi mesi. Quanto ha sottratto all’Italia negli scorsi 40 anni è incalcolabile, indicibile, sia in termini di cifre che di speranze e destini umani, senza dubbio immensamente di più del danno arrecatoci dalle trame di questo Paese, mafie incluse. Ma oggi in Italia un incessante – e forse sospetto – coro di personaggi pubblici sta maniacalmente dicendovi che la minaccia che incombe sulle famiglie e sulla democrazia sono alcune leggi ad personam, le zuffe del CSM o gli inceneritori, e di fatto tutto l’attivismo dei cittadini corre a guardare di là. In altre parole: siamo sotto attacco nucleare, ma ci
danniamo tutti per la rissa al bar di quartiere.

Continua>>>>
http://www.paolobarnard.info/docs/Il_Pi ... rimine.pdf



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Bannato
Bannato

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 5539
Iscritto il: 11/09/2009, 10:39
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 22/11/2010, 19:40 
Cita:

Mussolini attacca Carfagna
"O si scusa o non voto la fiducia"



Alla faccia della responsabilità politica.
Un voto importante come quello della fiducia/sfiducia non legato a motivazioni politiche ma bensì a ripicche personali.

Un'altra prova di quanto molti dei nostri politici non abbiano senso dello stato , delle istituzioni e dei cittadini.

Le proprio una vajassa!
[:o)]



_________________
[^]The best quote ever (2013 Nonsense Award Winner):
«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
© Anonymous/The Irish Rovers
http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Viral Marketing Discoverer!Viral Marketing Discoverer!

Non connesso


Messaggi: 5038
Iscritto il: 03/12/2008, 15:07
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 22/11/2010, 19:51 
Cita:
rmnd ha scritto:

Cita:

Mussolini attacca Carfagna
"O si scusa o non voto la fiducia"



Alla faccia della responsabilità politica.
Un voto importante come quello della fiducia/sfiducia non legato a motivazioni politiche ma bensì a ripicche personali.

Un'altra prova di quanto molti dei nostri politici non abbiano senso dello stato , delle istituzioni e dei cittadini.

Le proprio una vajassa!
[:o)]




[:D], agreed.

Ecco cosa succede quando si da il posto di ministro ad una velina. E la Mussolini, chiaramente. [:p]


Ultima modifica di Lawliet il 22/11/2010, 20:02, modificato 1 volta in totale.


_________________
"Chiedere a chi ha il potere, di riformare il potere!? Che ingenuità!" - Giordano Bruno

Indice "Tracce di UFO nella Letteratura"; topic.asp?TOPIC_ID=4630
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 575
Iscritto il: 08/12/2008, 22:17
Località: rimini
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 22/11/2010, 20:15 
rispecchiano perfettamente la gente italiana.
ogni gg si vedono persone comportarsi così per ripicca.
quanto piu' vili quanto piu' feroci.


Top
 Profilo  
 

Bannato
Bannato

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 5539
Iscritto il: 11/09/2009, 10:39
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 22/11/2010, 20:55 
Cita:
Lawliet ha scritto:

Cita:
rmnd ha scritto:

Cita:

Mussolini attacca Carfagna
"O si scusa o non voto la fiducia"



Alla faccia della responsabilità politica.
Un voto importante come quello della fiducia/sfiducia non legato a motivazioni politiche ma bensì a ripicche personali.

Un'altra prova di quanto molti dei nostri politici non abbiano senso dello stato , delle istituzioni e dei cittadini.

Le proprio una vajassa!
[:o)]




[:D], agreed.

Ecco cosa succede quando si da il posto di ministro ad una velina. E la Mussolini, chiaramente. [:p]


Peccato, poteva darsi al cinema porno, avrebbe riscosso un ottimo successo. Mi sarei visto tutti i suoi film [}:)]
E' sempre in tempo la ragazza..Alessandra pensaci..non se ne può più delle milly d'abbraccio, Jessica Rizzo etc...sempre le solite 4 porcone..Alessandra..dai pensaci tu
[:o)]

Immagine



_________________
[^]The best quote ever (2013 Nonsense Award Winner):
«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
© Anonymous/The Irish Rovers
http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Viral Marketing Discoverer!Viral Marketing Discoverer!

Non connesso


Messaggi: 5038
Iscritto il: 03/12/2008, 15:07
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 22/11/2010, 21:24 
Seeee, 20 anni fa magari (ma nemmeno).. [:D]


Ultima modifica di Lawliet il 22/11/2010, 21:25, modificato 1 volta in totale.


_________________
"Chiedere a chi ha il potere, di riformare il potere!? Che ingenuità!" - Giordano Bruno

Indice "Tracce di UFO nella Letteratura"; topic.asp?TOPIC_ID=4630
Top
 Profilo  
 

Bannato
Bannato

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 5539
Iscritto il: 11/09/2009, 10:39
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 22/11/2010, 21:57 
Cita:
Lawliet ha scritto:

Seeee, 20 anni fa magari (ma nemmeno).. [:D]


Eh...Tu sei giovane...vedrai che anche tu tra qualche anno sarai attratto dal fascino godereccio e primordiale di certe tardone...
[:o)]



_________________
[^]The best quote ever (2013 Nonsense Award Winner):
«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
© Anonymous/The Irish Rovers
http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/11/2010, 02:25 
Rischio arsenico dai rubinetti
Fazio, ora un piano con le Regioni

23 novembre, 19:25

Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 88869.html

Il ministero della Salute sta avviando alle Regioni la comunicazione che abolisce la deroga che portava a 50 milligrammi per litro la concentrazione massima di arsenico nelle acque destinate al consumo. Ora, ha spiegato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, a margine del suo intervento al V Forum Risk management in Sanità, sarà necessario fare un piano con le Regioni. L'ordinanza di deroga era stata fatta, ha riferito il ministro, "perché si prevedeva che non ci fosse alcun parere negativo da parte della Comunità europea". Il limite, ha ancora ricordato il ministro, era fissato a 10 milligrammi per litro e l'ordinanza lo aveva portato a 50, ora la Comunità europea indica l'opportunità di non superare i 20 milligrammi.


Continua>>>>
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 88869.html



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 7004
Iscritto il: 10/01/2009, 13:06
Località: Barletta
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/11/2010, 18:06 
CONSUMI: CIA, SEMPRE MENO PANE, PASTA, CARNE E VINO SULLE TAVOLE

(AGI) - Roma, 23 nov. - Tra i canali di vendita, i supermercati e ipermercati segnano una crescita dello 0,5 per cento, ma vedono la loro quota di mercato ferma al 70 per cento ormai dal 2007. In continua crescita, invece, i discount che hanno raggiunto una quota pari al 6,5 per cento sul totale degli acquisti, grazie alla competizione giocata sul prezzo e le superette "di prossimita'", la cui incidenza e' tornata a crescere fino a raggiungere l'attuale 4,6 per cento. Sempre difficile la situazione per il dettaglio tradizionale. Arrivano, tuttavia, dall'export le notizie migliori per l'agroalimentare "made in Italy", con una crescita, secondo i dati Ismea, del 9,3 per cento nei primi sei mesi del 2010 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tutti i settori hanno segnato un miglioramento, ad eccezione della pasta e del riso. In particolare, si hanno incrementi delle vendite all'estero per i vini (piu' 8,6 per cento), la frutta fresca (piu' 7,3 per cento), i formaggi e i latticini (piu' 15,3 per cento), i prodotti dolciari (piu' 18,5 per cento), l'olio di oliva (piu' 13,5 per cento), le carni suine preparate e i salumi (piu' 13,5 per cento).(AGI) Bru

Fonte
http://www.agi.it/food/notizie/20101123 ... e_tavole_2


Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 7004
Iscritto il: 10/01/2009, 13:06
Località: Barletta
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/11/2010, 21:29 
Cgia: niente regali di Natale
per un italiano su quattro
I risultati di un'indagine condotta su 900 persone. La percentuale di chi non acquisterà doni passerebbe dal 19,7% dell'anno scorso al 23,8%. In aumento libri, vino e lingerie. Calano i capi di abbigliamento e i viaggi

ROMA - Un italiano su quattro non acquisterà neppure un regalo di Natale. La previsione della Cgia di Mestre si basa su un'indagine svolta da Panel Data su un campione di 900 italiani ai quali è stato chiesto quali saranno i doni che compreranno nei prossimi giorni con la tredicesima. "E' in crescita il numero di persone che quest'anno, a fronte della crisi economica che continua a preoccupare gli italiani, non farà nessun regalo di Natale - commenta il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi - Se nel 2009 questa percentuale riguardava il 19,7%, quest'anno raggiungerà il 23,8%. Insomma, quasi un italiano su quattro risparmierà qualcosa non acquistando nessun regalo. Un dato che, comunque, potrebbe essere più contenuto quando si farà il bilancio dopo le feste. Infatti, come succede spesso, anche chi un mese prima non ha intenzione di farne, cede a qualche piccolo acquisto proprio nelle ultimissime ore prima del 25 dicembre".

Secondo l'associazione, rispetto agli anni passati gli italiani riceveranno in dono più libri, più bottiglie di vino e più lingerie. In forte discesa, invece, l'acquisto dei capi di vestiario (che comunque resta la scelta preferita), le calzature, i viaggi e le vacanze. "Insomma - spiega la Cgia - la crisi continua a farsi sentire e, probabilmente, i regali che riceveremo, almeno da un punto di vista economico, rischiano di essere meno impegnativi di quelli ricevuti l'anno scorso".

Analizzando più
da vicino i risultati, sottolineano dalla Cgia, il dono natalizio più diffuso saranno i capi di abbigliamento (61,5%), seguiti dall'enogastronomico (60,1%) e dai libri (57,4%). Seguono i prodotti tecnologici con il 32,80% delle preferenze, i giocattoli e l'arredo-casa con il 32,80%. Chiudono la classifica i viaggi, i weekend e le vacanze con l'8,10%. I ricercatori mestrini sottolineano che la somma delle percentuali riferite alle principali tipologie di regali non dà come risultato 100, poiché gli intervistati avevano la possibilità di scegliere più risposte diverse.

Nel confronto con il 2009 l'incremento più consistente lo registrano i libri (+6,4%), l'enogastronomia (+5,8% con una punta del +2,8% per i vini). Stabili i prodotti tecnologici (+0,8%), i giocattoli e l'arredo casa (+0,8%). "In forte contrazione, a conferma di una ridotta capacità di spesa e della necessità di destinare le risorse a consumi più utili, la percentuale di italiani che regaleranno, o si regaleranno, un viaggio o qualche giorno di vacanza (-2,7%)". Infine, pur essendo una tradizione sempre molto sentita, i capi di abbigliamento registreranno una riduzione del 5,6% (con una punta negativa del -4,3% delle calzature, anche se l'intimo registrerà, invece, un aumento del +3,6%).

Fonte
http://www.repubblica.it/economia/2010/ ... e-9565107/


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Questo argomento è bloccato, non puoi modificare o inviare ulteriori messaggi.  [ 6696 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 75, 76, 77, 78, 79, 80, 81 ... 447  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron
Oggi è 21/05/2025, 22:51
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org