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16/12/2010, 22:00

Michael Luckman on Wikileaks and UFO-ET Disclosure


opz.sub ita

18/12/2010, 23:01

damomars ha scritto:

E' peggio di una telenovela!!!!!!!!
Hai ragione!!! [:o)]

19/12/2010, 10:15

Secondo voi Assange ha accettato di farsi incrimanare in cambio di qualche cosa?????? Parlo di un "tornaconto"grosso!! Perchè questa è la mia idea!!! [xx(]

19/12/2010, 17:58

Bank of America blocca bonifici
Assange: da Usa Maccartismo finanziario


19 dicembre, 15:10

Immagine

Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 79926.html

ROMA -- Il blocco dei fondi diretti verso Wikileaks da parte di Bank of America e' ''un nuovo maccartismo finanziario''. Lo ha detto all'ANSA Julian Assange parlando fuori della villa dove e' agli arresti domiciliari. ''Questo da parte degli Stati Uniti e' una forma di nuovo maccartismo finanziario che priva la nostra organizzazione di mezzi necessari oper sopravvivere - ha detto - e che priva me personalmente di fondi preziosi per i miei avvocati per proteggermi da un'estradizione negli Stati Uniti o in Svezia''. ''La novita' di oggi e' che Bank of America ha diramato un comunicato facendo sapere che blocchera' le transazioni di chiunque pensi che offra donazioni verso la nostra organizzazione'', ha detto all'uscita dalla villa dove sta trascorrendo i suoi arresti domiciliari. Assange ogni giorno deve recarsi a una stazione di polizia locale per ottemperare all'obbligo di firma. ''Gli Usa accusano Bradley Manning di essere una nostra fonte. Non lo sappiamo. La nostra tecnologia e' disegnata per mantenere le fonti anonime'', lo ha detto Julian Assange all'ANSA all'uscita della villa dove si trova agli arresti domiciliari. ''Gli americani stanno cercando di fargli confessare di essere coinvolto in una sorta di spionaggio insieme a me. Non e' vero ovviamente. Questa purtroppo e' la prova di come la giustizia americana sia caduta in basso pur di colpirci''.

BANK OF AMERICA BLOCCA BONIFICI Anche Bank of America "stacca la spina", bloccando i bonifici a Wikileaks, e lo staff del sito invita i sostenitori a ritirare i soldi eventualmente depositati presso l'istituto. "Bank of America si unisce alle azioni annunciate da MasterCard, PayPal, Visa Europa e altri, e non eseguirà qualsiasi transazione diretta a Wikileaks", si legge in un comunicato della banca pubblicato dal Kansas City Star: "Le attività di Wikileaks sono in contraddizione con le nostre politiche". Immediata la replica del sito, che via Twitter ha invitato "tutti coloro che amano la libertà a chiudere i propri conti in Bank of America".

"Fate affari con Bank of America? Il nostro consiglio è quello di mettere i vostri fondi in un luogo più sicuro", ammonisce ancora Wikileaks via Twitter. L'istituto americano potrebbe essere tra i prossimi bersagli di Assange: "Ho i file riservati di una grande banca americana, li pubblico all'inizio dell'anno", ha detto l'australiano qualche settimana fa a Forbes. Lo scorso anno, sempre Assange aveva affermato in un'altra intervista di essere in possesso di un hard disc di un manager di Bank of America. La Banca ha già smentito, precisando di non avere "alcuna prova" che Wikileaks sia in possesso dell'hard disc in questione.

Intanto, protestando la sua innocenza e affermando di aver sentito il nome del soldato-hacker Bradley Manning solo quando e' uscito sui giornali, Julian Assange ha fatto irruzione nel breakfast degli americani: da Ellingham House, la villa nel Suffolk del suo protettore Vaughan Smith, Assange e' stato intervistato da 'Good Morning America', il programma mattutino della Abc, e promesso battaglia su tutti i fronti. Il Dipartimento di Stato e' ''una cospirazione autoritaria'' e va indebolito, ha detto l'uomo del Cablegate alla AbcNews. E poi nel giardino innevato di Ellingham House, ai media britannici: ''Sono innocente, ma e' in atto una campagna di fango contro di me'', ha proclamato tra voci che lo hanno indotto a giudicare ''sempre piu' probabile'' una sua estradizione negli Usa. Sono congetture avallate dalla stampa nel Regno Unito.

Secondo l'Independent le autorita' americane avrebbero offerto a Manning, il soldato dell'intelligence sospettato di essere l'hacker che ha passato a Wikileaks centinaia di migliaia di documenti top secret, di venire a patti se accettera' di denunciare Assange come complice. Si sta cercando di convincere Manning - scrive il giornale britannico - a dare le prove che l'australiano lo incoraggio' a collaborare con il suo sito anti-segreti: in cambio gli americani sarebbero pronti a trasferire il giovane, che oggi ha compiuto 23 anni, dal durissimo regime carcerario della base dei Marines di Quantico in Virginia (da sette mesi 23 ore su 24 in isolamento, in una cella con letto senza lenzuola o cuscino), in una piu' umana struttura civile. Assange e' arrivato ieri sera a Ellingham Hall e, dopo un brindisi con il suo ospite, ha riabbracciato la madre Christine. Oggi dopo aver concesso interviste alle tv di mezzo mondo, il capo di Wikileaks si e' presentato per la firma al piccolo commissariato di Beccles. Assange passera' il Natale a Ellingham con Vaughan e la sua famiglia: se le procedure di estradizione, come e' probabile, si prolungheranno, la villa georgiana nel Suffolk potra' diventare per settimane la sua residenza. E' un confino dorato dentro cui il capo di Wikileaks continuera' a lavorare: oggi ha promesso la pubblicazione di altri documenti che includeranno anche dossier sulle banche.

Ma e' una missione che rischia di venir guastata dal Dipartimento della Giustizia: Assange ha passato la sua prima giornata agli arresti domiciliari parlando con i suoi avvocati dell'estradizione in Svezia (dove a suo dire e' stato ''incastrato'', e ''lo dimostrano gli sms delle due accusatrici'') ma soprattutto negli Stati Uniti. Negli Usa l'australiano ha l'appoggio ''di un importante studio legale di Washington'' e di ''colleghi californiani''. Oggi il fondo di Difesa di Wikileaks ha incassato l'assegno di 50 mila dollari di Larry Flynt, il libertario editore di Hustler celebre per le battaglie per la verita' ''messa a nudo''. Manning potrebbe essere l'anello debole della catena. Stando a fonti americane che lo hanno visitato in carcere, sarebbe fiaccato nel fisico e nel morale e pronto a cedere. Assange ha detto che la sua organizzazione si e' impegnata a donare 50 mila dollari al fondo di difesa del soldatino. A cui ieri l'australiano aveva mandato un indiretto omaggio quando, sui gradini della Royal Court of Justice, aveva detto di aver pensato, nei suoi nove giorni di prigionia, a ''tutti quelli che si trovano in isolamento nel mondo in condizioni molto peggiori di quelle in cui si e' trovato lui''

19/12/2010, 18:16

Thethirdeye ha scritto:


Bank of America blocca bonifici
Assange: da Usa Maccartismo finanziario


19 dicembre, 15:10

Immagine

Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 79926.html

ROMA -- Il blocco dei fondi diretti verso Wikileaks da parte di Bank of America e' ''un nuovo maccartismo finanziario''. Lo ha detto all'ANSA Julian Assange parlando fuori della villa dove e' agli arresti domiciliari. ''Questo da parte degli Stati Uniti e' una forma di nuovo maccartismo finanziario che priva la nostra organizzazione di mezzi necessari oper sopravvivere - ha detto - e che priva me personalmente di fondi preziosi per i miei avvocati per proteggermi da un'estradizione negli Stati Uniti o in Svezia''. ''La novita' di oggi e' che Bank of America ha diramato un comunicato facendo sapere che blocchera' le transazioni di chiunque pensi che offra donazioni verso la nostra organizzazione'', ha detto all'uscita dalla villa dove sta trascorrendo i suoi arresti domiciliari. Assange ogni giorno deve recarsi a una stazione di polizia locale per ottemperare all'obbligo di firma. ''Gli Usa accusano Bradley Manning di essere una nostra fonte. Non lo sappiamo. La nostra tecnologia e' disegnata per mantenere le fonti anonime'', lo ha detto Julian Assange all'ANSA all'uscita della villa dove si trova agli arresti domiciliari. ''Gli americani stanno cercando di fargli confessare di essere coinvolto in una sorta di spionaggio insieme a me. Non e' vero ovviamente. Questa purtroppo e' la prova di come la giustizia americana sia caduta in basso pur di colpirci''.

BANK OF AMERICA BLOCCA BONIFICI Anche Bank of America "stacca la spina", bloccando i bonifici a Wikileaks, e lo staff del sito invita i sostenitori a ritirare i soldi eventualmente depositati presso l'istituto. "Bank of America si unisce alle azioni annunciate da MasterCard, PayPal, Visa Europa e altri, e non eseguirà qualsiasi transazione diretta a Wikileaks", si legge in un comunicato della banca pubblicato dal Kansas City Star: "Le attività di Wikileaks sono in contraddizione con le nostre politiche". Immediata la replica del sito, che via Twitter ha invitato "tutti coloro che amano la libertà a chiudere i propri conti in Bank of America".

"Fate affari con Bank of America? Il nostro consiglio è quello di mettere i vostri fondi in un luogo più sicuro", ammonisce ancora Wikileaks via Twitter. L'istituto americano potrebbe essere tra i prossimi bersagli di Assange: "Ho i file riservati di una grande banca americana, li pubblico all'inizio dell'anno", ha detto l'australiano qualche settimana fa a Forbes. Lo scorso anno, sempre Assange aveva affermato in un'altra intervista di essere in possesso di un hard disc di un manager di Bank of America. La Banca ha già smentito, precisando di non avere "alcuna prova" che Wikileaks sia in possesso dell'hard disc in questione.

Intanto, protestando la sua innocenza e affermando di aver sentito il nome del soldato-hacker Bradley Manning solo quando e' uscito sui giornali, Julian Assange ha fatto irruzione nel breakfast degli americani: da Ellingham House, la villa nel Suffolk del suo protettore Vaughan Smith, Assange e' stato intervistato da 'Good Morning America', il programma mattutino della Abc, e promesso battaglia su tutti i fronti. Il Dipartimento di Stato e' ''una cospirazione autoritaria'' e va indebolito, ha detto l'uomo del Cablegate alla AbcNews. E poi nel giardino innevato di Ellingham House, ai media britannici: ''Sono innocente, ma e' in atto una campagna di fango contro di me'', ha proclamato tra voci che lo hanno indotto a giudicare ''sempre piu' probabile'' una sua estradizione negli Usa. Sono congetture avallate dalla stampa nel Regno Unito.

Secondo l'Independent le autorita' americane avrebbero offerto a Manning, il soldato dell'intelligence sospettato di essere l'hacker che ha passato a Wikileaks centinaia di migliaia di documenti top secret, di venire a patti se accettera' di denunciare Assange come complice. Si sta cercando di convincere Manning - scrive il giornale britannico - a dare le prove che l'australiano lo incoraggio' a collaborare con il suo sito anti-segreti: in cambio gli americani sarebbero pronti a trasferire il giovane, che oggi ha compiuto 23 anni, dal durissimo regime carcerario della base dei Marines di Quantico in Virginia (da sette mesi 23 ore su 24 in isolamento, in una cella con letto senza lenzuola o cuscino), in una piu' umana struttura civile. Assange e' arrivato ieri sera a Ellingham Hall e, dopo un brindisi con il suo ospite, ha riabbracciato la madre Christine. Oggi dopo aver concesso interviste alle tv di mezzo mondo, il capo di Wikileaks si e' presentato per la firma al piccolo commissariato di Beccles. Assange passera' il Natale a Ellingham con Vaughan e la sua famiglia: se le procedure di estradizione, come e' probabile, si prolungheranno, la villa georgiana nel Suffolk potra' diventare per settimane la sua residenza. E' un confino dorato dentro cui il capo di Wikileaks continuera' a lavorare: oggi ha promesso la pubblicazione di altri documenti che includeranno anche dossier sulle banche.

Ma e' una missione che rischia di venir guastata dal Dipartimento della Giustizia: Assange ha passato la sua prima giornata agli arresti domiciliari parlando con i suoi avvocati dell'estradizione in Svezia (dove a suo dire e' stato ''incastrato'', e ''lo dimostrano gli sms delle due accusatrici'') ma soprattutto negli Stati Uniti. Negli Usa l'australiano ha l'appoggio ''di un importante studio legale di Washington'' e di ''colleghi californiani''. Oggi il fondo di Difesa di Wikileaks ha incassato l'assegno di 50 mila dollari di Larry Flynt, il libertario editore di Hustler celebre per le battaglie per la verita' ''messa a nudo''. Manning potrebbe essere l'anello debole della catena. Stando a fonti americane che lo hanno visitato in carcere, sarebbe fiaccato nel fisico e nel morale e pronto a cedere. Assange ha detto che la sua organizzazione si e' impegnata a donare 50 mila dollari al fondo di difesa del soldatino. A cui ieri l'australiano aveva mandato un indiretto omaggio quando, sui gradini della Royal Court of Justice, aveva detto di aver pensato, nei suoi nove giorni di prigionia, a ''tutti quelli che si trovano in isolamento nel mondo in condizioni molto peggiori di quelle in cui si e' trovato lui''



Perche` mai non dovrebbero tagliarli i fondi? Ha promesso/minacciato di rivelare cose scottanti su di loro, perche` dovrebbero foraggiarlo?

Sta rompendo a tutto il pianeta, poi fa` la vittima perche` tutto il pianeta gli e` contro.
Roba da matti.

20/12/2010, 21:34

BlitzKrieg ha scritto:

Perche` mai non dovrebbero tagliarli i fondi? Ha promesso/minacciato di rivelare cose scottanti su di loro, perche` dovrebbero foraggiarlo?

Sta rompendo a tutto il pianeta, poi fa` la vittima perche` tutto il pianeta gli e` contro.
Roba da matti.
perchè, se realmente non hanno nulla da nascondere o se, meglio ancora, quello che afferma Assange è falso, "foraggiandolo" ancora, dimostrerebbero la loro "innocenza"!!! Cosa a cui di sicuro non credo.

20/12/2010, 21:57

damomars ha scritto:

BlitzKrieg ha scritto:

Perche` mai non dovrebbero tagliarli i fondi? Ha promesso/minacciato di rivelare cose scottanti su di loro, perche` dovrebbero foraggiarlo?

Sta rompendo a tutto il pianeta, poi fa` la vittima perche` tutto il pianeta gli e` contro.
Roba da matti.
perchè, se realmente non hanno nulla da nascondere o se, meglio ancora, quello che afferma Assange è falso, "foraggiandolo" ancora, dimostrerebbero la loro "innocenza"!!! Cosa a cui di sicuro non credo.


Sinceramente credo che qualcosa da nascondere ci sia, non credo comunque a wikileaks.

21/12/2010, 01:22

WikiLeaks: la minaccia di un attacco nucleare dei terroristi e' seria

Rischi quotidiani in tutto il mondo. Contrabbando di materiali radioattivi ed ex militari dell'esercito russo che cercano di vendere uranio rubato. Negli ultimi 15 anni la prima linea di difesa americana violata gia' 500 volte.

Pubblicato il 20 dicembre 2010

Fonte:
http://www.wallstreetitalia.com/article ... ge=1056758

Mentre fin da subito, praticamente da quando e' in carica, Barack Obama si e' dato da fare per impedire che armi nucleari e uranio arricchito finiscano nelle mani di gruppi terroristi, avviando colloqui bilaterali con i capi di stato del mondo (Corea del Nord e Iran esclusi) dietro le quinte della diplomazia mondiale, nelle parti piu' impensabili del pianeta, agiscono nell'ombra inviati di Washington e membri dell'intelligence, con l'obiettivo di impedire che si materializzi l'incubo della proliferazione nucleare.

Gli ultimi file pubblicati oggi da WikiLeaks, cosi' come sono arrivati al Guardian, mostrano il lavoro costante e minuzioso dei diplomatici americani per cercare di evitare un attacco nucleare da parte di terroristi. Nell'ambito di quella che il governo degli Stati Uniti chiama la sua "seconda linea di difesa", e' il corpo diplomatico che viene chiamato in causa nel cuore della notte, quando i rivelatori di radiazioni si spengono su un valico di frontiera o quando contrabbandieri se ne vanno in giro con materiali fissili o radioattivi in tasca.

Ogni volta che accade, e dati delle Nazioni Unite suggeriscono che e' successo circa 500 volte negli ultimi 15 anni, significa che la "prima linea di difesa" e' gia' stata violata. Il materiale fissile (il combustibile per una testata nucleare) o di isotopi radioattivi (che emettono radiazioni nocive) e'
gia' stato rubato dalla fonte in piu' di un'occasione. E il pericolo e' tanto imminente quanto serio.

Un esempio del motivo per cui gli Stati Uniti sono cosi' preoccupati che l'uranio finisca nelle mani sbagliate ce lo offre un episodio accaduto a giugno 2007: l'ambasciata americana in Burundi fu avvertita da una fonte della presenza di scorte di uranio in un bunker di cemento armato al confine con la Repubblica Democratica del Congo. Erano contenute in cesti di vimini. Chiunque avrebbe potuto entrarne in possesso.

Storie bizzarre da far rizzare i capelli in testa. Come quelle riguardanti ex generali russi che cercano di vendere lastre di uranio in Portogallo e di un'auto radioattiva armena al confine con la Georgia.

Tre mesi dopo il suo insediamento Obama ha promesso che gli Usa avrebbero fatto di tutto per mettere al sicuro nel giro di quattro anni le centrali di uranio piu' vulnerabili del mondo. E' stato ottenuto qualche successo sul fronte diplomatico (accordi firmati con Russia, Ucraina, Georgia) ma il Congresso americano deve ancora approvare un incremento dei finanziamenti e la scadenza fissata da Obama con ogni probabilita' non verra' rispettata.

E la minaccia di un attacco terroristico nucleare - obiettivo n.1 di Al Qaeda e di centinaia di epigoni - si fa sempre piu' seria: dall'Africa all'ex Unione Sovietica ci sono segnali che suggeriscono che potrebbe essere troppo tardi.

21/12/2010, 20:51

BlitzKrieg ha scritto:

damomars ha scritto:

BlitzKrieg ha scritto:

Perche` mai non dovrebbero tagliarli i fondi? Ha promesso/minacciato di rivelare cose scottanti su di loro, perche` dovrebbero foraggiarlo?

Sta rompendo a tutto il pianeta, poi fa` la vittima perche` tutto il pianeta gli e` contro.
Roba da matti.
perchè, se realmente non hanno nulla da nascondere o se, meglio ancora, quello che afferma Assange è falso, "foraggiandolo" ancora, dimostrerebbero la loro "innocenza"!!! Cosa a cui di sicuro non credo.


Sinceramente credo che qualcosa da nascondere ci sia, non credo comunque a wikileaks.
Appunto........!!! [;)]

22/12/2010, 11:09

Thethirdeye ha scritto:


WikiLeaks: la minaccia di un attacco nucleare dei terroristi e' seria

Rischi quotidiani in tutto il mondo. Contrabbando di materiali radioattivi ed ex militari dell'esercito russo che cercano di vendere uranio rubato. Negli ultimi 15 anni la prima linea di difesa americana violata gia' 500 volte.

Pubblicato il 20 dicembre 2010

Fonte:
http://www.wallstreetitalia.com/article ... ge=1056758

Mentre fin da subito, praticamente da quando e' in carica, Barack Obama si e' dato da fare per impedire che armi nucleari e uranio arricchito finiscano nelle mani di gruppi terroristi, avviando colloqui bilaterali con i capi di stato del mondo (Corea del Nord e Iran esclusi) dietro le quinte della diplomazia mondiale, nelle parti piu' impensabili del pianeta, agiscono nell'ombra inviati di Washington e membri dell'intelligence, con l'obiettivo di impedire che si materializzi l'incubo della proliferazione nucleare.

Gli ultimi file pubblicati oggi da WikiLeaks, cosi' come sono arrivati al Guardian, mostrano il lavoro costante e minuzioso dei diplomatici americani per cercare di evitare un attacco nucleare da parte di terroristi. Nell'ambito di quella che il governo degli Stati Uniti chiama la sua "seconda linea di difesa", e' il corpo diplomatico che viene chiamato in causa nel cuore della notte, quando i rivelatori di radiazioni si spengono su un valico di frontiera o quando contrabbandieri se ne vanno in giro con materiali fissili o radioattivi in tasca.

Ogni volta che accade, e dati delle Nazioni Unite suggeriscono che e' successo circa 500 volte negli ultimi 15 anni, significa che la "prima linea di difesa" e' gia' stata violata. Il materiale fissile (il combustibile per una testata nucleare) o di isotopi radioattivi (che emettono radiazioni nocive) e'
gia' stato rubato dalla fonte in piu' di un'occasione. E il pericolo e' tanto imminente quanto serio.

Un esempio del motivo per cui gli Stati Uniti sono cosi' preoccupati che l'uranio finisca nelle mani sbagliate ce lo offre un episodio accaduto a giugno 2007: l'ambasciata americana in Burundi fu avvertita da una fonte della presenza di scorte di uranio in un bunker di cemento armato al confine con la Repubblica Democratica del Congo. Erano contenute in cesti di vimini. Chiunque avrebbe potuto entrarne in possesso.

Storie bizzarre da far rizzare i capelli in testa. Come quelle riguardanti ex generali russi che cercano di vendere lastre di uranio in Portogallo e di un'auto radioattiva armena al confine con la Georgia.

Tre mesi dopo il suo insediamento Obama ha promesso che gli Usa avrebbero fatto di tutto per mettere al sicuro nel giro di quattro anni le centrali di uranio piu' vulnerabili del mondo. E' stato ottenuto qualche successo sul fronte diplomatico (accordi firmati con Russia, Ucraina, Georgia) ma il Congresso americano deve ancora approvare un incremento dei finanziamenti e la scadenza fissata da Obama con ogni probabilita' non verra' rispettata.

E la minaccia di un attacco terroristico nucleare - obiettivo n.1 di Al Qaeda e di centinaia di epigoni - si fa sempre piu' seria: dall'Africa all'ex Unione Sovietica ci sono segnali che suggeriscono che potrebbe essere troppo tardi.



esattamente come le denunce di obama e co.:
l`atomica, al queida, pericolo, paura,
ecc. ecc.

ma d`altronde e` logico:
sono i dipsacci
degli ambasciatori usa..

ma cablogrammi di ambasciatori
francesi, italiani, russi, no ?

i ofossi putin,
comincerei a farli filtrare,
per mostrare l`altra campana..
ma probabilmente wl non li pubblicherebbe..
ne sono quasi certo..

l`uranio del burundi era grezzo (minerale)
o arricchito al 20%, 90% ?


no perche` se era minerale non serve a nulla..
vale come l`alluminio, il ferro, ecc. ecc.
per arricchirlo ci vogliono
centrifughe,tecnologia, acqua pesante,
ecc. ecc.
e` li` che e` il difficile..

la porta del bunker era aperta
o chiusa a chiave
?
ma se e` accesso libero,
che bunker e`?
bah..
tutto il resoconto mi pare surreale..
ma ormai i gonzi si bevono di tutto..
Ultima modifica di mik.300 il 22/12/2010, 11:13, modificato 1 volta in totale.

23/12/2010, 17:28

.........e aggiungerei :"purtroppo!"

23/12/2010, 20:55



26/12/2010, 00:45

Tratto da:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 79926.html



I TIMORI DI ASSANGE SULLA SUA ESTRADIZIONE - Intanto Julian Assange parla dei suoi timori. Se finisse in un carcere americano, Assange afferma di avere "grandi possibilita'" di venire ucciso "nello stile-Jack Ruby", l'uomo che uccise Oswald, il presunto assassino di John F. Kennedy a Dallas. Ruby, legato agli ambienti mafiosi statunitensi - anche se non ci sono prove certe della sua affiliazione a questa o quella famiglia - uccise Oswald 48 ore dopo la morte di Jfk, mentre il giovane ex Marine veniva trasferito dal commissariato di polizia al carcere. Condannato in prima istanza alla pena di morte, Ruby mori' al Parkland Ospital nel 1967 (lo stesso in cui venne decretata la morte degli stessi Kennedy e Oswald) per un tumore che gli era stato diagnosticato un anno prima. In diverse occasione, Ruby tuttavia parlo' di un complotto per "farlo tacere" ed insinuo' che la malattia gli era stata 'inoculata'. Comunque, sottolinea Assange, "sarebbe politicamente impossibile" per la Gran Bretagna estradarlo negli Stati Uniti, e Londra ha "il diritto di non estradare per crimini politici". "Lo spionaggio e' un classico caso di crimine politico, e' a discrezione del governo britannico se applicare questa eccezione o no", ha detto l'australiano al Guardian. Il fondatore di Wikilekas pero' assicura: "C'e' un nuovo governo, che vuole dimostrare di non essere gia' stato cooptato dagli Stati Uniti", argomentando che David Cameron e Nick Clegg sono in una posizione piu' forte per resistere a una richiesta di estradizione da parte di Washington.

27/12/2010, 10:55

Assange, contratto
da piu' di un milione per l'autobiografia


26 dicembre, 19:11

Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 79926.html

di Claudio Accogli

ROMA - Mentre sul web impazzano i falsi 'scoop' di Wikileaks su Babbo Natale, con decine di siti che pubblicano improbabili quanto comiche rivelazioni, Julian Assange ha trovato sotto l'albero un regalo degno di nota, un accordo da 1,5 milioni di dollari per scrivere la sua autobiografia. ''Non voglio scrivere questo libro, ma devo farlo'', ha detto in una intervista per il domenicale del Times annunciando l'accordo: ''Ho gia' speso 200.000 sterline per i costi legali, e ho bisogno di difendermi e mantenere Wikileaks a galla''.

L'australiano, che e' attualmente in liberta' condizionata in Gran Bretagna, ricevera' 800.000 dollari (600.000 euro) dal suo editore americano Alfred A. Knopf e 325.000 sterline (380.000 euro) dal britannico Canongate. Altri contratti porteranno i suoi proventi complessivamente a 1,1 milioni di sterline. In Italia, il libro verra' distribuito da Feltrinelli. L'uscita e' prevista per la primavera del 2011. Le spese legali sono il principale cruccio di Assange: ''Anche se gli avvocati ci regalano un po' del loro tempo'', i costi hanno superato le 500.000 sterline. Il blocco alle donazioni online non pesa meno sui bilanci: sempre Assange ha rivelato che durante il 'picco' di attivita', il sito arrivava a ricevere sino a 100.000 euro al giorno. L'australiano ha passato il Natale nella villa settecentesca di Ellingham Hall, a Beccles nel Suffolk, messa a disposizione dall'amico Vaughan Smith: non ci sono dettagli su come abbia passato la giornata, ma e' certo che e' stato in casa, obbligato dalle limitazioni poste dal tribunale. L'australiano non puo' infatti uscire dalle dalle 10:00 alle 14:00 e dalle 22:00 alle 02:00 di mattina. Sul web intanto impazzano le ''rivelazioni di Wikileaks'' su Babbo Natale, ovviamente goliardiche, comprese le piccate reazioni e le secche smentite di Santa Claus in persona, e altri rapper dedicano video ad Assange. Alla Vigilia, il fondatore di Wikileaks ha accolto giornalisti e amici nella villa con in bella mostra il suo 'Apple McBook Pro'. Al Guardian ha confessato di avere ''bisogno di un po' di riposo'' dopo due mesi ''estenuanti''. Ai giornalisti britannici, Assange e' effettivamente apparso ''fisicamente esausto''. Nell'intervista, in cui ha detto che il suo 'destino' e' nelle mani del premier britannico David Cameron in caso gli Usa chiedessero di estradarlo, Assange ha evocato il delitto Kennedy: se finisse in un carcere americano, farebbe la fine - ha detto - di Jack Ruby, l'uomo che uccise Lee Harvey Oswald, l'ex marine accusato di aver assassinato il presidente americano, che mori' in prigione per un cancro che secondo lui gli era stato 'inoculato' da chi lo voleva far tacere per sempre. Intanto, e' il braccialetto elettronico a irritare il fondatore di Wikileaks: ''E' molto piu' scioccante della prigione. E' come una cintura di castita'. Un oltraggio all'integrita' fisica''.

27/12/2010, 11:52

C'era da aspettarselo che gli venisse fatta una offerta del genere. E qualche cosa mi dice che questo libri avrà un certo successo....!!!!
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