Come ulteriore prova della globalità del mito degli umanoidi anfibi, cito questo brano del libro "Atlantidi" di Diego Marin, Erik Schievenin e Ivan Minella, ed.Eremon, a pagina 87. «All'interno del Kalasasaya (un edificio di Tiahuanaco sulle Ande) si trova "El Fraile", una grande statua scolpita in un blocco di arenaria, alta circa un metro e ottanta centimetri, che raffigura una specie di umanoide androgino con occhi e labbra enormi. Nella mano destra stringe un coltello dalla lama ondulata, nella sinistra tiene un libro rilegato, munito di cerniere, con all'estremità superiore un oggetto non ancora identificato. La figura è avvolta in una veste di squame di pesce, con file di piccole teste di pesce molto stilizzate, con alla cinta diversi grossi crostacei. Questo "uomo-pesce" è legato a un'antica tradizione che narra la storia di "Dei del Lago dalle code di pesce chiamati Chullua e Umantha": si tratta di miti simili a quelli mesopotamici che parlano in modo strano e diffuso di esseri anfibi dotati di ragione, che avrebbero visitato il paese di Sumer nella lontana preistoria». Il brano poi prosegue parlando del mito di Oannes, eroe civilizzatore rappresentato anch'esso con "vesti coperte di squame di pesce" e diffusore di conoscenza, chiamandolo però stranamente "Iohannes", cioè in pratica "Giovanni", come se gli autori volessero dire che il nome ebraico deriverebbe dal nome sumerico. Forse, chissà, si possono fare dei paragoni con Giovanni il Battista, che per la setta mesopotamica dei Mandei è il vero Messia, e non Gesù, che sarebbe invece in realtà un impostore che ha usurpato il posto di Giovanni, il vero Messia, il vero "Osanna nell'Alto dei Cieli". Il fatto che Giovanni appunto battezzi con l'acqua, cioè consacri gli uomini versando sopra di loro l'acqua, che porta alla verità, potrebbe essere un simbolo che Giovanni Battista sarebbe stato il nuovo Oannes che, provenendo dall'acqua, ha portato la conoscenza agli uomini, salvandoli dalle tenebre dell'ignoranza in cui vivevano e dando inizio alla civiltà sumerica. Il segno astrologico dell'Acquario rappresenterebbe appunto questo "Messia dell'acqua" e per questo l'attesa Era dell'Acquario simboleggerebbe l'avvento di un'era di conoscenza, dato che tramite Oannes, rappresentato anche dal Dio Enki, Dio dell'Abisso di acque cosmiche e della conoscenza, acqua e conoscenza sono diventati sinonimi simbolici. Ma anche l'Era dei Pesci, l'era del Cristianesimo, avrebbe legami simbolici con Oannes, in quanto Cristo era rappresentato in origine da un pesce. L'associazione fra messianismo e acqua, elemento di vita, è un fatto evidente, anche se naturalmente l'archeologia ufficiale darebbe spiegazioni diverse da quelle di antichi eroi civilizzatori anfibi. Si noti che gli autori del brano, senza parlarne, alludano a un'altra coincidenza del mito andino dei Chullua-Umantha con quello sumerico degli Oannes e dei Nommu dei Dogon dell'Alto Volta: la statua "El Fraile" appare "androgina", cioè simboleggerebbe un ermafroditismo degli Dei anfibi, esattamente come ermafroditi erano anche gli Oannes e i Nommu. Qualcuno può pensare che la rappresentazione comune di "vesti coperte di squame di pesce" possa essere un modo per rappresentare una muta subacquea.... glielo lascio credere. Anche se per me risulta abbastanza strano che le coste e i fiumi del mondo intero in passato siano stati colonizzati da un esercito di sommozzatori alieni o atlantidi. Per me invece è più probabile che tale rappresentazione indicasse che, dietro l'aspetto mostruoso di esseri acquatici e squamosi, si nascondeva un animo umano e saggio, portatore di conoscenza, come dimostrerebbe il libro portato nella mano sinistra da "El Fraile", che però è anche accompagnato da un coltello nella mano destra, che forse aveva un significato rituale, o simbolico, ma che forse indicava anche il fatto che non si trattava di gente sempre pacifica. In ogni caso questo si accorderebbe con tutte le varie rappresentazioni di "uomini-pesce" o "uomini-serpente acquatici" divini o semidivini in tutto il mondo: creature sagge, potenti, generalmente amiche dell'uomo, ma non sempre e necessariamente benevole, perché all'occorrenza, se provocati, possono reagire anche con ostilità. Esattamente come fanno gli esseri umani terricoli. Così i Telchini greci, così Melusina delle leggende europee, così i Naga indiani, il Cecrops ateniese e via dicendo. Tutti civilizzatori e fondatori di città, civiltà, dinastie e popoli, ma a volte non sempre amichevolissimi con chiunque. Esseri dal carattere realistico, dunque, e non angelicati o demonizzati come l'uomo tende a fare spesso con gli esseri mitici. Tutti sommozzatori? Forse invece si tratta semplicemente di marinai venuti su navi, fatto sta che non sempre gli Dei anfibi sono associati al mare, anzi solo alcune volte. Molte volte invece sono associati ai fiumi e alle acque sotterranee, il che rende più difficile l'idea che siano stati sommozzatori, quanto piuttosto creature come i nostri anfibi, che non vivono tanto nel mare, quanto piuttosto nei fiumi. Per loro forse il mare era una sede occasionale, dove ritirarsi quando non volevano essere disturbati. Un'altra sede potrebbero però essere dei tunnel e cunicoli sotterranei che dai fiumi conducono nel sottosuolo, sede adatta dove nascondersi, che avrebbero poi generato il mito di città sotterranee in India e il mito di Enki, Dio dell'Abisso Sotterraneo, e alcune delle dicerie del Polesine, che dicono che i Sagusei si nasconderebbero in cunicoli sotterranei collegati ai canali e al corso dei Po. Il fatto poi che vengano descritti dagli attuali testimoni come dotati di occhi da rettile, con pupille a fessura, mi suggerisce che siano creature del buio, notturne e abituate a una vita sotterranea, come i serpenti appunto, di cui avrebbero anche i lineamenti. Ricordate "i giganti dal volto di vipera" mesopotamici, di cui sono state trovate le statuette ad Al Obeid? Quindi, per finire: può darsi benissimo che alcuni incontri del passato siano avvenuti con una sorta di "sommozzatori", cosa che sembrerebbe dimostrata da alcuni incontri avvenuti nel Lago Bajkal di recente, ma che la maggioranza dei miti sia dovuta piuttosto a effettive creature umanoidi anfibie o a navigatori civilizzatori o tutte e due queste cose assieme, è più probabile. D'altra parte, tutte le grandi civiltà sono sorte vicine all'acqua, e in particolar modo alle foci dei grandi fiumi. Non so se avete mai notato.... Ultima curiosità: anche in Australia, una tribù di Aborigeni dice che il mondo è stato originato da un essere a forma di pesce, metà maschio e metà femmina.... il mito è originario dell'Australia, o è stato importato da antichi navigatori della Mesopotamia? Difficile dirlo: se è vero che gli Egiziani raggiunsero l'Australia.... perché no? Troppi dubbi e troppe cose da chiarire. Unica certezza: quando un mito lo ritrovi in tutti i paesi, un fondamento reale deve pur avere! Così anche per il Diluvio e i Giganti antidiluviani, così per i miti del Piccolo Popolo sapiente che vive nei boschi e nelle montagne...... tutti miti che si trovano a tutte le latitudini, in tutti i continenti.
Ultima modifica di Enkidu il 31/12/2010, 12:35, modificato 1 volta in totale.
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