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Stellare
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MessaggioInviato: 25/01/2011, 19:37 
Iva Zanicchi, le sarà venuto in mente che forse si sentiva in imbarazzo perchè era li a cercare di difendere qualcuno che definire imbarazzante è un eufemismo? Comunque, questa è la signora che al Parlamento Europeo ha votato per la vivisezione e che poi ha detto "ops! Era per la vivisezione il voto? non lo sapevo..." [:(]



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« Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)

« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata »
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MessaggioInviato: 25/01/2011, 19:55 
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Blissenobiarella ha scritto:

Iva Zanicchi, le sarà venuto in mente che forse si sentiva in imbarazzo perchè era li a cercare di difendere qualcuno che definire imbarazzante è un eufemismo? Comunque, questa è la signora che al Parlamento Europeo ha votato per la vivisezione e che poi ha detto "ops! Era per la vivisezione il voto? non lo sapevo..." [:(]


La verità è che siamo nelle mani di una massa di incompetenti. Incompetenti che ricoprono quei ruoli perchè sono amici degli amici degli amici dei politicanti e dei vari portaborse al seguito. Non avrebbero avuto un futuro altrimenti... e sono stati messi lì dal Presidente perchè - in quanto incompetenti - sono facilmente manipolabili. Bisognerebbe mandarli in miniera a spaccare le pietre..... tutti quanti.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 25/01/2011, 20:01 
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Blissenobiarella ha scritto:

Iva Zanicchi, le sarà venuto in mente che forse si sentiva in imbarazzo perchè era li a cercare di difendere qualcuno che definire imbarazzante è un eufemismo? Comunque, questa è la signora che al Parlamento Europeo ha votato per la vivisezione e che poi ha detto "ops! Era per la vivisezione il voto? non lo sapevo..." [:(]


Già, dalle mie parti qualcuno potrebbe dire che ha fatto la scema per non pagar dazio ... io, sul punto qualche dubbio ce l'avrei. Per dire, mi ricordo che diversi anni fa , in una trasmissione sulle reti del nano (forse rete4, non ricordo), la donna si esibì in un pezzo di lirica. La figura di mota che fece fu atomica, tanto che se ne accorse persino lei. Sì, questo per dire che se devo decidere se è scema o fa finta, d'istinto scelgo la prima.



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MessaggioInviato: 25/01/2011, 20:05 
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Thethirdeye ha scritto:

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Blissenobiarella ha scritto:

Iva Zanicchi, le sarà venuto in mente che forse si sentiva in imbarazzo perchè era li a cercare di difendere qualcuno che definire imbarazzante è un eufemismo? Comunque, questa è la signora che al Parlamento Europeo ha votato per la vivisezione e che poi ha detto "ops! Era per la vivisezione il voto? non lo sapevo..." [:(]


La verità è che siamo nelle mani di una massa di incompetenti. Incompetenti che ricoprono quei ruoli perchè sono amici degli amici degli amici dei politicanti e dei vari portaborse al seguito. Non avrebbero avuto un futuro altrimenti... e sono stati messi lì dal Presidente perchè - in quanto incompetenti - sono facilmente manipolabili. Bisognerebbe mandarli in miniera a spaccare le pietre..... tutti quanti.

Comunque anche il buon vecchio sgarbi conosce la macrì,e se le portata pure in ferie,ma con lui non ha fato la zocc...era sincera [:o)]

Lo dice lui stesso...cmq c'è in atto la tattica di mrB...andate in tv e sbraitate...

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=VTHNUUJ_xcA[/BBvideo]

Su you tubo è pieno di servi che sbraitano in tv,nelle varie trasmissioni...tipo liguori ecc... che schifo di gente...hanno tutti la coda di paglia...e se la fanno sotto...


Ultima modifica di Ronin77 il 25/01/2011, 20:06, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 25/01/2011, 21:38 
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Blissenobiarella ha scritto:

Iva Zanicchi, le sarà venuto in mente che forse si sentiva in imbarazzo perchè era li a cercare di difendere qualcuno che definire imbarazzante è un eufemismo? Comunque, questa è la signora che al Parlamento Europeo ha votato per la vivisezione e che poi ha detto "ops! Era per la vivisezione il voto? non lo sapevo..." [:(]


si si bliss,
la zanicchi e`/rimane una delle peggio..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 25/01/2011, 21:58 
LA VERA NEOPLASIA E' MEDIASAT.

ATTRAVERSO MEDIASET IL PREMIER HA CREATO UNA STIRPE CHE E' LA SUA CORTE.




Sono parole di Camilleri .


zio ot


Ultima modifica di barionu il 25/01/2011, 21:59, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 25/01/2011, 22:40 
Cita:
barionu ha scritto:




LA VERA NEOPLASIA E' MEDIASAT.

ATTRAVERSO MEDIASET IL PREMIER HA CREATO UNA STIRPE CHE E' LA SUA CORTE.




Sono parole di Camilleri .


zio ot


si si... Poi tutti a guardare mistero ...[:D] anche quel vecchio porco di Camilleri ...



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MessaggioInviato: 25/01/2011, 23:59 
... preferisco Crozza .




http://www.youtube.com/watch?v=OmdoxjMTNfE


zio ot [;)]


Ultima modifica di barionu il 26/01/2011, 00:00, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 26/01/2011, 10:30 
Berlusconi coinvolto in una truffa energetica in Montenegro?

dalla nostra redazione.

Dagli associati in Montenegro dell’associazione di Lorenzo Valloreja “Nessuno tocchi il nostro futuro” siamo venuti a sapere che il partito d’opposizione montenegrino PZP depositerà entro il 30 gennaio 2011 una denuncia presso la Corte Suprema di Potgorica contro Berlusconi, il quale insieme a Djukanovic ed altri personaggi sarebbero coinvolti in una truffa energetica a danno del popolo montenegrino.

Secondo il partito di opposizione, Djukanovic, Berlusconi, Lazovic e Vujovic sarebbero coinvolti tutti direttamente nella messa a punto di un piano per mettere le risorse energetiche del Montenegro nelle mani della lobby energetica italiana.

Il riferimento e’ con ogni probabilita’ ai recenti accordi in campo energetico conclusi da Italia e Montenegro, l’ultimo dei quali, lo scorso novembre, quello per la realizzazione di un cavo sottomarino fra i due paesi ad opera della societa’ Terna (PROGETTO TERNA: 415 km complessivi, che si svilupperanno per 390 km in cavo sottomarino, per 10 km in cavo interrato in Montenegro, e per 15 km in Abruzzo con cavi interrati in corrente continua, da Pescara a Cepagatti. La corrente verrebbe trasportata da Tivat a Pescara, poi verso Villanova per proseguire fino a Gissi, con uscita finale a Foggia. Un investimento da 720 mln di euro da parte di Terna, NDR). Secondo Valloreja infatti, c’è un grande disegno del Governo che mirerebbe a far diventare l’Abruzzo un centro energetico di importanza internazionale, spedendo in cantina le belle bandierine blu della regione. In base ad alcune mappe acquisite dall’Enea (l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), emergerebbe che “nel tratto costiero tra Giulianova e Termoli sarà allocata una centrale termonucleare da 2000 MW”.
Altre ipotesi, informa ancora Valloreja, prevederebbero la creazione di due centrali rispettivamente in zona Sestina di Porto, al confine tra Abruzzo e Marche, e a ridosso del fiume Trigno.



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MessaggioInviato: 26/01/2011, 12:10 
Cita:
rmnd ha scritto:

Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

Ecco ragazzi: siamo alle prese con uno stato che punisce i magistrati e difende i criminali. Ci vogliamo rendere conto che essere conniventi significa essere complici di questa inciviltà?

Cita:


No alle leggine tampone che non servono a nulla ma favorevolissimo a una più organica e generale ristrutturazione della magistratura.

Separazione delle carriere e responsabilità dei magistrati è qualcosa che non interessa solo Berlusconi ma tutti noi.

Quindi si a una legge che punisca magistrati incapaci o politicizzati.

Cita:

[color=blue]La responsabilità dei magistrati

Il rapporto tra i cittadini e tra i cittadini e gli organi dello Stato è regolato dalla legge.

L’art. 3 della Costituzione esplicita che tutti hanno pari obblighi e diritti di fronte alla legge, senza che vi siano immunità ed impunità per nessuno. Solo al Presidente della Repubblica è riconosciuta la mancata responsabilità dei suoi atti.

Analizzando l’ambito del rapporto di prestazione di servizi manuali o intellettuali si denota che il lavoratore subordinato, che con colpa reca danno a qualcuno, è sottoposto alla legge penale, civile e disciplinare. Lo stesso dicasi per il lavoratore autonomo o il professionista. Il medico che sbaglia diagnosi o cura, risponde di omicidio o lesioni colpose e ne paga le conseguenze civili e deontologiche. L’ingegnere, l’architetto, il geometra, che per colpa sbaglia i progetti e causa dei crolli, risponde di omicidio o lesioni o disastro colposo e ne paga le conseguenze civili, ecc. ecc.

L’avvocato, il commercialista, il notaio, l’assicuratore ecc, che per colpa reca danno al suo cliente, paga le conseguenze civili e deontologiche.

Al dirigente pubblico, o al funzionario pubblico, o all’amministratore pubblico, o addirittura al Presidente del Consiglio dei Ministri, o ai singoli Ministri e sottosegretari, che per colpa recano danno ai cittadini, la Corte dei Conti chiede la rivalsa per il risarcimento del danno riconosciuto.

Da quanto detto pare che la legge sia uguale per tutti. Ad una attenta analisi della realtà ci si accorge, però, che la legge è uguale per tutti, meno che per i magistrati.

I magistrati sono liberi di incarcerare i cittadini innocenti, tanto c’è l’indennizzo per ingiusta detenzione, pagato dallo Stato, ma a carico dei cittadini, salvo rivalsa, ma non sono perseguiti per sequestro di persona.

I magistrati sono liberi di condannare i cittadini innocenti, tanto c’è l’indennizzo per l’errore giudiziario, pagato dallo Stato, ma a carico dei cittadini, salvo rivalsa, ma non sono perseguiti per calunnia e diffamazione.

Al cittadino, che per anni ha subito ingiustamente e per accanimento un procedimento penale che lo ha visto prosciolto, ovvero da vittima del reato ha visto il reato prescritto per inerzia, non c’è risarcimento riconosciuto, ne vi è abuso od omissione d’atti d’ufficio a carico dei magistrati. Lo stesso dicasi per il cittadino che è impedito alla giustizia civile per l’annosità dei processi.

C’è stato un referendum, approvato dalla quasi totalità dei cittadini italiani, che formalmente ha stabilito la responsabilità civile dei magistrati. Ossia: i magistrati che sbagliano devono risarcire i danni.

Invece, il rappresentante eletto dal popolo, ma lontano dagli interessi dei cittadini, con l’art. 2 della legge n. 117/88 ha previsto:

1.

Chi ha subito un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario posto in essere dal magistrato con dolo o colpa grave nell’esercizio delle sue funzioni ovvero per diniego di giustizia può agire contro lo Stato per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e anche di quelli non patrimoniali che derivino da privazione della libertà personale.
2.

Nell’esercizio delle funzioni giudiziarie non può dar luogo a responsabilità l’attività di interpretazione di norme di diritto né quella di valutazione del fatto e delle prove.
3.

Costituiscono colpa grave:

a) la grave violazione di legge determinata da negligenza inescusabile;

b) l’affermazione, determinata da negligenza inescusabile, di un fatto la cui esistenza è incontrastabilmente esclusa dagli atti del procedimento;

b) la negazione, determinata da negligenza inescusabile, di un fatto la cui esistenza risulta incontrastabilmente dagli atti del procedimento;

c) l’emissione di provvedimento concernente la libertà della persona fuori dei casi consentiti dalla legge oppure senza motivazione».

Ai sensi dell’art. 3, n. 1, prima frase, della legge n. 117/88, costituisce peraltro un diniego di giustizia «il rifiuto, l’omissione o il ritardo del magistrato nel compimento di atti del suo ufficio quando, trascorso il termine di legge per il compimento dell’atto, la parte ha presentato istanza per ottenere il provvedimento e sono decorsi inutilmente, senza giustificato motivo, trenta giorni dalla data di deposito in cancelleria».

Ad una lettura attenta della norma si palesa la volontà di non perseguire alcun Magistrato, specie se a decidere sul comportamento del singolo è la stessa corporazione di cui esso fa parte.

Se, come da molti è considerato, il magistrato è dio in terra, infallibile e perfetto nelle sue azioni, mai incorrerà nel dolo o colpa grave, tanto meno sarà ammissibile la semplice colpa, dalla legge esclusa, così come è per i comuni mortali. Secondo la conformità del pensiero dominante, l’appello accolto o il ricorso cassato non sono frutto di errori giudiziari penali risarcibili, ma oneri a carico dell’innocente, perseguito ingiustamente.

Per il diniego di giustizia, poi, secondo il modo di pensare conforme di gente codarda e collusa, l’impedimento è oggettivo. Non è responsabilità di chi amministra la giustizia, ma è colpa dello Stato, quindi del cittadino, che fa mancare all’apparato la sussistenza economica, ovvero è colpa degli utenti, che in massa, si rivolgono alla magistratura per chiedere giustizia.

I magistrati devono meritarlo il rispetto e non pretenderlo. L’art. 3 della costituzione non prevede cittadini unti dal signore, al di sopra della legge. Non è certo l’azione di rivalsa del Presidente del Consiglio dei Ministri, non superiore ad un terzo dello stipendio del responsabile, di cui all’art 13 della stessa legge, ad equilibrare gli interessi in campo.

L’azione di rivalsa opera solo in caso di indennizzo per ingiusta detenzione ed errore giudiziario, casi in cui rientra l’operatività della legge. Per tutto il resto non opera l’indennizzabilità dello Stato e ricade sulle spalle del cittadino.

La Corte di giustizia Europea censura la disciplina italiana della responsabilità dei magistrati, e, con essa, il mancato utilizzo dell’art. 234 CE, attraverso la SENTENZA DELLA CORTE (Grande Sezione) del 13 giugno 2006:

«Responsabilità extracontrattuale degli Stati membri – Danni arrecati ai singoli da violazioni del diritto comunitario imputabili ad un organo giurisdizionale di ultimo grado – Limitazione, da parte del legislatore nazionale, della responsabilità dello Stato ai soli casi di dolo e colpa grave del giudice – Esclusione di ogni responsabilità connessa all’interpretazione delle norme giuridiche e alla valutazione degli elementi di fatto e di prova compiute nell’ambito dell’esercizio dell’attività giurisdizionale»

Nel procedimento C-173/03, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, ai sensi dell’art. 234 CE, dal Tribunale di Genova con ordinanza 20 marzo 2003, pervenuta in cancelleria il 14 aprile 2003, nella causa

Traghetti del Mediterraneo SpA, in liquidazione, contro Repubblica italiana.

La sentenza, di seguito acclusa, si inquadra in un risalente filone nell’ambito del quale il giudice comunitario da decenni ribadisce la responsabilità degli Stati per mancato rispetto del diritto comunitario da parte di tutte le loro istituzioni, in qualsiasi forma perpetrata. In questo caso la Cassazione italiana aveva dato torto alla società Traghetti del Mediterraneo, ricorrente per il risarcimento nei confronti della Tirrenia, non avendo tenuto conto della disciplina comunitaria relativa agli aiuti di Stato. Nel fare ciò la Cassazione aveva inoltre rifiutato di sollevare questione pregiudiziale ai sensi dell’art. 234. Ed è questo forse un punto rilevantissimo nella sentenza pur densa di motivi interessanti (tra cui quello del colpo inferto alla disciplina della responsabilità civile dei magistrati.

Per questi motivi, la Corte (Grande Sezione) dichiara:

Il diritto comunitario osta altresì ad una legislazione nazionale che limiti la sussistenza di tale responsabilità ai soli casi di dolo o colpa grave del giudice, ove una tale limitazione conducesse ad escludere la sussistenza della responsabilità dello Stato membro interessato in altri casi in cui sia stata commessa una violazione manifesta del diritto vigente, quale precisata ai punti 53-56 della sentenza 30 settembre 2003, causa C-224/01, Köbler>

A questo punto non si può pretendere che il cittadino, già tartassato, debba subire e tacere. Almeno che ci rimanga il diritto di lamentarci, se non, addirittura, di ribellarci.

Dr Antonio Giangrande Presidente della ASSOCIAZIONE CONTRO TUTTE LE MAFIE http://www.associazionecontrotuttelemafie.org ; http://www.malagiustizia.eu


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[color=blue]Il pm che indaga su Silvio e quelle famiglie distrutte

di Stefano Zurlo
Lui lucida il suo curriculum e se la prende con i giornalisti: «Ormai pubblicizzate solo le assoluzioni. Perché non parlate dei processi per pedofilia che ho vinto?». È vero, Pietro Forno, il pm di lungo corso che dall’89 si occupa di abusi sessuali, ha collezionato molti successi. Però, per stare al suo linguaggio calcistico ha anche incassato sconfitte clamorose. Sconfitte che si portano dietro una scia di dolori, sofferenze e umiliazioni. Si sa, quando si seguono casi così delicati, gli errori sono devastanti e i rimedi sono cerotti che non chiudono le ferite. A Forno è capitato addirittura il contrappasso di una requisitoria in aula che si è trasformata in un atto d’accusa contro il suo lavoro, i suoi metodi, i suoi consulenti.

Si tratta di una vicenda, quella del tassista Marino V., che a Milano ha fatto epoca. Metà degli anni ’90. Marino V. è un padre come tanti altri. Ma la figlia usa espressioni anomale per l’età, parla del pene del padre e la macchina giudiziaria si mette in moto. Un’assistente sociale costringe la moglie a denunciare il tassista: «O lo fa lei entro tre giorni o lo facciamo noi». L’esposto arriva a Forno che parte in quinta. Così l’uomo precipita senza potersi aggrappare a nulla: una sera torna a casa e non trova più nessuno. Gli investigatori hanno consigliato alla signora Teresa di scappare con la bambina. È una deportazione, basata su alcune parole in libertà dette dalla figlioletta. Ma il meccanismo infernale trova le conferme di quel che non c’è.

Le perizie, fondamentali in processi di questo tipo, vengono affidate ad alcuni esperti collaudati, sempre gli stessi, di fatto tutt’uno con l’impostazione del pm. I tecnici trovano «segni compatibili con gli abusi sessuali». Che significa «segni compatibili con gli abusi sessuali?». È una frase su cui ci si dovrebbe interrogare a lungo, perché nel nostro codice il compito del pm è sì quello di accusare ma anche di cercare le prove, se ci sono, dell’innocenza. Forno, invece, non si ferma: le parolacce, l’assistente sociale, il perito, la compatibilità. Un trenino di suggestioni basate sul nulla o poco più. E una famiglia dilaniata.

Non basta la fuga segreta, come nei film di mafia. Ci si mette, in una catena senza fine, anche il tribunale dei minori che allontana la bambina dalla madre. E spacca quel che resta del nucleo. Passano gli anni, Marino V. è sempre sepolto vivo: gli affetti spazzati via e un capo d’imputazione terribile, confermato anche dalla seconda perizia.

Poi finalmente, dopo quattro lunghissimi anni, arriva il colpo di fortuna. Attenzione: non saltano fuori nuove perizie o testimonianze inedite. Semplicemente, in udienza, Forno viene sostituito, dalla ruota della giustizia, da una collega: Tiziana Siciliano. E in aula la Siciliano va giù dura, ma cambia il bersaglio. Non più il tassista crocifisso senza peccato, ma l’accusa. Il pm parla di una «perizia ginecologica di una superficialità che rasenta lo scandalo», di «interrogatori condotti in modo incongruo», di atti giudiziari trasformati «in carta straccia». E conclude radendo al suolo quel che resta: «Questi esperti non hanno alcuna professionalità. Non hanno nessun motivo di godere della fiducia dell’autorità giudiziaria, non hanno capito niente».
Non hanno capito niente, ma sono stati utilizzati, e ovviamente pagati, a ritmi da catena di montaggio. La Siciliano, scrupolosissima, si accorge che su uno dei tavoli di questi esperti si sono accumulate 358 consulenze in nove anni.

Numeri da capogiro che spiegano meglio di tanti discorsi quel che è accaduto: quel circuito chiuso fra pm e consulenti di fiducia che qualche volta si trasforma in un cortocircuito. Marino V. viene assolto, la Siciliano dispone un’indagine bis, sui periti dello scempio, lo stesso Forno si ritrova oggetto di un esposto che però naufraga fra le secche del Csm.

Una sconfitta. Non l’unica. Nella bacheca del pm ci dovrebbero essere le vittorie. Ma anche le cadute. Le facce degli innocenti trasformati in mostri: Vito Cangialosi, accusato nel ’98 di aver violentato la figlia; Nikolin Ndreka, albanese, arrestato per violenza sessuale nel ’97, ingiustamente in carcere per nove mesi; la mamma e lo zio di Lissone, agli arresti domiciliari per un anno con l’imputazione, terrificante, di abusi su un bambino di cinque anni.

Prima di rivedere la luce di un’assoluzione piena nel ’99. E in un’altra inchiesta, pure finita in archivio, è il gip Guido Salvini a comporre un giudizio tagliente: «Di esito completamente negativo o del tutto irrilevanti... sono risultate le copiosissime intercettazioni, le perizie mediche, le perquisizioni».


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Cita:
alexenhee ha scritto:

Io mi chiedo se questa persona è degno di rappresenterci [V]
Ieri sera su L'infedele

http://video.corriere.it/berlusconi-ler ... 144f02aabc




Generalmente seguo l'infedele anche se un po' noioso.
Lunedì me lo sono perso.
Lerner col suo Infedele conduce una trasmissione interessante, diversa dai soliti pollai alla Ballarò o dai soliti processi a senso unico di Anno0.
Però Lerner e il suo Infedele è più interessante quando imbastice puntate sui 'massimi sistemi' tra filosofia, storia, sociologia, ecc...anche se l''audience lo punisce miseramente con percentuali sotto il 4%. Questa volta invece, ha aumentato gli ascolti [}:)]

Quando dedica , come Lunedì scorso, una puntata su Berlusconi, anche Lerner scivola anche se in modo più 'intellettuale' del Floris o del Santoro, nell'antiberlusconismo greve.

Questo filmato è stato trasmesso Lunedì all'Infedele. Se la puntata si fosse svolta mantenendo questo tenore, capirei l'incazzatura di Berlusconi.
Molto offensivo e di cattivo gusto.




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MessaggioInviato: 26/01/2011, 20:00 
Cita:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=8336

da [color=blue]Le armi a doppio taglio del Pd

LUCA RICOLFI

....Quanto alla moralità del premier, né Veltroni né Bersani si mostrano capaci di resistere alla madre di tutte le tentazioni per un uomo politico: usare i guai extra-politici dell’avversario per «infilzarlo» politicamente, come ha mestamente rilevato Pierluigi Battista sul «Corriere della Sera».

Ancora una volta, l’elettorato progressista deve amaramente constatare che il maggior partito della sinistra non è in grado di battere politicamente Berlusconi, e perciò ci prova con le armi di sempre: magistratura e scandali.

Senza avvedersi che, su questo, l’elettorato è molto più avanti, molto più laico e maturo, del ceto politico. Contrariamente a quanto pensano gli osservatori stranieri, l’elettorato italiano non è indifferente agli scandali, ma semplicemente evita di politicizzarli oltre un certo limite.

L’ultimo sondaggio di Renato Mannheimer lo certifica nel modo più clamoroso: il prestigio del premier è in calo, il numero di elettori che vorrebbero Berlusconi sempre in sella è diminuito, ma il consenso al suo partito, il Pdl, è addirittura cresciuto.

Mentre il consenso al Pd non solo non è aumentato, ma sembra in ulteriore flessione. Come se gli elettori, a differenza dei media, fossero molto restii a mescolare morale e politica.

Accecati dal disprezzo per Berlusconi, i dirigenti della sinistra non sembrano rendersi conto che la loro scelta di cavalcare gli scandali sessuali per disarcionare il capo del governo è un’arma a doppio taglio. Non solo perché indirettamente rivela che essi non hanno molti altri argomenti da spendere, ma perché proprio la politicizzazione delle vicende private del premier può portare voti al suo partito, come Bossi - con il suo innato fiuto politico - ebbe immediatamente ad avvertire.

Capisco che chi non è abituato ad entrare nella testa degli altri stenti a farsene una ragione, ma bisognerà pur rendersi conto, prima o poi, che quando il dispiegamento di mezzi («l’ingente mole di strumenti di indagine», come l’ha definita il cardinal Bagnasco) supera una certa soglia, e l’uso politico della morale diventa troppo spregiudicato, nel pubblico scattano reazioni diverse da quelle ordinarie.

Se la magistratura avesse operato con mezzi più sobri, e i suoi avversari non avessero preteso di incassare subito il dividendo politico dello scandalo, lasciando che il Cavaliere consumasse da sé la propria parabola, oggi probabilmente l’opposizione sarebbe più forte. Avendo invece deciso di cavalcare un’azione giudiziaria già di per sé fuori misura, l’opposizione ha scatenato anche la reazione opposta: quella di chi vede Berlusconi come vittima, o semplicemente pensa che i giudici abbiano esagerato, e che quel che è toccato a Berlusconi potrebbe capitare a chiunque.

Un’osservazione che Gianni Agnelli ebbe occasione di fare ai tempi dello scandalo Lewinsky, quando così ebbe ad esprimersi sul malcapitato Bill Clinton: «Un Presidente venuto dal nulla, che si è fatto da solo e che finisce maciullato nei verbali. Come capiterebbe a chiunque, intendiamoci, se le sue cose intime finissero squadernate, sezionate e amplificate da inquisitori, giornali, televisioni e Internet».

E un segnale che qualcosa del genere stia succedendo nel pubblico, lo rivelano - di nuovo - proprio i dati dell’ultimo sondaggio di Mannheimer. Da cui risulta che, contrariamente a quanto si poteva supporre, l’elettorato di centrodestra non si sta rifugiando nei partiti alleati, esenti dagli scandali (Lega Nord e Futuro e libertà), ma semmai sta rientrando nel Pdl, quasi a serrare le file.

Un altro capolavoro degli strateghi del Pd.[/color]



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Dal corriere della sera

[color=blue]Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Pierluigi Battista


Umberto Saba, dopo la batosta del ’48, inveì contro l’orrore della «porca Italia» che aveva osato votare contro gli auspici del grande poeta. Sono invece quindici anni che si replica stancamente il rito dell’invettiva contro alcuni milioni di elettori considerati l’Italia peggiore, ripugnante, corrotta, sciocca, incolta, «barbara». Ora Andrea Camilleri, su MicroMega, porta a compimento la deprecazione indignata contro «l’homo berlusconensis». Non contro Berlusconi, come sarebbe normale per chi lo avversa, ma contro chi lo vota. Disprezzare chi ha contratto il vizio morale di votare contro la tua parte ha un duplice, tonificante effetto. Gratifica l’Ego di chi si sente superiore e si considera titolare del diritto di far parte honoris causa dell’Italia dei «migliori».

Consente inoltre di auto consolarsi, attribuendo le ragioni della sconfitta non già ai propri errori, ma alla tara genetica degli italiani incapaci di apprezzare chi, incompreso, meriterebbe un destino più favorevole. E' una forma di superbia antropologica, che Luca Ricolfi già chiamò (inascoltato) «razzismo etico», che talvolta assume forme macchiettistiche. E infatti non c’è figura più patetica di chi, sentendosi parte di un’aristocrazia spirituale non contaminata dalle bassezze del popolo volgare e grossolano, fa di questa presunzione un titolo di cui vantarsi. Una presunzione, tra l’altro, del tutto arbitraria. E immeritata. Questo sussiego è talmente insopportabile che una parte dell’elettorato, pur di non consegnarsi nella mani della casta dei «migliori», preferisce affidarsi a chi, almeno, non ne fa oggetto di disprezzo e di disgusto antropologico.

Se ci si chiede come mai non parta nell’elettorato berlusconiano una vigorosa «rivolta morale» nel confronti della deplorevole condotta del suo leader, pochi alfieri dell’antiberlusconismo antropologico sono disposti a concluderne che l’alternativa proposta a quell’elettorato non è poi così attraente come appare agli occhi degli ottimati. E perciò, come in un circolo vizioso, gli ottimati afflitti dal «complesso dei migliori» trovano in ogni sconfitta l’ennesima riprova del loro assunto: essendo il popolo bue e puerile, massa di manovra imbottita di spot pubblicitari e dunque vulnerabile ai richiami incantatori del Nemico, ergo la minoranza colta e illuminata non potrà che andare incontro a un numero impressionante di sconfitte.

Si tratta di un tic mentale per la verità molto più diffuso tra gli intellettuali, gli attori, i comici, gli scrittori, i cantanti che non tra i responsabili dei partiti. A differenza degli intellettuali, infatti, chi ha una responsabilità di partito sente la mancanza di consenso come una maledizione e il recupero del consenso come una missione ineludibile. Ma molto spesso sono gli intellettuali, anziché i leader di partito, a dettare il «tono» generale del discorso, a fissare le priorità emotive del popolo che si riconosce nell’opposizione. Tanto che i leader politici appaiono sempre in difesa come se dovessero rincorrere l’oltranzismo verbale di chi, nel grido di disprezzo verso l’Italia «inferiore» degli altri sente vibrare le corde della piazza, le ovazioni dei seguaci, il ruggito del «popolo contro».

Ecco perche il razzismo antropologico, oltre a essere una malattia culturale, rischia di diventare anche un permanente e invalidante handicap politico. Invece di conquistare il consenso e strapparlo all’avversario, perpetua una divisione insanabile con la parte maggioritaria, ma corrotta, dell’elettorato. E perciò consegna per sempre quella fetta del popolo tanto disprezzato all’egemonia berlusconiana tanto deplorata. Un boomerang micidiale, che prolungherà i suoi effetti anche alla fine di questa lunga stagione politica di bipolarismo primitivo e di guerra civile strisciante. Quando le due Italie, oggi divise da un muro di disprezzo e di ostilità, dovranno ricominciare a parlarsi.

Pierluigi Battista [/color]



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MessaggioInviato: 26/01/2011, 22:22 
...se siamo nelle mani di incompetenti,sarebbe plausibile che chi dovrebbe sostituirli fosse almeno in grado di gestire le loro primarie,piu' che incompetenza,oserei dire inconcludenza

"
Napoli - Prima la denuncia choc di Roberto Saviano e poi la decisione del segretario nazionale Pierluigi Bersani di sospendere l'assemblea nazionale. Avevano iniziato a celebrarle come una grande festa democratica, ma alla fine le primarie potrebbero essere ricordate come un broglio colossale. Le accuse sono partite, sin da subito, dall'interno dello stesso partito di Bersani: troppa tensione, troppo alto il livello dello scontro per spartirsi il futuro della Napoli post-Iervolino e, soprattutto, troppi dubbi sulla legittimità del voto. Uno smacco per il Pd. Al centro delle critiche tre seggi in cui sarebbero stati commessi dei brogli a favore di un candidato bassoliniano, Andrea Cozzolino, a scapito di Ranieri. Accuse di voti finti e schede annullate, il Pd si è diviso nella battaglia per accaparrarsi il potere sotto il Vesuvio. Oggi, sul sito Repubblica.it, arriva anche la scomunica di Roberto Saviano: le primarie devono essere ripetute. La condanna dell'autore di Gomorra, autore di riferimento per la galassia progressista, pesa come un macigno sulle confuse primarie campane.

Bersani sospende l'assemble nazionale La pietra tombale la depone il leader del partito: "Adesso bisogna fare chiarezza. I problemi che sono emersi a Napoli dopo le primarie non possono condizionare il lavoro che si sta facendo nel Paese per costruire un’alternativa. Ho chiesto alla presidente Rosy Bindi di sospendere l’Assemblea nazionale, concepita anche per il lancio della candidatura a sindaco decisa dalle primarie, e chiedo un immediato incontro alla coalizione di centrosinistra che ha organizzato le primarie a Napoli per dare una risposta politica convincente ai problemi emersi dalla consultazione, al di là delle determinazioni procedurali della Commissione di garanzia". Sotto questo auspicio, la settimana prossima, partirà una nuova battaglia del Pd: raccogliere le firme contro il premier. Chissà quante sorprese..."



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MessaggioInviato: 27/01/2011, 01:37 
intanto la minetti sta vuotando il sacco ! [8D] e altre 277 pagine di intercettazioni al vetriolo sono sul tavolo.
la cricca e' morta, sta aggrappata ai seggioloni e si prende qualche fiducia soltanto perche' le opposizioni non sono ancora pronte al voto, io credo che le opposizioni siano degli aborti, comunque se paragonate alla cricca ci appaiono come una sorta di salvezza.
purtroppo in italia questa e' la situazione, un governo che non governa, che si fa solo i cassi propri e porta avanti il piano della P2, tra droga e prostituzione , evasione fiscale e parentopoli, tv spazzatura e TG finti, diretti da servi a libro paga del padrone, lui compra tutto e tutti, deputati, finanzieri, silenzi, donne, giornalisti, consigli di amministrazione, e chi piu' ne ha piu' ne metta (pagando [:D]).
l'opposizione e' un pantano di personaggi che cominciano a sbranarsi tra loro , l'aria sta cambiando anche per loro, i cinesi alle primarie oggi, nel 2011 te li riprendono col telefonino, non siamo piu' negli anni 80.
ormai fare politica e' di fatto un lavoro per gente senza scrupoli, devi battere sia l'avversario che il compagno di partito, una savana da cui non ne esci vivo se non fai come la gazzella. dietro a tutto questo ci sono le banche , i poteri occulti, le case petrolifere e farmaceutiche, con un fittissimo sottobosco di api operaie , un'indotto gigantesco di bocche da sfamare in cambio di un voto, tutti vogliono qualcosa. per questo il pedo-nano resiste, soldi, montagne di soldi da bruciare per far correre la locomotiva, e lui soldi ne ha tanti.
il problema piu' grosso dell'italia pero' sono quel 30% di italiani che fa da guardia imperiale al vecchio erotomane, perche' con lui gli e' permesso di avere la pancia piena, di evadere il fisco, di affittare in nero, di allargarsi la villa, di delinquere in attesa della moratoria. il tutto condito con un'assuefazione all'horror, l'italiano ormai si e' assuefatto al berlusconismo..... riesce addirittura a trovarci qualcosa di buono e lo porta a giustificargli e perdonargli di tutto e di piu'.
si critica travaglio e simili tacciandoli di violenza all'informazione, di essere arroganti e faziosi, ....loro, e invece lui?
insomma si fanno pure trombar le figlie, basta far soldi tutto e' concesso, anche rubarli, o vendersi al potente di turno. se ci mettiamo che l'opposizione e' simile ad un mare informe di liquame ......
non so come andra' a finire, se cadremo dentro il buco nero e insieme a noi anche i valori e le cose buone degli italiani, se tutto avra' un prezzo , se diventeremo tutti dei Ferengi, se il governo del 2016 sara' composto da tronisti e lele mora sara' presidente della repubblica, ma so che ci siamo molto, molto, molto vicini.
non spero in un rinsavimento dei berluscones, perche' non e' che non capiscono tutto questo, lo sanno benissimo, fingono di credere che il nano sia buono e i magistrati cattivi , pensano anche che si sia ciulato ruby ripetutamente, sanno tutto ......e' che ci sguazzano, sono quelli che traggono profitto da questa situazione, ed ogni uomo ha il suo prezzo, lo tradiranno quando ci sara' qualcuno che li satolla di piu'.

i giornali di domani sono un bollettino di guerra, sufficiente per far cadere qualsiasi premier, dittatore , o re , di qualunque zona di questo pianeta. qui' non succedera' nulla di nuovo, si scaglieranno contro fini, e faranno le solite arroganti e ridicole affermazioni ai tg di regime.
forse il giorno che lo troveranno nudo, sporco di sangue, col coltello in mano, dopo avere sgozzato 15 escort, con la coca che gli cola dal naso, con 24 boss mafiosi in casa, dove la polizia trova i pizzini che lo inchiodano come mandante dell' 11 settembre al wtc , forse allora ..... ma non ne sarei cosi' sicuro.



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