Una nursery stellare molto vicina alla Terra
Orione come non si era mai vista
I dati, raccolti originariamente senza il fine di produrre immagini a colori, sono poi stati riutilizzati per ottenere una nuova immagine della Nebulosa, con dettagli finora mai raggiunti La Nebulosa di Orione, nota anche come Messier 42, è una degli oggetti celesti più riconoscibili e meglio studiati: si tratta di un complesso insieme di gas e polveri in cui si trovano stelle massicce in via di formazione. Nonostante la sua vicinanza e la familiarità che abbiamo con essa, c’è ancora molto da imparare su questa nursery stellare.
Solo un paio di anni fa, per esempio, si dimostrò che essa è più vicina di quanto ritenuto fino ad allora: 1350 anni luce invece di 1500 anni luce.
Più di recente, gli astronomi hanno iniziato a osservare le stelle all’interno della galassia con lo strumento Wide Field Imager montato sul telescopio da 2,2 metri MPG/ESO, situato presso l’Osservatorio dell’ESO di La Silla, in Cile. Si è così dimostrato che le deboli nane rosse nell’ammasso di stelle associate al gas emettono una radiazione molto più intensa di quanto ritenuto finora, fornendo nuove interessanti informazioni sull’oggetto e sulle stelle che vi sono ospitate.
I dati, raccolti originariamente senza il fine di produrre immagini a colori, sono poi stati riutilizzati per ottenere una nuova immagine della Nebulosa, con dettagli finora mai raggiunti, componendo diverse esposizioni con differenti filtri.
L’immagine è stata successivamente elaborata dall’ESO utilizzando i dati osservativi dell’astrofilo russo Igor Chekalin, che ha partecipato nel 2010 alla competizione astrofotografica Hidden Treasures dell’ESO. (fc)
da lescienze
http://www.eso.org/public/images/eso1103a/