08/02/2011, 17:49
08/02/2011, 18:51
08/02/2011, 18:52
Blissenobiarella ha scritto:
Responsabilizziamo questi allora?
Come prevedi si possa fare?
Il Veneto si è fatto “sudista”: assume parenti, paga tangenti e si “assenta” in ufficio
http://www.blitzquotidiano.it
ROVIGO – Novantotto dipendenti indagati per assenteismo su centoquindici in forza alla sede di Rovigo della Regione Veneto. Campania, Sicilia? I “fannulloni” abitano anche a casa Brunetta. Un tasso di assenteismo superiore al 90% non lo potevano vantare nemmeno gli uffici borbonici del Regno delle Due Sicilie e tanto meno Roma ladrona, è un record tutto veneto, da sempre feudo leghista.
Dopo la parentopoli veneziana alla Actv, l’azienda di trasporti locali di autobus e vaporetti, e la tangentopoli degli appalti nordestina (cene, escort, mazzette e sette arresti tra imprenditori e funzionari), il ricco e asburgico veneto si scopre “meridionale e ladrone” come la Roma delle assunzioni in famiglia nelle aziende comunali e degli immani sprechi della sanità regionale.
L’accusa per i dipendenti della Regione a Rovigo è molto pesante. Dopo aver timbrato il cartellino i dipendenti si sarebbero infatti allontanati più e più volte dal posto di lavoro, lasciando la scrivania anche per molte ore. In molti casi le telecamere nascoste avrebbero filmato decine di impiegati uscire e poi rientrare in ufficio con le sporte della spesa e i sacchetti dello shopping. Soprattutto al martedì, che a Rovigo è tradizionalmente giorno di mercato. Praticamente una riedizione in salsa leghista degli uffici di Fantozzi dove, dopo aver timbrato il fatidico cartellino, i dipendenti si dividevano tra partite di ping pong, sfide a battaglia navale, lettini solari e, come a Rovigo, puntate al mercato per comprare i pomodorini freschi lasciando al povero Fantozzi ragionier Ugo tutto il lavoro. E proprio dalle lamentele dei Fantozzi rodigini è partita l’indagine per truffa ai danni dello Stato aperta dalla procura del capoluogo polesano con il sostituto Sabrina Duò. Dell’inchiesta, partita appunto da alcune segnalazioni di dipendenti che si lamentavano degli eccessivi carichi di lavoro, ha parlato l’altro giorno il procuratore della Repubblica di Rovigo, Dario Curtarello, nella sua relazione di bilancio dell’anno giudiziario in Corte di appello a Venezia. Ma l’indagine è tuttora in corso e dovrebbe chiudersi nel giro di un mese. La Guardia di Finanza, che dispone di oltre 170 ore di riprese video, sta svolgendo accertamenti per capire e distinguere le posizioni dei quasi cento indagati.
Tra le prove di questo “assenteismo di massa” acquisite nel corso dei sopralluoghi effettuati dalla Finanza ci sarebbero “perquisizioni, documenti (tabulati meccanografici, badge – card, fogli di presenza, ordini di uscita, permessi) e l’esame tecnico del materiale informatico (hard disk del videoregistratore)”. “Se, al termine dell’indagine, emergeranno responsabilità, allora chi ha sbagliato dovrà assumersi le proprie responsabilità”, commenta il vicepresidente della Regione Veneto nonché assessore con delega alle Risorse umane, il pidiellino Marino Zorzato.
Da brava regione “meridionale”, culla, sponsor e prossima beneficiaria, finalmente, del tanto atteso federalismo il Veneto però non ha voluto lasciar nulla al caso. Una Regione non è veramente terrona e non si può definire sprecona se non ha il suo bel deficit sanitario, bene, il Veneto ha un buco di 200 milioni di euro che, se non ripianerà entro marzo, le porterà in dono un commissario da Roma. Ma questa è un’altra storia.
08/02/2011, 18:58
Blissenobiarella ha scritto:
Che fine fanno i FAS?
I fondi per il Sud? Alla scuola della moglie di Bossi. Lo sperpero denunciato da un paio di deputati
http://www.agoravox.it/Che-fine-fanno-i-FAS.html
Campania e Puglia, campioni di spesa a sei zeri per megaconcerti e notti bianche, saranno pure Regioni “sprecone” per usare eufemisticamente un’espressione del leghista con manifeste simpatie neo-nazionalsocialiste Borghezio, allora, forse, sarebbe bene che le risorse Fas (Fondi per le aree sottosviluppate) continuino a viaggiare in silenzio in direzione univoca verso il settentrione? Senza proteste, sia che si tratti di quote latte o di improbabili scuole padane quando non della ristrutturazione di pollai di inizio secolo? Qualche voce di protesta si leva ancora.
''E' davvero paradossale lo spettacolo offerto oggi dalla fantomatica Libera scuola dei popoli padani guidata dalla moglie di Umberto Bossi e finanziata con 800mila euro provenienti dal Fondo aree sottoutilizzate – dice all’Asca il deputato Pd e vicepresidente della commissione Finanze della Camera, Sergio D’Antoni -. Questa Lega (omissis) pretende di dare lezioni sulla scuola, ma ancora una volta si mette in cattedra coi soldi del Sud''. I fondi stanziati dalla Commissione Bilancio del Senato in favore della scuola Bosina, o Libera Scuola dei Popoli Padani fondata nel 1998 da Manuela Marrone non raccolgono molte altre critiche. Ma ''nel merito - avverte almeno D'Antoni - siamo di fronte a un sistema che dequalifica l'offerta formativa, chiude gli orizzonti agli studenti e allenta gli stessi cardini dell'Unità nazionale. E quanto al metodo c'è solo da rilevare ancora una volta la faccia tosta di chi condanna i furbi solo a parole, facendo parte della categoria a pieno titolo. Un drammatico segno dei tempi, quote latte docet''.
Ma cosa sono questi Fas? Il Fondo per le aree sottoutilizzate è lo strumento di finanziamento del governo per le aree sottoutilizzate del paese e raccoglie risorse nazionali aggiuntive, ordinarie e comunitarie. Lo scopo della spesa è la ripresa della competitività e della produttività nelle aree obiettivo. La legge finanziaria stabilisce le risorse e il Comitato interministeriale per la programmazione economica o Cipe (presieduto dal Presidente del Consiglio e composto dai ministri economici) le assegna. La Finanziaria 2007 ha previsto una riprogrammazione unitaria del fondo per il periodo 2007-2013, tramite Quadro Strategico Nazionale. In altre parole i Fas sono il vero tesoro del governo, che al quinto punto programmatico metteva lo sviluppo del Sud. Ed ecco cosa dice il ministro veneto all’Agricoltura Giancarlo Galan a Paolo Mainiero del Mattino in una recente intervista sulla ripartizione dei fondi Cipe, 21 miliardi al Nord e 200 milioni al Sud: “Non so se a Sud ci sono opere così importanti e già avviate in grado di attirare i fondi Cipe” e manco a torto Galan ammette che ci sarebbe pure l’autostrada Salerno Reggio Calabria ma “è un’opera che ingoia soldi a quantità e i cui tempi di realizzazione sono biblici”.
Dei Fas se n’è occupato anche e già a maggio Primo di Nicola per l’Espresso, con un’inchiesta dal titolo inequivocabile: “Scippo al Sud” ovvero “decine di miliardi destinati al Mezzogiorno usati per altri scopi. Dai trasporti sul lago di Garda ai debiti del Campidoglio”. Eccone l’incipit: “Un tesoro da oltre 50 miliardi di euro disponibile solo negli ultimi due anni. Che poteva servire per terminare eterne incompiute come l'autostrada Salerno-Reggio Calabria e che invece è andato a finanziare i trasporti del lago di Garda e i disavanzi delle Ferrovie dello Stato. Una montagna di denaro che avrebbe dovuto rilanciare l'economia del Sud e che è stata utilizzata per risanare gli sperperi e i buchi di bilancio dei Comuni di Roma e Catania e la copertura finanziaria dell'abolizione dell'Ici. Un fiume di denaro destinato a colmare i ritardi delle zone sottoutilizzate del Paese impiegato invece per pagare le multe delle quote latte degli allevatori settentrionali cari ai leghisti e la privatizzazione della compagnia di navigazione Tirrenia”. Opere che “niente hanno a che fare con gli obiettivi istituzionali” dei Fas, “un andazzo che, nonostante qualche isolata protesta, è andato sinora avanti indisturbato fino alla soglia della provocazione. Come per gli sconti di benzina e gasolio concessi agli automobilisti di Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia e Trentino Alto Adige, denunciati dal deputato Pd Ludovico Vico”. Da queste stesse pagine anche il senatore Giovanni Leghini, Pd, tuona: "Il Fas è usato come un bancomat, i soldi impropriamente sottratti al Sud solo negli ultimi due anni sono circa 37 miliardi”.
Ed eccone un risicato estratto conto con le voci più importanti dalla medesima inchiesta, per i soli ultimi tre anni: al 2007 il governo Prodi riprogramma le risorse per il Meridione e con la Finanziaria stanzia a carico del Fas 64 miliardi 379 milioni, ma all'inizio del 2008 Prodi esce di scena e “rientra in gioco Berlusconi”. “A fine 2008 il Fondo si vede sottrarre 12 miliardi 963 milioni per finanziare una serie di provvedimenti tra cui quelli che foraggiano le aziende viticole siciliane carissime al sottosegretario Micciché (150 milioni); l'acquisto di velivoli antincendio (altri 150); la proroga della rottamazione dei frigoriferi (935 milioni); l'emergenza rifiuti in Campania (450); i disavanzi dei Comuni di Roma (500) e Catania (140); la copertura degli oneri del servizio sanitario (1 miliardo 309 milioni); le agevolazioni per i terremotati di Umbria e Marche (55 milioni) e la copertura degli oneri per l'assunzione dei ricercatori universitari (63)”. “Un altro taglio da un miliardo e mezzo arriva per una serie di spese tra cui quelle per il G8 in Sardegna (100 milioni) marchiato dagli scandali; per l'alluvione in Piemonte e Valle d'Aosta (50 milioni); la copertura degli oneri del decreto anticrisi 2008; gli interventi per la banda larga e per il finanziamento dell'abolizione dell'Ici (50 milioni)”.
Al 2008 Berlusconi e Tremonti riprogrammano e concentrano le risorse Fas su obiettivi "prioritari”. Quindi il Fondo per il sostegno all'economia reale finanziato con 9 miliardi “va a coprire le uscite per il termovalorizzatore di Acerra (355 milioni); il G8 alla Maddalena (50 milioni)”; di “circa 4 miliardi per il terremoto in Abruzzo; 150 milioni per gli interventi dell'Istituto di sviluppo agroalimentare amministrato dal leghista Nicola Cecconato; 220 di contributo alla fondazione siciliana Rimed per la ricerca biotecnologica e biomedica”. Mentre “dal fondo Infrastrutture (12 miliardi 356 milioni di dotazione iniziale) 390 milioni vanno alla privatizzazione della società Tirrenia; 960 per finanziare gli investimenti del gruppo Ferrovie dello Stato; un altro miliardo 440 milioni per i contratti di servizio di Trenitalia; 15 milioni per gli interventi in favore delle fiere di Bari, Verona, Foggia, Padova; 330 milioni vanno a garantire la media-lunga percorrenza di Trenitalia; 200 l'edilizia carceraria (penitenziari in Emilia Romagna, Veneto e Liguria) e per mettere in sicurezza quella scolastica; 12 milioni al trasporto nei laghi Maggiore, Garda e Como” ed ancora finanzia l'alta velocità Milano-Verona e Milano-Genova; la metro di Bologna; il tunnel del Frejus e la Pedemontana Lecco-Bergamo e le opere dell'Expo 2015 “che comprendono il prolungamento di due linee della metropolitana milanese per 451 milioni; i 58 milioni della linea C di quella di Roma; i 50 per la laguna di Venezia; l'adeguamento degli edifici dei carabinieri di Parma (5); quello dei sistemi metropolitani di Parma, Brescia, Bologna e Torino (110); la metrotranvia di Bologna (54 milioni); 408 milioni per la ricostruzione all'Aquila; un miliardo 300 milioni a favore della società Stretto di Messina. E non per le spese di costruzione della grande opera più discussa degli ultimi 20 anni, ma solo per consentire alla società di cominciare a funzionare”.Alla scuola Bosina tutte le classi sono composte da un massimo di 15 alunni.
L’ultima novità: è stata approvata, per il servizio mensa, l’introduzione, una volta al mese, di un piatto della cucina tipica varesina. Isole felici, insomma.
08/02/2011, 19:25
greenwarrior ha scritto:
Vogliamo fare una proporzione tra i lazzaroni e assistiti del nord con quelli del sud? Su quanti pagano le tasse al nord rispetto al sud? E a questo che vuoi arrivare? Vogliamo parlare della famigerata legge sul confino, che ha impestato le realtà sane (tanto per fare un po di storia)?
Se la discussione è orientata sulle statistiche, allora c' è da divertirsi.
08/02/2011, 19:42
08/02/2011, 20:19
Thethirdeye ha scritto:greenwarrior ha scritto:
Vogliamo fare una proporzione tra i lazzaroni e assistiti del nord con quelli del sud? Su quanti pagano le tasse al nord rispetto al sud? E a questo che vuoi arrivare? Vogliamo parlare della famigerata legge sul confino, che ha impestato le realtà sane (tanto per fare un po di storia)?
Se la discussione è orientata sulle statistiche, allora c' è da divertirsi.
Io non capisco... perchè continui, parlando in questo modo, a dare la colpa alle persone del SUD.... quando la colpa è dei politici corrotti (di dx e di sx, del nord e del sud) che con il giochetto dell'assistenzialismo, si SONO ARRICCHITI?
In quanto alle famose statistiche...... se io ti dicessi, tanto per fare un esempio concreto, che la maggior parte degli omicidi e degli infanticidi che avvengono in italia in ambito familiare, sono registrati al NORD (cosa assolutamente inconfutabile) e dicessi che, in base alle statistiche, quelli del nord stanno "fuori di testa"...... tu come reagiresti?
09/02/2011, 02:19
greenwarrior ha scritto:
Al nord come al sud ci sono pregi e difetti, ma adesso se non sbaglio stiamo parlando di economia e politica. Di federalismo e statalismo, cosa c' entrano i suicidi?
09/02/2011, 02:25
09/02/2011, 10:58
Thethirdeye ha scritto:greenwarrior ha scritto:
Al nord come al sud ci sono pregi e difetti, ma adesso se non sbaglio stiamo parlando di economia e politica. Di federalismo e statalismo, cosa c' entrano i suicidi?
Suicidi? Mai parlato di suicidi.... semmai di omicidi e di infanticidi.
Che è un pò diverso.... in ogni caso, il mio voleva essere solo
un esempio Green...... come non detto....
09/02/2011, 12:25
Thethirdeye ha scritto:
Federalismo, come andare piu' veloci verso il crack
di: Alessandro Agostinelli
Pubblicato il 08 febbraio 2011
Fonte:
http://www.wallstreetitalia.com/article ... ge=1080245
...Anche la sanità, che assorbe circa l'80% della spesa media delle regioni italiane, è materia strettamente regionale, ma lo Stato ripiana a più non posso i deficit locali. Il decreto salva-deficit del giugno 2007, per esempio, e la successiva finanziaria del 2008, hanno stanziato la somma di 12,1 miliardi di euro per il solo ripianamento del debito sanitario di cinque regioni (Abruzzo, Campania, Lazio, Molise, Sicilia)...
09/02/2011, 12:49
rmnd ha scritto:
Il federalismo eviterebbe questo. Obbligherebbe le regioni a tenere i conti sotto controllo; altro che 12 miliardi di risanamento a babbo morto.
Chi non vuole il federalismo vuole mantenere la situazione attuale. Lasciare che certe regioni sforino i propri conti e obbligare le altre (poche) regioni virtuose a pagare i debiti delle prime.
Chi non vuole il federalismo vuole mantenere la situazione attuale.
09/02/2011, 14:03
09/02/2011, 14:54
09/02/2011, 15:01
Thethirdeye ha scritto:rmnd ha scritto:
Il federalismo eviterebbe questo. Obbligherebbe le regioni a tenere i conti sotto controllo; altro che 12 miliardi di risanamento a babbo morto.
Chi non vuole il federalismo vuole mantenere la situazione attuale. Lasciare che certe regioni sforino i propri conti e obbligare le altre (poche) regioni virtuose a pagare i debiti delle prime.
Caro rmnd... a me non interessa il "colore" del sito
ma semmai i dati e i concetti espressi, come elementi utili al dibattito.
In merito alla famosa frase che si sente oramai da mesi... e cioè:
Chi non vuole il federalismo vuole mantenere la situazione attuale.
.... sono d'accordo con te. Resta il fatto che il federalismo, sono in pochi a non volerlo. In Parlamento, come anche in questa "piccola comunità" virtuale in cui scriviamo. E qui mi sembrava si discutesse del COME e del QUANDO (inteso come momento storico) e delle eventuali ripercussioni che lo stesso federalismo potrebbe innescare in una società strutturata come quella in cui viviamo. E non sul farlo o non farlo.....
Quindi possiamo andare oltre.......