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20/02/2011, 11:11

L'agenzia iraniana Fars, citando un responsabile dell'autorità del Canale di Suez, scrive che le due navi da guerra di Teheran "entreranno oggi" nel Canale e "arriveranno domani nel Mediterraneo". In precedenza la televisione iraniana in lingua araba Al Alam aveva detto che le due navi erano già transitate nel Canale. La Marina militare israeliana ha avuto ordine di seguire da vicino le attivita' delle due navi iraniane inviate nel Mediterraneo.

Il presidente Usa Barack Obama guarda con attenzione la piccola monarchia del golfo Persico. Qui, infatti, si trova la Quinta Flotta navale degli Stati Uniti


E’ un difficile percorso ad ostacoli quello che l’amministrazione di Barack Obama sta seguendo in queste ore. Le rivolte in Medio Oriente mettono in discussione decenni di politica estera americana e aprono scenari al momento non facilmente prevedibili. “Gli Stati Uniti condannano l’uso della violenza da parte dei governi contro pacifici contestatori”, ha detto Obama, mentre proteste, incidenti, morti occupano le strade di Libia, Yemen, Bahrain. A parte la condanna ufficiale, nell’amministrazione cresce però la preoccupazione per gli interessi americani nell’area, e si delineano ormai due linee sull’atteggiamento da tenere nelle prossime settimane.

E’ il Bahrain in questo momento a preoccupare di più la Casa Bianca. La piccola monarchia in mezzo al Golfo Persico (un milione e duecentomila abitanti), retta dalla famiglia Al Khalifa dal 1783, è una pedina essenziale per la politica americana. Qui ha sede la Quinta Flotta navale degli Stati Uniti. Da qui partirebbe un eventuale attacco all’Iran (chiesto, tra l’altro, dagli stessi governanti del Bahrain. I files di Wikileaks, lo scorso novembre, hanno rivelato la richiesta di King Hamad agli Stati Uniti di “fermare, con ogni mezzo, il programma nucleare iraniano”). E’ stato proprio il carattere strategico dell’alleanza con la monarchia Al Khalifa a far chiudere più di un occhio al governo USA. Quando, l’estate scorsa, due dozzine di attivisti sciiti furono arrestati nella capitale Manama, e un gruppo per i diritti umani venne sciolto dal governo, gli Stati Uniti non reagirono. Anzi. Il segretario di Stato Hillary Clinton, durante una visita a dicembre, lodò il governo del Bahrain per “i suoi progressi su tutti i fronti”, e liquidò l’arresto degli oppositori politici come “un bicchiere mezzo pieno”.

Le proteste di piazza a Manama, l’intervento dell’esercito che ha sparato contro pacifici dimostranti mentre questi dormivano, accampati nella centrale piazza della Perla, cambia le cose. La notte scorsa Barack Obama ha chiamato King Hamad e gli ha di nuovo chiesto di “astenersi dallo sparare sui dimostranti”. Una richiesta che deve aver avuto il suo effetto, visto che l’esercito, nelle ultime ore, si è ritirato da Manama. Ma fonti interne all’amministrazione, citate dal Washington Post, rivelano un Obama combattuto, incerto sul da farsi. Da un lato “la caduta del Bahrain sarebbe un disastro per gli Stati Uniti”, come spiega un funzionario della Casa Bianca, e quindi ragioni di realismo consiglierebbero all’amministrazione di non scaricare la dinastia Al Khalifa. Dall’altro, il presidente sta appoggiando in modo sempre più deciso l’opposizione iraniana. In settimana Obama si è spinto sino a chiedere che l’opposizione scenda per le strade di Teheran: “I giovani iraniani – ha detto – devono riunirsi per esprimere la propria tensione verso la libertà”.

Diventa così difficile sostenere le rivolte nei paesi nemici – Iran, ma anche Libia e Siria – e mantenersi neutrali verso quelle dei paesi amici: Bahrain, Yemen, Giordania. Il doppio binario esporrebbe la Casa Bianca all’accusa di ipocrisia e cinismo. Di qui gli ultimi interventi di Obama a favore del rispetto dei diritti dei manifestanti, ovunque nel mondo arabo e in Medio Oriente, che stanno però sollevando molte perplessità in alcuni settori dell’amministrazione. Non è un mistero che il Dipartimento di Stato, il vice-presidente Joe Biden, il segretario alla Difesa Robert Gates e la vecchia nomenclatura del Partito democratico siano poco inclini ad appoggiare apertamente moti che mettono a rischio equilibri consolidati. Questa linea è avversata dai “giovani leoni” dell’amministrazione, la classe politica di quarantenni usciti da Harvard e Yale ed entrati in politica con Barack Obama: il vice consigliere alla sicurezza nazionale, Denis McDonough, l’attivista per i diritti umani Samantha Power, Benjamin J. Rhodes, l’autore del “discorso del Cairo” del presidente nel giugno 2009. Il loro sostegno convinto alle richieste dei movimenti democratici è risultato sinora vincente: in Tunisia, in Egitto e altrove. La minaccia di danni irreparabili all’influenza americana nell’area potrebbe però portare Obama ad attenuare quel sostegno, e riportare la politica USA sui sentieri più sperimentati della realpolitik.

20/02/2011, 11:16

Son proprio curioso di vedere come andra' a finire questa storia.

(AGI) Il Cairo - L'Autorita' del Canale di Suez ha smentito che le due navi da guerra iraniane siano gia' transitate, come aveva riferito la tv di Stato iraniana. La fregata e l'unita' d'appoggio sono dirette in Siria .

20/02/2011, 11:18

Sono curioso di vedere quello che succederà ora.
Le rivolte sembrano essere segnate dal caos.
Per ora non c'è un vero coordinamento e queste manovre di guerra complicano di più il quadro.

20/02/2011, 11:35

Navi iraniane nel Mediterraneo: è giallo
La tv di stato di Teheran annuncia il passaggio da Suez, ma le autorità del Canale smentiscono

israele: «l'iniziativa iraniana è grave»

Navi iraniane nel Mediterraneo: è giallo

La tv di stato di Teheran annuncia il passaggio da Suez, ma le autorità del Canale smentiscono


MILANO - E' giallo sulle due navi iraniane che potrebbero essere transitate dal canale di Suez dirette nel Mediterraneo. Israele già da due giorni ha lanciato l'allarme predispondendo anche pattugliamenti, mentre le autorità egiziane spiegano che il transito non è avvenuto. Le due navi da guerra iraniane, la fregata Alvand, e la nave appoggio Kharg, non solo non sono transitate nel Canale di Suez, ma non sono neppure arrivate nell'area di attesa dove tutte le navi attendono in fila di ricevere l'ordine di passare ha detto alla tv di stato egiziana il direttore dell'ufficio traffico del Canale, ingegner Mohamed el Manakhly.

TESI CONTRAPPOSTE - Gli iraniani, dal canto loro sostengono invece la tesi dell'attraversamento dela Canale. «Due navi da guerra hanno attraversato il Canale e stanno puntando verso un porto siriano», aveva detto la tv di stato iraniana in lingua araba. Israele aveva definito il passaggio, che sarebbe il primo dopo la rivoluzione khomeinista del 1979, come «una provocazione».

ISRAELE - Israele considera grave l'iniziativa iraniana» di inviare nel Mediterraneo due navi da guerra: ha dichiarato il premier Benyamin Netanyahu, aprendo la seduta settimanale del consiglio dei ministri. L'Iran, secondo il premier, cerca di sfruttare la instabilità regionale per estendere la propria influenza nel Medio Oriente. La missione affidata a quelle navi, ha rilevato, nè un chiaro esempio.

USA - Gli Stati Uniti stanno seguendo da vicino il possibile transito di due navi da guerra iraniane dal canale di Suez, ha detto invece la Casa Bianca. «Ovviamente stiamo seguendo la situazione», ha detto il portavoce della Casa Bianca Jay Carney. «Ma dobbiamo aggiungere che l'Iran non ha un passato di condotta responsabile nella regione», ha aggiunto il portavoce nel suo briefing ai media a bordo dell'Air Force One.

20/02/2011, 11:37

christex77 ha scritto:

Già mi vedo quelli della Casa Bianca che si fregano le mani.
Gli USA non aspettano altro.

«Ovviamente stiamo seguendo la situazione», ha detto il portavoce della Casa Bianca Jay Carney.
http://www.corriere.it/esteri/11_febbra ... 68ae.shtml

Questi pianificano sempre ma...che prima o poi la situazione non gli sfugga di mano non ci posso credere...[xx(]

20/02/2011, 11:49

Angeldark ha scritto:

christex77 ha scritto:

Già mi vedo quelli della Casa Bianca che si fregano le mani.
Gli USA non aspettano altro.

«Ovviamente stiamo seguendo la situazione», ha detto il portavoce della Casa Bianca Jay Carney.
http://www.corriere.it/esteri/11_febbra ... 68ae.shtml

Questi pianificano sempre ma...che prima o poi la situazione non gli sfugga di mano non ci posso credere...[xx(]


Stavolta l'hanno fatta grossa.
Penso che non si aspettassero quello che sta succedendo in Iran e in Barhein.
A loro bastava il Nord Africa.

20/02/2011, 12:47

Mig11 ha scritto:

ai vertici del potere americano è pieno di ebrei, parlare di usa è come parlare di israele, e viceversa.gli egiziani non potevano dir di no al transito delle navi, se chiudono suez quelli se straniscono, e in un momento cosi delicato per quel paese tutto ci vuole tranne che un inimicizia diplomatica


Immagino che fra poco si dirà che non solo l'America è dominata dagli ebrei, ma anche essi complottano per ottenere il dominio del mondo, secondo quello che è scritto nei famosi "Protocolli di Sion"..... sento puzza di antisemitismo, anche se io non sono certo uno dei quegli isterici difensori di Israele che vedono complotti antisemiti dappertutto....
In ogni caso, mi piacerebbe sapere perché le navi iraniane sono dirette verso la Siria.... per essere pronte ad attaccare Israele o per dare una mano al dittatore siriano, dato che si mette brutta per tutte le dittature islamiche?
Ultima modifica di Enkidu il 20/02/2011, 12:49, modificato 1 volta in totale.

20/02/2011, 13:32

Ufficialmente per delle esercitazioni.
Per una pura prova di forza.

20/02/2011, 15:56

Enkidu ha scritto:

..
In ogni caso, mi piacerebbe sapere perché le navi iraniane sono dirette verso la Siria.... per essere pronte ad attaccare Israele

Anche a me piacerebbe sapere perchè le navi Militari Americane arrivano a circondare la Corea de Nord,arrivano in Israele,arrivano in Giappone,In Italia,ecc. non credi che sia una domanda un po banale?.

20/02/2011, 16:17

Insomma e' un gran casotto.Non si capisce nulla.L'Iran ha detto che le sue navi hanno gia attraversato Suez mentre l'Egitto smentisce.Ma chi ha ragione? [8)]

20/02/2011, 17:26

Entrano domani mattina ...
(Comunque è una provocazione perché non c'è alcuna necessità che entrino nel Mediterraneo) [;)]
Ultima modifica di Ufologo 555 il 20/02/2011, 17:29, modificato 1 volta in totale.

20/02/2011, 17:36

cosa pensate stia succedendo? a me non piace per niente la situazione.

20/02/2011, 17:37

Beh, sarà anche una provocazione il fatto che entrino nel mediterraneo. Ma se arrivano in accordo con la Siria mi pare alquanto "arrogante" dire che non possono. Chi ci ha dato il possesso del mediterraneo? E chi l'ha dato a Israele?

20/02/2011, 17:38

Halosoldier ha scritto:

cosa pensate stia succedendo? a me non piace per niente la situazione.

non sta succedendo niente, negli ultimi 8 anni ci sono state 300 fatti "critici" in cui tutti erano a dire "oh ecco ora fanno la guerra!". Ci dovrebbero essere state almeno 15 guerre con l'Iran...

20/02/2011, 17:39

Ufologo 555 ha scritto:

Entrano domani mattina ...
(Comunque è una provocazione perché non c'è alcuna necessità che entrino nel Mediterraneo) [;)]


come non c'e' necessita' che le americane stiano sempre li. [:I]
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