18/04/2009, 09:14
Blissenobiarella ha scritto:
la trasmissione di Santorio è stata criticata principalmente perchè partiva dal presupposto che il terremoto potesse essere previsto e che nella mancata prevenzione, lo Stato abbia delle resposabilità più o meno importanti. Dagli approfondimenti che abbiamo fatto tutti insieme qui e ognuno per proprio conto, la questione sulla possibilità di prevedere un terremoto resta aperta. Per quanto il territorio dell'aquilano sia notoriamente una zona a rischio sismico e sia periodicamente soggetta a sciami sismici, va detto che generalmente prima di quest' ultima ondata, le scosse sono sempre state molto lievi e per lo più sotto la soglia della percezione umana. Il fenomeno che ha investito l'aquilano prima della catastrofe era di tutt' altro genere: le scosse erano forti, la gente le sentiva, tanto che molti erano spaventati e dormivano in macchina....Forse non si poteva prevedere l'ora e la data della scossa devastatrice, ma a mio avviso si poteva intuire che si stava preparando qualcosa. Forse la gente poteva essere allertata, messa in guardia, invece le si è voluto bendare gli occhi...
Ora si preferisce esaltare l'efficenza dei soccorsi e deve essere zittito chi prova a guardarsi indietro con spirito critico (che oggi a quanto pare si chiama propensione alla polemica) e si chiede "poteva essere fatto qualcosa di più?". Mi chiedo perchè deve essere zittito se effettivamente di più non poteva essere fatto? Questa continua pressione a guardare avanti, questo eterno ripetere "quanto simo bravi" " come siamo fieri" è solo positività o è anche qualcos'altro?
E poi... sospeso il vignettista Vauro?E il diritto di satira?
18/04/2009, 19:34
greenwarrior ha scritto:Blissenobiarella ha scritto:
la trasmissione di Santorio è stata criticata principalmente perchè partiva dal presupposto che il terremoto potesse essere previsto e che nella mancata prevenzione, lo Stato abbia delle resposabilità più o meno importanti. Dagli approfondimenti che abbiamo fatto tutti insieme qui e ognuno per proprio conto, la questione sulla possibilità di prevedere un terremoto resta aperta. Per quanto il territorio dell'aquilano sia notoriamente una zona a rischio sismico e sia periodicamente soggetta a sciami sismici, va detto che generalmente prima di quest' ultima ondata, le scosse sono sempre state molto lievi e per lo più sotto la soglia della percezione umana. Il fenomeno che ha investito l'aquilano prima della catastrofe era di tutt' altro genere: le scosse erano forti, la gente le sentiva, tanto che molti erano spaventati e dormivano in macchina....Forse non si poteva prevedere l'ora e la data della scossa devastatrice, ma a mio avviso si poteva intuire che si stava preparando qualcosa. Forse la gente poteva essere allertata, messa in guardia, invece le si è voluto bendare gli occhi...
Ora si preferisce esaltare l'efficenza dei soccorsi e deve essere zittito chi prova a guardarsi indietro con spirito critico (che oggi a quanto pare si chiama propensione alla polemica) e si chiede "poteva essere fatto qualcosa di più?". Mi chiedo perchè deve essere zittito se effettivamente di più non poteva essere fatto? Questa continua pressione a guardare avanti, questo eterno ripetere "quanto simo bravi" " come siamo fieri" è solo positività o è anche qualcos'altro?
E poi... sospeso il vignettista Vauro?E il diritto di satira?
Se Anno Zero l' avesse condotto Beppe Grillo, il messaggio sarebbe stato recepito in modo corretto dall' opinione pubblica e avrebbe sortito gli effetti desiderati. Quello che tu chiami spirito critico io la chiamo schiuma alla bocca, poco utile e anzi molto deleteria. Era giusto partire dal presupposto che il terremoto potesse essere previsto, ma non come ha fatto Santoro il quale continua a parlare di regime ed è ancora li a sparare ad alzo zero senza un minimo di obbiettività. E' come quando si spara a volte giustamente sulla chiesa, senza considerare che vi sono però degli ottimi preti che compiono un gran lavoro. Per spirito polemico, sono arrivati perfino al punto di accostare al discorso terremoto il referendum imminente. Che tristezza.
Parliamo invece dalla dignità dimostrata dalla gente abruzzese, di quei pompieri e dei volontari della protezione civile che si sono adoperati con coraggio e dedizione all' aiuto delle popolazioni terremotate; cosa possibile solo alla presenza di un efficace coordinamento, poi le cose possono essere sempre migliorate, ma non certo con la polemica distruttiva di certe persone.
18/04/2009, 19:44
bleffort ha scritto:greenwarrior ha scritto:Blissenobiarella ha scritto:
la trasmissione di Santorio è stata criticata principalmente perchè partiva dal presupposto che il terremoto potesse essere previsto e che nella mancata prevenzione, lo Stato abbia delle resposabilità più o meno importanti. Dagli approfondimenti che abbiamo fatto tutti insieme qui e ognuno per proprio conto, la questione sulla possibilità di prevedere un terremoto resta aperta. Per quanto il territorio dell'aquilano sia notoriamente una zona a rischio sismico e sia periodicamente soggetta a sciami sismici, va detto che generalmente prima di quest' ultima ondata, le scosse sono sempre state molto lievi e per lo più sotto la soglia della percezione umana. Il fenomeno che ha investito l'aquilano prima della catastrofe era di tutt' altro genere: le scosse erano forti, la gente le sentiva, tanto che molti erano spaventati e dormivano in macchina....Forse non si poteva prevedere l'ora e la data della scossa devastatrice, ma a mio avviso si poteva intuire che si stava preparando qualcosa. Forse la gente poteva essere allertata, messa in guardia, invece le si è voluto bendare gli occhi...
Ora si preferisce esaltare l'efficenza dei soccorsi e deve essere zittito chi prova a guardarsi indietro con spirito critico (che oggi a quanto pare si chiama propensione alla polemica) e si chiede "poteva essere fatto qualcosa di più?". Mi chiedo perchè deve essere zittito se effettivamente di più non poteva essere fatto? Questa continua pressione a guardare avanti, questo eterno ripetere "quanto simo bravi" " come siamo fieri" è solo positività o è anche qualcos'altro?
E poi... sospeso il vignettista Vauro?E il diritto di satira?
Se Anno Zero l' avesse condotto Beppe Grillo, il messaggio sarebbe stato recepito in modo corretto dall' opinione pubblica e avrebbe sortito gli effetti desiderati. Quello che tu chiami spirito critico io la chiamo schiuma alla bocca, poco utile e anzi molto deleteria. Era giusto partire dal presupposto che il terremoto potesse essere previsto, ma non come ha fatto Santoro il quale continua a parlare di regime ed è ancora li a sparare ad alzo zero senza un minimo di obbiettività. E' come quando si spara a volte giustamente sulla chiesa, senza considerare che vi sono però degli ottimi preti che compiono un gran lavoro. Per spirito polemico, sono arrivati perfino al punto di accostare al discorso terremoto il referendum imminente. Che tristezza.
Parliamo invece dalla dignità dimostrata dalla gente abruzzese, di quei pompieri e dei volontari della protezione civile che si sono adoperati con coraggio e dedizione all' aiuto delle popolazioni terremotate; cosa possibile solo alla presenza di un efficace coordinamento, poi le cose possono essere sempre migliorate, ma non certo con la polemica distruttiva di certe persone.
Se tappiamo la bocca ad una delle poche voci che vanno controcorrente,allora........amen!.
18/04/2009, 20:29
greenwarrior ha scritto:Blissenobiarella ha scritto:
la trasmissione di Santorio è stata criticata principalmente perchè partiva dal presupposto che il terremoto potesse essere previsto e che nella mancata prevenzione, lo Stato abbia delle resposabilità più o meno importanti. Dagli approfondimenti che abbiamo fatto tutti insieme qui e ognuno per proprio conto, la questione sulla possibilità di prevedere un terremoto resta aperta. Per quanto il territorio dell'aquilano sia notoriamente una zona a rischio sismico e sia periodicamente soggetta a sciami sismici, va detto che generalmente prima di quest' ultima ondata, le scosse sono sempre state molto lievi e per lo più sotto la soglia della percezione umana. Il fenomeno che ha investito l'aquilano prima della catastrofe era di tutt' altro genere: le scosse erano forti, la gente le sentiva, tanto che molti erano spaventati e dormivano in macchina....Forse non si poteva prevedere l'ora e la data della scossa devastatrice, ma a mio avviso si poteva intuire che si stava preparando qualcosa. Forse la gente poteva essere allertata, messa in guardia, invece le si è voluto bendare gli occhi...
Ora si preferisce esaltare l'efficenza dei soccorsi e deve essere zittito chi prova a guardarsi indietro con spirito critico (che oggi a quanto pare si chiama propensione alla polemica) e si chiede "poteva essere fatto qualcosa di più?". Mi chiedo perchè deve essere zittito se effettivamente di più non poteva essere fatto? Questa continua pressione a guardare avanti, questo eterno ripetere "quanto simo bravi" " come siamo fieri" è solo positività o è anche qualcos'altro?
E poi... sospeso il vignettista Vauro?E il diritto di satira?
Se Anno Zero l' avesse condotto Beppe Grillo, il messaggio sarebbe stato recepito in modo corretto dall' opinione pubblica e avrebbe sortito gli effetti desiderati. Quello che tu chiami spirito critico io la chiamo schiuma alla bocca, poco utile e anzi molto deleteria. Era giusto partire dal presupposto che il terremoto potesse essere previsto, ma non come ha fatto Santoro il quale continua a parlare di regime ed è ancora li a sparare ad alzo zero senza un minimo di obbiettività. E' come quando si spara a volte giustamente sulla chiesa, senza considerare che vi sono però degli ottimi preti che compiono un gran lavoro. Per spirito polemico, sono arrivati perfino al punto di accostare al discorso terremoto il referendum imminente. Che tristezza.
Parliamo invece dalla dignità dimostrata dalla gente abruzzese, di quei pompieri e dei volontari della protezione civile che si sono adoperati con coraggio e dedizione all' aiuto delle popolazioni terremotate; cosa possibile solo alla presenza di un efficace coordinamento, poi le cose possono essere sempre migliorate, ma non certo con la polemica distruttiva di certe persone.
18/04/2009, 22:42
bleffort ha scritto:
Se tappiamo la bocca ad una delle poche voci che vanno controcorrente,allora........amen!.
19/04/2009, 09:41
19/04/2009, 09:55
19/04/2009, 11:35
http://www.uonna.it/abruzzo-terremoto-2009.htmCemento disarmato
Il crollo della prefettura. L'ospedale lesionato. La questura inagibile. Così i soccorsi sono rimasti senza testa. Perché nonostante le scosse nessuno aveva verificato gli edifici.
Giù la Prefettura: quello che doveva essere il centro nevralgico della gestione dell'emergenza è completamente fuori uso e ridotto a un cumulo di macerie. Inutilizzabile anche la questura, altro luogo considerato fondamentale per affrontare le grandi calamità. E poi si sbriciolano anche gli impianti dell'ospedale San Salvatore, inaugurato dieci anni fa, costruito con colonne in cemento armato e sale operatorie di cartapesta. Così il terremoto spazza via tre dei pilastri dei soccorsi: obbliga la Protezione civile a rivedere da zero i piani di intervento, in una zona che da sempre si conosce come sismica e che da settimane vive una sciame di scosse. Ma dove nessuno si era preoccupato di verificare la robustezza dei capisaldi per affrontare la crisi più drammatica: fino a domenica il palazzo ottocentesco della Prefettura era il fulcro di ogni strategia.
Davanti al collasso di queste strutture, il professor Franco Barberi, vulcanologo e presidente vicario della Commissione grandi rischi, non usa mezzi termini. "È desolante vedere un simile spettacolo di inefficienza e imprevidenza in un paese come il nostro che a misurarsi con le conseguenze dei forti terremoti dovrebbe essere abituato da sempre". E accusa: "Le responsabilità sono diffuse a tutti i livelli, purtroppo siamo un paese che non impara le lezioni". Invece l'emergenza è stata doppia, trasformando la pianificazione in improvvisazione.
Guido Bertolaso, sottosegretario e commissario straordinario per questo disastro, è stato persino costretto a sdoppiare la sala operativa, il cervello di tutte le operazioni. Una parte è finita nei locali della scuola sottufficiali delle FiammeGialle, una parte ha dovuto addirittura chiedere ospitalità a una struttura privata come la Reiss Romoli: un centro di alta formazione per le telecomunicazioni appartenente a Telecom Italia. Eppure, mai come questa volta si poteva essere pronti a scattare. Bastava rispettare la legge e ascoltare i segnali della natura, usando buon senso.
Dopo la strage di San Giuliano di Puglia, dopo l'assurdità di un terremoto che rade al suolo soltanto la scuola ossia l'edificio che doveva essere più solido, dopo la morte di quei ventisette bambini erano state varate nuove regole. Ma sono passati sette anni da quel sisma, choccante ma di dimensioni limitate, e i controlli sui palazzi pubblici non sono ancora diventati operativi: rinvio dopo rinvio, l'entrata in vigore delle norme continua a slittare. La legge ignora i tempi della terra. E così in Abruzzo tanti sono morti per colpa di verifiche che i legislatori hanno preferito rimandare. Con oltre 70 mila edifici da esaminare, finora in tutta Italia di verifiche ne sono state fatte sette mila, appena il dieci per cento del totale. In Abruzzo la media è ancora più bassa. Quanto, nessuno lo sa esattamente. Un alto responsabile della Protezione civile che preferisce mantenere l'anonimato confessa con rabbia a ?L'Espresso? di avere chiesto questi dati alla Regione Abruzzo senza riuscire ad ottenerli. Quello che è sicuro invece è che nessun intervento è stato fatto negli ultimi anni sugli edifici crollati all'Aquila, nonostante la Protezione civile disponesse di 280 milioni di euro per l'analisi della vulnerabilità e la messa in sicurezza delle strutture strategiche.
Il palazzo della Prefettura, per esempio, per la sua storica usura, secondo il professor Barberi andava pesantemente rinforzato. Oppure, in mancanza di volontà o di risorse, abbandonato a favore di un'altra sede sicura che ospitasse il quartiere generale dei soccorsi. Altre strade da seguire non ce n'erano. Non aver fatto né una cosa né l'altra apre un delicato capitolo sul fronte delle responsabilità che, secondo Barberi, "vanno comunque individuate". Il crollo della Prefettura ha infatti fatto perdere ore chiave. Subito dopo quella maledetta scossa delle 3.32 la macchina dell'emergenza a L'Aquila è rimasta senza testa: nessuna centrale, nessuna rete di collegamenti per coordinare il territorio con le strutture nazionali. Per indirizzare i soccorsi verso i paesi più colpiti, per orientare i mezzi a seconda delle necessità. "C'era un gravissimo problema di reti telefoniche e non riuscivo a contattare, dirigenti della provincia e sindaci", denuncia il presidente della Provincia, Stefania Pezzopane: "La gravità di quello che stavamo vivendo non è stata percepita subito".
I vertici delle operazioni si sono prima installati nella scuola di Telecom Italia, poi si sono trasferiti nella base della Guardia di Finanza, che disponeva di spazi per i veicoli e di connessioni con tutti gli apparati dello stato. Per ore c'è stato incertezza su come rintracciare i responsabili delle operazioni e sulla gestione delle informazioni. Ore preziose, in cui altre persone potevano essere salvate: altri superstiti oltre ai cento estratti dal coraggio di abitanti e soccorritori. Perchè nessuno ha verificato la stabilità della Prefettura? I piani di intervento, che la indicavano come centrale dell'emergenza, ricadono sotto la responsabilità della Protezione civile. Ed è incredibile che nonostante lo sciame di scosse che da giorni sia mancata la minima precauzione. Stefania Pezzopane parla di "tragedia annunciata": "Soprattutto dopo quello che succedeva da due mesi con numerosissime scosse come quella forte del 30 marzo che ci aveva portato alla chiusura di scuole". A più di dieci ore dal sisma, dichiara sempre la presidente della Provincia: "Ho l'impressione che la situazione del circondario sia stata sottovalutata".
La scossa del 30 marzo poteva essere un segnale d'allarme per mettere la macchina della Protezione civile in posizione di lancio. L'area interessata dai fenomeni sismici dista pochissimo da Roma, da Pescara e da Ancona, con una rete autostradale celebre per la sua estensione. Ci sono a distanze ridotte aeroporti civili e militari, ci sono basi di elicotteri, ci sono caserme dell'esercito e delle forze dell'ordine. C'era tutto per essere ineccepibili. E invece sono venuti a crollare i pilastri per la gestione dell'emergenza, lasciando nella confusione le prime ore, quelle più importanti per salvare le persone intrappolate tra le macerie.
Ancora più grave il caso dell'ospedale San Salvatore, entrato in funzione nel 1994 e che avrebbe dovuto resistere ad ogni genere di sisma. Invece è stato addirittura evacuato per le pesanti lesioni strutturali registrate anche nell'armatura del cemento. "E pensare che è costato tantissimo", afferma il suo direttore generale Roberto Merzetti: "In più, secondo le carte di cui disponiamo era stato a suo tempo garantito per resistere a terremoti addirittura più forti di quello che abbiamo appena registrato".
Non si sa quali garanzie siano a suo tempo state date per la Casa dello studente crollata e costata la vita di alcuni ragazzi. Anch'essa però era stata realizzata in cemento armato puntualmente spappolatosi sotto la spinta del sisma. Cemento del tutto particolare e inadatto alla bisogna e sul quale, sospettano in Regione, costruttori disonesti potrebbero avere speculato realizzando armature di scarsa qualità. Su tutto questo già si invoca l'intervento della magistratura. Perché i soccorritori arrivati sul posto lunedì si sono prodigati per tirare fuori dalle macerie quante più persone possibili, ma quelle ore chiave perse nell'assenza di un quartiere generale possono avere determinato la fine per molte altre vite imprigionate tra le travi. Nella speranza che almeno questa volte la lezione serva a evitare altri disastri futuri.
19/04/2009, 12:04
19/04/2009, 17:17
19/04/2009, 17:46
19/04/2009, 17:54
greenwarrior ha scritto:
Dalle mie parti nella provincia di Varese non si è sentito niente. Di che intensità è stato?
In teoria le nostre zone dovrebbero essere relativamente tranquille.
http://www.eurometeo.com/italian/read/doc_zone-sismiche
19/04/2009, 20:23
19/04/2009, 20:36
19/04/2009, 20:55