Politica Estera
L'Unicredit pronta a congelare i diritti libici nel suo azionariato
Libia: riunione a Palazzo Chigi per studiare la situazione Dati i rapporti di amicizia che ci legavano alla Libia e l'estrema vicinanza, il nostro politico è sempre li a monitorare la situazione, bollente, del vicino paese arabo.
E questa sera, alle ore 18.00, è iniziato, a Roma, a palazzo Chigi, un vertice straordinario sull'attuale situazione libica e, più in generale, sull'intero Nord Africa.
Il vertice che è presieduto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, erano invitati diversi ministri fra i quali: Ignazio La Russa, Difesa, Franco Frattini, Esteri, Roberto Maroni, Interni, Maurizio Sacconi, Lavoro, Altero Matteoli, Infrastrutture, Ferruccio Fazio, Salute, Giulio Tremonti, Economia.
In giornata, il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, aveva espresso la sua opinione su di un possibile intervento armato internazionale: “Non mi preoccupa il presidente Obama quanto certi guerrafondai che preferiscono le scorciatoie, senza rendersi conto di come un intervento militare significherebbe la terza guerra mondiale”.
Ed in un'intervista al quotidiano “La Padania” ha affermato: “Un'azione militare forte, in particolare da parte degli Usa, non farebbe altro che coalizzare gli altri Stati arabi.
E le conseguenze sarebbero devastanti.
Io cercherei di evitare in tutti i modi questa strada puntando su altre opzioni.
Tra queste un sostegno allo sviluppo economico.
Una sorta di nuovo piano Marshall”.
In Italia, un portavoce dell'Unicredit, dalla sede principale di Piazza Cordusio, riferendosi al congelamento di ogni attività economica e finanziaria di Muammar Gheddafi e libiche tutte, da parte dell'Unione Europea, ha dichiarato all'ANSA: “Se questo fosse confermato i diritti di voto degli azionisti libici in Unicredit verrebbero congelati”.
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