08/03/2011, 12:14
08/03/2011, 13:10
GIANLUCA1989 ha scritto:
Molto interessante...e alquanto inquietante...
Ne avevo gia sentito parlare... mi pare su national geographic,alcuni mesi fa... dovrebbe essere questo se non ricordo maleGuarda su youtube.com
08/03/2011, 16:35
08/03/2011, 17:54
Thethirdeye ha scritto:GIANLUCA1989 ha scritto:
Molto interessante...e alquanto inquietante...
Ne avevo gia sentito parlare... mi pare su national geographic,alcuni mesi fa... dovrebbe essere questo se non ricordo maleGuarda su youtube.com
No riesco a vederlo..... da che dipende?
08/03/2011, 21:21
donnacinzia ha scritto:
ehhh Daniele, bella notizia ci dai al sabato sera!!!
E poi già dicono che gli alieni sono tra noi, a questo punto sulla Terra non si sà più chi è nativo, e chi ci è approdato,
magari anche noi siamo arrrivati da qualche "laboratorio" oltre cielo.
09/03/2011, 16:48
13/03/2011, 13:04
13/03/2011, 19:10
14/03/2011, 00:53
13/09/2011, 16:24
13/09/2011, 17:28
14/09/2011, 14:36
14/09/2011, 14:48
Davide Petrachi ha scritto:
Ma non potrebbe essere che , oltre a essere super specializzati, questi funghi magari abbiano difficoltà a "governare" un cervello più complesso come quello umano?
14/09/2011, 14:52
07/09/2017, 17:32
a chicago
L’epidemia che trasforma i cani in coyote zombie
Parrebbe la trama di un fumetto di Dylan Dog o di un racconto di Stephen King. Eppure il soprannome rende molto bene la situazione che sta contraddistinguendo in questi ultimi tempi Chicago e i suoi dintorni: coyote zombie. Si tratta di canidi che stanno soffrendo di una grave malattia, la scabbia canina, detta anche rogna sarcoptica. Provoca perdita di pelo, difetti visivi, ulcere, prurito. E se non curata può condurre alla morte. Gli animali vengono spesso scambiati per cani randagi o semplicemente esemplari malnutriti. Tuttavia le forze dell’ordine della città statunitense lanciano l’allarme: potrebbe esserci un’epidemia in corso che potrebbe interessare anche gli animali domestici e addirittura l’uomo. Motivo per cui sono stati diffusi dei bollettini per dire di muoversi con cautela e di non lasciare in giro la spazzatura.
Le cause della malattia
I coyote zombie sono stati colpiti da un agente eziologico ben preciso: il Sarcoptes scabiei. È un acaro che si annida negli strati cutanei più superficiali, per poi conquistare ogni angolo del corpo dell’animale se non viene opportunamente trattato. Il ciclo biologico del parassita è di tre settimane, ma la malattia è molto contagiosa. L’uomo ne è colpito solo se viene a stretto contatto con l’animale. Ora bisogna capire in che modo risolvere il problema. Perché se da una parte si mira alla salvaguardia delle persone, è altrettanto urgente comprendere la strategia per cercare di debellare l’epidemia dei coyote. Anche se non sarà facile. Per una buona guarigione, infatti, ogni esemplare dovrebbe essere sottoposto a bagni settimanali a base di shampoo acaricidi, per almeno un mese. La stampa parla di coyote zombie perché gli animali comparsi in vari punti della città, si aggirano barcollando, smagriti e con ampie aree del corpo senza pelo. Se ne vedono più del solito per i problemi oculari che caratterizzano il morbo: preferiscono andare in cerca di cibo durante il giorno, contro quelle che sono le loro tradizionali abitudini notturne.