14/04/2009, 21:25
Thethirdeye ha scritto:Messaggio di Blissenobiarella
Scoperto materiale termitico attivo nella polvere proveniente dalla catastrofe dell’11/9 - 07/04/09
da 911blogger
Il documento si chiude con la seguente frase: «Sulla base di queste osservazioni, concludiamo che lo strato rosso dei frammenti rosso-grigi recuperati tra le polveri del WTC è un materiale termitico attivo, non ancora soggetto a reazioni, assemblato con tecniche nanotecnologiche, e rappresenta un materiale pirotecnico e/o esplosivo ad alto potenziale».
A farla breve, il documento invalida la versione ufficiale secondo la quale “non esistono prove” sulla presenza di materiali esplosivi/pirotecnici negli edifici del WTC.
Cosa ci fanno delle grandi quantità di materiale esplosivo/pirotecnico ad alta tecnologia tra le polveri del WTC? Chi ha generato tonnellate di una tale roba, e perché? Perché gli investigatori governativi si sono rifiutati di cercare residui di esplosivo subito dopo i fatti del WTC?
Sono questi gli interrogativi essenziali sollevati da questo studio scientifico.
Era ora che qualcuno lo stabilisse con delle
prove scientifiche incontrovertibili
Non so se vi rendete conto (e mi riferisco ai vari scettici
della teoria della cospirazione di questo forum) CHE COSA
rappresenti questa notizia per la questione 11/9.
Clamoroso direi....
![[^]](./images/smilies/UF/icon_smile_approve.gif "Approvazione"){kind=icon}
Sin dall' inizio i pompieri avevano parlato di termite, la prova inconfutabile delle esplosioni controllate.
15/04/2009, 00:06
Non fatevi menare per il naso da questo Jones, la termite non e` un esplosivo percio` nemmeno la "nano termite" lo e`. Solamente non c'e` uno straccio di esplosione evidente, allora tirano in ballo la termite come esplosivo silenzioso. Prima racconta che la N-T e prodotta usando la nano-tecnologia, per ottenere una miscela omogenea e poi bello bello dice che le dimensioni delle particelle variano fino ad un millimetro Ma non sa neanche lui di cosa sta parlando. Prima di tutto le dimensioni sarebbero le stesse per tutte le particelle e poi si parla di micron
Racconta poi che non ne sa molto di N-T , afferma anche di non sapre di nano tecnologia, e si vede, ma per favore
Racconta poi che non ne sa molto di N-T , afferma anche di non sapre di nano tecnologia, e si vede, ma per favore
15/04/2009, 18:33
superpippo ha scritto:CosmoSantel ha scritto:
Sai cosa glie ne frega a quellepersone.. Pimadi su Piramidi su piramidi su piramidi......
Rimango della mia.. se vogliamo davvero fare qualcosa di concreto direi di tentare un incontro.. umani e non .. e agire di infiltrazione con il loro supporto . Se liberiamo gli ostaggi velocizziamo la federazione (sempre ammesso che gli ostaggi siano della federazione..) e comunque.. dovremmo indagare se con il channelin si possa realmente comunicare con qualcuno di corporeo in caso contrario dovremmo tenere in considerazione che le entita .incorporee- o energie sensienti o Angeli caduti o che altro siano dalla parte diciamo ..giusta. In sostanza .. se alcuni dei vertici sono manovrati chi e' che vuole la rottura dei SIGILLI ?
Mi si è slacciata una scarpa
Ti aiuto io.
![[:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif "Davvero Felice"){kind=icon}
16/04/2009, 02:53
BlitzKrieg ha scritto:
Non fatevi menare per il naso da questo Jones
No no...... meglio farsi menare per il naso
dalla versione ufficiale.....
![[:261]](./images/smilies/UF/261.GIF "Emoticon")
16/04/2009, 20:34
Thethirdeye ha scritto:BlitzKrieg ha scritto:
Non fatevi menare per il naso da questo Jones
No no...... meglio farsi menare per il naso
dalla versione ufficiale.....
Ebbene, se per controbbattere alla versione ufficiale devo dare credito ad un individuo, anzi otto di loro che studiano una polvere rossa per due anni, arrivano alla conclusione che si tratti di nano-termite e dopo due anni, questi otto studiosi ammettono (per bocca di Jones) di non saperne molto di nano-termite e di nano tecnologia.... Allora io sto con la versione ufficiale, quando ho qualche minuto mi riguardo il video e ti dico tutto quello che stona
16/04/2009, 22:30
".......è un materiale termitico attivo, non ancora soggetto a reazioni, assemblato con tecniche nanotecnologiche........"
Questa è una supercazzzola in stile Antani e la prematurata con scappellamento a desta terapia tapioco
Ma come si fa a dare retta a cialtroni del genere ?
PS. ho dovuto scrivere "supercazzzola" con 3 ZETA perchè la parola veniva sostituita con "supercavolola" !!???!?!?![[xx(]](./images/smilies/UF/icon_smile_dead.gif "Morto")
Questa è una supercazzzola in stile Antani e la prematurata con scappellamento a desta terapia tapioco
Ma come si fa a dare retta a cialtroni del genere ?
PS. ho dovuto scrivere "supercazzzola" con 3 ZETA perchè la parola veniva sostituita con "supercavolola" !!???!?!?
Ultima modifica di aufononmistufo il 16/04/2009, 22:33, modificato 1 volta in totale.
17/04/2009, 01:25
Niels Harrit: «Altro che “pistola fumante”, c’è la “pistola carica” dell’11/9»
di Pino Cabras - 14/04/2009
Fonte: megachip [scheda fonte]
Abbiamo visto di recente la ricerca sulle polveri del WTC firmata tra gli altri dal professor Niels Harrit dell’Università di Copenaghen, un professore che ha la vocazione della nano-chimica, di cui è un esperto. Il clamore suscitato da questa ricerca ha portato il 6 aprile 2009 a una intervista di Harrit sul canale TV2 della tv pubblica danese, in seconda serata. Harrit è stato intervistato per 10 minuti durante il tg.
L’8 aprile, Harrit è stato di nuovo intervistato per sei minuti durante un programma del mattino di notizie e intrattenimento in diretta sulla stessa rete. In entrambe le occasioni Harrit ha potuto argomentare bene le proprie tesi con intervistatori aperti e corretti.
La prima intervista è stata sottotitolata in inglese e caricata su YouTube. Di seguito si può vedere l’intervista e la sua traduzione in italiano:
http://www.youtube.com/watch?v=8_tf25lx_3o
Intervista a Niels Harrit su TV2 News, Danimarca.
Alcuni ricercatori internazionali hanno trovato tracce di esplosivi in mezzo ai detriti del World Trade Center.
Un nuovo articolo scientifico conclude che gli impatti dei due aerei dirottati non causarono i crolli nel 2001.
Rivolgiamo la nostra attenzione all’11/9, il grande attacco su New York. Apparentemente i due impatti degli aeroplani non cagionarono il crollo delle torri, secondo quanto afferma un articolo scientifico da poco pubblicato.
I ricercatori hanno trovato dell’esplosivo detto nano-termite fra i resti, e non può provenire dagli aerei. Ritengono che svariate tonnellate di esplosivi siano state collocate negli edifici in precedenza.
Niels Harrit, lei e altri otto ricercatori stabilite in questo articolo che sia stata la nano-termite a far sì che questi edifici crollassero. Che cos’è la nano-termite?
«Abbiamo trovato nano-termite nei detriti. Non stiamo dicendo che sia stata usata soltanto nano-termite. La termite stessa risale al 1893. È una mistura di alluminio e polvere di ruggine, che reagisce fino a creare intenso calore. La reazione produce ferro, scaldato a 2500 °C. Questo può essere usato per fare saldature. Può essere anche usato per fondere altro ferro. Siccome le nanotecnologie rendono le cose più piccole, nella nano-termite, questa polvere del 1893 è ridotta in particelle minuscole, perfettamente mescolate. Quando queste reagiscono, l’intenso calore si sviluppa molto più velocemente. La nano-termite può essere mischiata con additivi per sprigionare un calore intenso, o fungere da efficacissimo esplosivo. Contiene più energia della dinamite, e può essere usata come combustibile per razzi.»
Ho cercato con Google “nano-termite”, e non è che si sia scritto molto su di essa. Si tratta di una sostanza scientifica ampiamente conosciuta? O è così nuova che gli altri scienziati la conoscono a malapena?
«È un nome collettivo per una classe di sostanze con alti livelli di energia. Se dei ricercatori civili (come lo sono io) non la conoscono abbastanza, è probabilmente perché non lavorano granché con gli esplosivi, come invece fanno gli scienziati militari. Dovrebbe chiedere a loro. Io non so quanta familiarità abbiano con le nanotecnologie.»
Quindi lei ha trovato questa sostanza nel WTC, perché pensa che abbia causato i crolli?
«Be’, è un esplosivo. Per cos’altro sarebbe dovuto essere lì?»
Lei ritiene che l’intenso calore abbia fuso la struttura di sostegno in acciaio dell’edificio, e abbia causato che gli edifici collassassero come un castello di carte?
«Non posso dire di preciso, visto che questa sostanza serve a entrambi gli scopi. Può esplodere e frantumare le cose, e può fonderle. Entrambi gli effetti furono probabilmente utilizzati, per come ho visto. Del metallo fuso si riversa fuori dalla Torre Sud diversi minuti prima del crollo. Questo indica che l’intera struttura era stata indebolita in precedenza. Poi i normali esplosivi entrarono in gioco. L’effettiva sequenza del crollo doveva essere sincronizzata alla perfezione, fin giù.»
Di quali quantità stiamo parlando?
«Grandi quantità. C’erano solo due aerei, ma tre grattacieli sono crollati. Sappiamo grosso modo quanta polvere fu generata. Le foto mostrano enormi quantità: tranne l’acciaio tutto fu polverizzato. E sappiamo grosso modo quanta termite incombusta abbiamo trovato. Questa è la “pistola carica”, un materiale che non si è acceso per qualche ragione. Stiamo parlando di tonnellate. Oltre 10 tonnellate, può darsi 100 tonnellate.»
Dieci tonnellate, può darsi cento tonnellate, in tre edifici? E queste sostanze non si trovano normalmente in simili edifici?
«No, no. Questi materiali sono estremamente avanzati.»
Come si fa a collocare un tale materiale in un grattacielo, su tutti i piani?
«Cioè come si fa a portarlo dentro?»
Sì.
«Con i pallet. Se dovessi trasportarlo i quelle quantità userei i pallet. Prenderei un carrello e li movimenterei su pallet.»
Perché questo non è stato scoperto prima?
«Da chi?»
Dai portieri, per esempio. Se sta facendo passare da 10 a 100 tonnellate di nano-termite, e la sta piazzando su tutti i piani, sono solo sorpreso che nessuno l’abbia notata.
«Da giornalista, dovrebbe indirizzare tale domanda alla società responsabile della sicurezza al WTC.»
Dunque lei non ha alcun dubbio che il materiale era presente?
«Non si può contraffare questo tipo di scienza. L’abbiamo trovata. Termite non ancora soggetta a reazioni.»
Quale accoglienza ha ricevuto il suo articolo nel mondo? Per me si tratta di conoscenza del tutto nuova.
«È stato pubblicato appena venerdì scorso. Perciò è troppo presto per dirlo. Ma l’articolo potrebbe non essere così inedito e singolare come le sembra. Centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo sanno da molto che i tre edifici sono stati demoliti. Questo era lampante. La nostra ricerca è solo l’ultimo chiodo sulla bara. Questa non è la “pistola fumante”, è la “pistola carica”. Ogni giorno, migliaia di persone comprendono che il WTC fu demolito. Questo è qualcosa che non si può fermare.»
Perché nessuno ha scoperto da prima che c’era nano-termite negli edifici? Son passati quasi dieci anni.
«Lei intende nella polvere?»
Sì.
«È stato per caso che qualcuno ha osservato la polvere al microscopio. Si tratta di minuscoli frammenti rossi. I più grandi misurano 1 mm, e possono essere visti a occhio nudo. Ma occorre il microscopio per vedere la maggior parte. È stato per caso che qualcuno li ha scoperti due anni fa. Ci sono voluti 18 mesi per preparare l’articolo scientifico cui lei si riferisce. È un articolo davvero completo basato su una ricerca minuziosa.»
Lei ha lavorato su questo per diversi anni, perché la cosa non le tornava?
«Sì, oltre due anni in effetti. Tutto è cominciato quando ho visto il crollo dell’Edificio 7, il terzo grattacielo. È crollato sette ore dopo le torri gemelle. E c’erano solo due aeroplani. Quando vedi un edificio di 47 piani, alto 186 metri, crollare in 6,5 secondi, e sei uno scienziato, pensi “cosa?”. Ho dovuto guardarlo ancora, e ancora. Ho toccato il tasto dieci volte, e la mia mandibola scendeva sempre più giù. Per prima cosa, non avevo mai sentito prima di quell’edificio. E non c’era nessuna ragione visibile per cui dovesse crollare in quel modo, direttamente giù, in 6,5 secondi. Non mi son dato pace da quel giorno.»
Sin dall’11/9 ci sono state speculazioni, e teorie del complotto. Cosa ha da dire ai telespettatori che sentono della sua ricerca e dicono “questa l’abbiamo già sentita, ci sono tante teorie del complotto”. Cosa direbbe per convincerli che questa è diversa?
«Penso che ci sia una sola teoria del complotto di cui valga la pena parlare, quella che riguarda i 19 dirottatori. Ritengo che i telespettatori debbano domandarsi quali prove abbiano visto a sostegno della teoria del complotto ufficiale. Se qualcuno ha visto delle prove, mi piacerebbe sentirlo in merito. Nessuno è stato formalmente incriminato. Nessuno è “wanted”. Il nostro lavoro dovrebbe portare a richiedere un’appropriata inchiesta criminale sugli attacchi terroristici dell’11/9, perché finora non c’è stata. La stiamo ancora aspettando. Noi speriamo che i nostri risultati saranno usati come una prova tecnica quando quel giorno verrà».
Niels Harrit, avvincente, grazie per essere intervenuto.
«È stato un piacere.»
Tante altre notizie su http://www.ariannaeditrice.it
http://www.ariannaeditrice.it/articolo. ... 3cb5ef91bc
di Pino Cabras - 14/04/2009
Fonte: megachip [scheda fonte]
Abbiamo visto di recente la ricerca sulle polveri del WTC firmata tra gli altri dal professor Niels Harrit dell’Università di Copenaghen, un professore che ha la vocazione della nano-chimica, di cui è un esperto. Il clamore suscitato da questa ricerca ha portato il 6 aprile 2009 a una intervista di Harrit sul canale TV2 della tv pubblica danese, in seconda serata. Harrit è stato intervistato per 10 minuti durante il tg.
L’8 aprile, Harrit è stato di nuovo intervistato per sei minuti durante un programma del mattino di notizie e intrattenimento in diretta sulla stessa rete. In entrambe le occasioni Harrit ha potuto argomentare bene le proprie tesi con intervistatori aperti e corretti.
La prima intervista è stata sottotitolata in inglese e caricata su YouTube. Di seguito si può vedere l’intervista e la sua traduzione in italiano:
http://www.youtube.com/watch?v=8_tf25lx_3o
Intervista a Niels Harrit su TV2 News, Danimarca.
Alcuni ricercatori internazionali hanno trovato tracce di esplosivi in mezzo ai detriti del World Trade Center.
Un nuovo articolo scientifico conclude che gli impatti dei due aerei dirottati non causarono i crolli nel 2001.
Rivolgiamo la nostra attenzione all’11/9, il grande attacco su New York. Apparentemente i due impatti degli aeroplani non cagionarono il crollo delle torri, secondo quanto afferma un articolo scientifico da poco pubblicato.
I ricercatori hanno trovato dell’esplosivo detto nano-termite fra i resti, e non può provenire dagli aerei. Ritengono che svariate tonnellate di esplosivi siano state collocate negli edifici in precedenza.
Niels Harrit, lei e altri otto ricercatori stabilite in questo articolo che sia stata la nano-termite a far sì che questi edifici crollassero. Che cos’è la nano-termite?
«Abbiamo trovato nano-termite nei detriti. Non stiamo dicendo che sia stata usata soltanto nano-termite. La termite stessa risale al 1893. È una mistura di alluminio e polvere di ruggine, che reagisce fino a creare intenso calore. La reazione produce ferro, scaldato a 2500 °C. Questo può essere usato per fare saldature. Può essere anche usato per fondere altro ferro. Siccome le nanotecnologie rendono le cose più piccole, nella nano-termite, questa polvere del 1893 è ridotta in particelle minuscole, perfettamente mescolate. Quando queste reagiscono, l’intenso calore si sviluppa molto più velocemente. La nano-termite può essere mischiata con additivi per sprigionare un calore intenso, o fungere da efficacissimo esplosivo. Contiene più energia della dinamite, e può essere usata come combustibile per razzi.»
Ho cercato con Google “nano-termite”, e non è che si sia scritto molto su di essa. Si tratta di una sostanza scientifica ampiamente conosciuta? O è così nuova che gli altri scienziati la conoscono a malapena?
«È un nome collettivo per una classe di sostanze con alti livelli di energia. Se dei ricercatori civili (come lo sono io) non la conoscono abbastanza, è probabilmente perché non lavorano granché con gli esplosivi, come invece fanno gli scienziati militari. Dovrebbe chiedere a loro. Io non so quanta familiarità abbiano con le nanotecnologie.»
Quindi lei ha trovato questa sostanza nel WTC, perché pensa che abbia causato i crolli?
«Be’, è un esplosivo. Per cos’altro sarebbe dovuto essere lì?»
Lei ritiene che l’intenso calore abbia fuso la struttura di sostegno in acciaio dell’edificio, e abbia causato che gli edifici collassassero come un castello di carte?
«Non posso dire di preciso, visto che questa sostanza serve a entrambi gli scopi. Può esplodere e frantumare le cose, e può fonderle. Entrambi gli effetti furono probabilmente utilizzati, per come ho visto. Del metallo fuso si riversa fuori dalla Torre Sud diversi minuti prima del crollo. Questo indica che l’intera struttura era stata indebolita in precedenza. Poi i normali esplosivi entrarono in gioco. L’effettiva sequenza del crollo doveva essere sincronizzata alla perfezione, fin giù.»
Di quali quantità stiamo parlando?
«Grandi quantità. C’erano solo due aerei, ma tre grattacieli sono crollati. Sappiamo grosso modo quanta polvere fu generata. Le foto mostrano enormi quantità: tranne l’acciaio tutto fu polverizzato. E sappiamo grosso modo quanta termite incombusta abbiamo trovato. Questa è la “pistola carica”, un materiale che non si è acceso per qualche ragione. Stiamo parlando di tonnellate. Oltre 10 tonnellate, può darsi 100 tonnellate.»
Dieci tonnellate, può darsi cento tonnellate, in tre edifici? E queste sostanze non si trovano normalmente in simili edifici?
«No, no. Questi materiali sono estremamente avanzati.»
Come si fa a collocare un tale materiale in un grattacielo, su tutti i piani?
«Cioè come si fa a portarlo dentro?»
Sì.
«Con i pallet. Se dovessi trasportarlo i quelle quantità userei i pallet. Prenderei un carrello e li movimenterei su pallet.»
Perché questo non è stato scoperto prima?
«Da chi?»
Dai portieri, per esempio. Se sta facendo passare da 10 a 100 tonnellate di nano-termite, e la sta piazzando su tutti i piani, sono solo sorpreso che nessuno l’abbia notata.
«Da giornalista, dovrebbe indirizzare tale domanda alla società responsabile della sicurezza al WTC.»
Dunque lei non ha alcun dubbio che il materiale era presente?
«Non si può contraffare questo tipo di scienza. L’abbiamo trovata. Termite non ancora soggetta a reazioni.»
Quale accoglienza ha ricevuto il suo articolo nel mondo? Per me si tratta di conoscenza del tutto nuova.
«È stato pubblicato appena venerdì scorso. Perciò è troppo presto per dirlo. Ma l’articolo potrebbe non essere così inedito e singolare come le sembra. Centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo sanno da molto che i tre edifici sono stati demoliti. Questo era lampante. La nostra ricerca è solo l’ultimo chiodo sulla bara. Questa non è la “pistola fumante”, è la “pistola carica”. Ogni giorno, migliaia di persone comprendono che il WTC fu demolito. Questo è qualcosa che non si può fermare.»
Perché nessuno ha scoperto da prima che c’era nano-termite negli edifici? Son passati quasi dieci anni.
«Lei intende nella polvere?»
Sì.
«È stato per caso che qualcuno ha osservato la polvere al microscopio. Si tratta di minuscoli frammenti rossi. I più grandi misurano 1 mm, e possono essere visti a occhio nudo. Ma occorre il microscopio per vedere la maggior parte. È stato per caso che qualcuno li ha scoperti due anni fa. Ci sono voluti 18 mesi per preparare l’articolo scientifico cui lei si riferisce. È un articolo davvero completo basato su una ricerca minuziosa.»
Lei ha lavorato su questo per diversi anni, perché la cosa non le tornava?
«Sì, oltre due anni in effetti. Tutto è cominciato quando ho visto il crollo dell’Edificio 7, il terzo grattacielo. È crollato sette ore dopo le torri gemelle. E c’erano solo due aeroplani. Quando vedi un edificio di 47 piani, alto 186 metri, crollare in 6,5 secondi, e sei uno scienziato, pensi “cosa?”. Ho dovuto guardarlo ancora, e ancora. Ho toccato il tasto dieci volte, e la mia mandibola scendeva sempre più giù. Per prima cosa, non avevo mai sentito prima di quell’edificio. E non c’era nessuna ragione visibile per cui dovesse crollare in quel modo, direttamente giù, in 6,5 secondi. Non mi son dato pace da quel giorno.»
Sin dall’11/9 ci sono state speculazioni, e teorie del complotto. Cosa ha da dire ai telespettatori che sentono della sua ricerca e dicono “questa l’abbiamo già sentita, ci sono tante teorie del complotto”. Cosa direbbe per convincerli che questa è diversa?
«Penso che ci sia una sola teoria del complotto di cui valga la pena parlare, quella che riguarda i 19 dirottatori. Ritengo che i telespettatori debbano domandarsi quali prove abbiano visto a sostegno della teoria del complotto ufficiale. Se qualcuno ha visto delle prove, mi piacerebbe sentirlo in merito. Nessuno è stato formalmente incriminato. Nessuno è “wanted”. Il nostro lavoro dovrebbe portare a richiedere un’appropriata inchiesta criminale sugli attacchi terroristici dell’11/9, perché finora non c’è stata. La stiamo ancora aspettando. Noi speriamo che i nostri risultati saranno usati come una prova tecnica quando quel giorno verrà».
Niels Harrit, avvincente, grazie per essere intervenuto.
«È stato un piacere.»
Tante altre notizie su http://www.ariannaeditrice.it
http://www.ariannaeditrice.it/articolo. ... 3cb5ef91bc
17/04/2009, 01:34
per un informazione equa.. una lettura anticomplottista ![[:p]](./images/smilies/UF/icon_smile_tongue.gif "Goloso")
http://undicisettembre.blogspot.com/200 ... rmite.html
http://undicisettembre.blogspot.com/200 ... rmite.html
17/04/2009, 02:11
Blissenobiarella ha scritto:
Niels Harrit: «Altro che “pistola fumante”, c’è la “pistola carica” dell’11/9»
di Pino Cabras - 14/04/2009
Fonte: megachip [scheda fonte]
Abbiamo visto di recente la ricerca sulle polveri del WTC firmata tra gli altri dal professor Niels Harrit dell’Università di Copenaghen, un professore che ha la vocazione della nano-chimica, di cui è un esperto. Il clamore suscitato da questa ricerca ha portato il 6 aprile 2009 a una intervista di Harrit sul canale TV2 della tv pubblica danese, in seconda serata. Harrit è stato intervistato per 10 minuti durante il tg.
L’8 aprile, Harrit è stato di nuovo intervistato per sei minuti durante un programma del mattino di notizie e intrattenimento in diretta sulla stessa rete. In entrambe le occasioni Harrit ha potuto argomentare bene le proprie tesi con intervistatori aperti e corretti.
La prima intervista è stata sottotitolata in inglese e caricata su YouTube. Di seguito si può vedere l’intervista e la sua traduzione in italiano:
http://www.youtube.com/watch?v=8_tf25lx_3o
Intervista a Niels Harrit su TV2 News, Danimarca.
Alcuni ricercatori internazionali hanno trovato tracce di esplosivi in mezzo ai detriti del World Trade Center.
Un nuovo articolo scientifico conclude che gli impatti dei due aerei dirottati non causarono i crolli nel 2001.
Rivolgiamo la nostra attenzione all’11/9, il grande attacco su New York. Apparentemente i due impatti degli aeroplani non cagionarono il crollo delle torri, secondo quanto afferma un articolo scientifico da poco pubblicato.
I ricercatori hanno trovato dell’esplosivo detto nano-termite fra i resti, e non può provenire dagli aerei. Ritengono che svariate tonnellate di esplosivi siano state collocate negli edifici in precedenza.
Niels Harrit, lei e altri otto ricercatori stabilite in questo articolo che sia stata la nano-termite a far sì che questi edifici crollassero. Che cos’è la nano-termite?
«Abbiamo trovato nano-termite nei detriti. Non stiamo dicendo che sia stata usata soltanto nano-termite. La termite stessa risale al 1893. È una mistura di alluminio e polvere di ruggine, che reagisce fino a creare intenso calore. La reazione produce ferro, scaldato a 2500 °C. Questo può essere usato per fare saldature. Può essere anche usato per fondere altro ferro. Siccome le nanotecnologie rendono le cose più piccole, nella nano-termite, questa polvere del 1893 è ridotta in particelle minuscole, perfettamente mescolate. Quando queste reagiscono, l’intenso calore si sviluppa molto più velocemente. La nano-termite può essere mischiata con additivi per sprigionare un calore intenso, o fungere da efficacissimo esplosivo. Contiene più energia della dinamite, e può essere usata come combustibile per razzi.»
Ho cercato con Google “nano-termite”, e non è che si sia scritto molto su di essa. Si tratta di una sostanza scientifica ampiamente conosciuta? O è così nuova che gli altri scienziati la conoscono a malapena?
«È un nome collettivo per una classe di sostanze con alti livelli di energia. Se dei ricercatori civili (come lo sono io) non la conoscono abbastanza, è probabilmente perché non lavorano granché con gli esplosivi, come invece fanno gli scienziati militari. Dovrebbe chiedere a loro. Io non so quanta familiarità abbiano con le nanotecnologie.»
Quindi lei ha trovato questa sostanza nel WTC, perché pensa che abbia causato i crolli?
«Be’, è un esplosivo. Per cos’altro sarebbe dovuto essere lì?»
Lei ritiene che l’intenso calore abbia fuso la struttura di sostegno in acciaio dell’edificio, e abbia causato che gli edifici collassassero come un castello di carte?
«Non posso dire di preciso, visto che questa sostanza serve a entrambi gli scopi. Può esplodere e frantumare le cose, e può fonderle. Entrambi gli effetti furono probabilmente utilizzati, per come ho visto. Del metallo fuso si riversa fuori dalla Torre Sud diversi minuti prima del crollo. Questo indica che l’intera struttura era stata indebolita in precedenza. Poi i normali esplosivi entrarono in gioco. L’effettiva sequenza del crollo doveva essere sincronizzata alla perfezione, fin giù.»
Di quali quantità stiamo parlando?
«Grandi quantità. C’erano solo due aerei, ma tre grattacieli sono crollati. Sappiamo grosso modo quanta polvere fu generata. Le foto mostrano enormi quantità: tranne l’acciaio tutto fu polverizzato. E sappiamo grosso modo quanta termite incombusta abbiamo trovato. Questa è la “pistola carica”, un materiale che non si è acceso per qualche ragione. Stiamo parlando di tonnellate. Oltre 10 tonnellate, può darsi 100 tonnellate.»
Dieci tonnellate, può darsi cento tonnellate, in tre edifici? E queste sostanze non si trovano normalmente in simili edifici?
«No, no. Questi materiali sono estremamente avanzati.»
Come si fa a collocare un tale materiale in un grattacielo, su tutti i piani?
«Cioè come si fa a portarlo dentro?»
Sì.
«Con i pallet. Se dovessi trasportarlo i quelle quantità userei i pallet. Prenderei un carrello e li movimenterei su pallet.»
Perché questo non è stato scoperto prima?
«Da chi?»
Dai portieri, per esempio. Se sta facendo passare da 10 a 100 tonnellate di nano-termite, e la sta piazzando su tutti i piani, sono solo sorpreso che nessuno l’abbia notata.
«Da giornalista, dovrebbe indirizzare tale domanda alla società responsabile della sicurezza al WTC.»
Dunque lei non ha alcun dubbio che il materiale era presente?
«Non si può contraffare questo tipo di scienza. L’abbiamo trovata. Termite non ancora soggetta a reazioni.»
Quale accoglienza ha ricevuto il suo articolo nel mondo? Per me si tratta di conoscenza del tutto nuova.
«È stato pubblicato appena venerdì scorso. Perciò è troppo presto per dirlo. Ma l’articolo potrebbe non essere così inedito e singolare come le sembra. Centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo sanno da molto che i tre edifici sono stati demoliti. Questo era lampante. La nostra ricerca è solo l’ultimo chiodo sulla bara. Questa non è la “pistola fumante”, è la “pistola carica”. Ogni giorno, migliaia di persone comprendono che il WTC fu demolito. Questo è qualcosa che non si può fermare.»
Perché nessuno ha scoperto da prima che c’era nano-termite negli edifici? Son passati quasi dieci anni.
«Lei intende nella polvere?»
Sì.
«È stato per caso che qualcuno ha osservato la polvere al microscopio. Si tratta di minuscoli frammenti rossi. I più grandi misurano 1 mm, e possono essere visti a occhio nudo. Ma occorre il microscopio per vedere la maggior parte. È stato per caso che qualcuno li ha scoperti due anni fa. Ci sono voluti 18 mesi per preparare l’articolo scientifico cui lei si riferisce. È un articolo davvero completo basato su una ricerca minuziosa.»
Lei ha lavorato su questo per diversi anni, perché la cosa non le tornava?
«Sì, oltre due anni in effetti. Tutto è cominciato quando ho visto il crollo dell’Edificio 7, il terzo grattacielo. È crollato sette ore dopo le torri gemelle. E c’erano solo due aeroplani. Quando vedi un edificio di 47 piani, alto 186 metri, crollare in 6,5 secondi, e sei uno scienziato, pensi “cosa?”. Ho dovuto guardarlo ancora, e ancora. Ho toccato il tasto dieci volte, e la mia mandibola scendeva sempre più giù. Per prima cosa, non avevo mai sentito prima di quell’edificio. E non c’era nessuna ragione visibile per cui dovesse crollare in quel modo, direttamente giù, in 6,5 secondi. Non mi son dato pace da quel giorno.»
Sin dall’11/9 ci sono state speculazioni, e teorie del complotto. Cosa ha da dire ai telespettatori che sentono della sua ricerca e dicono “questa l’abbiamo già sentita, ci sono tante teorie del complotto”. Cosa direbbe per convincerli che questa è diversa?
«Penso che ci sia una sola teoria del complotto di cui valga la pena parlare, quella che riguarda i 19 dirottatori. Ritengo che i telespettatori debbano domandarsi quali prove abbiano visto a sostegno della teoria del complotto ufficiale. Se qualcuno ha visto delle prove, mi piacerebbe sentirlo in merito. Nessuno è stato formalmente incriminato. Nessuno è “wanted”. Il nostro lavoro dovrebbe portare a richiedere un’appropriata inchiesta criminale sugli attacchi terroristici dell’11/9, perché finora non c’è stata. La stiamo ancora aspettando. Noi speriamo che i nostri risultati saranno usati come una prova tecnica quando quel giorno verrà».
Niels Harrit, avvincente, grazie per essere intervenuto.
«È stato un piacere.»
Tante altre notizie su http://www.ariannaeditrice.it
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Grazie Bliss....
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NB: a proposito di società responsabile della sicurezza al WTC e a proposito di COME quel materiale è entrato negli edifici......
BlitzKrieg..... tu loi sai CHI è il titolare di quella società, vero?
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18/04/2009, 03:01
Chi e` o fosse il titolare e` irrilevante, dal momentto che questa storia e` una panzana
Che scusa e`? Che esperto di nano -chimica sarebbe? Nove esperti (non otto come ho menzionato prima) che in due anni di ricerca non si prendono un po di tempo per capire che stanno studiando? A parte che degli esperti di chimica lo dovrebbero sapere, (almeno uno su nove), poi non sanno di cosa parlano e si lanciano nelle statistiche di quanto ce ne` voglia per tirare giu` le torri.
Come fa una persona ha dichiarare di non conoscere la nano-thermite ed a professare di demolizioni con la stessa se non sa` come e` fatta ne` come funziona, non capendo un'acca di demolizioni
Per non parlare del fatto che a parte la sicurezza, nessuno dei sopravvisuti (migliaia di persone all'interno delle torri), ha notato tonnellate di materiale attaccato alle colonne d'acciao su tutti i piani, messe a nudo per l'occasione. E ancora come si puo pretendere di fare une demolizione controllata di quel calibro piazzando cariche ed thermite minuziosamente e pretendere che tutto funzioni a dovere dopo che gli aerei hanno spazzato via tutto nelle zone di impatto.
Un'alta grossa bugia :Solo per caso hanno scoperto questa polvere rossa di nano-termite, nessuno l'aveva mai cercata....Ma se Jones sono anni che parla di thermite, possibile che avendo la stessa composizione chimicha in tutti questi anni nessuno
se ne` sia accorto?
E poi ancora col wtc 7, che e` crollato in modo inspiegabile, inspiegabile perche` ci vuol lucrare sopra con la sua panzana,
Sara` indipendente , ma non certo imparziale...
Abbiamo visto di recente la ricerca sulle polveri del WTC firmata tra gli altri dal professor Niels Harrit dell’Università di Copenaghen, un professore che ha la vocazione della nano-chimica, di cui è un esperto. Il clamore suscitato da questa ricerca ha portato il 6 aprile 2009 a una intervista di Harrit sul canale TV2 della tv pubblica danese, in seconda serata. Harrit è stato intervistato per 10 minuti durante il tg.
Se dei ricercatori civili (come lo sono io) non la conoscono abbastanza, è probabilmente perché non lavorano granché con gli esplosivi, come invece fanno gli scienziati militari
Che scusa e`? Che esperto di nano -chimica sarebbe? Nove esperti (non otto come ho menzionato prima) che in due anni di ricerca non si prendono un po di tempo per capire che stanno studiando? A parte che degli esperti di chimica lo dovrebbero sapere, (almeno uno su nove), poi non sanno di cosa parlano e si lanciano nelle statistiche di quanto ce ne` voglia per tirare giu` le torri.
Non posso dire di preciso, visto che questa sostanza serve a entrambi gli scopi. Può esplodere e frantumare le cose, e può fonderle. Entrambi gli effetti furono probabilmente utilizzati, per come ho visto. Del metallo fuso si riversa fuori dalla Torre Sud diversi minuti prima del crollo. Questo indica che l’intera struttura era stata indebolita in precedenza. Poi i normali esplosivi entrarono in gioco. L’effettiva sequenza del crollo doveva essere sincronizzata alla perfezione, fin giù.»
Come fa una persona ha dichiarare di non conoscere la nano-thermite ed a professare di demolizioni con la stessa se non sa` come e` fatta ne` come funziona, non capendo un'acca di demolizioni
Per non parlare del fatto che a parte la sicurezza, nessuno dei sopravvisuti (migliaia di persone all'interno delle torri), ha notato tonnellate di materiale attaccato alle colonne d'acciao su tutti i piani, messe a nudo per l'occasione. E ancora come si puo pretendere di fare une demolizione controllata di quel calibro piazzando cariche ed thermite minuziosamente e pretendere che tutto funzioni a dovere dopo che gli aerei hanno spazzato via tutto nelle zone di impatto.
Un'alta grossa bugia :Solo per caso hanno scoperto questa polvere rossa di nano-termite, nessuno l'aveva mai cercata....Ma se Jones sono anni che parla di thermite, possibile che avendo la stessa composizione chimicha in tutti questi anni nessuno
se ne` sia accorto?
E poi ancora col wtc 7, che e` crollato in modo inspiegabile, inspiegabile perche` ci vuol lucrare sopra con la sua panzana,
Sara` indipendente , ma non certo imparziale...
18/04/2009, 04:19
BlitzKrieg ha scritto:
Chi e` o fosse il titolare e` irrilevante,
dal momentto che questa storia e` una panzana
E' irrilevante?
E' irrilevante che questa persona sia (guarda caso) la stessa che ha autorizzato la chiusura delle torri gemelle (poco prima dell'11/9) per due settimane con la scusa di dover realizzare dei "lavori di manutenzione"?
Ma stiamo scherzando o cosa?
18/04/2009, 09:48
Thethirdeye ha scritto:BlitzKrieg ha scritto:
Chi e` o fosse il titolare e` irrilevante,
dal momentto che questa storia e` una panzana
E' irrilevante?
E' irrilevante che questa persona sia (guarda caso) la stessa che ha autorizzato la chiusura delle torri gemelle (poco prima dell'11/9) per due settimane con la scusa di dover realizzare dei "lavori di manutenzione"?
Ma stiamo scherzando o cosa?
Chissà se il suo nome è nell' elenco degli agenti della CIA!!!
18/04/2009, 11:47
BlitzKrieg, onestamente io non ho ancora capito se questa storia sulla termite sia una panzana oppure no. In effetti ho postato un link (http://undicisettembre.blogspot.com...termite.html) in cui mi pare vengano mosse delle critiche di una certa rilevanza nei confronti del lavoro di questi scienziati e specialisti.
Le tue obiezioni al contrario, mi sembrano fondate su presupposti di cui non dai alcuna giustificazione. Dici che questi nove scienziati sono degli incompetenti, ok. Di Jones sappiamo che è un personaggio noto negli ambienti dei complottisti perchè pare, dico pare, che si sia lasciato a volte in teorie troppo azzardate. MA sugli altri specialisti non ho trovato nulla che potesse far presumere una scarsa competenza.
Poi sostieni che che questi ricercatori non sapessero cosa stessero studiando sulla base dell'interpretazione che dai all'affermazioni estrapolate dall'intervista ad Harrit.
DA questa affermazione deduci che nove esperti in due anni di ricerca non hanno capito cosa stanno studiando. MA Harrit in qui risponde alla domanda dell'intervistatore che chiede se la termite sia una sostanza nuova o una vecchia conoscenza. HArrit in sostanza risponde che è una sostanza nota alla ricerca militare , meno conoscita dai ricercatori civili che di solito nn lavorano con gli esplosivi....In questa risposta Harrit sta dando una serie di informazioni precise, occhio e non mi pare che stia mostrando nè superficialità nè scarsa competenza.
Poi
Qui harrit risponde alla domanda in cui gli viene chiesto se la termite possa essere stata usata per fondere e indebolire la struttura di metallo delle torri. LA termite può essere impiegarta sia negli esplosivi, sia per generare una reazione chimica che raggiunge temperature tanto elevate da portare al punto di fusione il ferro. L'ipotesi, è che le stuttura del WTC sia prima stata indebolita e dopo fatta esplodere. la termite può essere utilizzata per entrambi gli scopi ed harrit sta giusto affermando questo.
Ripeto: non è mia intenzione difendere a spada tratta l'ipotesi della termite al WTC, ma mi sembra opportuno, prima di assumere qualunque posizione in proposito, prendersi la briga di esaminare approfonditamente il frutto del lavoro di due anni di nove ricercatori, svolto presso una struttura rinomata e in grado di mettere a disposizione della ricerca strumenti adeguati. Non mi sembra intellettualmente onesto, dare dei cialtroni e ridicolizzare il lavoro altrui sulla base del nulla. Per conto mio spero di poter vedere sul web, tradotta in italiano ^_^', la ricerca di questo gruppo già pubblicata dall' Open Chemical Physics Journal (http://www.bentham-open.org/pages/conte ... 7TOCPJ.SGM)e mi riservo di formarmi un parere definitivo solo dopo averla letto e (spero) compresa. Nell'attesa che qualche anima pia si accolli questo compito, qualche scampolo tradotto ad effedieffe:
1 - La sostanza raccolta si innesca a 430 gradi centigradi, ossia a temperatura molto inferiore ai 900 gradi richiesti per la normale termite; ciò che fa pensare ad una «super-termite» preparata in modo estremamente sofisticato.
2 - Le componenti-base, alluminio purissimo («elemental») ed ossido di ferro, non sono solo finemente polverizzate: sono polverizzate in particelle nanometriche (meno di 120 nanometri), il che implica un processo di fabbricazione ad altissima tecnologia in laboratori molto avanzati.
3 - I due componenti metallici sono «affogati» e intimamente mischiati in un materiale rossastro che sembra essere insieme responsabile della bassa temperatura di innesco e un «potenziante» dell’effetto calorico-esplosivo. Vi è stata rilevata la presenza di carbonio, che indica una sostanza organica, e che secondo i ricercatori «è quel che ci si aspetta in una formula di super-termite per produrre gas ad alta pressione dopo l’ignizione e renderla esplosiva» (la termite di per sè non è esplosiva, brucia sviluppando un’altissima temperatura).
4 - Nel materiale rossastro sono stati identificati altri elementi, «potassio, zolfo, piombo, bario e rame», che sono «potenzialmente reattivi», ossia adatti a potenziare l’effetto.
Tutti questi ed altri risultati portano i ricercatori a concludere che «lo strato rosso dei grumi rossi-grigi trovati nella polvere del WTC è un materiale termitico attivo e che non ha (ancora) reagito, prodotto con nanotecnologia, ed è un materiale pirotecnico od esplosivo ad alta energia».
Le tue obiezioni al contrario, mi sembrano fondate su presupposti di cui non dai alcuna giustificazione. Dici che questi nove scienziati sono degli incompetenti, ok. Di Jones sappiamo che è un personaggio noto negli ambienti dei complottisti perchè pare, dico pare, che si sia lasciato a volte in teorie troppo azzardate. MA sugli altri specialisti non ho trovato nulla che potesse far presumere una scarsa competenza.
Poi sostieni che che questi ricercatori non sapessero cosa stessero studiando sulla base dell'interpretazione che dai all'affermazioni estrapolate dall'intervista ad Harrit.
Se dei ricercatori civili (come lo sono io) non la conoscono abbastanza, è probabilmente perché non lavorano granché con gli esplosivi, come invece fanno gli scienziati militari
DA questa affermazione deduci che nove esperti in due anni di ricerca non hanno capito cosa stanno studiando. MA Harrit in qui risponde alla domanda dell'intervistatore che chiede se la termite sia una sostanza nuova o una vecchia conoscenza. HArrit in sostanza risponde che è una sostanza nota alla ricerca militare , meno conoscita dai ricercatori civili che di solito nn lavorano con gli esplosivi....In questa risposta Harrit sta dando una serie di informazioni precise, occhio e non mi pare che stia mostrando nè superficialità nè scarsa competenza.
Poi
Non posso dire di preciso, visto che questa sostanza serve a entrambi gli scopi. Può esplodere e frantumare le cose, e può fonderle. Entrambi gli effetti furono probabilmente utilizzati, per come ho visto. Del metallo fuso si riversa fuori dalla Torre Sud diversi minuti prima del crollo. Questo indica che l’intera struttura era stata indebolita in precedenza. Poi i normali esplosivi entrarono in gioco. L’effettiva sequenza del crollo doveva essere sincronizzata alla perfezione, fin giù.»
Qui harrit risponde alla domanda in cui gli viene chiesto se la termite possa essere stata usata per fondere e indebolire la struttura di metallo delle torri. LA termite può essere impiegarta sia negli esplosivi, sia per generare una reazione chimica che raggiunge temperature tanto elevate da portare al punto di fusione il ferro. L'ipotesi, è che le stuttura del WTC sia prima stata indebolita e dopo fatta esplodere. la termite può essere utilizzata per entrambi gli scopi ed harrit sta giusto affermando questo.
Ripeto: non è mia intenzione difendere a spada tratta l'ipotesi della termite al WTC, ma mi sembra opportuno, prima di assumere qualunque posizione in proposito, prendersi la briga di esaminare approfonditamente il frutto del lavoro di due anni di nove ricercatori, svolto presso una struttura rinomata e in grado di mettere a disposizione della ricerca strumenti adeguati. Non mi sembra intellettualmente onesto, dare dei cialtroni e ridicolizzare il lavoro altrui sulla base del nulla. Per conto mio spero di poter vedere sul web, tradotta in italiano ^_^', la ricerca di questo gruppo già pubblicata dall' Open Chemical Physics Journal (http://www.bentham-open.org/pages/conte ... 7TOCPJ.SGM)e mi riservo di formarmi un parere definitivo solo dopo averla letto e (spero
) compresa. Nell'attesa che qualche anima pia si accolli questo compito, qualche scampolo tradotto ad effedieffe:1 - La sostanza raccolta si innesca a 430 gradi centigradi, ossia a temperatura molto inferiore ai 900 gradi richiesti per la normale termite; ciò che fa pensare ad una «super-termite» preparata in modo estremamente sofisticato.
2 - Le componenti-base, alluminio purissimo («elemental») ed ossido di ferro, non sono solo finemente polverizzate: sono polverizzate in particelle nanometriche (meno di 120 nanometri), il che implica un processo di fabbricazione ad altissima tecnologia in laboratori molto avanzati.
3 - I due componenti metallici sono «affogati» e intimamente mischiati in un materiale rossastro che sembra essere insieme responsabile della bassa temperatura di innesco e un «potenziante» dell’effetto calorico-esplosivo. Vi è stata rilevata la presenza di carbonio, che indica una sostanza organica, e che secondo i ricercatori «è quel che ci si aspetta in una formula di super-termite per produrre gas ad alta pressione dopo l’ignizione e renderla esplosiva» (la termite di per sè non è esplosiva, brucia sviluppando un’altissima temperatura).
4 - Nel materiale rossastro sono stati identificati altri elementi, «potassio, zolfo, piombo, bario e rame», che sono «potenzialmente reattivi», ossia adatti a potenziare l’effetto.
Tutti questi ed altri risultati portano i ricercatori a concludere che «lo strato rosso dei grumi rossi-grigi trovati nella polvere del WTC è un materiale termitico attivo e che non ha (ancora) reagito, prodotto con nanotecnologia, ed è un materiale pirotecnico od esplosivo ad alta energia».
18/04/2009, 12:41
BlitzKrieg ha scritto:
Allora io sto con la versione ufficiale, quando ho qualche minuto mi riguardo il video e ti dico tutto quello che stona..
La chimica è un mondo immenso, non penso che si possa dare del ciarlatano ad uno che AMMETTE di non essere un genio delle nanotecnologie...
Ah già... dimenticavo:
nella versione ufficiale nessuno spiega come mai IN DIRETTA le televisioni avevano dato la notizia del CROLLO DEL WTC7 con il palazzo inquadrato dalle telecamere..... ancora in piedi
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e questa è la prima che mi viene in mente
18/04/2009, 14:31
superpippo ha scritto:BlitzKrieg ha scritto:
Allora io sto con la versione ufficiale, quando ho qualche minuto mi riguardo il video e ti dico tutto quello che stona..
La chimica è un mondo immenso, non penso che si possa dare del ciarlatano ad uno che AMMETTE di non essere un genio delle nanotecnologie...
Ah già... dimenticavo:
nella versione ufficiale nessuno spiega come mai IN DIRETTA le televisioni avevano dato la notizia del CROLLO DEL WTC7 con il palazzo inquadrato dalle telecamere..... ancora in piedi
e questa è la prima che mi viene in mente
Ce ne sono un infinità di incongruenze, basterebbe riesumare le vecchie discussioni nel forum.