13/03/2011, 14:00
13/03/2011, 14:13
13/03/2011, 14:34
Messaggio di eSQueL
la paura della morte.
13/03/2011, 14:42
Angeldark ha scritto:Messaggio di eSQueL
la paura della morte.
Le parole usate per contrastare questa paura sono sublimi...verità a lungo sepolte ed accettate da pochi.
La morte è semplice svanire nella fonte. La morte è andare nel regno di ciò che non è manifesto: è addormentarsi in Dio.
Di nuovo tornerai a fiorire. Di nuovo rivedrai il sole e la luna, e di nuovo e ancora... fino a quando non diventi un Buddha, fino a quando non riuscirai a morire in piena coscienza; fino a quando non sarai in grado di rilassarti in Dio consciamente, con consapevolezza.
Solo allora, non esiste ritorno: quella è una morte assoluta, è la morte suprema.”
13/03/2011, 16:20
.........fino a quando l'anima non arò fatto il piena di esperienza!Angeldark ha scritto:Messaggio di eSQueL
la paura della morte.
Le parole usate per contrastare questa paura sono sublimi...verità a lungo sepolte ed accettate da pochi.
La morte è semplice svanire nella fonte. La morte è andare nel regno di ciò che non è manifesto: è addormentarsi in Dio.
Di nuovo tornerai a fiorire. Di nuovo rivedrai il sole e la luna, e di nuovo e ancora... fino a quando non diventi un Buddha, fino a quando non riuscirai a morire in piena coscienza; fino a quando non sarai in grado di rilassarti in Dio consciamente, con consapevolezza.
Solo allora, non esiste ritorno: quella è una morte assoluta, è la morte suprema.”
13/03/2011, 16:30
13/03/2011, 18:34
Messaggio di eSQueL
[Edit]
Aggiungiamo anche che la comunità di Osho, vivendo secondo un sistema di valori e abitudini differente da quello su cui basano le comunità occidentali (ciascuno metteva in comune ciò che aveva) sarebbe perfetta per contrastare gli effetti della crisi economica in cui stiamo per piombare a capofitto.
La crisi economica infatti si basa essenzialmente sulla perdita della disponibilità del denaro, inteso come posta contabile.
Ma se imparassimo a vivere incentivando forme di scambio tipiche dell’antico baratto (io ti do ciò che ho, abilità manuali, conoscenze intellettuali, il mio lavoro di falegname, avvocato, medico, elettricista, esperto di Pc, ecc., in cambio tu mi dai ciò che hai, prodotti dell’orto, materie prime, il tuo terreno, la tua casa, ecc...) gli effetti della crisi economica potrebbero in parte essere attenuate se non addirittura azzerate (si pensi a piccoli paesi di montagna o di campagna, in cui il mettere in comune fin da subito le proprie capacità e i propri beni potrebbe essere una soluzione immediatamente praticabile).
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15/03/2011, 18:32
15/03/2011, 21:31
Certo che in una società di questo tipo, fondata sulla solidarietà ed il rispetto, la Paura in sè, non avrebbe ragione di esistere...con buona pace di coloro che l'hanno utilizzata nei secoli per mantenere il loro ed il nostro status...proprio come in un corpo sano e forte un virus non può proliferare...
18/03/2011, 12:04
Quindi possiamo dedurre che la nostra mente non è "sana"!?Kasimir ha scritto:
E' dura,
ma condivido il post di Talesin.Certo che in una società di questo tipo, fondata sulla solidarietà ed il rispetto, la Paura in sè, non avrebbe ragione di esistere...con buona pace di coloro che l'hanno utilizzata nei secoli per mantenere il loro ed il nostro status...proprio come in un corpo sano e forte un virus non può proliferare...
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18/03/2011, 12:22
damomars ha scritto:Quindi possiamo dedurre che la nostra mente non è "sana"!?Kasimir ha scritto:
E' dura,
ma condivido il post di Talesin.Certo che in una società di questo tipo, fondata sulla solidarietà ed il rispetto, la Paura in sè, non avrebbe ragione di esistere...con buona pace di coloro che l'hanno utilizzata nei secoli per mantenere il loro ed il nostro status...proprio come in un corpo sano e forte un virus non può proliferare...
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19/03/2011, 20:04
eSQueL ha scritto:Quindi possiamo dedurre che la nostra mente non è "sana"!?damomars ha scritto:Kasimir ha scritto:
E' dura,
ma condivido il post di Talesin.
[quote]
Certo che in una società di questo tipo, fondata sulla solidarietà ed il rispetto, la Paura in sè, non avrebbe ragione di esistere...con buona pace di coloro che l'hanno utilizzata nei secoli per mantenere il loro ed il nostro status...proprio come in un corpo sano e forte un virus non può proliferare...
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21/03/2011, 01:17
Messaggio di eSQueL
Di seguito un frammento di un'analisi su OSHO fatta da Paolo Franceschetti (e che potete trovare qua: http://paolofranceschetti.blogspot.com/ ... ccide.html ).
Niente di che, solo un piccolo esempio di come la verità delle cose sia tanto vicina a noi e, nel contempo, tanto lontana. In questo forum si è spesa un bel po' di banda per stigmatizzare l'azione della massonera (e degli illuminati), eppure quest'azione tanto tremenda e potente sarebbe così facile da vincere ... lol ... a voi la lettura:
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Insomma, Osho faceva paura perché il sistema massonico in cui viviamo si basa su due fondamenti:
la paura della morte.
la paura della perdita economica.
Senza queste paure il sistema massonico, che vive di minacce dirette o indirette (se ti opponi perderai il lavoro; perderai la vita; perderai l’onore perché ti infagheremo) non potrebbe resistere.
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Aggiungiamo anche che la comunità di Osho, vivendo secondo un sistema di valori e abitudini differente da quello su cui basano le comunità occidentali (ciascuno metteva in comune ciò che aveva) sarebbe perfetta per contrastare gli effetti della crisi economica in cui stiamo per piombare a capofitto.
La crisi economica infatti si basa essenzialmente sulla perdita della disponibilità del denaro, inteso come posta contabile.
Ma se imparassimo a vivere incentivando forme di scambio tipiche dell’antico baratto (io ti do ciò che ho, abilità manuali, conoscenze intellettuali, il mio lavoro di falegname, avvocato, medico, elettricista, esperto di Pc, ecc., in cambio tu mi dai ciò che hai, prodotti dell’orto, materie prime, il tuo terreno, la tua casa, ecc...) gli effetti della crisi economica potrebbero in parte essere attenuate se non addirittura azzerate (si pensi a piccoli paesi di montagna o di campagna, in cui il mettere in comune fin da subito le proprie capacità e i propri beni potrebbe essere una soluzione immediatamente praticabile).
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21/03/2011, 09:13