La Libia chiude il proprio spazio aereo ''fino a ulteriore avviso''. Forze "anti-terrorismo" saranno mandate a Bengasi per disarmare gli insorti
ANSA
Il consiglio di sicurezza dell'Onu ha imposto alla Libia una no-fly zone (10 voti a favore, con le astensioni di Russia, India, Cina, Germania e Brasile) e autorizzato il ricorso alla forza contro le truppe di Muammar Gheddafi per proteggere i civili, spianando la via ad attacchi aerei nel Paese. Alla notizia, e' esplosa la gioia a Bengasi, roccaforte degli insorti, minacciata in precedenza da Gheddafi: 'Stiamo arrivando e non avremo pieta'', aveva detto. La risoluzione 1973 e' una minaccia all'unita' della Libia, ha denunciato il viceministro degli esteri Kaaim, aggiungendo che Tripoli e' pronta a un cessate il fuoco. " Speriamo che l'Italia si tenga fuori da questa iniziativa", ha detto fra l'altro.
INSORTI, FORZE GHEDDAFI BOMBARDANO MISURATA - Le forze fedeli al colonnello Gheddafi stanno martellando Misurata, citta' 200 chilometri ad est di Tripoli in mano agli insorti, dopo una notte di spari con armi pesanti. Lo ha riferito un portavoce degli antigovernativi. Secondo la tv satellitare al Jazira in lingua inglese, combattimenti fra 'lealisti' e insorti sono in corso a Misurata e ad Ajdabiya, 200 chilometri a sud di Bengasi, la principale roccaforte degli antigovernativi. La notizia dei nuovi attacchi delle forze di Gheddafi a Misurata giunge dopo l'imposizione di una no fly zone sulla Libia da parte del Consiglio di sicurezza dell'Onu, la scorsa notte. "Decine di bombe di tutti i tipi si abbattono da ieri sera sulla citta' ", ha detto il portavoce degli insorti alla France Presse. "Ci sono ancora intensi tiri di artiglieria", ha aggiunto, precisando di ignorare se ci sono vittime. Ieri il regime aveva detto che i lealisti avevano ripreso Misurata, ma un portavoce degli antigovernativi aveva smentito.
QATAR, PARTECIPEREMO A NO FLY ZONE - Il Qatar ha annunciato che partecipera' alla no fly zone sulla Libia. E' il primo paese arabo a dichiarare la sua partecipazione dopo l'approvazione ieri da parte del Consiglio di sicurezza dell'Onu di una risoluzione sulla Libai e l'ok della Lega Araba.
FRANCIA E GB PRONTE A RAID, OBAMA CHIAMA CAMERON E SARKOZY - La Francia ha auspicato immediati raid aerei dopo l'adozione della risoluzione 1973, e anche le forze britanniche potrebbero entrare in azione gia' oggi. La Germania, astenutasi in Consiglio di sicurezza a causa "dei considerevoli pericoli e rischi", ha invece annunciato che non partecipera' ad azioni militari. In nottata il presidente Obama ha chiamato il premier britannico Cameron e il presidente francese Sarkozy per coordinare una strategia comune.
FIGLIO GHEDDAFI, NON ABBIAMO PAURA - La Libia non ha paura. Lo ha detto Seif al-Islam, figlio del leader libico Muammar Gheddafi a proposito della risoluzione sulla no fly zone approvata ieri dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu. "Siamo nel nostro paese e con la nostra gente. E non abbiamo paura", ha detto il figlio del leader libico in un'intervista al canale televisivo americano Abc. "Non abbiamo paura. Non avremo paura. Non aiuterete la gente se bombarderete la Libia per uccidere i libici. Voi distruggete il nostro paese. Nessuno e' contento di questo", ha dichiarato Seif al-Islam Gheddafi.
VICE-MINISTRO, SPERIAMO ITALIA STIA FUORI - "Speriamo che l'Italia si tenga fuori da questa iniziativa": lo ha detto all'ANSA il vice-ministro degli esteri libico Khaled Kaaim, commentando la disponibilita' del governo italiano a consentire l'utilizzo delle basi sul territorio italiano per la no-fly zone.
'TRIPOLI PRONTA A CESSATE FUOCO' - Il vice-ministro degli esteri libico Khaled Kaaim ha detto in una conferenza stampa a Tripoli che il suo governo e' pronto a osservare un cessate il fuoco ma che resta in attesa di dettagli tecnici dopo la risoluzione sul cessate il fuoco approvata ieri sera dal Consiglio di sicurezza del'Onu.
UE, PRONTI A METTERE IN PRATICA RISOLUZIONE ONU - L'Unione europea, con un comunicato congiunto della rappresentante per la politica estera, Catherine Ashton e del presidente permanente, Herman Van Rompuy, si dice pronta "a mettere in pratica" la risoluzione dell'Onu sulla Libia.
VERTICE NAPOLITANO, BERLUSCONI, LA RUSSA, LETTA - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si e' riunito con il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta per discutere sulla situazione in Libia alla luce della risoluzione Onu sulla 'No fly zone'. Alla riunione si e' unito il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. A quanto si apprende in ambienti governativi. Al'incontro partecipano alcuni alti gradi delle forze armate.
PORTAVOCE ITALIA, NATO ESAMINA RISOLUZIONE ONU - "La risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu andra' esaminata attentamente". Lo ha detto il col. Massimo Panizzi, portavoce della delegazione militare italiana presso la Nato, intervistato da Sky Tg24. "La Nato agira' su un mandato chiarissimo e con il supporto regionale" ha aggiunto Panizzi ricordando che l'Alleanza Atlantica "sta seguendo con grande attenzione" la situazione in Libia sin dalla prima risoluzione 1970 dell'Onu. "Ora la Nato - ha concluso Panizzi - esaminera' questa risoluzione ed esaminera' se ci sono i presupposti per agire".
RISOLUZIONE ONU, FOLLA FESTANTE IN PIAZZA BENGASI - Una folla di sostenitori degli insorti sta festeggiando con canti e grida di giubilo in piazza a Bengasi, accogliendo la notizia dell'approvazione della risoluzione sulla no fly zone in Consiglio di sicurezza dell' Onu. Le immagini in diretta sono state trasmesse dall'emittente Al Jazira, che ha mostrato anche fuochi d'artificio.
FORTI ESPLOSIONI A BENGASI, ANTIAEREA IN AZIONE - Forti esplosioni sono state udite nella citta' libica di Bangasi, seguiti dai tiri della contraerea.
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