19/03/2011, 16:17
DarthEnoch ha scritto:
Però in questo caso io dal sud la vedo diversamente. Perchè per come viene recepita qua la storia è così: Quelli del sud che chiedono di staccarsi (e non sono tanti quanti pensereste) fanno leva sul sentimento comune che quelli del nord ci considerano delle merde e delle palle al piede. Mentre quelli del nord chiedono di staccarsi perchè considerano quelli del sud delle merde e delle palle al piede.
E' così che tutto sto discorso viene visto qua al sud. Di certo il sud non si vuole staccare perchè si sente superiore, ma perchè crede che gli altri si sentano superiori.
19/03/2011, 16:21
bleffort ha scritto:
Non ti pigliare pene Darth,loro ritorneranno prima o poi dei Barbari con gli Elmi cornuti e vivranno nelle palafitte come erano prima ,in quanto lo sapete bene la Storia e gli eventi si ripetono.
Aspettiamo la prossima era glaciale!.
19/03/2011, 16:30
19/03/2011, 16:33
Blissenobiarella ha scritto:
In più la pressione fiscale al sud è insostenibile, i servizi sono inesistenti, lo Stato chiede senza restituire nulla e senza dare nulla. Al nord la strumentalizzazione leghista pone l'accento continuamente sui soldi che dal settentrione scendono al meridione senza tener conto che quelli che ritornano indietro sotto altre forme sono anche di più. I soldi del sud non restano al sud a meno di non tenerli sotto il materasso e questo è diventato oramai un problema per l'Italia intera, ma è sopratutto chi vive da Roma in giù.
DI tutto questo ovviamente non è colpevole il cittadino del nord, in quanto chi specula si trova tanto al nord che al sud, ma è ovvio che se al nord la gente si lascia irretire da idiozie demagoghe spacciate come verità da imitazioni involgarite di politici che spacciano l'ignoranza, la pochezza e il celudurismo per cultura popolare, a un povero cristo del sud, che combatte da decenne battaglie che il nord si trova a fronteggiare solo ora a causa della recente crisi, gli girano e la voglia di mandare al diavolo tutti e di provare a far da sè sorge spontanea assieme alla domanda "MA ci me la face fare?"
19/03/2011, 16:50
robs79 ha scritto:DarthEnoch ha scritto:
Però in questo caso io dal sud la vedo diversamente. Perchè per come viene recepita qua la storia è così: Quelli del sud che chiedono di staccarsi (e non sono tanti quanti pensereste) fanno leva sul sentimento comune che quelli del nord ci considerano delle merde e delle palle al piede. Mentre quelli del nord chiedono di staccarsi perchè considerano quelli del sud delle merde e delle palle al piede.
E' così che tutto sto discorso viene visto qua al sud. Di certo il sud non si vuole staccare perchè si sente superiore, ma perchè crede che gli altri si sentano superiori.
E' la tua visione delle cose,pensa che anche quando venite qua al nord a lavorare dite che é tutto una ********** che il sud é cosi bello che qua si vive male etc. pero' é bello poi a fine mese prendere una busta paga eh??Quella non fa schifo anche se arriva dal nord
19/03/2011, 16:53
robs79 ha scritto:Blissenobiarella ha scritto:
In più la pressione fiscale al sud è insostenibile, i servizi sono inesistenti, lo Stato chiede senza restituire nulla e senza dare nulla. Al nord la strumentalizzazione leghista pone l'accento continuamente sui soldi che dal settentrione scendono al meridione senza tener conto che quelli che ritornano indietro sotto altre forme sono anche di più. I soldi del sud non restano al sud a meno di non tenerli sotto il materasso e questo è diventato oramai un problema per l'Italia intera, ma è sopratutto chi vive da Roma in giù.
DI tutto questo ovviamente non è colpevole il cittadino del nord, in quanto chi specula si trova tanto al nord che al sud, ma è ovvio che se al nord la gente si lascia irretire da idiozie demagoghe spacciate come verità da imitazioni involgarite di politici che spacciano l'ignoranza, la pochezza e il celudurismo per cultura popolare, a un povero cristo del sud, che combatte da decenne battaglie che il nord si trova a fronteggiare solo ora a causa della recente crisi, gli girano e la voglia di mandare al diavolo tutti e di provare a far da sè sorge spontanea assieme alla domanda "MA ci me la face fare?"
Lo stato di soldi al sud ne da parecchi bliss,non diciamo fesserie.Poi chi se li mangi questi non é certo colpa o un problema del nord.Se la gente del sud vuole un cambiamento la smetta di eleggere politici che al posto di governarlo prendono soldi e li usano per i fatti loro.
Sono stati mandati centinaia di migliaia di euro al sud dove sono finiti????Sono venuti i bruti del nord a rubarli e portarli su???ma la smettiamo di dare sempre e solo le colpe a noi??Ma loro di colpe no ne hanno???Sono dei poveracci che vengono usati e non pagati???
19/03/2011, 18:11
robs79 ha scritto:bleffort ha scritto:
Non ti pigliare pene Darth,loro ritorneranno prima o poi dei Barbari con gli Elmi cornuti e vivranno nelle palafitte come erano prima ,in quanto lo sapete bene la Storia e gli eventi si ripetono.
Aspettiamo la prossima era glaciale!.
Qua non c'é pericolo di regredire anzi vieni a farti un giro se hai un po' di umilta',invece da voi é un regredire perenne che voi appoggiate e dove evidentemente state bene.Ripeto te accusi la gente del nord di essere razzista quando il primo sei tu con le tue parole e i tuoi attacchi continui.
P.S. prima hai detto di aver lavorato alle poste al nord (tipico),chissa' mai perche' quelli che lavorano alle poste sono sempre meridionali e ogni volta che vai a spedire una raccomandata non hanno mai voglia di fare nulla....
19/03/2011, 18:14
19/03/2011, 18:18
Blissenobiarella ha scritto:
é vero Robs, non hai capito.
Il sud non si magia più soldi di quanti se ne mangia il nord. Anzi è vero proprio il contrario visto che i comuni più indebitati in Italia sono Torino, Milano e Genova(http://www.cgiamestre.com/portal/E__TOR ... 3151-20379)
Non è vero che il sud non sa usare i fondi( per quanto gli sprechi innegabilmente ci sono), ricordiamoci il recente scandalo dei FAS e ricordiamoci che i FAS non li gestiscono le regioni, ma il governo e facciamo dunque le relative deduzioni su chi devono ricadere eventuali responsabilità di mancato o cattivo utilizzo.
Per quanto riguarda i soldi che dal nord passano al sud
E’ vero che ogni anno 50 miliardi scendono dal Nord al Sud. Ma secondo quanto ci dice la Banca ogni anno tornano al Nord 70 miliardi per l'acquisto di prodotti e servizi che i meridionali comprano dal nord.
Se ci fosse una secessione e i soldi del sud restassero dove sono, il nord non risparmierebbe proprio nulla ma anzi andrebbe in perdita di circa 20 miliardi.
Questo parlando solo di soldi spesi per prodotti
Se invece vogliamo prendere in considerazione altri parametri, possiamo dare una lettura veloce ad uno studio dell'economista Pavese:
I soldi che dal Sud vanno al Nord
http://www.terranews.it/news/2010/10/i- ... no-al-nord
Uno studio dell’economista Paolo Savona rivela che su 72 miliardi l’anno di spesa fatta dai cittadini del Sud, ben 63 sono di beni e servizi prodotti al Nord. Solo una parte dei restanti 9 miliardi resta poi nel Mezzogiorno, essendo compresa in essi anche la quota di spese estere. Si tratta evidentemente di una forte anomalia che produce un notevole depauperamento del Meridione, con conseguenze disastrose per l’economia e l’occupazione. Ma non solo, c’è poi la questione dell’emigrazione interna.
Secondo la Svimez, i giovani meridionali emigrati al Nord sono circa 147.000 l’anno. Considerato che un figlio, dalla nascita a 24 anni, costa circa 230.000 euro, si ha un trasferimento di risorse per l’emigrazione di 33,8 miliardi. I trasferimenti statali al Sud ammontano invece a 45 miliardi l’anno, di cui 30 vengono prodotti al Nord e 15 al Sud. In sintesi: dal Sud al Nord vengono trasferiti ogni anno, sotto forma di consumi ed emigrazione, 93,8 miliardi; dal Nord al Sud 30, con una differenza di 63,8 miliardi a favore del Nord. Si spiega così il forte divario economico tra le due aree del Paese e la tendenza all’allargamento della forbice.
Le cause del fenomeno, risiedono nella forte differenza di infrastrutture presenti nelle due aree geografiche (-60% al Sud) e in un certo tipo di politica che ha quasi sempre privilegiato gli interessi produttivi del Nord e clientelari del Sud.
Uno Stato normale interverrebbe in maniera massiccia e decisa per risolvere in via definitiva la questione, ricorrendo ad interventi straordinari che siano addizionali e non sostitutivi di quelli ordinari, come finora accaduto. La riforma federale che sta realizzando questo Governo a trazione leghista, sembra invece andare in direzione opposta rispetto a questa esigenza. Le Regioni con minore Pil saranno infatti ulteriormente penalizzate, visto il minor gettito fiscale.
Al Sud non è tanto necessario il federalismo fiscale padano, quanto il rigore, che è indipendente da questo. Al momento, l’unica possibilità di riscatto appare legata ad una presa di coscienza dei cittadini meridionali che dovrebbero reagire favorendo l’utilizzo dei propri prodotti e servizi (ossia a chilometro zero, con enormi benefici anche sull’ambiente).
Lasciare sul territorio 32 miliardi l’anno significherebbe dare, infatti, un enorme impulso all’economia locale e produrre una forte crescita dell’occupazione.
Considerando che mediamente per la creazione di imprese occorre un capitale pari a circa 200.000 euro per ogni nuovo occupato, 32 miliardi corrispondono alla creazione di ben 160.000 posti di lavoro ogni ogni anno. Maggiore occupazione, infine, significa togliere manovalanza alla criminalità organizzata che, ricordiamo, arruola i suoi adepti tra i disperati. E' noto, che la repressione dei fenomeni criminali sia assolutamente necessaria ma che, senza concrete occasioni di lavoro, i risultati non possano che essere temporanei.
19/03/2011, 18:40
Blissenobiarella ha scritto:
é vero Robs, non hai capito.
Il sud non si magia più soldi di quanti se ne mangia il nord. Anzi è vero proprio il contrario visto che i comuni più indebitati in Italia sono Torino, Milano e Genova(http://www.cgiamestre.com/portal/E__TOR ... 3151-20379)
Non è vero che il sud non sa usare i fondi( per quanto gli sprechi innegabilmente ci sono), ricordiamoci il recente scandalo dei FAS e ricordiamoci che i FAS non li gestiscono le regioni, ma il governo e facciamo dunque le relative deduzioni su chi devono ricadere eventuali responsabilità di mancato o cattivo utilizzo.
Per quanto riguarda i soldi che dal nord passano al sud
E’ vero che ogni anno 50 miliardi scendono dal Nord al Sud. Ma secondo quanto ci dice la Banca d'Italia ogni anno tornano al Nord 70 miliardi per l'acquisto di prodotti e servizi che i meridionali comprano dal nord.
Se ci fosse una secessione e i soldi del sud restassero dove sono, il nord non risparmierebbe proprio nulla ma anzi andrebbe in perdita di circa 20 miliardi.
Questo parlando solo di soldi spesi per prodotti
Se invece vogliamo prendere in considerazione altri parametri, possiamo dare una lettura veloce ad uno studio dell'economista Pavese:
I soldi che dal Sud vanno al Nord
http://www.terranews.it/news/2010/10/i- ... no-al-nord
Uno studio dell’economista Paolo Savona rivela che su 72 miliardi l’anno di spesa fatta dai cittadini del Sud, ben 63 sono di beni e servizi prodotti al Nord. Solo una parte dei restanti 9 miliardi resta poi nel Mezzogiorno, essendo compresa in essi anche la quota di spese estere. Si tratta evidentemente di una forte anomalia che produce un notevole depauperamento del Meridione, con conseguenze disastrose per l’economia e l’occupazione. Ma non solo, c’è poi la questione dell’emigrazione interna.
Secondo la Svimez, i giovani meridionali emigrati al Nord sono circa 147.000 l’anno. Considerato che un figlio, dalla nascita a 24 anni, costa circa 230.000 euro, si ha un trasferimento di risorse per l’emigrazione di 33,8 miliardi. I trasferimenti statali al Sud ammontano invece a 45 miliardi l’anno, di cui 30 vengono prodotti al Nord e 15 al Sud. In sintesi: dal Sud al Nord vengono trasferiti ogni anno, sotto forma di consumi ed emigrazione, 93,8 miliardi; dal Nord al Sud 30, con una differenza di 63,8 miliardi a favore del Nord. Si spiega così il forte divario economico tra le due aree del Paese e la tendenza all’allargamento della forbice.
Le cause del fenomeno, risiedono nella forte differenza di infrastrutture presenti nelle due aree geografiche (-60% al Sud) e in un certo tipo di politica che ha quasi sempre privilegiato gli interessi produttivi del Nord e clientelari del Sud.
Uno Stato normale interverrebbe in maniera massiccia e decisa per risolvere in via definitiva la questione, ricorrendo ad interventi straordinari che siano addizionali e non sostitutivi di quelli ordinari, come finora accaduto. La riforma federale che sta realizzando questo Governo a trazione leghista, sembra invece andare in direzione opposta rispetto a questa esigenza. Le Regioni con minore Pil saranno infatti ulteriormente penalizzate, visto il minor gettito fiscale.
Al Sud non è tanto necessario il federalismo fiscale padano, quanto il rigore, che è indipendente da questo. Al momento, l’unica possibilità di riscatto appare legata ad una presa di coscienza dei cittadini meridionali che dovrebbero reagire favorendo l’utilizzo dei propri prodotti e servizi (ossia a chilometro zero, con enormi benefici anche sull’ambiente).
Lasciare sul territorio 32 miliardi l’anno significherebbe dare, infatti, un enorme impulso all’economia locale e produrre una forte crescita dell’occupazione.
Considerando che mediamente per la creazione di imprese occorre un capitale pari a circa 200.000 euro per ogni nuovo occupato, 32 miliardi corrispondono alla creazione di ben 160.000 posti di lavoro ogni ogni anno. Maggiore occupazione, infine, significa togliere manovalanza alla criminalità organizzata che, ricordiamo, arruola i suoi adepti tra i disperati. E' noto, che la repressione dei fenomeni criminali sia assolutamente necessaria ma che, senza concrete occasioni di lavoro, i risultati non possano che essere temporanei.
19/03/2011, 18:49
19/03/2011, 18:51
bleffort ha scritto:
E' inutile hai le fette di salame negli occhi Robs.
19/03/2011, 19:54
19/03/2011, 20:00
DarthEnoch ha scritto:
Lo scambio di denaro non è solo perchè le vostre cose sono "più meglio". Se il sud non ha industrie, ma ha solo pomodori che costano 2 euro al chilo, quando si rompe un treno, per cambiarlo dovrà comprarlo per forza al nord. Così il sud compra il treno dal nord per 200 mila euro (cifre a caso) e il nord compra pomodori per quanto? 50 mila euro?. Cioè il sud ci perde 150 mila euro. Fai il conto per tutto quello che non produciamo e vedi che i conti iniziano a tornare.
E il fatto che vendereste comunque, non è sempre sempre vero. Ad esempio negli anni in cui ero piccolo mi ricordo i bus ti catania targati Bologna (BO). Perchè? Perchè a Bologna li dovevano buttare, ma siccome noi non li producevamo e volevamo risparmiare, li compravamo da loro. Quindi un sacco di cose che voi buttate finiscono al sud e ci guadagnate pure. Se non ci fosse il sud come dici tu, a chi venderebbero i loro scarti? Chi si comprerebbe un bus vecchio di 20 anni?
Solo noi poveri s****ti.
19/03/2011, 20:06
robs79 ha scritto:DarthEnoch ha scritto:
Lo scambio di denaro non è solo perchè le vostre cose sono "più meglio". Se il sud non ha industrie, ma ha solo pomodori che costano 2 euro al chilo, quando si rompe un treno, per cambiarlo dovrà comprarlo per forza al nord. Così il sud compra il treno dal nord per 200 mila euro (cifre a caso) e il nord compra pomodori per quanto? 50 mila euro?. Cioè il sud ci perde 150 mila euro. Fai il conto per tutto quello che non produciamo e vedi che i conti iniziano a tornare.
E il fatto che vendereste comunque, non è sempre sempre vero. Ad esempio negli anni in cui ero piccolo mi ricordo i bus ti catania targati Bologna (BO). Perchè? Perchè a Bologna li dovevano buttare, ma siccome noi non li producevamo e volevamo risparmiare, li compravamo da loro. Quindi un sacco di cose che voi buttate finiscono al sud e ci guadagnate pure. Se non ci fosse il sud come dici tu, a chi venderebbero i loro scarti? Chi si comprerebbe un bus vecchio di 20 anni?
Solo noi poveri s****ti.
Che ti devo dire,ti ho gia' detto a mio parere,se non viene investito al sud é perche' evidentemente chi deve farlo non si fida e preferisce andare altrove.La vostra fortuna é che ci sia qualcuno che vi vende anche le cose di seconda mano cosi potete anche voi tirare avanti.Se i pulman di bologna e i treni del nord andassero solo verso Est voi non avreste piu' neanche quelli.Non é colpa del nord se gli imprenditori del sud investono in settentrione,ribellatevi e fare cambiare le cose se le avete a cuore e smettetela di dare sempre la colpa agli altri delle vostre sventure,non ne siete esenti e quando capirete questo allora forse anche il sud vedra' una nuova primavera.