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25/03/2011, 21:53

Mopheus, il tuo pensiero è comunissimo...si chiama depressione. Ne soffrono in molti. Ne verrai fuori, devi solo andare avanti.

25/03/2011, 21:56

Blissenobiarella ha scritto:

Certo che ho voluto dei figli ^_^

Sono cavolate morpheus.

Quale dovrebbe essere il senso della vita? quello di non morire o di non soffrire?





Life's not a song

Life isn't bliss

Life is just this

It's living



You'll get along

The pain that you feel

Only can heal

By living






la vita è solo una breve sosta sull'autostrada dell'eternità [;)]

io so che da oggi a fra tanti anni (spero) passerò momenti belli, ma anche momenti brutti e questi saranno i peggiori, conosci per caso qualcuno che se ne sia andato con gioia durante una festa? No, per tutti è sempre la stessa storia e se permetti a mio figlio gli farei evitare volentieri la gioia ma soprattutto il dolore della vita.

25/03/2011, 22:07

Blissenobiarella ha scritto:

Mopheus, il tuo pensiero è comunissimo...si chiama depressione. Ne soffrono in molti. Ne verrai fuori, devi solo andare avanti.


SI, ma ho già detto che ci convivo e mi permette di ragionare in modo differente.
Se ne vengo fuori ragionerò come tutti gli altri in un continuo e stupido divenire.
Credo di essere ormai in questo stato da diversi anni ma non è un problema per me lo è solo per gli altri. Ad esempio tu dici che il mio pensiero è sbagliato ma a me sembra normalissimo anzi molto più coerente del tuo riguardo a questa vita.

A me viene naturale pensare in questo modo, tu come altri dovete almeno provare a immaginare non potete pensare sempre in positivo come se si trattasse di un gioco, altrimenti le conseguenze poi sono queste.. che si cerca di giustificare quello che si è fatto perchè è così che si deve fare ma dove sta scritto?

25/03/2011, 22:36

morpheus85 ha scritto:

Ma anche in un'altra società utopistica fatta di amore e fratellanza la questione è sempre la stessa. Prima o poi te ne vai e dietro non ti puoi portare nulla.
Io ho 26 anni ma con la testa me ne sento 80 è come se avessi già fatto tutto quello che c'era da fare e ora mi dedico all'inutile pratica del filosofeggiare.
Vivo in una specie di modalità depressiva controllata, mi serve per non sognare e illudermi come fanno un po tutti i miei coetaeni che per combattere il tempo pensano ad altro spostando quel dato pensiero a data da destinarsi, ma tanto l'ultimo esame arriva per tutti da quello non c'è scampo.



Morpheus non e` importante quello che non ti puoi portare, ma quello che lasci. E non parlo dei beni materiali, ama i tuoi figli, sii un buon padre e smetti di leggere Guido Ceronetti, mamma mia.
Tutti dobbiamo morire, allora perche` vivere come dei morti, pensando solo a quel momento inevitabile? Praticamente ti fasci la testa prima di rompertela.
Mi auguro che tu esca presto da questa fase, cominciando ad apprezzare, quello che la vita ti puo` offrire.
Ciao

25/03/2011, 22:44

In pochi hanno detto veramente come la pensavano e nessuno è stato in grado di farmi venire qualche dubbio. Io l'idea che hanno molti di voi la immagino e credo che dipenda da una sorta di protezione che ha messo madre natura per preservare la specie altro non può essere, avete presente quei momenti in cui state benissimo e pensate sempre positivo? ecco sono in quei momenti euforici che rimanete fregati perchè si perde di vista l'obiettivo finale, se invece questo pensiero fosse fisso nella vostra mente sarebbe più difficile commettere errori.

25/03/2011, 22:57

BlitzKrieg ha scritto:

morpheus85 ha scritto:

Ma anche in un'altra società utopistica fatta di amore e fratellanza la questione è sempre la stessa. Prima o poi te ne vai e dietro non ti puoi portare nulla.
Io ho 26 anni ma con la testa me ne sento 80 è come se avessi già fatto tutto quello che c'era da fare e ora mi dedico all'inutile pratica del filosofeggiare.
Vivo in una specie di modalità depressiva controllata, mi serve per non sognare e illudermi come fanno un po tutti i miei coetaeni che per combattere il tempo pensano ad altro spostando quel dato pensiero a data da destinarsi, ma tanto l'ultimo esame arriva per tutti da quello non c'è scampo.



Morpheus non e` importante quello che non ti puoi portare, ma quello che lasci. E non parlo dei beni materiali, ama i tuoi figli, sii un buon padre e smetti di leggere Guido Ceronetti, mamma mia.
Tutti dobbiamo morire, allora perche` vivere come dei morti, pensando solo a quel momento inevitabile? Praticamente ti fasci la testa prima di rompertela.
Mi auguro che tu esca presto da questa fase, cominciando ad apprezzare, quello che la vita ti puo` offrire.
Ciao


Lasciare qualcosa di cui non avrò memoria? Pensi sia veramente importante?
Senti me, è forse molto meglio andarsene senza lasciare traccia del proprio passaggio senza rimpianti
Ti voglio vedere tra 100 anni quando dovrai dire addio a tutto e neanche io sto parlando di beni materiali.. credi che ce la farai? O dici che è meglio non pensarci ora? Io tempo addietro ricordo che il solo pensiare alla morte mi faceva stare male ma dovevo prendere coscienza che quello era l'ultimo capitolo e forse il più importante della mia vita e della vita di tutti. E' così, inutile scappare, in quanti saranno entrati qui per poi uscire subito per distogliere il pensiero? E' una pratica che serve a qualcosa? Si momentaneamente, abbiamo il dono di poter vedere nel futuro e non lo utilizziamo mai, anzi facciamo finta che non esista, questo è essere evoluti? [xx(]
La vita mi farà apprezzare qualcosa e nel momento in cui inizierò ad amarla se la riprenderà, deve essere una bella esperienza non vedo l'ora di provarla. [8)]

25/03/2011, 23:02

morpheus85 ha scritto:

In pochi hanno detto veramente come la pensavano e nessuno è stato in grado di farmi venire qualche dubbio. Io l'idea che hanno molti di voi la immagino e credo che dipenda da una sorta di protezione che ha messo madre natura per preservare la specie altro non può essere, avete presente quei momenti in cui state benissimo e pensate sempre positivo? ecco sono in quei momenti euforici che rimanete fregati perchè si perde di vista l'obiettivo finale, se invece questo pensiero fosse fisso nella vostra mente sarebbe più difficile commettere errori.


Alla mia eta` ( non che mi senta vecchio ) ho avuto amici e parenti che se ne sono andati, lo so` benissimo dove tutti andremo a finire. Non per questo mi vado a suicidare, perche` tanto la fine e` inevitabile. [;)]

25/03/2011, 23:13

BlitzKrieg ha scritto:

morpheus85 ha scritto:

In pochi hanno detto veramente come la pensavano e nessuno è stato in grado di farmi venire qualche dubbio. Io l'idea che hanno molti di voi la immagino e credo che dipenda da una sorta di protezione che ha messo madre natura per preservare la specie altro non può essere, avete presente quei momenti in cui state benissimo e pensate sempre positivo? ecco sono in quei momenti euforici che rimanete fregati perchè si perde di vista l'obiettivo finale, se invece questo pensiero fosse fisso nella vostra mente sarebbe più difficile commettere errori.


Alla mia eta` ( non che mi senta vecchio ) ho avuto amici e parenti che se ne sono andati, lo so` benissimo dove tutti andremo a finire. Non per questo mi vado a suicidare, perche` tanto la fine e` inevitabile. [;)]


Ma anche io visto che sono in vita vivo, però vorrei evitare a qualcuno questo genere di vita breve e non esente da problemi [;)]

Vivessimo almeno 1000 anni in piena salute allora si che pensare alla morte sarebbe tutto tempo sprecato, ma qui gli anni volano via e non c'è certezza su niente, tutti quelli che conosci muoiono e neanche tanto bene, tu invecchi in fretta e l'unica cosa che avrai fatto maggiormente sarà stato lavorare e dormire a chi la vuoi donare una vita così? [8)]

25/03/2011, 23:34

Guarda che discuterne qui non sortirà alcun risultato.. ognuno di noi prova questi stati d'animo più e più volte nella propria vita, ed ognuno li "supera" ponendosi uno scopo, un obiettivo. Trova il tuo scopo.. createlo, altrimenti hai perso in partenza. Considerala una sfida.
Ultima modifica di Lawliet il 25/03/2011, 23:35, modificato 1 volta in totale.

25/03/2011, 23:40

si ma che centra con l'argomento del topic?

25/03/2011, 23:45

Gli altri non si fanno tanti problemi ad avere dei figli.. han trovato uno scopo, e sanno che probabilmente lo faranno anche i loro geniti.
Ultima modifica di Lawliet il 25/03/2011, 23:46, modificato 1 volta in totale.

26/03/2011, 00:31

che ti devo dire? viva l'ignoranza!

26/03/2011, 11:06

Io vi saluto, su questo forum ormai non c'è più niente che mi interessa, ho iniziato a frequentarlo sempre di meno e ora con questo topic ho capito parecchie cose, mi ha dato molto fastidio questo tentare di spostare la discussione su altri punti da parte di alcuni utenti, io sono convinto di quello che ho scritto ma voi avete la mente così annebbiata per riuscire a capire probabilmente non è neanche per colpa vostra ma per via della vostra natura su cui non potete farci nulla dovete solo sottostare alle sue regole ed è questa in realtà la cosa triste che si evince da tutta questa discussione.

26/03/2011, 11:30

Morpheus. Resta. Molti di noi sanno cosa stai passando. Sei in piena fase di autocommiserazione, farai cose che ti faranno stare male per poterti commiserare ancora di più. Ci siamo passato quasi tutti, è quello che ti stiamo dicendo ma tu non ora non riesci a recepirlo perchè preferisci pensare che nessuno ti può capire che solo tu ragioni in un certo modo. Purtroppo in questo momento gli altri non possono aiutarti, devi solo andare avanti ed uscire da questo periodo. Una volta che ti sarai lasciato questa nebbia nera alle spalle, potrai capire meglio cosa hai passato e perchè ora stai avendo questi pensieri che ti sembrano sensati e giusti, ma che in realtà sono sono solo gabbie che ti stai costruendo intorno e non hanno nulla di razionale. Se ora hai bisogno di vivere questa sofferenza, vivitela pure fino in fondo, lasciati pure sprofondare in essa, ma non pensare che questa sofferenza sia la vita, quello che ti sta mandando a fondo adesso sarà la stessa cosa che ad un certo punto ti farà risalire.

26/03/2011, 11:57

morpheus85 ha scritto:
Ma anche io visto che sono in vita vivo, però vorrei evitare a qualcuno questo genere di vita breve e non esente da problemi [;)]
Vivessimo almeno 1000 anni in piena salute allora si che pensare alla morte sarebbe tutto tempo sprecato, ma qui gli anni volano via e non c'è certezza su niente, tutti quelli che conosci muoiono e neanche tanto bene, tu invecchi in fretta e l'unica cosa che avrai fatto maggiormente sarà stato lavorare e dormire a chi la vuoi donare una vita così? [8)]


Non si puo' dare per scontato che le valutazioni sul bilancio gioie/dolori siano uguali per tutti. Ogni individuo ha il suo personale bilancio e, quel che piu' conta, la propria personale valutazione. Puo' darsi che molti siano sfortunati ma sicuramente NON ci si puo' arrogare il diritto di decidere per gli altri.
Personalmente sono particolarmente grato ai mie di avermi fatto e le gioie fino ad oggi avute superano di gran lungo tutti i dolori avuti. Quanto poi alla fine di sicuro arrivera', ma siamo poi cosi sicuri che si tratti di una fine? Dove trovi questa certezza?

Vorrei poi porre alla tua attenzione alcune considerazioni fatte sul "Pessimismo Cosmico" di Leopardiana memoria, che, a mio avviso, sintetizzano piuttosto bene la tua posizione:

Anche se l'individuo potesse raggiungere il piacere, il bilancio della sua esistenza sarebbe comunque negativo, per la quantità dei mali reali (infortuni, malattie, invecchiamento, morte) con cui la natura, dopo averlo prodotto, tende a eliminarlo per dar luogo ad altri individui in una lunga vicenda di produzione e distruzione, destinata a perpetuare l'esistenza e non a rendere felice il singolo.
In altri momenti il Leopardi approfondisce la sua meditazione sul problema del dolore e conclude scoprendo che la causa di esso è proprio la natura, perché è proprio essa che ha creato l'uomo con un profondo desiderio di felicità, pur sapendo che egli non l'avrebbe mai raggiunta: "0 natura, natura, perché non rendi poi quel che prometti allor? Perché di tanto inganni i figli tuoi ?", dice il poeta nel canto "A Silvia".
Così, di fronte alla natura, il Leopardi assume un duplice atteggiamento: ne sente allo stesso tempo il fascino e la repulsione, in una specie di "odi et amo" catulliano. L'ama per i suoi spettacoli di bellezza, di potenza e di armonia; la odia per il concetto filosofico che si forma di essa, fino a considerarla non più la madre benigna e pia (del primo pessimismo), ma una matrigna crudele ed indifferente ai dolori degli uomini, una forza oscura e misteriosa, governata da leggi meccaniche ed inesorabili .
E' questo il terzo aspetto del pessimismo leopardiano che investe tutte le creature (sia gli uomini che gli animali).
Ma in questo momento della sua meditazione il Leopardi rivaluta la ragione, prima considerata causa di infelicità. Essa gli appare colpevole di aver distrutto le illusioni con la scoperta del vero, ma è anche l'unico bene rimasto agli uomini, i quali, forti della loro ragione, possono non solo porsi eroicamente di fronte al vero, ma anche conservare nelle sventure la propria dignità, anzi, unendosi tra loro con fraterna solidarietà, come egli dice nella "Ginestra", possono vincere o almeno lenire il dolore.


Infine se posso, un consiglio. Hai inserito questo topic solo ieri e dopo nemmeno un giorno gia' ti lamenti che nessuno ha partecipato a sufficienza. Non so' gli altri che fanno, ma non e' che passiamo le giornate incollate al PC per postare sul Forum (non tutti almeno credo [:I]). Forse sarebbe piu' proficuo affrontare le cose con maggiore calma e tranquillita'. Capisco che ritieni troppo breve la vita ma a volte passare il giusto tempo sulle questioni puo' aiutare moltissimo. [:D]
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