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26/03/2011, 17:01

morpheus85 ha scritto:
non è contraddittorio perchè le due cose si equivalgono o una o l'altra ti permetterebbe di superare quel dato momento, rimandarlo o saltarlo del tutto.


Ok, forse ora ho capito cosa intendevi [:I], anche se il non nascere e' un po' difficile da sostenere come causa di non morte. Se non nasci non esisti e quindi non ti puoi porre la questione. [;)]
Comunque se non ho capito male intendi che in punto di morte faresti qualunque cosa per non morire, non per continuare a vivere? Perche' essere spaventati dalla morte se non si ama tremendamente la vita?

26/03/2011, 17:33

zakmck ha scritto:

morpheus85 ha scritto:
non è contraddittorio perchè le due cose si equivalgono o una o l'altra ti permetterebbe di superare quel dato momento, rimandarlo o saltarlo del tutto.


Ok, forse ora ho capito cosa intendevi [:I], anche se il non nascere e' un po' difficile da sostenere come causa di non morte. Se non nasci non esisti e quindi non ti puoi porre la questione. [;)]
Comunque se non ho capito male intendi che in punto di morte faresti qualunque cosa per non morire, non per continuare a vivere? Perche' essere spaventati dalla morte se non si ama tremendamente la vita?




"non morire" o "continuare a vivere" credo di si, ovviamente se gli fossero date le condiizoni di poterlo fare senza impedimenti.

Poi è ovvio che "chi ama tremendamente la vita" teme la morte, solo chi ha reale coscienza di se l'accetta per quello che è, e riesce a conviverci senza crearsi alcun reame che un giorno dovrà lasciare.

26/03/2011, 19:00

Allora la paura della morte, ti impedisce di vivere?
Se quando muori non lasci dei figli, allora sei veramente morto. [:(]

26/03/2011, 19:08

a me personalmente no, al massimo la realtà della mia fine mi impedisce di creare qualcosa di duraturo in quanto illusorio.
lasciare dei figli senza sapere che fine faranno lo trovi una bella cosa?

26/03/2011, 21:57

morpheus85 ha scritto:

a me personalmente no, al massimo la realtà della mia fine mi impedisce di creare qualcosa di duraturo in quanto illusorio.
lasciare dei figli senza sapere che fine faranno lo trovi una bella cosa?



Che fine vuoi che facciamo? Daccordo nessuno puo` prevedere il futuro, ma come genitore puoi pianificare, dare un'input, insomma ti devi curare della tua prole. Smettila di flagellarti l'anima, sei dotato di intelligenza, usala.

27/03/2011, 15:41

morpheus85 ha scritto:

a me personalmente no, al massimo la realtà della mia fine mi impedisce di creare qualcosa di duraturo in quanto illusorio.
lasciare dei figli senza sapere che fine faranno lo trovi una bella cosa?


Oltretutto poi..,sarebbe anche un dovere procreare per la continuazione della specie.[;)]

27/03/2011, 19:41

ciao morpheus85
non posso che concordare con una risposta datati in precedenza da un altro utente:"...il tuo pensiero e' comunissimo...si chiama depressione.Ne soffrono in molti..."
ti invito a riflettere a questo punto,sul gesto sconsiderato (stando al tuo punto di vista),che tanti italiani (per fare un esempio piu' vicino) hanno compiuto nei periodi tra la prima guerra mondiale e la secona guerra mondiale...ovvero hanno dato alla luce dei figli,con spettative di vita a dir poco discutibili,fame,malattie...
ti auguro,di poter stringere a te un bel neonato,magari propio il tuo...magari un giorno chisa'??
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