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26/03/2011, 21:45

Gli alti livelli di radioattività riscontrati hanno riacceso la preoccupazione nelle isole nipponiche: la concentrazione di iodio 131 sarebbe pari a 1250,8 volte il limite consentito in un campione d'acqua marina prelevato venerdì a 330 metri a sud dell'impianto, secondo quanto ha reso noto oggi l'Agenzia per la sicurezza nucleare e industriale. Si tratta del tasso più alto degli ultimi giorni. Secondo la Tepco, la societá che gestisce l'impianto, è probabile che acqua radioattiva proveniente dalla centrale o usata per raffreddare i reattori lesionati sia finita in mare.
Fonte:http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_26/giappone-centrale_551cbfe4-57e2-11e0-8a3c-34dcb0202b47.shtml

26/03/2011, 21:47

Ufologo 555 ha scritto:

Oh, ma state parlando sul serio o vi state facendo "quattro chiacchiere" ...
Se uno possedesse un'arma del genere ... Dai, sù.
Un'antenna che irradia la potenza di 25 mila bombe atomiche! Mah, mi perdo proprio ... [8)]

Altroché Padrone del Mondo! [8D]


26/03/2011, 21:50

Dì un pò caro Massimo, non è che in realtà sei lui in incognito? [:D]

Scherzo caro Ufologo Nazionale... [;)]

Io credo che sia possibile eccome:


Un terremoto, teoricamente, nasce al di sotto della crosta terrestre, dalle immani forze che si agitano nelle parti più interne della Terra, dal mantello liquido (magma) al centro (teoricamente) solido per le spaventose pressioni.

Esattamente come ogni sistema quindi, il nostro Pianeta può essere lasciato al suo corso naturale o.... reindirizzato.

Come si fa con le dighe e i canali per i fiumi o con l' immissioni di sostanze chimiche nel corpo umano per le c.d. cure mediche.


Qualunque sistema di cui si conosca minimamente il funzionamento di base, può essere influenzato con strumenti che ne eguaglino i meccanismi naturali.


Questa è una certezza logica, non una mera opinione.


Per cui, dato che conosciamo, almeno stando ai nostri amati scienziati ufficiali, il funzionamento del meccanismo di genesi di un sisma, la domanda che rimane è solo questa:

Abbiamo strumenti che possano eguagliare la potenza dei meccanismi di base, in modo da innescarne automaticamente e artificialmente il processo?

E la risposta, da almeno 60 anni a questa parte è: SI', le atomiche stesse di cui sopra.


Una carica ben piazzata in profondità nel sottosuolo - e guarda caso esistono da tempo innumerevole tipi speciali di bombe specializzate per questo - dovrebbe essere in grado e con la detonazione ma ancor più con l' onda d' urto a mettere in movimento le masse di materia semilfluida del mantello.


Il problema casomai sarebbe la possibilità di scelta del target: difficilmente si può sostenere che gli USA o altri possano piazzare un ordigno nucleare nel sottosuolo di QUALUNQUE Paese scelto.

Pensiamo solo alla Cina o ad altri Paesi notoriamente al di fuori della loro influenza.

Naturalmente, il problema decade in due casi:


1) SE gli Autori fossero ben al di sopra delle singole Nazioni e avessero perciò agganci e operatività ovunque o quasi (Illuminati, per intenderci).

2) SE nel frattempo sono state sviluppate soluzioni più avanzate. La regola sullo sviluppo tecnologico imporrebbe di sì.


Potrebbero ad esempio esistere speciali apparecchiature in grado di inviare un segnale al di sotto della crosta senza bisogno neppure di trivellare, segnale che grazie a una certa angolatura e frequenza potrebbe "arrivare" a destinazione grazie alla rotondità terrestre.


Immaginate per capirci una bella "palla" schiacciata ai poli (la nostra cara Terra, ovviamente).

Immaginate di poter inviare un simile segnale dal Polo Nord o lì vicino (poi ci torniamo sul punto di partenza).

Un segnale con "direzione" (usiamo termini semplici per capirci tutti) verticale raggiungerebbe idealmente il centro terrestre.


Ma un segnale inviato da una antenna o altro orientata in direzione non perfettamente verticale? Un segnale "obliquo" (sempre per capirci)?

Dovrebbe raggiungere, dopo aver attraversato gli strati interni, un altro punto della crosta, "riemergendo".

E nel fare questo la sua energia metterebbe in moto una gran quantità di materiale lavico spingendola verso la crosta.... Ecce Boom.


Quale genere di segnale potrebbe fare questo, vi chiedete?

E' già possibile immaginarlo: un tipo di segnale sulla giusta frequenza relativa al tipo di materiale da "sollecitare" mettendolo in vibrazione.

Per intenderci, sulla scorta dello stesso principio per cui una nota molto acuta (->frequenza) può far vibrare un vetro fino a romperlo.


Ecco, io credo che simili apparecchi esistano già.

E trattandosi di onde, dovrebbero essere "sparate", da speciali antenne, si suppone....

Non necessariamente in basi sotterranee, anzi. Potrebbero lanciare un segnale destinato a percorrere l' atmosfera similmente alle onde radio fino a destinazione.


Insomma, ci siamo capiti. HAARP.

Costruita in Alaska (per avere un buon orientamento?) sotto la guida di uno scienziato specializzato, guarda caso, negli studi di Tesla sul controllo del clima...

Ma naturalmente, la spiegazione ufficiale è che sono esperimenti radio in alta atmosfera.... naturalmente.


Ecco, per me è _teoricamente_ possibile.

SE poi sia stato effettivamente praticato, questo non posso certo giurarlo, ma ci scommetterei.

A giudicare dalle statistiche degli ultimi eventi sismico-climatici violenti, direi proprio di sì.


Nessuno ne parla mai nei media, ma in questi ultimi pochi anni, è stato tutto un susseguirsi di terremoti di forza inaudita, 7, 8, 9 oltre che maremoti, tsunami etc quali solitamente se ne vede uno al secolo, tutt' al più.

Dubito che si siano dati appuntamento per telefono....

Qualcosa deve averli provocati: qualcosa oltre il normale funzionamento naturale.


Per cui o viviamo in un' epoca di grandi sconvolgimenti - di cui gli scienziati ostinano a non parlare se non negando tutto, pure la luce del sole - o c' è dietro lo zampino dell' Uomo - o Chi per Lui, direbbe Icke.

In ogni caso, in un quadro che è esattamente quello - denso di catastrofi, terremoti etc - descritto dai popoli antichi e dalle mille religioni come la "Fine del Mondo" o perlomeno, direbbero i Maya "di UN Mondo, un' Era... per dare inizio a un' Altra".

Del resto, l' Era dell' Acquario, prima degli smanettamenti degli scienziati che hanno messo via le regole da sempre (millenni) usate per calcolarle, dovrebbe cominciare proprio nel.... 2012, SI'.


Saluti,

Aztlan

27/03/2011, 11:56

Emergenza a Fukushima: radioattivita' altissima,
evacuati tutti gli operai


Il livello di iodio-131 nell'acqua del reattore 2 e'
10 milioni di volte superiore alla norma


27 marzo, 09:53

Immagine

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 12528.html

TOKYO - La radioattivita' dell'acqua al reattore n.2 della centrale di Fukushima e' estremamente elevata ed e' pari a 10 milioni di volte i livelli normali. Lo riferisce l'Agenzia per la sicurezza nucleare, secondo cui si e' resa necessaria l'evacuazione immediata dei tecnici al lavoro.

Il livello di iodio-131 presente nel reattore n.2 e' estremamente alto, al punto da far ipotizzare all'Agenzia che l'acqua possa essere legata in qualche modo al nocciolo, visto che la radioattivita' registrata e' di 1.000 millisievert/ora. L'emergenza contaminazione sale mentre i tentativi di messa in sicurezza sono frenati dalla minaccia radiazioni: proprio oggi era il programma il passaggio dalle autobotti dei pompieri alle pompe elettriche per iniettare acqua nei reattori, per accelerare i tempie ed evitare cosi' ulteriori ritardi. Le fonti di perdita di materiale nocivo restano ancora da individuare quando lo iodio e' salito a 1.850 volte i limiti legali nelle acque immediatamente vicine all'impianto di Fukushima.

SALE ANCORA LIVELLO IODIO RADIOATTIVO IN MARE - La radioattività in mare di fronte alla centrale nucleare giapponese di Fukushima è di 1.850 volte superiore ai livelli di norma, secondo le ultime misurazioni disponibili. Lo rende noto l'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare, che solo ieri aveva rilevato una presenza di iodio-131 in acqua 1.250 volte al di sopra del normale.

CAPO AIEA, ALLARME NUCLEARE POTREBBE DURARE MESI - Potrebbe durare settimane, o mesi, l'allarme nucleare in Giappone, dopo l'incidente alla centrale di Fukushima provocato dal sisma e dello tsunami che due settimane fa hanno devastato il nord-est del Paese. Lo afferma il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), il giapponese Yukiya Amano, in un'intervista al New York Times. Amano ha spiegato che le autorità nipponiche non sanno ancora con certezza se i noccioli dei reattori e il combustibile nucleare esausto sono ricoperti dall'acqua necessaria al loro raffreddamento, secondo il Nyt online. I tecnici hanno riscontrato alti tassi di radioattività in mare, vicino alla centrale, il che fa temere che uno o più reattori non abbia più una tenuta stagna. Amano ha detto di vedere "segni positivi" nel parziale ristabilimento dell'energia elettrica della centrale, ma ha auspicato "più sforzi per porre fine all'incidente".

27/03/2011, 12:14

A Fukushima le radiazioni superano di decine
di migliaia di volte quelle che erano nell’aria ad Hiroshima


Edoardo Capuano - Posted on 26 marzo 2011

http://www.ecplanet.com/node/2390

Reattore FukushimaIl dottor Chris Busby ha verificato quest’oggi in una email, che tre vasche di contenimento per il combustibile nucleare esaurito, sono state completamente spazzate via.

Questo porta i livelli di radiazione approssimativi a 24.000 Hiroshima x 3 cioè ci sono 72.000 volte le radiazioni che erano nell’aria dopo lo sgancio della prima bomba atomica. Ricordate, queste sono solo le radiazioni che provengono dalle vasche di raffreddamento. La fuga di radiazioni dai reattori è un’altra storia.

Abbiamo ora la possibilità di valutare le dinamiche dell’incidente nucleare (per non dire disastro) avvenuto a Fukushima. È ormai chiaro che siamo stati tutti ingannati dalle autorità giapponesi, dall’AIEA, dai gruppi internazionali pro nucleare ma soprattutto dagli esperti che sono stati chiamati dai media internazionali e nulla hanno fatto che confonderci sempre di più. Abbiamo sentito pareri da esperti nucleari della Chatham House (portavoce del NWO) e da persone come il Prof. Gerry Thomas dell’Imperial College di Londra.

Tutti continuano a giocare su questa catastrofe senza rendersi conto delle implicazioni che tale catastrofe ha e avrà sulla salute umana, utilizzando metodi antiquati per calcolare le potenziali vittime. Solo quando si ascolteranno persone come il Dr. Chris Busby si arriveranno a capire i veri effetti della contaminazione da ingestione di materiale radioattivo (aka dell’uranio impoverito).

Fonte originale: rense.com / Fonte: neovitruvian.wordpress.com

27/03/2011, 12:43

Thethirdeye ha scritto:

Abbiamo ora la possibilità di valutare le dinamiche dell’incidente nucleare (per non dire disastro) avvenuto a Fukushima. È ormai chiaro che siamo stati tutti ingannati dalle autorità giapponesi, dall’AIEA, dai gruppi internazionali pro nucleare ma soprattutto dagli esperti che sono stati chiamati dai media internazionali e nulla hanno fatto che confonderci sempre di più. Abbiamo sentito pareri da esperti nucleari della Chatham House (portavoce del NWO) e da persone come il Prof. Gerry Thomas dell’Imperial College di Londra.

Tutti continuano a giocare su questa catastrofe senza rendersi conto delle implicazioni che tale catastrofe ha e avrà sulla salute umana, utilizzando metodi antiquati per calcolare le potenziali vittime. Solo quando si ascolteranno persone come il Dr. Chris Busby si arriveranno a capire i veri effetti della contaminazione da ingestione di materiale radioattivo (aka dell’uranio impoverito).


Purtroppo le autorità giapponesi sono costrette a raccontare panzane, se dovessero dire le cose come stanno, dovrebbero evacuare almeno mezzo Giappone, cosa ovviamente impossibile.
Come farebbero a dire ai loro cittadini che, in un futuro prossimo, non potranno mai più mangiare il pesce del mare?...ad un popolo che si ciba quasi esclusivamente di quello!
E comunque...anche per il resto del mondo c'è poco da stare allegri, le correnti marine ed aeree viaggiano...
I rimedi purtroppo non ci sono, perchè a Chernobyl fu costruita una enorme piattaforma di cemento armato sotto al nocciolo (gli operai che la costruirono sono tutti morti!)per contenimento e tutto fu rinchiuso nel sarcofago di cemento armato.
In Giappone la situazione è estremamente più tragica perchè
1-I reattori coinvolti sono almeno tre e alimentati con miscele contenenti plutonio (contamina da 2 a 3 volte di più dell'uranio!)
2-La centrale è in riva al mare, quindi zero possibilità di contenere la contaminazione (Chernobyl ha distrutto un vasto territorio intorno, ma comunque limitato)
3-Evidentemente, dati i livelli di radiazione altissimi, tutti i noccioli si sono fusi e la reazione è quindi inarrestabile.
4-NON sanno cosa fare...hanno dimostrato di essere molto peggiori dei russi, una catastrofe simile non era mai successa, gli sviluppi sono imprevedibili [V]

27/03/2011, 13:51

Angeldark ha scritto:

Purtroppo le autorità giapponesi sono costrette a raccontare panzane, se dovessero dire le cose come stanno, dovrebbero evacuare almeno mezzo Giappone, cosa ovviamente impossibile.
Come farebbero a dire ai loro cittadini che, in un futuro prossimo, non potranno mai più mangiare il pesce del mare?...ad un popolo che si ciba quasi esclusivamente di quello!
E comunque...anche per il resto del mondo c'è poco da stare allegri, le correnti marine ed aeree viaggiano...
I rimedi purtroppo non ci sono, perchè a Chernobyl fu costruita una enorme piattaforma di cemento armato sotto al nocciolo (gli operai che la costruirono sono tutti morti!)per contenimento e tutto fu rinchiuso nel sarcofago di cemento armato.
In Giappone la situazione è estremamente più tragica perchè
1-I reattori coinvolti sono almeno tre e alimentati con miscele contenenti plutonio (contamina da 2 a 3 volte di più dell'uranio!)
2-La centrale è in riva al mare, quindi zero possibilità di contenere la contaminazione (Chernobyl ha distrutto un vasto territorio intorno, ma comunque limitato)
3-Evidentemente, dati i livelli di radiazione altissimi, tutti i noccioli si sono fusi e la reazione è quindi inarrestabile.
4-NON sanno cosa fare...hanno dimostrato di essere molto peggiori dei russi, una catastrofe simile non era mai successa, gli sviluppi sono imprevedibili [V]


Caro Angeldark..... purtroppo la tua analisi
è molto verosimile, se non certa [xx(]

27/03/2011, 14:01

Vero Angel...Anche secondo me hai centrato in pieno la questione....

27/03/2011, 14:16

27 MARZO 2011

Fukushima, allarme per il reattore 2 Radioattività altissima, via i tecnici
PUBBLICATO DA ECODEMRAVENNA | ARCHIVIATO IN IN PRIMO PIANO

Le radiazioni nell’acqua dell’impianto sono 10 milioni di volte più alte del normale. Gli esperti: “E’ fusione parziale del nocciolo”

TOKYO da La Repubblica - La radioattività dell’acqua al reattore n.2 della centrale di Fukushima è estremamente elevata ed è pari a 10 milioni di volte i livelli normali. Lo riferisce l’Agenzia per la sicurezza nucleare, secondo cui si è resa necessaria l’evacuazione immediata dei tecnici al lavoro. Il livello di iodio-131 è talmente alto da far ipotizzare all’Agenzia che si sia verificata una fusione parziale del nocciolo. L’emergenza contaminazione dunque sale, mentre i tentativi di messa in sicurezza sono frenati dalla minaccia radiazioni: proprio oggi era il programma il passaggio dalle autobotti dei pompieri alle pompe elettriche per iniettare acqua nei reattori, per accelerare i tempie ed evitare così ulteriori ritardi. Le fonti di perdita di materiale nocivo restano ancora da individuare. A rafforzare le preoccupazioni giungono le parole del capo della Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, secondo il quale la crisi all’impianto giapponese potrebbe andare avannti per settimane , se non addirittura mesi. “Siamo ancora lontani dalla fine dell’incidente”, ha affermato Yukiya Amano, intervistato dal New York Times.

27/03/2011, 17:54

Aztlan, allora, a questo punto, ammettiamo tutto e ... buona notte!
Potrei anche dire che le tue spiegazioni potrebbero reggere, ma che "due" antenne possano produrre un effetto simile, mi dipspiace, no, non lo credo.
Poi, se uno ci va a sistemare delle cariche nucleari (ed in questo caso devi spiegarmene il motivo), tutto può essere; ma anche a questo non ci credo ...
se osserviamo il globo, allora tutti i giorni lo "stiamo "squassando ... E a che prò? Cui prodest?!
No, non mi tornano i vostri conti ...



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Come si può notare, anche oggi, e calcolando solo quelli del 5° grado, ve ne sono di terremoti; allora? Stiamo distruggendo la Terra? Non credo affatto.
La Terra è viva, si scuote, le placche si muovono, scorrono, fremono, sussultano; mentre galleggiano sul magma rovente. La crosta èben poca cosa ... E' ... la buccia di un'arancia! (Solo che nell'arancia è intera!) [:)]
Ultima modifica di Ufologo 555 il 27/03/2011, 18:05, modificato 1 volta in totale.

27/03/2011, 18:18

Blissenobiarella ha scritto:

27 MARZO 2011

Fukushima, allarme per il reattore 2 Radioattività altissima, via i tecnici
PUBBLICATO DA ECODEMRAVENNA | ARCHIVIATO IN IN PRIMO PIANO

Le radiazioni nell’acqua dell’impianto sono 10 milioni di volte più alte del normale. Gli esperti: “E’ fusione parziale del nocciolo”

TOKYO da La Repubblica - La radioattività dell’acqua al reattore n.2 della centrale di Fukushima è estremamente elevata ed è pari a 10 milioni di volte i livelli normali. Lo riferisce l’Agenzia per la sicurezza nucleare, secondo cui si è resa necessaria l’evacuazione immediata dei tecnici al lavoro. Il livello di iodio-131 è talmente alto da far ipotizzare all’Agenzia che si sia verificata una fusione parziale del nocciolo. L’emergenza contaminazione dunque sale, mentre i tentativi di messa in sicurezza sono frenati dalla minaccia radiazioni: proprio oggi era il programma il passaggio dalle autobotti dei pompieri alle pompe elettriche per iniettare acqua nei reattori, per accelerare i tempie ed evitare così ulteriori ritardi. Le fonti di perdita di materiale nocivo restano ancora da individuare. A rafforzare le preoccupazioni giungono le parole del capo della Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, secondo il quale la crisi all’impianto giapponese potrebbe andare avannti per settimane , se non addirittura mesi. “Siamo ancora lontani dalla fine dell’incidente”, ha affermato Yukiya Amano, intervistato dal New York Times.


Mah io non capisco.Sono giorni ormai che dicono che la radio attivita' si e' alzata,fusione parziale del nocciolo,ma poi un attimo dopo dicono che sta andando tutto per il meglio.Insomma,ci dicano la verita' e soprattutto dicano la verita' a quei poveri giapponesi.[:(]

27/03/2011, 19:04

Le cose sono esattamente come stavano i primi giorni. Solo che ora la diffusione delle notizie è minore

Le cronache del 26 e 27
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03 ... re/100230/


Fukushima, iodio radioattivo in mare

Nuovo allarme: evacuato reattore 2 Non si attenua l’allarme nucleare in Giappone. Evacuato il reattore 2 per l’altissima radioattività sprigionata. Radiazioni elevate arrivano dal nucleo del reattore 3 e l’agenzia nipponica per la sicurezza atomica non esclude di alzare di nuovo il livello di rischio per la centrale di Fukushima Daiichi, che così arriverebbe a 6, “grave incidente” (Chernobyl fu classificato a livello 7). Questo dopo alcuni rilievi fatti intorno nelle zone vicino l’impianto. Un livello molto elevato di radioattività è stato individuato per la prima volta in legumi provenienti da Tokyo, ma non destinati alla vendita. Molto più grave la situazione in mare: le rilevazioni hanno riportato livelli di radioattività 1250 volte superiori alla norma. Mentre continuano le scosse di assestamento, il numero delle vittime è salito a oltre 27mila tra morti e dispersi. Il numero dei feriti supera i 2.700. Intanto anche la Francia, come l’Italia, frena in parte sull’atomo. “Le centrali nucleari che non supereranno gli ‘stress test’ pianificati dall’Ue dopo quanto avvenuto in Giappone saranno chiuse”. E’ quando annuncia da Bruxelles il presidente francese Nicolas Sarkozy, al termine del vertice Ue.

16.41 – Tepco: “Confusione nell’analisi dei campioni con elementi radioattivi diversi”

La Tepco ha convocato una conferenza stampa d’urgenza dopo che il fattore “10 milioni” aveva fatto il giro del mondo. La compagnia, alle prese con l’ennesimo infortunio, ha precisato che i “1.000 millisievert/ora misurati nel piano sotto le turbine del reattore n.2 costituiscono un dato accurato”. Il vicepresidente, Sakae Muto, ha spiegato che l’errore è dovuto al fatto che elementi radioattivi diversi sono stati combinati nel corso dell’analisi dei campioni prelevati, ad esempio, mettendo insieme “iodio-134 e cobalto-56”. Le nuove analisi, ha aggiunto, saranno effettuate al più presto. Una verifica era stata già chiesta dall’Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese, sorpresa da un valore anomalo. La radioattività al reattore n.3 era di 400 millisievert/ora, al di sotto di quelli del n.2.

16.07 – Tepco si scusa: “Errori nel calcolo della radioattività”

Tepco, il gestore della centralenucleare di Fukushima, si scusa e ammette errori nella stima di concentrazione di sostanze radioattive nel reattore n.2

13.45 – Fonti governative: “Ora emergenza. Poi stretta sul nucleare”

“La priorità è ora risolvere l’emergenza di Fukushima, poi si dovrà fare una revisione ad ampio raggio sul nucleare”. Lo hanno detto all’Ansa fonti del governo nipponico a proposito di ruolo e poteri delle Authority di settore in Giappone che non esclude gli stessi operatori, tra cui la Tepco. Della riflessione faranno parte glioperatori, a maggior ragione dopo il comportamento e le misure non sempre dal carattere chiaro e appropriato messe in campo dalla Tepco, il gestore della centrale nucleare di Fukushima e la prima utility del Paese. Anzi proprio con la compagnia, le stesse fonti hanno ammesso che “ci sono state delle incomprensioni”.

13.10 – Fisico Cnr, dati confermano fusione nocciolo e falle

Gli allarmanti dati provenienti da Fukushima, con i livelli di radioattività nell’acqua del reattore 2 superiori di 10 milione di volte ai livelli normali, confermano quello che si temeva da tempo: “La fusione parziale del nocciolo e l’apertura di una o più falle, con il rischio di rilascio di materiale altamente radioattivo”. Lo sottolinea Valerio Rossi Albertini, fisico nucleare del Cnr. “Il Commissario all’Energia dell’Unione Europea – ricorda Albertini – e il ministro francese Lacoste ipotizzano da tempo che il guscio di contenimento non fosse stagno, e che i rischi fossero più elevati di quelli dichiarati dalle autorità giapponesi. Ora sarà molto più difficile per i tecnici lavorare per riparare i guasti: bisogna valutare se è ancora possibile utilizzare i droni americani per intervenire e racchiudere tutto in un sarcofago di cemento. Di certo questo incidente è il più grave della storia dopo Chernobyl, speriamo si riesca a contenerlo”

12.56 – Manifestazioni contro nucleare a Tokyo e Nagoya

Centinaia di persone hannomanifestato oggi a Nagoya (centro) e Tokyo per chiedere l’abbandono delle centrali nucleari dopo l’incidente all’impianto di Fukushima provocato dal sisma e dallo tsunami di due settimane fa. Lo hanno constatato giornalisti della France Presse sul posto. In un Paese dove tradizionalmente i cortei anti-nucleari sono rari e hanno poca partecipazione, almeno 300 manifestanti si sono riuniti a Nagoya rispondendo all’invito di studenti preoccupati dalla situazione alla centrale di Fukushima 1, situata nel nord-est dell’arcipelago. “Non vogliamo un’altra Fukushima”, hanno scandito i manifestanti chiedendo la chiusura della centrale di Hamaoka situata a 120 chilometri da Nagoya, sulla costa sud dell’isola di Honshu, e pure a rischio sisma. A Tokyo, infine, circa 300 persone hanno sfilato nel quartiere chic di Ginza scandendo slogan come “Non abbiamo bisogno del nucleare”.

11.52 – Dati Aiea confermano la fusione parziale del nocciolo

I dati resi noti oggidall’Autorità giapponese per la sicurezza nucleare industriale (Nisa) confermano che nel reattore numero 2 della centrale di Fukushima 1 è avvenuta la parziale fusione del nocciolo. Le misure, fornite per la prima volta dalla Nisa, si riferiscono all’acqua confinata nel circuito interno di raffreddamento del reattore, isolata perciò dall’ambiente esterno. Esperti italiani in contatto con la Nisa spiegano che in condizioni normali i livelli di radioattività dell’acqua di raffreddamento di un reattore nucleare sono molto più bassi e contengono azoto radioattivo e trizio. In questo caso i valori sono più elevati per la presenza di altri radionuclidi, che confermano ulteriormente la parziale fusione del nocciolo, già rilevata nei giorni scorsi. Per eseguire le misure è stato necessario “estrarre” un campione di acqua dal circuito interno di raffreddamento del reattore. Il personale che ha svolto questa operazione è stato fatto evacuare immediatamente, come prevedono le regole per la sicurezza, per ridurre al minimo i tempi di esposizione e quindi l’accumulo di radiazioni nell’organismo.

6.51 – Non ancora individuate le fonti di perdita di materiale nocivo

Il livello di iodio-131 presente nelreattore n.2 è estremamente alto, al punto da far ipotizzare all’Agenzia che l’acqua possa essere legata in qualche modo al nocciolo, visto che la radioattività registrata è di 1.000 millisievert/ora. L’emergenza contaminazione sale mentre i tentativi di messa in sicurezza sono frenati dalla minaccia radiazioni: proprio oggi era il programma il passaggio dalle autobotti dei pompieri alle pompe elettriche per iniettare acqua nei reattori, per accelerare i tempie ed evitare così ulteriori ritardi. Le fonti di perdita di materiale nocivo restano ancora da individuare quando lo iodio è salito a 1.850 volte i limiti legali nelle acque immediatamente vicine all’impianto di Fukushima.

6.27 – Evacuato reattore 2: “Troppa radioattivià”

La radioattività dell’acqua alreattore n.2 della centrale di Fukushima è estremamente elevata ed è pari a 10 milioni di volte i livelli normali. Lo riferisce l’Agenzia per la sicurezza nucleare, secondo cui si è resa necessaria l’evacuazione immediata dei tecnici al lavoro.






La cronaca del 26 marzo 2011:

15.56 – Germania, centomila in marcia per stop al nucleare

Circa centomila persone hanno manifestato oggi in quattro città tedesche, chiedendo uno stop immediato all’attività degli impianti nucleari. I cortei, a Berlino, Amburgo, Colonia e Monaco – riporta lo Spiegel nella sua versione online – si sono fermati alle 14.15 per dedicare un minuto di silenzio alle vittime del terremoto in Giappone. Nella capitale, secondo le forze dell’ordine, hanno partecipato alla manifestazione circa 50 mila persone; ad Amburgo, 20 mila. Slogan e manifesti colorati hanno invaso le strade delle quattro città: “Fukushima ammonisce: spegnere tutti i reattori”; “La simpatia per l’atomo finisce come l’antica Roma”.
Obiettivo delle organizzazioni ambientaliste che hanno promosso l’iniziativa è mandare un “segnale chiaro alla politica”. All’indomani del disastro di Fukushima, spinto anche dalla paura per le prossime elezioni regionali – domani si vota nel Baden-Wuerttemberg e nella Renania-Palatinato – il Governo giallo-nero ha reagito immediatamente, fermando i sette reattori più vecchi e sospendendo per tre mesi la decisione di prolungare l’attività degli impianti (fra i punti del programma dell’esecutivo). La cancelliera ha sostenuto che “prima si esce dal nucleare meglio è”. Ha anche spiegato, però, nei giorni scorsi, che non avrebbe senso spegnere tutti gli impianti nucleari, per importare energia atomica da altri. Il nucleare è per la Germania, in ogni caso, “tecnologia transitoria”, e la Merkel ha annunciato una accelerata sullo sviluppo delle energie alternative.

15.35 – Esperto: “Non ci sono elementi per valutare il livello sette”

Non ci sono elementi per valutare al livello 7 l’incidente nella centrale nucleare giapponese di Fukushima 1, ha detto l’esperto dell’Enea Eugenio Santoro, commentando la posizione di Greenpeace. E’ invece più plausibile, ha osservato, che l’incidente possa essere classificato dall’attuale livello 5 al livello 6 della scala internazionale Ines (International Nuclear Event Scale). Secondo Santoro “non è possibile dire che la contaminazione avvenuta a Fukushima sia massiva come lo è stata quella di Chernobyl”. Nell’incidente di Chernobyl è avvenuta infatti un’esplosione violentissima che ha scagliato i materiali radioattivi direttamente nell’alta atmosfera, dove sono stati trasportati su lungh distanze insieme alle masse d’aria. Nel caso di Fukushima i radionuclidi non hanno mai raggiunto l’alta atmosfera, la diffusione è stata più limitata e con una dispersione di materiale radioattivo a livello locale. Quello che ha fatto l’Istituto centrale austriaco di Meteorologia e geodinamica (Zamg), citato da Greenpeace, è stato ricostruire lo spostamento dei materiali radioattivi liberati dall’incidente di Fukushima fino al loro arrivo sulle coste occidentali degli Stati Uniti. In questa ricostruzione è stata calcolata anche la dispersione dei materiali radioattivi avvenuta strada facendo e dovuta ai venti e alle precipitazioni. Il valore finale rilevato in California, combinato con il tasso di dispersione, ha permesso di risalire ad una stima della radioattività liberata nella zona attorno alla centrale di Fukushima nei primi giorni dall’incidente

13.46 – Greenpeace: Fukushima già a livello 7

Un nuovo studio commissionato da Greenpeace Germania a Helmut Hirsch, esperto di sicurezza nucleare, rivela che l’incidente alla centrale giapponese di Fukushima, avrebbe già rilasciato un tale livello di radioattività da essere classificato di livello 7, secondo l’International Nuclear Event Scale (INES).

Lo studio di Hirsch, che si basa sui dati pubblicati dall’Agenzia Governativa Francese per la Protezione da Radiazioni (IRSN) e dall’Istituto Centrale di Meteorologia Austriaco (ZAMG), ha rilevato che la quantità totale di radionuclidi di iodio-131 e cesio-137, rilasciata a Fukushima tra 11 e il 13 marzo 2011, equivale al triplo del valore minimo per classificare un incidente come livello 7 nella scala INES.

Il livello 7 è quello massimo di gravità per gli incidenti nucleari, raggiunto in precedenza solo durante l’incidente a Chernobyl del 1986. Greenpeace ha inviato in Giappone un gruppo di esperti che da oggi inizieranno a monitorare i livelli di contaminazione radioattiva intorno alla zona di evacuazione.

12.53 – Nessuna radioattività in Italia

Le misurazioni nell’aria effettuate nelle sedi dei Vigili del fuoco distribuite sull’intero territorio nazionale anche stamattina “non hanno evidenziato la presenza anomala di agenti radioattivi”. I dati registrati dagli strumenti utilizzati dagli specialisti del Corpo – spiega il Viminale – raccolti dal Centro operativo nazionale, non hanno registrato variazioni apprezzabili dei normali valori rilevati giornalmente.

La rete del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco di rilevamento della ricaduta radioattiva individua e segnala, 24 ore al giorno, tutti i giorni, situazioni di pericolo radiologico ed e’ composta da 1.237 apparecchiature di telemisura distribuite su tutto il territorio italiano.

11.32 – Reattore 1 compie 40 anni

Il reattore numero 1 della centrale di Fukushima compie oggi 40 anni. Nell’annunciarlo Sakae Muto, vicepresidente della Tepco che gestisce l’impianto nel nordest del Giappone al centro della crisi nucleare dopo terremoto e tsunami, ha affermato che è “molto deplorevole” quanto accaduto. In occasione dell’anniversario, riferisce ancora l’agenzia Jiji Press, Muto si è scusato.

11.09 – Controlli su acqua di mare a 30 km dalla costa

Funzionari giapponesi hannoreso noto che stanno controllando i livelli di radiazioni nell’acqua di mare a 30 km dalla centrale nucleare di Fukushima, danneggiata dal terremoto dell’11 marzo scorso, ma sono convinti che i dati mostreranno che non c’è motivo di preoccupazione per il rischio di contaminazione del pesce. Un funzionario del Ministero della Scienza aveva detto in una conferenza stampa che i livelli di iodio 131 nell’acqua di mare a quella distanza dall’impianto nucleare costiero erano nei limiti di legge.

10.06 – 470km quadrati di costa travolti da tsunami

Lo tsunami dello scorso 11 marzo ha travolto e raso al suolo una zona di 470 chilometri quadrati lungo la costa. A riferirle è stata l’emittente NHK World basandosi su un rapporto della società specializzata Pasco, elaborato sulla base dei dati provenienti dai satelliti. La costa maggiormente colpita è stata quella della prefettura di Miyagi (circa 300 chilometri quadrati), seguita da quella di Fukushima (circa 110 chilometri quadrati) e quella di Iwate (circa 50 chilometri quadrati). L’ultimo bilancio del sisma e dello tsunami dell’11 marzo parla di 10.102 morti accertati ed oltre 17.000 dispersi.

9.37 – “Situazione stabile, ma molto da fare”

La situazione alla centrale nucleare di Fukushima è stabile e “non peggiora, ma c’è ancora molto lavoro da fare”. Lo ha detto il capo di gabinetto, Yukio Edano, nel corso della breve conferenza stampa del pomeriggio.

9.02 – “Difficile prevedere quando potrà finire crisi”

“E’ difficile dire quando potrà concludersi la crisi nucleare in Giappone”. A dichiararlo è stato il portavoce del governo nipponico, Yulio Edano, citato da Kyodo News.

7.31 – Alto livello di iodio in mare

L’agenzia di sicurezza nucleare giapponese ha rilevato un tasso di iodio radioattivo nel mare 1250 volte superiore alla norma. Lo ha reso noto la societa’ di elettricita’ che gestisce l’impianto di Fukushima, Tepco grazie a campioni di acqua prelevati al largo del reattore numero 1. Un portavoce dell’agenzia ha spiegato che se si bevono 50 centilitri di acqua corrente con questa concentrazione di iodio si raggiunge nel corpo il limite naturale che si puo’ assorbire”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03 ... re/100230/

27/03/2011, 19:19

Giappone: Lloyd's fa strane operazioni finanziarie prima del terremoto. Merito di un veggente?

By Edoardo Capuano - Posted on 22 marzo 2011

Evidentemente alla Lloyd's hanno assunto un veggente e pochi giorni prima grazie a questo veggente sapevano del terremoto e cosi tutti a comprare azioni Lloyd's! Oltre miliardi di azioni Lloyd's passano di mano pochi giorni prima del terremoto. Incredibile storia che si inserisce tra atlantismo italiano tutti schierati a favore di una guerra in Libia e ...leggete....

La Libia alla BP, Total e Chevron, l'ENI è fuori. A Roma tutti contenti. Pappata la Fiat, ora vanno per Finmeccanica e Fincantieri. Westerwelle: “Nessun soldato tedesco combatterà in Libia” (vedi qui). La veggenza della Lloyd's.

Nel giorno del suo compleanno 150 l’Italia viene amputata del potere di avere una politica esterna autonoma nel Mediterraneo, non nella sua ampiezza totale, persino sul pianerottolo con l’inquilino dirimpetto. La ciliegina sulla torta è amara. L’ENI perde le concessioni a favore della British Petroleum (BP), Total, Chevron e Shell. Scacciati da una delle tre aree in cui si continuano a scoprire risorse energetiche o nuovi giacimenti. Congiuntamente all’Iran ed il Venezuela. All’Italia viene negata la funzione storica di ponte europeo verso l’Africa ed il Medioriente, e pure lo spazio di manovra per un’autonoma politica energetica, volta a garantire l’autosufficienza attraverso una propria impresa multinazionale, parzialmente statale.

Quel che un mese fa era un putch militare interno per assicurarsi il controllo dei giacimenti della Libia, divenuto poi un golpe fallito, ha preso finalmente le sembianze di una manovra separatista infruttuosa. Per andare a buon fine, gli sponsor “occulti” di Francia, Inghilterra e Stati Uniti devono sporcarsi le mani con un intervento diretto. Opportuno riflettere sul perché la Germania si defila e dice nein. Siamo tornati ai tempi dell’invasione anglo-francese dell’Egitto, dopo la nazionalizzazione del canale di Suez.

Con una differenza, allora si edificava l’autonomia energetica, con un Enrico Mattei di già in intesa con il Fronte di liberazione algerino. Oggi deve consegnare gli aeroporti per l’aggressione ad un Paese con cui vige un freschissimo trattato d’amicizia, e con cui è in affari contanti e sonanti. Con buona pace di tutti gli umano-interventisti, è solo l’antipasto, poiché gli anglosax esigeranno sempre di più, e puntano alla rottura dell’accordo con la Russia per il gasodotto South stream. L’Italia si coinvolge in un’avventura neo-coloniale, accetta la spartizione e/o l’annientamento della Libia, ricevendo il premio di potersi riscaldare con merce comprata alla concorrenza. Dovrà stracciare anche l’accordo con i russi? La Germania procede indisturbata con il progetto di forniture dirette di idrocarburi dalla Russia.

Oggi, la classe dirigente politica, l’apparato mediatico da cui dipende, con la balbuzie del settore privato, è “stretta a coorte” per la riduzione del Paese ad un minimalismo a tutto tondo, o ad un massimalismo atlantista che non appartenne neppure a De Gasperi. Ammiccano impudicamente come signurine alla baldanza dei suoi scippatori. Consoliamoci, anche la scalcagnata carrozza dell'Unione Europea confessa urbi et orbi che è senza cocchieri e senza mappa. Peggio, è nelle mani improvvide di una “commissione” e in quelle rapaci della Banca Europea.

Si sa che gli inglesi sono nemici dell’unificazione europea, eterni cavalli di Troia di Washington, ma oggi le élites dirigenti italiane subiscono impotenti le iniziative sanzionatorie di un Paese in serio affanno, con i conti in forte disordine, disperato al punto che scalpita scompostamente per risarcirsi con la ricchezza concreta dell’oro nero (mica le bubbole cartacee della City e di Wall street). Con il disastro della Luisiana, la British Petroleum è parecchio malconcia, e dopo il “disastro perfetto” del Giappone anche i Lloyds annaspano e cercano liquidità.

La veggenza della Lloyd's

La tragedia a catena del Giappone, il successivo Tzunami ha provocato fin’ora migliaia di morti. Si ignorano gli sviluppi futuri, anche se non si fatica ad immaginare le disastrose conseguenze legate alla fuga di radioattività. Eppure c’è chi è felice e contento e si sta fregando le mani per gli enormi affari che ne deriveranno: il settore delle assicurazioni, apparentemente il più danneggiato da questa tragedia, dato che le assicurazioni sono chiamate a rimborsare varie decine di miliardi.

In Giappone è obbligatorio assicurare tutti gli immobili non solo contro incendi, furti ed altre devianze dell’uomo, ma anche contro imprevedibili disastri naturali, come terremoti e tsunami: quindi migliaia di case e centri urbani distrutti, e miliardi da rimborsare. Di fronte a disastri naturali di tali proporzioni, per le assicurazioni sembrerebbe aprirsi il baratro del fallimento. Invece, come ha dimostrato la storia, è subito dopo il verificarsi di disastri naturali di proporzioni cosi gigantesche che aumentano i profitti delle imprese assicuratrici. Dopo la catastrofe dell’uragano katrina negli Stati Uniti, Munich Re, la più grande multinazionale del settore riassicurazioni, sei mesi dopo quella tragedia, era cresciuta del 25%. La seconda impresa mondiale del settore, la svizzera Swiss Reinsurance Co., nello stesso periodo crebbe del 14%; la AML, la maggiore assicuratrice londinese, del gruppo Lloyd’s, sei mesi successivi a Katrina era cresciuta del 49%.

I big delle assicurazioni e riassicurazioni si rafforzano e traggono energia dalle tragedia, non il contrario. Katrina è stata una tragedia immane, costata alle compagnie assicuratrici rimborsi per 62,2 miliardi di dollari. Malgrado queste cifre da capogiro, che potrebbero far pensare a grandi fallimenti, in realtà le compagnie –nonostante i megarimborsi– si rifanno con premi assicurativi fortemente accresciuti. La tragedia è propizia come null’altra cosa al business. È l’aumento dei premi per assicurare immobili di fronte a tragedie del genere, che a livello mondiale permette alle compagnie assicuratrici di fare grandi guadagni.

In Giappone, a fronte di risarcimenti plurimiliardari per le decine di migliaia di immobili distrutti ci saranno decine di milioni di immobili costretti a pagare premi assicurativi molto più cari. Il guadagno per le compagnie di assicurazioni è assicurato e molti analisti prevedono una boccata di ossigeno per imprese coinvolte nella crisi economica mondiale.

A questo punto dobbiamo evidenziare qualcosa di inquietante, molto inquietante, avvenuto prima del terremoto del Giappone, a detta di alcuni arrivato come una provvidenziale manna dal cielo, a salvare le compagnie di assicurazioni e riassicurazioni.

La Lloyd’s è tra le più importanti compagnie del mondo ed ha come principale base operativa un paese in profonda crisi economica, qual’è il Regno Unito. Le sue azioni, quotate alla borsa di Londra, dopo aver raggiunto un valore massimo a 824,82 sterline nel corso della seduta borsistica del 3 di maggio del 2002, sono progressivamente scese, fino a toccare il minimo a 33,0 sterline il 21 gennaio del 2009.

Successivamente si rivitalizzarono parzialmente, risalendo fino a 125 sterline nel corso di quello stesso anno 2009. Nell’autunno del 2009 conservavano ancora un valore di circa 100 sterline, dopo di che una nuova caduta, che ha coinvolto tutto il settore. I Lloyd’s hanno raggiunto una quotazione di 100 sterline l’ultima volta il 23 di ottobre del 2009. Da allora non solo non sono mai più riuscite a oltrepassare quota cento, ma nel corso di tutto il 2010 non sono mai andate oltre un valore medio di 50/60 sterline; solamente nel mese di settembre del 2010 hanno avuto valori superati a 70, arrivando a 79,15 il 21 settembre.

Nel semestre precedente al terremoto del Giappone le Lloyd venivano scambiate mediamente a 60 sterline. Il volume, ossia la quantità di azioni vendute e comprate giornalmente nell’ultimo anno è stato di circa 150/200 milioni. Ogni giorno, dunque venivano scambiate non più di 200 milioni di azioni Lloyd’s; molto raramente si sono raggiunte punte superiori e solo in isolati casi hanno superato i 600 e perfino 700 milioni di azioni scambiate nel corso di una giornata.

Improvvisamente, pochi giorni prima del terremoto ed esattamente il 25 febbraio, il volume di azioni della Lloyd’s scambiate supera i 4,2 miliardi di pezzi, ed il prezzo aumenta nel corso di quella giornata dalle 62,50 sterline iniziali fino a 91,95 sterline.

Un repentino apprezzamento di quasi il 50%; nel corso di quella stessa seduta il prezzo ritorna alla media degli ultimi mesi, praticamente attorno alle 60 sterline. In sostanza, quel giorno si sono scambiate le azioni che generalmente si cambiano in un mese ed oltre.

La domanda ovviamente è molto inquietante: perché una attenzione così grande verso questa impresa di assicurazioni? Perché pochi giorni prima di uno dei più devastanti terremoti della storia, c’è stato uno megascambio di azioni della Lloyd’s così inusuale? Imponderabili variabili di un mercato volubile e capriccioso? Veggenza o sesto e settimo senso degli affari?

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Screenshot (immagine) del sito finance.yahoo.com relativo alle quotazioni della Lloyd's della borsa di Londra. Nello screenshot, preso alle ore 11:37 del 18/03/2011, si riportano i dati della Lloyd’s degli ultimi giorni.

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Screenshot (immagine) del sito finance.yahoo.com relativo al grafico delle quotazioni dell’ultimo mese della Lloyd Banking Group della borsa di Londra. Lo screenshot è del 18/03/2011, ore 11.47 ed emerge chiaramente l’inusuale aumento di compravendita di azioni Lloyd’s il 25 febbraio.

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Screenshot (immagine) del sito finance.yahoo.com relativo al grafico delle quotazioni dell’ultimo anno della Lloyd Banking Group della borsa di Londra. Lo screenshot è del 18/03/2011, ore 11.48. Anche in questo grafico, emerge chiaramente il volume spropositato delle azioni scambiate il 25 febbraio scorso.

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Screenshot (immagine) del sito finance.yahoo.com relativo al grafico delle quotazioni della Lloyd dal maggio 2000 ad oggi. Lo screenshot è del 18/03/2011, ore 11.48. Emerge sempre e chiaramente il volume spropositato delle azioni scambiate il 25 febbraio scorso.

http://www.ecplanet.com/node/2385

27/03/2011, 19:54

vimana131 ha scritto:
Improvvisamente, pochi giorni prima del terremoto ed esattamente il 25 febbraio, il volume di azioni della Lloyd’s scambiate supera i 4,2 miliardi di pezzi, ed il prezzo aumenta nel corso di quella giornata dalle 62,50 sterline iniziali fino a 91,95 sterline.

Un repentino apprezzamento di quasi il 50%; nel corso di quella stessa seduta il prezzo ritorna alla media degli ultimi mesi, praticamente attorno alle 60 sterline. In sostanza, quel giorno si sono scambiate le azioni che generalmente si cambiano in un mese ed oltre.

La domanda ovviamente è molto inquietante: perché una attenzione così grande verso questa impresa di assicurazioni? Perché pochi giorni prima di uno dei più devastanti terremoti della storia, c’è stato uno megascambio di azioni della Lloyd’s così inusuale? Imponderabili variabili di un mercato volubile e capriccioso? Veggenza o sesto e settimo senso degli affari?

Perchè lo sapevano?
Inquietante...[8)]

27/03/2011, 20:03

Ufologo 555 ha scritto:

Potrei anche dire che le tue spiegazioni potrebbero reggere,
ma che "due" antenne possano produrre un effetto simile...



Scusa Ufologo..... un apparato in grado di proiettare nella ionosfera
la bellezza di 3,6 MILIONI DI WATTS, tu lo chiami "due antenne"?
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