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MessaggioInviato: 30/03/2011, 20:02 
La gente rischia di impazzire. Fukushima e Chernobyl, effetti collaterali delle catastrofi
http://cosechemoltifannofintadinonsaper ... shima.html



Non c’è solo il pericolo per la salute fisica causato dalle radiazioni. La gente di Fukushima rischia di impazzire.
Ormai sono passati 19 giorni e le emissioni di cesio e iodio radioattivo hanno raggiunto i livelli di Chernobyl, per non parlare delplutonio. Il reattore 2 è con ogni probabilità in meltdown, l’acqua delmare nei pressi della centrale nucleare (è notizia di stamattina) contiene una concentrazione di iodio radioattivo oltre 3.000 voltesuperiore ai limiti di legge.
Le autorità giapponesi continuano a dire che – a parte i tecnici al lavoro per cercare di domare la centrale nucleare impazzita – la radioattività non pone rischi immediati per lasalute al di fuori del raggio di evacuazione. Parlano della salute fisica, e di quella soltanto.
Ma l’esperienza di Chernobyl insegna che la radioattività dispersa nell’ambiente non causa solo il rischio di contrarre, nel tempo, cancro e leucemia: ci sono notevoli problemi anche sul versante della salute mentale.
Il disastro nucleare di Fukushima apre una tragica lotteria dei tumori: In attesa che vengano azzardate le prime cifre è utile ricordare cosa è accaduto a Chernobyl, dove il fallout si è abbattuto un’area popolata in modo molto meno fitto.
Secondo l’Organizzazione mondiale per la sanità, alla catastrofe del 1986 sono legate circa 4.000 morti per cancro fra la popolazione (soprattutto cancro alla tiroide nei bambini); inoltre sono morti o moriranno in seguito alle radiazioni circa 2.200 dei 200.000 “liquidatori” che fronteggiarono l’emergenza dentro e attorno alla centrale nucleare.
Dal 1959 esiste un accordo fra Oms e Iaea (l’agenzia atomica dell’Onu, ovviamente filo nucleare) in base al quale la stessa Oms non può divulgare dati sui danni alla salute provocati da radiazioni senza l’autorizzazione dell’Iaea
Pur in questo contesto, il rapporto dell’Oms su Chernobyl contiene dati terribili (e poco citati) sui risvolti psichiatrici del fallout.
Gli sfollati entro il raggio di 30 chilometri dalla centrale nucleare ucraina sono stati segnati a livello psichico da un’esperienza profondamente traumatica, e la salute mentalerappresenta il problema più grave per le persone rimaste a vivere nelle aree contaminate in modo meno marcato.
Fra queste persone sono diffusi una sorta di fatalismo paralizzante; stress, depressione e ansietà; sintomi psichiatrici che non hanno una spiegazione medica.
E gli sfollati di Fukushima? Il Governo giapponese ha ordinato l’evacuazione nel raggio di 20 chilometri attorno alla centrale, e ha consigliato comunque di andarsene anche a quanti abitano entro i 30 chilometri: sono circa 145.000 persone.
Se consideriamo invece un raggio di 80 chilometri attorno a Fukushima – l’area che gli Stati Uniti consigliano di evitare – arriviamo a circa 2,4 milioni di persone. Al conto delle morti future e dei danni materiali legati alla radioattività, ancora tutti da fare, bisognerà probabilmente aggiungere le sofferenze psichiche di questa popolazione.



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MessaggioInviato: 30/03/2011, 20:04 
Mercoledì 30 Marzo 2011, 11:01 in Nucleare

Fukushima, i giapponesi hanno perso la corsa per salvare il reattore
Marco Pagani
Docente di Matematica e Fisica con grandi passioni per le scienze, la scrittura, l'ecologia e la pace



I giapponesi hanno ormai perso la corsa per salvare i reattori.

Il meltdown dell'Uranio nell'unità 2 ha creato l'equivalente di una massa di lava (o Corium) che è colata sulla base di cemento producendo grandi fuoriuscite di materiali radioattivi che fanno temere ulteriori contaminazioni. (L'immagine qui sotto mostra la famosa zampa di elefante, ovvero la colata di lava solificata di Uranio e sabbia.)

Tutte le tre unità mostrano presenza di acqua contaminata; nella 2 la dose di radiazione dell'acqua è pari a 1000 mSv/h.

Centinaia di donne incinte stanno fuggendo dalle zone di Fukushima cercando di salvare le vite dei loro futuri figli. Oltre 150 si sono rifugiate a Osaka, 600 km a sud delle zone contaminate, per poter partorire in tranquillità.

Gli ospedali locali non sanno come assisterle tutte e stanno allestendo sale parto negli uffici pubblici.

Intanto gli esperti di analisi energetiche affermano che «il nucleare è morto, almeno per il futuro prevedibile».


http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2011/0 ... ttore.html



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MessaggioInviato: 30/03/2011, 20:04 
Certo che è veramente una tragedia ...[B)] (E' vero che gl'impianti erano degli anni sessanta, però ...)



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MessaggioInviato: 30/03/2011, 20:06 
SOno esattamente come quelli che stanno costruendo ora Ufologo



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MessaggioInviato: 30/03/2011, 21:57 
La celebre rivista satirica toscana...un hà mia torto un ha! [}:)]

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http://www.ilvernacoliere.com/


Ultima modifica di Angel_ il 30/03/2011, 22:00, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 31/03/2011, 08:40 
Kan: 'Fukushima sara' smantellata'

Continua a salire la radioattività del mare: 4.385 volte oltre i limiti

31 marzo, 08:34

Immagine

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 12528.html

TOKYO - La centrale nucleare di Fukushima sarà smantellata. E' la rassicurazione del premier giapponese, Naoto Kan, data nel corso di un incontro con i vertici del partito Comunista nipponico, in base a quanto riporta l'agenzia Kyodo.

RADIOATTIVITA' MARE 4.385 VOLTE OLTRE LIMITI - Lo iodio radioattivo nelle acque marine appena fuori dalla centrale nucleare di Fukushima è di 4.385 volte i limiti legali. Lo riferisce la Kyodo, citando l' Agenzia per la sicurezza nucleare. Ieri il valore era di 3.355 volte.

I dati sul rialzo della radioattività, presi a circa 300 metri dalla costa, rafforzano l'ipotesi di materiale tossico che continua a riversarsi in mare. Tepco, il gestore della centrale di Fukushima, alle prese con la difficoltà di raccolta dell'acqua radioattiva intorno a reattori ed edifici delle turbine, ha dovuto sospendere i piani sulla dispersione di resina sintetica nella zona vicino ai reattori n.4 e n.6 a causa del maltempo. L'utility aveva intenzione di spargere resina solubile in acqua sulla superficie del terreno per circa due settimane, a partire da oggi, come test per provare a trattenere la polvere radioattiva ed evitare la sua dispersione nell'aria.

GOVERNO, NO PIANI PER AMPLIARE EVACUAZIONE - Il governo giapponese non ha piani immediati per ampliare l'area di evacuazione intorno alla centrale di Fukushima, dopo che l'Aiea ha registrato livelli di radiazioni oltre i limiti a Iitate, a 40 km dall'impianto nucleare. Lo ha detto il capo di gabinetto, Yukio Edano.

L'Agenzia atomica internazionale, che fa capo all'Onu, ha invitato le autorità nipponiche ad affrontare la questione. Edano, da parte sua, ha spiegato in conferenza stampa che il governo "rafforzerà i controlli sulle radiazioni al suolo". Iitate è un villaggio che si trova oltre la linea di evacuazione a 20 km dalla centrale, cui si aggiunge poi un'area di rispetto a 30 km. Anche l'Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare ha detto oggi che il governo giapponese deve considerare la possibilità di ampliare la zona di evacuazione intorno all'impianto pesantemente danneggiato dal sisma/tsunami dell'11 marzo.



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MessaggioInviato: 31/03/2011, 10:56 
E dopo tutti st'incidenti c'hanno ancora il coraggio di parlare di nucleare. E' vero il petrolio inquina ugualmente ma per lo meno quando accade un disastro la natura riesce a recuperare in tempi "umani". Nel caso del nucleare ogni disastro si somma ai precedenti e l'umanità non se lo toglierà più dal groppone.



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MessaggioInviato: 31/03/2011, 11:44 
Allora tutti a carbonella! [;)]



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MessaggioInviato: 31/03/2011, 11:50 
No, si fa come sta facendo il resto del mondo civilizzato, si investe sulle rinnovabili: tutti le vogliono, tutti ci vogliono investire e i margini di crescita, trattandosi di tecnologie attuali e non del secolo scorso, sono enormi. Pensare che oggi non ci sia alternativa all'atomo (fissione) significa avere la testa nel passato.



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MessaggioInviato: 31/03/2011, 12:29 
Mah ...[8]



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MessaggioInviato: 31/03/2011, 12:42 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

No, si fa come sta facendo il resto del mondo civilizzato, si investe sulle rinnovabili: tutti le vogliono, tutti ci vogliono investire e i margini di crescita, trattandosi di tecnologie attuali e non del secolo scorso, sono enormi. Pensare che oggi non ci sia alternativa all'atomo (fissione) significa avere la testa nel passato.


Infatti l`alternativa alla energia da fissione nucleare ci sarebbe/c`e` se solo fosse tirata fuori magicamente dai "soliti cassetti" e si chiama fusione nucleare.
L`alternativa infatti, non ci illudiamo, non risiede nelle cosiddette fonti di energia rinnovabile (l`energia non si rinnova ma semmai cambia di forma e puo` anche divenire inutilizzabile per produrre lavoro) con le quali andremo poco avanti...
Per soddisfare il fabbisogno non solo presente ma quello futuro non si puo` occupare milioni di chilometri quadrati con costosissimo silicio amorfo (od altro tipo di semiconduttore) piuttosto che utilizzare la attivita` delle maree oppure del vento.
Sono tutte soluzioni di ripiego...
In attesa di poter usufruire (se mai ci verra` concesso) della estrazione di energia dalla fluttuazione del vuoto quantistico.
Ci sarebbe anche la possibilita` piu` concreta e pronta all`uso di usare la fissione nucleare del Torio senza i problemi di uranio e plutonio.
Quindi prima di gettarsi a capofitto e chino contro un no a priori verso la magica parola "fissione" bisogna riflettere.
Anche perche` come ripeto oggi installare un impianto fotovoltaico di una certa potenza e` un costo assolutamente non sostenibile per la maggior parte delle persone...ergo si assiste ad un nuovo paradigma di status symbol con pochi privati cittadini che lo esibiscono (l`impianto) come fosse un trofeo..facendo pagare al resto della collettivita` energetica il surplus di energia da loro prodotto e che viene da loro rivenduto all`accorto gestore nazionale.
Le centrali incriminate comunque a rigor di logica appartenendo come progetto agli anni dell`ottimismo in ogni settore alias anni `60, non sono come quelle piu` recenti.
Grazie.

Marco71.



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MessaggioInviato: 31/03/2011, 12:46 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Mah ...[8]


Condivido la tua perplessita`...
E non si puo` andare avanti all`infinito nemmeno con una produzione di energia elettrica in Italia largamente oggi basata su centrali a carbone fossile e petrolio...piuttosto che a gas.
Perche` queste si sono fonti "non rinnovabili" anzi ricostituibili come scorta, serbatoio.
Grazie.

Marco71.



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MessaggioInviato: 31/03/2011, 14:04 
Ragazzi, che piaccia o meno, siamo nell'era post nucleare. Ci siamo già, l'energia pulita è già ampiamente utilizzata con successo. Magari avessimo avuto a disposizione la fusione, ma se vogliamo andare avanti l'una soluzione possibile, in grado di svincolarci dalla dipendenza energetica da questo o quell'altro gruppo di potere sono le rinnovabili.



Energia, la lezione dei comuni "Siamo verdi e autosufficienti"

Presentato il dossier di Legambiente sulla diffusione delle rinnovabili nei municipi. Quelli che riescono a fare da soli con vento, sole e biomasse sono quasi mille, e il numero è in continua crescita. "Altro che contributo marginale"

di VALERIO GUALERZI


Brunico, 15 mila abitanti, produce da rinnovabili il 100% di elettricità e energia che consuma
ROMA - Un comune su otto in Italia è autosufficiente dal punto di vista elettrico grazie a sole, vento, biomasse e geotermia; a Lecce si produce più elettricità verde di Friburgo, la celebrata capitale tedesca del fotovoltaico; nel 94% dei municipi italiani è presente ormai almeno un impianto rinnovabile. Accusate di essere troppo costose, marginali e inaffidabili, le fonti verdi si prendono la loro rivincita e lo fanno con "Comuni Rinnovabili 2011", il dossier di Legambiente che fotografa la diffusione delle micro centrali ad energia alternativa sul territorio nazionale.

Giunto alla sua sesta edizione, il rapporto illustrato oggi a Roma è "la migliore risposta a chi continua a sostenere che il contributo delle fonti rinnovabili sarà comunque marginale nel futuro del Paese". Una presentazione che ha molto il sapore di un "pride". "Per capire come stanno davvero le cose - spiega il curatore del rapporto Edoardo Zanchini - occorre guardarle nella giusta prospettiva. Se continuiamo a raccontare la questione energetica partendo dalle potenzialità d'installazione delle fossili è chiaro che non c'è gara, ma se scendiamo sul territorio per capire come le comunità rispondono alle esigenze locali allora i numeri ci danno ragione e ci rendiamo conto che gli obiettivi fissati dall'Unione Europea sono raggiungibili con incredibili vantaggi per tutti".

"Grazie a questi impianti - si legge nella premessa del documento - si sono creati nuovi posti di lavoro, portati servizi, riqualificati edifici e creato nuove prospettive di ricerca applicata, oltre, naturalmente, a una migliore qualità della vita... senza dimenticare bollette meno salate". Le cifre di questa rivoluzione che ci sta avvolgendo silenziosamente sono eloquenti. Il rapporto "racconta un salto impressionante nella crescita degli impianti installati nel territorio italiano. Sono 7.661 i Comuni in Italia dove si trova almeno un impianto. Erano 6.993 lo scorso anno, 5.580 nel 2009. In pratica, le fonti pulite che fino a 10 anni fa interessavano con il grande idroelettrico e la geotermia le aree più interne, e comunque una porzione limitata del territorio italiano, oggi sono presenti nel 94% dei Comuni. Ed è significativo che cresca la diffusione per tutte le fonti, dal solare fotovoltaico a quello termico, dall'idroelettrico alla geotermia ad alta e bassa entalpia, agli impianti a biomasse e biogas integrati con reti di teleriscaldamento e pompe di calore".

Una forza tanto irresistibile quanto discreta che, denuncia ancora Zanchini, "finisce quasi sempre per essere sottorappresentata". Come testimonia il caso di Tocco da Casauria, municipio premiato lo scorso anno dal Rapporto, ignorato in Italia, e innalzato a esempio virtuoso per il mondo intero dalla prima pagina del New York Times. Le esperienze raccontate e catalogate nel Rapporto, si legge ancora nella premessa, "mettono il nostro paese senza che ve ne sia la consapevolezza, nel gruppo di punta della ricerca internazionale". Zanchini, oltre a Friburgo, cita quindi il caso di Samso, l'isola danese a emissioni zero. "Lì - spiega - la vocazione alla sostenibilità pubblicizzata globalmente è divenuta motivo di attrazione turistica, ma in Italia la percentuale di realtà simili è altissima e in continua crescita".

Il Rapporto 2011 esalta in particolare i comuni alpini di Morgex e Brunico per la loro capacità di diventare 100% rinnovabili, non solo per i consumi elettrici ma anche per quelli termici (riscaldamento e acqua calda), attraverso un mix di fonti diverse. Un contributo decisivo, così come avviene per gli altri 18 municipi italiani che possono vantarsi di essere completamente autosufficienti, arriva in particolare dagli impianti di teleriscaldamento a biomasse. Il bacino delle realtà locali virtuose si allarga poi massicciamente se ci si limita a prendere in considerazione l'indipendenza elettrica. In questo caso il numero di municipi 100% rinnovabili balza a quota 964. Importante, per capire davvero la portata del fenomeno, il fatto che nella classifica dei migliori accanto alle "solite" piccole comunità di montagna inizino ad affacciarsi anche delle vere e proprie città e località del meridione. Un capoluogo di provincia come Treviso riesce ad esempio a coprire il 100% del fabbisogno elettrico dei residenti, mentre tra i comuni che raggiungono l'autosufficienza ci sono anche Isernia, Agrigento e Lecce.

"Anche il Sud comincia a muoversi - conclude soddisfatto Zanchini - ma per dare continuità a questa straordinaria rivoluzione occorre semplificare le normative d'autorizzazione, dare certezze agli investimenti, avviare serie politiche di efficienza energetica e iniziare gli indispensabili interventi di adeguamento della rete alle nuove caratteristiche della microgenerazione distribuita". In altre parole occorre che veda finalmente la luce il Piano energetico nazionale atteso ormai da anni e che sia un piano orientato alla sostenibilità.

(29 marzo 2011)

Scopri la diffusione in Italia delle fonti rinnovabili

http://www.repubblica.it/ambiente/2011/ ... -14190768/



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Tocco, quando l'eolico fa invidia agli americani
http://www.repubblica.it/ambiente/2011/ ... ref=search

Il caso del comune abruzzese esaltato dal New York Times, ma in Italia di energia dal vento si continua a parlare per i casi di mafia e speculazione. Con il sondaggio mensile i lettori ci hanno chiesto di svelare il paradosso
dal nostro inviato VALERIO GUALERZI
La prima pagina del New York Times con il reportage da Tocco da Casauria
TOCCO DA CASUARIA (PESCARA) - La signora Anna gestisce l’edicola sulla via principale del paese. In mezzo ai giornali ci vive, ma una copia del New York Times probabilmente non l’aveva mai vista. "Mi hanno chiamato anche i parenti dall’Australia – racconta - per dirmi che Tocco era in prima pagina". Il "miracolo" risale allo scorso 29 settembre quando il più prestigioso quotidiano al mondo ha dedicato l’apertura del giornale alla vicenda di Tocco da Casauria, un "antico paese italiano – spiegava il titolo - con il vento in poppa"....continua => http://www.repubblica.it/ambiente/2011/ ... ref=search



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Vento, sole, e olio di canola.
E' l'isola a emissioni zero
Gli abitanti usano turbine, pannelli solari e combustibili naturali
La gente convinta: qui partirà la rivoluzione verde nel mondo
dal nostro inviato CORRADO ZUNINO


L'isola di Samso in Danimarca
KOLBY KAS (DANIMARCA) - Le dieci turbine a vento, piloni d'acciaio conficcati nel Mare del Nord ed emergenti per 77 metri, hanno cambiato il destino di un'isola. Al porto di Kolby Kas, centro geografico della Danimarca e dell'Europa, assicurano che quei piloni bianchi e sottili che portano energia buona alle loro case potranno cambiare il destino del mondo. Gli ambientalisti puri e Vittorio Sgarbi, da noi, li considerano l'ultimo insulto estetico, ma in questa isola della Danimarca grande tre volte Ischia - Samso, 4.500 abitanti - negli ultimi 12 anni le turbine hanno risollevato un'economia depressa dalla chiusura delle grandi fattorie, interrotto l'emigrazione dei giovani, richiamato ingegneri giapponesi e assessori olandesi....continua => http://www.repubblica.it/2009/07/sezion ... ref=search



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