Non credo ci sia questo rischio.

Piuttosto mi preoccuperei dell'estinzione della razza umana
SE la classe dirigente dovesse continuare a sfornare politici
del calibro di Giovanardi....

Ma non è che state uscendo un po' fuori ?!??!? Stiamo parlando di una foto con 2 uomini mano per la mano !! Solo xchè si parla di famiglia ???
Bah ... e poi c'è chi dice che sarebbe pronto ad avere un incontro con un extraterrestre ... ma se non si riesce a vivere neppure tra di noi ...ma che cavolo si fa ???

Ufologo sei il classico tipo che deve ostentare il proprio essere ETERO e che deve per forza far capire agli altri che cosa ti piace e cosa non ti piace ... non si parlava di baci .... manco a me piace vedere coppie gay che si baciano in giro come pure coppie ETERO che stanno uno sopra all'altro sulle panchine !! E' semplice buonsenso !!!!!!

PS io ormai da anni ho una bellissima famiglia con il mio uomo e non sono mai andato al gaypride che è una buffonata !!

Anche a me fa schifo vedere 2 uomini che si baciano!Ma però questa è la loro scelta e la rispetto!L'importante è che non vengono a baciare me!!! E poi rimangono più donne per noi eterosessuali!!!

Parecchio direi.....



Parole sante.....

Simpatica risposta del popolo di FB a Giovanardi:

«Bacio libero» all'Ikea contro Giovanardi

«Sabato 29 aprile saremo alla sede Ikea alla Bufalotta-Roma Nord per il nostro 'bacio libero' in risposta al sottosegretario alla famiglia Giovanardi. Per questo quel giorno ci divideremo in coppie e comunque saremo composti, qualunque sia il nostro genere di famiglia, alle 15 in punto, ci baceremo per un minuto in modalità freeze. Entreremo poi mano nella mano nel negozio».

L'idea, nata su facebook , è una sfida al «sottosegretario con delega alla Famiglia, Carlo Giovanardi, che si è scagliato contro la pubblicità di Ikea perchè la giudica 'in contrasto con la nostra Costituzione'.

La pubblicità ritrae una coppia omosessuale e lo slogan recita 'Siamo aperti a tutte le famiglie'. «Noi ci riconosciamo in un'idea di famiglia fondata sull'affetto, sulla solidarietà e sulla scelta di stare insieme e per questo saremo sabato davanti all'Ikea di Porta di Roma, a scambiarci un bacio che simboleggia quella scelta e quella solidarietà di tutti e per tutti».

http://www.unita.it/italia/bacio-libero ... i-1.287003

Veramente sono Loro che ostentano a più non posso il loro status; basta guardare la TV, dovunque parlano loro e ... tutti ad applaudire!
Sta a vadere che l'anormale sono io (e pochi altri "sopravvissuti!)

Affari vostri, loro, chi vi pare, insomma.

Due persone che si tengono per mano cosa ostenterebbero? Ufologo tu chiamo "ostentare" il "non andare a nascondersi" il "non provare vergogna".


Concia insultata: «Lesbiche di m... Nei forni!»
http://www.unita.it/italia/concia-insul ... i-1.285614

Insulti omofobi contro la deputata del Pd, Paola Concia, e la sua compagna. È successo ieri, intorno alle 19.30, nei pressi di piazza del Parlamento. Le due donne stavano camminando mano nella mano, quando un uomo ha iniziato ad insultarle pesantemente. «Lesbiche di m... vi dovevano mandare nei forni», ha urlato contro di loro, tra la gente che assisteva alla scena.

«Stavamo camminando in via di Campo Marzio - racconta la deputata - quando, poco prima di arrivare in piazza del Parlamento, siamo state affrontate da un ragazzo, sui 30 anni di età. Mi ha riconosciuta, e mi ha subito insultata. Non sopportava il fatto che tenessi per mano Ricarda». Alla scena hanno assistito numerosi passanti, anche se nessuno è intervenuto in difesa della parlamentare. «Alcuni mi hanno anche rimproverata, perché avrei alzato troppo la voce», osserva esterrefatta la Concia.

Quando l'uomo si stava per allontanare, sono arrivati dei carabinieri, anche su sollecitazione del deputato di Fli, Antonino Lo Presti, che ha subito assistito la collega. «È assurdo che non si possa camminare mano nella mano - denuncia la deputata - E se una cosa del genere fosse accaduta in periferia, e le protagoniste fossero state due ragazze?».

Decine le reazioni di solidarietà dal mondo politico e non solo: dal ministro Carfagna a tutto il gruppo Pd, dal governatore del Lazio Polverini alle associazioni per i diritti omosessuali.
21 aprile 2011

«Io, Paola e la vita a Roma. Dal nostro primo incontro a quegli insulti omofobi»
http://donnedellarealta.wordpress.com/2 ... a-ricarda/

La Trautmann parla dopo la violenta aggressione verbale nel centro della città mentre camminava mano nella mano con la deputata del Pd. Ricarda, compagna tedesca della Concia: ho avuto paura. Non penso che nella mia terra siano più civili degli italiani ma là questo è un reato che comporta la sospensione dei diritti civili
ROMA – Il giorno dopo bofonchia in tedesco. «E la prossima volta reagirò anche usando le parole della mia lingua. O magari quelle inglesi, tante volte l’ aggressore riuscisse a capirmi meglio. Non rimarrò zitta, accidenti». Ricarda Trautmann non c’ è l’ ha con gli italiani. Ce l’ ha con le leggi italiane. Le leggi che non ci sono. Mercoledì sera a ridosso della piazza del Parlamento passeggiava mano nella mano con la sua compagna Paola Concia, icona omosessuale, deputata del Pd. Sono state insultate, con violenza e volgarità, da un uomo di una quarantina d’ anni, all’ apparenza. Frasi come lame: «Lesbiche di m… Mi fate schifo. Hanno fatto bene a mettervi nei forni crematori. Dovrebbero rifarlo». La teutonica Ricarda è rimasta attonita, un passo indietro, le gambe che tremavano.
«Ho avuto paura. Quell’ uomo era grande. Grosso. Io sono alta un metro e ottanta ma sono magra, neanche sessanta chili. Lui era immenso. Ho pensato. “Ora ci picchia”. Paola è andata avanti per rispondergli, per reagire. Io lo so che lei non ha paura di niente. A me non sono venute fuori le parole in italiano. In silenzio mi sono messa a guardare la gente che ci stava intorno: una cinquantina di persone. Nessuno ha fatto qualcosa per difenderci. Scattavano fotografie, piuttosto». Ricarda Trautmann, 44 anni, zazzera bionda e profilo altero, viene da Colonia, la città in assoluto più gayfriendly del Vecchio continente. La San Francisco d’ Europa, per dire. Ma non ce l’ ha con l’ Italia. Meno che mai con Roma. «Non dico che un simile orribile episodio non sarebbe potuto succedere anche in Germania. Meglio: non penso che i tedeschi siano superiori o magari più civili degli italiani. Il fatto è che in Germania esiste una legge che un simile episodio lo chiama reato e lo punisce, come si deve. E non ho certo dubbi: sono le leggi in un Paese che determinano i costumi di civiltà».
Ricarda sospira, guarda Paola, cerca il suo consenso. Conosce bene la battaglia che la sua compagna sta affrontando nel Parlamento italiano per far approvare una legge contro l’omofobia, un testo scritto proprio da lei, appena messo piede dentro Montecitorio. «In Germania ce l’ abbiamo già da dieci anni una norma che ci difende. Ma non soltanto noi omosessuali. È un’unica legge, omnicomprensiva. Contro l’ omofobia. Contro il razzismo. Contro le discriminazioni di tipo religioso. A tutela di ogni diritto civile. Non prevede il carcere duro, se non per i recidivi. Ma stabilisce multe severe, e, soprattutto, la sospensione dei diritti civili nei confronti di chi ha commesso il reato».
Non scherzano, in Germania. Per capire: l’uomo che ha insultato Ricarda e Paola mercoledì sera all’ ombra dei palazzi del potere, in Germania non potrebbe mai più salire su una cattedra per insegnare. Perderebbe la patria potestà. Il diritto di stabilire dove lavorare e dove risiedere. Il diritto di votare. O anche di lavorare nella pubblica amministrazione. E dovrebbe faticare non poco prima di sperare di poter riacquistare i suoi diritti. Le multe, invece, in Germania vengono fissate in proporzione al reddito di chi ha commesso il reato. «Per riacquistare i propri diritti civili perduti ci sono percorsi di riabilitazione previsti apposta per questo. E dopo ci sono accurate perizie psicologiche, che stabiliscono se il soggetto autore del reato ha ritrovato il suo giusto equilibrio per riottenere quei diritti. Io, del resto, faccio anche questo come lavoro: sono una psicologa. E mi occupo proprio di questo tipo di perizie».
Adesso è Paola che guarda la sua Ricarda, rapita. Dalle meraviglie del suo Paese all’ avanguardia di civiltà, certo. Ma anche dal suo sguardo, algido e fiero. Si sono conosciute a Roma, Paola e Ricarda. Un raduno omosessuale dove Paola Concia, come sempre, parlava e parlava e parlava, e a Ricarda è bastato ben poco per capire che per tornare in Italia non avrebbe più avuto certo bisogno di pretesti di meeting internazionali. Sono più di tre anni che Paola e Ricarda salgono e scendono dagli aerei per dividere tutto il loro (poco) tempo libero. Hanno anche programmato di celebrare un gran matrimonio, un giorno di questi. In Germania ovviamente, visto che nel Paese dove è nata Ricarda la legge per i matrimoni fra le persone dello stesso sesso è stata approvata proprio nello stesso anno del testo unico sulle discriminazioni civili.
Alessandra Arachi




Cosa è la normalità secondo te "ostentare" la propria omosessualità passeggiando tenendo per mano il proprio compagno o ostentare la propria eterosessualità assalendo una coppia che passeggia per strada con insulti verbali e minacce?

Concia insultata: «Lesbiche di m... Nei forni!»

Bliss, questo non mi appartiene! Ci mancherebbe altro.

Mi da fastidio solo l'ostentazione, la sfacciataggine. (Di chiunque)

Hai espresso in poche parole quello che condivido.

ma veramente ragazzi, se riuscissimo a togliere tutte le ipocrisie ed a lasciare vivere come uno si sente (sempre nel rispetto della libertà altrui) e non analizzare ogni foto, come se fossimo le persone più pure del cosmo...., e se vediamo qualcosa che urta il nosto "perbenismo", giriamo lo sguardo od immaginiamo di contare le pecorelle,....ma basta essere sempre giudici di tutto e tutti , quando poi il nostro vicino di casa,che sembra normale (secondo quello che qualcuno ha giudicato normale nel tempo), magari quando la moglie non è a portata di voce lui allunga una mano pensando che tu donna debba cadere ai suoi piedi perchè lui è "macio"-"marcio".
Bisogna dare valore e peso ai sentimenti, se c'è amicizia-amore-condivisione vera non ci devono essere confini/regole, bisogna ascoltare il cuore.

Infatti...

Questo si chiama vedere la pagliuzza e non la trave che ha nell' occhio.

Sono d' accordo che il termine "famiglie" in questo caso sia quantomeno discutibile, ma con tutto quello che stanno facendo per fare a brandelli la Costituzione.....


Comunque, sottolineo che lo slogan era comunque discutibile.

E che fa parte di una più ampia nuova strategia commerciale delle aziende "moderne" per fare "colpo".

Come sempre la pubblicità colpisce per rimanere impressa, fare discutere e autoalimentarsi gratis. Ma non c' è certo un intento sovversivo come detto dal ministro...


Saluti,

Aztlan

PS: Piccola capatina in una sezione del forum che, come dichiarato, boicotto. Torno a sparire nell' ombra.

Aggiunta:


Avevo letto solo la prima pagina della discussione, per cui aggiungo una cosa che pensavo (ingenuamente) non ci fosse bisogno di dire.


Due persone omosessuali hanno tutto il diritto di stare insieme apertamente senza nascondere alcunchè - eccetto per atti osceni in luoghi pubblici, come per gli etero del resto.

E stare insieme include naturalmente, se vogliono, coabitare senza doverlo nascondere assolutamente etc etc.

Dico solo che il termine "famiglia" da che mondo è mondo significa un uomo e una donna che fanno dei figli. Questo e basta.


Per il resto, sono stato penso abbastanza chiaro nell' imputare a Giovanardi la biblica ipocrisia di cui sopra.

Con tutto quello che fanno per stravolgere la Costituzione, loro che sono parlamentari, hanno una bella faccia tosta a immaginare intenti sovversivi in un' azienda di mobili prefabbricati scandinava.

Con tutti gli scandali a sfondo sessuale che coinvolgono il mondo della politica, dal nano (e qui si va sul penale...) a Marrazzo (che coi soldi pubblici andava a... tram...) hanno proprio come dice TTE, una faccia da deretano.


L' azienda Ikea semplicemente ha fatto uno spot discutibile (non per la coppia gay, più che legittima, ma per il termine "famiglia") proprio apposta perchè se ne parlasse, regalandogli pubblicità gratuita ulteriore.

Cosa in cui i soliti nomi sono cascati, al solito.

Come fanno tutte le aziende, da sempre. Ieri era col sesso, ora che si è letteralmente abituati toccano temi sociali etc.


Spero di aver chiarito la mia posizione (evitare batture cretine prego, e no non cambio termine, se siamo persone mature) e di non essere incappato in un gruppo di talebani che vedono l' intolleranza anche quando non c' è.

Ripeto in maniera più chiara: per me due persone omosessuali sono due persone normali come tutte le altre con un orientamento sessuale legittimo che tra l' altro esiste pure in natura.

Semplicemente, una famiglia è una famiglia. Si tratta di chiamare le cose col proprio nome. Stop.


Spero di aver bene chiarito, se necessario, e di poter proseguire.


Vorrei rispondere a superpippo o meglio a coloro che gli hanno risposto con una semplice espressione:

Adesso spero che le donne omosessuali del forum non ci lincino.

(Tra l' altro, questo diffuso sentimento maschile esiste pure, specularmente, nell' universo femminile, potrei testimoniarlo).

Concordo con te caro Aztlan, quasi su tutti i punti. E aggiungo che sono contento di leggere il tuo intervento perchè di fatto hai riportato la discussione in topic. Nel senso che il concetto si è allargato all'omosessualità e ai diritti di chi dovrebbe essere (in teoria) libero di vivere i rapporti con le altre persone come meglio crede (ed è legittimo che il discorso sia andato in questa direzione), però, come hai detto tu giustamente, la questione è decisamente un'altra. O meglio, l'intento del primo post era appunto quello di parlare "della pagliuzza e della trave" relativamente ad eventuali modifiche della Costituzione italiana, che come minimo dovrebbero provenire da CHI, in un certo senso, rappresenta o dovrebbe rappresentare un modello sociale da seguire.

A parte tutto questo, direi che l'oggetto del contendere, debba semmai essere quello che emerge con forza da questa specie di polemica. E cioè la comunicazione, il marketing, l'efficacia del messaggio pubblicitario, il suo linguaggio e il potere di coinvolgere le persone o di spingerle a fare una determinata riflessione. Anche Oliviero Toscani ci ha abituato a cose ben più potenti. Ma nessun politico mi sembra si sia mosso in tal senso. Perchè questo? Perchè è evidente che la politica (quella vera) dovrebbe occuparsi di ben altro.... e non, in un momento come quello che stiamo attraversando, di fare le pulci ad una parola/concetto presente in un cartello pubblicitario. Lo stesso Giovanardi, si è già reso celebre per altre discutibilissime questiioni che, se vogliamo dirla proprio tutta, sono assolutamente, in termini di priorità, non adatte a risolvere i problemi delle famiglie. E' inutile secondo me attivare, ad esempio, una forte repressione sulle sostanze stupefacenti o sulle bevande alcoliche che circolano tra i giovani, senza preoccuparsi del PERCHE' questi giovani ne debbano fare un uso così smodato. Magari occuparsi della clamorosa impennata della disoccupazione tra gli under 24, potrebbe in qualche modo risolvere il problema alla radice. Della serie... io un lavoro ce l'ho, posso crearmi una vita e un futuro, posso ritenermi soddisfatto e gratificato e quindi domattina alle 07:00, devo stare in piedi, e devo essere lucido per andare a lavorare. Stesso dicasi, per altri versi, per gli omosessuali. Sono già bistrattati in lungo e in largo al punto che rischiano pure di prendere le botte per strada dai vari branchi di esaltati e... cosa facciamo noi per aiutarli? Cosa fa CHI dovrebbe occuparsi dello stato sociale? Fa le pulci ad uno slogan pubblicitario che semmai farebbe sentire più "normale" colui che nel suo intimo cerca di essere accettato e magari vede nel concetto di "famiglia" la possibilità teorica di concretizzare un rapporto con un compagno o compagna dello stesso sesso.

Tornando però al discorso del termine "famiglia" utilizzato dall'azienda IKEA, direi che tutto questo peso e questa importanza non sono poi così giustificati. Il copywriter dell'agenzia di pubblicità è colui che è in grado di scrivere testi originali, allettanti e soprattutto mirati, in grado di concepire vere e proprie strategie di marketing che dovrebbero indurre il cliente/fruitore a compiere un’azione che va dal semplice contatto all’acquisto diretto. E' stata individuata un'esigenza, cioè quella di coinvolgere un segmento di mercato ben preciso (e per certi versi fiorente, perchè anche "loro" comprano e non sono affatto pochi) nella comunità dei potenziali aquirenti, di renderla partecipe alla quotidianità di tutti i giorni e per questo motivo è stato creato uno slogan efficace. Non fa del male a nessuno... perchè al livello di diritto, non cambia assolutamente le carte in tavola.... ma almeno potrà aumentare (possibilmente e auspicabilmente) la tolleranza degli italiani verso ciò che viene ancora, nel 2011, ritenuto quasi come un tabù. Cioè due persone dello stesso sesso che si tengono per mano.

Dovremmo liberarci di questi politici incompetenti (di dx e di sx che siano) e cercare di trovare la vera essenza delle cose. Ritrovando i veri valori, mettendo possibilmente da parte la varie ipocrisie e sradicando, ove possibile, forme di pensiero negative per la comunità che sono prodotte da una visione del mondo manipolata e storpiata. Visione che prolifica, come ho detto in un altro topic, nella più becera ignoranza ed intolleranza verso il diverso. Non sarà forse questo è il vero problema di cui occuparsi?

Az, ti sbagli, il concetto di famiglia non è mai stato, storicamente parlando, riferibile ad un unica struttura immutabile. I concetti di Famiglia e quello di Stato sono in continua evoluzione. In sociologia oggi vengono riconosciute almeno 5 tipologie di famiglie, come rappresentanza delle attuali realtà sociali:

- Nucleare: è una famiglia formata da una sola unità coniugale;
- Estesa: è una famiglia formata da una sola unità coniugale e uno o più parenti conviventi;
- Multipla: è una famiglia formata da due o più unità coniugali;
- Senza struttura coniugale: è una famiglia priva di un’unità coniugale(vi sono persone che convivono);
- Solitario: è una famiglia formata da una sola persona.


Il voler restringere il concetto di famiglia ad uno solo di questi tipi famigliari, significa voler allontanarsi dalla realtà effettiva per rifugiarsi in un angolino sicuro del nostro cervello e restare li.
Invece la Famiglia è una Famiglia, ossia un gruppo di persone legate da vincoli di vario tipo (di sangue, sentimentali, legali) che vivono assieme e si fanno veicolo delle prime istanze morali di una società e dello Stato.