Il Cnr, De Mattei e la scienza italiana che studia da Wanna Marchi
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è la più grande struttura pubblica con compiti scientifici nel nostro paese. Costituito il 18 novembre del 1923 e trasformato nel 1945 in organo dello Stato ha svolto prevalentemente attività di formazione, di promozione e di coordinamento della ricerca in tutti i settori scientifici e tecnologici Nel 1999, è diventato l"ente nazionale di ricerca con competenza scientifica generale e istituti scientifici distribuiti sul territorio, che svolge attività di prioritario interesse per l'avanzamento della scienza e per il progresso del paese". Insomma è il nostro biglietto da visita nel mondo, lo specchio della ricerca italiana. Da un pò di tempo però il suo vicepresidente Roberto de Mattei, cattolico convinto è nell'occhio del ciclone. Le sue uscite sono state una più incredibile dell'altra: in un'intervista a Radio Maria ha sostenuto, riferendosi al Giappone, che i terremoti "sono una voce terribile ma paterna della bontà di Dio", che l'Impero romano è caduto per colpa "degli invertiti", che il terremoto che nel 1908 distrusse Messina e Reggio è stato un segno di una punizione divina, nei confronti di una città profana, e per finire in bellezza che la distruzione di Varsavia, durante la seconda Guerra Mondiale, è da attribuirsi, invece, agli aborti che "si commettevano" nella capitale polacca.
E qualcuno comincia a chiedersi se il suo ruolo sia compatibile con un ente scientifico.Ma cosa ci fa un esponente evidentemente portatore del pensiero negazionista scientifico alla vicepresidenza del Consiglio nazionale delle ricerche? Insomma perchè Roberto de Mattei, l’uomo per il quale i terremoti sono un castigo di Dio, per giunta provvidenziale, un bagno purificatore in sostanza è al vertice del più prestigioso ente scientifico italiano. E sopratutto può un antievoluzionista, per il quale "Darwin era un demente" rappresentare la ricerca scientifica italiana nel mondo?
De Mattei, nei confronti della Chiesa, ha avuto, in questi anni, un compito preciso: ribaltare ogni apertura al mondo scientifico della fede per spostare definitivamente la rotta della barca di Pietro verso un tradizionalismo neoconservatore costruito sul modello del fondamentalismo evangelico americano. Per questo il professore ha dato battaglia a Charles Darwin e all’evoluzionismo e promosso convegni, sponsorizzati dalla galassia conservatrice cattolica dei pro life Usa, contro il criterio scientifico della morte cerebrale, metodo universalmente riconosciuto negli ospedali e in base al quale sono possibili i trapianti d’organi. Il salto di qualità però avviene in quest'ultimo anno con prese di posizione sicuramente concesse a tutti i cittadini liberi di questo paese ma incompatibile con un'uomo che dovrebbe rappresentare la scienza e non la cabala o la religione.
Il malumore tra i ricercatori del Cnr è palpabile. Sono in tanti a vivere con imbarazzo le bizzarre (e antistoriche) affermazioni di De Mattei. E come dare torto a chi è costretto a sentire da uno scienziati tesi come quella del paradiso terrestre come realtà storica, e non come metafora ? In una intervista a Repubblica, qualche settimana fa De Mattei, ha difeso le sue tesi dall'accusa di essere 'antiscientifiche' o peggio ancora di meritare l'Oscar del 'ridicolo'. Da cosa nascono le sue tesi? "Dalla mia coerenza", ha risposto L'incarico al Cnr? De Mattei ricorda che a volerlo al vertice della più importante istituzione scientifica nazionale fu la Moratti.
"Sono stato allievo di Augusto del Noce e Armando Saitta. Ho insegnato all'Università di Cassino. Oggi ho un incarico alla Nuova università europea", ha aggiunto De Mattei che cura una rubrica fissa su Radio Maria e accusa: "purtroppo sono spesso dipinto in maniera caricaturale". "Le mie idee - ha sottolineato nell'intervista a Repubblica - affondano nella coscienza stessa della nostra cultura: mi osteggiano gli scientisti".
Naturalmente qui non è in discussione la possibilità per un cattolico di rivendicare l'essenza stessa delle tesi cristiane, o di portare avanti battaglie di religione fondendole con evidenze scientifiche. Qui si discute della cosidetta "tesi prevalente" cioè la posizione ufficiale che un ente scientifico deve portare avanti nel mondo, rappresentando il nostro paese. Non è solo forma ma sostanza. E se perfino l'Osservatore romano boccia le sue tesi bollando l'opera di De Matteo come ''ideologica, polarizzata e di parte'' forse ci troviamo di fronte a un personaggio pericoloso. C'è bisogno in Italia di una Rivoluzione francese che porti un pò di illuminismo del buon senso? E meno male che gli eretici per i media italiana sono gli ufologi. Forse non siamo poì così eretici se a capo del CNR siede un uomo che straparla su Radio Maria.
http://www.ufoonline.it/2011/04/23/il-c ... na-marchi/