Oh, e se lo dice Panza, che era uno di quelli "boni"..!



Il Paese dell'odio: un libro svela i segreti della macchina del fango

(di Marco Zucchetti)

Giampaolo Pansa rilegge la "guerra civile" tra giornali. Nel 2008 Berlusconi vince le elezioni e Repubblica si vendica con il caso Noemi. Incendiando il clima.


Sarà perché - come scriveva Balzac ­«non si esce puri dall’infernodella stam­pa », che Giampaolo Pansa ha dato alle stampe questo «libraccio da vera caro­gna » sul giornalismo italiano. Oppure sarà perché, dopo mezzo secolo passato nella categoria, ormai si è fatto un’idea chiara delle ipocrisie che scorrono sotto la palta dei titoloni. D’altronde, sempre per rimanere in metafora infernale, nel fango della palude Stigia erano puniti gli iracondi.E l’odio è decisamente il peccato favorito della stampa italiana.

È il livore politico e personale la linfa che tiene in vita il quarto potere. Pansa ne segue il fluire in « Carta straccia- Il potere inutile dei giornalisti italiani », terza sua fatica sul mondo dei media, edita da Rizzoli e in libreria dal 4 maggio. Parte da lontano, dalle sorgenti dell’egemonia giornalistica di area Pci, Potere Operaio e Lotta Continua a fine anni ’70. E seguendo il corso della cattiveria settaria di sinistra, approda all’ultimo triennio, al delta di quel fiume che è l’anti-berlusconismo mediatico.

E come in ogni foce che si rispetti, ecco tornare il fango. Quello che da mesi viaggia in tandem con Il Giornale nei monologhi di Saviano, nelle surreali denunce per stalking di Bocchino e negli anatemi della stampa progressista: la «macchina del fango» di cui saremmo spregevoli inventori. Pansa, che nel brago è stato sommerso per aver osato raccontare le ombre della Resistenza, affronta l’argomento senza manicheismi, perché mettere il dito nelle piaghe gli è sempre piaciuto.

Tutto prende il via tra 2008 e 2009, dopo la vittoria elettorale di Berlusconi, offesa inaccettabile che causa una furia isterica nell’opposizione.

Tutte le armi per deporre il Cav sono buone, e Repubblica usa l’intero arsenale nella campagna ossessiva sul caso Noemi. Intercettazioni, foto, interviste, 2.200 citazioni dell’ affaire : una nube velenosa che invade i media. E che incendia il clima fino agli odiosi e inquietanti episodi dell’attentato di Tartaglia, delle scritte contro Marchionne, del pestaggio a Capezzone, dei petardi a Bonanni, dei raid contro Schifani e Dell’Utri.

All’attacco del quotidiano di Ezio Mauro, che cavalca lo scandalo di «papi» Silvio anche per recuperare copie, replicano le tre testate di centrodestra, Il Giornale, Libero e Il Tempo : «Tre mosche bianche su fondo rosso, isolate nel coro imponente dei media anti berlusconiani ». Ad azione, reazione. Solo che,se l’inchiesta parte da destra, subito diventa killeraggio, dossieraggio, insulto, servilismo, chiacchiera da bar, «neogiornalismo» da ultrà. È l’«avversione rossiccia» per il lavoro altrui, quella supponenza elitaria da Migliori, unici con diritto di cittadinanza nel mondo dorato degli eroi della libertà stampata. Sono Repubblica , «quotidiano di guerriglia», e Il Fatto , «setta infuriata » capitanata da Beria-Travaglio. Sono loro a imbarbarire il clima, salvo poi urlare al crucifige per il «caso Boffo», per Pansa uno scoop che ogni direttore avrebbe pubblicato.

Fatto sta Il Giornale finisce nel tritacarne, messo all’indice come una Spectre di fascistoni. La furia cieca dilaga in maniera grottesca nel caso del presunto «dossier Marcegaglia », occasione in cui Bocchino conia il termine «macchina del fango»: «Chi è prigioniero di una nevrosi- e secondo Pansa l’antiberlusconismo ormai è patologico - non ragiona più». E quindi aprite le gabbie, ognuno dia fondo al peggio: credere, obbedire e combattere il Cav. E pazienza se anche giornalisti avversi al premier come Antonio Padellaro riconoscono che l’inchiesta sulla casa di Montecarlo è «eccellente ». Ogni cosa pubblicata dalle «mosche bianche» è automaticamente feccia, linciaggio, ventriloquio del Padrone.


Campione di queste tesi pre-fabbricate, secondo Pansa, è
Repubblica , che dall’esplodere dei sexy-gate berlusconiani ha guadagnato decine di migliaia di copie. Ripetere di continuo un unico concetto, secondo Pansa, giova: «Il pensiero unico ( ma modesto) funziona ».E in questo disco rotto gorgheggiano un po’ tutti, dall’Ingegner De Benedetti, arcinemico del Cav, fino all’antipatico Gad Lerner; dai «sultani Rai» Santoro e Fazio fino a D’Alema; da Floris a Di Pietro. Tutti smaniosi di bisbigliare parole d’ordine violente alle pericolose frange lunatiche della sinistra.

Insomma, Berlusconi causerà anche imbarazzo con il suo comportamento non consono a un presidente, ma è obiettivamente vittima di una persecuzione gonfia di eccessi da parte di certi giornalisti militanti: «Hanno svenduto la loro libertà a un settarismo incontinente, prigionieri inconsapevoli della faziosità». Eppure, conclude Pansa, «lo hanno battuto come un materasso, ne hanno assassinato la figura pubblica, ma non lo hanno sconfitto». Il loro potere è «inutile », la loro carta è «straccia». E il sangue del Cav non è ancora quello dei «vinti».



http://www.ilgiornale.it/interni/il_pae ... comments=1

Il "giornale", ma un po' di dignità e amor proprio per sottrarvi alla spazzatura per cerebrolesi che propone...mio dio non riesco nemmeno a commentarli questi articoli, mi viene solo un senso di sconforto al pensiero che il giornalismo possa ridursi così. Ma non vi accorgete che vi hanno messo in un recinto con una targa "quelli a cui si può raccontare qualunque cosa"? Il giornale scrive solo per voi, quelli che può turlupinare, nemmeno ci prova a rivolgersi a quelli fuori dal recinto.

come La Repubblica e il Fatto per esempio?

...anni fa sentivo discorsi simili su Giuliano Ferrara quando diede vita al foglio nel 1996. Peccato che Ferrara piaccia o non piaccia è uno dei giornalisti più intelligenti e brillanti della stampa italiana.

Rmnd, un po' di obbiettività, ritieni il Giornale una testata seria? Qual'è secondo te il target a cui si rivolge?
SI può essere schierati, indubbiamente molti giornali pro e contro il governo lo sono, ma Il Giornale non fa informazione di parte, fa propaganda becera per quelli che non hanno voglia di sapere, ma che vogliono solo sentirsi raccontare fandonie pur di non essere costretti a rimettere in moto il cervello.
Mi scuso per l'assoluta mancanza di diplomazia con la quale ho espresso il mio pensiero, ma davvero la mia soglia di tolleranza contro le idiozie è ad un livello pericolosamente basso.

Lo stesso discorso ai lettori di repubblica e del fatto.

A chi si rivolgono questi giornali? A coloro che vogliono sentire peste e corna contro Berlusconi.

Il corriere è diventato 'padivo' e pallido. Non deve schierarsi ma neanche essere così insulso.

Forse l'unico giornale che si salva in questo momento è La Stampa.

Non credo che proprio che "Il Fatto" e "La Repubblica" in quanto a bugie e fesserie siano da meno! (Sta a vedere che siamo un popolo di "cerebrolesi"!

Non sono la stessa cosa. Sebbene i giornali che citi siano innegabilmente di parte, ancora loro espongono fatti che non possono essere smentiti. Il giornale racconta storielle. Usa la balla come metodo abituale per contrastare il giornalismo "anti-regime". Puoi davvero sostenere che non sia così?

CItami una balla tratta da queste testate.

Giornali e tv sono alla stessa stregua, a prescindere dall' orientamento politico.
Il giornalismo anti regime è sporco tanto quello allineato, con la differenza che quello allineato spara meno balle di quello anti regime, per il solo fatto che quest' ultimo deve difendere le posizioni di chi stà all' opposizione (scusate il gioco di parole).
Io leggo Topolino, la testata più obbiettiva che ci sia.

Non più..almeno per alcuni 'sinistri'...

http://nonleggerlo.blogspot.com/2010/07/conviene-prenderli-da-piccoli.html




..per loro anche Topolino ha fatto propaganda per Berlusconi con il passaggio al digitale terrestre.

Mi spiace che non vi rendiate conto che c'è differenza nel proporre una notizia che contiene un'informazione anche se faziosa e una balla priva contenuti informativi che possano definirsi tali. Ma questo non cambia lo stato delle cose, il Giornale non è semplicemente un giornale fazioso, è una testata menzognera pensata per intorbidire le acque e creare confusione.

la palestra che freq.da anni è piena di carabinieri,poliziotti,guardie carcerarie,finanzieri,vigili urbani e molti militari di varie armi e tra questi di soggetti che seguono alla lettera quello che scrivono le testate di berlusconi ce ne sono tantissimi.
a conoscerli nn li scambi per dei mostri di maniere,ma in generale nn è gente cattiva,anzi sono nella norma.
c'è qualcuno che si cimenta col fare attività da buttafuori e limitrofi coltivando un'immagine da squadrista ecc,ma i più sono piuttosto tranquilli.benpensanti li definerei.
praticamente i vecchi democristiani.
tali e quali.direi.niente di nuovo.
gente che cmq da una vita prende il suo stipendio sicuro dallo stato.
quando raggiungono un certo grado guadagnano benino e aggiustano un pò i conti in vario modo.lecito nn lecito..siamo lì lì.
vivono in un mondo tt loro.invidiano i ricchi e di solito giocano parecchio la fortuna.anche perchè spesso hanno mogliettine a casa scalpitanti e poco entusiaste del loro fascino.

he he he , ormai l'ottusita' ha raggiunto il suo apice, ma non e' scemenza, perche' si potrebbe pensare che parlare del giornale e paragonarlo a repubblica si deve necessariamente essere "andati", in realta' ci fanno, non li sono, ......ci fanno perche' sono schierati a qualunque costo, e' la parte che rimane dov'e', non si sposta, quasi tutti per interesse, qualcuno per limiti mentali altri perche' semplicemente odiano qualunque cosa non si possa definire di destra, tenendo al potere una classe politica da voltastomaco ..... il fatto e' che questa gente blocca il paese in una situazione spaventosa che ci portera' presto ad affogare nella cacca, spero solo che siano i primi ad affogare, o a subire le conseguenze di una rivolta di massa.

che dire.... ringraziamoli.

E' faziosità anche "arricchire" le notizie vere con informazioni false che prevaricano la legge.
A volte le interpretazioni dei giornalisti, indirizzano il lettore verso giudizi affrettati.
Non vedo testate immuni dall 'intorpidire le acque. E' una guerra a 360° che danneggia l 'obiettività del lettore.

Grande errore definire arbitrariamente quali siano le testate bugiarde e quelle veritiere. Se provassimo a realizzare una lista delle falsità, omissioni, ricostruzioni faziose, falsi scoop di entrambe le parti, occorrerebbero mesi.

Non mi fare lo stesso errore anche se con modi più fini di quelli qui sopra i quali tracciano per l'ennesima volta l'identikit fisioniomico e psicologico dell'elettore di destra.