29/04/2011, 15:16
Pase ha scritto:
Sei veramente sicuro di non essere tra questi?!?!?!....perchè dalle tue parole.......Se gli alieni non esitono o non ne hai mai trovato le prove della loro esistenza perche"ti ostini" (come dicono le tue parole) a cercarli?!?!?!.......non si "combatte" contro qualcosa che non esiste........ma i principi da come vedo spesso e volentieri vanno a prostitute qui dentro.....
[.....]
Rimango della mia idea.
Non voglio addentrarmi in una sterile ed inutile polemica dato che ho visto che i tuoi toni sono alti e non costruttivi prima che attaccassi me senza motivazioni argomentate.
In base a cosa ti permetti di esprimere giudizi sulla mia persona ed il mio operato?
Un esclusivo sfogo per buttare sulla tastiera rabbie e frustrazioni della vita reale? Distruggere un topic che ha fatto luce e dato possibili risposte ad un fenomeno riportato da youtube?
Oppure perchè ho intaccato un dogma?
Purtroppo la ricerca non è religione e non funziona con i dogmi, da giovane ho avuto anch'io il periodo dove prendevo per oro colato e fantasticavo su quasi ogni cosa che leggevo, ma poi maturando ho capito bene che le cose vanno approfondite e studiate con metodo, e non per opera di spiriti santi vari.
Se hai visto il mio nick dovresti averlo accomunato al padre dell'ufologia J.A. Hynek, il quale ha tracciato delle linee guida che sono validissime oggi più di ieri, tale persona ha insegnato metodologia, rigore e serietà nella ricerca, non deliri e follie fideistiche che purtroppo vediamo nella para-ufologia di oggi giorno.
Ti va di credere che gli alieni siano verdi con 4 occhi liberissimo di crederlo ma non spacciare ciò per ufologia, e non pretendere che gli altri ci credano e non sollevare gli spettri della santa inquisizione.
Esiste metodo e ricerca anche nel paranormale e nell'ufologia, e purtroppo devo dire e provabile pure ciò che sto per affermare, che proprio le visioni fideistiche, hanno disintegrato l'ufologia seria e a ragion vedute è diventata zimbello di CICAP e scienza ufficiale, non se ne può più di leggere tutte le corbellerie e le frodi che circolano proprio grazie alla rete.
Ne converrai che non si affronta e si studia un fenomeno in base a deliri mistici o teorie che non stanno ne in cielo ne in terra, o che partono da dogmi interiori che portano a visioni contorte causa l'arroccamento mentale.
Puoi rimane di qualsiasi idea ed opinione ma allora non parliamo di ricerca, a questo punto possiamo anche parlare di folklore e di fiabe per bambini che hanno la stessa valenza.
Prima dell'analisi mi sono permesso di dare il dubbio della ragione a chi era scettico e diceva che non esisteva la madonna, ed ho lanciato la provocazione costruttiva per ricordare cosa è la ricerca, e soprattutto se si parte con delle convinzioni assolutistiche non si arriva da nessuna parte, poichè un ateo che non dimostra ha lo stesso peso di un fedele che non dimostra.
Per il professore potrebbe anche essere ma qua sono solo Henykeniano, ti pregerei se devi rispondere di non accalorarti e di restare nei limiti del discorso corretto e civile, dato che mi sembra che sei sul piede di guerra e non capisco perchè.
29/04/2011, 21:44
Pase ha scritto:
No guarda...nella vita sono felice e dalla vita ho tutto.......
Dai toni accesi noto livore e astio e non solo nei miei confronti, sei partito con una tua crociata, dato che scriviamo di fronte agli occhi di tutti anche gli altri si accorgono, cosa c'è che non va?
Pase ha scritto:
Questo non lo devi dire a me........io tendo a non escludere mai niente a differenza di voi a quanto pare........
Chi siamo noi?
![Palla Otto [8]](./images/smilies/UF/icon_smile_8ball.gif)
Cosa escludiamo?
![Palla Otto [8]](./images/smilies/UF/icon_smile_8ball.gif)
Trovo confusione e poca chiarezza, l'argomento è questo filmato mi pare che siamo arrivati ad un ottimo punto, non hai apportato nulla di costruttivo se non polemiche ed insinuazioni, non capisco cosa vuoi dire.
Forse che sono un debunker?
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)
Pase ha scritto:
Quello che disse Hynek:
« Io comincio a sostenere sempre meno l'idea che gli UFO siano nella loro fisicità astronavi da altri pianeti. Vi sono troppe cose che depongono contro questa teoria. A me sembra ridicolo che intelligenze superiori viaggino per lunghissime distanze siderali per fare cose relativamente stupide come fermare le macchine, raccogliere campioni di terreno, e spaventare la gente. Credo che dobbiamo cominciare a riesaminare l'evidenza. Dobbiamo guardare più vicino a casa. »
Pase ha scritto:
Se queste sono le TUE fonti........allora è meglio chiudere il discorso.
Siamo su due piani completamente diversi....povero Hynek........
Non vedo le motivazioni di tuoi attacchi sul livello personale dato che non si capisce se sia povero il padre dell'ufologia, o io che ne porto un nick che lo ricorda?
Se avessi studiato Hynek e Vallèe, forse sarebbe anche chiara quell'affermazione che di certo non si riferiva a religioni o credenze divine.
Puoi essere per gentilezza più esplicito e magari costruttivo riguardo al topic in oggetto relazionandoti a queste tue perle provocatorie?
Pase ha scritto:
Non ho mai detto questo....evidentemente non sei attento quando leggi i post......io che associo gli alieni a ometti verdi con 4 occhi????....ha ha haa
Non vedo perchè ridere sono serissimo, leggo bene che sei saltato fuori dai canoni del quieto interloquire quando ho citato il sito storico di Emilio Salsi dove si confutano i vangeli, dopo che tu hai dato il tuo credo e la tua visione non supportata da nessuna prova.
Sono abbastanza attento nel leggere compreso leggere tra le righe.
Pase ha scritto:
Questo propio non mi risulta.......Forse viviamo su due mondi diversi........
O forse sei tu che distorci le cose.........Lo dico sempre....dipende sempre dalle propie fonti.........
Questo risulta ed è comprovato dalle linee tracciate dalle ricerche a cavallo tra 800 e 900 nei gabinetti medianici, sino ad arrivare ai laboratori dove si cercavano di verificare i fenomeni ESP anche in ambito militare, e le ricerche serie ufologiche e non para-ufologiche.
Poi se vogliamo vivere di fantasie, teorie strampalate ed aggiustate a nastro da pacchi, stravolgimenti della storia provata e abili occultamenti, non ci sono neanche i parametri per andare avanti.
Basta vedere lo zoo e il circo equestre in cui sono scadute la para-ufologia e le pseudo scienze di frontiera, stendiamo un velo pietoso.
Pase ha scritto:
DOVE TU SOSTIENI SI POSSA FARE RICERCA.........azz......sei un'esempio di coerenza propio....complimenti!!!!!!
Il web è pieno di pattume come la carta stampata e i media, ma se uno cerca ed ha le chiavi (tra l'altro google per i neofiti ha fatto anche un'ottima guida per non perdersi
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)
), ha un background a 360° riesce a risalire a parecchio, non ci siamo eruditi sul tubo o con Topolino e tantomeno con i deliri post-new-age.
La coerenza, come la lealtà, l'onestà, la serietà è la mia bandiera, sono passati i tempi in cui prendere per oro colato Kolosimo e Von Daniken, immaginiamoci se ci facciamo entusiasmare oggi con il pelo argenteo da Sitchin o da altri scrittori con meno scrupoli.
Sei talmente cortese da mostrarci qualche tua ricerca in ambito clipeologico o ufologico?
Ne saremmo ben lieti dato che hai le chiavi della conoscenza.
Pase ha scritto:
Dogmi interiori???????????..........che portano a visioni contorte?????.........
Occhio....qui potresti scatenare una guerra.....e non da parte mia.
Cosa vuol dire qui?
Minacci? (spero stia scherzando, ma lo spero realmente)
Stai minacciando non solo me da quando sei entrato, vuoi essere chiaro?
Guerre non ne faccio in primis per rispetto a questo bell'ambiente che ci ospita, secondo gradisco interlocutori al mio livello e non gente che minaccia tra giudizi divini e sollevamenti Virtuali.
Spero che stia ironizzando.
Pase ha scritto:
Ma guarda.....qui dentro puoi farlo con tanta gente.....ma non con me.
Io non sto facendo nulla con nessuno se non ricercare dai dove posso il mio contributo e apprendere tantissimo da altri.
Quindi per l'ultima volta poi ti ignoro completamente come Merlino fece con Morgana, se hai qualcosa di costruttivo bene altrimenti ritengo inutile e sterile parlare con i soffiatori di vetro.
Ricapitolando ci dai motivazione delle tue minacce che di certo non danno lustro ne ad un ricercatore che si ritenga serio ne al discorso, e ci dai per gentilezza le linee guida che dovremmo seguire sai dopo circa 34 anni di ricerca può darsi che non abbia capito nulla ne io ne altri e che dobbiamo attendere le illuminazioni, ma vedendo le perle minacciose penso che nulla di nuova arrivi di costruttivo.
30/04/2011, 01:47
Ci sono fonti non Cristiane che attestano l'esistenza di Cristo......
Prove dagli annali di Cornelio Tacito
Lo storico Edwin Yamauchi definisce "probabilmente il riferimento più importante a Gesù al di fuori del Nuovo Testamento".
Cornelio Tacito, senatore romano, considerato uno degli storici più importanti dell'antichità.Tacito si dedicò infatti con gran scrupolo alla raccolta di informazioni e notizie, utilizzando non solo fonti letterarie, ma anche documentarie. Per la sua posizione politica, egli aveva accesso agli acta senatus (i verbali delle sedute del senato romano) e agli acta diurna populi romani (gli atti governativi e le notizie su ciò che accadeva giorno per giorno).
Riportando la decisione dell'imperatore Nerone di riversare sui Cristiani la colpa dell'incendio che distrusse Roma nel 64 d.C., Tacito scrisse:
"Nerone si inventò dei colpevoli e sottomise a pene raffinatissime coloro che la plebaglia, detestandoli a causa delle loro nefandezze, denominava cristiani. Origine di questo nome era Christus, il quale sotto l'impero di Tiberio era stato condannato all'estrema condanna dal procuratore Ponzio Pilato" (Tacito, Annali XV, 44).
Tacito, in questo caso riporta che il titolo di Cristiani deriva da una persona realmente esistita, chiamata Christus, il nome latino per Cristo. Di lui si dice che ha subìto "l'estrema condanna", alludendo ovviamente al metodo romano di praticare l'esecuzione capitale mediante la crocifissione.
Questi avvenimenti sono avvenuti "durante il regno di Tiberio" e per decisione di Ponzio Pilato. Ciò conferma le affermazioni del Vangelo sulle circostanze della morte di Gesù.
Tacito riporta anche le seguenti notizie sulla persecuzione verso i cristiani:
"Alla pena vi aggiunse lo scherno: alcuni ricoperti con pelli di belve furono lasciati sbranare dai cani, altri furono crocifissi, ad altri fu appiccato il fuoco in modo da servire d'illuminazione notturna, una volta che era terminato il giorno. Nerone aveva offerto i suoi giardini per lo spettacolo e dava giochi nel Circo, ove egli con la divisa di auriga si mescolava alla plebe oppure partecipava alle corse con il suo carro. . . . [I cristiani] erano annientati non per un bene pubblico, ma per soddisfare la crudeltà di un individuo."
Come Tacito, anche Svetonio (120 d.C.), scriba dell'imperatore Adriano, fa riferimento a Gesù ed i suoi seguaci nelle Epistole (X, 96). Nella "Vita di Claudio", inoltre, egli scrive: "Claudio espulse i giudei da Roma, visto che sotto l'impulso d'un certo Christus non cessavano di agitarsi" (Claudius 25).
Ci sono inoltre altri autori antichi, fra i quali Epitteto, Galeno, Celso, l'imperatore Marco Aurelio, il siriaco Mara Bar Serapion e Luciano di Samosata; questi e altri hanno fatto allusioni a Gesù e ai cristiani.
Prove da Plinio il Giovane
Plinio fu allievo del famoso retore Quintiliano, ed era il governatore romano di Bitinia, in Asia Minore, e del Ponto. Egli ha lasciato una raccolta di epistole contenute in 10 libri, l'ultimo dei quali contiene il carteggio ufficiale tra lui e l'imperatore Traiano. Queste lettere risalgono per lo più al periodo del governatorato di Plinio in Bitinia, ovvero agli anni 111-113.
In una delle sue lettere, egli chiede consiglio a Traiano sul modo più appropriato di condurre le procedure legali contro le persone accusate di essere Cristiane (cfr. Plinio, Epistole X,96).
Plinio dichiara di avere necessità di consultare l'imperatore riguardo a tale questione, poiché un gran numero di persone, di ogni età, sesso e ceto sociale, erano state accusate di essere Cristiani.
Il procedimento di Plinio è il seguente: egli interroga i presunti Cristiani, e se essi risultano tali, e non ritrattano entro il terzo interrogatorio, li manda a morte. Per coloro che neghino di essere Cristiani, o dicano di esserlo stato in passato, anche vent'anni prima (allusione alle apostasie dovute alla persecuzione di Domiziano?), egli pretende la dimostrazione di quanto affermano, inducendoli a sacrificare agli dei, a venerare l'effigie dell'imperatore e a imprecare contro Gesù Cristo.
A un certo punto della sua lettera, Plinio riporta alcune informazioni sui Cristiani:
"Essi avevano l'abitudine di incontrarsi in un certo giorno prestabilito prima che facesse giorno, e quindi cantavano in versi alternati a Cristo, come a un dio, e pronunciavano il voto solenne di non compiere alcun delitto, né frode, furto o adulterio, né di mancare alla parola data, né di rifiutare la restituzione di un deposito; dopo ciò, era loro uso sciogliere l'assemblea e riunirsi poi nuovamente per partecipare al pasto - un cibo di tipo ordinario e innocuo" (Plinio, Epistole, trad. di W. Melmoth, revis. di W.M.L. Hutchinson, vol. II, X,96).
Questo passaggio fornisce un interessante scorcio della vita e delle pratiche dei primi Cristiani.
I Cristiani si incontravano regolarmente un certo giorno per adorare; la loro adorazione era diretta a Cristo, e ciò dimostra che essi credevano fermamente nella Sua divinità.
Inoltre, la frase di Plinio che sottolinea come i Cristiani cantassero inni a Cristo "come a un dio", viene interpretata da uno studioso come riferimento al fatto singolare che, "a differenza degli dèi che venivano adorati dai romani, Cristo era una persona che era vissuta sulla terra" (M. Harris, "References to Jesus in Early Classical Authors"). Se questa interpretazione è corretta, allora Plinio comprendeva che i Cristiani stavano adorando una persona realmente esistita che però reputavano essere Dio stesso. Questa conclusione concorda perfettamente con la dottrina della Bibbia secondo cui Gesù è Dio ma venne nel mondo come uomo.
Non solo la lettera di Plinio conferma ciò che i primi Cristiani credevano sulla persona di Gesù, ma rivela anche la grande considerazione in cui tenevano i Suoi insegnamenti. Ad esempio, Plinio nota che i Cristiani "pronunciavano il voto solenne" di non violare alcuno standard morale, il che trova la sua fonte negli insegnamenti e nell'etica di Gesù. Inoltre, il riferimento di Plinio all'usanza Cristiana di condividere un pasto comune fa evidentemente riferimento alla loro osservanza di prescrizioni Cristiane come la comunione fraterna e lo "spezzare il pane" insieme, di cui parla il Nuovo Testamento (Habermas, "The Historical Jesus").
Circa le molte calunnie contro i Cristiani (su cui aveva anche fatto leva Nerone per accusarli dell'incendio di Roma), il cartaginese Quinto Settimio Fiorente Tertulliano (160-222 circa), avvocato e letterato, dichiarò espressamente che esse non avevano nulla a vedere con i motivi delle sentenze di morte: "Le vostre sentenze", scrive, "muovono da un solo delitto: la confessione dell'essere cristiano. Nessun crimine è ricordato, se non il crimine del nome". Egli anzi cita la formula di queste sentenze: "In fin dei conti, che cosa leggete dalla tavoletta? 'Egli è cristiano.' Perché non aggiungete anche omicida?".
Prove da Giuseppe Flavio
Storico giudeo-romano del primo secolo (nacque nel 37 d.C.), che fu prima delegato del Sinedrio e governatore della Galilea, ed in seguito consigliere al servizio dell'imperatore Vespasiano e di suo figlio Tito.
Nelle sue "Antichità giudaiche", egli menziona diverse volte Gesù e i Cristiani. In uno dei riferimenti descrive l'illegale lapidazione dell'apostolo Giacomo, che era a capo della comunità cristiana di Gerusalemme, avvenuta nel 62, descritto come un atto sconsiderato del sommo sacerdote nei confronti di un uomo virtuoso: "Anano ... convocò il sinedrio a giudizio e vi condusse il fratello di Gesù, detto il Cristo, di nome Giacomo, e alcuni altri, accusandoli di trasgressione della legge e condannandoli alla lapidazione" (Ant. XX, 200). Questa descrizione combacia con quella fatta dall'apostolo Paolo in Galati 1:19, dove egli parla di "Giacomo, il fratello del Signore".
In un altro passo, Giuseppe Flavio menziona la figura di Giovanni Battista; Erode Antipa, per sposare Erodiade moglie del proprio fratello aveva ripudiato la figlia di Arete, re di Nabatene, la quale si rifugiò dal proprio padre. Ne sorse una guerra nel 36 in cui Erode fu sconfitto, e questo è il commento di Giuseppe Flavio:
"Ad alcuni dei Giudei parve che l'esercito di Erode fosse stato annientato da Dio, il quale giustamente aveva vendicato l'uccisione di Giovanni soprannominato il Battista. Erode infatti mise a morte quel buon uomo che spingeva i Giudei che praticavano la virtù e osservavano la giustizia fra di loro e la pietà verso Dio a venire insieme al battesimo; così infatti sembrava a lui accettabile il battesimo, non già per il perdono di certi peccati commessi, ma per la purificazione del corpo, in quanto certamente l'anima è già purificata in anticipo per mezzo della giustizia. Ma quando si aggiunsero altre persone - infatti provarono il massimo piacere nell'ascoltare i suoi sermoni - temendo Erode la sua grandissima capacità di persuadere la gente, che non portasse a qualche sedizione - parevano infatti pronti a fare qualsiasi cosa dietro sua esortazione - ritenne molto meglio, prima che ne sorgesse qualche novità, sbarazzarsene prendendo l'iniziativa per primo, piuttosto che pentirsi dopo, messo alle strette in seguito ad un subbuglio. Ed egli per questo sospetto di Erode fu mandato in catene alla già citata fortezza di Macheronte, e colà fu ucciso" (Antichità XVIII,116-119).
Altrettanto interessante, è un capitolo della stessa opera, conosciuto come "Testimonium Flavianum", nel quale si legge (libro 18, capitolo 3, paragrafo 3):
"Ci fu verso questo tempo Gesù, uomo saggio, se è lecito chiamarlo uomo: era infatti autore di opere straordinarie, maestro di uomini che accolgono con piacere la verità, ed attirò a sé molti Giudei, e anche molti dei greci. Questi era il Cristo. E quando Pilato, per denunzia degli uomini notabili fra noi, lo punì di croce, non cessarono coloro che da principio lo avevano amato. Egli infatti apparve loro al terzo giorno nuovamente vivo, avendo già annunziato i divini profeti queste e migliaia d'altre meraviglie riguardo a lui. Ancor oggi non è venuta meno la tribù di quelli che, da costui, sono chiamati Cristiani" (Giuseppe Flavio, Antichità XVIII, 63-64).
Giuseppe Flavio menziona anche Giovanni il Battista, e Giacomo il fratello di Gesù. Egli parla inoltre del battesimo praticato da Giovanni il Battista, dei suoi discepoli, della sua condanna a morte sotto Erode (Antichità XVIII, 5).
Citazione dal libro 20 capitolo 9 paragrafo 1 della sua opera:
"Festo era ora morto, e Albino era per la strada; così riunì il Sinedrio dei giudici, e portò dinanzi a loro il fratello di Gesù che era chiamato Cristo, il cui nome era Giacomo, e alcuni altri, e quando ebbe formato un'accusa contro di loro come violatori della legge, li consegnò loro per essere lapidati" (Giuseppe Flavio, ibid.).
Alcuni studiosi esprimono dubbi sull'autenticità del primo brano di questi due brani; ritengono infatti che Giuseppe Flavio sia realmente l'autore del brano, ma che questo possa essere stato alterato da qualche Cristiano. Il motivo di questi dubbi è che Giuseppe Flavio non era un Cristiano, e quindi essi trovano difficile credere che egli potesse fare affermazioni in favore della divinità di Cristo. Ad esempio, l'affermazione che Gesù era "un saggio" la ritengono originale, mentre sospettano la frase "se è lecito chiamarlo uomo", in quanto essa lascia scorgere l'idea che Gesù potesse essere di natura divina. Allo stesso modo, trovano difficile che un non cristiano possa attribuire a Gesù il titolo di "Cristo".
Secondo il Vangelo ciò fu precisamente quello che fece Pilato; è scritto anche che Erode credeva nei miracoli di Gesù, ma che Gesù non volle compiere alcuno dei miracoli che Erode gli chiese di fare. Né Pilato né Erode erano Cristiani. Dopo la morte di Gesù, persino il centurione romano che era con le guardie arrivò a dire: "veramente costui era Figlio di Dio" (Matteo 27:54).
Anche lo storico Eusebio, vissuto agli inizi del IV secolo, conosceva questo passaggio di Giuseppe Flavio e lo accettò come originale; lo stesso fecero Girolamo e Ambrogio. Persino il tedesco A. von Harnack, noto per le sue violente critiche, lo considerò originale.
Roger Liebi scrive: "...dal punto di vista della critica dei testi (cioè dall'esame dei vecchi manoscritti tramandatici), non appare giustificato neanche il minimo dubbio in merito a una simile falsificazione. Vi è da aggiungere l'interessante constatazione che Eusebio (263-339) ha conosciuto questo passo, perché lo riporta due volte nei suoi scritti. Una volta nella «Storia della chiesa» I,12 e una volta nella «Demonstratio Evangelica» III,5.
Tra gli altri, il Dott. H. St. John Thackeray, uno dei più importanti studiosi inglesi delle questioni concernenti Giuseppe Flavio, ha di recente constatato che questo passo mostra determinate peculiarità linguistiche che sono caratteristiche di Giuseppe Flavio".
Lo studioso A. Nicolotti commenta: "...se il passo su Gesù fosse stato costruito a tavolino da un interpolatore cristiano, sarebbe stato verosimilmente inserito subito dopo il resoconto di Giuseppe su Giovanni Battista, mentre in Giuseppe l'accenno a Gesù non segue il racconto di Giovanni. D'altra parte, sarebbe strano che Giuseppe abbia omesso di registrare qualche informazione su Gesù, dato che si occupa del Battista, di Giacomo e di altri personaggi del genere; né il cristianesimo, da storico qual era, gli poteva essere ignoto, essendo a quei tempi penetrato fin nella famiglia imperiale. Quando poi Giuseppe più avanti tratta di Giacomo, invece di indicare come si faceva di solito il nome del padre per identificarlo (Giacomo figlio di...), lo chiama "fratello di Gesù detto il Cristo", senza aggiungere altro, lasciando intendere che questa figura era già nota ai suoi lettori. Se a ciò si aggiunge che Flavio Giuseppe parla già di altri "profeti" (come appunto Giovanni, oppure Teuda), è perfettamente plausibile che si sia occupato anche di Cristo".
In ogni caso, se si sceglie di non considerare i punti "sospetti" di questo passaggio, rimane ugualmente una buona quantità di informazioni che avvalorano la visione biblica di Gesù. Leggiamo che era "un uomo saggio" e che "compì opere straordinare". E sebbene fosse stato crocifisso per mano di Pilato, i Suoi seguaci "non scomparvero", ma anzi continuarono a seguire la via di Cristo e furono conosciuti come Cristiani. Quando combiniamo queste affermazioni con la frase di Giuseppe: "Gesù, detto Cristo", ne emerge un quadro piuttosto dettagliato che si armonizza bene con i resoconti biblici. Appare sempre più evidente che il "Gesù biblico" e il "Gesù storico" sono la stessa persona.
Prove dal Talmud Babilonese
Ci sono solo pochi riferimenti espliciti a Gesù nel Talmud Babilonese, una collezione di scritti rabbinici ebrei, compilata verso il 70-500 d.C. circa. Il primo periodo di compilazione del Talmud è il 70-200 d.C. (Habermas, ibid.). Il passaggio più significativo che fa riferimento a Gesù è il seguente:
"Alla vigilia della Pasqua [ebraica], Yeshu fu appeso. Per quaranta giorni prima dell'esecuzione, un araldo . . . gridava: "Egli sta per essere lapidato perché ha praticato la stregoneria e ha condotto Israele verso l'apostasia" (Talmud Babilonese, trad. di I. Epstein, vol. III, 43a/281; cfr. Sanhedrin B, 43b).
"Yeshu" (o "Yeshua") è il nome di Gesù in lingua ebraica. Ma allora perché è scritto che Gesù "fu appeso"? Il Nuovo Testamento non dice che Gesù fu crocifisso? Questo è certo, ma il termine "appeso" indica proprio la crocifissione. Ad esempio, in Galati 3:13 leggiamo che Cristo fu "appeso", in Atti 10:39 che fu "appeso al legno", e in Luca 23:39 questo termine viene usato anche per i criminali che furono crocifissi assieme a Gesù. Questo termine si trova anche in Giuseppe Flavio.
Il Talmud afferma inoltre che Gesù fu crocifisso alla vigilia della Pasqua ebraica, proprio come riportato nel Nuovo Testamento (Matteo 26:2; 27:15).
Ma che dire allora dell'annuncio dell'araldo, secondo cui Gesù sarebbe dovuto essere lapidato? La condanna che avevano in mente i Giudei era evidentemente la lapidazione (ciò si evince molto chiaramente dal Nuovo Testamento in Giovanni 10:31-33, 11:8, 8:58-59). Furono i Romani a cambiare tale giudizio, mutandolo in crocifissione (cfr. Giovanni 18:31-32).
Il passaggio spiega anche il motivo per cui Gesù fu crocifisso. Esso riporta che Egli praticava la "stregoneria" e che aveva "condotto Israele verso l'apostasia". Dal momento che questa affermazione proviene da una fonte ostile a Cristo, non meraviglia il fatto che questi Ebrei descrivessero la situazione dal loro punto di vista. È interessante, però, notare il parallelismo tra queste accuse e quelle rivolte dai farisei a Gesù nel Nuovo Testamento. Essi infatti, vedendo le liberazione da Lui compiute, lo accusavano di scacciare i demòni "con l'aiuto di Beelzebub, principe dei demòni" (Matteo 12:24). Si nota anche che questa è una conferma del fatto che Gesù compì realmente delle opere miracolose. A quanto pare i Suoi miracoli erano talmente reali da non poter essere negati pubblicamente, dunque l'unica alternativa era attribuirli alla stregoneria! Allo stesso modo, l'accusa di aver condotto Israele verso l'apostasia, collima con il racconto del Vangelo secondo cui i capi di Israele accusarono Gesù di stare sovvertendo la nazione mediante i Suoi insegnamenti (Luca 23:2,5). Una simile accusa da parte dei religiosi dell'epoca, non fa altro che confermare la realtà della potenza degli insegnamenti di Gesù.
Dunque, se letto con attenzione, questo passaggio del Talmud conferma diverse affermazioni che il Nuovo Testamento fa su Gesù.
Prove da Luciano
Il retore scettico Luciano, nato a Samosata intorno al 120 e morto dopo il 180, attivo nell'età degli Antonini, ha lasciato un'opera intitolata "La morte di Peregrino". In essa, egli descrive i primi Cristiani nel seguente modo:
"I Cristiani . . . tutt'oggi adorano un uomo - l'insigne personaggio che introdusse i loro nuovi riti, e che per questo fu crocifisso. . . . Ad essi fu insegnato dal loro originale maestro che essi sono tutti fratelli, dal momento della loro conversione, e [perciò] negano gli dèi della Grecia, e adorano il saggio crocifisso, vivendo secondo le sue leggi" (Luciano, De morte Per., 11-13, trad. di H.W. Fowler).
Sebbene Luciano si beffi dei primi Cristiani per la loro scelta di seguire "il saggio crocifisso" anziché "gli dèi della Grecia", egli riporta diverse informazioni interessanti. Innanzi tutto, egli dice che i Cristiani servivano "un uomo", che "introdusse i loro nuovi riti". E sebbene i seguaci di questo "uomo" avevano chiaramente un alto concetto di Lui, molti dei Suoi contemporanei Lo odiavano per i Suoi insegnamenti, al punto che "per questo fu crocifisso".
Pur non menzionandone il nome, è chiaro che Luciano si sta riferendo a Gesù. Ma cosa aveva fatto Gesù per farsi odiare fino a questo punto? Secondo Luciano, aveva insegnato che tutti gli uomini sono fratelli dal momento della loro conversione. E fin qui niente di pericoloso. Ma cosa si intendeva con "conversione"? Significava abbandonare gli dèi Greci, adorare Gesù, e vivere secondo i Suoi insegnamenti. Non è difficile immaginare che una persona venga uccisa per aver insegnato queste cose in quell'epoca.
Inoltre, sebbene Luciano non lo dica esplicitamente, il fatto che i Cristiani rinnegassero gli altri dèi e adorassero Gesù, e facessero questo pur essendo consapevoli delle persecuzioni cui andavano incontro, implica che per loro Gesù era senza dubbio più che un essere umano. Perché tante persone arrivassero a questo, rinnegando tutti gli altri dèi, appare evidente che per loro Gesù era un Dio più grande di tutti gli altri dèi che le religioni della Grecia potevano offrire!
Naturalmente, oltre alle fonti non cristiane ve ne sono anche innumerevoli Cristiane...