la ns sovranità monetaria in quei gg si basava su oltre 3 mil di mld di vecchie lire di debito. prob.al di là delle capacità diplomatiche dei ns(per me cmq elevate,pers.mo parere),c'è stata la prospettiva di riempirci di sbarchi che altrimenti,se avessimo fatto la fine della ex jug.,sarebbero finiti altrove. e poi rimaneva il ns mercato interno che crollando avrebbe prodotto una serie di guai econ.anche ai ns padroni,pardon,partners europei. per nn contare l'ordine pubblico.gl'italiani sarebbero stati essi stessi profughi in massa.e siamo un bel pò fra tutti.
Si alf...ma debito con chi? Un paese con moneta sovrana si indebita con se stesso, ma ogni volta che produce denaro per sanare il debito produce anche un profitto netto, questo permette l'innescarsi di un ciclo che consente una redistribuzione continua della ricchezza. Se sono i privati a produrre il denaro e noi ci indebitiamo con essi, il denaro passa dal cittadino al privato senza tornare più indietro... "Se mai il popolo americano permetterà alle banche private di gestire l'emissione della sua moneta, allora, alternando inflazione e deflazione, le banche e le società finanziarie spoglieranno il popolo di ogni proprietà, finché i suoi figli si sveglieranno senza un tetto nel continente che i loro padri conquistarono. Credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose per la nostra libertà che eserciti in armi ... il potere di emissione dovrebbe essere tolto alle banche e restituito allo Stato a cui esso propriamente appartiene." <Thomas Jefferson>.
No scusa nel 2000 D.C. la nostra economia dovrebbe ancora fare i conti con la Seconda Guerra Mondiale?!? (!)
Non credi che stia un tantino esagerando....?
Questa è la pappardella che vi avranno dato a bere, come a tutti i "tecnici" di tutti i campi in questi casi.
Forse è meglio ridare prospettiva storica alle cose.
Fine della Guerra: 1945.
Piano Marshall: immediatamente dopo (vedi alla voce Alleati contro l' URSS nella Guerra Fredda).
Boom Economico: Il decennio successivo.
Da allora ad oggi sono passati quasi 50 anni.
Direi che della Seconda Guerra Mondiale, rimane solo il (doveroso) ricordo e le lapidi.
Quindi, se vogliamo parlare seriamente, parliamo piuttosto di come l' Euro, o meglio questo Euro nato secondo le linee politiche con le quali lo si è voluto far nascere, incarna perfettamente la concezione ultra-neo-liberista:
quello della "nuova" finanza mondiale basata sulla speculazione, cioè sul niente, e non sul bene materiale e il loro corrispondente valore reale, ovvero il fondamento del meccanismo alla base delle gigantesche "bolle" finanziarie grazie alle quali chi ha la poltrona in una multinazionale si arricchisce, fino a che la bolla non scoppia e mentre i manager di cui sopra si ritirano nelle loro ville da far invidia a Nerone con buoneuscite che sono il colmo, la gente perde migliaia di posti di lavoro, mutui, persino le case, tutto, in pratica la loro vita, e pronti a ricominciare daccapo.
Questo Euro e questa Europa - governata non a caso da questo genere di persone, che hanno questi interessi, o ne eseguono i comandi, a tutto discapito dei popoli che, e qui viene amaramente da ridere, dovrebbero rappresentare e tutelare.
Ed eccoci arrivati al punto di cui sopra, all' Euro, o meglio al modo in cui è stato fatto, insieme a tutto il grande Progetto-Europa,
che sarebbe potuto essere - e potrebbe ancora essere - un' occasione unica non solo per l' Europa stessa di trovare l' unità tanto agognata e la cui realizzazione è ormai indispensabile dal punto di vista sociale, ma anche per il mondo intero, rappresentando realmente la prima Unione di Nazioni - non di Stati, come già gli USA e mille altri, ma di Nazioni, diverse nella plurimillenaria Storia per cultura, lingua etc, divisi nei secoli, contrapposte da innumerevoli guerre etc, e ora finalmente pronta a unirsi, riconoscendo che rispetto al resto del mondo i suoi punti di contatto sono maggiori delle divisioni, e come insieme costituiscono una più grande unità storica, culturale e geografica.
E che invece è stata sfruttata dalla solita cricca d' affari internazionale, sulla pelle di chi avrebbe invece dovuto beneficiarne - Noi, i popoli d' Europa.
MA in ultimo, e non pro forma (l' ottimismo "per forza" di maniera sapete bene che non mi appartiene) siamo ancora in tempo.
Per riprenderci la nostra Europa, il nostro futuro, il nostro destino. Per cominciare, perchè certo anche il resto del mondo dovrà fare altrettanto.
Prendendo a calci una volta per tutte i vari "padroni del mondo", tiranni evidenti e nascosti o aspiranti tali.
E che invece è stata sfruttata dalla solita cricca d' affari internazionale, sulla pelle di chi avrebbe invece dovuto beneficiarne - Noi, i popoli d' Europa.
il ns debito lo detengono i geni della finanza mondiale con l'appoggio dei migliori armati del pianeta. come sai lo finanzia la banca d'italia al tesoro(nn il contrario),e questa e praticam.tot.in mano a stranieri. i più tremolanti siamo noi con i ns ex colleghi tedeschi e giapp. pensa che quando lav.sul mercato francese scoprii che li divedevano il mondo in tre parti,loro,gl'inglesi(gl'usa per loro era ancora la loro veccha lousiana)e i comunisti. senza far distinguo se russi o chè.. e quando mi son fatto qualche anno a budapest mi stavo convincendo anch'io che con la caduta del muro loro,gl'ungheresi,sarebbero diventati una potenza ed i russi sarebbero finiti in miseria..invece loro erano pieni di debiti,il loro fiorino nn è più niente e adesso se vogliono tentare di uscire da dove sono ci sono mov.che si ispirano ad una sorta di pandemonio totale.
Berlusconi: "L'Italia non si è inginocchiata alla Francia. È esattamente il contrario". È la Francia che ha fatto inginocchiare l'Italia. hi hi hi......
eh,si..caro Aztlan.condivido il tuo stato d'animo. pensa che la prima volta che mi capito'di andare all'estero avevo 23 anni(lg 1980), e fu proprio in francia,a parigi per l'esattezza e poi mi trasferi prima in normandia e poi in bretagna. all'epoca pensavo che noi tt sommato potevamo essere un paese che per ogni cosa sociale ce la giocavamo con la francia,magari un pò meno,ma insomma...avremmo potuto app.alla stessa categoria...si,ciaoo!! il dramma è stato quando sono tornato..l'impressione era quella di essere atterrato e riadattatomi in un paese,nn voglio assolutam.esagerare(nn serve),quindi nn dico del terzo mondo,ma di secondo si,e di max metà classifica...sostanzialmente un manicomio di corrotti!
il dramma è stato quando sono tornato..l'impressione era quella di essere atterrato e riadattatomi in un paese,nn voglio assolutam.esagerare(nn serve),quindi nn dico del terzo mondo,ma di secondo si,e di max metà classifica...sostanzialmente un manicomio di corrotti!
E ci hai messo 23 anni e un viaggio in Francia per capirlo?
Io ne sono sempre stato ben cosciente, da sempre e assai prima di viaggiare... Le visite all' estero hanno solo confermato quel che già sapevo.
Caro mio, questo è il risultato del circo mediatico e della realtà virtuale che ti mettono davanti.... senza offesa, non è un problema tuo personale, capita ai più.
Mi piace comunque l' ultimo pezzo:
[i]"un manicomio di corrotti!"[7i]
Sintesi sublime, fa capire come si è toccato il fondo veramente.
Se sputtanassimo meno il nostro Paese vi accorgereste che è il migliore del mondo! (Ho colleghi che hanno girato dappertutto: forse quelli che si avvicinano di più a noi sono i tedeschi e gli americani ...) Il resto, è tutta invidia. Ma dopo 2000 anni di Storia ce la sentiamo ancora pesare, siamo diventati quello che siamo perchè ammiriamo erroneamente gli altri, e ci disprezziamo!
MA TUTTO IL MONDO C'INVIDIA
Ultima modifica di Ufologo 555 il 30/04/2011, 20:05, modificato 1 volta in totale.
Se sputtanassimo meno il nostro Paese vi accorgereste che è il migliore del mondo! (Ho colleghi che hanno girato dappertutto: forse quelli che si avvicinano di più a noi sono i tedeschi e gli americani ...) Il resto, è tutta invidia. Ma dopo 2000 anni di Storia ce la sentiamo ancora pesare, siamo diventati quello che siamo perchè ammiriamo erroneamente gli altri, e ci disprezziamo!
MA TUTTO IL MONDO C'INVIDIA
in effetti ci sono italiani che se li trovi all'estero,anziche' parlare italiano,parlano la lingua locale,forse x vergogna
caro aztlan,sai,nn volevo parlare prima di aver toccato con mano..come spesso fanno in molti.(ndr) e poi come si dice la speranza è sempre l'ultima a morire. considera che eravamo nel 1980 è le inf erano più limitatine di oggi ehh? e poi ero orientativamente filo italiano..debolezze giovanili..nn sono perfetto,davvero.
..ah!lo so'la mia esperienza è cosa trascurabilissima,ma volevo agg.qualcosa su stò fatto che si dice qua da noi((alla tele per lo più..e chiaramente dai suoi addottrinati.bisogna dirlo),che abbiamo sempre q.cosa per cui siamo invidiati da tt il mondo..a me stando all'estero nn è capitato di notare niente di tt ciò. e la cosa è andata peggiorando. aggiungi che negl'ult 5 anni le presenze straniere in italia sono passati da sopra 8 mil a sotto a 5. trovo cmq sia import.essere ottimisti su se stessi,ma vanagloriosi è ridicolo e anche pericoloso sempre per se stessi.
e poi ero orientativamente filo italiano..debolezze giovanili..nn sono perfetto,davvero.
Ma cosa vuol dire che "eri filo italiano"?!?
SEI Italiano, o no?
E allora è ovvio che sia orgoglioso del tuo Paese, che E' oggettivamente il più bello del mondo, per Arte, Storia, Cultura, e Scienza.
E' colpa degli "ItaGliani" da quattro soldi di oggi che l' hanno rovinato se ora è ridotto a quello che è.
Colpa della mafia, della corruzione, della scellerata classe dirigente, della Chiesa, della ignoranza e arretratezza mentale della (maggior parte della) popolazione.
Ed è (anche) colpa di quelli che, pur sapendo, non fanno nulla per cambiare le cose....
Ma questo non significa che non ci sia speranza.
U555, alf, si è critici e si deve essere critici perchè non si deve ignorare ciò che non va, si deve vederlo bene in faccia per poterlo cambiare.
Ma l' amore per il proprio Paese deve restare sempre e comunque.
E' come quando si è innamorati della propria donna e ci sono problemi di coppia, se si ama ancora la propria donna si cercherà di fare tutto il possibile per risolverli, e sempre la si ama.
Con la differenza che le donne vanno e vengono, la tua Patria NO.
E' una fede che non deve spegnersi mai.
Scusate per i termini un pò retorici - ma quanto abbiamo paura di questa "retorica", di questa serietà....
pensa,a questo proposito.anni e anni fà sono stato ospite di conoscenti a berna,in svizzera. persone organizatissime e magnanime come poche me ne era capitato di conoscere. ero stato ospitato a casa di una loro amica giornalista in quel mom da qualche parte nel mondo(lasciandomi la sua casa piena delle sue cose) mentre a pranzo se nn si andava a riist si stava nella bellissima villa moderna di questi sigg. tt molto bello.eccetto il fatto che nei 4 gg trascorsi con loro praticam ad ogni piè sospinto nn si mancavano mai l'opportunità di farmi notare che nel loro quartiere se c'era un pessimo quello era italiano che se si vedeva in giro una macchina italiana nn potreva essere che di un'italiano perchè uno svizzero nn l'avrebbe comprata mai. se uno passava col rosso:italiano! nn ti dico se q.no parchegg male e tanto altro ancora..fino a quando una mattina mentre prendevo il burro a colazione da un piattino di cristallo mi sono alzato dal tavolo esprimendo con parole efficaci me parso,perchè siccome mi ero anche armato di uno di quei piattini spesso circa due cm giurando sul loro dio che glielo avrei fatto ingoiare di traverso se fossi rimasto li un'altro minuto si sono scansati tt insieme come un sol uomo. e presa la porta li devo ancora rivedere e sentire .