Cita:
Hynekeniano ha scritto: Cita:
Blissenobiarella ha scritto: Sul fatto che la stampa sia faziosa non credo che nessuno possa avere dubbi. Che poi lo sia la stampa di partito direi che è un fatto inderogabile
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)
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MA in questo caso, tolta l'enfasi di parte, la notizia è più che fondata ed è riportata da svariate testate.
Il problema con l'europa da quel che mi pare di capire, è che il governo Italiano vorrebbe inviare i profughi negli altri paesi mentre l'UE è disposta a mettere a disposizione dei fondi ma intima che l'Italia proceda al rimpatrio come hanno fatto gli altri paesi coinvolti nell'ondata migratoria
Ho messo la dichiarazione ufficiale poi i giornali ci ricamano e colorano sopra, la fonte citata è il sito della commissione Europea e non mi pare ci siano le stesse parole citate dall'Unità senza contare il lasso temporale a febbraio non c'era l'emergenza registrata a marzo.
Altro dubbio hai parlato di 650 mila profughi libici, la fonte? un pochino troppi il 10% della popolazione, non saranno come le foto di Bin Laden?
Per i profughi solo in Italia vedrei pure determinati giochi politici del Vaticano e degli USA, non cerchiamoli solo quando ci fa comodo.
No, i numeri sono noti e sono quelli. La fonte è la stessa da cui hai attinto tu:
Contesto
Dall’inizio dell’anno si è assistito ad esodi di massa di popolazioni di molti paesi nordafricani, soprattutto della Libia. Stando alle ultime stime, oltre 650 000 persone hanno lasciato il territorio libico per sfuggire alla violenza, trovando ospitalità presso i paesi vicini, principalmente Tunisia ed Egitto. Molte sono riuscite in seguito a tornare nei rispettivi paesi d’origine, in certi casi grazie all’assistenza.
Oltre 25 000 migranti, provenienti principalmente dalla Tunisia e, in misura minore, da altri paesi africani, sono fuggiti dai propri paesi verso l’UE, sbarcando sulle coste dell’Italia (soprattutto dell’isola di Lampedusa) e di Malta – paesi entrambi esposti ora ad una forte pressione migratoria. Oltre agli sfollati e ai migranti, parecchi rifugiati di varia nazionalità, tra cui somali, eritrei e sudanesi, hanno lasciato la Libia e alcuni di loro hanno anch'essi raggiunto l’Italia e Malta. Questi accadimenti hanno esercitato una pressione crescente sui sistemi di protezione e accoglienza di alcuni Stati membri dell’UE.
http://ec.europa.eu/italia/attualita/pr ... one_it.htmPer quanto riguarda il resto sul sito della commissione europea vengono riportate le decisioni prese in ambito parlamentare, non il dibattito e gli scambi di opinione che avvengono in quella sede.
Immigrati, la Ue boccia la linea italianahttp://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... PRIMOPIANOMaroni: lasciati soli, meglio uscire
Germania: violato spirito Schengen. Francia inasprisce misure al confine. Napolitano: non scherziamo con l'Europa ROMA - Non si fermano gli sbarchi a Lampedusa. Altri due barconi di migranti con 98 e 128 immigrati sono arrivati nella notte in porto, scortati dalle motovedette. Con gli ultimi sbarchi è salito ad oltre 1500 il numero
dei migranti presenti sull'isola. In serata altre due carrette del mare avevano portato sull'isola quasi 500 persone tra cui molte donne e bambini. Di questi 1500 migranti presenti sull'isola, circa 500 circa sono profughi subsahariani arrivati dalla Libia e il resto tunisini che, a partire da oggi, dovrebbero essere rimpatriati. Oggi rimpatri con due voli in partenza direttamente da Lampedusa. A bordo circa 60 persone.
Incendi a Lampedusa contro rimpatri. Sono state spente nel pomeriggio le fiamme nel centro di accoglienza di Lampedusa (Agrigento), dove alcuni tunisini per protestare contro gli annunciati rimpatri hanno appiccato le fiamme incendiando dei materassi. Una ventina di extracomunitari sono riusciti a scappare dal centro e a disperdersi nelle colline circostanti.
All'indomani della doccia fredda europea sull'iniziativa italiana per i permessi temporanei - secondo l'Ue non bastano per aprire le frontiere di Schengen - il Consiglio dei ministri della Giustizia e degli Affari Interni dell'Unione si è riunito a Lussemburgo per affrontare l'emergenza immigrati. Roma ha cercato inutilmente in particolare di ottenere la solidarietà Ue di fronte all'ondata migratoria. Il consiglio dei ministri vara la solidarietà per la piccola Malta, cinque paesi si prenderanno i suoi richiedenti asilo. All'Italia promette soldi e mezzi, dei quali «non abbiamo bisogno», risponde però la delegazione italiana.
«Non è stata una buona giornata per l'Italia. Ma non è stata una buona giornata per tutta l'Europa», ha sintetizzato un partecipante al vertice, conclusosi in un clima di tensione crescente tra l'Italia e i partner europei. Soprattutto con Germania e Francia, ma anche con Austria, Slovacchia, Polonia, particolarmente dure contro la decisione di Roma di dare permessi provvisori agli immigrati provenienti dalla Tunisia. Solo Malta sta con Roma.
Germania: violato spirito di Schengen. «L’Italia sta violando lo spirito delle regole di Schengen», ha detto il ministro degli Interni tedesco, Hanz-Peter Friedrich. Replicando alle critiche mosse dall’Italia, il ministro tedesco ha sottolineato come «la solidarietà in Europa deve essere condivisa solo quando un Paese è realmente colpito da un problema di immigrazione di massa. È questo non è il caso dell’Italia».
«Noi ci aspettiamo che l’Italia rispedisca gli immigrati in Tunisia - ha ribadito il ministro tedesco - Ovunque in Europa ci sono problemi di immigrazione e l’Italia non può reclamare per sè stessa una solidarietà quando il suo problema non è quello di un flusso migratorio di massa. Non possiamo accettare che molti migranti economici vengano in Europa passando dall'Italia».
La pensano così anche il ministro spagnolo e quello belga. E la commissaria Ue, Cecilia Malmstrom, per la quale «e prematuro parlare di attivazione della direttiva»: ricordando come quelle norme risalgano alla crisi del Kosovo, e quindi riguardino situazioni «da centinaia di migliaia di profughi». E in Italia - ha aggiunto - «non siamo ancora arrivati a questo punto».
Intanto i francesi alzano il «muro», inviando al confine italo-francese gli agenti antisommossa in appoggio alle regolari forze di polizia, col compito di respingere nel Belpaese tutti coloro che, pur avendo in mano il permesso italiano, non soddisfano per le autorità francesi alcuni requisiti previsti anche dalla normativa Schengen: come essere dotati dei necessari mezzi di sostentamento sia per la durata del soggiorno in territorio francese, sia per tornare nel Paese d'origine o viaggiare in un Paese terzo. «È un nostro diritto. Non si deve dare alcun segnale che accettiamo immigrazione clandestina in Europa», ha affermato il ministro degli interni francese, Claude Gueant. Ma anche l'Austria si sta attrezzando per sigillare il confine italiano: «Lasciar entrare gente che non si può nutrire con i suoi mezzi, che non può dimostrare di avere risorse non fa altro che preparare il terreno alla criminalità», ha reclamato il ministro austriaco, Maria Fekter, aggiungendo: «In qualità di ministro responsabile per la sicurezza del Paese non posso autorizzarlo».
Maroni: i nostri permessi sono validi. I permessi di soggiorno rilasciati dal governo italiano agli immigrati tunisini sono «validi» per l’Ue, e quindi la loro attuazione proseguirà «nei tempi previsti». Lo ha assicurato il ministro dell’interno Roberto Maroni da Lussemburgo. «Nessuno ha eccepito che sono contrari alle normative europee» i permessi di soggiorno rilasciati dall’Italia, anzi, «nessuno ha detto che sono contrari a Schengen» di cui però ne controlleranno l’applicazione.
Italia lasciata sola dall’Ue. «Per ora l’Italia è stata lasciata da sola a fare quel che deve fare per gestire l’emergenza immigrazione. L’Italia - ha ricordato Maroni - ha espresso solidarietà a Grecia, Irlanda e Portogallo quando la crisi economica e finanziaria li ha colpiti, ma ora «di fronte a una crisi sociale e geopolitica la risposta dei governi europei è “cara Italia, sono affari tuoi, devi fare da sola”». Maroni ha lasciato il Granducato deluso per la mancanza di solidarietà da parte dell'Europa, chiedendosi anche se abbia ancora un senso fare parte dell'Unione europea: «Meglio soli che male accompagnati», sbotta il ministro, nonostante l'invito del presidente Napolitano a non giocare con l'Unione europea e a non prendere «nemmeno in considerazione posizioni di ritorsione o dispetto o addirittura ipotesi di separazione». In Italia le opposizioni insorgono, ma Frattini condanna gli «egoismi» dell'Europa. «L'Italia è lasciata sola a fare quello che deve fare e che continuerà a fare - ha scandito Maroni - Mi chiedo se davvero abbia un senso continuare a far parte dell'Unione Europea». Maroni più che con Bruxelles ce l'ha con i governi (21 su 27 di centrodestra): ringrazia la Commissione e la Commissaria Malmstrom, ma - sottolinea - «mi aspettavo una risposta di vera solidarietà da parte dei paesi europei».
«Abbiamo sempre rispettato i principi dell'accordo Schengen, la distribuzione di permessi temporanei è assolutamente in linea con Schengen - ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini - Il governo italiano vuole chiedere un maggiore impegno dell'Europa. Bisogna fare molto di più ed è possibile». Parlando ai microfoni della radio francese Europe 1, dopo le polemiche tra Roma e Parigi sull'immigrazione, il ministro ha assicurato che non c'è «un caso italo-francese, ma in tutto e per tutto un caso europeo. Altrimenti si rimette in discussione l'integrazione europea».
Malmstrom: permessi italiani rispettano Schengen. Il decreto con cui l'Italia rilascia permessi di soggiorno per motivi umanitari «per quel che abbiamo visto rispetta l'accordo di Schengen», ha ribadito la Commissaria europea per gli affari interni, Cecilia Malmstrom, precisando che però i titolari di tali permessi «per circolare in Europa devono rispettare i requisiti» previsti dal regolamento sull'accordo di Schengen. La commissaria lo ha precisato dopo che il presidente di turno del Consiglio dei ministri europei, l'ungherese Sandor Pinter, aveva affermato che oggi si era raggiunto l'accordo per cui «coloro che sono arrivati dopo il 5 aprile (data dell'accordo con l'Italia per i rimpatri, ndr) devono essere rimandati in Tunisia, chi è arrivato prima può circolare in Europa».
Rutelli: non è colpa dell’Ue ma della Lega incompetente. «La Lega parla di Europa matrigna, noi diciamo Lega incompetente, che, essendo una forza regionale e locale, non sa misurarsi a livello europeo e internazionale». Lo ha detto il leader di Alleanza per l’Italia, Francesco Rutelli.
Enrico Letta: isolamento è frutto dell’incapacità del premier. «L’isolamento dell’Italia è frutto dell’incapacità del nostro premier». Lo ha detto il vicesegretario del Pd Enrico Letta.
Radicali: tutta colpa della Lega. «Al Ministro Maroni, che oggi si chiede se ha senso restare nell’Ue, voglio ricordare che l’Europa non è un taxi dove salire quando fa comodo». Lo sottolinea Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani. «Se l’Italia è in difficoltà la colpa è della Lega e delle sue politiche xenofobe, che creano allarme, insicurezza e sfruttamento».
Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano: non scherziamo sull'Europa, no a dispetti, ritorsioni o addirittura separazioni. «Se l'Europa non è concreta, meglio che si divida», ha detto l'altro ieri il premier, Silvio Berlusconi. «Si deve fare i conti con la realtà e con il fatto che l'Europa o è qualcosa di vero e di concreto, oppure non è. E allora meglio ritornare a dividerci e ciascuno a inseguire le proprie paure e i propri egoismi».
E' arrivata intanto stamani nel porto di Civitavecchia, la motonave della Tirrenia "Flaminia" con a bordo circa 400 immigrati tunisini provenienti da Lampedusa. Le operazioni di sbarco si sono svolte regolarmente. Sessanta sono rimasti a Civitavecchia, dove si sono uniti ai loro connazionali già ospitati all'ex caserma De Carolis, 328 sono stati trasferiti in Umbria. Due gruppi di immigrati hanno raggiunto le questure di Perugia e Terni per l'identificazione per poi raggiungere i centri di accoglienza di destinazione.
Con gli arrivi di oggi e le partenze nei giorni scorsi di 12 minori già identificati, che potranno soggiornare in strutture più adeguate, i migranti ospitati alla ex caserma di Civitavecchia salgono a 773, tutti di nazionalità tunisina e di sesso maschile.
Lunedì 11 Aprile 2011 - 09:17 Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Aprile - 19:56