"Un terremoto a Roma l'11 maggio"
Sale la psicosi sismica nella Capitale
Sale la "febbre" del terremoto dell'11 maggio a Roma. Voci e paure stanno viaggiando soprattutto su Internet e in questa sorta di conto alla rovescia in attesa della data fatidica la confusione aumenta. Tanto che sismologi, geofisici e geologi decidono di aprire le porte di laboratori e università per spiegare perché, ad oggi, non è possibile prevedere a breve quando arriverà un terremoto.
Lo hanno fatto ieri in una conferenza stampa gli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), che per l'11 maggio hanno organizzato un Open Day aperto alle scuole e a chiunque voglia saperne di più sui terremoti. "Non risulta alcuna previsione di un terremoto a Roma per l'11 maggio 2011 fatta da Raffaele Bendandi", ha detto il sismologo Alessandro Amato, dell'Ingv, riferendosi all'autodidatta di Faenza scomparso più di 30 anni fa, al quale viene attribuita la previsione. Bendandi aveva fatto calcoli sull'allineamento dei pianeti, ma fra le sue carte (che l'Ingv sta contribuendo a catalogare) non ci sono tracce di previsioni. Allora come è venuta fuori la data dell'11 maggio? Alcuni indicano che la chiave potrebbe essere in una profezia di Nostradamus, il passaparola avrebbe fatto il resto. Se prevedere i terremoti oggi proprio non è possibile, come hanno spiegato i ricercatori, moltissimo si può fare per la prevenzione. "In Italia avviene un forte terremoto in media ogni 8 anni: un periodo probabilmente troppo lungo per indicare la convenienza a fare investimenti a breve per la sicurezza", ha osservato il direttore del Centro Nazionale Terremoti, Giulio Selvaggi. Per risanare il patrimonio edilizio, ha aggiunto, servirebbero circa 100 miliardi di euro e bisognerebbe cominciare a lavorare immediatamente. Episodi drammatici, come il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia, il 31 ottobre 2002, è stato "un campanello d'allarme inascoltato". L'appello alla prevenzione è il filo rosso con il quale i ricercatori hanno deciso di accompagnare fino all'11 maggio chi è spaventato e chi vuole solo saperne di più. Lo faranno aprendo al pubblico i laboratori, ma anche online: "ogni ora, per l'intera giornata di mercoledì11, su YouTube alterneremo video con aggiornamenti dalla sala sismica", ha detto Concetta Nostro, dell'Ingv. Sempre l'11 maggio l'università di Roma La Sapienza apre alle scuole e i docenti del dipartimento di Scienze della Terra spiegheranno perché ad oggi non si possono prevedere i terremoti.
Martedì 10 maggio 2011 07.51
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