Pontida/ Borghezio ad Affaritaliani.it: "Torniamo ad essere i figli di passeggiatrice di una volta” Venerdí 17.06.2011 18:00
Borghezio
Mario Borghezio "La gente che andrà a Pontida lancerà un messaggio di questo genere: 'Toglietevi di dosso quell'aplomb ministeriale che ci fa cagare e tornate quei ribelli, intrattabili, figli di passeggiatrice quel tanto che basta e necessita per combattere il burocratismo statalista di Roma ladrona!". Mario Borghezio, europarlamentare della Lega e voce dei duri e puri del Carroccio, con un'intervista ad Affaritaliani.it, chiede al partito di recuperare lo spirito originario e abbandonare le tentazioni del Palazzo. E su Bossi dice: "Sono certo che saprà cogliere, con la consueta capacità di essere in sintonia col suo popolo, questa assoluta necessità di una svolta".
A Pontida parlerà solo Bossi. E'arrabbiato di non poter parlare dal palco? "Non sono arrabbiato perché non si sa ancora che cosa avverrà. In ogni caso a Pontida parlo con migliaia di persone".
Che cosa si aspetta dal raduno di domenica? "Credo che sia necessario che giunga al vertice della Lega la parola chiara, sincera e spontanea della base dei duri e puri che sta assolutamente con Bossi ma che non perderà l'occasione di far sentire la propria voce con la speranza nel cuore di avere delle riposte molto chiare ai segnali che sono stati dati ultimamente dal nostro tessuto. Una base certa che Bossi saprà cogliere con la consueta capacità di essere in sintonia col suo popolo questa assoluta necessità di una svolta che faccia ritornare il partito alle origini anche nel linguaggio".
Ovvero? "Torniamo a parlare, anche e specialmente a Roma, il sano e brutale, in quanto sincero, linguaggio "barbarico" che mutuiamo da quello della gente che rappresentiamo e che ci vuole così come siamo e dobbiamo continuare ad essere. Ai nostri ministri e sottosegretari questa gente sembra voler mandare, con tutto il dovuto rispetto, un messaggio di questo genere: 'Toglietevi di dosso quell'aplomb ministeriale che ci fa cagare e tornate quei ribelli, intrattabili, figli di passeggiatrice quel tanto che basta e necessita per combattere il burocratismo statalista di Roma ladrona!' e ai nostri rappresentanti manda a dire: 'Estirpate quanto prima possibile il cancro mafioso, a suo tempo scientemente inoculato da Roma nei nostri territori, perché vogliamo tornare a vivere e lavorare solo fra gente pulita e onesta come noi!'. Molti hanno l'impressione che il linguaggio, le proposte, il modo di fare e l'aplomb troppo ministeriale traduca, un sia pur iniziale, ma pericolosissimo cedimento agli usi e costumi della politica romana che per il corpo sano della Lega sono un virus peggiore di quello che infetta le carni".
Rompere con Berlusconi potrebbe essere un'eventualità? "Su questo non dichiaro nulla: ho piena fiducia in quello che dirà Bossi e attendo le sue parole con quella premessa di cui parlavo prima".
Le risulta che il partito sia spaccato in più fazioni? "E' un argomento che non interessa me, né i patrioti padani".
E Bersani apre al Carroccio: "Lasci la vecchia strada" Venerdí 17.06.2011 15:37
Bersani Triste
"Riflettano a fondo se è il caso di rilanciare sulla vecchia strada o se è il caso di cercare una strada nuova, come credo sia indispensabile". Cosi' il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha commentato l'appuntamento di domenica della Lega a Pontida. "Io faccio un augurio alla Lega - ha aggiunto Bersani - affinche' questo appuntamento la aiuti ad andare a fondo del problema. La Lega - ha concluso il segretario del Pd - governa da 8 anni degli ultimi 10. Ha governato da Roma per tutto il Paese e i risultati non ci sono ne' per il nord, ne' per l'Italia e non ci sono nemmeno per la Lega".
La Lega, abbandonare Berlusconi? E' una delle ipotesi Venerdí 17.06.2011 12:07
Maroni
"Pontida e' sempre un appuntamento importante" e anche questa volta "influira' sulla scena politica". Il ministro dell'Interno Roberto Maroni, a Varese per un incontro all'Universita' dell'Insubria, non si sbilancia oltre sulla portata della kermesse della Lega di domenica e non conferma che a intervenire sara' il solo segretario federale Umberto Bossi: "L'ho letto sui giornali, noi siamo gente che decide all'ultimo minuto e non abbiamo un cerimoniale rigido. Valuteremo nelle prossime ore e poi Bossi decidera'". Maroni ribadisce comunque piu' volte come Pontida sia un'iniziativa importante "per la salute della Lega" perche' il Carroccio "e' sempre determinante e ancora una volta gioca un ruolo da grande protagonista" e a Pontida si diranno cose "che certamente influiranno sulla scena politica" ma aggiunge come anche in passato ci siano gia' stati altri appuntamenti "carichi di aspettative ed emozioni".
Roberto Maroni poi rilancia l'ipotesi di un blocco navale per fermare il flusso di immigrati dalla Libia. "Credo che si possa intervenire gia' da subito - ha detto a margine di un incontro all'Universita' dell'Insubria a Varese - chiedendo per esempio alla Nato, che schiera le navi davanti alle coste libiche per impedire l'ingresso di merci in quel paese, di fare il blocco navale anche per le uscite. Sarebbe gia' una soluzione al problema".
SALVINI - La Lega che abbandoni Berlusconi al proprio destino "e' una delle ipotesi sul tavolo", stando almeno a quanto spiega Matteo Salvini. "Dopo la sconfitta di Milano - prosegue l'europarlamentare del Carroccio, capogruppo uscente al Comune di Milano - ho fatto incontri in tutte le sezioni e, personalmente, ho le idee chiare: se non arrivano risposte in fretta, meglio tornare a correre da soli. Certo, a quel punto raddoppieremmo i voti ma si ricomincerebbe da zero, perdendo il lavoro fatto. Ma vale la pena andare avanti? La domanda e' aperta, ci stiamo pensando. Di sicuro non stiamo a Roma per il gusto di lavorare a fianco di Scilipoti e Cosentino...".
matteo salvini
Salvini esclude anche che Berlusconi e Bossi abbiano, ormai, un destino politico comune: "Non penso proprio. Lega e Pdl - sottolinea - sono momentaneamente alleati. La Lega c'era prima e ci sara' anche dopo il Cavaliere, questo l'abbiamo gia' dimostrato. Al premier - aggiunge - faccio i migliori auguri, spero che il governo acceleri e che si vada avanti assieme. Se pero' cosi' non fosse non sarebbe certo un dramma". Il fatto e', analizza, che "la popolarita' del premier non e' certo ai massimi livelli degli ultimi 15 anni. Serve una reazione e un'accelerazione, a partire proprio dall'economia. Se la situazione di reddito delle famiglie e delle imprese fosse diversa, infatti, non saremmo qui a commentare dei risultati elettorali di questo tipo".
Ormai alla vigilia della kermesse di Pontida, l'esponente leghista conferma che "domenica sul palco non ci saranno ne' sfilate, ne' nomenclature, ma soltanto Umberto Bossi, a dimostrazione del fatto che in questo momento bisogna tenere i nervi saldi. Solitamente hanno sempre parlato i segretari regionali e il Capo. Non conosco ancora la scaletta definitiva, ma posso dire che stiamo valutando l'ipotesi di un messaggio chiaro, univoco ed eloquente". A proposito di 'messaggi', come direttore di Radio Padania, Salvini difende il 'filo diretto' che da' voce alle base e spiega che "chiaramente c'e' chi, come L'Unita' e Repubblica, fa dire alla Radio cio' che vuole, estrapolando dichiarazioni a proprio piacimento, e chi prova a fare il furbo, ma questo fa parte del gioco. Siamo l'unico partito a offrire questo spazio, lo abbiamo sempre fatto e non smetteremo certo di farlo adesso. Posso assicurare infatti che Bossi, Maroni, Calderoli e tutti gli altri ascoltano le testimonianze della gente che tutti i giorni ci chiama".
CICCHITTO - "L'alleanza con la Lega non e' a rischio". Lo ha detto il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, parlando con i giornalisti a Montecitorio. "L'alleanza con la Lega rappresenta un elemento solido della vita politica - ha precisato Cicchitto -. Se oggi si mettesse in difficolta' questa alleanza e' evidente che si andrebbe alle elezioni anticipate ma credo che sia il Pd, sia la Lega siano consapevoli che ci sono dei problemi da affrontare positivamente e non negativamente".
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