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MessaggioInviato: 25/06/2011, 23:18 
Sottoscrivo le tue parole.

E appunto: non potremo mai sapere tutto ciò che è accaduto, ma le cose importanti sì, una volta che avremo gli strumenti - e che ciò che è già noto ma attualmente nascosto verrà fuori.

Per il resto, come dici tu, è questione di pragmatismo.



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 26/06/2011, 09:01 
Platone scrisse a proposito del dodecaedro : “Restava una quinta combinazione e il Demiurgo (Dio) se ne giovò per decorare l’universo.”

http://www.saltoquantico.altervista.org/dwn/timeo.pdf
http://www2.dm.unito.it/paginepersonali ... tonici.pdf
http://www.science.unitn.it/~greco/dida ... critta.pdf

Dio ha conferito l'essere all'intero cosmo tramite la quint'essenza, così il
rapporto aureo è alla base dell'esistenza del dodecaedro, gura importante nel
periodo greco come vedremo nei prossimi capitoli. Pacioli inoltre afferma che è
impossibile confrontare tra loro altri quattro poliedri platonici senza il rapporto
aureo

"La quinta convenientia se po non immeritatamente ale predicte a
rogere cioe. Si commo idio lessere conferesci ala virtu celeste per altro nome detta 5
a essentia e mediante quella ali altri 4 corpi semplici
cioè ali quattro elementi: Terra: Aqua: Aire e Fuoco. E per questi
l'essere acadauna altra cosa in natura. Cosi questa nostra sancta
propor lesser formale da secondo lanticho platone in suomco aepso
cielo. atribuendoli la gura del corpo dentro Duodecedron. altramente corpo de 12 pentagoni. El quale commo de sotto se mostrata
senza la nostra proportione non e possibile poterse formare. Esimilmente aciascuno deli altri elementi propria forma asegna fra loro
per niun modo coicidenti cioe al fuoco. la gura pyramidale. detta
Tetracedron: ala terra la gura cubica detta exacedron. A l'aire la
gura detta octocedron. E la l'aqua quella detta ycocedron"

Il link è abbbastanza interessante.
Sempre a proposito di dodecaedri e di Platone.

http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.70

http://books.google.it/books?id=eFzl-kw ... ne&f=false


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MessaggioInviato: 26/06/2011, 18:12 
E' esattamente quello che avevo riportato io... comunque grazie dell' approfondimento. [;)]


Per me, la funzione religiosa del dodecaedro è evidente.

Come la maggior parte degli oggetti sacri antichi, poteva unire alla funzione simbolica ed esoterica anche una pratica di calendario astronomico-astrologico come ipotizzato da altri.

Ma il cuore del discorso è sempre nella simbologia del solido platonico come rappresentazione dell' elemento Etere e dei concetti connessi.


Aztlan



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MessaggioInviato: 26/06/2011, 19:52 
Cita:
quisquis ha scritto:

Cita:
Aztlan ha scritto:



@Quisquis, Enkidu: i vostri interventi sono preziosi come sempre.



Grazie per l'immeritato complimento.

Cita:


Di cui voi siete sicuramente di gran lunga più edotti del misero sottoscritto.



Noi moderni siamo tutti più o meno sullo stesso piano in quanto ad ignoranza su certe questioni del mondo antico; del resto già in epoca imperiale si sentivano l'epoca repubblicana e quella regia come un'epoca di grandi uomini, figurarsi oggi.

Tuttavia noi moderni abbiamo altre frecce al nostro arco, che gli antichi non potevano avere. Alla fine della storia si tratta, per noi tutti, di studiare e di fare tesoro del migliore passato, buttando via il peggiore, tentando di coniugare il meglio che proviene dal passato con quel meglio che può darci la modernità, il tutto per un presente ed un futuro migliori, secondo il miglior pragmatismo romano. E' tutto qua, io penso. Non possiamo pretendere di conoscere tutto quello che è successo né tutto quello che è passato; quello che a noi moderni serve ce lo dobbiamo riconquistare da capo, e sarà veramente nostro.




Comunque, Quisquis, dimostri una notevole cultura a livello di storia antica, e sarei contento se simili interventi li facessi anche più spesso....


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MessaggioInviato: 27/06/2011, 02:28 
Cita:
Enkidu ha scritto:

Cita:
quisquis ha scritto:

Cita:
Aztlan ha scritto:



@Quisquis, Enkidu: i vostri interventi sono preziosi come sempre.



Grazie per l'immeritato complimento.

Cita:


Di cui voi siete sicuramente di gran lunga più edotti del misero sottoscritto.



Noi moderni siamo tutti più o meno sullo stesso piano in quanto ad ignoranza su certe questioni del mondo antico; del resto già in epoca imperiale si sentivano l'epoca repubblicana e quella regia come un'epoca di grandi uomini, figurarsi oggi.

Tuttavia noi moderni abbiamo altre frecce al nostro arco, che gli antichi non potevano avere. Alla fine della storia si tratta, per noi tutti, di studiare e di fare tesoro del migliore passato, buttando via il peggiore, tentando di coniugare il meglio che proviene dal passato con quel meglio che può darci la modernità, il tutto per un presente ed un futuro migliori, secondo il miglior pragmatismo romano. E' tutto qua, io penso. Non possiamo pretendere di conoscere tutto quello che è successo né tutto quello che è passato; quello che a noi moderni serve ce lo dobbiamo riconquistare da capo, e sarà veramente nostro.




Comunque, Quisquis, dimostri una notevole cultura a livello di storia antica, e sarei contento se simili interventi li facessi anche più spesso....



E' anche la mia speranza....

Potresti aprire uno o più topic in materia, nelle sezioni che ritieni adatte.

Sembri essere molto ferrato nella parte esoterica quanto quella ufficiale, il che è senza dubbio di grande interesse per tutto il forum....



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Marziano
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MessaggioInviato: 27/06/2011, 10:03 
Cita:
Aztlan ha scritto:
.....
In ogni caso, di sicuro quelle dei Celti - popolazioni derivanti dall' esodo atlantideo a mio parere - sono tra le conoscenze antiche più preziose per noi oggi per la nostra (Ri)Cerca.

Per chi ha colto il gioco di parole. [;)] [8D]



[:)] Sei per caso di ... (RI)eti ??? [:246]


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MessaggioInviato: 27/06/2011, 16:36 
Veramente sono di Cagliari, comunque grazie per l' apprezzamento. [:)]



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Essere Interdimensionale
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MessaggioInviato: 16/09/2013, 00:36 
Cita:
Il mistero irrisolto del dodecaedro romano: a che diavolo serviva?

Immagine

I misteriosi reperti sono stati rinvenuti in ogni parte dell'Europa: dal Galles all'Ungheria, dall'Italia alla Germania. La funzione e l'utilizzo del dodecaedro romano rimangono un mistero, anche perchè non sono menzionati in nessun resoconto, cronaca o immagine dell'epoca romana.

C’è un piccolo oggetto antico di 2 mila anni che sta facendo impazzire gli archeologi di tutto il mondo e che non ne vuole sapere di svelare i suoi segreti. Si tratta del “Dodecaedro Romano”, nome attribuito ad una serie di piccoli oggetti cavi in bronzo o in pietra, composti da dodici facce pentagonali piane, ciascuna con un foro circolare di 8 centimentri al centro. Le dimensioni di questi enigmatici oggetti varia dai 4 agli 11 centimetri e si stima risalgano al II o III secolo d.C. Attualmente, tra collezioni private e musei, si conservano circa un centinaio di dodecaedri.

I misteriosi reperti sono stati rinvenuti in ogni parte dell’Europa: dal Galles all’Ungheria, dall’Italia alla Germania. La funzione e l’utilizzo del dodecaedro romano rimangono un mistero e tutti i tentativi di risolvere l’enigma sono andati a vuoto, anche perchè non sono menzionati in nessun resoconto, cronaca o immagine dell’epoca romana. Sono state avanzate le più svariate ipotesi sull’utilizzo del Dodecaedro Romano, dal porta candela al giocattolo, dall’osservazione astronomica al calcolo ingegneristico, dall’oggetto decorativo alla funzione religiosa. C’è anche chi ha avanzato ipotesi più esotiche, considerando la Teoria di Atlantide o l’ipotesi aliena, partendo da una semplice domanda: il misterioso dodecaedro è stato veramente creato e utilizzato dai romani, oppure è stato definito “romano” semplicemente perchè è stato rinvenuto nei siti che una volta facevano parte dell’Impero Romano?

Le ipotesi più semplici

Il Dodecaedro Romano non è menzionato in alcuna fonte antica, quindi, l’unico modo di procedere è avanzando delle ipotesi sul suo utilizzo. Sebastian Heath, professore presso l’Istituto per lo studio del mondo antico presso l’Università di New York, in un intervento su Fox News di qualche tempo fa, ammise di non avere nessuna idea precisa su cosa sia il dodecaedro. Partendo dallo spunto di Heath, i lettori di Fox News hanno avanzato le più svariate ipotesi.

C’è chi crede si tratti di un semplice campanello e chi di un porta candela. Qualcuno ha ipotizzato che, dopo averlo riscaldato, venisse utilizzato per massaggi rilassanti. Secondo un lettore, il dodecaedro potrebbe essere un giocattolo per bambini, o anche un semplice oggetto decorativo. Il prof. Heath è rimasto molto colpito dalla quantità di ipotesi, tutte potenzialmente valide, ma nessuna chiaramente definitiva.

Ipotesi militare

Una recente ipotesi è stata avanzata da John Ladd, un ingegnere in pensione, secondo il quale il dodecaedro era utilizzato dai romani per definire la geometria ottimale delle loro armi. Secondo l’ipotesi di Ladd, il dodecaedro veniva immerso in un fluido, al fine di migliorare la progettazione e la fabbricazione dei proiettili per le fionde. Secondo la complessa teoria dell’ingegnere, grazie alla Spinta di Archimede, i romani erano in grado di determinare la deviazione della traiettoria dei proiettili. Tutta la teoria, con relativi schemi e disegni, è presentata a questo indirizzo. Va detto, però, che non sempre i dodecaedri sono stati rinvenuti in siti militari o campi di battaglia. L’ipotesi non tiene conto che gli oggetti sono stati trovati anche nei pressi di semplici abitazioni.

Ipotesi ingegneristica

Amelia Carolina Sparavigna, del Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia, al Politecnico di Torino, in un interessante articolo ha ipotizzato che il dodecaedro servisse come strumento per misurare le distanze, soprattutto per il rilevamento e a scopo militare. L’articolo dove vengono spiegati i principi di ottica geometrica sottostanti a questa ipotesi lo trovate su arXiv (in inglese) e nel sito del Politecnico in traduzione italiana.

Ipotesi astronomica

Nonostante la storiografia non ci consegni una grande passione, da parte dei romani, per i moti celesti e l’osservazione astronomica, qualcuno ha ipotizzato il contrario. Nel 2010, Sjra Wagemans, della DSM Research, ha proposto una nuova teoria che assegna una funzione astronomica a questi oggetti. Wagemans ha usato una copia di bronzo di un dodecaedro per vedere se era possibile determinare gli equinozi di primavera e in autunno. Secondo Wagemans, il dodecaedro è un oggetto legato al ciclo agricolo, sofisticato e semplice al tempo stesso. Esso era usato per determinare senza un calendario, il periodo più adatto durante l’autunno per la semina del grano. Ed avere un buon raccolto era di vitale importanza per le legioni romane situate in regioni lontane da Roma. Ciò che è notevole è che Wagemans abbia usato un approccio sperimentale, nel testare il dispositivo su un periodo di alcuni anni e in diversi posti a diverse latitudini.

Ipotesi esotiche

Come si è visto, le ipotesi sono tante e non è facile seguire una traccia univoca. Altre ipotesi sono state avanzate anche dai teorici degli Antichi Astronauti, secondo i quali il dodecaedro è ciò che rimane di uno strumento tecnologico molto più complesso e che, probabilmente, i romani nemmeno conoscevano. Forse, gli abitanti dell’antica Roma si sono trovati tra le mani oggetti che non comprendevano, risalenti ad un remoto passato e che sono stati accolti dalla cultura romana utilizzandoli nella maniera più disparata, dal porta candela alla decorazione.

Alcuni studiosi indipendenti, hanno avanzato l’idea che il dodecaedro possa rappresentare un simbolo sacro per i Druidi, antichi sacerdoti che animavano il culto degli antichi dei che una volta abitavano il pianeta. In questo caso, il dodecaedro potrebbe rappresentare il legame dell’uomo moderno con l’antica conoscenza di visitatori alieni entrati in contatto con i nostri antenati. Ovviamente, si tratta di ipotesi estremamente esotiche, ma visto che manca una spiegazione ufficiale condivisa, in questa fase ogni teoria ha diritto di cittadinanza, in attesa di smentita, naturalmente.



http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.8785.1


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