sarà xche gli italiani sono circa 60milioni e i rumeni in italia poco più di 600mila unità ?...

se la statistica ha un suo peso...

Ragazzi...se mi metto a parlare di pm, gip e avvocati basandomi solo sull'esperienza diretta vi mettete a piangere.
Naturalmente non si tratta di omicidi, lesioni e robe di questa gravità, ma....da comunque l'idea di come funziona sul serio un tribunale, di come ti prendono per i fondelli, di come non tengono conto del codice penale, di come sono collusi, di come si coprono a vicenda, di quanto sono sicuri di essere intoccabili.....è uno schifo!!!!!!!!!!! La cosa peggiore è il senso d'impotenza che ti provocano, la disperazione a cui ti portano, i quattrini che ti fanno spendere per portare avanti cause chiuse da anni....VOGLIO TIRARE LE BOMBE A MANOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!

Già la statistica ha un suo peso, e la statistica mi dice che quando ci sono di mezzo rumeni, tunisini e rom certe persone segnalano, quando invece i colpevoli sono italiani di buona famiglia, invece... Tanto siamo 60 milioni: come se ciò diminuisse la gravità del fatto, poi.

Aggiungo questo, sempre in tema di giustizia.

Responsabilità civile, stop del Csm: "A rischio l'autonomia dei magistrati"
http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... ef=HREC1-4

Il CSM ha approvato un documento in cui esprime il suo parere sull'ennesimo tentativo di aumentare la responsabilità dei giudici. Tralasciando le questioni politiche (una fra tutte: nel caso Parmalat, per esempio, dove le cifre in ballo sono dell'ordine dei miliardi, perchè mai un giudice dovrebbe aver voglia di condannare, se viene esposto al rischio di dover risarcire di tasca sua centianaia di milioni di euro? Se ci aggiungete il fatto che si voglia diciamo "limitare" l'obbligatorietà dell'azione penale, vien fuori questo quadro: il povero disgraziato, magari immigrato, che fa audience, lo condannano, il ricco e potente, amico degli amici, no), importante la nota tecnica:

- la normativa europa prevede che il giudice deve essere assolutamente indipendente, e si introducono nuove norme sulla responsabilità proprio per recepire una legge comunitaria. Si adotta una legge europea in contrasto col diritto europeo: dei maghi, proprio -


PS: scusa Kore, non avevo visto. La tua esperienza diretta della giustizia sarebbe legata a cosa, se è corretto chiedere e se non riguarda esperienze troppo personali?

A varie cose...ma una in particolare è allucinante!!!!
Ne ho accennato qualcosa una volta in chat. Si tratta di un procedimento penale per ricettazione e furto allo stato (che naturalmente non esistono). Sentite...anzi, leggete.

Il mio compagno ha acquistato regolarmente nel '95 mi pare, dei reperti archeologici ad un'asta di San Marino (abbiamo il catalogo con le foto pubblicate e le fatture d'acquisto), frammenti di ceramica greca in grandissima parte e qualche altro pezzo di bronzo...comunque reperti REGOLARI.

Un emerito imbecille lo ha denunciato (causa invidie e gelosie che non sto qui a spiegare) dichiarando che il mio compagno era in possesso di reperti scavati clandestinamente in Italia. Seguirono perciò il sequestro di questi reperti e di vari documenti e una perizia da parte della soprintendenza. Ma il mio compagno era tranquillo perchè tanto c'erano le fatture!!!Doveva finire tutto nel nulla.

Ma succedono alcune cose strane: Dai carabinieri gli vengono restituite le fatture d'acquisto perchè oggetti non utili alle indagini!!!!!!!!!!La perita non tiene conto nè delle fatture nè del catalogo (che in seguito sparirà misteriosamente dagli atti) e afferma che alcuni reperti sono sicuramente di scavo e quindi rubati allo Stato!!

Certo che sono di scavo, cavolo qualcuno li avrà pur trovati da qualche parte!!!La domanda è quando(l'altro ieri o magari nel '700 quando lo Stato non esisteva nemmeno?Basta comunque che siano stati scavati prima del '39 quando per la prima volta si legifera in proposito), e dove visto che sono reperti greci. A quale Stato sono stati rubati se si può affermare che sono rubati??? Comunque sia a San Marino i reperti sono regolari.

C'è da sottolineare che le aste di San Marino, proprio per non avere questioni giudiziarie con l'Italia, prima della vendita, manda il catalogo con le foto alla soprintendenza di Roma per farsi dare il via libera, per non avere contenziosi. E a quei tempi ci fu pure l'intervento della finanza perchè i reperti erano importanti. Ma tutto risultò regolarissimo e la soprintendenza italiana legittimò l'asta!

Beh insomma, il pm dopo aver chiesto delle prove (che naturalmente non ci sono) alla soprintendenza (che accampò ragioni ridicole e inspiegabili) decise di archiviare il caso con conseguente estinzione del reato (e quindi del sequestro)nel 2003.

Succede un'altra cosa strana, non vengono restituiti i reperti. Nel 2005 l'avvocato inoltra una richiesta di restituzione a cui non viene data nessuna risposta. L'avvocato muore e il mio compagno non sa più nulla fino al 2009, quando nomina un nuovo avvocato per fare un'altra richiesta di restituzione. (badate che non c'era bisogno di questa richiesta,i reperti dovevano essere restituiti automaticamente nel 2003, di conseguenza si può parlare di trattenimento o addirittura appropriazione indebita della magistratura).

A questa seconda richiesta il Pm decide di chiedere al GIP la confisca dei beni!!!!!!!!!! !!!!!!!!!!!!!!!Dopo 7 anni dalla CHIUSURA del caso!!! I beni oltre che liberi da ogni vincolo di reato non erano più neanche sotto sequestro!!!Nessuno più poteva avanzare richieste di nessun genere!!

Il Gip fissa pure un' udienza al posto di rifiutare la richiesta del Pm, udienza illegittima e abusiva!!
Ma per fortuna quel giorno tutto sembra andare bene, il giudice afferma che entro un mese ci restituisce la roba.

E invece cosa fa?? Richiede alla soprintendenza una nuova perizia sugli oggetti!!!! Così, senza ragioni...

A questo punto il mio compagno si incazza, va in tribunale e fa capire che sa cosa sta succedendo e che tutte le loro azioni sono illegittime.
Il Pm infatti si caga addosso e in un nano secondo trova un mucchio di Cassazioni che chiudono la questione e delega un nuovo GIP ad annullare la richiesta di perizia e procedere invece con un decreto di restituzione.

E così fu. Il nuovo gip cerca un'altro mucchio di Cassazioni ed emana finalmente il decreto. dopo 15 giorni questo diventa esecutivo, stavolta ci illudiamo che è tutto finito, com'era giusto, ma ci sbagliavamo.

I carabinieri delegati alla restituzione si rifiutano di procedere perchè il soprintendente a sua volta si rifiuta di restituire gli oggetti e attraverso Avvocatura di Stato fa opposizione al decreto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Che è già esecutivo!!!!!!!Nessuno può fare "opposizione" ad un decreto esecutivo da mesi!Specialmente se non è parte in causa!!!Si poteva ricorrere a Cassazione entro 15 giorni dopo la stesura del decreto, e in questo caso potevano farlo solo il mio compagno e il PM!!!!Quindi quest'opposizione (già irregolare di suo) è stata fatta:
tramite fax (irregolare)
da gente non parte in causa e addirittura senza nemmeno essersi costituita parte civile
oltre tempo massimo
senza nomina degli avvocati

e cosa fa il gip al posto di rifiutare l'opposizione???
Un'altra udienza illegittima e abusiva visto che il caso era archiviato da anni!!!!!!!Era finito tutto da 8 anni!!!
All'udienza il Pm (che sapeva che il mio compagno sapeva....avevamo imbottito di fax pure il gip facendo capire che sapevamo che era tutta una buffonata) si scaglia contro l'avvocatura di stato elencando le irregolarità (ma stranamente nei verbali non è stata trascritta una sola sillaba)e noi ce ne torniamo a casa un'altra volta illusi che tutto andrà bene....

Sentenza: il gip si rimangia il decreto di restituzione e procede MANTENENDO IL SEQUESTRO ( che non esiste più!!!!!!!!!!!!quindi mantiene l'appropriazione indebita)e rimanda tutto a giudice civile per l'attribuzione della proprietà!!!!!!!!!!!!!!!!!?!?!?!?!?!?Con le fatture!!!Col catalogo!!!Col caso CHIUSO!!

Nel nuovo decreto il GIP viola uno scatafascio di articoli del codice, si inventa robe allucinanti, interpreta alla cacchio di cane procedure e articoli....vorrei farvelo leggere!!Un abominio giudiziario da reparto psichiatrico più che da CSM!!!

Abbiamo minacciato di denunce, abbiamo chiesto di annullare il decreto al Procuratore Capo, a tutti i Pm, alla Suprema Corte di Appello....niente.
Adesso siamo in Cassazione per risolvere un pennale che non esiste più dal 2003!!

E volete sapere l'ultima?
Abbiamo chiesto di vedere i reperti, perchè naturalmente ci è venuto il piccolo sospetto che sta roba non c'è più visti i reati di cui si sono coperti TUTTI, dai carabinieri al GIP. Perchè anche se ipoteticamente sotto sequestro, gli oggetti sono ancora nostri!
Il soprintendente si rifiuta. Il pm fa finta di niente e demanda tutto al GIP che ce l'ha messa nel c...
E ancora aspettiamo una risposta.

Ditemi voi se questa è giustizia....

ALLUCINANTE. Tristissimo esempio di giustizia in itaGlia.






Mentre leggevo il tuo post, pensavo proprio a ciò che ho messo nel quote. Mi verrebbe da citare Roberto Benigni nel film Jhonny Stecchino: "Qui è tutto un magna magna".

Oddio Kore, è proprio personale...

Che vuoi che ti dica... La cosa strana è che non si è mai arrivati ad una decisione. Insomma, sembra che tutto sia in mano alla Tutela dei beni artistici. Cioè, il problema non è tanto capire se voi siete dei "trafugatori", ma capire se questi reperti sono vostri o dello Stato. Bella rogna: anche perchè sono spesso vispi su queste storie. Poi sai, non me ne volere, la tua è solo la tua parte di verità. Non sto sottintendendo niente, mi raccomando, dico solo che, beh, io aste all'estero di reperti archeologici non ne ho mai fatte, quindi non ho idea di come funzioni il mercato archeologico e le verifiche relative. O ci sono dei delinquenti in procura, che è sempre possibile. Certo, adesso che siete in Cassazione, con giudici diversi, vedrai che le cose verrano chiarite.

Veramente sconcertante.....

Una riflessione spontanea, al di là della tua esperienza tragicomica,
è questa: se riescono a fare QUESTO per manufatti relativamente
importanti..... COSA sono capaci di fare per quei reperti fondamentali
per la storia e per la ricerca sulle vere origini dell'uomo?

............

Ma guarda, Thethirdeye, che quei reperti probabilmente non sono stati buttati via, persi o chissà cosa (anche se ovviamente tutto può essere), secondo me quello che potrebbero volere è di fare in modo che lo Stato italiano ne torni in possesso, al più. Se Kore avesse avuto in famiglia un manufatto made in Atlantide, certamente non starebbe qui a scrivere... O probabilmente non avrebbe neanche avuto il modo di vederlo. Ripeto che sui reperti archeologici c'è un clima da guerra ai ladri di tombe: sono assatanati, e in fin dei conti è giusto, con tutta la roba che ancora si fregano. In questo caso ci sono finite in mezzo delle persone che ladri non sono, ma mi pare che qui sia la soprintendenza che non sa decidersi. O, appunto, più semplicemente, si son persi tutto: però, se le colpe fossero della polizia-magistratura, non credo che la soprintendenza farebbe tante storie, e viceversa, se la colpa è della soprintendenza, non vedo perchè un gip qualunque dovrebbe coprirla. Bisogna vedere a chi sono stati affidati i reperti col sequestro: ai beni artistici? Vuol dire che se li sono imboscati loro... O non possono restituirli, o non vogliono...

Secondo me, se fossero arrivati in giudizio, avrebbero già risolto: così sono in un limbo assurdo. Archiviato il "trafugamento", resta da capire chi deve conservare i reperti, perchè non è detto che, se anche hanno comperato legalmente, possano tenerli. Non c'è un procedimento su persone, ma in pratica sulle cose: chi può tenerle? Una rogna grandissima e infinita (e forse una condotta più aggressiva dell'avvocato... Senza nulla togliere, ovviamente: ma se si lascia un decreto esecutivo ad aspettare per due anni... Mah...)

Comunque, che ci siano delinquenti, o anche semplici incapaci, nella magistratura, è evidente a tutti. Bisognerebbe riformare complessivamente tutti i meccanismi, e non continuare con una norma per volta (che poi casca sempre sullo stesso tema).

Tanto per "svagare" un po', abbiamo problemi con dei vicini e le loro oche. Casino di giorno e di notte. Facciamo una segnalazione all'ufficio ambiente del comune e al servizio veterinario, ma niente. Richiamiamo, ma niente. Andiamo a parlare con un responsabile, ma dice che non può fare nulla, perchè in campagna uno può fare quello che vuole (?). Torniamo col regolamento comunale, che ovviamente dice l'opposto, e sentiamo ancora il responsabile, chiedendo che la risposta ce la metta per iscritto. Poi citiamo lettera per lettera il regolamento, e lui risponde "chi ha detto queste ca..ate?" Rispondiamo: il regolamento comunale che Lei dovrebbe conoscere. Adesso, ovviamente, stiamo aspettando gli esiti dell'esposto scritto a Sindaco e Polizia Municipale. Insomma, bisognerebbe riuscire a colpire gli incompetenti (e, dico, un dirigente di un ufficio ambiente che non sa che esiste un regolamento comunale del 2008...) in tutti i settori, e non distruggere il settore.

Su questo non c'è alcun dubbio....

Aspettate che vi trovi l'articolo che evidenzia come va bene la giustizia in Italia ...! E che sputtanamento con gli USA, se effettivamente la ragazza, Meredith e Sollecito pareche siano del tutto innocenti; tre anni di carcere ed un filma alla faccia dell'Itlaia, anzi della magistratura che si occupa di fregnacce quali il presunto "bunga- bunga!
Qua, se notate, non si riesce a risolvere più nessun caso! Venite, venite in Italia (quanto mi ricorda il film di A. Sordi: "Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto")

Ciominciamo con il primo ...



MEREDITH, L'ESPERTO USA:
"PROCESSO È A UNA SVOLTA"

PERUGIA - Raffaele Sollecito si è presentato sorridente e con un nuovo look in aula, ieri, all'udienza del processo d'appello a carico suo e di Amanda Knox, per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, a Perugia. Dal carcere di Terni, oggi, tramite il suo difensore Luca Maori, Sollecito ha commentato con soddisfazione le novità sull'esito della perizia sulle tracce di Dna sulla presunta arma del delitto, che hanno portato ad una svolta nel processo. «Dopo quattro anni di buio finalmente uno spiraglio di luce», ha detto Sollecito. «Uno spiraglio di luce in attesa di arrivare a quella verità e a quella giustizia nelle quali credo molto. Io e Amanda con l'omicidio non c'entriamo».
Riferendosi alla posizione della sua ex fidanzata Amanda Knox, Sollecito, apparso più disteso al suo difensore, ha detto: «anche lei è vittima di questa assurda vicenda». «Non sono mai entrato - ha ribadito il giovane con il suo difensore - nella camera dove venne uccisa Meredith e non ho mai conosciuto Rudy Guede. Io con il delitto non c'entro». A Sollecito, l'avvocato Maori ha consegnato l'intera perizia depositata ieri, che considera non attendibili i risultati ottenuti dalla polizia scientifica sulle tracce di Dna isolate sul gancetto del reggiseno indossato dalla Kercher quando venne uccisa e sul coltello considerato l'arma del delitto.
«Aveva comunque già saputo dei risultati - ha detto il legale - dal telegramma che gli avevo inviato e poi per averlo sentito dalla tv. Concordo con le parole di Raffaele che si intravede la luce, ma non siamo ancora alla fine del processo. La perizia è stata una tappa importante e siamo a buon punto. Però ancora non abbiamo vinto. Occorre andare avanti - ha concluso l'avvocato Maori - in attesa della sentenza per la quale siamo comunque fiduciosi».

AMANDA: FINALMENTE QUALCUNO MI CREDE «È la prima volta che qualcuno mi crede...»: Amanda Knox lo ha detto oggi al suo difensore, l'avvocato Lucano Ghirga, riferendosi al coltello indicato come l'arma usata per uccidere Meredith Kercher per il quale la perizia della Corte d'assise d'appello ha però ritenuto inattendibile il risultato relativo alla presenza del Dna della vittima sulla lama. La studentessa di Seattle è apparsa al legale «molto più serena rispetto agli ultimi tempi». «Un volto che ricordava quello dei primi tempi» ha detto l'avvocato Ghirga.
La Knox ha appreso «con gioia» dalla tv dei risultati della perizia. Da questa è emerso che sul coltello (sequestrato in casa di Sollecito) considerato dall'accusa come quello del delitto effettivamente c' è il Dna dell'americana sul manico, mentre non è certa - per gli esperti della Corte - l'attribuzione alla vittima di quello sulla lama. «Ho sempre detto - ha ripetuto la Knox all'avvocato Ghirga - che quel coltello lo avevo usato solo in casa di Raffaele, senza mai portarlo fuori di lì».
Il pensiero della studentessa di Seattle è quindi andato ai genitori. «Questa perizia - ha detto - è di conforto anche per loro. Mi hanno sempre creduto e i risultati rafforzeranno la convinzione che la figlia non è un'assassina». La Knox non ha comunque dimenticato i suoi difensori e i consulenti, ricordando che l'hanno sempre sostenuta. Con l'avvocato Ghirga, la Knox ha sfogliato la perizia e i giornali di oggi. «Mi è apparsa assolutamente più serena - ha spiegato il legale - genuina e spontanea. Con il volto dei primi tempi».

ESPERTO DNA USA: SVOLTA AL PROCESSO Nel processo contro Amanda Knox e Raffele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher, «siamo di fronte a cambiamenti, a grossi cambiamenti, lo conferma la preoccupazione espressa dall'accusa. Il caso è stato smontato», ora che tutti gli esperti hanno ritenuto inattendibili gli esami del Dna sul coltello del delitto. Non ha dubbi Greg Hampikian, uno dei più famosi esperti americani americani in Dna, direttore dell'Idaho Innocence Project (Iip) della Boise University, che offre assistenza gratuita nei casi difficili e controversi, per tentare di evitare gli errori giudiziari.
Hampikian ed il suo team hanno già risolto otto casi, grazie ai loro esami sul Dna da quando l'Iip è stato creato nel 2005, e l'esperto dell'Idaho è stato il primo ad esprimere serissimi dubbi sugli esami del Dna sul coltello e sul gancetto del reggiseno di Meredith. Lo raggiungiamo telefonicamente a Seattle, nello Stato di Washington, intorno alla mezzanotte italiana di mercoledì, poche ore dopo le prime indiscrezioni sugli esami degli esperti della Sapienza di Roma. Entusiasta di parlare con un cronista italiano, Hampikian sottolinea che «tutti gli esperti del caso sono completamente d'accordo con le mie analisi. Tutti noi abbiamo messo in evidenza che la tecnica non era valida: i risultati erano inattendibili, e c'erano state probabili contaminazioni. Basti pensare che il coltello si trovava in cucina...».
L'esperto in Dna è rimasto colpito dalla giustizia italiana, un sistema che a suo avviso si sta dimostrando molto efficace e rapido in appello. «Gli italiani ci hanno dato Galileo, il padre della scienza moderna, ma ci stanno anche dimostrando come si fa un processo in appello». Hampikian sostiene infatti che contrariamente a quanto succede negli Stati Uniti «il sistema italiano autorizza un vero processo di secondo grado, con il tribunale che saggiamente può fare ricorso ad esperti indipendenti, realmente indipendenti, come è successo con questo caso. È un vero trionfo per la giustizia italiana, sono rimasto molto impressionato dalla velocità con la quale tutto ciò è successo».
La posizione di Hampikian sul caso è nota da tempo, e viene spiegata con chiarezza sul sito stesso della Boise University. Se c'è un colpevole suggerito dagli esami del Dna è Rudy Guede, che d'altronde ha patteggiato una pena, non la Knox. Il suo Dna è stato infatti trovato nel corpo della vittima. «L'unico elemento di prova che lega Amanda Knox a questo caso - spiega l'esperto - è un coltello di cucina con sulla lama un livello così basso di Dna, e nessuna traccia di sangue, che probabilmente rappresenta un trasferimento casuale o non intenzionale.» Secondo Hampikian «Bisogna guardare tutte le prove, e chiaramente ci portano a Rudy Guede. È l'unico ad essere stato identificato attraverso il Dna ritrovato dopo il delitto, sul corpo della vittima e sui suoi oggetti. Non c'è nessun elemento del Dna di Amanda Knox nella stanza in cui si è verificato il delitto».

http://www.leggo.it/articolo.php?id=129955

Meredith, Raffaele: "Spiraglio di luce verso verità"
All'indomani dell'esito della perizia sul dna ritrovato sul coltello, Sollecito ribadisce: "Io ed Amanda siamo vittime di questa storia"


"Dopo quattro anni di buio finalmente uno spiraglio di luce": all'indomani dell'esito della perizia sul dna ritrovato sul coltello, Raffaele Sollecito tira un sospiro di sollievo. Lo studente di Perugia commentà così i risultati del test sulle tracce di materiale genetico disposte nell’ambito del processo d’appello a carico suo e di Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher. Un filo di luce "in attesa di arrivare a quella verità e a quella giustizia nelle quali credo molto. Io e Amanda con l’omicidio non c’entriamo".

"Io ed Amanda siamo vittime" - Raffaele sollecito non ha difeso solo la sua posizione, ma anche quella dell'ex fidanzata Amanda Knox. "Anche lei è vittima di questa assurda vicenda", ha detto. "Non sono mai entrato - ha ribadito con il suo avvocato - nella camera dove venne uccisa Meredith e non ho mai conosciuto Rudy Guede. Io con il delitto non c’entro". A Sollecito, l’avvocato Maori ha consegnato l’intera perizia depositata mercoledì, che considera non attendibili i risultati ottenuti dalla polizia scientifica sulle tracce di Dna isolate sul gancetto del reggiseno indossato dalla Kercher quando venne uccisa e sul coltello considerato l’arma del delitto. "La perizia è stata una tappa importante e siamo a buon punto. Però ancora non abbiamo vinto. Occorre andare avanti - ha concluso l’avvocato Maori - in attesa della sentenza per la quale siamo comunque fiduciosi".

La rivincita di Amanda - La Knox ha saputo dalla tv i risultati della perizia e si è detta sollevata. "Ho sempre detto che quel coltello lo avevo usato solo in casa di Raffaele, senza mai portarlo fuori di lì", così Amanda ha ribadito al legale Luciano Ghirga la sua posizione. La studentessa di Seattle dedica poi un pensiero particolare ai suoi genitori: "Questa perizia è di conforto anche per loro. Mi hanno sempre creduto e i risultati rafforzeranno la convinzione che la figlia non è un'assassina». L'avvocato, che ha trascorso la giornata insieme all'assistita passando in rassegna l'intera perizia, ha riferito che la ragazza è apparsa "assolutamente più serena, genuina e spontanea".

30/06/2011

http://www.libero-news.it/news/773761/O ... 3%A0_.html

Processo Meredith, parla Amanda: finalmente qualcuno mi crede

La Knox si è detta sollevata dopo la perizia della Corte d'Assise d'Appello, secondo cui sulla lama del coltello indicato come arma del delitto non c'è il Dna della vittima.



Finalmente qualcuno mi crede. Amanda Knox ha commentato con sollievo il risultato della perizia della Corte d'assise d'appello sul coltello che avrebbe ucciso Meredith Kercher. Al suo difensore, l'avvocato Lucano Ghirga, la giovane americana condannata in primo grado a 26 anni per l'assassinio dell'amica britannica, ha detto di essere "serena rispetto agli ultimi tempi".

La perizia della Corte d'Assise d'Appello ha stabilito che sul coltello sequestrato in casa di Sollecito, sul quale è stato trovato il Dna di Amanda, non ci sono invece tracce del Dna della vittima, Meredith Kercher. "Ho sempre detto - ha ripetuto la Knox all'avvocato Ghirga - che quel coltello lo avevo usato solo in casa di Raffaele, senza mai portarlo fuori di lì". Il pensiero della studentessa di Seattle è quindi andato ai genitori. "Questa perizia - ha detto - è di conforto anche per loro. Mi hanno sempre creduto e i risultati rafforzeranno la convinzione che la figlia non è un'assassina".

http://www.iltempo.it/interni_esteri/20 ... rede.shtml

Penso che per ora basti; e così sarà per Yara e tante altre ...
Ma a noi interessa far fuori il "nano" ....
Poveri cittadini!

Basta dire Sacco e Vanzetti per zittire il "grande senso di giustizia americano". Proprio loro parlano, dove i condannati a morte sono quasi sempre poveri e neri?

Ma va', va', che in Usa hanno fatto una gran campagna antiitaliana su questo caso, con una indagata innocente solo perchè americana e perseguitata solo perchè in mano al terzo mondo Italia. Ricordatevi che, se anche la condannassero, e solo poi venisse fuori che è innocente, potrebbe uscire dal carcere, in America invece la vedo molto dura ad uscire da una tomba.

PS: Ufologo, se il Nano, come dici tu, la smettesse di presentare obrobri, sarebbe una gran cosa. Il fatto è che è LUI a non volersi occupare di giustizia, ma solo dei suoi processi. Cominciassero a tagliare gli avvocati di B che stanno in Parlamento: sai che risparmio?