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MessaggioInviato: 30/06/2011, 20:57 
"Cominciassero a tagliare gli avvocati di B che stanno in Parlamento: sai che risparmio?"


Ma se se li paga lui ... [:D]
Gli obbrobbri? Ma ne sei sicuro alla fine ...?!


Poi ricordati che NOI saremmo la Patria del DIRITTTO, dovremmo ...

PS: Comunque parlavo della "giustizia" verso i poveracci! (Che non viene mai appplicata; anzi, più sono delinguenti più sono tirati fuori daglli avvocati ...) [:(!] [^]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 30/06/2011, 21:00, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 30/06/2011, 21:05 
..diritto ?ma anke rovescio....bisognerebbe guardare pure il caso baraldini.rimandata in italia x scontare la pena,se non erro lavora al comune di roma

caso sollecito/meredith se come sembra non ci siano traccie di dna dei condannati,x la giustizia italiana sarebbe un altro fallimento,come del resto tutta una serie di delitti rimasti finora impuniti,certo che e'piu facile intercettare e poi pubblicare nei giornali i fatti privati che non hanno nulla a che vedere con le indagini

senza andare a scomodare il buon senatore giulio sperperati miliardi x un flop senza precedenti tanto non paga chi sbaglia ma lo stato .....cioe' noi [:13] [:67] [:251]


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MessaggioInviato: 30/06/2011, 21:09 
Ma tanto c'è l'indaffarata, premurosa "Magistratura Democratica" che pensa a tutto ... (Meno che ai cittadini) [8)] [:o)]



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MessaggioInviato: 02/07/2011, 01:51 
Per tornare un secondo allea mia esperienza chiarisco e ribadisco alcune cose.

I reperti sono GRECI e i reperti greci prima di tutto si DEVE pensare che siano stati trovati in GRECIA. Poi c'è l'ipotesi della Magna grecia italiana o in Etruria, ma ci sono un'altra infilata di stati in cui si possono trovare reperti di quel genere.
Di conseguenza, chi lo dice che siano stati "trafugati" e non regolarmente acquisiti(secondo le leggi dello stato in cui sono stati trovati)????E poi, in quale stato?In quale epoca?

Altra cosa importantissima: Il catalogo della vendita è stato prima visionato dalla soprintendenza italiana!!!!Ha dato lei il via alla vendita perchè non erano interessati agli oggetti. Che cosa vuole adesso che li abbiamo comprati regolarmente noi???In Italia non è mica vietato tenere reperti acquistati in altri paesi!!!!E' vietato appunto trafugarli qui in italia.

Comunque sia, a parte il comportamento della soprintendenza, le modalità in cui sono state portate avanti le cose dalla magistratura sono COMUNQUE RIDICOLE!!!
E badate che vi ho fatto un riassunto......dovreste vedere. Quando fanno cose regolari scrivono come riferimento il "codice" o numero del procedimento originale, quando poi fanno robe truffaldine scrivono un numero diverso.....e poi richieste senza specificare articoli del codice, e tante altre irregolarità che adesso non sto qui a discutere....è una barzelletta.

E non sono solo io a dirlo che è tutto ridicolo, ma un mucchio di avvocati e fra questi il nostro che non ci capisce più niente, e il PM stesso non sa più cosa dirci!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Io non sto raccontando "la mia verità", sono solo i fatti, non ho interpretato nulla (a parte il sospetto che sti reperti non siano più al loro posto e cioè dalla soprintendenza....anche perchè il maresciallo, quando è stato emesso il decreto di restituzione, ha detto al nostro avvocato che per ritirare gli oggetti dovevamo prendere appuntamento con la soprintendente della nostra città perchè sti oggetti si trovavano A CASA SUA!!!!!!!!!!!!!) sono tutte cose leggibili agli ATTI.

E comunque, sono passati 2 mesi dall'esecutività del decreto di restituzione perchè ci sono state le feste di Natale in mezzo e poi perchè nessuno ci diceva cosa fare, dov'erano in realtà sti oggetti....bohhhhh!Quando poi ci siamo rotti le scatole abbiamo scoperto che si rifiutavano di darceli e che stavano facendo questa opposizione.



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MessaggioInviato: 03/07/2011, 17:36 
Fino a prova contraria. Il bello della giustizia Usa? Cacceranno la toga cha ha infangato Strauss KahnNegli Stati Uniti la legge è più spietata, ma punisce chi sbaglia. Anche i giudici
H
a il suo lato feroce, la giustizia americana, ma anche garanzie effettive per gli accusati. Può spianare una vita, magari per cose che noi guardiamo con meno severità, ma può anche distruggere chi accusa ingiustamente o esageratamente. Quando i francesi accusarono gli statunitensi di avere esposto alla gogna un loro cittadino, umiliandolo davanti alle telecamere e distruggendone la reputazione, avevano ragione. Quando gli americani replicarono che quel tipo di trattamento è usuale anche nella vecchia Europa, salvo il fatto che loro non facevano distinzione fra uomini potenti e spiantati portoricani, avevano ragione. In Italia mescoliamo i lati negativi dei due mondi: sputtanamento preventivo e irrimediabile e totale assenza di tempi certi e garanzie effettive.

Strass-Khan non era un condannato quando fu arrestato e non è un assolto ora che viene liberato. Ma il meccanismo che c’è stato mostrato ha dell’esemplare. Una donna sporge denuncia, viene creduta e scattano le accuse. L’uomo finisce in galera. Il prosecutor, quel che da noi è il pubblico ministero, formula i capi d’imputazione ed espone quel che sarà la richiesta di condanna: settanta anni di carcere. Si gioca con il fuoco.

A quel punto la palla passa all’accusato, portato subito davanti a un giudice, che considererebbe un insulto l’essere considerato collega dell’accusatore. Qui deve dichiararsi colpevole o innocente. E’ un passaggio fondamentale, perché un processo potrebbe costargli la vita sicché, se ha qualche cosa da ammettere gli conviene farlo in fretta e patteggiare, magari risarcendo la vittima. L’intera giustizia penale americana è concepita per scoraggiare le parti ad andare al processo, chiudendo la partita prima. Se ammette d’essere colpevole, l’imputato può trattare. Se si dichiara innocente va alla guerra.

Dal momento che proclama la propria innocenza tocca all’accusa dimostrare la colpevolezza. Servono prove, non pregiudizi moraleggianti. Servono fatti, non chiacchiere. Un accusatore ci deve pensare bene, perché è vero che non è in gioco la sua vita, ma, di certo, la sua carriera. Anche perché, in caso di proscioglimento o assoluzione l’imputato chiederà d’essere risarcito dallo Stato, e questo non è disposto a pagare per un incapace. L’accusa, in questo caso, chiede che l’imputato resti prigioniero, sebbene ai domiciliari, vincolato da un braccialetto elettronico e garantito da una cauzione (un milione). Il giudice concede.
Poi convoca le parti per l’udienza di merito. A quel punto partono le inchieste della difesa, che sono vere. Se in Italia si facessero come negli Usa saremmo immediatamente arrestati per inquinamento delle prove. Lì, invece, la regola è chiara e i tempi stretti. Basta un’irregolarità e una delle due parti è fritta. Basta che la difesa commetta l’errore di chiamare una falsa testimonianza e la condanna è sicura. Basta che l’accusa abbia assunto una prova in modo irregolare che quella non potrà essere esibita. Si gioca tutto e subito.

Siccome l’accusatrice è la vittima la difesa annuncia: dimostreremo che ha mentito. L’accusa ripassa in esame tutte le parole, simula il processo e prova a vedere se il proprio teste regge. Si accorge che non è così: la donna ha mentito. Non sulla violenza carnale, magari, ma su altro. Sui dettagli, o anche su quel che ha fatto dopo. Ma se ha mentito in parte come si fa a dimostrare che non ha mentito in tutto? L’accusatore capisce d’essere in trappola e provvede a chiedere la liberazione dell’imputato e la restituzione della cauzione. Da noi, invece, il burocrate dell’accusa avrebbe continuato per anni la sua lite temeraria, magari accusando il tribunale di non avere capito le sue giuste ragioni.

Il processo deve ancora farsi, le accuse non sono state ritirate. Se l’imputato sarà assolto il prosecutor dovrà cambiare mestiere. Apparirà come un avventuriero o, peggio, come un mentecatto che ha provato a diventare famoso accusando un uomo potente. Certo, questo non riparerà il danno subito da chi fu arrestato, ma la scena si chiude in due, tre mesi.
Da noi si procede per lustri.

La giustizia americana è feroce, certamente, ma la nostra è demenziale. La loro è severa, la nostra è selvaggia. Da loro chi sbaglia paga, accusa o difesa che sia, da noi non paga nessuno, né il criminale né il pubblico ministero bestia. Da loro il potente non può scappare, da noi può ben dire che non intende farsi fregare da due colleghi che fingono d’essere pubblico ministero e giudice. A conti fatti, viva l’America.

http://www.libero-news.it/news/775885/F ... _Kahn.html



bisogna riconoscere che la giustizia in usa puo' essere spietata con il condannato,ma almeno quando un giudice sbaglia non lo promuove come capita in italia,e come nel caso ci sono grosse probabilia'che il prosecuor avra' un altro impiego da cercarsi [:(!]


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MessaggioInviato: 03/07/2011, 18:06 
Guarda Ubatuba che i problemi che denunci in Italia sono venuti fuori proprio quando hanno cominciato a trasformare il vecchio modello "napoleonico" di processo penale in quello "americano"...

Inoltre, in America il "pubblico ministero" o è nominato direttamente dai cittadini mediante elezione (con conseguente politicizzazione del suo operato, con tutto quello che ne consegue, a partire dalla spettacolarizzazione dei processi, fino al fatto di perseguire più chi viene "sentito" come una minaccia rispetto agli altri, lasciando stare ovviamente chi ha pagato la campagna elettorale), oppure direttamente dal potere politico. Tu lo vedi un PM accusare il suo sponsor o il suo datore di lavoro? Non credo proprio.

La verità è, lo dico ancora una volta, che il sistema attuale, in Italia, fa molto comodo agli avvocati di grido, e molto poco comodo ai giudici e all'accusa, e agli accusati poveri. Fatele fare ai giudici, le leggi penali, e vedrete come i processi finiranno in fretta. Lo sai che una delle novità che vorrebbero apportare è di consentire alla difesa di presentare tutti i testimoni che vuole? Se passa l'idea, un avvocato difensore potrà far interrogare anche 60 milioni di italiani, alla faccia della brevità che secondo te (e secondo tutti) bisogna ricercare.


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MessaggioInviato: 03/07/2011, 21:23 
Vi dico la mia su Strauss Kahn.
Questo signore lavorava coi soldi....sicuramente doveva attuare qualche manovra che agli americani non piaceva molto.
Durante un telegiornale avevano affermato che Str.Kahn aveva rivelato che si aspettava un "agguato" sulla sfera sessuale.
Ed ecco fatto. Qualcuno ha assunto questa "cameriera" (infatti si è rivelata una prostituta) sapendo che Str.K. era un "femminaro" e il resto lo sappiamo.
Solo che non ho ancora sentito dire da nessuno quant'è strano che tutto sia finito solo dopo che lui ha dato le dimissioni..........[:0]



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MessaggioInviato: 04/07/2011, 13:36 
Questo sembra il topic più adatto per scrivere questa cosa. Giorni fa alla tv (telegiornale di la7) parlavano del processo di Berlusconi sul caso Ruby. Praticamente hanno detto che l'avvocato di una delle due tizie che sono spuntate per ultime è una senatrice di Di Pietro. Ora, trascurarndo la colpevolezza o meno di Berlusconi, vi sembra una cosa normale??


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MessaggioInviato: 04/07/2011, 18:58 
Marco...ma che normale...

Vi racconto un'altra cosetta che è successa qualche mese nella mia città.

I carabinieri erano sulle tracce di uno spacciatore di coca che finalmente hanno individuato. Per 48 ore lo hanno braccato, osservato, seguito da una città all'altra per prenderlo con le mani nel sacco. Sti poveri carabinieri, senza aver dormito, finalmente acchiappano il delinquente, gli sequestrano la coca e il bilancino che aveva in auto e lo portano dritto in tribunale per processarlo per direttissima.

Morale della favola:
dopo il processo naturalmente il delinquente se ne va a casa (forse ai domiciliari,non mi ricordo)perchè tanto ci sarà l'appello e poi la cassazione. Al chè il carabiniere chiede al giudice:"che facciamo con sta roba?" e il giudice "la droga la distruggete ma il bilancino glielo dovete restituire perchè è uno STRUMENTO DI LAVORO... (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)" [:22]


Ultima modifica di kore il 04/07/2011, 19:00, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 04/07/2011, 22:08 
Cita:
kore ha scritto:

Marco...ma che normale...

Vi racconto un'altra cosetta che è successa qualche mese nella mia città.

I carabinieri erano sulle tracce di uno spacciatore di coca che finalmente hanno individuato. Per 48 ore lo hanno braccato, osservato, seguito da una città all'altra per prenderlo con le mani nel sacco. Sti poveri carabinieri, senza aver dormito, finalmente acchiappano il delinquente, gli sequestrano la coca e il bilancino che aveva in auto e lo portano dritto in tribunale per processarlo per direttissima.

Morale della favola:
dopo il processo naturalmente il delinquente se ne va a casa (forse ai domiciliari,non mi ricordo)perchè tanto ci sarà l'appello e poi la cassazione. Al chè il carabiniere chiede al giudice:"che facciamo con sta roba?" e il giudice "la droga la distruggete ma il bilancino glielo dovete restituire perchè è uno STRUMENTO DI LAVORO... (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)" [:22]


Questa la dice tutta su come è ridotta la giustizia in Italia.
Anni di infiltrazioni politiche hanno portato a queste cose e è più che evidente che buona parte della magistratura è in mano alla sinistra e che utilizza la legge per scopi politici.



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MessaggioInviato: 04/07/2011, 22:39 
Già, perchè Berlusconi che porta in Parlamento i suoi avvocati in modo che oltre a studiare la strategia difensiva possano anche studiare la riforma della giustizia?

Eccola, la riforma della giustizia per Berlusconi: la nuova finanziaria contiene una norma per bloccare il risarcimento che B deve alla CIR.

http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... ref=HREA-1

Mentre taglia le pensioni, si mette in salvo dal dover pagare 750 milioni di euro. Bel senso della giustizia, e della morale. Dovrebbero vergognarsi, altro che andare a vedere che chi difende le due olgettinare è o meno dell'IDV. E tutta la pubblicità che si faceva Taormina? E la Bongiorno? Bisognerebbe vietare a chi fa il Parlamentare di svolgere qualsiasi professione. Perchè un giudice non può essere parlamentare e un avvocato invece sì?


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MessaggioInviato: 05/07/2011, 00:21 
Cita:
sezione 9 ha scritto:

Perchè un giudice non può essere parlamentare e un avvocato invece sì?


Perchè il giudice non deve avere indirizzi politici, deve essere super partes.
E' il giudice che ti può dare l'ergastolo non l'avvocato....

Certo però che noi italiani sopportiamo troppe cose. Secondo me, visto che non lo fa l'esercito, dovremmo darci una mossa noi "popolo"....anche perchè non esiste la democrazia adesso. E se posso dire la mia....la democrazia sul serio è quasi un'utopia, non funziona.



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MessaggioInviato: 05/07/2011, 11:34 
Grazie alla superficialità e pigrizia di certe toghe..


http://www.corriere.it/cronache/11_luglio_05/il-medico-scambiato-per-un-narcos-in-cella-otto-mesi-luigi-ferrarella_86ca4058-a6ce-11e0-bbaa-d83a3b6f7958_print.html


Cita:
MILANO, cancellata la condanna a 15 anni
[color=blue]Scambiato per narcos, in cella 8 mesi

Disavventura di un medico:furto del passaporto e arresto

MILANO - Svegliarsi un giorno, nella propria casa di professionista e marito e padre spagnolo, e trovare la polizia che viene a prenderti per farti scontare in Italia 15 anni di carcere per traffico di droga, in forza della sentenza definitiva di un processo al quale nemmeno avevi mai saputo d'essere stato sottoposto in tre gradi di giudizio. Tu che urli «ma ci deve essere un errore, sarà uno scambio di persona»; e loro che, con in mano il mandato di cattura europeo e lo sguardo da «dicono tutti così», ti estradano dalla Spagna in Italia. Nel carcere di Opera. Condannato definitivo. Ad impazzire in cella con la prospettiva di doverci restare 15 anni come narcotrafficante colombiano (anche se tu sei spagnolo), operante in Italia (anche se non ci sei mai stato), soprannominato nelle intercettazioni «el Gordo» (cioè «il Ciccione» e di carnagione olivastra, anche se tu sei magro e di pelle più chiara), con una figlia (anche se hai un figlio). Otto mesi in cella così: prima che l'errore - colossale nella sua genesi e assurdo nell'inerzia burocratica del suo imparabile rotolare - venga a galla e convinca ora la giustizia italiana a risarcirlo, si fa per dire, con 85.000 euro a ristoro di 248 giorni di detenzione dal 17 aprile al 21 dicembre 2009.

L'allora 42enne osteopata spagnolo non lo sa, ma in Italia il 6 aprile 2005 si parla anche di lui: il gip Maurizio Grigo, su richiesta del pm Mario Venditti, in un'indagine sul narcotraffico internazionale emette ordini d'arresto per 134 persone, tra le quali appunto Josè Vincent Piera Ripoll, alias «Gordo», alias «Paulo George Da Silva Sousa». Non lo saprà mai perché nessuno glielo dirà mai: le notifiche, cruciali per il corretto instaurarsi di un giudizio, falliscono tutte, e così è da «contumace» e «latitante» che a sua insaputa va incontro al treno processuale che lo condanna a 15 anni in Tribunale il 17 gennaio 2007, in Appello il 4 dicembre 2007 e in Cassazione il 29 aprile 2008. L'8 agosto partono il mandato di cattura europeo e l'estradizione dalla Spagna.

Nel carcere di Opera è vicino ad ammattire. Studia il processo che non ha conosciuto e legge che decisivo, per identificarlo nel «Gordo», fu l'incrocio tra le intercettazioni dei narcos e un controllo al casello di Carmagnola l'8 agosto 2000, quando i carabinieri di Monza identificarono, insieme a un italiano coinvolto nei traffici (M.B.), anche una persona che il passaporto indicava appunto «Piera Ripoll Vincent Josè, nato a Gandia (Spagna) il 31.10.1963», poi riconosciuto al Motel Ritz di Varedo il 26 settembre in un altro momento topico dell'indagine antidroga. Solo che non è lui. Ed è proprio a Opera, per un caso che ha il sapore del miracolo, che lo spagnolo scopre la ragione. Proprio lì c'è anche M.B., in detenzione domiciliare essendo diventato collaboratore di giustizia. E quando lo incontra, avvisa subito i carabinieri che lo spagnolo è lì per sbaglio: era l'osteopata dal quale si era recata la moglie di M.B. e al quale costui aveva rubato il passaporto, per poi consegnarlo al narcotrafficante «el Gordo» col quale era in affari.

Ma per gli avvocati Simone Briatore, Stefano Fratus e Antonino Gugliotta resta un'impresa perfino procurarsi quel passaporto per confrontare le foto: dal carcere non riescono ad averlo, e solo grazie a un carabiniere di Monza, S.M., finalmente diventa possibile il paragone che parla da solo, per quanto diversa è la faccia del magro spagnolo da quella del corpulento e olivastro «el Gordo» che girava col suo passaporto.

Non basta ancora: il 17 dicembre 2009 la Corte di Appello gli nega la scarcerazione, ma per fortuna il Tribunale del Riesame il 21 dicembre 2009 accoglie il ricorso e libera lo spagnolo, che il 25 marzo 2010 vede la Cassazione finalmente annullare la condanna a 15 anni e aprire all'assoluzione in Appello il 27 ottobre «per non aver commesso il fatto», definitiva in Cassazione l'11 gennaio 2011. E ieri anche i giudici milanesi Carfagna-Maiello-Nova, competenti sulla richiesta di ingiusta detenzione, appaiono basiti dalla storia, a giudicare da come decidono di alzare a 85.000 euro l'indennizzo che le tabelle di legge fermerebbero a 58.000. Neanche i soldi che lo spagnolo ha dovuto spendere in avvocati (47.000) e ha perso in reddito (16.000 nel 2008) nel 2009 e 2010.
Luigi Ferrarella[/color]



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«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
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rmnd ha scritto:

Grazie alla superficialità e pigrizia di certe toghe..


Santa miseria........ [xx(]



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"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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kore ha scritto:

Cita:
sezione 9 ha scritto:

Perchè un giudice non può essere parlamentare e un avvocato invece sì?


Perchè il giudice non deve avere indirizzi politici, deve essere super partes.
E' il giudice che ti può dare l'ergastolo non l'avvocato....

Certo però che noi italiani sopportiamo troppe cose. Secondo me, visto che non lo fa l'esercito, dovremmo darci una mossa noi "popolo"....anche perchè non esiste la democrazia adesso. E se posso dire la mia....la democrazia sul serio è quasi un'utopia, non funziona.


Ma un avvocato parte in causa può fare il ministro della giustizia mandando ispezioni in tribunale e il parlamentare cambiando le leggi che manderebbero in galera il suo cliente.

PS: la democrazia non funziona per colpa di chi? Sempre a dire "la democrazia", no! La colpa è di chi ne abusa. Perchè mai, tanto per dirne una, le leggi che "non" riguardano mai Berlusconi vengono preparate da una tale di nome Ghedini?


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