La democrazia non funziona per colpa dell' uomo......

Esatto green....
Non funziona anche perchè sono in troppi ad avere le mani in pappa, le varie fazioni si ricattano e si concedono robe allucinanti ai danni dei cittadini ignari. Tutti hanno colpa di tutto ma alla fanno a scarica barile e in galera non ci va nessuno....ed è così che da 50 anni sempre gli stessi delinquesnti prendono il caffè allo stesso "Bar"...
Si può dire in un forum "organizziamo una marcia su Roma!"? o mi ritrovo i carabinieri sotto casa stanotte?? .....una marcetta pacifica....con le trombettine...

Quando vuoi, Kore. Sappilo, però, che sarò bene armato, a difesa della Capitale.

A difesa dei politici vorrai dire allora.... Io quelli vorrei "defenestrare".
In questo ha ragione Grillo, bisogna ricominciare, abbiamo bisogno di altra gente, senza agganci, senza condanne, incorruttibili (magarii!!) con nuovi propositi che non siano quelli di intascare mazzette...
L'Italia è fallita. I governi non fanno altro che prolungare l'illusione che stiamo ancora in piedi, e da un certo punto di vista va anche bene ma non durerà tanto secondo me...stanno cercando di recuperare soldi a destra e a manca tra finanziarie, agenzia delle entrate (anche con questa ho avuto una "bella" esperienza ma...non ci hanno fregati!!!mi piacerebbe raccontarvi qualcosa...tipo come ha calato le braghe il direttore di sezione quando gli abbiamo fatto presente che tutto quello che stavano facendo si chiamava "truffa" e abbiamo minacciato di chiamare il 113...ragazzi, a proposito di giustizia, se non aprite gli occhi voi, da soli, non c'è avvocato che vada contro le istituzioni,vi dovete difendere da soli, prendete il codice come fosse un dizionario e fate da voi!), si sono fregati pure i soldi dei libretti di risparmio che non avevano movimenti da 10 anni!!! Ciò significa che se avete aperto un libretto al vostro figlio appena nato e gli avete regalato dei soldi da gestire raggiunta la maggiore età.....dopo 10 anni invece vostro figlio si ritrova senza una lira!!

Una nostra amica ricca, ha avuto la visitina dell'agenzia delle entrate, dalle loro tabelle (non siamo riusciti neanche noi a nostro tempo a vederle ed essere sicuri dei risultati...questo la dice lunga) risultava che lei doveva pagare una certa somma ma naturalmente quest'amica aveva pagato tutto, era in regola. Insomma, il commercialista le ha consigliato di chiedere lo "sconto" e di pagare per non avere rogne (!!!!!quello che volevano fare anche con noi). Bè per non farla lunga...il direttore le ha concesso questo sconto, ma il minimo indispensabile perchè le ha detto "lei è ricca perciò i soldi da pagare ce li ha!". Ma che discorsi sono?!?!?!?!?!? Io posso essere ricca quanto vuoi ma se in un determinato anno non ho guadagnato niente non devo pagare proprio niente!!!!! E' come con la luce elettrica, se ogni anno pago metti 200 euro ma quest'anno l'ho passato nel Burundi in vacanza e quindi non ho usufruito, cosa devo pagare!?!?!?

E' tutta una truffa. Controllate bene le vostre multe se vi arrivano.

Cioè, tu hai problemi con reperti che secondo i beni artistici sono di rilevanza archeologica, una tua amica "ricca" ha problemi di evasione... Uno potrebbe leggere quello che dici non solo come una persecuzione giudiziaria nei confronti tuoi e dei tuoi conoscenti.

Io non ho mai avuto problemi di tasse, visto che mi tolgono tutto prima di ricevere i soldi, non ho mai partecipato ad aste in terra straniera di reperti archeologici, ho sempre fatto politica e non ho mai creduto (per esperienze personali) a quelli che dicono che la politica fa schifo. E non sono io lo scemo. Perchè dovrei credere ad una persona ricca come Grillo?

Kore, domanda solita: hai mai fatto politica, sei mai stata iscritta ad un partito, hai mai partecipato a riunioni politiche, fatto campagne elettorali, cercato voti per sè e per altri, parlato dei problemi veri della gente (non della gente ricca, intendo, ma del 90% degli italiani che i reperti archeologici non li compra ma li vede nei musei)?

PS: lo "sconto" si chiama, credo, concordato. Si fa perchè uno ha evaso, non per non avere "rogne".

Un'altra esperienza.

La zia del mio compagno, ricca, è morta, 90 anni sulla sedia a rotelle, ma le rotelle ce le aveva pure in testa poveretta...tutte fuori posto ormai.
Per tutelare il patrimonio è stata incaricata la sorella del mio compagno, ma lei, per non sentire tutta la responsabilità sulle sue spalle ha chiesto di essere affiancata da un altro parente...troppa onestà si paga.

Quest'altro parente, un cugino, dopo un po' l'ha buttata fuori e si è insediato in casa della zia assieme alla badante ucraina. Il resto lo potete immaginare....
Quello che ci interessa nel forum è come agiscono quelli che dovrebbero almeno aiutare il cittadino ad avere giustizia e che le cose siano fatte regolarmente.

Hanno chiamato un notaio per redigere il testamento.
Con una signora di novant'anni si procede così:
si chiede il certificato di idonietà mentale e si verifica se la testante è in grado di firmare. Se non è in grado o se ha difficoltà si deve registrare il perchè tipo "ha le artrosi" oppure ha la mano paralizzata ma il cervello funziona benissimo ecc...
Bene qui il notaio non ha richiesto il certificato di idoneità mentale (il medico si era rifiutato di farlo perchè la zia non ragionava più) e non ha registrato i motivi per cui la firma sembrava adesso quella di un bimbo malato dell'asilo.

Bene, dopo la morte della zia, tutto il resto della famiglia deve fare ricorso per annullare il testamento nel quale tutti i beni andavano al cugino sopra citato. Naturalmente si deve denunciare anche il notaio. Nessuno dei 6 avvocati consultati lo vuole toccare, e cominciano TUTTI ad affermare il falso davanti a 5 testimoni tipo: "ma la firma non centra niente...non ha importanza", oppure "magari il notaio non lo ha allegato ma il certificato ce l'ha lui...." (se il certificato c'è deve essere allegato,tant'è vero che il notaio, non sapendo che dire afferma "i documenti che ho sono di sua zia e non posso farli vedere"!!!!!!!La zia è morta...la famiglia adesso è la ziaaaaaaa!!!!).
In seguito, il mio compagno durante la causa fa richiesta di chiamare sto notaio come testimone.........troppo pericoloso, naturalmente il giudice non lo chiama per non doverlo denunciare.
Sti bastardi fra di loro non si toccano, e si fanno i favori a vicenda. E' una ragnatela inestricabile. Anche gli avvocati hanno un loro "codice", certe cose ai clienti non si dicono, fra avvocati non ci si tocca ecc...
La gente seria ormai si conta....

Certo che la gente che fa per esempio l'operaio e non si interessa di nient'altro nella vita non rischia nulla...(senza offesa per nessuno, ma la stragrande maggioranza delle persone vive così, incluso i miei parenti, casa e lavoro, a volte è una necessità).
Però se poco poco ti occupi anche di altro, senza essere per forza ricco (io e il mio compagno non lo siamo) vedi, assisti, a cose che per dire, i miei genitori o tutti i miei parenti o la gente che incontro per strada, non si immaginano nemmeno.

Inoltre,parlando in generale, se tutti avessero fatto lavori che mantengono lo status quo, noi saremmo ancora delle scimmie nelle caverne....c'è assolutamente bisogno di gente che faccia cose diverse da quelle "normali"...

Se nel '700 e '800 un ceto aristocratico non avesse cominciato a comprare archeologia, questa non esisterebbe oggi, in quanto gli Stati facevano calce anche dalle statue di Fidia, e tutti i musei più grandi del mondo sono al 90% formati da oggetti donati da persone che avevano dilapidato il loro denaro per acquistare opere antiche che probabilmente oggi non esisterebbero!


Tu parli come se pensassi che chiunque faccia cose che vadano fuori dal solito lavoro o la solita vita sia un delinquente...

Quando il mio compagno ha acquistato questi reperti (ha una passione sconfinata per le antichità, per la storia) ha deciso di investire i suoi risparmi in oggetti archeologici (poteva farlo in... che ne so...bot o altro)che fossero regolari, infatti ho pure spiegato come si svolgono le cose.San Marino tra l'altro è qua dietro....e comunque non è un reato comprare ad un'asta,in qualsiasi terra, straniera o meno (altrimenti non esisterebbero nemmeno le aste)oggetti controllati e ricontrolati anche dall'Italia! Se poi la soprintendenza che prima aveva detto "non ci interessano,è tutto regolare" gli prende che si vuole impossessare a qualunque costo di questi oggetti...lasciami dire che oltre all'incoerenza c'è qualcosa che non va.

Vuoi sapere comunque una cosa? Qui, nella città in cui vivo se non hai la tessera del partito al potere da 70 anni puoi morire!Se sei dell'opposizione non ne parliamo, e lo sanno e lo dicono tutti qui.

Anche per questo mi sono avvicinata ad un partito (ma non ho la tessera),ho assistito alle riunioni, alla campagna elettorale, so quali sono i problemi della gente perchè sono anche i miei (i miei genitori non hanno un lavoro, a volte stentano a comprare il pane), insomma, non sono quella che viene da una famiglia agiata che non sa cosa significa fare sacrifici....
Comunque mi sono accorta stando mooolto attenta che le schifezze, i compromessi, il solito "un po' a me e un po' a te" c'è in qualsiasi partito politico! Per questo vorrei rivoltare tutta la politica.

Ah...visto che non hai mai avuto problemi con l'agenzia delle entrate...mi sa non puoi sapere come operano...

Rignano, il processo non si azzera, il Csm fa tornare il giudice.
Il Palazzo dei Marescialli ha revocato il provvedimento che assegnava il magistrato ad una commissione di esame.

http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/ ... f=HREC1-11


La norma salva Berlusconi verrà ripresentata al Parlamento (come emendamento alla manovra economica?)

http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... ef=HRER1-1

PS: ma se è una norma necessaria (come detto dallo stesso B) perchè ritirarla e ripresentarla poi? E soprattutto, non l'hanno già fatta la riforma "epocale" del processo civile? Potevano inserirla prima, questa norma. O forse all'epoca non c'era ancora la condanna a 750 milioni?

Dalla striscia rossa de L'Unità di oggi:
"Berlusconi è come Vanna Marchi e Tremonti è il suo Mago do Nascimiento". Firmato, Capezzone (prima dello zompo marcorettiano)

INTERNI lunedì 25 luglio 2011, 08:40 Rovinati da Woodcock, il costruttore Sparaco: "Il mio impero in briciole per un pettegolezzo"
di Stefano Zurlo

Continua l'inchiesta del Giornale sulle persone rovinate dal pm. Il costruttore finito nell'inchiesta sulle tangenti Inail: "Un inquisito fece il mio nome e io mi trovai in galera. Sono stato assolto solo dopo sette anni". L'azienda fu commissariata: "Mi vietarono di partecipare agli appalti pubblici"
Quel che più lo fa soffrire è la morte dell’azienda di famiglia, la Sparaco Spartaco spa. «Vede, Wo­odocock - racconta Luigi Sparaco - avrebbe pure potuto convocar­mi a Potenza e farmi tutte le do­mande che riteneva opportune, poi se non gli avessi risposto, avrebbe fatto bene ad arrestarmi. Invece, in cinque minuti mi sono trovato in manette senza sapere nemmeno perché e la società, sballottata di qua e di là, non ha ret­to. Fatturavamo cento milioni l’anno,ora ci sono solo macerie.Il danno provocato da questa in­chiesta è irrecuperabile». Luigi Sparaco è un ingegnere di 68 anni e in pace con se stesso: «Or­mai non lavoro più, ma quando ri­pe­nso al passato mi viene un grop­po in gola. Tutto distrutto senza­al­cuna ragione e senza che nessuno mi abbia mai chiesto scusa».

Perché Henry John Woo­dcock chiese il suo arresto al gip di Potenza?
«C’era un’indagine in corso sul­­le tangenti all’Inail. Un tizio, inqui­sito a sua volta, aveva detto, forse per ingraziarsi il Pm, che io avevo regalato un appartamento al diret­tore generale dell’Inail Alberigo Ricciotti».

Un’accusa grave.
«Sì, ma quando Woodcock gli aveva chiesto di circostanziare l’episodio, lui aveva spiegato di non saperne nulla. Era una voce che aveva raccolto da qualche par­te, e se permette, tutta da verifica­re. Astratta. Vuota come una corni­ce senza quadro».

Quando fu ammanettato?
«Era il 2 luglio 2002. Bussarono alla porta, in cinque minuti finii in manette e mi ritrovai a Regina Coe­li, poi a Potenza».

Un’esperienza drammatica?
«Il carcere non mi ha turbato, anche se ci sono stato venti giorni, più due mesi agli arresti domicilia­ri. Il problema è il resto».

A che cosa si riferisce?
«Penso alle conseguenze. Il gior­no dopo il mio arresto tutti i gior­nali italiani hanno scritto articoli su articoli definendomi un corrut­tore, un imprenditore amico degli amici, uno che gonfiava i prezzi, una sanguisuga della pubblica amministrazione.Non c’eralimi­te alle calunnie, innescate da quel­­l’arresto senza fondamenta e due giorni dopo è stato ancora così e tre giorni dopo pure. Io ero in cella impotente, intanto la società an­dava a rotoli».

Non c’era solo lei sul ponte di comando della Sparaco Spar­taco.
«Eh no. Woodcock ha fatto com­missariare la società e in più ha ot­tenuto che noi non potessimo più lavorare con la pubblica ammini­strazione per un anno. In sostan­za, ci ha condannato a morte».

In concreto che cosa è accadu­to?
«Noi avevamo appena finito di costruire l’ospedale di Orbetello, un contratto da 35 milioni di euro, e l’Inail ha deciso di non pagare. O di pagare solo in parte, con gran­de calma. Contemporaneamente l’Inail ha fatto saltare il contratto che avevamo a Legnano e si è tenu­ta anche il terreno. Non c’era alcu­n­a possibilità di fermare questi ve­leni che circolavano ovunque. Il commissario faceva quel che pote­va, senza conoscere bene la no­stra situazione. A me piangeva il cuore perché la società fondata da papà qui a Roma nel 1940 aveva un curriculum di tutto rispetto: siamo stati noi a costruire gli uffici giudiziari di piazzale Clodio a Ro­ma, noi a realizzare l’ospedale ci­vile di Ancona, la Biblioteca nazio­nale di Roma, il porto turistico di Marina di Grosseto....

E potrei prose­guire. Tutto spazzato via».

Lei si sarà difeso.
«Ci ho provato. Ma la strada era in salita. Consideri che appena ar­rivato a Regina Coeli ho trovato proprio Ricciotti che mi ha urlato: “Ma lei è pazzo, perché inventa queste menzogne?”».

Aveva ragione?
«Ma no, gliel’ho già detto: era stato un mio subappaltatore a rife­ri­re la voce secondo cui io avrei re­galato la casa a Ricciotti».

Woodcock?
«Pure lui mi ha chiesto: “Ma do­v’è questo appartamento?“»

E lei?
«Gli ho risposto nell’unico mo­do possibile: “Guardi che un ap­partamento non è un pacchetto che si mette in tasca e si porta a ca­sa. Io non ho regalato niente a nes­suno. E questo Ricciotti non lo co­nosco, non l’ho mai visto, non so chi sia”».

L’ha convinto?
«Ma no. Il pm è rimasto della sua idea. Poi però Woodcock ha spedito le carte a Roma perché si è scoperto che la competenza non era sua».

E a Roma?
«Si è celebrato un processo. Len­to. Lentissimo, ma utile. Una peri­zia dopo l’altra si è stabilito che io non gonfiavo proprio niente. Al­tro che ricarichi del 20 o del 30 per cento. I margini erano strettissi­mi, risicatissimi».

E l’appartamento?
«Non c’era, gliel’ho già detto. Non c’era un bonifico, non c’era una telefonata fra me e questo Ric­ciotti. Non c’era niente. Non vo­g­lio dire che l’inchiesta sia stata so­lo un polverone, no quello no. Al­cuni funzionari dell’Inail hanno patteggiato, come anche un mio supappaltatore, e hanno restitui­to dei soldi, ma io non c’entravo per niente».

Alla fine lei è stato assolto.
«Dopo sette anni. Quando or­mai era troppo tardi. Il sipario è sceso sulla Sparaco Spartaco sot­to forma di concordato preventi­vo. Centinaia, dico centinaia di di­pendenti e di fornitori hanno per­so il lavoro. Una tragedia e una sto­ria imprenditoriale di successo bruciata sull’altare della frenesia investigativa. Sarebbe stato suffi­ciente un pizzico di prudenza in più. La procura generale non ha fatto ricorso e la sentenza è diven­tata definitiva, ma ormai l’impre­sa non c’era più. Di fatto è stato un verdetto postumo, anche se ero e sono ancora vivo».

Quanto le hanno dato come ri­sarcimento?
«Lo Stato ha fatto i suoi calcoli e poi mi ha dato un assegno di 11.557 euro per l’ingiusta deten­zione subita».

E per il resto?
«Per il restoniente. Un’impresa con sessanta anni di storia è stata rasa al suolo. Ma questo non inte­ressa a nessuno».

http://www.ilgiornale.it/interni/rovina ... comments=1


...prob se i giudici avessero una responsabilita' diretta certe cose sarebbero molto piu' rare,ora dopo errori grossolanii si nasconde la promozione,ma la meritocrazia e' un optional

Il processo Andreotti docet ..!

Infatti Papa x me, non gode tanto della presunzione d'innocenza o di non colpevolezza come sancito dalla costituzione ma in virtù del fatto di essere coinvolto in un indagine gestita dal pm woodcock.

ma la capitale di che?
Dei magna magna? Bisogna chiudere la dispensa.

Guarda che i Pretoriani non ci sono più da un pezzo (purtroppo!); facciamo come con i piemontesi? Due spari e ... addio Roma!

...certo che uno si preoccupa con tutti i danni che ha commesso c'e' poco da stare allegri....