L'interesse di Murdoch per La7 muove il titolo Ti Media
Il possibile interesse di News Corporation per Telecom Italia Media, anticipato da Il Sole 24 Ore, ha spinto ieri a Piazza Affari le azioni della società che controlla La 7: a fine seduta il rialzo è infatti stato superiore al 6 per cento.
Secondo le indiscrezioni pronto a valutare un investimento nella società, la cui maggioranza è in mano a Telecom Italia, ci sarebbe infatti James Murdoch, presidente di Sky Italia, mentre il padre Rupert, fondatore di News Corporation, sarebbe più prudente sul tema. Da Londra, ieri, fonte vicine a News Corporation hanno risposto all'agenzia Reuters con un «no comment».
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In realtà, il mercato italiano (dove è già presente con Sky) sembra interessare al colosso della comunicazione fondato dal magnare australiano, soprattutto in un momento come l'attuale che vede la concorrente Mediaset in una situazione di difficoltà e che, in aggiunta, vede aprirsi nuove prospettive con il digitale terrestre.
Ma il vero nodo da sciogliere, non solo per Murdoch, ma per tutti i soggetti che potrebbero avvicinarsi al dossier Telecom Italia Media, per il quale Mediobanca ha avuto un mandato esplorativo volto alla cessione, è il prezzo al quale potrebbe essere venduta la società che possiede tra le sue attività tv come La 7 e Mtv oltre ai multiplex per il digitale. Telecom Italia Media, con l'ammiraglia La 7, resta infatti una società in perdita che ha assorbito parecchie risorse al suo azionista, anche se l'impegno finanziario è stato inferiore nell'ultimo anno grazie a un miglioramento della raccolta pubblicitaria: le risorse di cassa bruciate sono diminuite da 130 milioni a 25 milioni dal 2008 al 2010. E chiunque vorrà comprarla dovrà, a propria volta, investire risorse per il rilancio e sul digitale terrestre.
Ecco perché, secondo alcuni analisti, la valutazione di un miliardo di euro (compresi i debiti) sembra eccessiva per una società che capitalizza in Borsa 326 milioni di euro.
Le tv del gruppo (quindi il 100% de La 7 e il 51% di Mtv) dovrebbero, in particolare, valere circa 400 milioni di euro: una valutazione che, secondo gli analisti, sarebbe fuori luogo, visto che il gruppo dovrebbe raggiungere il break even fra due anni.
Resta, dunque, da capire se la famiglia Murdoch, in questi giorni sotto un violento attacco politico in Gran Bretagna per una vicenda di intercettazioni illegali, sarà disposta a mettere sul piatto una somma di rilievo per assumere una posizione importante sul mercato televisivo italiano.
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