Cita:
sezione 9 ha scritto:
Consiglio a tutti di vedersi Pane e cioccolata. Così, tanto per rinfrescarsi la memoria di come eravamo trattati noi italiani dai bravi svizzeri. Da quei bravi porci di svizzeri, dico io.
Ma vabbè, come si sa noi siamo "dagos", non siamo bianchi ma mezzi negri, quindi...
Quello che dicevo io era diverso, e non c'entra un colpo con le idee pseudo-razziste del "alcuni popoli delinquono di natura". Faccio un esempio ancora più "scemo", così mi esprimo meglio. Condominio: secondo me non è "naturale" per un essere umano vivere in condominio. Le liti di condominio (e ricordiamoci che ci sono cause assurde sulle briciole di pane che arrivano dal piano di sopra) non sono causate dalla natura litigiosa delle persone, ma dall'ambiente alienante. Le città sono alienanti, vivere in mezzo a milioni di persone che non si conoscono è alienante: questo dicevo io. Se avessimo tutti a disposizione case grandi con ampi giardini (e distanza di "sicurezza" tra un vicino e l'altro") certe "pazzie" si vedrebbero di meno. Poi, ovviamente, incide la vita pregressa, l'ambiente familiare, la ricchezza e la cultura, ma secondo me, anche mille Ghandi incasermati litigherebbero come dei matti.
Lo so benissimo come sono stati trattati gli italiani in Svizzera, io c' ero.
Sono nato a Losanna nel cantone Vaud ( Svizzera francese ), i miei erano li per lavorare e per crearsi un loro futuro, li si sono conosciuti.
Un deputato Svizzero Tedesco si inventò un referendum contro gli stranieri che secondo lui portavano via il lavoro agli Svizzeri. Vuoi sapere come è andata?
Perse il referendum e gli italiani e gli spagnoli, offesi dalla poca riconoscenza, se ne sono andati. Sono stati sostituiti da Slavi e Turchi sino al punto da creare pentimento negli stessi rossocrociati.
Italiani e spagnoli erano casinisti ma corretti e rispettosi delle leggi svizzere, la stessa cosa non la si puo dire delle altre etnie.
Questo per far comprendere come l' adattarsi al paese che ti ospita, alla fine ti porta riconoscenza da parte degli autoctoni.
Adesso gli italiani che vivono in Svizzera, sono rispettati. C' è voluto tempo e pazienza, abbiamo sopportato umiliazioni, ma come dice un detto popolare : " Barcollo ma non mollo"
Si puo onestamente dire la stessa cosa degli stranieri che ci sono da noi?
Qualcuno buono c' è, ma purtroppo non sono la maggioranza e per questo possiamo ringraziare la cieca politica della sinistra, che con l' ipocrita scusa della solidarietà, ha solo cercato di sostituire la ormai persa classe operaia e solo per mero calcolo politico.
Solidarietà significa offrire dignità e noi non ne abbiamo abbastanza per tutti.
Io offrirò pane a chi me lo chiederà, che sia bianco o nero, ma non accetterò mai che mi vengano imposti modelli di società che sono lontani dalla mia morale.
Mio padre (pace all' anima sua) si è proposto con dignità al cospetto di una società che avversava gli stranieri, ha lavorato, si è impegnato e alla fine il risultato è stata la sua nomina come capo cantiere di una grossa impresa di costruzione Svizzera, la Cobal.
Caro sezione 9, evitiamo di essere ipocriti, la civiltà è una questione di intelligenza, guardiamo il mondo per quello che è, bello o brutto che sia. Se vogliamo costruire una civiltà, dobbiamo cambiare il modo di porci nei suoi confronti, il resto è fuffa.