Effetto PauliDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.
http://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_PauliL'effetto Pauli è una espressione gergale che si riferisce ad un misterioso apparente malfunzionamento di apparecchiature tecniche in presenza di certa gente, in particolare di fisici teorici. Il suo nome viene dal fisico austriaco Wolfgang Pauli.
L'effetto Pauli non è da confondersi con il principio di esclusione di Pauli, che è un fenomeno prettamente fisico.
A partire dal XX secolo, la ricerca fisica è stata divisa in "teorica" e "sperimentale", per cui la maggior parte dei fisici apparteneva ad uno di questi settori (o "modi di vedere" la fisica), mentre pochi fisici, come per esempio Fermi, si dedicarono ad entrambi gli ambiti. A causa della mancanza di competenze e di esperienza nel lavoro sperimentale, molti fisici teorici fecero delle scoperte in seguito a degli eventi accidentali (come ad esempio la scoperta della mauveina da parte di William Henry Perkin), ma nella maggior parte dei casi gli incidenti in laboratorio avevano conseguenze spiacevoli (sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista dei danni alla salute).
Pauli fu un fisico teorico, e in seguito a degli sfortunati eventi, gli fu attribuita la fama di guastare qualsiasi esperimento con la propria presenza. Così, per paura dell'"effetto Pauli", il fisico Otto Stern ammonì Pauli di non entrare nel suo laboratorio.
Un incidente avvenne nel laboratorio di fisica dell'Università di Gottinga. Uno strumento di misura costoso, senza alcun motivo apparente, smise immediatamente di funzionare. Il direttore dell'istituto informò dell'accaduto il suo collega Pauli, a Zurigo, asserendo scherzosamente che questo fosse dovuto all'effetto Pauli. Dopo si seppe che Pauli nel momento in cui era avvenuto il malfunzionamento stava rientrando a Zurigo da Copenhagen e si trovava alla stazione di Göttingen, aspettando una coincidenza. Il fatto è riportato nel libro di George Gamow: "I trent'anni che scossero la fisica" dove si afferma, inoltre, che l'effetto è tanto più forte quanto il fisico è talentuoso.
L'effetto Pauli, se fosse reale, potrebbe essere classificato come un fenomeno macro-psicocinetico. Wolfang Pauli, comunque, (secondo il suo biografo Enz) era convinto che l'effetto che portava il suo nome fosse reale; Markus Fierz, un suo collega e collaboratore, affermava "Lo stesso Pauli comunque credeva nell'esistenza dell'effetto". Poiché Pauli considerava la parapsicologia come un metodo indagine serio, quest'affermazione potrebbe essere in accordo con il suo pensiero scientifico.
Nel febbraio del 1950, quando si trovava all' Università di Princeton, il ciclotrone si incendiò, ed egli si chiese se questo Incidente fosse dovuto giusto a questo effetto Pauli, che prendeva da lui il nome. The Pauli effect at the foundation of the C.G. Jung Institute, Zurich in 1948 spinse Pauli a scrivere il suo articolo "Background-Physics", in cui egli prova a trovare relazioni complementari tra fisica e Profonda psicologia.
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