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MessaggioInviato: 26/07/2011, 11:36 
Pilota russo: "Aeronautica e KGB hanno frammenti di UFO"


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In questi giorni si è tenuto l'ottantesimo anniversario della nascita di Marina Popovich, ex colonnello delle Forze Aeree dell'ex Unione Sovietica, ingegnere e leggendario pilota colladuatore sovietico (107 record mondiali di volo su 40 tipi di velivoli). Nata il giorno 20 luglio 1931, è stata sposata con l'astronauta Papel Popovich, matrimonio poi finito con un divorzio.


E' sempre stata una battagliera in tema UFO, lottando strenuamente contro il muro di censura presente in quei determinati anni nell'ex Unione Sovietica. Tra l'altro, ha scritto alcuni libri sulla tematica tra cui "UFO sul pianeta Terra" pubblicato come prima edizione nel 2003 (ndr inedito in Italia).

Marina Popovich ha fatto parte della Commissione Studio Fenomeni Aerei Anomali presso la prestigiosa Accademia delle Scienze Russa.

Nel 1991 fece scalpore nell'opinione pubblica (ndr dichiarazioni oggi totalmente dimenticate) con delle affermazioni quanto meno intriganti. La Popovich ammise che "le Forze Aeree sovietiche e il KGB hanno a disposizione frammenti di cinque UFO precipitati. Il materiale è stato esaminato scientificamente e si è giunti alla conclusione che non potevano essere stati prodotti sulla Terra, utilizzando semplice tecnologia terrestre".

La Popovich, quindi, affermava che cinque UFO provenienti da altrove si erano schiantati sulla Terra e non erano di fabbricazione umana.

Inoltre, la Popovich elencava i cinque luoghi in cui si erano schiantati gli UFO: Tunguska (territorio di Krasnoyarsk), Novosibirsk, Tallinn (Estonia), Ordzhonikidze (Ossezia del Nord) e Dalnegorsk (territorio di Primorye).

Anche la pluri decorata aviatrice russa è stata testimone di avvistamenti di UFO. Tra cui ricorda quello accaduto nel 1983.

In quell'anno era in escursione sul Pamir con la figlia Oksana (all'epoca quindicenne). Mentre erano in quelle zone, Oksana urla: "Guarda, voltati!".

Sopra la gola di Varzob era presente un oggetto rotondo, stazionario, luminoso.

Andarono quindi nella direzione dell'oggetto. Una volta avvicinatosi videro che l'UFO aveva la forma di un classico "piatto", che in pochi secondi scomparve dietro ad una collina.


Traduzione, adattamento e sintesi a cura di Antonio De Comite

Fonte

Pubblicato da Centro Ufologico Ionico

http://centroufologicoionico.blogspot.c ... hanno.html



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 26/07/2011, 12:06 
ciao u-555 pure il marito astronauta e'noto ufologo se non erro,a lui furono inviati dossier relativi agli (nlo)ex sovietici


TUTTI I SEGRETI DEL KGB

Dossier riservato dei servizi segreti dell'ex URSS sugli NLO (UFO), inoltrato nel 1991 al cosmonauta Pavel Popovich. Tutti i precedenti e una selezione della casistica ufficiale russa.

Agli inizi di febbraio del 1994 i servizi di Intelligence sovietici avevano cominciato ad aprire i propri archivi e, con molto senso pratico, a venderne il materiale; in particolar modo alla CIA americana venivano svenduti i dossier sugli UFO. Si veniva così a sapere che nel 1965 ad Hanoi, per esempio, la contraerea sovietica aveva fatto fuoco contro un UFO in piena guerra del Vietnam e che addirittura l'UFO avrebbe risposto al cannoneggiamento con un raggio luminoso provocando duecento morti. (1) A parte ogni smentita, rapporti del genere sono stati sinora custoditi negli archivi dell'"Apparato", termine con il quale si indicano in gergo tutti i servizi segreti dell'ex URSS. L'Apparato ha sede in un enorme edificio di via Lubjanka a Mosca. Al quarto piano dello stabile c'è il quartier generale del vecchio KGB. Nel medesimo edificio si trova lo "Zapisky" (Informazioni), il repertorio centrale dell'Intelligence, un servizio di archivi unico al mondo.
Là giacciono anche gli incartamenti sugli UFO, inviati dalla direzione del GRU (Glavnoie Razvedyvatelnoie Upravlenye), una sezione speciale del KGB il cui compito è quello di assicurare la protezione dei segreti militari. I documenti UFO raccolti pare si riferiscano a rapporti segretissimi sulla concreta possibilità dell'esistenza di una civiltà aliena interessata al pianeta Terra.

STALIN E L'ECO DI ROSWELL IN URSS
Già Stalin, avendo saputo del caso di Roswell nel 1947, aveva cominciato ad interessarsi all'argomento, commissionando un rapporto al responsabile dei primi programmi spaziali Serghiei Koroliev, al matematico Mytislav Keldish, al chimico Alexandr Topciep e a Igor Kurciatov, uno dei padri dell'atomica sovietica. Il verdetto di Koroliev era stato singolare: "Gli UFO non sono un'arma misteriosa degli avversari occidentali dell'URSS e dunque non rappresentano un pericolo per la sicurezza della patria". (2) Se dunque gli UFO non erano americani e quindi terrestri, chi li guidava? Esseri di altri mondi. Ciò che forse poteva essere in contrasto con la religione cristiana, non lo era con il materialismo dialettico. Infatti Marx addirittura prevedeva l'esistenza di altre intelligenze, e anche Mao ne era convinto. E il "cosmista" Bogdanov, celebre romanziere amico di Lenin e ideologo del bolscevismo, vagheggiava perfino una futura realizzazione del comunismo su Marte, chiamato "Stella rossa" (e di una stella rossa le armate sovietiche non portavano il simbolo sul berretto?). Altro cosmista comunista fu poi Platonov, i cui romanzi influenzarono il padre della cosmonautica (segretamente spiritista) Konstantin Ziolkovsky ed il geochimico Vernasky, nelle cui opere si trovano molti brani che preconizzano un'epoca "noosferica" di prossima venuta. Combattuto da Stalin, l'approccio del cosmismo ridivenne pubblico all'epoca dei voli spaziali e della distensione. E forse non è azzardato pensare che proprio la credenza nell'esistenza di altre vite extraterrestri abbia in buona parte incentivato i voli spaziali. Con il sogno inconfessato di portare il marxismo nell'universo. Il Vaticano, in fondo, suggerisce di fare la stessa cosa con il Cristianesimo (3) e non è forse casuale che il primo astronauta sovietico, Gagarin, nel corso del suo viaggio salutasse proprio Nikolai Roerich, noto pittore teosofista e cosmista. (4) Per contro, per molti anni negli ambienti scientifici sovietici la versione ufficiale sugli UFO fu che si trattasse di fenomeni naturali sconosciuti, versione, questa, costantemente ribadita dall'accademico Yuri Platov, articolista di "Selskaya Zhyzn" o Vita Agricola (5) e talvolta come prodotto della decadente mentalità capitalistica (per il ministro degli Esteri Molotov).

MINACCE ALL'UFOLOGO BORIS SHURINOV
Quantunque Gromyko e Rogers si fossero segretamente accordati per passarsi nel 1971 tutte le informazioni sugli UFO (6) e sebbene nel 1955 agenti del KGB e della CIA, riuniti a Ginevra, già avessero concordato un piano analogo, (7) per il regime gli UFO non potevano esistere. O meglio, non dovevano esistere agli occhi della popolazione. In realtà lo Zapisky continuava a ricevere dossier e in alcuni casi, come dopo l'avvistamento di UFO sopra Petrozavodsk, il 20 settembre del 1977, gli agenti segreti erano intervenuti violentemente per far tacere i testimoni e confiscare tutte le evidenze del fatto (foto, vetri fusi dal calore dell'UFO a bassa quota). Ora, più recentemente, il KGB ha venduto importanti dossier alla CIA, forse in virtù degli accordi del 1955. Secondo l'ufologo sovietico Boris Shurinov tali dossier contenevano importanti informazioni tecniche. Dopo aver svelato al "Mufon UFO Journal" e alla stampa americana e italiana la verità, Shurinov si è visto minacciare di morte per iscritto e, verso la fine di aprile del 1994, qualcuno ha tentato di bruciargli, con della benzina, la porta di casa. (8) Chi? Non si sa, ma è ovvio pensare al KGB che, al contrario di quanto si pensa, non è scomparso né è certo stato abolito, ma semplicemente si è trasformato. La denominazione odierna è FSB (Servizi di Sicurezza Federali). Il 23 dicembre 1993 il presidente Yeltsin annunciava l'abolizione dell'ultimo bastione del totalitarismo sovietico, il Ministero della Sicurezza, che per 75 anni, di pari passo col KGB, aveva spiato la vita dei sovietici. Pure, dei dipartimenti di quel ministero, è rimasto più che mai attivo il controspionaggio estero. "Per proteggere i nostri interessi nazionali", ha ribadito Boris Yeltsin. (9) E già in aprile il KGB aveva convocato una conferenza stampa ove alcuni responsabili quali il colonnello Alexandr Zhilin del dipartimento investigativo ed il generale Andrei Bykov, viceministro alle Telecomunicazioni, avevano denunciato il grave deficit, di mezzi e di uomini e avevano cercato di sfatare il mito della potenza del servizio segreto. Negando ad esempio di avere migliaia di spie ed informatori e lasciando intendere di essere meno fiscali di quanto sinora pensato. (10) Come mai allora il reporter del "Baltimore Sun", autore di una clamorosa intervista ad uno scienziato che si occupa di armi chimiche, era stato interrogato per la seconda volta, il giorno precedente, nella prigione di Lefortovo dal KGB? E per quanto riguarda quest'ultimo, non è forse vero che dietro le oltre 25 morti inspiegabili dei ricercatori inglesi della Marconi, impegnati in studi sugli UFO e sullo Scudo Spaziale, ci fosse la "Ionga manus" di Mosca? (11) Questo è quanto sinora accaduto dietro le quinte.

L'OPERATO DI ZHIGEL E KAZANTSEV
Ufficialmente gli scienziati, disinformati dal regime, si sono mantenuti scettici sull'argomento, più o meno come con i loro colleghi americani. Il 1967 però ha rappresentato un momento di rottura di questa tendenza. Un decreto governativo del 18 ottobre, difatti, dava vita alla Commissione Cosmonautica dell'URSS un organismo incaricato di studiare gli UFO. Cosa poteva aver prodotto un simile cambiamento? Le pressioni di due scienziati e ufologi convinti, i professori Felix Zhigel e Alexandr P. Kazantsev, entusiasti dell'ipotesi aliena e convinti che gli UFO ci avessero già visitato nella preistoria, probabilmente manipolando la nostra evoluzione. I due facevano così parte della Commissione, presieduta da Anatoli Stolyarov, generale delle Forze Aeree e dal dottor A.Tikhonov suo segretario.

UFO E ACCADEMIA DELLE SCIENZE SOVIETICA
La riuscita di una grande iniziativa era in parte merito di Zhigel che, in agosto, si era incontrato a Praga con i colleghi russi e americani, al Congresso dell'Unione Astronomica Internazionale. Là Zhigel, un po' a sorpresa, aveva dichiarato ad un giornalista sovietico che da più di 20 anni erano stati segnalati UFO sui radar e che parecchie celebrità del Paese erano state testimoni dell'evento. Per questo Zhigel ne aveva approfittato per chiedere una cooperazione internazionale. Dato che lui ed i suoi collaboratori possedevano già 200 rapporti. Sull'onda dello scandalo causato, il governo fu costretto a costituire una squadra di 20 scienziati, mentre la Polonia aderiva al progetto, creando una rete fra le stazioni meteo locali ed extranazionali. Per Zhigel "la documentazione raccolta suggeriva che il fenomeno UFO fosse reale e che non potesse essere scambiato per alcun fenomeno naturale conosciuto, tipo i fenomeni ottici dell'atmosfera". I risultati della Commissione del 1967 furono però molto elusivi (l'omologo ente diretto in USA dal Prof. Condon seguirà le stesse tracce), specie dopo l'episodio che segue.
Stolyarov, nel corso di una trasmissione televisiva, aveva mostrato numerose foto di UFO riprese da aerei; una di queste mostrava un ordigno circolare sormontato da una cupola. Ci si sarebbe aspettati un incentivo agli studi ed invece poco dopo il generale abbandonava misteriosamente le ricerche. Dicendo di essere malato. Il colpo mortale alla Commissione arrivò più tardi, quando il professor Kostantinov, vicepresidente dell'Accademia delle Scienze, dichiarava alla Pravda: "L'Accademia ha studiato il problema da vicino, in relazione alle apparizioni, prendendo in esame quanto scritto dai giornali e commentato dalla televisione sovietica sugli UFO e ha concluso che la propaganda fatta in URSS a proposito dei pretesi dischi volanti non ha nulla del carattere proprio della scienza: queste invenzioni non hanno alcuna base di serietà; gli oggetti osservati hanno un'origine ben conosciuta..."
Quale? Quel che è certo è il fatto che nel 1979 l'Accademia delle Scienze dell'URSS realizzava lo studio statistico L'OSSERVAZIONE DEI FENOMENI ATMOSFERICI ANOMALI IN UNIONE SOVIETICA, curato dai Prof. L. M. Ghindilis, D. A. Menkov e I. G. Petrovskaya dell'Istituto di Studi Cosmologici di Mosca sulla base dei dati raccolti fra il 1959 e il 1979 dal Prof. Zhigel; e che 10 anni dopo, a seguito di un ondata di segnalazioni senza precedenti, il muro del silenzio sul problema veniva finalmente sbrecciato oltre cortina.
Il crollo dell'URSS ha fatto il resto.

NOTE:

.


DOCUMENTI
Con questa lettera, firmata dal gen. Sciam, il KGB invia al cosmonauta Popovic un dossier militare di rapporti UFO in URSS.

LETTERA DI ACCOMPAGNAMENTO DEL DOSSIER

KOMITET GOSUDARSTEVENNOI BEZOPASNOSTI SSSR
KGB (Comitato per la sicurezza dello Stato dell'URSS)

24-10-91 - n.1953/sc
Mosca

Al Presidente dell'Unione
delle Associazioni Ufologiche
cosmonauta-aviatore dell'URSS
Pavel Romanovich Popovich

n. 5-53 del 24-9-1991

Egr. Pavel Romanovich,

Il KGB non si occupa in modo sistematico della raccolta e analisi delle informazioni sui fenomeni anomali (quali i cosiddetti oggetti volanti non identificati). D'altronde, anche il KGB dell'URSS si muove nei confronti di organizzazioni diverse e di enti civili di informazioni circa le informazioni di tali fenomeni.
Vi inviamo in copia del materiale di interesse. Questo materiale è stato precedentemente inviato al ZNII (Istituto Nazionale Centrale Informazioni) per la costruzione di macchine della città di Kaliningrad.

Nota bene: Su tali testi, in 124 pagine, non c'è vincolo di segretezza se non limitatamente all'Ente Originatore mittente.

il Vicepresidente del Comitato di Presidenza del KGB


(firmato) N. A. Sciam


ALLEGATO/ Indice
EPISODI DI OSSERVAZIONI ANOMALE SUL TERRITORIO DELL'URSS FRA IL 1982 E IL 1990.
In allegato si trasmettono informazioni su episodi di osservazione anomale riscontrate su zone militari nelle seguenti località:


LOCALITÀ: DATA: PAG.:

Città di Pietropavlosk 20 ottobre 1982 3

Città Kupska, Voronezh 17 ottobre 1983 24

Yelzi Comunità locale di Ghiuze 13 febbraio 1985 34

Zona di Khabarovsk 23 maggio 1985 39

Zona di Primorsk 12 novembre 1985 42

Città di Magadan 25 novembre 1985 50

Penisola di Tiksi 14 agosto 1987 56

Città di Mineralnie Vodi 14 dicembre 1987 60

Città di Nievinnomsk 30 dicembre 1987 73

Regione della Kamciakta 1987-88 75

Città di Khabarovsk 6 maggio 1988 78

Città di Magadan 1 ottobre 1988 85

Città di Soci 26 luglio 1989 87

Città di Kapustin Yar 28 luglio 1989 92

Città di Astrakan 28 settembre 1989 111

Zona di Magadan 21 ottobre 1989 120

Zona di Vladimir 21 marzo 1990 123




COMUNICAZIONE
circa le osservazioni di fenomeni anomali nella regione di Píetropavlovsk.
Nella zona dell'aeroporto di Pietropavlovsk-I
in Kamciatka (20 ottobre 1982).

Sopra l'aeroporto di Pietropavlovsk-I (Penisola di Kamciatka), il 20 ottobre 1982, a causa delle pessime condizioni meteorologiche a Magadan, veniva all'atterraggio l'aereo IL-62, matricola no. 86457 (numero di volo 206) del Gruppo di Produzione Riunito dell'Aviazione Nazionale, che compiva il volo 63 Mosca-Magadan (Russia Europea-Estremo Oriente Siberiano sul mare di Okhotsk).
All'arrivo all'aeroporto di Pietropavlovsk-I, l'equipaggio osservava l'apparizione, incontro e parallelamente alla sua rotta, di un oggetto luminoso, che si muoveva a velocità ed altezza variabili, i cui spostamenti erano accompagnati da smaglianti bagliori di luce. Al termine del volo, il comandante dell'equipaggio Vasilievikh fece rapporto scritto sul "Giornale dei rapporti KVS" circa il funzionamento degli strumenti radiotecnici e dei servizi dell'aeroporto di Pietropavlovsk-I.
Dopo l'atterraggio dell'aereo, anche due addetti avvistarono questo oggetto: uno civile e l'altro militare, che si trovavano nel settore KDP dell'aeroporto (torre di controllo). Allo scopo di verificare e documentare il fatto in questione furono raccolte da noi le dichiarazioni di 4 membri dell'equipaggio dell'aereo e di due controllori, nonché i dati del servizio meteorologico; sono state fatte copie delle registrazioni su nastro magnetico delle conversazioni dell'equipaggio dell'aereo con il gruppo dei controllori. Fu anche confiscata la cassetta del magnetofono di servizio "MARS BM" dell'aereo con le registrazioni dei colloqui tra i membri dell'equipaggio negli ultimi 30 minuti di volo e furono prese informazioni circa l'assenza a bordo di possibili installazioni speciali. Come risultato fu accertato che il 19 ottobre 1982, alle 19:29 (ora di Mosca), un aereo IL-62 aveva sorpassato il punto di controllo di Soboliev ad una altezza di 11.400 metri e si accingeva alla discesa, dirigendosi verso l'aeroporto di Pietropavlovsk­I.
Alle 19:32, alla distanza di 120-130 Km dall'aeroporto, il comandante pilota KVS M. P. Vasilievikh notò all'altezza di 7.200 metri, a sinistra in basso e ad un angolo di 45°, due lampi abbaglianti e luminosi di luce turchino-chiara, che sembravano fari anticollisione di un aereo. Giudicando la situazione come un avvicinamento pericoloso, Vasilievikh lampeggiò verso il misterioso traffico con i propri fari e comunicò l'accaduto ai controllori KDP dell'aeroporto di Pietropavlovsk-I. Il controllore KDP S. A. Karikov, sapendo che non c'era altro traffico nella zona e tramite il servizio PVO (Difesa Contraerea), informò di ciò il KVS Vasilieivikh.
L'equipaggio confermò tuttavia che aveva sotto controllo l'oggetto. Inoltre, il navigatore dell'equipaggio, A. I. Bondariev e l'istruttore di navigazione del distaccamento di volo 206, M. D. Skubko, per tutto il tempo di osservazione dell'oggetto, avevano tentato di avvistarlo sul radiolocalizzatore ma inutilmente. L'oggetto mostrava lampi abbaglianti della durata di 3-5 secondi con pause di 25-30 secondi ed è stato osservato dall'equipaggio per circa 12 minuti. Alle 19:55 l'equipaggio cessò di osservare l'oggetto, concentrandosi sulle manovre per l'atterraggio dell'aereo. Per tutto il periodo dello stazionamento dell'oggetto nella zona di visibilità ala parte dell'equipaggio, la radio e gli equipaggiamenti luminosi funzionarono normalmente senza intoppi. Ciò vale sia per gli equipaggiamenti dell'aereo che per quelli dell'aeroporto. Il controllore KDP S. A. Karikov, ricevendo dall'equipaggio dell'aereo informazioni circa l'oggetto, tentava di localizzarlo visualmente dal tetto del KDP (torre). La visibilità era eccellente e l'aereo si vedeva perfettamente, ma Karikov non riuscì ad osservare l'oggetto estraneo. Circa 8 minuti dopo l'atterraggio dell'aereo, Karikov avvistò verso nord, esattamente nella direzione della pista, una luce abbagliante, che ricordava le luci anticollisione di un aereo. Per 3 minuti Karikov osservò 6 luci, il cui colore cambiava dal rosa-rossastro al rosa. L'oggetto si muoveva dapprima verso ovest, poi verso nord-ovest. Karikov richiamò verso l'oggetto l'attenzione dell'aspirante Tchaplighin, il quale fece in tempo ad avvistare due luci. Il comandante dell'equipaggio, M. P. Vasilievikh, in un'intervista, raccontò che volava verso la Kamciatka già da 6 anni e che mai aveva visto alcunché di simile, pur avendo volato nelle più diverse condizioni.
Il servizio meteorologico dell'aeroporto, in coordinamento con il Centro Regionale Meteorologico, afferma che non c'era stato alcun avvistamento insolito nell'atmosfera sul corridoio aereo Soboliev-Elizov. Non si erano notate nemmeno condizioni per attività temporalesca, né forti elettrizzazioni delle masse d'aria. Il 20 ottobre, alle 16:30, il traffico 86457 cominciava il rullaggio di partenza verso Magadan. A seguito della comunicazione della scoperta di scorie anomale nell'olio dei sistemi idraulici, il volo venne ritardato per accertamenti. Il 25 ottobre, a seguito di interventi di manutenzione, furono scoperti seri guasti alla palettatura delle turbine di entrambi i motori.
Oltre a ciò uno di essi risultò del tutto fuori uso. In un rapporto preliminare della commissione l'ingegnere capo del DBU GA, Gh. I. Martinov, sostenne che le avarie alle palette si erano verificate a causa di un arresto della lubrificazione durante il decollo dell'aereo nell'aeroporto moscovita di partenza di Domodiedov.

COMUNICAZIONE
circa le osservazioni di fenomeni anomali nella regione di Kapustin Yar (*)
NOTA: (*) Località sede di una base di lancio per veicoli spaziali dell'URSS e di un poligono missilistico, sita nella Regione di Astrakhan (Mar Caspio) in prossimità del Volga.

RAPPORTO
Si rende noto che nel periodo fra le ore 22:12 del 28 luglio 1989 e le 01:30 del 29 luglio 1989, (censura) militari sovietici, delle unità dell'esercito (censura) a Kapustin Yar nella Regione di Astrakhan, segnalavano oggetti volanti non identificati nella direzione del (cancellato) reparto e delle basi in smobilitazione (censura) determinati reparti situati a (censura). Frequenti le segnalazioni dalla steppa intorno alla città di Kapustin Yar verso nord-est, rispettivamente a 45 e 30 Km di distanza. I militari hanno trasmesso al Centro di osservazione degli NLO (UFO) nel periodo fra le 22:12 e le 23:55 del 28 luglio 1989.
Come segue dai resoconti dei testimoni oculari essi hanno avvistato dapprima 3 oggetti ad una distanza di 3-5 Km Le basi militari smobilitate, che si trovano rispetto al PDRZ a circa 15 Km, hanno avvistato gli UFO dalle ore 23:30 fino alle 01:30 del 29 luglio 1989 a distanze variabili da qualche chilometro fino a 300 metri. Risulta dagli interrogatori dei testimoni dello stabilimento che le segnalazioni esterne circa l'avvistamento UFO descrivono: un "disco" del diametro di 4-5 metri, nella sua parte superiore di forma semisferica, luminoso, che si muoveva talora improvvisamente, in silenzio, abbassandosi e planando verso il terreno ad una altezza di 20-60 metri (particolari nelle dichiarazioni testimoniali).
Il Comando Sovietico (censura) Unità Militari (censura) (poligono BVS, città di Akhtubinsk) di distruggere dopo dettagliati esami, (censura) non lungi, onde non consentire una presenza a distanza ravvicinata di aerei in transito.
I testimoni oculari confermano le ottime condizioni meteorologiche locali del momento.
(senza firma)

Allegati
RAPPORTO
Io, sottufficiale Voloscin Valeri Nikolaievitch, faccio rapporto che alle 23:20 del 28 luglio, trovandomi al cambio del turno di servizio delle comunicazioni, ho ricevuto l'informazione dall'addetto del centro di telegrafia com. Tchernikov Anatoli Botisovitch, circa il fatto che sopra il reparto militare (censura) nel corso di più ore era rimasto sospeso un oggetto sconosciuto che egli definiva un disco volante. In aggiunta Tchernikov A .B. raccontava che questa informazione gli era giunta dal com. Savartzev del gruppo operativo mediante comunicazione (censura).
A Savartzev questa informazione era giunta da (censura). Secondo le parole di Tchernkov questo oggetto sembrava osservare il PDRZ in quanto era a due chilometri da (censura). Dopo questa conversazione telefonai al comandante Savartzev, il quale confermò di aver ricevuto l'informazione e mi propose di salire in alto nel tentativo di vedere questo oggetto. All'incirca alle 23:30 uscii dall'edificio con il soldato semplice Tischaiev D.N. e mi arrampicai sulla prima sezione della torretta dell'antenna, a circa sei metri dal suolo. Il soldato semplice Tischaiev era vicino a me.
Appena salimmo sulla torretta feci notare al soldato semplice Tischaiev che sul lato (censura) alla nostra destra volava silenziosamente un certo oggetto. Tischaiev commentò che lo vedeva. Nel cielo notturno era distintamente visibile un potente faro luminoso che ricordava una fotoelettrica. L'oggetto volava verso le attrezzature ausiliarie (circa a cinque chilometri dal posto di osservazione) e si dirigeva verso il deposito degli armamenti missilistici (circa a 300 metri dal posto di osservazione). Sorvolando tale deposito, l'oggetto vi planò sopra, poi si abbassò ad una altezza di circa 20 metri.
Contro il cielo notturno la sua sagoma era visibile e tutto il corpo irradiava una luce verde pallida, simile alla luminescenza del fosforo al buio. L'oggetto si presentava come emisferico nella parte superiore.
Il diametro del disco era di circa 4-5 metri. Inoltre, quando l'oggetto si abbassò sopra i depositi missilistici, dal punto da dove proveniva il bagliore si accese un raggio di luce violenta che prese a girare tutt'intorno, soffermandosi ai margini di una installazione. Osservai 2-3 giri del raggio, che era distintamente visibile sullo sfondo del cielo ed emanava dall'oggetto, nonostante non riuscissi a scorgere la chiazza luminosa sulle costruzioni e sul terreno (sebbene ad un certo momento il raggio apparisse come una macchia).
Il moto del raggio durò per qualche secondo, poi scomparve; l'oggetto, continuando a scintillare, si avviò verso una zona residenziale adiacente. Dopo di ciò ho visto l'oggetto sospeso sopra le installazioni della ferrovia. Quindi a questo punto l'oggetto nuovamente ritornò sui depositi missilistici e fu osservato sopra di essi ad una maggiore altezza (60-70 metri).
In questo momento, presso di noi, anche l'intero corpo di guardia montante e il capo delle guardie osservavano l'oggetto. Alle 01:30 volò via verso la città di Akhtubinsk e scomparve alla vista. I suoi lampeggiamenti non erano stati periodici, come se fosse stato mandato per fare fotografie.
Gli spostamenti dell'oggetto non erano stati uniformi: talora velocemente di lato, o verticalmente (segue una pagina scritta a mano, con disegno dell'UFO, pressoché illeggibile, che risulta però trascritta nel documento) e talvolta planando dolcemente. Ho osservato tutto ciò chiaramente dalle 23:30 fino alle 01:30. Posso rappresentare come mi sia apparso l'oggetto mediante il disegno.

NOTA Il raggio e le luci si propagavano per tutta la zona.
(Firmato) L'addetto di servizio alle comunicazioni Sottufficiale Voloscin V. N. 31.07.89

COMUNICAZIONE
circa le osservazioni di fenomeni anomali effettuate dall'aeroporto di (censura) nella regione di Khabarovsk al confine cinese (23 maggio 1985)

DICHIARAZIONE
Lo Stormo Bombardieri (censura) stava eseguendo le missioni di volo prefissate quando un NLO (UFO) fu avvistato dalla torre di controllo di (censura) alle 22:35. Era di forma ellittica e di colore arancio pallido. L'oggetto si muoveva silenziosamente ad una quota di 2.000-3.000 metri e a una velocità di circa 600 Km/h da ovest a est.
Questo ellissoide era circondato da un alone di luce. Gli schermi radar non mostravano alcuna traccia dell'oggetto. Non è stato registrato alcun tipo di influenza sui materiali o sul personale.
L'avvistamento si è protratto per 13 minuti. Il suo volo era interrotto da abbassamenti di quota e da periodici stazionamenti a mezz'aria. Due ore dopo un oggetto simile fu avvistato per 10 minuti. Nostri aeromobili a lungo raggio sono transitati su di esso ad una quota di 800-1.200 metri. L'UFO emetteva raggi di luce sia nella parte superiore che inferiormente. I raggi emessi nella parte inferiore erano più luminosi.
(Firmato) Comandante di Volo Colonnello Alifanov V.

COMUNICAZIONE
circa le osservazioni di fenomeni anomali effettuate fra il Dicembre 1987 e il Settembre 1988 nella base missilistica di (censura) in prossimità del Vulcano Shiveluch (Kamciatka)

DICHIARAZIONE
Il personale militare dei posti di osservazione bilaterale ha avvistato sistematicamente oggetti volanti non identificati di forma sferica. In particolare, essi apparivano come dei piccoli fuochi che si alzavano lentamente cambiando di colore dal rosso al bianco. Gli avvistamenti sono durati da 30 secondi fino a 7 minuti. Uno dei nostri ufficiali ha suggerito che il loro manifestarsi fosse da mettere in rapporto ai vari lanci di esercitazione di missili previsti. Egli ha intatti notato che gli UFO non apparivano quando l'orario dei lanci veniva alterato. Comunque, sfere volanti delle dimensioni di un pallone da calcio furono anche avvistate senza alcuna relazione alle operazioni di lancio, come nel caso del 16 dicembre 1987, un'ora dopo che per un incidente la testata da guerra di un missile era caduta al suolo. Una sfera arancione si muoveva lentamente e silenziosamente da nord a sud. Era una giornata di gelo e con totale assenza di vento. Il 21 dicembre 1987 la sfera comparve alle 19:00 mentre il lancio ebbe poi luogo alle 22:00. Il giorno dopo non vi furono operazioni di lancio. Nondimeno, la sfera apparve alle 18:35. Pulsava, cambiando la propria colorazione dal rosso al blu al bianco. Il 26 luglio 1988 una sfera dai contorni indefiniti fu avvistata immediatamente dopo il lancio. La situazione si ripeté la notte fra il 9 e il 10 Settembre 1988. Stavolta l'UFO apparve 5 minuti prima del lancio. Era una sfera argentata con dimensioni apparenti superiori a quelle della Luna piena. L'oggetto scomparve subito dopo il lancio.
L'operatore radio notò un peggioramento nelle trasmissioni durante il passaggio alle onde ultra-corte. Le strutture anti-aeree e le strumentazioni radio del complesso di controllo non hanno registrato nessun oggetto volante non identificato. Di conseguenza per i fenomeni osservati gli specialisti hanno suggerito le seguenti ipotesi:
a) concentrazioni sferiche di cariche elettriche atmosferiche;
b) palloni illuminati dai raggi del sole al tramonto;
c) ologrammi prodotti dall'incrociarsi di raggi laser;
Questi suggerimenti sono puramente teorici. Non vi sono elementi per ritenerli fondati.
(Firmato) (censura) Comandante dell'Unità.

COMUNICAZIONE
circa le osservazioni di fenomeni anomali effettuate nella zona della città di Vladivostok sul Mare del Giappone
(3 novembre 1985)

DICHIARAZIONE
Alle 20:30 dopo una battuta di caccia alle foci del fiume Razdolnaya, salii sulla mia barca a motore "Dniepr", ormeggiata, azionandone il motore "Vikhr". Questo si avviò dolcemente e senza il minimo problema. In quel momento notai un NLO (UFO) che si muoveva a grande velocità da nord a sud ad una altezza molto superiore a quella propria degli aerei. Sembrava comunque più grande di una stella e proiettava un raggio di luce verso terra leggermente inclinato. Il raggio era piuttosto lungo, eppure non toccava il suolo dissipandosi a mezz'aria.
Quando l'UFO ci volò sopra più vicino, il motore della barca si spense. Tirai il cordone di accensione dopo aver prima rimboccato la benzina e aumentato il gas.
Il motore si accese, ma mentre funzionava avevo notato una luminescenza provenire dalla base delle bobine attraverso le quali passano i cavi ad alto voltaggio collegati alle candele di accensione dei cilindri superiore e inferiore. E la luminescenza alla base della candela superiore era maggiore dell'altra.
5 o 7 secondi dopo il motore si arrestò improvvisamente e senza alcun calo di potenza. In quel momento l'UFO si trovava esattamente sopra la barca. Dopo che l'UFO si era spostato un po' di più verso sud in direzione di Vladivostok, il mio compagno A. Khripunov e io notammo al di sopra di esso un satellite artificiale. Sia l'UFO che il satellite si muovevano all'incirca alla stessa velocità e nella stessa direzione. Quando l'UFO si avvicinò a Vladivostok il suo raggio scomparve e lo stesso oggetto non fu più visibile.
Il satellite invece continuò il suo spostamento, ed era chiaramente visibile nel cielo sebbene fosse molto più piccolo dell'UFO.
Risalimmo in barca e la allontanammo dalla riva. Per quanti tentativi facessimo il motore non si avviava. Il vento e la corrente portarono la barca sulla riva opposta. Una volta in secca feci un altro tentativo di accendere il motore: cambiai le candele, ma il carburante si riversò sia sul primo che sul secondo paio. Cambiando il secondo paio di candele notai che non davano scintilla. Usammo perciò i remi per raggiungere la foce del fiume e scegliere un posto per riposarci.
Laggiù esaminai attentamente il motore. Pulii allora i contatti di tutti i circuiti, sostituendo parte dei fili elettrici e dei cavi ad alto voltaggio.
Una debole scintilla comparve nel cilindro inferiore: la scintilla compariva periodicamente quando il volano girava: una volta, dopo vari tentativi infruttuosi. Non scoccava invece ancora alcuna scintilla sul cilindro superiore. Decidemmo di remare, sperando di incontrare qualcuno.
Incontrammo alcuni pescatori solo alle 09:00 di mattina che ci diedero una loro vecchia bobina. Verificai ancora tutti i contatti. Nulla era cambiato nel cilindro inferiore. La scintilla era debole e compativa a singhiozzo. Quando cambiai la bobina il cilindro superiore non dava scintilla, però senza candela la scintilla si scaricava nella mano. Quindi presi una dinamo magnetica di scorta che avevo già provato di notte, la misi in una piccola caldaia, chiusi il coperchio e la surriscaldai per mezz'ora su un fornello a petrolio. Poi la misi al suo posto. Dopo il primo giro del volano avvertii nella mano il forte colpo della scintilla. Sistemai allora i contatti, collegai le candele, le misi a massa e vidi che finalmente funzionavano entrambe. Avvitai le candele, schizzai in entrambi i cilindri un po' di carburante pulito per una partenza più facile e infine il motore si accese al primo colpo.
Erano ormai le 15:00; quarantacinque minuti dopo eravamo a Vladivostok.
(Firmato)
Capitano di Corvetta della Marina Sovietica V. Alexandrov

COMUNICAZIONE
circa le osservazioni di fenomeni anomali nella zona della città di Soci (Mar Nero)
(26 luglio 1989)

RAPPORTO
Inoltriamo l'interpretazione del controllore al Servizio Movimentazione dell'aeroporto di Soci, Stiepanian R. Kh. e la trascrizione delle radiocomunicazioni con l'equipaggio aereo circa le osservazioni di oggetti volanti non identificati nella zona di responsabilità dell'aeroporto di Soci, il 26 luglio 1989.
ZNA su Som nel servizio UVD
al compagno Bielov S. F.
dal controllore UVD Stiepanian R. Kh.

INTERPRETAZIONE
Io, Stiepanian R. Kh., il 27.07.89, durante l'effettuazione dell'UDD in RZ, circa alle 14:40 ricevetti una comunicazione dall'equipaggio VS 85138 proveniente dalla direzione di Simferopoli in quota a 10.100 metti, secondo la quale osservavano al traverso sinistro, a circa 30-50 Km alcuni oggetti.
Io chiesi di puntualizzare sulla forma, la luminosità e su quali manovre essi eseguissero. L'equipaggio aggiunse che gli oggetti si muovevano parallelamente: uno luminoso, a forma di sigaro, come se fosse un dirigibile; mentre l'altro era a punta di fiocina, con forma rigorosamente geometrica.
La velocità era esattamente uguale a quella di un TU154 e gli oggetti effettuavano facilmente manovre scambiandosi di posto.
Chiesi all'equipaggio circa eventuali anomalie nel funzionamento degli apparati e strumenti dell'aereo, e l'equipaggio confermò che tutto funzionava normalmente, in perfetto ordine. Chiesi all'equipaggio di osservare gli oggetti e di riferire immediatamente su qualunque cambiamento della situazione. Quindi chiesi informazioni al settore militare UVD se nella zona ci fossero loro veicoli R.Sch.O., e fornii dati sugli oggetti. Mi si rispose negativamente, al che informai il PVO (*) e chiesi se non li stessero osservando con i loro strumenti, ma "Krov"(**) rispose di no. Feci rapporto al controllore anziano e a RP. Anch'io non osservavo nulla nell'indicatore. Allorché 85138 si trovò nella zona vi giunsero anche tre VS, i quali osservarono questi oggetti. La loro descrizione fu identica. Gli aerei osservarono gli oggetti nella zona per circa 20-25 minuti, ad altezze fra i 7.500 e gli 11.100 metri. In quel momento la direzione dei collegamenti con gli aerei fu assunta dal controllore anziano e dal dirigente aeromobili che avevano ascoltato tutto. Una informazione più accurata può essere ottenuta dalle trascrizioni di tutte le comunicazioni radio fra le 11:35 e le 12:05. Steso il 9.08.89 per promemoria.
(Firmato) Stiepanian

Note: (*) Difesa Contraerea. (**) Nome in codice dell'unità PVO.

COMUNICAZIONE
CIELO DI SOCI, 26.07.1989
(D = controllore;
138 = VS 85138;
397 e 500 = due altri aerei non meglio identificati;
E = equipaggio generico)

Ore 11:31
(D): 138, ascolto.
(138): Voi non notate, alla nostra sinistra, due oggetti?
(D): A sinistra, a quale altezza?
(138): Alla nostra altezza 50-60 km, proprio al traverso.
(D): 138, non ci sono traiettorie convergenti, vedete niente a sinistra?
(D): 138, che cosa vedete?
(E): C'era un oggetto ed un secondo gli è apparso a fianco, adesso si muovono assieme a noi a circa 80 km.
(E): Qual'è la forma?
(E): Uno è allungato come un dirigibile e l'altro è come circolare.
(D): Si trovano al traverso rispetto a voi?
(E): Sì, proprio al traverso, ma adesso si sono allontanati improvvisamente, a 80-90 km.
(D): 397, voi non vedete nulla, davanti, a destra, a sinistra, fra 30 e 40 km?
(E): 397, davanti a 30 km?
(D): 40 km sul fianco sinistro a destra.
(E): 397, faremo attenzione da sinistra a destra.
(E): No, non vediamo nulla, per ora; non vediamo, adesso usiamo il localizzatore.
(E): 397, ecco adesso a destra 25 km; sono già a destra dietro di voi.
(E): No, non vediamo: ci sono nuvole ovunque.
(E): Guardate più in alto delle nubi (due volte)... c'è qualche cosa che va zigzagando.
(E): 397, vedo due macchie sullo sfondo delle nubi.
(D): In quale direzione?
(E): 45 km da Soci, 30 gradi all'indietro.
(E): 138, uno è quasi come un quadrato l'altro si allunga nella forma di un rombo, stanno separandosi.

Ore 11:44
(D): 138, raccontateci di questi oggetti.
(E): Ecco, ci sono a fianco e sono immobili. Noi siamo a 8 km da loro, pensiamo.
(D): Si muovono?
(E): Erano a 40, adesso a 100 km sul fianco sinistro a destra.
(E): Soci, 138 chiede 11.100 metri di altezza.
(D): 138 autorizzato a 11.100 e fateci sapere di questi oggetti.
(E): 138 a quota 11.100.
(D): 138, distanza 200 km, azimut 270.
(E): 138, distanza 100.
(D): (incomprensibile).
(E): Soci, voi li vedete sul localizzatore?
(D): No, non osserviamo nulla.
(E): Ecco che adesso hanno virato e vanno affiancati.
(D): 397, distanza 200, azimut 277, a 10.000 commutate su 120.4.
(D): 138 li osservate ancora?
(E): Eccoli a sinistra, indietro, l'intervallo fra noi e loro è in aumento, si sono allontanati da noi molto velocemente. Prima ci erano vicini e poi si sono distanziati da noi.
(D): 138, in quale direzione vanno?
(E): Adesso a sinistra e indietro rispetto a me.
(D): Tutto funziona bene da voi?

Ore 11:47
(E): Tutto funziona normalmente.
(D): (incomprensibile).
(D): 500, voi non osservate niente?
(E): 500, non vediamo nulla né a destra né a sinistra.
(D): Ricevuto.

I casi qui presentati fanno parte del "dossier" del KGB inoltrato nel 1991 al cosmonauta Pavel Popovich che il CUN ha ricevuto attraverso canali riservati e reso noto nel 1994 successivamente al "II° Simposio Internazionale di San Marino sugli Oggetti Volanti Non Identificati" dedicato a "UFO: riserbo, segretezza e verità", nell'interesse della divulgazione della casistica ufficiale mondiale. Ringraziamo vivamente il presidente dell'Unione Ufologica Russa Boris Shurinov e, per le traduzioni, l'Ing. Stefano Breccia, con il coordinamento di Roberto Pinotti.


http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/nu03_01i.htm


Ultima modifica di ubatuba il 26/07/2011, 12:10, modificato 1 volta in totale.

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Grazie per la cooperazione, ubatuba ...[:)]



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Google Earth “cattura” un Disco Volante in Sudafrica

di D.S.


Immagine



Siamo soli nell’Universo? Gli alieni esistono? Gli UFO sono veramente oggetti volanti non identificati che provengono da altri pianeti?

Da anni l’umanità si pone queste e tante altre domande sull’esistenza degli extraterrestri, spesso nel cinema dipinti come invasori (Independence Day) o come pacifici e sfortunati esseri persi sulla Terra (ET). Si sprecano, poi, video di avvistamenti, veri o presunti, nonché fotografie, racconti, fascicoli segreti.

Ma dal web arriva una conferma (o una bufala) sugli avvistamenti degli UFO. A quanto pare, involontariamente la versione 6 di Google Earth (l’ultimissima) ha catturato con i suoi obiettivi un disco volante nei cieli di Cape Town in Sudafrica.

Per vedere di persona le immagini, basta digitare su Google Earth le coordinate che identificano il faro della città sudafricana (34°21'12.68"S 18°29'23.97"E) e spostarsi verso la destra. Oppure, su YouTube è già presente un video (http://www.youtube.com/watch?v=3CHy9zH3 ... dded#at=90) che ripercorre tutti i passaggi per verificare l’avvistamento. L’immagine sembra nitida e gli ufologi restano ancora titubanti.

In attesa delle risposte degli esperti, che non sono ancora convinti dell’autenticità della foto di Google Earth, gli scettici parlano di “fake”, i “romantici” pensano ad una visita degli alieni che verranno a rivelarci chissà quali verità, mentre i più timorosi hanno già paura per l’approssimarsi di una vera e propria invasione degli extraterrestri.

http://www.giornal.it/pagine/articolo/a ... p?id=34032

Entrando nelle coordinate succitate basta cliccare la "sfera" di centro e ... girare

Immagine

Immagine

Possibile che anche quelli di Google si mettano a fare dei "fake"? E a quale scopo?


Ultima modifica di Ufologo 555 il 28/07/2011, 11:17, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 28/07/2011, 12:08 
Ufologo! Ma non puoi cascarmi su sti fake fatti pure male! [:27]
A parte che quelli di google non centrano niente, infatti chiunque può su google earth postare una foto propria.
Comunque è un fake. Ti spiego da come nasce.
Anzitutto è necessario chiarire un punto essenziale. L'immagine dell'UFO non è direttamente da Google. L'immagine è ricavata dal sito http://www.360Cities.net. Eccola qui:

http://snipurl.com/skrre

Il sito in questione permette a chiunque di caricare i propri panorami, che vengono integrati da Google Earth come opzione foto, proprio come è possibile visualizzare altre immagini che gli utenti caricano su Google Earth, hai presente?
Un burlone ha caricato l'immagine incollando l'UFO, in che modo?
Quando ho visto l'UFO la sagoma mi era familiare (e credo anche a te...) e non solo, ricordavo di averlo visto quasi del tutto simile in qualche illustrazione che trattava l'argomento UFO, insomma era un'immagine usata a scopo esemplificativo, come titolo di qualche articolo.
Ebbene, con una piccola ricerca, ecco da dove la sagoma dell'UFO è stata ricavata, ritagliata, incollata, ed editata (ripulita dalle nuvole ed aggiunti altri piccoli ritocchi) l'UFO del panorama:

Immagine

Fonte analisi: http://freeforumzone.leonardo.it/discus ... dd=9857972


Ultima modifica di Bastion il 28/07/2011, 12:11, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 28/07/2011, 12:40 
Grazie Sheenky, bèh pensavo che le foto di Google non si potessero ritoccare .. [:101] (Per me, puoi cancellare tutto, allora ...) [8)]



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Naaa, lasciamo va. Cosi la gente può farsi un idea anche sui falsi [;)]


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MessaggioInviato: 28/07/2011, 19:30 
Bèh, quelli si postano quasi tutti i giorni! [8)]



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commenti degli astronauti che sono usciti dall'atmosfera terrestre:
" su eventuali presenze di stranezze nello spazio

LA PAROLA DI ALCUNI ASTRONAUTI

AVVISTAMENTI UFO DA PARTE DEGLI ASTRONAUTI: dichiarazioni e testimonianze

Maggiore Gordon Cooper

I1 Maggiore Cooper fu uno degli astronauti del progetto Mercury, e I'ultimo americano a volare nello spazio da solo. Il 15 Maggio 1963 partì verso lo spazio a bordo di una capsula Mercury, per un viaggio di 22 orbite intorno al mondo. Durante I'ultima,comunico' alla stazione di rilevamento di Muchea (presso Perth, Australia occidentale) che poteva vedere un oggetto luminoso verde davanti a lui, che si avvicinava velocemente alla sua capsula. L'UFO era reale e solido, perché fu rilevato dal radar di Muchea. L'avvistamento di Cooper fu riportato dalla NBC, che stava seguendo il volo passo passo; ma quando egli atterrò, ai giornalisti fu detto che non sarebbe stato loro consentito di domandargli nulla in proposito. Il Maggiore Cooper era un fermo sostenitore degli UFO.
Oltre dieci anni prima, nel 1951, ne aveva avvistati mentre pilotava un jet F-86 Sabre sopra la Germania ovest. Erano metallici, a forma di disco e volavano molto alti, surclassando agevolmente tutti i caccia americani. Cooper testimoniò anche di fronte alle Nazioni Unite: "Io ritengo che questi velivoli extraterrestri ed i loro equipaggi stiano visitando il pianeta da altri pianeti. Molti astronauti erano riluttanti a parlare di UFO... Ho avuto occasione, nel 1951, di avere due giorni di osservazione di molti dei loro voli: erano di differenti dimensioni, e volavano in formazione da combattimento, solitamente da est ad ovest sull'Europa."
E secondo un'intervista registrata da J. L. Ferrando, il Maggiore Cooper affermò: "Ho vissuto per molti anni con un segreto in una segretezza imposta a tutti gli specialisti in astronautica. Ora posso rivelare che ogni giorno, in America, i nostri radar agganciano oggetti di forma e composizione a noi sconosciute. E ci sono migliaia di testimonianze e una quantità' di documenti per provarlo, ma nessuno vuole renderli pubblici. Perché? Perché le autorità temono che la gente possa pensare Dio sa a che tipo di terribili invasori. Così, la parola d'ordine è: 'Dobbiamo evitare a tutti i costi il panico.
"Fui inoltre testimone di uno straordinario fenomeno, qui sulla Terra. Accadde in Florida alcuni mesi fa. Vidi coi miei occhi un'area definita del terreno bruciata dalle
fiamme, con quattro tacche lasciate da un oggetto volante che era sceso nel bel mezzo di un campo. Alcuni esseri avevano lasciato il velivolo (c'erano tracce che lo provavano). Sembrava avessero effettuato topografia; avevano raccolto campioni di terreno; e infine, tornarono da dove erano venuti, sparendo ad enorme velocità. So per certo che le autorità fecero di tutto per tenere I'evento lontano da stampa e TV, per paura di reazioni di panico da parte del pubblico."

Ed White e James McDivitt

Nel Giugno del 1965, gli astronauti Ed White (il primo americano a passeggiare nello spazio) e James McDivitt stavano passando sopra le Hawaii in una capsula
Gemini, quando videro un bizzarro oggetto metallico. L'UFO aveva lunghi bracci sporgenti; McDivitt riprese immagini con una cinepresa, che non sono mai state diffuse.


James Lovell e Frank Borman

Nel Dicembre del 1965, anche gli astronauti Gemini James Lovell e Frank Borman videro un UFO nel corso della seconda orbita del loro volo record di 14 giorni.
Borman riportò di aver visto un'astronave sconosciuta poco distante dalla loro capsula. Il Controllo Gemini a Cape Kennedy gli disse che stava osservando
I'ultimo stadio del loro stesso razzo Titan. Borman confermò di poter vedere perfettamente il razzo, ma che poteva vedere anche qualcosa di completamente diverso. Questa comunicazione fu riportata durante il volo di James Lovell sulla Gemini 7:
Lovell: "Oggetto non identificato a ore 10 in alto".
Controllo: "Qui Houston. Ripetete, Sette"
Lovell: "Ho detto che abbiamo un oggetto non identificato a ore 10 in alto"
Controllo: "Gemini 7, è il razzo o un avvistamento effettivo?"
Lovell: "Abbiamo diversi avvistamenti effettivi."
Controllo: "Distanza o dimensioni stimate?"
Lovell:"Abbiamo in vista anche il razzo."

Neil Armstrong e "BULZ" Aldrin

Secondo 1' astronauta della NASA Neil Armstrong, gli alieni hanno una base sulla Luna, e ci hanno detto a chiare lettere di andarcene e star lontani.
In base ai resoconti sinora non confermati, sia Neil Armstrong che Edwin "Buzz" Aldnn videro un UFO poco dopo il loro storico allunaggio con\'Apollo 11, il 21 Luglio 1969. Ricordo di aver sentito uno di loro riferirsi ad una "luce" in o sopra un cratere durante la trasmissione televisiva, con il Controllo Missione che richiedeva ulteriori informazioni. Non si sentì niente altro. Secondo un ex impiegato della NASA, Otto Binder, alcuni radioamatori, con le loro stazioni riceventi in VHF, che aggiravano i ripetitori televisivi della NASA, raccolsero il seguente scambio:
NASA: "Cosa c'e' là? Controllo Missione chiama Apollo 11."
Apollo 11: "Questi 'babies' sono enormi signore! smisurati! Oh mio Dio! Non ci credereste Vi dico che ci sono altre astronavi la' allineate sul bordo piu'lontano del cratere! Sono sulla luna e ci osservano"!
Un certo. professore, che desiderava rimanere anonimo, intavolò una discussione con Neil Armstrong durante un simposio della NASA.
Professore: "Cos'è successo veramente lassù con 1'Apollo 11?"
Armstrong: "Fu incredibile. Naturalmente, tutti sapevamo che c'era una possibilità; il fatto è che ci hanno intimato di starcene lontani! (gli alieni) Da allora non ci fu più alcuna questione a proposito di stazioni spaziali o città lunari.
Professore: "Cosa intende con 'intimato di starcene lontani'?"
Armstrong: Non posso entrare nei dettagli, eccetto che per dire che le loro navi erano molto superiori alle nostre, sia in dimensioni che in tecnologia. Ragazzi,
erano grosse - e minacciose! No, non se ne parla nemmeno di una stazione spaziale."
Professore: Ma la NASA effettuò altre missioni dopo Apollo 11?"
Armstrong: "Naturalmente, la NASA aveva I'incarico a quel tempo, e non poteva rischiare il panico sulla Terra. Ma in realtà' fu un veloce scoop e a casa di nuovo."
Secondo il Dott. Vladimir Azhazha:
"Neil Armstrong ritrasmise il messaggio al Controllo Missione, che due grandi oggetti misteriosi li stavano osservando dopo essere atterrati nei pressi del modulo lunare. Ma questa trasmissione non fu mai sentita dal grande pubblico, perché la NASA la censurò. Secondo il Dott. Aleksandr Kasantev, Buzz Aldrin riprese un filmato a colori degli UFO dall'interno del modulo,e continuo'a filmarli dopo che lui ed Armstrong furono usciti.
Armstrong ha confermato che la storia era vera, ma rifiutò di entrare in maggiori dettagli, oltre ad ammettere che dietro I'insabbiamento c'era la CIA.

Donald Slayton

Donald Slayton, un astronauta Mercury, rivelò in un'intervista di aver visto un UFO nel 1951: "Stavo collaudando un caccia P51 a Minneapolis, quando avvistai questo oggetto. Ero a circa 10.000 piedi in un bel pomeriggio limpido e soleggiato. Pensai fosse un aereo,poi realizzai che nessun aereo poteva volare così in alto.
"Come fui più vicino, mi sembrò un pallone meteorologico, grigio e di circa un metro di diametro. Ma appena mi ci misi dietro a quella dannata cosa, non sembrava
più un pallone, ma un disco.
"Nello stesso istante, capii che si stava improvvisamente allontanando da me, ed eccomi là che correvo a circa 300 miglia all'ora. Lo seguii per un po', e poi all'improvviso quell'affare prese semplicemente il volo. Tirò una virata in salita a 45 gradi, accelerò e sparì in un attimo."

Joseph A. Walker, pilota NASA

L' 11 Maggio 1962, il pilota NASA Joseph Walker disse che uno dei suoi compiti, durante i suoi voli con 1' X-15, era rilevare gli UFO. Ne ha filmati cinque o sei
durante il suo volo record, ad una quota di cinquanta miglia, nell'Aprile 1962. Era la seconda volta che riprendeva UFO in volo.
Ad una conferenza presso il Secondo Convegno Nazionale sugli Utilizzi Pacifici delle Ricerche Spaziali presso Seattle, Washington, disse: "Non mi sento di fare
speculazioni su di essi. Tutto quello che so, appare nel filmato sviluppato dopo il volo."
Sino ad oggi, nessuno di questi filmati è stato fatto visionare al pubblico.

Maggiore Robert White

Il 17 Luglio 1962, il Maggiore Robert White riferi' di un UFO durante il suo volo con 1' X-15. Egli riportò: "Non ho idea di cosa potesse trattarsi. Era di colore grigiastro e distava circa 10-12 metri."Allora, secondo un articolo della rivista Time, il Maggiore White esclamò alla radio: "Ci sono delle cose là fuori! Ci sono
assolutamente !"

Comandante Eugene Cernan

Eugene Cernan era il comandante dell'Apollo 17. In un articolo del Los Angeles Times del 1973, a proposito degli UFO disse: "Mi è stato domandato (a proposito degli UFO) e ho risposto pubblicamente che pensavo fossero qualcun altro, qualche altra civiltà".

Maurice Chatelain, NASA

Nel 1979 Maurice Chatelain, I'ex capo dei Sistemi di Comunicazione della NASA, Confermo' che Armstrong aveva davvero riportato di vedere due UFO sul bordo di un cratere. Chatelain ritiene che alcuni UFO possano provenire dal nostro sistema solare, per la precisione da Titano.
"L'incontro era risaputo alla NASA, ma nessuno ne ha parlato sinora.
"... tutti i voli Apollo e Gemini erano seguiti, a distanza ma talvolta anche molto da vicino, da veicoli spaziali di origine extraterrestre - dischi volanti, o UFO, se
preferite chiamarli così. Ogni volta che succedeva, gli astronauti informavano il Controllo Missione, che poi ordinava il silenzio assoluto.
"Penso che fu Walter Schirra sulla Mercury 8 il primo degli astronauti ad usare il nome in codice Babbo Natale, per indicare la presenza di dischi volanti nello
spazio vicino alla capsula. Comunque, le sue comunicazioni venivano a malapena notate dal grosso pubblico.
Ando'un po' diversamente quando James Lovell, sul modulo di comando dell'Apollo 8, spunto da dietro la Luna e disse a chiunque ascoltasse: 'Per favore, sappiate che c'è un Babbo Natale.' Anche se ciò capitò durante il giorno di Natale del 1968, molte persone presentirono un significato nascosto in quelle parole."
Le voci persistono. La NASA può ben essere un ente civile, ma molti dei suoi programmi sono basati sul bilancio della difesa, e molti degli astronauti sono soggetti ai regolamenti di sicurezza militare, oltre il fatto che la National Security Agency seleziona tutti i filmati e probabilmente anche le comunicazioni radio.
Abbiamo dichiarazioni di Otto Binder,del Dott. Garry Henderson e di Maurice Chatelein, che gli astronauti avevano I'ordine tassativo di non discutere dei loro
avvistamenti .
E Gordon Cooper ha testimoniato al comitato delle Nazioni Unite che uno degli astronauti era stato testimone di un UFO al suolo.
Se non c'é segretezza, come mai questi avvistamenti non sono stati resi pubblici?

Scott Carpenter, NASA

"Quando gli astronauti erano nello spazio, non erano mai soli. C'era una sorveglianza costante da parte degli UFO."


notizie da ufocenter..


Ultima modifica di ubatuba il 30/07/2011, 20:53, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 31/07/2011, 15:43 
Alcune le ho già riportate, qualcun'altra no; grazie ubatuba (meglio comunque che ci si rinfreschi il cervello, ogni tanto!) [:D]



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Documenti ufficiali in Canada: fotografati frammenti di UFO

venerdì 5 agosto 2011


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Come ben sappiamo, gli UFO sono argomento e problematica degli apparati militari e di "intelligence". Molto è ancora secretato, ma quello che è stato divulgato può essere materia di dibattito tra ricercatori che fanno dell'Ufologia storica e documentale un fulcro importante dei loro studi.

Una delle nazioni che da qualche hanno ha incominciato ad aprire gli archivi è il Canada. Dal giorno 11 agosto del 2005 ha iniziato ad inserire online i primi documenti sugli UFO e sicuramente continuerà a farlo, in ottemperanza al FOIA (Freedom of Informaction Act).

Una serie di documenti derubricati riguarda un ritrovamento di un frammento, verosibilmente originato da un UFO (Unidentified Flying Object) che si schiantò al suolo.

Tutto parte da una nota datata 14 novembre 1968 della "F" Division C.I.B. (con ogni probabilità la Criminal Investigation Branch della Royal Canadian Mounted Police) dal titolo "UFO Found in Northern Saskatchewan" (UFO trovato nel Nord dello Saskatchewan).

Questo fa parte di una serie di documenti che includono anche le fotografie del pezzo metallico ritrovato.

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Questo memo (vedi immagine sopra) stabilisce al punto 2 che "l'esame ha rivelato che il frammento recuperato faceva parte di un veicolo che viaggiava nello Spazio".

Un altro documento correlato al caso in oggetto porta la data del 24 ottobre 1968. In questo memo viene stabilito che l'oggetto è composto da Titanio (puro al 99%), è lungo 1 metro e 20 centimetri e largo 76 centimetri. Inoltre pesava tra le 10 e 15 libbre (tra i 4,53 e i 6,80 chilogrammi). Secondo questo documento, il frammento sarebbe "il più grande pezzo di satellite che sia mai atterrato sulla Terra". Inoltre si afferma che il quotidiano locale "The Leader Post" sarebbe stato al corrente del ritrovamento. (Vedi immagine sotto)



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Un altro documento, datato invece 29 ottobre 1968, conferma il fatto che il frammento sia composto da Titanio "ad alta purezza". (vedi immagini sotto)


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Del caso in questione esiste anche un altro documento, di cui non si conosce la data in questione, che fornisce la spiegazione sulle fotografie riguardanti il frammento, nella quale si evince che "il contorno della lamiera indica che è stato progettato per avere la forma di un frustro di cono (ndr viene definito frustro il tronco di cono mancante dell'apice)". Il documento in questione si riferisce anche ai rivetti dell'oggetto (ndr il rivetto è un giunto meccanico non smontabile, che serve alla giunzione di due o più lamiere, in particolare quelle metalliche). Si può leggere ciò dal Punto D in poi. (vedi immagine sotto).

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Leggendo le varie pagine dei documenti si evince la possibilità che il frammento potesse far parte di un aeromobile o di un cono di missile, ma il memo datato 5 novembre 1968 rigetta questa possibilità. Infatti vi si legge - tra l'altro - che l'uso del Titanio ad elevata purezza "è contro la possibilità che sia una parte di un aeromobile" e che due ufficiali della Canadian Forces Base a Moose Jaw affermarono che "il design del frammento non corrisponde a nessun materiale che possa essere coinvolto nella progettazione dei missili localizzati in suolo Canadese e di altri all'estero di cui eravamo a conoscenza".

Per esclusione, quindi, si arrivò all'ipotesi che il frammento potesse essere parte di un satellite "Courier" lanciato dalla base USAF di Vanderberg negli USA, oppure di una parte di un satellite lanciato dall'URSS, oppure (infine) di una porzione del rivestimento protettivo di lancio dei satelliti canadese "Allouette I e II".

Inoltre, vi si affermava, che del recupero erano stati informati il Capo delle Ricerche Atmosferiche presso il Consiglio Nazionale di Ricerca canadese, i rappresentanti governativi e il Dominion Observatory. (vedi immagini sotto).

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Immagine

Ma restavano solo ipotesi di lavoro. Inoltre, il mistero sulla provenienza di questo frammento si infittisce perchè non se ne fa menzione sul sito ufficiale del Center for Orbital and Reentry Debris Studies ( link ).

Quindi, un ennesimo enigma UFO, ancora una volta ufficiale e che è scritto su documenti derubricati sul tema. Chissà se un giorno avremo l'opportunità di diradare le nebbie su questo caso.

Articolo scritto da Antonio De Comite



Sotto immagini del frammento ritrovato

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Immagine documento declassificato 1 (link)

Immagine documento declassificato 2 (link)

Immagine documento declassificato 3 (link)

Immagine documento declassificato 4 (link)

Immagine documento declassificato 5 (link)

Immagine documento declassificato 6 (link)

Immagine documento declassificato 7 (link)

Immagine frammento declassificata 1 (link)

Immagine frammento declassificata 2 (link)

Immagine frammento declassificata 3 (link)

Archivio Canadese Governativo sugli UFO (link)


Pubblicato da Centro Ufologico Ionico

http://centroufologicoionico.blogspot.c ... anada.html


Ultima modifica di Ufologo 555 il 06/08/2011, 12:51, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 07/08/2011, 20:55 
L'avevo già postato, sin dalla prima pagina ... Ma pensandoci bene lo ripropongo con qualche aggiunta ...


PERCHE' RITENGO VERI I DIALOGHI DELL'"APOLLO-11" RIGUARDANTI GLI UFO SULLA LUNA ...



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ECCO PERCHE', SECONDO IL MIO PARERE , I DIALOGHI SONO VERI!



Quella sera; dovevano sbarcare sulla Luna verso Le 22,30, ma dalle 22,30 Houston riattivò I collegamenti versole ore 05,30 del mattino (in Italia). Mi ricordo che attendevamo di ora in ora lo sbarco sulla Luna senza capire il motivo di quel pazzesco ritardo! I giornalisti, nella sala stampa di Houston, furono scollegati con il Controllo della Missione.
Ogni tanto mia moglie veniva a vedere che fine avessi fatto...
Insomma l'uomo attendeva da un milione e mezzo di anni di mettere piede sulla Luna e gli astronauti cosa facevano, secondo Houston? Dormivano...

Questo è ciò che vollero far credere al mondo. Con più di 160 battiti al minuto di frequenza cardiaca dei due astronauti... Dormivano!
Già erano successe cose strane durante la missione, comunque pur se scollegati I giornalisti, in Europa poterono essere captati i dialoghi degli astronauti con Houston (che poi, sollecitati da Terra, cambiarono frequenza) dall'Osservatorio di Bokum, in Germania e da radioamatori vari; (fatti ascoltare anche da uno Speciale Tg-1 Della RAI) riguardavano cosa stava in realtà succedendo lassù. Dai brani registrati si sentiva chiaramente Armstrong dire concitatamente:
"... Che cosa era? Che diavolo era... Lo vorrei proprio sapere... ". E da Houston: "Che c'è... (che)... Non funziona? Controllo missione chiama "Apollo-11 "... " Avrebbe detto dopo alcuni istanti di confusione il controllore da Houston. E Armstrong riprendendo: "avete una spiegazione? Questi AGGEGGI sono giganteschi, signore... Enormi! Oh, Dio! Non ci credereste...!". Silenzio imbarazzato dalla sala di controllo, e Armstrong ancora: "Vi dico che ci sono altre ASTRONAVI laggiù, allineate sul bordo del cratere... SONO sulla Luna per osservarci...!".

Da Houston cominciarono ad urlare : “ non preoccupatevi, attenetevi al programma!” E di rimando l'altro astronauta: ”mio Dio, ma è incredibile, questo è fantastico, non lo potreste mai immaginare!” Da Houston:“ sappiamo di questo, andate dall'altra parte!” Ed Armstrong “ allora è UNA FORMA DI VITA, QUELLA!” Da Houston perdendo anche loro il sangue freddo cominciarono ad urlare di cambiare canale, cioé di usare la frequenza criptata di protocollo usata per Le emergenze.
Da Houston: “ cambiate frequenza, usate “Tango”, “Tango”!
“ Allora è una FORMA DI VITA quella!” Ancora Houston: “cambiate frequenza! Usa “Bravo Tango”, vai su “”Jezabel,Jezabel”! “...Sì, ma tutto questo è incredibile!”
“...Passa su “Bravo Tango,” “ Bravo Tango”!
Evidentemente gli astronauti, presi alla sprovvista, parlavano spontaneamentee ed in preda ad evidente emozione.

Resta IL fatto che, dopo poche altre missioni, nulla, nemmeno l'ombra di un... Transistor, andò più sulla Luna e DA 32 anni ! Come ebbe a dire Armstrong durante un colloquio, furono "severamente redarguiti dal mettere piede sulla Luna". Naturalmente, per nascondere la cosa all'opinione pubblica, vi furono altri voli "Apollo", ma non fino al n° 20, come DA programma.
Ora , se fosse stata tutta una mess'inscena, già di per sé complicata, avrebbero pensato a metterci dentro anche gli UFO? Riguardo il "fallimento" dell'"Apollo-13", si dice che trasportasse una mini carica nucleare per testare le onde sismiche sulla Luna, poiché durante l'ultima prova di allunaggio di una missione precedente, non so se fosse l'"Apollo-10", dopo che si abbassarono (simulando la procedura di atterraggio) prima di risalire in orbita lunare e congiungersi con il Modulo di Comando, il LEM abbandonò, ad una certa quota, la piattaforma d'atterraggio che sarebbe precipitata sulla Luna. Ebbene, si notò che la stessa, impattando con il suolo lunare, provocò un terremoto le cui onde sismiche continuarono a risuonare per circa 3/4 d'ora! Come se la Luna fosse vuota! Da lì la prova con la mini carica che sarebbe dovuta essere testata; perciò anch'io sono convinto che l"Apollo-13" fu sabotato... Come credo molto poco che la sola spinta del LEM abbia da solo riportato indietro anche il Modulo di Comando... Ma, sono sicuro che"Apollo-13" fu sabotato...
Come già detto in precedenza, anche Le altre Missioni furono accompagnate da varie altre STRANEZZE.

A proposito delle "ben documentate prove" che sulla Luna non ci sia andato nessuno, io che ho vissuto quegli anni, mettevo tutti I componenti del "puzzle" in fila... E tutto risultava reale !
Non c'è stato nessun falso ! Basta riflette sulle "ricadute" tecnologiche dell'intero Programma ! Tutte Le applicazioni tecniche, mediche, industriali, chimiche, computers, videocamere, etc...
Se non ci fossero andati non avremmo avuto nessuna applicazione tecnologica... E tutte Le centinaia di Ditte che parteciparono al Programma Spaziale? Per non parlare di tutti I Centri d'ascolto del mondo concentrati sulla Luna in una sorta obbligata di triangolazione ! In più,oltre la preoccupazione che avrebbero avuto di costruire un “falso”, avrebbero perfino complicati IL tutto inserendovi un presunto avvistamento di U.F.O.?
MA C'E' UNA COSA CHE NON TUTTI SANNO ( possiedo ancora i quotidiani dell'epoca ) I RUSSI, PER ESSERE SICURI CHE GLI AMERICANI NON BLEFFASSERO INVIARONO DIETRO L'APOLLO-11 UNA LORO SONDA PER SPIARLI : IL " LUNAR-15 " ( che in ambienti NASA creò non poche preoccupazioni perché non sapevano cosa avessero intenzione di fare i Russi, pensavano perfino ad un atto di sabotaggio...). Quando L'"APOLLO" atterrò sulla Luna, la Sonda "LUNAR-5", dopo qualche orbita attorno alla Luna a bassa quota, SI SCHIANTO' SUL SUOLO LUNARE, DOPO AVER RILEVATO L'EFFETTIVO ALLUNAGGIO DELL'APOLLO-11.
Figuriamoci se l'allora Unione Sovietica avesse fatto passare un simile inganno ! In quei particolari tempi, di "guerra fredda", bastava un niente per "strillare"...
Poi, parlavano chiaramente di Alien ships allineati sul bordo del cratere...
In fine, ho riflettuto sui dialoghi originali, quando parlavano degli specchi ( che probabilmente erano quelli per riflettere il laser, da Terra ), quindi sta a significare, come dubitavo, che non uscirono dal LEM cinque ore e mezzo dopo l'arrivo sulla Luna, come vollero farci credere quella notte, ma continuarono per forza di cose con la loro missione, solo che a noi terrucoli fecero sapere che uscirono dal LEM soltanto alle cinque e trenta del mattino... Ecco l'arcano ! Gli asrtonauti rimasero in contatto, con Houston, tramite la frequenza criptata, per tutte quelle ore. Quando in fine gli UFO se ne andarono, cominciarono a trasmettere in "diretta" ( anche questo non esatto, poiché la NASA si arrogava il diritto di censura; da qui, l'arruolamento di soli piloti militari; perciò le trasmissioni erano ritardate di qualche secondo, proprio per filtrare...), e così fummo convinti che ripresero il programma soltanto dopo tutte quelle ore !
Ma è impossibile! Perché a causa di appuntamenti orbitali, e problemi di ossigeno, il programma doveva essere scrupolosamente eseguito alla lettera, come in effetti debbono aver fatto...
Così ho avuto una conferma di ciò che pensavo da anni...

Avendo trovato altri brani delle conversazioni tra Houston e gli astronauti dell'"Apollo-11", li riporto in modo da integrare e comlpetare la discussione intercettata, poiché, quando ti fanno ascoltare qualcosa, non è mai la registrazione completa...

Controllo Missione: "Registrate su Bravo - Tango, Bravo - Tango!"
A questo punto le comunicazioni proseguono su un canale radio codificato, impedendo ai radioamatori di ascoltare lo scambio di battute che stava diventando molto interessante, ma allo stesso tempo molto imbarazzante da spiegare da parte della NASA, nel caso in cui la faccenda fosse trapelata tra i milioni di telespettatori incollati davanti alla TV ed ignari di quanto stesse avvenendo. La seconda sorpresa avviene durante la fase di risalita dalla superficie della Luna del L.E.M. "Aquila", con a bordo Armstrong e Aldrin, ed il rendez vous in orbita lunare con Collins ed il Modulo di Comando "Columbia". Il dialogo che segue è stato registrato al magnetofono e riportato dal settimanale "National Bulletin" di Montreal il 29 Settembre 1969:
Apollo 11: "Cos'è? Per il Diavolo, cos'è? Non voglio saperne di più! Queste ... piccole ... cose ... sono gigantesche, sono enormi! No, no, questa è addirittura un'allucinazione. No, no, no, questa non è un'illusione ottica! Oh, cielo, non ci crederà nessuno!"
Controllo Missione: "Cosa ... cosa succede, dannazione? Come state, ragazzi?"
Apollo 11: "Sono là, sotto l'orizzonte!"
Controllo Missione: "Cosa c'è? ... Disturbi radio ... qui è il Controllo Missione che chiama Apollo 11."
Apollo 11: "Roger, siamo qui, ma abbiamo visto altri ... devono essere qui da tempo per osservare le attrezzature."
Controllo Missione: "Controllo Missione! Ripetete le ultime comunicazioni!"
Apollo 11: "Dico che ci sono altri veicoli spaziali. Sono allineati sull'orlo del cratere!"
Controllo Missione: "Ripetete! Ripetete!"
Apollo 11: "Lasciateci completare questa orbita, poi ... a casa! In 625 a 5 ... Ho regolato i relè ... mi tremano le mani, non posso ... filmare! Dio, chissà se queste dannate macchine fotografiche hanno ripreso qualcosa? ..."
Controllo Missione: "Avete fotografato qualcosa di interessante?"
Apollo 11: "Non abbiamo pellicole a portata di mano ... Disturbi radio ... tre colpi dei dischi volanti, o quel che diavolo sono, possono aver rovinato le pellicole."
Controllo Missione: "Controllo Missione. Qui è il Controllo Missione ... siete sulla strada per il ritorno a casa? ... Ripeto, siete sulla strada per il ritorno a casa? Cosa sono tutte queste voci sugli U.F.O.?"
Apollo 11: "Si sono posati là ... sono sulla Luna ... ci stanno osservando."
Controllo Missione: "Gli specchi, gli specchi, li avete piazzati?"
Apollo 11: "Si, gli specchi sono al loro posto. Ma chi ha costruito simili navi spaziali può andare li domani e strappare via quei dannati specchi ... Passo e chiudo."

------------------------------------------------------------------------------

I dialoghi saranno pure falsi, nel senso che sono registrati/interpretati (e male), ma il testo deve essere vero, perché uno che s'inventa un incontro con Astronavi Aliene, non penserebbe mai e poi mai di "mettere dentro" anche il fatto degli specchi, perché pochi sapevano della loro esistenza; e poi non avrebbero pensato mai ad inserirli in un contesto simile!
Questo, oltre il resto descritto, mi fa pensare che siano veri! Nessuno mai ci avrebbe pensato.


Ultima modifica di Ufologo 555 il 07/08/2011, 20:59, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 08/08/2011, 11:59 
E ... dimenticavo un'altro particolare: al mattino, quando ci hanno fatto credere che stavano sbarcando, come mai era già posizionata la telecamera? [;)]
Evidentemente, la sera, avevano continuato il loro programma calcolato al minuto ... Poi, al mattino ci hanno mostrato le immagini! (E magari, quella telecamera, ha fatto vedere Qualcosa a Houston ...)


Ultima modifica di Ufologo 555 il 08/08/2011, 12:00, modificato 1 volta in totale.


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RAPPORTO CONDON



Condon come Robertson: la politica coma più della scienza. Gli squallidi retroscena che portarono alla stesura di un documento «a due facce». Penosi tentativi di celare l'evidenza, puerile speranza di risolvere i problemi negandoli.




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Oggi sappiamo con certezza che la Commissione Condon analogamente al Giurì Robertson, non fu un evento scientifico ma politico. Il verdetto finale che proclamò la non significatività del fenomeno ufo a quindi la non utilità di continuare a studiarlo era stato preconcordato. Fra 1'altro, con l'espediente dell'inchiesta civile, l'Air Force perseguì lo scopo di liberarsi dell'onere del Progetto Blue Book; il quale, ormai screditato presso l'opinione pubblica, non era più in grado di assolvere la sua funzione istituzionale di indottrinamento antiufologico; una palla al piede, quindi, di cui era arrivato il momento di disfarsi.
All'atto delta sua creazione, tuttavia, il Comitato Condon fu salutato come il “deus ex machina” che avrebbe fatto finalmente sapere come stessero le cose in materia di ufo, ponendo termine all'annosa controversia tra ufologi a ufficialità. Gli squallidi retroscena delta Commissione erano infatti ancora inopinati.
Ma la verità non tardò ad emergere. I primi dubbi nacquero quando si apprese che i componenti delta Commissione erano in maggioranza psicologi; il che lasciava intendere che l'indagine mirasse a concentrarsi sui testimoni piuttosto che sui rapporti di avvistamento. Ulteriori dubbi si insinuarono quando il presidente delta Commissione, il Dr. Condon fece capire con alcune dichiarazioni pubbliche di essere pregiudizialmente scettico sugli ufo.
Ma quote fosse il vero ruolo delta Commissione emerse chiaramente net maggio 1968. Fu una bomba! Due membri del Comitato, David Sounders e Norman Levine, scoprirono casualmente un promemoria che era stato scritto prima delta firma del contratto con 1'Air Force, a che portava la firma del1'amministratore del Comitato stesso, il Dr. Robert Low. Il documento illustrava i criteri (tutt'altro che obiettivi) che la Commissione avrebbe seguito net condurre l'indagine, a anticipava le conclusioni (negative) che sarebbero state fornite. Insomma, una truffa in piena regola. Merita tradurre testualmente i passi fondamentali del «memo Low»:
«Per intraprendere un progetto del genere (l’indagine sugli ufo, ndt) si dovrebbe farlo in maniera obiettiva. Si dovrebbe cioè ammettere la possibilità che cose come gli ufo esistessero. Ma non è rispettabile dare seria considerazione ad una tale possibilità, perché credere agli ufo significherebbe restare emarginati».
Pertanto:
«Il nostro studio dovrebbe essere condotto quasi esclusivamente da non credenti i quali, pur non potendo forse fornire la prova di un risultato negativo, potrebbero però aggiungere un significativo corpo di evidenza a favore della non realtà delle osservazioni. L'espediente sarebbe, credo, quello di descrivere il progetto in modo tale che esso apparisse al pubblico uno studio assolutamente obiettivo, ma per la comunità scientifica presentasse l'immagine di un gruppo di scettici che fanno del loro meglio per essere obiettivi ma che hanno una probabilità pressoché nulla di trovare un ufo. Un modo per far questo sarebbe di focalizzare l'indagine non sui fenomeni fisici, ma piuttosto sulle persone che fanno le osservazioni, ovvero sulla psicologia degli individui a dei gruppi che asseriscono di vedere gli ufo. Se l'attenzione fosse posta qui invece che sull'esame della vecchia questione della realtà degli ufo, io credo che la comunità scientifica recepirebbe rapidamente il messaggio».
Ogni commento è superfluo.
Quando Condon seppe della scoperta del documento andò su tutte le furie a se la prese con i due responsabili. La conclusione fu che Saunders a Levine furono licenziati in tronco con 1'accusa di «incompetenza».
Ma ormai la notizia era trapelata. Il promemoria Low fu reso pubblico dal giornalista John Fuller in un articolo, «Che Flying Saucer Fiasco» (il fiasco dei dischi volanti), sulla rivista «Look» del mese di maggio 1968.
L'incidente non sortì 1'effetto di interrompere il programma della Commissione, ormai entrato nella sua fase finale. A dicembre di quello stesso anno 1968 il rapporto conclusivo fu presentato al giudizio dell'Accademia Nazionale delle Scienze. Giudizio che, in rispetto delle finalità politiche dell'intero programma, non poteva che essere, ed effettivamente fu, positivo.
Intitolato «Scientific Study of UFOs» (Studio scientifico degli UFO), il rapporto Condon è un documento voluminoso: l'edizione commerciale edita dalla «Bantam Books» comprende 965 pagine.
Di solito, i negatori degli ufo lo invocano come l'argomento decisivo a sostegno della loro tesi. Ma barano. Tutto quello che conoscono del Rapporto (spesso per averne letto solo un riassunto sui giornali) è un capitoletto di 5 pagine firmato dal London a intitolato «Conclusioni a Raccomandazioni», posto (non certo a caso) all'inizio del volume.
Le conclusioni che il Condon espone in quelle cinque paginette possono essere sintetizzate in due proposizioni: prima, che l'indagine sugli ufo non ha offerto alcun elemento utile per il progresso della scienza; seconda, che appare quindi superfluo proseguire l'indagine.
Ma gli scettici ignorano, o fingono di ignorare, che questo verdetto è in stridente contraddizione con i risultati realmente conseguiti dalla Commissione. I quali non solo non giustificano quel verdetto, bensì lo smentiscono. Infatti, chi si prende la briga di leggere il Rapporto nella sua integralità, e non fermandosi al capitoletto introduttivo (come gli estensori probabilmente si aspettavano), scopre con stupore che dei 90 casi di avvistamento esaminati (un numero oltretutto esiguo rispetto alla imponente casistica disponibile), un terzo viene esplicitamente definito «inspiegabile». Ora è lecito domandarsi: che senso ha definire «superflua ogni ulteriore indagine» su un fenomeno che per il 30%o è risultato irriducibile, nonostante la più solerte volontà «scientifica», a qualsiasi interpretazione convenzionale?
Sembra inevitabile sospettare che il Rapporto Condon sia stato volutamente concepito come un documento a due facce: la prima costituita dalle cinque pagine di «conclusioni» a destinata al grosso pubblico (nonché agli «esperti» che quel pubblico sarebbero poi stati chiamati, ogni tanto, a catechizzare; la seconda costituita invece dal corpo principale del documento a destinata a coloro che «hanno orecchi per intendere». E che le persone dotate di tali «orecchi» dovessero risultare pochissime era pressoché garantito dalle dimensioni del testo, sapientemente gonfi.ato di capitoli riempitivi aventi 1'unica funzione di scoraggiare i lettori, specie quelli che, privi di un interesse specifico per 1'argomento, avrebbero potuto esserne attratti solo per curiosità (giornalisti, scienziati ecc.).
Il fatto è che il Rapporto era stato programmato per altri fini, a cioè per convincere il pubblico delta inconsistenza del fenomeno ufo, a per scoraggiare l'interesse del mondo accademico. Uno scienziato francese del CNES (Centre National d'Etudes Spatiales), Claude Poher, ebbe a confidare a Hynek di essersi convertito all'ufologia proprio per aver letto il Rapporto Condon. «Se lo si legge senza fermarsi alle conclusioni di Condon - disse - è impossibile non rendersi conto che ci troviamo di fronte ad un problema reale».
Alla luce di questo episodio è lecito chiedersi: quanti altri sarebbero giunti alla stessa conclusione di Poher se non fossero stati dissuasi dalla lettura di un «malloppo» di quasi mille pagine?
In prospettiva storica dobbiamo constatare che l’operazione Condon produsse gli effetti sperati da chi l'aveva progettata. Il Progetto Blue Book fu chiuso net dicembre 1969 (pur lasciando irrisolti 701 casi su un totale di 12618). L'interesse della gente per gli ufo registrò un calo sensibile per almeno tre o quattro anni. L'APRO e il NICAP accusarono una crisi che li avrebbe condotti ad un notevole ridimensionamento o addirittura (nel caso del NICAP) alla estinzione. E il mondo accademico accettò acriticamente le conclusioni del Condon continuando a fare ciò che aveva sempre fatto: disinteressarsi del problema.
Quello che invece il Rapporto Condon non riuscì ad ottenere fu 1'eliminazione degli ufo; i quali, incuranti del verdetto negativo emesso a loro riguardo, non cessarono di manifestarsi in tutti i cieli del pianeta. Il che dimostra una volta di più come un problema non si risolva negandolo.
Naturalmente il Rapporto Condon non riuscì nemmeno ad arrestare la ricerca privata. Però determinò la fine di un ciclo. Fino ad allora 1'ufologia aveva focalizzato il proprio interesse, a direi anche giustificato la sua nascita a il suo stesso nome, sull'«oggetto volante non identificato», ovvero sul1'ufo-apparecchio. A livello teorico aveva inoltre privilegiato 1'ipotesi extraterrestre, che a sua volta era in qualche modo responsabile delta controversia con 1'Air Force a del contattismo. Ebbene, tutto questo sarebbe stato rimesso in discussione, a ragione o a torto, dall'ufologia del dopo-Condon. La quale inaugurò un secondo ciclo caratterizzato da una diversa valutazione del tipo di casistica da assumere come chiave principale di lettura del fenomeno, nonché da nuovi orientamenti teorici.

http://digilander.libero.it/mirkopelleg ... led33.html



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