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Galattico
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MessaggioInviato: 18/08/2011, 20:12 
Collasso Economico Globale.
Non abbiamo via di scampo. A meno che.....


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"II signoraggio esiste ed è una questione molto chiara, che consiste nel fatto che le banche centrali non sono di proprietà pubblica, mentre tutta la gente è convinta che lo siano solo in quanto stampano il denaro. Le banche producono la moneta e la prestano agli stati, che si indebitano nei confronti dei banchieri privati per ottenerla. Credo che il signoraggio bancario sia all'origine del disastro economico mondiale in cui stiamo precipitando... non credo si possa realizzare alcun programma di risanamento senza affrontare il problema del signoraggio bancario"


Tratto da:

Rivelazioni non Autorizzate - Il sentiero occulto del potere
di Marco Pizzuti

http://www.macrolibrarsi.it/libri/__riv ... izzate.php


LA FONTE DEL POTERE
Premessa

Pochi lo sanno, ma il sistema con cui viene creato il denaro (il cosiddetto signoraggio) e il mercato del credito a livello mondiale può essere legittimamente definito il gioco di prestigio più remunerativo che sia mai stato concepito nella storia. Le banche centrali infatti seppur mascherate da enti pubblici dietro altisonanti denominazioni nazionaliste come Banca Centrale Europea o Banca d'Italia, sono in realtà società private detenute dal cartello di speculatori più potente e vorace del mondo, ovvero dall'elite globale. Le grandi banche centrali (eccetto formalmente la Banca d'Inghilterra) sono tutte società per azioni completamente in mano a poche esclusive famiglie di banchieri, che sono liberi di determinare l'andamento dei cicli economici secondo i loro interessi. Si tratta del segreto meglio nascosto alle masse attraverso il controllo dell'informazione politica, mediatica e universitaria.

A eccezione delle monete metalli che, che rappresentano solo un'infima parte del valore monetario in circolazione (la cui produzione e coniatura supera spesso il valore nominale a esse legalmente attribuito), tutto il resto del denaro e del credito viene ora creato dalle banche. Pertanto, i dollari americani su cui è stata stampata la dicitura "Federal Reserve" vengono prestati al popolo e al governo USA da speculatori privati.1 Inoltre, sia le banconote che le monete metalliche costituiscono assieme meno del tre per cento dell'offerta monetaria globale, poiché il restante novantasette per cento viene creato sotto forma di prestiti dalle banche commerciali. Tutto ciò potrebbe essere considerato perfettamente normale se la moneta prodotta dai banchieri e prestata allo stato per coprire il debito pubblico corrispondesse a una effettiva contropartita materiale di beni, ma non è affatto così.

La sovranità monetaria appartiene allo Stato e al popolo per costituzione, pertanto, i pezzi di carta stampati da aziende private acquistano valore legale solo in quanto sono le leggi emesse dai "rappresentanti del popolo" ad attribuirgliene. Lo Stato quindi potrebbe tranquillamente produrre da solo la moneta (e il credito elettronico) di cui ha bisogno al mero costo di stampa e senza indebitarsi con gli interessi (senza cioè provocare l'aumento del debito pubblico e delle tasse). Eppure, nel corso del tempo le nostre corrotte classi politiche hanno trasferito impunemente la sovranità monetaria dal popolo a un gruppo di spregiudicati banchieri privati. Il risultato di questo trasferimento di funzioni vitali per il controllo dell'economia di un Paese è che la nazione e le sue istituzioni continuano a indebitarsi con i membri di una esclusivissima élite. Ciò significa che i banchieri privati che possiedono i maggiori pacchetti azionari delle banche centrali (come la FED americana o la BCE europea), delle grandi corporation e dei mass-media controllano di fatto e di diritto sia i cicli del mercato (e della borsa mondiale) che la politica. Nel corso del tempo il debito pubblico nei confronti dei banchieri è aumentato spaventosamente, conferendo all'elite sempre più potere di controllo sulla cosa pubblica.
Un Paese come l'America, un tempo indicata universalmente come la culla del benessere, deve ai suoi usurai somme ogni anno maggiori, che stanno per trasformare il famoso "sogno americano" in un vero e proprio incubo. Da oltre vent'anni, infatti, il tenore di vita della classe media americana ha registrato un costante declino: gli stipendi sono rimasti fermi o sono calati, mentre le opportunità e le certezze che prima si davano per scontate sono cominciate a svanire. Per la maggior parte delle famiglie una sola busta paga non è più sufficiente a pagare i conti; servono ormai due o più stipendi per potersi permettere una casa e una famiglia. E senza una radicale inversione delle attuali tendenze, è improbabile che i giovani lavoratori raggiungano mai un tenore di vita pari a quello dei loro genitori. Buoni impieghi con prospettive future sono sempre più difficili da trovare e la qualità dell'istruzione è sempre peggiore. Le tasse continuano ad aumentare, la previdenza sociale è prossima al collasso, mentre le pensioni private legate alle solite grandi banche fanno affari d'oro senza offrire alcuna adeguata assistenza ai non abbienti. C'è un clima crescente d'incertezza e instabilità economica, mentre nel frattempo la nostra classe politica discute su un ginepraio di ricette economiche che fanno di tutto tranne che affrontare i problemi reali che affliggono la gente.

Le radici del malessere economico vanno cercate nella gestione dell'attuale sistema monetario e nell'occulto meccanismo di produzione del credito. Occorre quindi puntare il dito contro i poteri forti, ma la verità è che nessuno dopo Kennedy ha più avuto il coraggio di farlo. I proprietari delle banche centrali sostengono tuttavia di gestire onestamente la moneta, quando in realtà quest'ultima continua a perdere valore ogni giorno che passa a scapito di chi lavora faticosamente per salari sempre più miserabili, a tutto vantaggio dei pochi speculatori che la producono e ne regolano l'afflusso. E a dispetto di quanto affermato da questi ultimi attraverso le catene dei giornali, delle televisioni e dei loro portavoce politici, l'elite finanziaria globale nel corso del tempo non ha fatto altro che generare cicli economici sempre peggiori, provocando l'abbassamento qualitativo del nostro stile di vita per poi attribuirne la colpa alla corruzione della casta politica. Ma, anche se è vero che i cosiddetti "rappresentanti del popolo" sono, come noto ai meno sprovveduti, solo uomini di potere che appena ottenute le loro cariche di palazzo tanto bramate pensano unicamente ad accumulare privilegi e ricchezze, il fatto di cui non si parla mai a livello mediatico è che la corruzione dai grandi numeri (quella cioè che arreca veramente danno ai conti dello stato) viene alimentata proprio dai poteri forti che dirigono gli organi legislativi dai loro panfili.

Più lo Stato sperpera e si indebita attraverso guerre (o anche "missioni di pace") e politiche economico-sociali sbagliate e maggiormente diviene ostaggio dei suoi usurai, poiché, come anzidetto, la produzione del denaro è divenuta ormai esclusivo monopolio privato degli azionisti delle banche centrali che lo prestano allo Stato e ai cittadini con l'aggiunta di un interesse illegittimo. Per questo motivo il denaro viene chiamato anche moneta-debito, proprio in quanto basato esclusivamente sull'ingiustificato indebitamento del popolo a favore di poche privilegiatissime famiglie di banchieri. Il denaro che tutti abbiamo in tasca, insomma, è solo carta straccia fatta stampare da uomini d'affari (i veri signori del mondo), senza alcuna reale copertura di beni a garanzia, proprio come le banconote utilizzate dal famoso gioco da tavolo Monopoli. E il fatto che a esso sia stato conferito corso legale dai nostri politici non significa affatto che sia stata rispettata la sovranità popolare sulla moneta. Costoro infatti hanno tradito la Costituzione e ingannato il popolo, tenendolo all'oscuro della truffa perpetrata a suo danno. Del resto sono la stessa natura istituzionale della moneta e la sua pubblica funzione a legittimare esclusivamente lo Stato a disporne la creazione. Il valore del denaro stampato in realtà dovrebbe venire attribuito direttamente alla collettività senza alcuna voce di debito (Euroschiavi, di Antonio Miclavez e Marco Della Luna, Macroedizioni), mentre la sua produzione avrebbe dovuto essere stata rigidamente vincolata all'effettiva copertura di beni reali, quali forza lavoro e risorse. In tal modo la tecnica del signoraggio potrebbe essere finalmente sfruttata dallo Stato esclusivamente per perseguire scopi pubblici e sociali a tutto vantaggio delle nazioni.


"Dividendo gli elettori attraverso il sistema dei partiti politici, possiamo fare spendere le loro energie per lottare su questioni insignificanti. Di conseguenza, con un'azione prudente abbiamo la possibilità di assicurarci quello che è stato pianificato così bene e portato a termine con tanto successo".

USA Banker's Magazine (Rivista dei banchieri americani), 25 Agosto 1924


Un caso per tutti

Per spiegare ciò che succede veramente dietro le quinte della cosiddetta economia di libero mercato può essere preso ad esempio un eloquente caso giudiziario americano. Nel 1969 una giuria del Minnesota (USA) si trovò a dibattere la causa intentata dalla First National Bank of Montgomery contro Jerome Daly, portando alla luce alcuni dei retroscena più salienti del cosiddetto signoraggio bancario.

La banca chiedeva il pignoramento della casa dell'imputato, in quanto su di essa gravava una ipoteca di 14.000 dollari. Ciononostante Jerome Daly presentò opposizione al provvedimento esecutivo, sulla base reale corrispettivo e che pertanto i loro prestiti (se la giustizia non fosse al loro servizio) dovrebbero essere dichiarati giuridicamente nulli. Se lo facessimo l'impero dell'elite finanziaria globale crollerebbe nel giro di pochi giorni ed è quindi chiaro che non ci permetteranno di farlo. Questo è il motivo per cui dal giorno di quella storica sentenza nessun canale d'informazione di livello nazionale e nessun giudice o politico ha più osato smascherare i poteri forti. Successivamente alla clamorosa sentenza del caso Daly molti altri imputati hanno tentato di evitare le inadempienze sul prestito utilizzando lo stesso modello di difesa, ma con scarsi risultati. Ed ecco infatti cosa ebbe ad affermare un giudice in via non ufficiale: "Se vi lascio fare questo, a voi e chiunque altro, (ciò) farebbe crollare l'intero sistema... non posso permettervi di andare a curiosare dietro il bancone... non andremo dietro al sipario!". Di tanto in tanto però qualcuno rompe il silenzio e quando si tratta di personaggi molto in vista le loro dichiarazioni tornano a far tremare le banche.


"Io credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose per le nostre libertà di quanto non lo siano gli eserciti permanenti. Esse hanno già messo in piedi un'aristocrazia facoltosa, che ha attaccato il Governo con disprezzo. Il potere di emissione deve essere tolto alle banche e restituito al popolo, al quale esso appartiene propriamente".

Thomas Jefferson


Autorevoli rivelazioni scomode

Sir Josiah Stamp fu presidente della Banca d'Inghilterra e il secondo uomo più ricco del Regno Unito negli anni Venti del secolo scorso. Egli, in un discorso ufficiale all'University of Texas nel 1927, ebbe a dichiarare: "II sistema bancario moderno fabbrica denaro dal nulla. Il procedimento è forse il gioco di prestigio più strabiliante che sia mai stato inventato. Le attività bancarie sono state concepite nell'ingiustizia e nate nel peccato... i banchieri possiedono la terra. Toglietegliela da sotto i piedi, ma lasciate loro il potere di creare denaro e con un guizzo di inchiostro creeranno abbastanza denaro per ricomprarsela... togliete loro questo grande potere e tutte le enormi fortune come la mia svaniranno, e allora questo sarà un mondo migliore e più felice in cui vivere... ma se volete rimanere schiavi dei banchieri e pagare il costo della vostra schiavitù, continuate a permettere loro di creare denaro e di controllare il credito".

Robert H. Hemphill, responsabile del Credito presso la Federai Reserve Bank di Atlanta al tempo della grande depressione, scrisse nel 1934: "Noi siamo completamente dipendenti dalle Banche commerciali. Qualcuno deve prendere a prestito ogni dollaro che abbiamo in circolazione, in contanti o a credito. Se le Banche creano abbondante denaro sintetico, noi siamo ricchi; altrimenti, facciamo la fame. Non abbiamo assolutamente un sistema monetario durevole. Avendo una visione globale della cosa, la tragica assurdità della nostra posizione senza speranza è quasi incredibile, ma è così. Si tratta del tema più importante sul quale le persone intelligenti possano indagare e rifletterci sopra".

Graham Towers, governatore della banca centrale canadese dal 1935 al 1955, ammise: "Le banche creano denaro. Servono a questo... il processo produttivo per creare denaro consiste nell'inserire una voce in un registro. Tutto qui... ogni volta che una banca concede un prestito... viene creato nuovo credito bancario, denaro nuovo di zecca".

Robert B. Anderson, Segretario del Tesoro sotto la presidenza Eisenhower, rilasciò la seguente intervista alla rivista U.S. News and World Report (pubblicata sull'edizione del 31 agosto 1959): "Quando una banca concede un prestito, essa aggiunge semplicemente al conto di deposito del mutuatario presso la banca l'ammontare del prestito. Il denaro non è preso dal deposito di nessun altro, non è stato versato in precedenza alla banca da nessuno. Si tratta di nuovo denaro, creato dalla banca per essere utilizzato dal mutuatario".

L'origine storica della riserva frazionaria

Nell'Europa medioevale il bene di scambio più prezioso era costituito dalle monete d'oro e da porzioni del metallo nobile allo stato grezzo o lavorato. Lo smercio e la custodia dell'oro, tuttavia, presentavano enormi difficoltà pratiche a causa del suo considerevole peso specifico e della costante minaccia dei briganti. Questa situazione spinse la maggior parte delle persone benestanti a depositare le proprie monete presso gli orafi/usurai (prototipo dei poteri forti moderni) di origine ebraica (ai cristiani erano vietati i prestiti contro interesse) che disponevano delle casseforti più sicure delle città. Gli orafi a loro volta emettevano delle comode ricevute cartacee a garanzia del deposito effettuato, che potevano essere negoziate dal titolare al posto delle ingombranti monete che rappresentavano. Si trattava quindi del modo più comodo, rapido e sicuro per disporre dei propri soldi. Tali promesse di pagamento venivano poi utilizzate anche quando i clienti si rivolgevano a questi liberi professionisti solo per ottenere un prestito in danaro. E, dal momento che i banchieri medioevali sapevano bene che solo una bassissima percentuale di creditori (compresa tra il 10 e il 20 per cento del totale), sarebbe tornata a riscattare materialmente il valore dei propri titoli cartacei, cominciarono a vendere contro interesse note di credito non garantite da nessun patrimonio effettivamente posseduto.

Nacque così il concetto di riserva frazionaria (ovvero la quota minima di copertura) con cui gli orafi/usurai riuscivano a lucrare prestando denaro creato dal nulla. Con questo sistema i banchieri medioevali potevano prestare impunemente il denaro molte volte in più di quanto avrebbero potuto effettivamente. E in quei rari casi in cui si trovarono a dover restituire più oro di quanto ne avevano nei forzieri, venivano sostenuti dagli altri usurai di origine ebraica che in questo modo riuscivano a garantire una lucrosa efficienza del sistema. La prima conseguenza dell'uso di questa tecnica (la riserva frazionaria) fu la messa in circolazione di molto denaro in forma cartacea (ovvero ricevute dei prestiti in oro) che non rispecchiava affatto l'effettiva riserva aurifera disponibile. A un tasso di interesse del 20 per cento, lo stesso oro prestato cinque volte produceva un rendimento del 100 per cento ogni anno, su oro che gli orafi in realtà non possedevano affatto.

Si trattava solo di una truffa ben congeniata con cui la casta ebraica usuraia riuscì ad acquisire in breve tempo le più grandi ricchezze del continente europeo. Ma, mentre gli orafi/usurai creditori prestavano denaro creato dal nulla, i loro debitori erano chiamati a pagare interessi e debiti che divenivano reali per vincoli di legge. Così alla fine accadeva che questi speculatori risultavano creditori di somme ben maggiori di quelle di cui poteva effettivamente disporre l'intera cittadina. Una situazione che vide spesso i cittadini ricorrere sempre a nuovi prestiti di carta moneta per coprire i propri investimenti innescando il dirottamento della ricchezze della città (e alla fine, dell'intero Paese) all'interno dei forzieri degli orafi, mentre il popolo si copriva gradualmente di debiti.


Le banche moderne

Nel diciannovesimo secolo le dinastie dei grandi banchieri medioevali si erano ormai riorganizzate da tempo nel nuovo status di banchieri moderni e vennero autorizzate dai soliti politici amici a emettere banconote con valore legale in quantità fino a dieci volte superiori alle proprie riserve aurifere. Tutto ciò continuava a essere reso possibile grazie al collaudato trucco contabile (questa volta autorizzato per legge) della riserva frazionaria. In tal modo solo una frazione dei depositi complessivamente gestiti dalla banca venivano effettivamente mantenuti come riserva per far fronte alla domanda di oro o di soldi contanti da parte dei depositanti.
Nel 1913 i grandi banchieri internazionali si fecero ancora più furbi e, con il pretesto di dare maggiore stabilità al sistema economico, riuscirono a monopolizzare l'emissione del denaro americano grazie alla creazione di un'unica grande banca centrale, a cui venne riconosciuto l'esclusivo diritto di stampare nuova moneta per il popolo e il governo USA. Attraverso l'istituzione della Federai Reserve (la famosa FED) i super banchieri di origine ebraica divennero così gli unici in grado di manipolare artificialmente l'andamento del mercato, semplicemente estenden-do o restringendo le condizioni di credito del circuito bancario. Le banconote emesse dalla FED al semplice costo di stampa divennero poi la base dell'offerta monetaria nazionale e appena vent'anni dopo l'America si trovò ad affrontare la più grave depressione speculativa della sua storia.
Il drammatico crollo dei mercati azionari del '29 infatti venne provocato proprio da quei banchieri della FED, che avevano promesso di garantire la stabilità economica. L'offerta di denaro venne bloccata dalla banca centrale mediante l'introduzione di norme talmente restrittive nella gestione del credito che le piccole e medie banche concorrenti furono costrette a chiudere i battenti insieme alla stragrande maggioranza delle imprese, rimaste a corto di liquidità. I banchieri della FED poterono così impadronirsi delle aziende fallite o in fallimento a prezzi stracciati, mentre il loro uomo alla Casa Bianca, il presidente Roosevelt (Gran Maestro massone) approvò nel 1933 una legge con cui sganciava la Banca Centrale dall'obbligo di conversione del valore dei dollari in oro (cosiddetto gold standard) come pretesto per risollevare il mercato dalla depressione. Terminata la "grande abbuffata" degli speculatori, la FED tolse le norme restrittive sul credito che avevano ingrassato i suoi conti e ridotto in miseria l'America.
Oggi la Federai Reserve sfrutta ancora la tecnica della "riserva frazionaria", senza aver più neppure l'obbligo di detenere alcuna copertura aurifera. Viceversa gli stati per ottenere i prestiti di cui hanno bisogno sono costretti a indebitarsi emettendo delle obbligazioni (come i classici buoni del tesoro) a garanzia di pari importo, oltre naturalmente al pagamento degli interessi. In questo modo il debito dello Stato nei confronti dei suoi strozzini privati continua a crescere inesorabilmente, finendo per stringere la cosa pubblica nel loro abbraccio mortale (enti pubblici svenduti alle banche per far fronte al debito pubblico). E tutto ciò nonostante il fatto che lo Stato potrebbe tranquillamente stamparsi da solo la propria moneta! Le masse dovrebbero capire una volta per tutte che, se a un gruppo senza scrupoli (non esiste categoria di persone al mondo più spregiudicata dei banchieri) viene consentito di stampare il denaro di una nazione, esso userà poi questo denaro per assicurarsi il controllo dei media (per la manipolazione dell'opinione pubblica) e dei politici (con corruzione e minacce), assumendo inevitabilmente anche il controllo sul popolo stesso.


"Datemi il controllo della moneta di una nazione
e non mi importa di chi farà le sue leggi".



Speculare con l'inflazione

Un altro strumento legale di speculazione in mano ai banchieri che esercitano di fatto la sovranità monetaria è l'inflazione. È sufficiente verificare alcuni dati dell'economia USA (ma vale per tutti gli stati) per rendersi conto di quanto sia insostenibile l'attuale situazione. Il cosiddetto "M3", ovvero l'indicatore della massa monetaria prodotta per gli Stati Uniti, balzò dai 3.700 miliardi di dollari del 1988 ai 10.300 miliardi del 1992, data in cui la FED smise di pubblicizzare queste cifre. La decisione di non rendere pubbliche queste informazioni ebbe il chiaro scopo di occultare la realtà scandalosa di questi dati. Se osserviamo l'andamento del mercato nel corso del tempo scopriamo subito che con il passare degli anni il costo dei beni aumenta, in quanto la creazione di nuovo denaro ne svaluta implicitamente il valore, favorendo ingiustamente chi lo produce (il quale ne può disporre in qualità illimitate a costo zero) a scapito di chi lo ha guadagnato lavorando onestamente. Una maggior quantità di denaro che compete per gli stessi beni fa inevitabilmente aumentare i prezzi, sottraendo così sempre più potere d'acquisto al denaro (almeno il dieci per cento in 14 anni).

E, come se non bastasse, talvolta le banche centrali stampano moneta senza che sia neppure possibile verificarne il quantitativo effettivamente emesso, in quanto, come avviene ad esempio con l'euro, le banconote sono addirittura prive di numerazione progressiva. I numeri stampati su queste ultime infatti sono codici con altre funzioni, ed è quindi persino materialmente possibile che la BCE stampi più biglietti di quanti ne dichiari effettivamente.' Ciononostante, la colpa dell'inflazione sfrenata viene sempre attribuita al governo di questa o quella fazione politica (il cosiddetto teatrino della politica) distogliendo l'attenzione pubblica dai reali problemi dell'economia globale (spesso ignorati persino dai politici). La verità è che la rete di massoni che occupa come un esercito trasversale le poltrone della politica ha approvato da tempo le leggi che favorivano i loro padroni banchieri, derubando al popolo una delle sue funzioni più importanti, la sovranità monetaria.

La crescita del debito pubblico e dell'inflazione sono ormai divenute inarrestabili, finendo per "costringere" (ovvero agevolare) i corrotti politici di turno a privatizzare gli enti pubblici e a tagliare la spesa sociale. In questo modo l'assistenza sanitaria, le pensioni e qualsiasi altra forma di previdenza pubblica passeranno presto nelle mani dei banchieri illuminati, che stanno preparando l'avvento del nuovo ordine mondiale. Nel 1816 Thomas Jefferson scrisse a John Madison (decimo presidente americano, 1841-1845): "Se il popolo americano permetterà mai alle banche private di gestire l'emissione della sua moneta, allora, alternando infla zione e deflazione, le banche e le società finanziarie che cresceranno intorno a esse spoglieranno il popolo di ogni proprietà, finché i suoi figli si sveglieranno senza un tetto nel continente che i loro padri conquistarono...

Credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose per la nostra società che eserciti in armi... il potere di emissione dovrebbe esser tolto alle banche e restituito allo Stato, a cui esso propriamente appartiene".


Lascia o raddoppia

Poiché l'offerta monetaria è creata dalle banche stesse, queste ultime devono continuamente immettere nuove banconote sul mercato per pagare l'interesse dovuto ai banchieri. Ciò significa che un dollaro prestato al tasso d'interesse del cinque per cento si trasforma in due dollari dopo appena quattordici anni. Di conseguenza l'offerta della moneta deve necessariamente raddoppiare ogni quattordici anni solamente per coprire l'interesse dovuto sul denaro prestato! Le cifre dichiarate dalla Federai Reserve confermano infatti che dal 1959 in poi (anno in cui la FED ha iniziato a fornire i dati), la massa monetaria (o M3) è più che raddoppiata ogni quattordici anni.12 Ciò significa che dopo appena quattordici anni le banche convogliano in interessi tanto denaro quanto ne era presente nell'intera economia quattordici anni prima. Questo tributo viene pagato in termini di debito pubblico e di svalutazione del potere d'acquisto dei cittadini con una truffa legalizzata dai loro burattini politici.

La sovranità monetaria spetta al popolo, in quanto è la collettività stessa a riconoscere con le sue leggi a dei pezzi di carta un valore intrinseco che altrimenti non avrebbero. Pertanto è chiaro che la privatizzazione del denaro è la causa fondamentale della povertà, della schiavitù economica, dei governi senza fondi e di una classe dominante oligarchica che si oppone a ogni tentativo di allentare la stretta dei banchieri sulle redini del potere. Il problema può essere risolto solamente invertendo il processo che lo ha creato, facendo emettere il denaro necessario al fabbisogno pubblico direttamente dallo Stato in forma di credito, e non di debito come è avvenuto fino a ora. I veri padroni della ricchezza prodotta dalla nazione sono i cittadini e non certo i banchieri.

Il Parlamento deve riprendersi la sovranità monetaria e cominciare a far battere moneta ai funzionari dello stato nel più rigoroso rispetto dei programmi di bilancio. Per evitare nuovi episodi di corruzione sulla spesa pubblica (fino a ora utilizzata come fondo cassa per mafia e clientelismo) gli amministratori dello stato (deputati e dirigenti) dovranno rispondere penalmente e civilmente dei progetti di spesa rispettivamente approvati quanto della loro corretta esecuzione. Contestualmente deve essere abolito l'uso della riserva frazionaria da parte dei banchieri privati (mentre rimane esclusiva prerogativa dello Stato), limitando le banche a prestare solo la moneta di cui effettivamente dispongono. Se infatti il potere di creare denaro (e quindi ricchezza) ritornasse al governo, il debito pubblico potrebbe essere rapidamente estinto insieme alle tasse più ingiuste ed esose.

La nazionalizzazione di facciata della Banca d'Inghilterra

II fatto che una banca centrale venga formalmente nazionalizzata non significa affatto che la sovranità monetaria sia effettivamente tornata nelle mani dello stato. Un caso esemplare è quello rappresentato dalla Banca d'Inghilterra che, seppur nazionalizzata nel 1946, ha lasciato i guadagni e tutto il potere decisionale reale nelle mani dei soci azionisti privati. Anche in Gran Bretagna infatti sono sempre le banche private a creare il novantasette per cento dell'offerta monetaria sotto forma di prestiti.

Nascita della banca centrale americana

Nei primi anni del secolo scorso, il mondo dell'alta finanza era già stato completamente egemonizzato da quattro famiglie di origine ebraica, i Rockfeller, i Morgan, i Warburg e i Rothschild. Questi ultimi esercitarono pressioni sul governo americano affinchè disponesse per legge la costituzione di una unica grande banca centrale di loro proprietà, la Federai Reserve. Un progetto ambizioso, che però doveva fare i conti con un'opinione pubblica non disposta a correre i gravi rischi di una concentrazio-ne monetaria nelle avide mani di pochi rinomati speculatori. E per fare in modo che il popolo "digerisse" un provvedimento del genere, i grandi banchieri generarono un problema economico insormontabile a cui offrire la loro soluzione.

J. P. Morgan, considerato un luminare della finanza, si servì così della sua enorme influenza nel mondo bancario per diffondere voci incontrollate sull'insolvenza e l'imminente fallimento dei grandi istituti di credito. Morgan sapeva infatti che ciò avrebbe provocato un'isteria collettiva generalizzata e la corsa dei risparmiatori a ritirare in massa il denaro dai propri conti. Le banche furono allora costrette a far rientrare tutti i crediti che fino ad allora avevano concesso, costringendo i beneficiari a vendere le proprie proprietà e innescando così una spirale di bancarotte, sequestri di beni e disordini sociali.

Successivamente al disastro, lo storico di origine ebraica Frederick Lewis Allen dichiarò quanto segue sulla celebre rivista Life: "Gli interessi dei Morgan hanno avuto la meglio dal panico del 1907, guidandone astutamente la diffusione". E come previsto e programmato dai banchieri, al panico del 1907 seguì l'apertura di una inchiesta del Congresso, a capo della quale venne nominato il senatore Nelson Aldrich, un uomo di fiducia dei cartelli bancari che entrò a far parte della famiglia Rockfeller. La commissione diretta da Aldrich propose poi l'istituzione di una banca centrale ufficialmente deputata a impedire che si verificassero altri crack finanziari come quello del 1907! I banchieri internazionali avevano fatto il loro gioco e il popolo stava per cadere in trappola. Pleonastico quindi aggiungere che la proposta venne accettata dal congresso e istituita in gran fretta dal presidente massone Woodrow Wilson il 23 dicembre del 1913.

Per capire esattamente come si arrivò a tanto bisogna fare un passo in dietro nella storia ed esaminare i retroscena. Nel 1910 ci fu un incontro segreto nella tenuta di J. P. Morgan sull'isola di Jeckill, al largo della costa della Geòrgia, e fu lì che in realtà venne redatta la proposta di legge per far nascere la banca centrale americana a cui in seguito diedero il nome sibillino (si volle così lasciar intendere alle masse che si trattava di una istituzione federale, cioè pubblica) di "Federal" Reserve. Il provvedimento normativo in questione si chiamò "Federal Reserve Act", ma venne scritto dai banchieri e non dai legislatori del congresso.

L'incontro venne tenuto segreto sia ai membri del governo che all'opinione pubblica e i partecipanti alla stesura dell'atto normativo adottarono addirittura dei nomi in codice. Una volta approntata, la legge venne trasmessa al senatore Nelson Aldrich, (il referente politico dei banchieri) affinchè la facesse approvare dal Congresso. Nel 1913 venne eletto presidente il massone Woodrow Wilson con il sostegno dei poteri forti, che gli finanziarono la campagna elettorale in cambio della promessa che una volta a capo del governo avrebbe firmato il Federai Reserve Act. E fu così che il 23 dicembre 1933, ovvero nel pieno delle festività natalizie, venne approvata l'istituzione della banca centrale, mentre il giorno della vigilia (era appunto il 24 dicembre 1933) si passò all'approvazione del suo scandaloso regolamento. È bene ricordare che tutto ciò avvenne proprio quando la maggior parte dei membri del congresso era a casa con la propria famiglia e che W. Wilson non si fece alcuno scrupolo nel promulgarlo in legge esecutiva (avrebbe invece potuto tranquillamente porre il veto).

Alcuni anni dopo questi fatti, fu lo stesso presidente a rendersi conto di essere stato usato come un burattino, dichiarando rammaricato: "La [nostra] grande nazione industriale è controllata dal suo sistema creditizio. Il nostro sistema creditizio è concentrato nelle mani dei privati. La crescita e le attività della nazione sono quindi nelle mani di pochi uomini, i quali per forza di cose, a causa dei loro stessi limiti, frenano, controllano, distruggono la genuina libertà economica. Siamo diventati uno dei governi peggiori, uno dei più controllati e dominati del mondo civilizzato. Non più un governo basato sulla libertà di opinione, non più un governo degli ideali e del voto di maggioranza, bensì un governo basato sul giudizio e le costrizioni di piccoli gruppi dominanti". Infatti, il membro del Congresso Louis McFadden affermò quanto segue subito dopo l'approvazione del Federai Reserve Act: "Qui è stato fondato un sistema bancario mondiale... un sovrastato controllato dai banchieri internazionali che agiscono assieme per schiavizzare il mondo secondo i propri interessi. La FED ha usurpato il governo".

I mass media dissero invece alla gente che la banca centrale era indispensabile se si voleva raggiungere la stabilità economica e che quindi inflazione e crisi economiche erano ormai solo incubi del passato. Ma, se da una parte i giornalisti si prodigavano ad annunciare al popolo l'avvento di una nuova era iniziata all'insegna della cosiddetta Financial stability, dall'altra, l'impietoso tribunale della storia dimostrò il contrario. Una volta assunto il controllo assoluto della moneta, la FED cominciò infatti a porre in atto una serie di azioni speculative che le consentirono di divorare letteralmente il libero mercato. Tra il 1914 e il 1919, per esempio, la FED aumentò l'offerta di moneta del cento per cento, e ciò si tradusse in un'ampia apertura di credito che coinvolse anche le banche minori e i loro clienti. Successivamente però essa diede corso alla seconda parte del piano, e così nel 1920 ritirò improvvisamente una notevole quantità del denaro dalla circolazione, costringendo i piccoli istituti di credito a far rientrare i crediti concessi, provocando per l'ennesima volta bancarotte e prelievi di massa agli sportelli. In questo modo, oltre 5.400 banche esterne al sistema della FED stessa vennero spazzate via, mentre i suoi spregiudicati banchieri consolidarono definitivamente il loro monopolio sull'economia. Visto ciò che era successo, il membro del Congresso Lindbergh dichiarò nel 1921: "Tramite il Federai Reserve Act viene creato il panico in modo studiato. Quello attuale è il primo caso di panico scientemente programmato, concepito allo stesso modo di un'equazione matematica".

L'ondata di panico del 1920, tuttavia, fu solo una piccola avvisaglia di ciò che i banchieri stavano progettando, ovvero le prove generali di una crisi dall'impatto sociale devastante. E così tra il 1921 e il 1929 la FED aumentò di nuovo la massa monetaria in circolazione provocando ancora una volta una rapida espansione. Contestualmente fece la sua comparsa sul mercato azionario un nuovo tipo di prestito "molto vantaggioso", denominato "prestito a margine". Si trattava di un prodotto finanziario che consentiva all'investitore di versare solo il dieci per cento del prezzo di un titolo, mentre il restante novanta per cento veniva prestato da un intermediario. Uno specchietto per le allodole, che consentiva a chiunque di possedere mille dollari di azioni spendendone solo cento! Un simile tipo di prestito si diffuse molto rapidamente durante tutti i "ruggenti" anni Venti. Ma proprio quando tutti sembravano far soldi investendo sui titoli azionari, allora venne fuori il "trucco". Il pagamento del prestito per il restante novanta per cento del valore di un titolo poteva cioè essere richiesto in qualsiasi momento e doveva essere saldato entro ventiquattr'ore! Questa facoltà dell'intermediario di richiedere improvvisamente il pagamento venne a sua volta denominata "chiamata di margine addizionale" e il suo esercizio normalmente determinava la vendita dei titoli acquistati a credito. Insomma il prestito a margine non era che l'ennesima truffa al popolo per scatenare al momento opportuno un'ondata di insolvenze e fallimenti.
Pochi mesi prima dell'ottobre del 1929, J. D. Rockfeller, Bernard Baruch e altri "insider" si defilarono silenziosamente dal mercato. Giunto il 24 ottobre del 1929, i finanzieri newyorkesi cominciarono a tirar su le loro reti, ovvero a reclamare il pagamento dei cosiddetti prestiti a margine. Esattamente come programmato, l'improvvisa richiesta di denaro provocò una massiccia ondata di vendite di questi titoli e la corsa agli sportelli bancari per prelevare moneta e saldare i debiti. Tutto ciò provocò il crollo delle banche piccole e medie,21 consentendo ai soliti grandi banchieri di acquistare aziende e istituti di credito falliti a prezzi stracciati. Non ancora soddisfatti, i magnati della FED, invece di aumentare la quantità di moneta in circolazione per consentire la ripresa dell'economia americana ormai in ginocchio, la diminuirono ulteriormente, alimentando la più grande depressione economica della storia d'America.

Indignato per la situazione, Louis McFadden, un acerrimo oppositore dei cartelli bancari, diede inizio alle procedure d'impeachment contro il Consiglio della FED, affermando quanto segue a proposito della crisi del '29: "Si è trattato di un evento attentamente pianificato. I banchieri inter¬nazionali hanno cercato di generare una condizione di disperazione dalla quale sarebbero emersi come i nostri padroni assoluti". Non può quindi sorprendere il fatto che, dopo avere subito due tentativi di assassinio, Louis Thomas McFadden sia stato avvelenato durante un banchetto pri-ma che riuscisse ad attivare la procedura dell'impeachment. E, come se non bastasse, dopo la sua morte i banchieri della FED fecero abolire anche il "Gold Standard",23 ovvero l'accordo che garantiva la convertibilità in oro della moneta. Ci riuscirono grazie al pretesto di far uscire l'America dalla Grande Depressione e con la conseguente approvazione di un provvedimento datato 5 aprile 1933. Quest'ultimo obbligava gli americani a consegnare al Tesoro tutto l'oro di cui ancora disponevano, e la pena per i trasgressori era di dieci anni di reclusione!
Subito dopo venne abrogato il "Gold Standard", e la moneta non più convertibile divenne mera carta straccia, valida solo per legge. Infatti, l'unico fattore idoneo a condizionarne il valore d'acquisto è la quantità che ne viene immessa in circolazione. Pertanto, chi ne regola la massa di produzione ne stabilisce anche l'effettivo potere d'acquisto, e attraverso la manipolazione scientifica di esso può speculare sulle crisi economi-che provocate a danno delle nazioni. Ciò che la gente deve capire è che la FED e tutte le banche centrali più potenti del mondo (ovvero le uniche in grado di determinare l'andamento economico globale) sono in mano a un'infima élite di banchieri privati "illuminati", che prestano soldi creati dal nulla ma gravati da interesse ai vari governi. Le banche centrali, inoltre, grazie alla complicità e alla sudditanza della classe politica godono ormai di uno status giuridico incostituzionale; sono considerate praticamente enti sovranazionali non soggetti ad alcun potere di controllo da parte delle istituzioni pubbliche!


"Datemi il controllo della moneta di una Nazione e non mi preoccuperò di chi farà le sue leggi".

Mayer Amschel Rothschild



La Federal Income Tax

Nel 2007 i telegiornali e i grandi media italiani cominciarono a diffondere alcuni servizi giornalistici sulla storia di due "obiettori fiscali" americani, che si erano barricati in casa armati per non pagare la "Federai Income Tax". Tutti questi reportage però non spiegavano affatto l'effettivo fondamento di una simile protesta e pretendevano di far apparire la coppia di coniugi come persone che avevano semplicemente "perso la testa", aggiungendo poi che l'FBI evitava di provocare una sparatoria solo per buon senso. Si tratta di un classico esempio di come i media deformano e occultano le informazioni per manipolare la pubblica opinione a favore dello status quo.

Ecco infatti come riportarono la notizia alcuni importanti quotidiani italiani: "II mix di rivolta antisistema che i Brown sono riusciti a creare ha dell'incredibile, giovani no global amanti delle teorie della cospirazione vanno a braccetto con miliziani di ultradestra che promettono di accorrere in aiuto carichi di pistole e fucili automatici se ci sarà l'assalto dei federali. Resta comunque la faccenda imbarazzante del 'circo', che sta esasperando la popolazione di Plainfield e mette in ridicolo le autorità. Di tanto in tanto, con la dovuta cautela, gli uomini dell'FBI tentano di avvicinarsi alla villa per 'ragionare', ma vengono accolti da una raffica di fucilate (legali) di avvertimento e devono tornare indietro. Gli ordini, come è ragionevole, sono di evitare gli spargimenti di sangue e di tentare con ogni mezzo la strada della persuasione: o il pagamento delle tasse con gli interessi, o i cinque anni di carcere. Ma la strana coppia non ci pensa neppure".
Ma se invece di credere ciecamente ai mezzi d'informazione ufficiali andiamo ad approfondire cosa c'è dietro questa storia, scopriremo qualcosa di assolutamente sorprendente. Edward Brown Lewis e sua moglie Elaine, infatti, costituiscono in realtà solo la punta di un iceberg composto da centinaia di migliaia di cittadini americani "tax protestor", che si rifiutano di pagare una tassa incostituzionale per i debiti illegalmente contratti con i banchieri privati della Federal Reserve. E la verità quindi è che il Congresso USA, oltre ad avere approvato il "Federai Reserve Act", ha introdotto anche una tassa federale sul reddito totalmente illegittima solo per pagare gli interessi alla FED. Un salasso pecuniario che viene riscosso grazie all'ignoranza della popolazione in materia e alla complicità di media e istituzioni.

Nonostante i grandi canali d'informazioni non lo dicano, la Federal Income Tax è illegale a tutti gli effetti, in quanto si tratta di una tassa diretta non proporzionale che viola il principio costituzionale americano secondo cui tutte le imposte dirette devono essere proporzionali. E come se ciò non bastasse, non è mai stato raggiunto neppure il numero legale degli Stati necessario alla ratifica dell'emendamento, un fatto citato anche in alcune sentenze giudiziarie recenti come la seguente: "Se esaminate il 16° emendamento attentamente, scoprirete che non fu mai ratificato da un numero sufficiente di Stati". Ciononostante con la suddetta tassa viene detratto circa il 25 per cento del reddito medio del lavoratore e di conseguenza occorrono almeno tre mesi l'anno per adempiere a questa tassa "obbligatoria". Soldi che sono poi destinati a pagare l'interesse sulla moneta emessa in modo fraudolento dalla Federal Reserve, ovvero che finiscono direttamente nelle tasche della cupola dei banchieri internazionali. E anche se i governi USA assicurano la legalità della Federal Income Tax, non esiste alcuno statuto o legge che impone il pagamento di questa tassa.

Una realtà che emerge chiaramente dalle parole di Joe Turner, un ex avvocato costituzionalista americano che si licenziò dal suo compito istituzionale proprio per questo motivo: "Ovviamente mi aspettavo che esistesse di sicuro una legge, da potere indicare nel testo giuridico, che obblighi alla compilazione della dichiarazione dei redditi. Certo che esiste, pensavo. Ma non riuscii a trovare lo statuto che obbligasse esplicitamente, o per lo meno io non lo trovai e così anche molte persone che conosco, e così non ebbi altra scelta se non quella di licenziarmi. Da quando mi sono licenziato, non ho più compilato una dichiarazione dei redditi". A conferma delle sue affermazioni esiste anche la testimonianza di Sherry Jackson, un'altra autorevole costituzionalista: "Basandomi sulle ricerche ancora in corso, che iniziai durante l'anno 2000, non ho trovato quella legge. Ho domandato al Congresso, a molti agenti dell'IRS (agenzia delle entrate USA), agli assistenti del Commissario del-l'IRS... Ma non possono rispondermi, perché se lo fanno il popolo americano saprebbe che tutto questo è una frode. Non compilo una dichiarazione dei redditi dal 1999". La Federai Income Tax, insomma, non è altro che uno dei raggiri concepiti dell'elite per ridurre progressivamente in schiavitù l'intera nazione americana. Vale infatti la pena ricordare che allo stato attuale il popolo americano è gravato dal debito pubblico più oneroso del mondo e che le guerre in cui viene coinvolto con i pretesti più assurdi e puerili (portare la pace e la democrazia, sconfiggere il terrorismo ecc.) non servono che ad alimentare il potere e la capacità di controllo dell'elite.


Il liberismo selvaggio promosso dall'elite

Stando alle teorie economiche liberiste attualmente più accreditate, qualsiasi funzione pubblica direttamente svolta dallo Stato è destinata a essere costosa, inefficiente e di pessima qualità. La soluzione che queste propongono è allora sempre la stessa, liberalizzare. Ovvero vendere tutti gli enti pubblici ai privati (quindi ai grandi banchieri che monopolizzano il mercato), delegando a questi anche lo svolgimento dei servizi dello Stato mediante le classiche gare d'appalto (il cui risultato viene frequentemente aggiustato dai soliti comitati d'affari). Ma se fino a oggi una simile ricetta è apparsa effettivamente come la migliore, ciò lo si deve semplicemente al fatto che l'elite si è adoperata nei secoli per impedire che lo Stato funzionasse, mentre in realtà per far divenire efficienti gli enti pubblici sarebbe bastato applicare ad essi le stesse condizioni lavorative adottate dalle società private, premiando cioè i meritevoli e licenziando i fannulloni. I manager dello stato, inoltre, dovrebbero essere i primi a dover rispondere con i propri beni personali dei deficit di gestione di cui sono responsabili, secondo regole molto più severe di quelle applicate fino a ora. L'amministrazione della cosa pubblica, insomma, dovrebbe avvenire secondo la regola della responsabilità diretta, sia per quanto riguarda i vantaggi che per quanto concerne gli svantaggi. Occorre creare le condizioni per cui un pubblico incarico di rilievo non sia più considerato un privilegio per i soliti personaggi corrotti, ma per far questo sarà indispensabile regolarlo con norme così severe da allontanare i furbi e fare largo ai capaci.


[b]Il cuore della truffa: come
funziona il grande inganno monetario
[/b]

Grazie alle leggi approvate nel corso del tempo dalla nostra corrotta casta politica, le banche centrali sono state autorizzate a registrare come voce passiva (quindi come un debito) del proprio bilancio l'intero valore nominale del denaro da loro stampato (a costi irrisori) e poi prestato allo Stato dietro corrispettivo (obbligazioni di Stato e tasso d'interesse). Ma in realtà esso costituisce a tutti gli effetti un incremento patrimoniale, e quindi si tratta solo di una colossale truffa e di un'elusione fiscale perfettamente legalizzate e accettata per tradizione da tutti i governi delle nazioni. Questo sistema truffaldino nasce tuttavia da una precisa ragione storica, su cui è necessario tornare con una breve sintesi.

Nel periodo in cui le banche emettevano ancora denaro in base alle proprie riserve aurifere che ne garantivano la convertibilità in oro, i banchieri ascrivevano giustamente all'attivo la riserva aurea posseduta e al passivo (quindi come debito) la quantità di denaro emesso. E poiché la banca emittente era tenuta a garantire tale convertibilità in oro, le banconote costituivano effettivamente un debito per la banca, ossia una passività (a cui si aggiungeva il costo di stampa). Ma da quando la convertibilità in oro delle banconote è stata soppressa, il denaro emesso dalle banche centrali non può più costituire in alcun modo un debito. Pertanto le banconote così prodotte dovrebbero poter costituire solo una voce attiva su cui pagare le tasse, ovvero l'esatto contrario di ciò che le banche centrali fanno figurare nei propri bilanci. I banchieri classificano inoltre tali importi alla voce "attività" quando più gli fa comodo. Se infatti dichiarassero sempre tale denaro come passività non potrebbero giustificare la richiesta di pagamento degli interessi che pretendono dallo Stato (quindi al popolo attraverso le tasse). Di fronte a questo problema fondamentale per la prosperità economica delle nazioni, i partiti politici, i sindacati e le istituzioni (eccezion fatta per qualche magistrato) restano completamente inerti per timore dei poteri forti, ma perlopiù sono complici attivi che ricevono privilegi e denaro in cambio della loro omertà.

L'aver tolto la sovranità monetaria allo Stato per trasferirla a un soggetto privato come la Banca Centrale Europea o la FED americana è un atto palesemente contrario a tutte le costituzioni che proclamano solennemente la sovranità popolare. Pertanto la cessione con legge ordinaria delle sue funzioni essenziali a dei soggetti privati dovrebbe essere dichiarata nulla dalla magistratura. Esistono tuttavia correnti di pensiero a conoscenza del signoraggio che ne sostengono la legittimità. Per costoro, infatti, il trasferimento della sovranità monetaria a soggetti terzi si pone come un provvedimento necessario, in quanto la casta politica (ormai sinonimo di corruzione) è totalmente inaffidabile e pertanto consegnare la sovranità monetaria nelle sue mani genererebbe sicuramente disastri economici da iperinflazione, poiché tale classe politica tenderebbe a stampare sempre nuovo denaro solo per accontentare l'elettorato. Si tratta però solo di dottrine economiche propagandate dagli autorevoli portavoce della stessa élite per far credere alla gente che la cessione della sovranità monetaria ai loro funzionari sia il "male minore". In realtà infatti i banchieri privati che governano la ricchezza del mondo non la potranno mai gestire a favore del popolo, perché ciò sarebbe contro i loro interessi; più lo Stato si indebita e più loro ci guadagnano in termini di soldi e potere. Pertanto l'elite, come dimostra il materiale raccolto in questo volume, è praticamente all'origine di tutti i peggiori mali del mondo, compreso il lavaggio del cervello delle masse da essa perpetrato attraverso il monopolio dei mezzi d'informazione. Ciononostante esistono ancora persone che per ignoranza e ingenuità sono ancora disposte a credere alla favola che l'attuale sistema sia la migliore soluzione!

Indipendenza, segretezza e impunibilità dei banchieri

Le masse sono state tenute all'oscuro persino del fatto che le banche centrali godono di assoluta indipendenza e autonomia dalle autorità politiche dei popoli sovrani e che i loro alti funzionari sono protetti da garanzie di impunità addirittura superiori a quelle concesse a qualsiasi altro parlamentare democraticamente eletto. Tutte le riunioni e le decisioni importanti in tema di politica monetaria avvengono quindi nel massimo riserbo, senza che nessun organo giudiziario dello Stato possa effettuare intercettazioni o indagini sul corretto svolgimento delle attività bancarie! La Federal Reserve, per esempio, controlla l'intero sistema monetario USA senza dover rendere conto a nessuno del proprio operato. Il suo potere è pressoché illimitato, poiché nessuna commissione governativa ha la facoltà di controllare il corretto e onesto svolgimento di una funzione pubblica così importante. La FED infatti non ha un proprio bilancio e non è neppure soggetta a revisione contabile!

Per quanto concerne invece la BCE, sappiamo che essa è di proprietà degli azionisti delle banche centrali private dei Paesi aderenti. Si tratta quindi di un soggetto privato che, come espressamente stabilito nel trattato di Maastricht, viene sottratto ad ogni controllo da parte degli organi istituzionali dell'Unione Europea. Pertanto, con la sigla del celebre accordo si è finito per considerare la BCE alla stregua di un soggetto sovra-nazionale ed extraterritoriale. La perdita della sovranità monetaria e legislativa per gli Stati membri (parte essenziale della sovranità nazionale) è stata stabilita in maniera irrevocabile dagli art.105 e 117 del Trattato di Maastricht. Il Protocollo sul SEBC all'art.7, ricalcando l'art.107 del Trattato, stabilisce infatti: "Indipendenza - Conformemente all'articolo 107 del trattato, nell'esercizio dei poteri e nell'assolvimento dei compiti e dei doveri loro attribuiti dal trattato e dal presente statuto, né la BCE, né una Banca centrale nazionale, né un membro dei rispettivi organi decisionali possono sollecitare o accettare istruzioni dalle istituzioni o dagli organi comunitari, dai Governi degli Stati membri né da qualsiasi altro organismo. Le istituzioni e gli organi comunitari, nonché i Governi degli Stati membri, si impegnano a rispettare questo principio e a non cercare di influenzare i membri degli organi decisionali della BCE o delle banche centrali nazionali nell'assolvimento dei loro compiti".

Il medesimo Protocollo stabilisce anche il diritto di segretezza (ossia di non rendere pubbliche le ragioni di ciò che viene deciso sulla testa dei cittadini europei) per i signori della BCE: "10.4. Le riunioni hanno carattere di riservatezza. Il Consiglio direttivo può decidere di rendere pubblico il risultato delle proprie deliberazioni". Peraltro, l'art.12 del Protocollo, che si intitola beffardamente "Responsabilità degli organi decisionali", non prevede in realtà alcuna responsabilità. L'art. 16 del Protocollo sancisce invece la perdita di sovranità monetaria degli stati in favore dei banchieri centrali europei: "Conformemente all'articolo 105 A, paragrafo 1 del trattato, il Consiglio direttivo della BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote all'interno della Comunità. La BCE e le Banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla BCE e dalle banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nella Comunità". In tal modo è stata illegalmente attuata la cessione in via definitiva di poteri sovrani del popolo a un soggetto controllato da privati e da interessi privati, il quale si situa al di fuori e al disopra di qualsiasi sovranità politica pubblica.

L'art. 11 della nostra costituzione consente limitazioni (e non cessioni) della sovranità nazionale solo in favore di altri stati (e la BCE non è uno stato né un organo di altri stati) a condizioni di parità (mentre le quote nella BCE non sono paritarie) ai soli fini di assicurare "la pace e la giustizia tra le Nazioni" (mentre gli interessi dei banchieri privati vanno notoriamente in senso opposto). Del resto è necessario sapere che tutte le più potenti banche centrali del mondo sono controllate dalla stessa élite globale e che godono sostanzialmente degli assurdi privilegi di cui si è detto sinora (impunità, immunità, irresponsabilità, segretezza, indipen¬denza). Una lista di società private che comprende persino il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Banca Mondiale.


Signoraggio secondario e indebitamento globale

Come sinteticamente illustrato fino a questo punto, le banche private detengono ormai il potere sovrano di produrre materialmente il denaro dal nulla (cosiddetto signoraggio primario), di fissare il tasso di sconto e di decidere unilateralmente la politica monetaria delle nazioni compreso il potere ancora più vasto di creare denaro creditizio (credito elettronico) attraverso il cosiddetto signoraggio secondario. Per avere una idea più precisa su ciò che questo comporta, basti ricordare che solo la massa di denaro creditizio emessa con dei banali impulsi elettrici dalle banche a spese della collettività corrisponde ormai a una somma globale pari a oltre cinque volte il valore di tutti i beni esistenti al mondo. Il che vuoi dire che il denaro è un debito scoperto per almeno l'ottanta per cento e che il sistema bancario nel suo complesso è creditore per almeno cinque volte dell'intero valore commerciale del pianeta.

In un siffatto stato di cose non c'è posto per poter contemplare una reale sovranità democratica del popolo e delle sue istituzioni governative, ciononostante le masse non possono reagire, in quanto sono tenute sotto controllo con la più completa disinformazione dai palazzi di potere e dalle loro compiici istituzioni. E poiché come tristemente noto l'esclusiva fonte d'informazione della stragrande maggioranza della popolazione è la televisione, le nazioni non si accorgono minimamente di ciò che accade realmente, continuando a vivere prigioniere del più grande reality della storia, il mondo dell'informazione ufficiale. Un luogo virtuale dove viene dato ampio spazio al teatrino della politica su falsi problemi o questioni di secondaria importanza. Un villaggio globale dove i suoi abitanti possono tranquillamente dedicare tutte le proprie facoltà mentali a seguire le partite di pallone, le telenovele o trasmissioni come Chi vuoi essere milionario? e // Grande Fratello.


I conti segreti del governo invisibile

Come esaurientemente illustrato nello strepitoso volume Euroschiavi di Marco Della Luna e Antonio Miclavez, l'alta finanza ha creato dei paradisi bancari come Euroclear e Clearstream dove vige il segreto assoluto, conti su cui è possibile far comparire e scomparire il denaro occultandone la fonte di provenienza. Esiste infatti una lunga lista di banche che dispongono di conti presso queste società, come esistono molte interessanti ricostruzioni su come i profitti da signoraggio monetario vengano utilizzati per costituire fondi in Paesi stranieri (tra cui l'Iraq) allo scopo di finanziare la cosiddetta "democratizzazione" o forze "amiche", come pure insurrezioni o colpi di stato.

L'onorevole Antonio Di Pietro ammette l'esistenza del signoraggio

Nonostante le pressioni esercitate dai poteri forti per mantenere l'assoluto riserbo sulla questione, in modo da far apparire dei pazzi quei pochi che hanno il coraggio di parlarne apertamente, di tanto in tanto accade che qualche politico inciampi sul tema del signoraggio. È successo di recente all'onorevole Antonio Di Pietro, il quale, incalzato dalle imbarazzanti domande di un telespettatore, ha candidamente ammesso in televisione (intervista condotta dal giornalista Angelo Morini per Canale Italia il 25 gennaio 2006) che il signoraggio bancario è: "Scandaloso, peggio di una rapina anche perché legalizzato". Il link dove è possibile vedere l'intervista: http://www.youtube.com/watch?v=_mjqRC9bhOk

L'onorevole Teodoro Buontempo denuncia la cospirazione
del silenzio alla Camera dei Deputati


Un altro episodio interessante sul signoraggio ha visto come protagonista l'onorevole Teodoro Buontempo di Alleanza Nazionale. Durante la seduta n. 168 del 12/06/2007 alla Camera dei Deputati, infatti, il suddetto deputato ha denunciato l'esistenza di sentenze della magistratura che hanno condannato le banche per signoraggio e che ciononostante la notizia non è stata fatta trapelare da nessun canale d'informazione ufficiale. L'on. Buontempo ha poi aggiunto che i suoi colleghi della Camera si guardano bene dall'affrontare il problema per paura dei poteri forti. Il testo dell'intervento alla Camera dei Deputati dell'on. T. Buontempo recita: "C'è una sorta di ipocrisia e di vergogna a non voler mai affrontare il problema del signoraggio, c'è come un timore, una paura pure a discuterne, seppure pochi sanno che la Magistratura ha condannato la Banca d'Italia a risarcire i cittadini che hanno fatto ricorso contro il signoraggio, questo privilegio, e la Banca d'Italia ha dovuto pagare. Ma questa è una notizia che resta segreta, non la fanno conoscere!". Il link dove è possibile vedere l'intervento alla Camera: http://www.signoraggio.com/signoraggio_ ... tempo.html


Le imbarazzanti rivelazioni dell'europarlamentare Giulietto Chiesa

Tra gli onorevoli più coraggiosi troviamo anche l'europarlamentare Giulietto Chiesa (Partito socialista europeo) il quale, durante una conferenza e una successiva intervista, ha affermato quanto segue: "Dopo l'accordo mondiale del commercio siglato nel 1995, che ha conferito a enti come le multinazionali, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale un potere reale sovranazionale, che ruolo e che spazio possono avere i governi nel riuscire a definire una politica che vada nella direzione dei diritti umani? Quello che deve essere chiaro su questi organi sovranazionali è che, in questi anni di globalizzazione, il controllo sulla vita politica, economica e sociale del pianeta è passato di mano. I veri protagonisti sono diventati le banche centrali, insieme alle grandi organizzazioni finanziarie uscite dagli accordi di Bretton Woods, cioè l'OMC (l'Organizzazione Mondiale del Commercio), il FMI e la Banca Mondiale...
Queste strutture agiscono in funzione della razionalità finanziaria del capitale internazionale, punto. Sono organizzazioni totalmente prive di legittimazione democratica, che sfuggono al controllo, così come il controllo di tutti i governi è stato bypassato dalle banche centrali che agiscono in totale autonomia... La Banca Centrale Europea prende le decisioni senza consultare nessuno, poiché è stato sancito il principio che le banche sono indipendenti dai governi. Questa è la questione chiave per cui noi (le nazioni) abbiamo perduto il controllo sull'economia e sulla finanza mondiale".

L'onorevole ha poi spiegato più specificatamente cos'è il signoraggio: "II signoraggio esiste ed è una questione molto chiara, che consiste nel fatto che le banche centrali non sono di proprietà pubblica, mentre tutta la gente è convinta che lo siano solo in quanto stampano il denaro. Le banche producono la moneta e la prestano agli stati, che si indebitano nei confronti dei banchieri privati per ottenerla. Credo che il signoraggio bancario sia all'origine del disastro economico mondiale in cui stiamo precipitando... non credo si possa realizzare alcun programma di risanamento senza affrontare il problema del signoraggio bancario". Il link dove è possibile vedere il video dell'intervista all'eurodeputato: http://www.youtube.com/watch?v=FOfwGCcQNxw

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La lista delle banche private che controllano la FED

La banca centrale americana (FED) è di proprietà di undici grandi banche dell'alta finanza ebraica, a cui fa sempre capo un governatore di origine ebraica come l'attuale Ben Shalom Bernanke e il suo predecessore Alan Greenspan.

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La lista delle banche private che controllano la Banca Centrale Europea (BCE)

Come si può notare dall'elenco che segue, la BCE è posseduta da altre banche private, che sono controllate a loro volta dagli stessi grandi casati di banchieri azionisti della FED, ovvero la banca centrale americana.

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Dalle pensioni pubbliche alle assicurazioni private

Se la sovranità monetaria non tornerà presto nelle mani dello stato, il debito pubblico diverrà inestinguibile (oggi pari al centootto per cento del PIL - era il 2009 n.d.r.) e per far fronte al montare delle tasse e ai continui tagli della spesa sociale (ospedali, scuole, previdenza ecc), la popolazione sarà costretta a indebitarsi fino al collo. Già oggi infatti le nuove generazioni che si affacciano al mercato del lavoro andranno in pensione con il metodo contributivo, che comporta un trattamento pensionistico assai meno favorevole di quello precedente (ovvero il cosiddetto metodo retributivo). In tal modo i lavoratori vengono spinti implicitamente a rivolgersi a fondi pensioni totalmente privati o comunque integrativi (alla ricerca di condizioni migliori), che faranno confluire molti capitali nei forzieri dei soliti grandi gruppi bancari a cui fanno riferimento queste assicurazioni.


L'assassinio di Abraham Lincoln

II presidente Lincoln, invece di finanziare la Guerra civile americana ricorrendo ai soliti prestiti dei banchieri internazionali (che pretendevano il pagamento di tassi d'interesse tra il 24 e il 36 per cento), fece stampare la moneta di cui aveva bisogno in modo gratuito direttamente allo Stato. Lincoln evitò in questo modo di far sprofondare la nazione nella spirale del debito pubblico, provvedendo alla mes



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 25/08/2011, 20:35 
Io sono completamente convinto che tutte queste 19 pagine cosi' lunghe e fitte contengano verita' e molte cose le sapevo gia' ed altre le immaginavo, cio' che non mi e' chiaro, e' quanto ci credi tu TTE a tutto questo, lodevole il lavoro che hai fatto di raccolta di tutte queste informazioni nel corso degli anni, ma ho dubbi che tu creda in tutto cio' perche' non lasci mai commenti su cio' che posti, raccogli solo informazioni....
Dico questo perche' in tutte le conversazioni in cui ti sei intromesso hai spesso negato fatti e deriso opinioni di altri che avevano coerenza con tutte le notizie raccolte in questo 3AD...

A questo punto mi chiedo: a che gioco stai giocando?
Non voglio che te la prenda sull'offensiva, solo voglio capirti e conoscere come realmente la pensi, visto che mai ho letto tue opinioni, solo dei "quoto" "concordo con xyz" "questo e' quello che dice quest'altro", ecc.ecc.

Loquacita' pari a zero, solo copia e incolla e link vari, ti piace fare il misterioso o cosa?

[?] [?] [?]



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Vrillon ha scritto:

Io sono completamente convinto che tutte queste 19 pagine cosi' lunghe e fitte contengano verita' e molte cose le sapevo gia' ed altre le immaginavo, cio' che non mi e' chiaro, e' quanto ci credi tu TTE a tutto questo, lodevole il lavoro che hai fatto di raccolta di tutte queste informazioni nel corso degli anni, ma ho dubbi che tu creda in tutto cio' perche' non lasci mai commenti su cio' che posti, raccogli solo informazioni....
Dico questo perche' in tutte le conversazioni in cui ti sei intromesso hai spesso negato fatti e deriso opinioni di altri che avevano coerenza con tutte le notizie raccolte in questo 3AD...

A questo punto mi chiedo: a che gioco stai giocando?
Non voglio che te la prenda sull'offensiva, solo voglio capirti e conoscere come realmente la pensi, visto che mai ho letto tue opinioni, solo dei "quoto" "concordo con xyz" "questo e' quello che dice quest'altro", ecc.ecc.

Loquacita' pari a zero, solo copia e incolla e link vari, ti piace fare il misterioso o cosa?

[?] [?] [?]



Piccolo OT. Ti consiglio di leggere questo topic, troverai delle risposte e dei suggerimenti.

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=11146



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cari amici,


Economia


Usa, banchieri dittatori
Mercoledí 31.08.2011 10:01
Di Loris Palmerini

Un'inchiesta del Governo americano ha scoperto che fra il 2007 e il 2010 un gruppo di persone ha “creato” 16.000 miliardi di dollari, 10 volte il debito pubblico italiano, senza autorizzazione e controllo! Ad aggravare la cosa è il fatto che sono gli stessi banchieri della Fed (la banca che stampa i dollari e che è privata) che si sono “assegnati” questi soldi alle aziende di cui sono proprietari, le stesse che danno i “rating”. Mentre il normale cittadino lavora per quei pezzi di carta, loro con un click al computer sono in grado di comperare interi Stati. Possono comperare la politica, ordinare la guerra, creare carestie …….è il potere assoluto. Sono crimini contro l’umanità per cui occorre coordinare un gruppo di arresto mondiale.
dahttp://affaritaliani.libero.it/econom ... 82011.html

ciao
mauro



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MessaggioInviato: 31/08/2011, 16:03 
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mauro ha scritto:

cari amici,


Economia


Usa, banchieri dittatori
Mercoledí 31.08.2011 10:01
Di Loris Palmerini

Un'inchiesta del Governo americano ha scoperto che fra il 2007 e il 2010 un gruppo di persone ha “creato” 16.000 miliardi di dollari, 10 volte il debito pubblico italiano, senza autorizzazione e controllo! Ad aggravare la cosa è il fatto che sono gli stessi banchieri della Fed (la banca che stampa i dollari e che è privata) che si sono “assegnati” questi soldi alle aziende di cui sono proprietari, le stesse che danno i “rating”. Mentre il normale cittadino lavora per quei pezzi di carta, loro con un click al computer sono in grado di comperare interi Stati. Possono comperare la politica, ordinare la guerra, creare carestie …….è il potere assoluto. Sono crimini contro l’umanità per cui occorre coordinare un gruppo di arresto mondiale.
dahttp://affaritaliani.libero.it/econom ... 82011.html

ciao
mauro








Non vorrei sembrare Karl Marx ma questo sistema economico serve SOLO ai pochi che se la suonano e se la cantano come più gli piace. E' questo il capitalismo? Ricchezza per pochi e sfruttamento per tutti gli altri? Banche che creano miliardi e miliardi dal nulla e cittadini che lavorano tutto il giorno per meno di mille euro al mese?

Chi nasce in una famiglia modesta, anche se ha i soldi per il cibo e le bollette non ha capitali da investire e quindi non potrà mai uscire, a meno che non vinca al Lotto, dalla situazione in cui vegeta mentre chi ha un capitale può investirlo e farlo fruttare in infiniti modi facendo sempre più soldi ed aumentando senza controllo questo divario.
E' come essere in un universo con alcuni buchi neri supermassici che divorano inesorabili una moltitudine di piccoli pianetini.. pensateci.


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Marziano
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http://www.ingannati.it/2011/08/01/comune-di-padova/


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MessaggioInviato: 04/09/2011, 16:26 
L’ONU parla di una moneta unica mondiale
Tratto da http://www.vocidallastrada.com/2011/09/ ... .html#more

http://freeyourmindfym.files.wordpress. ... x321.jpgSi confermano i sospetti dei teorici della “cospirazione”: l’ONU sta dando impulso alla “richiesta” da parte dei paesi emergenti all’instaurazione di una moneta unica globale, primo passo per stabilire un governo mondiale. Il collasso apparentemente orchestrato dell’economia statunitense permette ai paesi emergenti di mettere in discussione la funzione del dollaro come moneta di riferimento e le Nazioni Unite si preparano per lanciare il loro piano.

Buenos Aires (Urgente 24). Dall’inizio della crisi nel 2009, differenti teorici avevano parlato della possibilità che la situazione di crisi economica era stata cercata deliberatamente per ristrutturare completamente il sistema finanziario mondiale ed imporre una moneta unica a livello globale e che fosse il primo passo verso una governance a livello planetario.
La mancanza d’azione da parte della giustizia negli USA per quanto riguarda i responsabili della crisi economica, anche quando la colpevolezza è evidente e le susseguenti azioni (riscatti governativi alle banche, proposte di legislazione globale, ecc) sono sfociati finalmente nella questione del dollaro come moneta di riferimento per i mercati.
In questo modo, il reclamo di una moneta unica per tutto il pianeta acquista una forma più definita e conferma i sospetti prima menzionati. Prima è stata la Russia, poi la Cina e più tardi i paesi emergenti a reclamare la moneta globale.

Questo rapporto presentato dal sito spagnolo Libertad Digital.

Dallo scoppio della crisi di credito a metà del 2007 la tensione intorno al ruolo che gioca il dollaro nell’architettura monetaria è stata questionata da alcune delle principali potenze del mondo, principalmente dalla Cina e Russia.
Questo trascendentale dibattito per l’economia mondiale si stava negoziando in privato tra i governi e le principali banche centrali. Si tratta della riforma dell’attuale sistema monetario internazionale vigente dalla soppressione degli accordi di Bretton Woods da parte del governo degli USA . Da allora, il dollaro si è mantenuto come la moneta di riserva per eccellenza, senza alcun tipo di copertura reale dopo aver rotto i suoi ultimi rapporti con il patrone oro.

L’ONU propone adesso di riformare il sistema monetario vigente, la cui egemonia è ostentata dal dollaro. Così, in un dossier presentato durante la Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e Sviluppo (UNCTAD), l’organismo multilaterale per eccellenza riconosce che il sistema monetario non funziona correttamente e, di fatto, è stato il grande “responsabile” dell’attuale crisi finanziaria.

Per questo, l’ONU afferma che il ruolo del dollaro come moneta di riserva mondiale deve essere riconsiderato, come lo esigono la Russia, la Cina e le principali economie emergenti del pianeta. In questo modo, l’istituzione è a favore della creazione di una nuova Bretton Woods, che dovrebbe essere negoziata tra i principali governi, per stabilire un nuovo sistema monetario che sostituisca quello attuale.

“Sostituire il dollaro con una moneta artificiale potrebbe risolvere alcuni dei problemi riguardanti i grandi deficit sui C/C (questo significa: mancanza di risparmi) che alcuni paesi presentano e aiuterebbe la stabilità”, segnala Detlef Kotte, uno degli autori del dossier. Ma, “si ha anche bisogno di un nuovo sistema di scambi. I paesi devono mantenere qualche tipo di scambio (monetario) reale(aggiustato all’inflazione) e stabile”.

Il ruolo del FMI
Per questo, secondo Kotte, deve mantenersi l’intervento monetario che le banche centrali applicano, anche se questo lascia la porta aperta a che sia qualche istituzione multilaterale l’incaricata di mantenere la stabilità dei tipi di cambi, riferendosi al FMI. In questo modo, l’organismo non solo abroga per sostituire il dollaro come moneta di riserva mondiale ma anche di creare una specie di banca centrale a livello mondiale che, in questo caso, sarebbe il FMI”.
Nel comunicato stampa pervenuto, l’UNCTAD (appartenente all’ONU) segnala che la regolamentazione e supervisione più effettiva del mercato finanziario è “indispensabile” per “prevenire che si ripeta una crisi finanziaria ed economica mondiale come quella attuale”.

Ma, non è solo necessario controllare la supervisione finanziaria internazionale,è anche “ugualmente importante una riforma del sistema monetario per ridurre il margine dei benefici nella speculazione monetaria ed evitare, così, gli squilibri commerciali di gran misura”. Con questa dichiarazione,l’organismo si riferisce all’eccesso di risparmio da parte delle economie asiatiche (principalmente la Cina) negli ultimi anni e il grandissimo indebitamento (bisogno di finanziamenti esterni) di altre potenze come è il caso degli Stati Uniti. Cioè, gli squilibri commerciali a livello mondiale ( abbondanti deficit tramite conti correnti) che l’attuale sistema monetario ha fornito, secondo quanto sostengono importanti economisti.

I diritti speciali di prelievo.
L’attuale sistema “dipende della politica monetaria che applica la banca centrale che emette la moneta di riserva mondiale” per eccellenza (il dollaro) in riferimento alla FED. Alcune decisioni che, secondo il dossier, si prendono, d’accordo ai bisogni politici e economici statunitensi, in chiave nazionale, “senza tener conto dei bisogni del sistema di pagamenti internazionale e dell’economia mondiale” nel suo insieme.
Ma, secondo lo studio, neanche un corretto maneggio dei flussi del capitale tra i paesi ne l’imposizione di una nuova moneta di riserva mondiale (sostitutiva del dollaro) risolverà i problemi che colpiscono le economie emergenti: “il problema del tipo di cambio”, aggiunge lo studio, è che “non è possibile che un paese possa assorbire gli shock esterni in modo efficiente attraverso l’adozione, sia totalmente flessibile o rigida, dei tipi di cambi”, secondo gli economisti dell’UNCTAD.
Per questo, l’organismo suggerisce che dovrebbe stabilirsi un sistema di tipi di cambi in base ad un “modello stabile”, che sarà controllato e determinato in modo multilaterale.

L’UNCTAD sostiene che un nuovo sistema monetario basato su principi e norme convenuti in forma multilaterale è necessario per la stabilità dell’economia mondiale così come alcune “condizione equitative per il commercio internazionale”. Essenzialmente l’organismo punta al bisogno di sostituire il dollaro con una nuova moneta basata in un paniere di divise che il FMI controllerebbe. (i denominati diritti speciali di prelievo).
In questo modo “si ridurrebbe la necessità di mantenere riserve internazionali” per difendere i tipi di cambi (il valore di una moneta nazionale) e “potrebbe combinarsi con un ruolo più forte dei diritti speciali di prelievo se si assegnano in funzione del bisogno di liquidità che un determinato paese presenta” con lo scopo di “stabilizzare il suo tasso di cambio reale ad un livello accordato in modo multilaterale”.

La posizione della Cina e della Russia.
Il governatore della Banca Popolare cinese, Zhou Xiaochuan, a marzo propose di creare una divisa di riserva multinazionale come parte della riforma nel sistema monetario internazionale, aggiungendosi così alla petizione russa.

Xiaochuan ha ipotizzato di “creare una divisa di riserva internazionale che non sia vincolata alle nazioni individuali e possa rimanere a lungo termine stabile”. Inoltre, ha detto che i diritti speciali di prelievo (SDR, sigla in inglese 1) del FMI hanno il potenziale per agire come una divisa di riserva sopranazionale. Cioè, l’obiettivo sarebbe quello di creare una super divisa che sostituisca il dollaro, il cui valore determina quello delle altre valute.
A luglio del 2009 tale proposta è diventata ufficiale. La Cina ha avvertito nella riunione al G-8 e il G-5 del bisogno di riformare il sistema monetario internazionale per una “maggiore diversificazione della moneta di riferimento”dal dollaro statunitense. Il gigante asiatico non era mai stato tanto esplicito. Adesso, l’ONU raccoglie il guanto lanciato dalla Cina, Russia e le potenze emergenti.

Curiosamente il presidente russo Dimitri Medvedev, ha mostrato la “nuova moneta mondiale” sul bavero della sua giacca durante la riunione di queste grandi potenze. Gli USA non si sono pronunciati ufficialmente su questo argomento fino ad ora.
Ma, il segretario del Tesoro degli USA, Tim Geither, a marzo ammise che gli USA erano “molto aperti” a studiare la proposta monetaria elaborata dalla Cina e la Russia di creare una nuova divisa di riferimento internazionale. Anche se dopo ratificò quanto detto di fronte al panico che questa dichiarazione creò nel mercato delle divise (il crollo del dollaro)

http://www.disinformazione.it/onu_monet ... ndiale.htm




Uscire dall’euro
Piuttosto che lasciarsi prima svenare e poi vendere…
Avv. Marco della Luna - http://marcodellaluna.info/sito/

I rimedi ai problemi finanziari proposti dalle parti sociali e dai partiti sono meri palliativi, inutili, perché servono solo a tirare avanti di qualche settimana. La manovra governativa, anche la seconda, è iniqua e recessiva, sbilanciata sul lato delle entrate, e ha mobilitato resistenze insuperabili nel paese. Ora il governo, dopo che l’UE l’ha approvata, se la rimangia e ne fa un’altra, non migliore, ma semplicemente congegnata in modo da evitare che si coalizzi un’efficace resistenza, sia civile, che interna alla partitocrazia, la quale vuole conservare i suoi canali di spesa. La manovra alternativa del PD frutterebbe solo 1/10 dei 40 miliardi da recuperare (Tito Boeri su La Repubblica del 27 Agosto) e dimostra che l’opposizione non vale nulla, non ha capacità, non ha idee, non ha uomini. Il sistema partitico è oramai solo una zavorra senza capacità di soluzioni e senza valore di rappresentanza. Quindi senza legittimazione.

Sono decenni che in Italia si fanno sacrifici e manovre di risanamento e di adeguamento ai parametri europei, e siamo messi sempre peggio. Nessuno vuole ammetterlo, ma è palese che non funzionano. Il debito pubblico ha sempre continuato a crescere. Il motore del disastroso processo di indebitamento, su scala mondiale è il monopolio privato e irresponsabile della creazione e distruzione di moneta e credito, in mano a un pugno di banchieri, che controlla le banche centrali, BCE compresa, e ricatta i governi con minacce di declassamento e di non acquisto dei loro titoli del debito pubblico. Essenzialmente, li ricatta a trasferire al settore finanziario crescenti quote di reddito e risparmio dei cittadini e delle imprese.
Recenti dati mostrano che i paesi che hanno dichiarato di non potere o volere pagare il debito pubblico, dopo il default si sono ripresi bene.

Piuttosto che continuare con manovre depressive e socialmente laceranti, che non risolvono niente da decenni, sarebbe preferibile, per l’Italia, il seguente programma:

1-Uscire dall’Euro ritornando alla Lira;

2-Ripudiare il debito pubblico;

3-Nazionalizzare la Banca d’Italia e sottoporla a una commissione parlamentare;

4-Ripristinare i vincoli di portafoglio e di acquisto dei titoli di stato, come prima del divorzio della Banca d’Italia dal Tesoro;

5-Porre un vincolo costituzionale di pareggio di bilancio;

6-Nazionalizzare le banche commerciali che, avendo nel portafoglio molti titoli del debito pubblico, entreranno in crisi .

In tal modo, si eviterebbe tagli depressivi e socialmente laceranti, si risparmierebbe il 22% della spesa pubblica, si azzererebbe il debito pubblico, si potrebbe svalutare e così rilanciare le esportazioni, gli investimenti, l’occupazione; non si avrebbe più bisogno di emettere titoli del debito pubblico, salvo il caso di emergenze; anche in tal caso, li comprerebbe la Banca d’Italia.

Ma continuare con gli inasprimenti fiscali, con la tassazione di redditi presunti, con i tagli allo stato sociale, ai diritti dei lavoratori – continuare con l’indebolimento del paese e l’incremento dell’insicurezza e della paura – tutto questo è utile a portare il paese e la gente in condizioni ottimali per il capitale internazionale che aspira a rilevare dall’esterno l’economia e le risorse, compresi i lavoratori, di un paese in ginocchio, pronto a lavorare per bassi salari, senza garanzie e tutele, livellato al basso. Un paese dove la gente e le imprese devono svendere i propri beni per debiti, anche fiscali. A questo pare che mirino le politiche e i ricatti della c.d. Europa – BCE, UE –, del FMI, delle società di rating. Ma non è l’Europa, bensì la maschera della comunità finanziaria sovrannazionale.

Il processo integrativo europeo dell’Europa allargata a 27 membri è finito. La Commissione conta sempre meno. Le decisioni si prendono tra cancellerie di paesi forti, esclusi gli altri. Soprattutto quelle per decidere le mosse della BCE, in modo che salvaguardi innanzitutto la Germania. Questa, assieme ai suoi satelliti e alla sua imitatrice, la Francia, l’ha oramai detto e ripetuto: non accetterà mai di emettere gli eurobond, cioè di mettere in comune il debito pubblico proprio con quello italiano e degli altri paesi eurodeboli. I paesi euroforti non accetteranno mai l’integrazione politica con l’Italia non solo per il suo debito pubblico, ma anche perché la classe politica e dirigente italiana è troppo marcia e incompetente: all’estero hanno visto tutti abbastanza, oramai, dalla mafia, alle storie dei rifiuti di Napoli, al bunga bunga, alla giustizia a livelli di Africa Nera. Forse negli anni ’90 pensavano che l’Italia avrebbe eliminato questa classe dirigente e corretto i propri difetti grazie alla pressione dell’Euro, ma ciò non è avvenuto. All’estero sanno che l’Italia non riesce a riformarsi, a intervenire sui propri vizi strutturali, e che sta declinando da 20 anni incessantemente. Sanno che inevitabilmente uscirà dall’Euro. Sanno che integrarsi politicamente con un paese come l’Italia sarebbe come impiantarsi una grave malattia. Nessun paese o azienda efficiente ha interesse a integrarsi con un paese o un’azienda inefficiente. Ha per contro interesse a sfruttarlo/a assumendone il controllo dall’esterno.

La Germania (seguita da altri paesi forti) è un paese molto più efficiente, corretto e serio dell’Italia. La sua politica è quindi quella di tenere l’Italia sotto la BCE e gli organismi comunitari, che la Germania può dirigere, al fine di neutralizzarla come paese concorrente sui mercati internazionali, e di costringerla, prima che finisca per lasciare l’Euro, a pagare i propri debiti in Euro verso le banche tedesche anche al costo di dissanguarsi.
E questa linea politica si sta confermando e irrigidendo nel progredire della crisi. Giulio Tremonti, il 27 Agosto, parlando ai Ciellini di Rimini, ha non senza ragioni ammonito la Germania ad accettare l’eurobond e a non ostinarsi nella sua politica solipsistica, perché potrebbe finire a suo danno. Ma ostinarsi nelle politiche solipsistiche è ciò che la Germania sta facendo da quando è nata, dal 1871. Non ha mai cambiato linea, nonostante due guerre rovinosamente perse. Il sistema-paese Germania capisce i fatti, non ragioni, moniti e minacce.

Il governo italiano impone al paese sacrifici durissimi e recessivi in nome dell’integrazione europea. Ma l’integrazione europea è finita, per noi. L’Italia non sarà mai integrata. Quindi sarebbe tempo di rovesciare il tavolo, prima che il governo di centro-destra adesso, e un governo di centro-sinistra domani, facciano qualche altra manovra di salasso, per poi annunciare che, inopinatamente, le manovre non sono sufficienti, e che bisogna alzare l’uva, mettere l’imposta patrimoniale, tagliare le pensioni, marchionnizzare tutto il paese immediatamente e senza discutere per pagare gli interessi sui debiti – in ossequio alla curiosa inversione dei ruoli, oramai dilagata in tutto il mondo libero, in virtù della quale lavoratori, imprenditori e consumatori producono la ricchezza che dà valore alla carta prodotta dal settore finanziario, però si ritrovano di esso eternamente debitori, anzi devono sottomettersi alle sue regole e alla sua morale.

Ripudiare il debito pubblico, dunque, e uscire dall’Euro. Immediatamente, finché non siamo ancora dissanguati.
Alle lamentale di chi ha comperato titoli del debito pubblico italiani e farà l’indignato quando l’Italia non li pagherà, si replicherebbe che li ha comperati sapendo che erano a rischio, che per il rischio ha avuto un premio di maggior rendimento, e che in ogni caso poteva venderli nei mesi scorsi, vista l’aria che tirava; quindi se la prenda con se stesso;

A chi (banche, perlopiù) li ha ricevuti in garanzia in epoca non sospetta, per l’apertura di una linea di credito non speculativa, si offrirebbe una garanzia sostitutiva;

A Germania e soci, si replicherebbe che i benefici dall’Euro, e ancor prima dallo SME, e prima ancora dalla politica agricola comune, li hanno avuti proprio loro, e a spese e danno dell’Italia, soprattutto in fatto di competitività, di quote di mercato, di occupazione;

Alla BCE si replicherebbe che il suo comportamento è inaccettabile, in quanto non rende nota la quantità di denaro prodotta e la quantità di crediti erogati;

A Bruxelles si replicherebbe che il SEBC viola l’art. 1 e 11 Cost. L’art. 11, perché questo autorizza limitazioni e non trasferimenti della sovranità; li autorizza per fini di tutela della pace e della giustizia, non finanziari, come fatto per la BCE; li autorizza in favore di altri paesi, non in favore di un organismo sovrannazionale, esente da controllo democratico, come è la BCE; li autorizza a condizioni di parità, mentre la presenza nella BCE delle banche centrali di Regno Unito, Danimarca e Svezia, che non sono soggette a Euro e BCE ma partecipano ai suoi utili e alla sua sovranità monetaria anche sull’Italia, viola tale condizione. Inoltre viola la norma fondamentale, l’art. 1, sia in quanto toglie al popolo la sovranità monetaria ed economica, che è la principale componente della sovranità e del governo; sia in quanto il fine della BCE non è la tutela del lavoro, ma del potere d’acquisto della moneta. L’art. 1 afferma per contro i due principi fondamentali: la sovranità appartiene al popolo, e l’Italia è fondata sul lavoro. Questi principi fondamentali sono limiti assoluti, o controlimiti, a quanto possono disporre trattati internazionali come quello di Maastricht che costituisce il sistema della BCE. Un trattato, quindi, illegittimo ed eversivo dell’ordine costituzionale, come tette le controparti dell’Italia dovevano sapere.

Ma che cosa si potrebbe spiegare a Washington e Londra? Potremmo dire loro che l’Italia ha oramai fatto quanto poteva fare, dall’interno dell’UE e dell’Euro, per ostacolare il costituirsi di una potenza europea concorrente degli USA, con una valuta concorrente al Dollaro. E che ora, per contrastare un’unificazione centro-europea sotto i Tedeschi, è indispensabile che riprenda una certa libertà di manovra.

http://www.disinformazione.it/fuori_euro.htm


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Marziano
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Lo Storico dai mille nomiLo Storico dai mille nomi

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IL SEGRETO DEI MASSONI



Di Robert Lomas

La massoneria non è una religione ma una tecnica spirituale compatibile con il credo di qualsiasi dottrina o
confessione religiosa e con la scienza: per aderirvi bisogna dichiarare di credere che esista un ordine alla
base del comportamento dell’universo.


Scaricabile da qui: http://haboba.org/Il%20Segreto%20dei%20 ... 0Lomas.pdf


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Galattico
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MessaggioInviato: 12/09/2011, 02:08 
Il 9/11 è stato un golpe riuscito, progettato
per dirottare la Casa Bianca di Bush verso
la strategica “Guerra di civiltà” descritta
da Samuel Huntington.


http://www.ilconsapevole.it/articolo.php?id=8502

I mondi arabo e islamico erano i primi obiettivi, con, a seguire, la Cina e anche la Russia, stando alla dottrina Wolfowitz. Il 9/11 rientra quindi nella tradizione degli attacchi autoinflitti o immaginari risalenti all’esplosione della USS Maine nel porto dell’Avana, nel 1898, che diede inizio alla guerra ispano-americana, e con essa all’imperialismo statunitense. Il governo segreto provò a mettere in scena una marcia fascista su Washington contro il Presidente Franklin D. Roosevelt, e provò ad assassinarlo. Tale governo ci ha portato alla Baia dei Porci, all’assassinio di Kennedy, al falso incidente del Golfo del Tonchino (in parte ammesso nelle ultime settimane dalla NSA), alla guerra del Vietnam, al tentato assassinio di Reagan, al traffico di armi e droga dell’affare Iran-Contra, al bombardamento della Serbia, all’affondamento del sommergibile russo Kursk, e alla loro impresa suprema, il 9/11, seguito dalle invasioni dell’Afghanistan e dell’Iraq. I presidenti statunitensi sono generalmente fantocci della rete canaglia, che rispondono ai bisogni di Wall Street e della City londinese.

È stata questa rete canaglia ad aver inviato a Bush un ultimatum sul 9/11 con le parole: “Angel is next”, “Adesso tocca all’Angelo”, significando con questo che l’aereo presidenziale sarebbe stato annientato come gli altri aerei dirottati il 9/11, quindi: lancia la guerra di civiltà oppure sarai fatto fuori. Bush si affrettò a prostrarsi ossequioso, cedendo ai golpisiti il governo degli USA. Nella terminologia della letteratura sull’intelligence, Bin Laden, Atta e gli altri sono zimbelli. Sono doppi agenti, pedine, fanatici, agents provocateurs. Operano sotto l’ombrello di Al Qaeda, un gruppo che può essere descritto soltanto come la Legione Araba della CIA e del MI6, una classica pseudogang o controgang contro il nazionalismo arabo. Il loro retroterra etnico-religioso fa sì che il mondo arabo e islamico siano incolpati degli atti terroristici. Essi ricevono appoggio dalla CIA, di cui abbiamo come esempio la famosa dialisi renale di Bin Laden. Queste figure hanno intenti criminali, ma ciò che non hanno è la capacità fisica e tecnica di produrre gli effetti osservati: proprio come Lee Harvey Oswald, per quanto fosse malvagio, non poteva aver sparato il numero di colpi necessari per uccidere a Dallas il Presidente Kennedy.

I direttori dei terroristi e gli agenti segreti che dirigono le attività di uno “zimbello”, o di un killer professionista evidentemente costituiscono l’Able Danger, un progetto congiunto della Defense Intelligence Agency e delle Forze di Comando Speciali. Da quando è venuto alla luce Able Danger, abbiamo saputo che ha distrutto 2,5 terabyte dei suoi stessi dati registrati, equivalenti a un quarto della Biblioteca del Congresso, che ha il più grande deposito librario del mondo. Rumsfeld ha proibito ai funzionari responsabili dell’ Able Danger di testimoniare al Congresso.

Gli “zimbelli” possono operare liberamente e allo scoperto, senza essere arrestati, a causa della rete di talpe presente all’interno del governo USA. Queste talpe sono leali al governo invisibile, non alla costituzione e alle leggi. Esse si assicurano che gli “zimbelli” siano disponibili a essere trasformati in capri espiatori, distruggono le prove e organizzano l’insabbiamento dei misfatti. Le talpe sono responsabili della paralisi delle difese aeree per più di un’ora e quarantacinque minuti il 9/11, una tempistica da paragonare con i tempi medi d’intercettazione – 15-20 minuti al massimo – sia prima che dopo gli eventi. Nessuna forza esterna avrebbe potuto ottenere questo risultato.

I professionisti addestrati, i tecnocrati della morte, costituiscono il terzo gruppo.

Possiedono la capacità fisico-tecnica di far schiantare gli aerei e altri oggetti volanti contro edifici e di distruggere il WTC con una demolizione controllata. Alcuni di questi professionisti operano dall’interno delle burocrazie governative, altri da uffici privati. Vogliono l’anonimato, non la pubblicità. I recenti progressi nella ricerca sul 9/11 si sono focalizzati sul ruolo dei giochi di guerra, delle esercitazioni militari e delle esercitazioni antiterrorismo, nell’occultamento e nella agevolazione delle azioni terroristiche del 9/11. Finora siamo venuti a conoscenza di 14 esercitazioni separate sul 9/11 o a esso connesse. Alcune erano state escogitate per annullare le difese aeree spostando dei caccia verso il nord del Canada e verso l’Alaska, lontano dagli obiettivi del 9/11. Altre avrebbero paralizzato le difese aeree inserendo falsi bip tracciati sugli schermi radar del personale della difesa, e con false comunicazioni di aerei commerciali e militari che simulavano fantomatici dirottamenti.

Ma c’è un’altro aspetto ancora. Un’esercitazione messa in scena al National Reconnaissance Office di Chantilly, in Virginia, quel mattino, consisteva nel far schiantare aerei di linea commerciali su quegli edifici. Esistono tutte le ragioni per pensare che gli aerei kamikaze fossero controllati proprio da qui, dal quartier generale statunitense dei satelliti spia. L’Amalgam Virgo, un’altra esercitazione associata al 9/11, consisteva nel lancio di un missile cruise contro un bersaglio terrestre da una nave da carico canaglia nel Golfo del Messico. Ciò probabilmente simulava ciò che sarebbe stato fatto al Pentagono, poiché è chiaro che quell’edificio non è mai stato colpito da nessun aereo commerciale.

La più sinistra di tutte era Global Guardian, un’esercitazione del 9/11 che simulava una guerra termonucleare totale con bombardieri, missili e sommergibili.

Quest’esercitazione comportava un tentativo di penetrazione della struttura di comando nucleare da parte di un outsider “maligno”, con accesso a un sistema di controllo e a un comando chiave. Qui c’era la possibilità per la “rete canaglia” di scatenare la guerra nucleare. Il 9/11 Bush aveva telefonato a Putin con un ultimatum: gli USA avrebbero preso l’Afghanistan, più alcune basi nell’Asia Centrale ex sovietica. Se Putin avesse rifiutato, la rete canaglia statunitense sarebbe stata in grado di dare inizio alla terza guerra mondiale ordinando un’escalation nucleare.

Quando i terroristi di Stato attaccano, lo fanno spesso sotto la copertura di un’esercitazione preannunciata, apparentemente legale, che somiglia o imita l’operazione terroristica. Questo aiuta a dissimulare l’intento criminale dei cospiratori golpisti sotto la copertura della loro stessa burocrazia. L’esercitazione è solo una simulazione, finché non diviene reale. Durante la Guerra Fredda, Hilex 75 e l’Able Archer 834 erano state esercitazioni che avrebbero potuto condurre a uno scontro e a una guerra reali.

Quando nel 1981 ci fu il tentativo di assassinare il Presidente Reagan, come copertura per le operazioni, il giorno successivo, era stata programmata un’esercitazione per la successione presidenziale (Nine Lives, Nove vite). Le bombe di Londra del 7 luglio 2005 furono preparate tramite esercitazioni denominate “Atlantic Blue” dal Regno Unito, “Topoff III” dagli USA e “Triple Play” dal Canada, che simulavano un attacco al metrò di Londra mentre in Inghilterra si stava svolgendo un congresso internazionale. Lo stesso 7 luglio la Visor Associates di Peter Power stava simulando esplosioni nelle stesse stazioni e nelle stesse ore in cui esplosero effettivamente le bombe, come riferì la BBC 5: Peter Power, un ex di Scotland Yard, dirige un’azienda privata di sicurezza che, il 7 luglio 2005, stava conducendo esercitazioni antiterrorismo nel metrò di Londra, come egli stesso ha detto alla BBC: Power: Alle 9:30 di stamattina, a Londra, stavamo effettivamente conducendo un’esercitazione che coinvolgeva oltre mille persone, e che consisteva nell’esplosione simultanea di bombe proprio nelle stazioni dove è realmente avvenuta stamani, tanto che ancora adesso ho i capelli dritti dallo spavento.

Presentatore: Per intenderci, stavate conducendo un’esercitazione per vedere come avreste potuto affrontare una cosa del genere, ed è accaduto proprio nel bel mezzo dell’esercitazione?

Power: Precisamente.
La scorsa estate (2005), Cheney aveva ordinato al Pentagono di preparare il bombardamento atomico dell’Iran, da portare a termine all’indomani di un nuovo 9/11 su più larga scala. È chiaro che questo attentato ricade nella tipologia del terrorismo sintetico sotto falsa bandiera, patrocinato dallo Stato, per offrire un pretesto all’attacco.

Negli USA e in altri Stati della NATO, è stato istituito un servizio di sorveglianza da parte dei cittadini su queste pericolose esercitazioni canaglia, per affrontarne la minaccia. In agosto la “Sudden Response 05” avrebbe dovuto simulare un’esplosione nucleare da 10 kilotoni a Charleston, nella Carolina del Sud. Una mobilitazione di cittadini preoccupati sollevò proteste contro quest’esercitazione e possiamo ritenere che abbia portato alla sua cancellazione. Fu poi la volta dell’esercitazione sulla dispersione di gas a New York City e della “Granite Shadow/Power Geyser”, che comportavano l’utilizzo simultaneo di armi di distruzione di massa a Washington DC. Queste esercitazioni vennero denunciate e furono al centro di proteste.

Ora come ora (novembre 2005, N.d.T.), siamo al centro della più densa concentrazione di esercitazioni dallo stesso 9/11. Anzitutto c’è la Vigilant Shield, una bomba radiologicamente sporca che viene fatta esplodere nel porto di Mobile, in Alabama. A questo si risponderà con il Global Lightning, uno scambio di missili nucleari fra USA e Corea del Nord, con l’uso dei missili antibalistici USA. Simultaneamente si svolgono “Positive Response” e “Global Storm”, il nuovo nome dato a “Global Guardian” per il piano appena adottato di un attacco nucleare preventivo a sorpresa. Queste implicano uno scontro con la Russia sulla questione dell’Ucraina.

Una qualsiasi di queste esercitazioni potrebbe essere usata per lanciare provocazioni e attacchi nucleari reali. La pianificazione della guerra contro il Venezuela continua. C’è bisogno di una vigilanza mondiale per impedire il peggio.

Il regime di Bush attualmente è in crisi a causa della guerra persa in Iraq, per la reazione negligente e criminale all’uragano Katrina e per il prezzo della benzina ai massimi storici. Libby è stato incriminato e Rove, Feith, Wolfowitz e Ledeen potrebbero seguire la sua stessa sorte. Come nel film Wag the Dog (Sesso e potere), Bush o i neocon sono tentati da una nuova guerra per ovviare a questa crisi. Durante il Watergate, quando Nixon dichiarò un allarme nucleare rosso, nell’ottobre del 1973, il Primo Ministro britannico Edward Heath aveva intravisto lampanti motivazioni politiche. Ogni volta che Nixon richiedeva il football, la borsa contenente i codici nucleari segreti di lancio, i funzionari della Casa Bianca Kissinger e Haig lo sorvegliavano da vicino per tenergli le dita lontano dal tasto nucleare. Nell’estate del 1974 il Ministro della Difesa Schlesinger disse ai comandanti statunitensi di disattendere gli ordini riguardanti qualsiasi attacco militare, se provenienti da Nixon, a meno che non fossero confermati dallo stesso Schlesinger o da Kissinger. Dato che oggi la situazione è analoga, il Partito Democratico e gli Stati della NATO devono esigere che l’instabile Bush e i disperati neocon, in caso di estromissione dal governo, siano posti sotto speciale sorveglianza per impedire nuove avventure dalle conseguenze incalcolabili.

Ma fintantoché Bush potrà conservare il consenso del 30-35% di popolazione statunitense, egli potrà proseguire la guerra in Iraq a tempo indeterminato e forse estenderla alla Siria e all’Iran. Se Bush riesce a conservare tale consenso è grazie al potere del mito del 9/11 su una parte del popolo americano. Ogni qualvolta Bush viene ritenuto responsabile di qualcosa, immancabilmente risponde tirando in ballo il 9/11. Le sue argomentazioni per la guerra in Iraq non si riferiscono all’Iraq, ma piuttosto al 9/11. C’è un solo modo per erodere lo zoccolo duro della base di Bush: attaccarne il mito. Distruggete il mito del 9/11 e i veri criminali di quel settembre potranno essere chiamati in causa. Distruggete il mito del 9/11 e Bush sarà neutralizzato. Le istituzioni e i governi amanti della pace nel mondo devono darsi questo compito, con una campagna di denuncia, di smascheramento e di educazione politica sulla verità del 9/11 e sulla natura del terrorismo.

Un veicolo per farlo potrebbe essere una Commissione Indipendente Internazionale sulla Verità del 9/11, simile al modello del Tribunale per il Vietnam di Russell-Sartre. La convocazione di tale commissione per la verità sul 9/11 è più urgente che mai, e dovrebbe essere la priorità delle forze anti-guerra ben prima delle elezioni al Congresso che ci saranno fra un anno.

Il 5 ottobre 1937, Franklin D. Roosevelt, a Chicago, aveva richiesto la quarantena per i dittatori fascisti, l’isolamento e il boicottaggio degli aggressori. Da allora le ruote della storia hanno girato, ed è ora che il regime di Bush e dei neocon vada messo in quarantena dalle forze dell’umanità civilizzata. Non può esserci alcuna cooperazione militare o di sicurezza con i neocon. I patti di libero commercio con i neocon sono suicidi. I funzionari di Bush sono colpevoli di cospirazione internazionale per muovere guerre di aggressione, un delitto capitale secondo le norme di Norimberga. Mentre la popolazione statunitense sta rivoltandosi contro Bush, assistiamo al tragico spettacolo dell’Europa e del Giappone che continuano a sostenerlo su così tante e fondamentali questioni.

È tempo che il mondo metta in quarantena l’aggressore. Così facendo, avrà l’appoggio del popolo americano.


Webster Griffin Tarpley



Griffin Tarpley è uno storico, giornalista investigativo ed è considerato uno dei più arditi e iconoclastici "spifferatori" dei segreti politici statunitensi. Egli per la prima volta ha attratto le attenzioni del pubblico con il libro, scritto a quattro mani con Anton Chaitkin, riguardante la biografia non autorizzata di Bush ([[George Bush: The Unauthorized Biography, 1992). Egli ha esposto la "Tesi di Versailles", dove fa ricadere le colpe delle grandi guerre del ventesimo secolo su intrighi della Gran Bretagna per mantenere il proprio dominio imperiale. Tarpley ha vissuto in Italia negli anni della contestazione e negli anni di piombo. Ha seguito da vicino, in particolare, la vicenda di Aldo Moro, dirigendo una commissione indipendente d'inchiesta commissionata dal parlamentare italiano Zamberletti. Il risultato di questa inchiesta è stato pubblicato nel volume Chi ha ucciso Aldo Moro, che ha avuto subito vasta eco su "Panorama". La conclusione di questa indagine era che i mandanti dell'assassinio di Moro erano membri di alto livello dei governi britannici e americani (un grande sospetto sarebbe caduto su Kissinger), intenti a impedire il "compromesso storico" che nei delicati anni della Guerra Freddda avrebbe finito per portare i comunisti al governo, formando un governo italiano stabile di democristiani e comunisti insieme, con il rischio di uno sbilanciamento dell'Italia verso l'URSS, cosa che avrebbe rischiato di spalancare le porte a un'invasione sovietica di gran parte dell'Europa. La filosofia di Tarpley si può descrivere come realista, umanista e anti-maltusiana. I principali pensatori classici a cui si ispira sono Platone, Dante, Machiavelli e Leibniz. Fra gli altri pensatori che lo hanno ispirato ci sono Orwell e A. Huxley. Tarpley è studioso di economia e di storia, soprattutto storia moderna e storia veneziana. La Repubblica di Venezia è da lui considerata il prototipo esemplare di ogni società oligarchica ed elitista come, a suo parere, è l'impero angloamericano odierno. Tarpley, inoltre, ha fatto esperienza come attivista politico negli anni del movimento di LaRouche, da cui ha preso le distanze intorno alla metà degli anni '90. Nel 2005, il suo libro 9/11 Synthetic Terror: Made in USA è diventato un best seller fra i libri sui fatti dell'11 settembre 2001; esso è diventato un caso editoriale quando il 7 ottobre 2006, il principale recensore di saggistica su Amazon, Robert David Steele, ex spia della CIA e funzionario dei Marines, lo ha definito "il più forte fra gli oltre 770 libri che ho recensito qui su Amazon". Tarpley parla a lungo dei temi del suo libro durante un'intervista nel film Oil, Smoke, Mirrors. A partire dal marzo del 2006, Tarpley ha condotto un programma radiofonico settimanale intitolato World Crisis Radio, per Republic Broadcasting Network. Dopo una diatriba fra Wes Perkins e John Stadtmiller nel gennaio 2007, Tarpley apparentemente ha lasciato RBN e si è trasferito su Genesis, dove presenta l'edizione del giovedì di World Crisis Radio. Il format resta quello di una panoramica a 360 gradi sull'intelligence e sulla politica internazionale. Tarpley è un membro del gruppo mondiale antimperialista Asse per la Pace, di Scholars for 9/11 Truth e del gruppo di ricerca Netzwerk, che riunisce gli autori tedeschi sull'11/9, a partire dal settembre 2006. Di questi è membro anche Andreas von Buelow, ex ministro delle tecnologie tedesco.
Bibliografia:


* Chi ha ucciso Aldo Moro? (1978)
* George Bush: The Unauthorized Biography (1992. Ristampato nel 2004).
* Against Oligarchy (1996)
* Surviving the Cataclysm: Your Guide through the Worst Financial Crisis in Human History (1999)
* 9/11 Synthetic Terror: Made in USA (2005), Postfazione di Thierry Meyssan, quarta edizione (maggio 2007). Version française: La Terreur Fabriquée, Made in USA : 11 Septembre, le mythe du XXIe siècle (Sett. 2006)



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 12/09/2011, 10:13 
Riposto il messaggio perche' ci sono due 3D di TTE quasi identici e l'avevo postato in quello fermo al 2009.[:I]



Trailer Documentario "THRIVE"

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http://dotsub.com/media/137eeecd-92a5-458c-865d-017486dba1fc/e/m

Disponibile a partire dall'11 novembre 2011 (11/11/11). Da non perdere.[;)]

Fonte: http://thrivemovement.com

PS:
Come si incorporano i filmati dotsub?



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"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

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MessaggioInviato: 21/09/2011, 15:14 
Un testo di 42 anni fa.... da leggere assolutamente [xx(]

Le Forze Occulte
http://www.scribd.com/doc/444468/le-forze-occulte



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MessaggioInviato: 25/09/2011, 19:13 
I PIANI DEL NUOVO ORDINE MONDIALE DENUNCIATI NEL 1969 DA UN INSIDER

Quella che segue è la trascrizione ricavata da due di tre nastri inerenti al “Nuovo Sistema Mondiale”; i due nastri in questione vennero registrati nel 1988 e costituiscono i ricordi del Dr. Lawrence Dunegan riguardanti una conferenza cui egli assistette il 20 marzo 1969 nel contesto di un convegno della Pittsburgh Paediatric Society. Il conferenziere di suddetto raduno di pediatri (identificato nel terzo nastro registrato nel 1991) era il Dr. Richard Day (deceduto nel 1989), il quale all’epoca era docente di Pediatria presso la Mount Sinai Medical School di New York; in precedenza aveva rivestito l’incarico di direttore medico della Planned Parenthood Federation of America.

Il Dr. Dunegan era un ex studente del Dr. Day presso la University of Pittsburgh e, per quanto non a fondo, conosceva abbastanza bene il suo docente, che egli descrive come un insider dell’“Ordine” e, quantunque la sua memoria sia stata in un certo qual modo offuscata dal passare degli anni, il Dr. Dunegan è in grado di fornire sufficienti dettagli della conferenza, tali da consentire a qualsiasi individuo avveduto di discernere i veri obiettivi a monte delle tendenze dei nostri tempi. La trascrizione concerne un monologo reso in modo libero e colloquiale che rende meglio all’ascolto piuttosto che alla lettura.



Nuovo Sistema Mondiale

RIPETIZIONE DEI DUE PARAGRAFI PRECEDENTI

Le trascrizioni dei nastri 1 e 2 sono state leggermente ritoccate/rivedute onde eliminare alcuni manierismi verbali e migliorare la leggibilità. La trascrizione originale non ritoccata/riveduta è reperibile tramite il seguente link: HYPERLINK "http://100777.com/node/19" <http://100777.com/node/19> HYPERLINK "http://100777.com/node/19" http://100777.com/node/19.

Il nastro 3 è un’intervista con il Dr. Larry Dunegan condotta da Randy Engel, direttore della U.S. Coalition for Life, registrata in data 10 ottobre 1991 a Pittsburgh, Pennsylvania; è possibile ordinare il set dei tre nastri presso il Florida Pro-family forum, P.O. Box 1059, Highland City, FL 33846-1059 (al costo di 20$).



CONTENUTI

ESISTONO UN POTERE, UNA FORZA O UN GRUPPO DI UOMINI CHE ORGANIZZANO E REINDIRIZZANO IL CAMBIAMENTO?
ORA TUTTO È IN ORDINE E NESSUNO PUÓ FERMARCI
LA POPOLAZIONE DOVRÀ ABITUARSI AL CAMBIAMENTO
GLI OBIETTIVI REALI E GLI OBIETTIVI DICHIARATI
CONTROLLO DEMOGRAFICO
AUTORIZZAZIONE AD AVERE FIGLI
REINDIRIZZARE LA FINALITÀ DEL SESSO
CONTRACCEZIONE GLOBALMENTE DISPONIBILE PER TUTTI
EDUCAZIONE SESSUALE COME STRUMENTO DI GOVERNO MONDIALE
ABORTO FINANZIATO A LIVELLO FISCALE COME CONTROLLO DELLA POPOLAZIONE
FAVORIRE L’OMOSESSUALITÀ
TECNOLOGIA
DIMINUZIONE DELL’IMPORTANZA DELLE FAMIGLIE
EUTANASIA E ‘PILLOLA DELLA DIPARTITA’
LIMITARE L’ACCESSO A VISITE MEDICHE ACCESSIBILI
PIANIFICARE IL CONTROLLO SULLA MEDICINA
ELIMINAZIONE DEI MEDICI PRIVATI
NUOVA DIFFICOLTÀ DI DIAGNOSI E MALATTIE INCURABILI
SOPPRESSIONE DELLE CURE ANTICANCRO COME METODO DI CONTROLLO DEMOGRAFICO
INDUZIONE DI ATTACCHI CARDIACI COME FORMA DI ASSASSINIO
EDUCAZIONE COME STRUMENTO PER ACCELERARE L’INSORGENZA DELLA PUBERTÀ ED EVOLUZIONE
FUSIONE DI TUTTE LE RELIGIONI, LE VECCHIE RELIGIONI DOVRANNO SCOMPARIRE
MODIFICA DELLA BIBBIA TRAMITE REVISIONI DELLE PAROLE CHIAVE
LE CHIESE CI AIUTERANNO
RISTRUTTURAZIONE DELL’ISTRUZIONE COME METODO DI INDOTTRINAMENTO
PIÚ TEMPO TRASCORSO A SCUOLA, MA GLI ALLIEVI NON IMPARERANNO NULLA
CONTROLLO SU CHI HA ACCESSO ALLE INFORMAZIONI
SCUOLE COME PERNO DELLA COMUNITÀ
I LIBRI SCOMPARIRANNO DALLE BIBLIOTECHE
MODIFICA DELLE LEGGI
INCORAGGIAMENTO ALL’ABUSO DI DROGHE ONDE CREARE UN’ATMOSFERA DA GIUNGLA
ABUSO DI ALCOLICI
LIMITAZIONE DEI VIAGGI
NECESSITÀ DI PIÚ CARCERI E UTILIZZO DEGLI OSPEDALI COME PRIGIONI
FINE DELLA SICUREZZA
CRIMINALITÀ IMPIEGATA PER GESTIRE LA SOCIETÀ
RIDUZIONE DELLA PREMINENZA INDUSTRIALE STATUNITENSE
SPOSTAMENTO DI POPOLAZIONI ED ECONOMIE - RIMOZIONE DELLE RADICI SOCIALI
SPORT COME STRUMENTO DEL CAMBIAMENTO SOCIALE
SESSO E VIOLENZA INCULCATI TRAMITE SPETTACOLI DI INTRATTENIMENTO
LIMITAZIONI DEI VIAGGI E DOCUMENTI DI IDENTITÀ IMPIANTATI
CONTROLLO ALIMENTARE
CONTROLLO METEOROLOGICO
CONOSCERE LE REAZIONI DELLA POPOLAZIONE - INDURLA A FARE QUEL CHE SI DESIDERA
RICERCA SCIENTIFICA FALSIFICATA
TERRORISMO
CONTROLLO FINANZIARIO
SORVEGLIANZA, IMPIANTI E TELEVISORI CHE VI OSSERVANO
PROPRIETÀ DELL’ABITAZIONE COME RETAGGIO DEL PASSATO
AVVENTO DEL SISTEMA TOTALITARIO GLOBALE



ESISTE UN POTERE, UNA FORZA O UN GRUPPO DI UOMINI CHE ORGANIZZANO E REINDIRIZZANO IL CAMBIAMENTO?

Molto è stato scritto e detto da alcuni individui i quali hanno osservato tutti i cambiamenti avvenuti nella società statunitense nel corso dell’ultimo ventennio nonché, retrospettivamente, la precedente storia degli Stati Uniti e, naturalmente, del mondo, quindi sono giunti alla conclusione che esiste una cosiddetta cospirazione che influenza, invero controlla, i principali eventi storici non solo negli Stati Uniti ma anche nel resto del mondo.

Tale interpretazione complottista della storia si basa su osservazioni effettuate dall’esterno da alcuni soggetti i quali hanno raccolto prove e tratto la conclusione che, per l’appunto dall’esterno, intravedono una cospirazione; le loro prove e conclusioni si fondano su riscontri desunti in retrospettiva. Intendo ora descrivere quanto mi è capitato di ascoltare da un oratore nel 1969, vale dire quasi un ventennio fa. L’oratore in questione non parlava in termini di retrospettiva ma, piuttosto, prediceva cambiamenti che sarebbero stati determinati in futuro; costui non osservava dall’esterno verso l’interno, convinto di individuare una cospirazione, ma, invece, si trovava egli stesso all’interno, ammettendo che invero esistevano un potere, una forza, un gruppo di uomini che esercitavano un’influenza sufficiente a determinare eventi di primaria importanza implicanti nazioni di varie parti del mondo. Inoltre prediceva, o per meglio dire esponeva, cambiamenti pianificati per la parte restante di questo secolo. Se ascoltando riuscite a rammentare, almeno per quanto riguarda gli Stati Uniti, la situazione nel 1969 e negli anni immediatamente successivi e quindi ricordare i cambiamenti avvenuti da allora ai giorni nostri, a distanza di quasi vent’anni, sono convinto che rimarrete colpiti dal grado in cui le circostanze che secondo quanto pianificato si sarebbero dovute presentare siano già state realizzate. La realizzazione di alcuni degli eventi esaminati non era prevista entro il 1988 [nota: l’anno di questa registrazione], bensì entro la fine del secolo. Esiste una tabella di marcia e durante quella sessione accadde che ne venissero enunciati alcuni elementi. Chiunque rammenti i primi tempi della campagna di Kennedy ricorderà che egli parlava del progresso nel decennio degli anni Sessanta: all’epoca era una sorta di cliché - “il decennio dei Sessanta”. Bene, nel 1969 il nostro oratore parlava degli anni Settanta, Ottanta e Novanta. Prima di quel periodo non ricordo nessuno che parlasse del “decennio degli anni Quaranta o Cinquanta, quindi ritengo che il piano e la tabella di marcia complessivi avessero assunto una forma rilevante verso la fine degli anni Cinquanta. Si tratta di una mia ipotesi. In ogni caso, l’oratore disse che il suo scopo era erudirci sui cambiamenti che sarebbero stati apportati nel successivo trentennio, cosicché prima del volgere del secolo sarebbe stato operativo un nuovo sistema su scala mondiale. Come riferito da costui, “Progettiamo di addentrarci nel ventunesimo secolo con una partenza lanciata.”



ORA TUTTO È IN ORDINE E NESSUNO PUÓ FERMARCI

Mentre ascoltavamo quel che era in procinto di presentare, l’oratore disse “Alcuni fra voi penseranno che io stia parlando del Comunismo; bene, quello a cui mi riferisco è assai più importante del Comunismo!” All’epoca egli fece notare che fra Est e Ovest esiste molta più collaborazione di quanto comunemente compreso. Nelle note introduttive commentò che in quel momento era libero di parlare e che solo alcuni anni addietro non gli sarebbe stato concesso di esprimere quanto stava per esporre. In quel periodo era libero di parlare poiché a quel punto, citando le sue parole, “ora tutto è in ordine e nessuno può fermarci”. Proseguì affermando che i più non comprendono il modo di operare dei governi e persino individui che ricoprono alte cariche nei governi, compreso il nostro, non capiscono davvero come e dove si prendono le decisioni. Disse che coloro che esercitano realmente un’influenza sulle decisioni rispondono in gran parte a nomi familiari alla maggior parte di noi, ma che non avrebbe usato nominativi di individui o nomi di qualsivoglia organizzazione specifica. Se, tuttavia, lo avesse fatto, in massima parte i nominativi in questione sarebbero risultati noti all’uditorio nel suo complesso. Continuò dicendo che principalmente non si trattava di soggetti che ricoprivano cariche pubbliche, bensì di individui importanti noti per le loro occupazioni o incarichi privati. L’oratore era il Dr. Richard Day, medico nonché docente presso una grande università della zona orientale del paese, e si rivolgeva a un gruppo di circa un’ottantina di medici. Probabilmente il suo nome non dirà nulla a chiunque ascolti questo nastro, la cui registrazione ha come unico scopo l’eventualità di fornire a coloro che lo ascoltano una prospettiva in merito ai cambiamenti già apportati nell’ultimo ventennio nonché un’anticipazione di quanto alcuni di costoro stanno pianificando per la parte restante di questo secolo, in modo da entrare nel ventunesimo secolo confortati da una partenza lanciata. Alcuni di voi potrebbero non entrare in quel secolo. Il suo scopo nell’informare il nostro gruppo in merito ai cambiamenti in procinto di realizzazione era rendere a noi più agevole adattarci a essi. Invero, come sottolineò con precisione, “si sarebbe trattato di cambiamenti assai sorprendenti e, in alcuni casi, difficili da accettare per la popolazione” e confidava che, in veste di suoi ‘amici’, noi avremmo reso l’adattamento più agevole se avessimo in qualche modo saputo in anticipo cosa aspettarci.



LA POPOLAZIONE DOVRÀ ABITUARSI AL CAMBIAMENTO

Nelle note introduttive insistette sul fatto che nessuno dovesse disporre di un registratore né prendesse appunti; una tale pretesa rivolta da un professore al suo uditorio era cosa assai inconsueta. Qualcosa, nelle sue note, suggeriva che se si fosse venuto a sapere che aveva, per così dire, vuotato il sacco, egli avrebbe potuto subire ripercussioni negative. Quando inizialmente sentii tale affermazione pensai che forse si trattava di una specie di autocelebrazione, di un individuo che esaltava la propria importanza. Tuttavia, con il susseguirsi delle rivelazioni, cominciai a comprendere il motivo di sue eventuali premure in merito a evitare un’ampia diffusione di quanto veniva esposto, nonostante la natura pubblica della tribuna nel cui contesto parlava. Nondimeno, chiese che non venissero presi appunti né impiegati registratori, a indicare che se tali rivelazioni avessero avuto ampia eco pubblica egli avrebbe potuto correre qualche rischio personale. Ancora una volta, mentre le note si susseguivano e udivo le scandalose questioni esposte, mi risolsi a cercare di ricordare quanto più possibile di quello che Day diceva e di collegare i miei ricordi a semplici eventi circostanti nel caso decidessi di fare quanto sto facendo ora – registrare questo nastro. Intendevo altresì provare a mantenere una prospettiva su quello che si sarebbe sviluppato, se invero avrebbe seguito lo schema prefigurato – come è accaduto! A questo punto, onde evitare di scordare di inserirle in seguito, includerò alcune dichiarazioni rese di volta in volta nel corso della presentazione. Una di queste aveva a che vedere con il cambiamento. Tale dichiarazione recitava “La popolazione dovrà abituarsi all’idea di cambiamento, dovrà essere talmente avvezza al cambiamento da aspettarselo. Nulla avrà un carattere permanente.” Questo si è spesso manifestato nel contesto di una società in cui gli individui sembravano non avere radici od ormeggi, ma risultavano passivamente disposti ad accettare il cambiamento per il semplice fatto che era tutto quello che avessero mai conosciuto, in contrasto con generazioni di persone, sino al periodo attuale, nel cui ambito ci si aspettava che determinate cose accadessero e si mantenessero stabili come punto di riferimento della propria esistenza. Quindi il cambiamento era in procinto di essere determinato, doveva essere anticipato e atteso, accettato, senza porre domande. Un altro commento che fece capolino nel corso della presentazione fu “Le persone sono troppo fiduciose, non pongono le giuste domande.” A volte essere troppo fiduciosi veniva equiparato a essere troppo ottusi. Talora, tuttavia, quando Day affermava che “Le persone non pongono le giuste domande” lo faceva quasi con un tono di rammarico, come se si trovasse a disagio nel contesto di cui faceva parte, e desiderasse che la gente lo mettesse in discussione e magari non fosse così fiduciosa.



GLI OBIETTIVI REALI E GLI OBIETTIVI DICHIARATI

Un altro commento ripetuto di tanto in tanto, in particolare in relazione alla modifica di leggi e usanze, recitava “Ogni cosa ha un duplice scopo. Il primo è lo scopo apparente che la renderà accettabile alla popolazione e il secondo è lo scopo reale che promuoverà gli obiettivi utili alla costituzione del nuovo sistema. Spesso rimarcava “Non vi è proprio altro modo, non vi è proprio altro modo!” Tale affermazione pareva giungere coma una sorta di apologia, specialmente al termine di descrizioni relative ad alcuni cambiamenti particolarmente sgradevoli. Ad esempio, la promozione della dipendenza dalle droghe, che affronteremo più avanti.



CONTROLLO DEMOGRAFICO

Il Dr. Day era assai attivo nei gruppi per il controllo demografico, ovvero il movimento per il controllo demografico, argomento che costituiva il vero momento di accesso a questioni specifiche a seguito dell’esposizione introduttiva. Affermò che la popolazione aumentava troppo rapidamente. Il numero di individui che abitano in contemporanea il pianeta va limitato, oppure esauriremo lo spazio vitale. Eccederemo la disponibilità delle risorse alimentari e inquineremo il mondo con i nostri rifiuti.



AUTORIZZAZIONE AD AVERE FIGLI

Alla gente non verrà concesso di avere figli solo perché lo desidera o perché è imprudente. Per lo più alle famiglie verrà imposto il numero massimo di due figli; alcuni ne potranno avere soltanto uno, quantunque si contempli l’eventualità di selezionare individui eccezionali e concedere loro tre figli. Tuttavia ai più verrà concesso di avere solo due figli, in quanto il tasso di crescita di popolazione zero corrisponde a 2.1 bambini a famiglia completa; di conseguenza, circa una famiglia ogni dieci potrebbe beneficiare del privilegio di un terzo figlio. Sino a quel punto per me la locuzione ‘controllo demografico’ connotava essenzialmente la limitazione del numero di nuovi nati, tuttavia il riferimento a quali persone avrebbero avuto la ‘concessione’ e quanto seguì chiariva che quando si intende ‘controllo demografico’ questo comporta ben altro che il semplice controllo delle nascite; significa il controllo di ogni impresa della popolazione del mondo intero; un significato assai più ampio di quanto mi fosse mai capitato di annettere alla locuzione prima di ascoltare le parole del Dr. Day. Ascoltando e riflettendo su alcune delle questioni che udite, inizierete a ravvisare in che modo un aspetto combacia con altri aspetti in termini di controllo delle imprese umane.



REINDIRIZZARE LA FINALITÀ DEL SESSO

Naturalmente, la fase successiva al controllo demografico era il sesso. Il Dr. Day disse che il sesso va separato dalla riproduzione. Il sesso è troppo piacevole, e gli stimoli troppo intensi, per aspettarsi che la gente vi rinunci. Sostanze chimiche negli alimenti e nell’acqua potabile finalizzate a ridurre lo stimolo sessuale non costituiscono una soluzione pratica. Quindi la strategia non comporterà la diminuzione dell’attività sessuale bensì il suo incremento, ma in modo tale che la gente non abbia bambini.



CONTRACCEZIONE GLOBALMENTE DISPONIBILE PER TUTTI

In questo ambito la prima premura riguardava la contraccezione, che verrebbe fortemente incoraggiata e nelle menti delle persone risulterebbe strettamente connessa al sesso; pensando o apprestandosi al sesso le persone penserebbero automaticamente alla contraccezione, la quale verrebbe resa disponibile a livello globale. I contraccettivi verranno esposti in modo assai più evidente negli empori, assieme a sigarette e gomme da masticare, in bella vista piuttosto che nascosti sotto la cassa, dove gli acquirenti dovrebbero richiederli e magari provare imbarazzo. Questo genere di evidenza era un modo per suggerire che i contraccettivi fanno parte della quotidianità come qualsiasi altro articolo venduto nell’emporio; verranno pubblicizzati e distribuiti nelle scuole unitamente a educazione sessuale!



EDUCAZIONE SESSUALE COME STRUMENTO DI GOVERNO MONDIALE

L’educazione sessuale è finalizzata a suscitare nei ragazzini l’interesse, operando la connessione fra sesso e necessità della contraccezione in una fase precoce delle loro vite, ancor prima che diventino veramente attivi sotto il profilo sessuale. A questo punto mi vennero in mente alcuni miei insegnanti, in particolare della scuola superiore, e ritenni del tutto incredibile pensare che costoro fossero d’accordo, e men che meno vi prendessero parte, con un’iniziativa volta alla distribuzione di contraccettivi agli studenti, tuttavia tale riflessione rispecchiava solo la mia mancata comprensione del modo in cui questa gente opera. Questo accadeva prima che fossero avviati programmi di corsi nelle scuole. Ormai numerose città degli Stati Uniti hanno già predisposto corsi nelle scuole, che vertono principalmente su contraccezione, controllo delle nascite e controllo demografico. L’idea quindi è che la connessione fra sesso e contraccezione introdotta e rafforzata a scuola si estenda al matrimonio. Ovviamente, se, una volta maturi, i giovani decidessero di sposarsi, il matrimonio stesso perderebbe importanza. Il Dr. Day in qualche modo ammise che probabilmente nel complesso le persone avrebbero desiderato sposarsi, ma certamente questo non sarebbe stato più considerato necessario per svolgere un’attività sessuale.



ABORTO FINANZIATO A LIVELLO FISCALE COME CONTROLLO DELLA POPOLAZIONE

Non sorprende che l’argomento successivo fosse l’aborto. E, tornando al 1969, quattro anni prima di Roe vs. Wade, egli disse, “l’aborto non sarà più reato.” L’aborto verrà accettato come prassi normale e coloro che non se lo potranno permettere beneficeranno di contributi statali. I contraccettivi verranno resi disponibili grazie a denaro derivato dalle tasse, affinché nessuno debba rinunciarvi. Se i programmi di educazione sessuale a scuola dovessero determinare un maggior numero di gravidanze nei minori, nessun problema; i genitori che si ritengono contrari all’aborto per motivazioni etiche o religiose cambieranno idea quando a restare incinte saranno le proprie giovani figlie, quindi quest’aspetto contribuirà a vincere l’opposizione all’aborto. Fra non molto solo alcuni irriducibili rifiuteranno di considerare accettabile l’aborto e costoro non avranno più alcun peso.



FAVORIRE L’OMOSESSUALITÀ

Stando a quanto dichiarato, “Le persone avranno il permesso di essere omosessuali”. Non dovranno nascondersi. Inoltre, gli anziani verranno incoraggiati a mantenere una vita sessuale attiva sino a tarda età, al limite delle loro possibilità. Chiunque potrà far sesso, comunque gli vada a genio. Tutto è lecito. Questo era il tenore della discussione. Inoltre, ricordo di aver pensato “Quanto è tracotante questo individuo, o chiunque egli rappresenti, per concepire di poter concedere o negare alle persone l’autorizzazione a fare determinate cose!” Nondimeno la terminologia impiegata era quella descritta. A tale riguardo si parlò del vestiario, le cui fogge sarebbero state rese più eccitanti e provocanti. Il 1969 era l’epoca delle minigonne, assai corte e ‘rivelatrici’. Il Dr. Day disse, “Non è solo la quantità di pelle esposta a rendere un vestito sessualmente seducente, ma spesso risultano stimolanti aspetti più raffinati.” Movenze, taglio dell’abito, tipo di tessuto, posizione di accessori di abbigliamento. “Se una donna ha un corpo attraente, per quale motivo non dovrebbe esibirlo?” Non si entrò nel dettaglio riguardo a cosa si intendesse con ‘abbigliamento provocante’, ma se si considera il cambiamento delle fogge del vestiario da allora in poi, si nota che i blue jeans sono confezionati in modo da risultare più attillati al cavallo; formano grinze, le quali sono indicatori essenziali, che indirizzano lo sguardo di un soggetto verso determinate aree anatomiche. Quella era all’incirca l’epoca del ‘brucia il reggiseno’. Day suggerì che molte donne non dovrebbero rinunciare al reggiseno, di cui hanno bisogno per risultare attraenti, quindi invece di bandirli e bruciarli, i reggipetti sarebbero tornati in auge. Non lo si menzionò specificamente, ma di sicuro, rispetto ai più spessi modelli in voga sino a quel periodo, un reggiseno di tessuto assai fine rivela in maggior misura il capezzolo e il resto.



TECNOLOGIA

In precedenza il Dr. Day aveva affermato che sesso e riproduzione sarebbero stati distinti. Sarebbe stato possibile sesso senza riproduzione e quindi la tecnologia corrispondeva a riproduzione senza attività sessuale, realizzata in laboratorio. Indicò che erano già in corso numerose ricerche relative al concepimento in laboratorio; l’argomento venne approfondito, tuttavia non ne ricordo i dettagli. Quanta di quella tecnologia ha da quell’epoca riscosso la mia attenzione; non riesco a ricordare in modo da distinguere quanto venne detto in quell’occasione da quanto ho appresso successivamente in forma di informazioni mediche generali.



DIMINUZIONE DELL’IMPORTANZA DELLE FAMIGLIE

Le famiglie sarebbero state ridotte di dimensioni. Abbiamo già accennato all’autorizzazione ad avere un massimo di due figli. Il divorzio sarebbe stato reso più agevole e diffuso. Per la maggior parte coloro che si sposeranno lo faranno più di una volta. Un maggior numero di individui non si sposerà, e costoro risiederanno in albergo e vivranno persino assieme; sarà una prassi comune - nessuno si porrà nemmeno domande in merito. Sarà comunemente accettato in quanto per nulla diverso da coppie sposate conviventi. Più donne lavoreranno fuori casa, più uomini verranno trasferiti in altre città, cambieranno lavoro e viaggeranno. Di conseguenza, per le famiglie mantenersi unite risulterà più arduo, il che tendenzialmente renderà il matrimonio meno stabile e, quindi, renderà gli individui meno propensi ad avere figli. Le famiglie estese saranno più ridotte e distanti. I viaggi saranno più agevoli e meno costosi, per un periodo, in modo che gli individui che dovessero viaggiare percepiscano di poter tornare presso le rispettive famiglie e non di essere stati allontanati recisamente da esse. Tuttavia, uno degli effetti finali di leggi più permissive sul divorzio combinate con la promozione degli spostamenti, nonché il trasferimento delle famiglie da una città all’altra, era quello di creare instabilità nelle famiglie. Se ambedue i coniugi lavorano e uno di essi viene trasferito, l’altro potrebbe non ottenere un altrettanto agevole trasferimento; ben presto, o uno/a rinuncia al lavoro e rimane nel luogo originario mentre l’altro/a se ne va, oppure abbandona l’impiego rischiando di non trovarne un altro nella nuova località. Un approccio decisamente diabolico!



EUTANASIA E ‘PILLOLA DELLA DIPARTITA’

Chiunque ha diritto a vivere solo fino a un certo punto. Gli anziani non sono più utili, diventano un onere. Bisognerebbe essere pronti ad accettare la morte. I più lo sono. Si potrebbe stabilire un limite di età arbitrario. In fin dei conti, nella vita si ha diritto a tante cene a base di carne, a tanti orgasmi e a tanti piaceri. Dopo che se ne sono avuti abbastanza e non si è più produttivi, operosi e fiscalmente attivi, allora bisognerebbe essere pronti a farsi da parte a favore delle nuove generazioni. Il Dr. Day menzionò svariate questioni che avrebbero contribuito a far comprendere alla gente di aver vissuto abbastanza; non le ricordo tutte, ma ne propongo alcune, l’impiego di inchiostro molto chiaro su moduli che i cittadini sono tenuti a compilare; gli anziani non riuscirebbero a leggere facilmente l’inchiostro sbiadito e dovrebbero chiedere aiuto a individui più giovani. Piani del traffico automobilistico, vi sarebbero più corsie destinate ad alte velocità, in cui gli anziani, con i loro riflessi rallentati, incontrerebbero difficoltà a circolare e quindi perderebbero in parte la propria indipendenza.



LIMITARE L’ACCESSO A VISITE MEDICHE ACCESSIBILI

Un argomento discusso a fondo fu il costo dell’assistenza medica, gravosamente elevato. L’assistenza medica sarebbe strettamente connessa al lavoro di un individuo ma anche resa talmente costosa da risultare inaccessibile a individui oltre una certa soglia temporale; a meno di non disporre di una famiglia facoltosa a sostegno, costoro dovrebbero rinunciare all’assistenza. L’idea era che se tutti sostenessero “Basta! Che fardello per i giovani cercare di mantenere gli anziani”, allora i giovani diventerebbero disponibili ad accompagnare mamma e papà lungo il percorso, posto che ciò venga eseguito con umanità e dignità. Si fece un esempio - si potrebbe celebrare una premurosa festa di addio, un vero rito. Mamma e papà avevano svolto un ottimo lavoro. Poi, al termine della festa, assumono la ‘pillola della dipartita’.



PIANIFICARE IL CONTROLLO SULLA MEDICINA

L’argomento seguente è la medicina, in prospettiva suscettibile di profondi cambiamenti; nel complesso, sarebbe sottoposta a controlli assai più stringenti. Nel 1969 si osservò che “il Congresso non concorderà sull’assicurazione sanitaria nazionale, questo appare del tutto evidente. Tuttavia non è necessario, disponiamo di altri metodi per tener sotto controllo l’assistenza sanitaria.” Tali misure verrebbero introdotte più gradualmente, ma tutta l’erogazione dell’assistenza sanitaria sarebbe sottoposta a stretto controllo. L’assistenza sarebbe strettamente connessa al lavoro; se non lavorate o non siete in grado di farlo, non vi avrete accesso. I giorni degli ospedali che erogano cure gratuite diminuiranno gradualmente, sino a divenire virtualmente inesistenti. I costi saranno aumentati al punto da costringere le persone a non poterseli permettere senza un’assicurazione. La gente paga, voi ne avete diritto. Solo in seguito iniziai a comprendere la misura in cui non la paghereste; la vostra assistenza medica sarebbe pagata da altri. Di conseguenza, accetterete in ginocchio quanto vi è stato offerto come un privilegio. Il vostro ruolo di responsabilità per la vostra assistenza risulterà diminuito. Come digressione, non si tratta di qualcosa elaborato all’epoca, quando non me ne resi conto.

Funziona così: ognuno si è reso dipendente dall’assicurazione e se non ce l’avete allora pagate direttamente; il costo dell’assistenza sanitaria è enorme. Ad ogni modo, la società di assicurazioni che paga le vostre cure non corrisponde il medesimo ammontare. Se, poniamo, vi addebitano 600 dollari per l’uso di una sala operatoria, la società assicurativa non corrisponde l’intera cifra, ma solo 300 o 400 dollari. Tale differenziale nell’addebito ottiene l’effetto desiderato: consente alla società assicurativa di pagare quello che non vi sareste mai potuti permettere e di beneficiare di uno sconto a voi precluso. Quando osservate la fattura siete grati che la società assicurativa abbia potuto pagare e in tal modo siete dipendenti, virtualmente tenuti ad avere l’assicurazione. L’intera fattura è fraudolenta. L’accesso agli ospedali sarà rigidamente controllato e per accedere all’edificio sarà richiesta un’identificazione. Si istituiranno e intensificheranno gradualmente misure di sicurezza all’interno e all’esterno degli ospedali affinché nessun individuo non identificato possa accedere o spostarsi all’interno della struttura. Si ‘consentiranno’ ed enfatizzeranno furti di attrezzature ospedaliere, quali macchine per scrivere, microscopi e così via; i rapporti relativi verranno ingigantiti come pretesto necessario a determinare la necessità di una rigida sicurezza, fino a quando gli utenti non vi faranno l’abitudine. Chiunque transiti in ospedale sarà tenuto a esibire un tesserino di identificazione, munito di fotografia e indicante la funzione del portatore, ovvero dipendente, tecnico di laboratorio, visitatore o quant’altro. Questa procedura verrà attuata gradualmente, rendendo tutti avvezzi all’idea di identificarsi - sino a quando la prassi non venga accettata. Tale esigenza di identificazione per spostarsi inizierà in ambiti ristretti: ospedali, alcune aziende, ma si estenderà gradualmente sino a contemplare chiunque, ovunque! Si osservò che è possibile utilizzare gli ospedali per confinare soggetti e per la cura di criminali, il che non significava necessariamente cure mediche. All’epoca non conoscevo la locuzione “psico-prigione, presente in Unione Sovietica, tuttavia, senza tentare di ricordare i particolari, essenzialmente Day descriveva l’utilizzo degli ospedali sia per la cura dei malati sia per l’internamento di criminali per motivi diversi dal benessere medico di questi ultimi. La definizione di criminale non venne fornita.



ELIMINAZIONE DEI MEDICI PRIVATI

La figura del medico cambierebbe. Non verrebbe più considerato un singolo professionista al servizio di singoli pazienti, bensì gradualmente riconosciuto come un tecnico altamente specializzato - e il suo lavoro cambierebbe. La faccenda concerne includere azioni quali esecuzioni tramite iniezione letale. L’immagine del medico quale individuo potente e indipendente dovrebbe andare soggetta a modifiche. Il Dr. Day giunse ad affermare che “i medici guadagnano troppo; dovrebbero reclamizzarsi come qualsiasi altro prodotto.” Altrettanto dicasi per gli avvocati. Rammentate che l’uditorio era composto da medici, come l’oratore, ed era interessante che costui rivolgesse alla platea alcune dichiarazioni ingiuriose senza tema di inimicarsela. Il medico singolo diventerebbe un retaggio del passato. Alcuni intransigenti potrebbero cercare di resistere, ma nel complesso i medici verrebbero assunti da un istituto di qualche tipo. Verrebbero favorite la pratica della professione di gruppo e le società di servizi e quindi, una volta diventata gradualmente più accettabile l’immagine aziendale dell’assistenza sanitaria, i medici diventerebbero sempre più lavoratori dipendenti piuttosto che professionisti indipendenti.

Di pari passo, naturalmente, vige la prassi, non dichiarata ma necessaria, secondo cui il dipendente è al servizio del suo datore di lavoro, non del paziente.

Abbiamo dunque già visto molto di quanto avvenuto nell’ultimo ventennio e, a quanto pare, all’orizzonte vi è ben altro. All’epoca non si usava l’acronimo HMO (Health Maintenance Organization, compagnia di assicurazione sanitaria, ndt), ma prendendo in considerazione tali società assicurative si deduce che questa è la modalità secondo cui l’assistenza medica diventa terreno di conquista da quando la questione dell’assicurazione sanitaria nazionale non è più passata attraverso il Congresso. Alcuni medici intransigenti potrebbero fare un tentativo, mantenendo l’esercizio della professione individuale e rimanendo indipendenti, come per inciso il sottoscritto, ma subirebbero un’ingente diminuzione degli introiti; forse riuscirebbero a sbarcare il lunario, ma non vivrebbero mai nell’agiatezza propria di coloro disposti a diventare dipendenti del sistema. Infine, una volta consolidato il sistema, per il medico singolo non resterebbe alcuno spazio di manovra.



NUOVA DIFFICOLTÀ DI DIAGNOSI E MALATTIE INCURABILI

Il titolo seguente di cui occuparci riguarda salute e malattia. Day affermò che sarebbero comparse nuove patologie mai viste in precedenza, assai difficili da diagnosticare nonché incurabili - almeno per un certo periodo. L’argomento non venne approfondito, tuttavia ricordo che, non molto tempo dopo aver ascoltato suddetta esposizione, quando mi capitava di fare una diagnosi complicata mi domandavo, “Si tratta di un caso relativo a quello di cui parlava il Dr. Day?” Alcuni anni più tardi si sviluppò l’AIDS, che ritengo quantomeno un esempio di quanto descritto da Day. Ora penso che l’AIDS sia stata probabilmente una malattia fabbricata.



SOPPRESSIONE DELLE CURE ANTICANCRO COME METODO DI CONTROLLO DEMOGRAFICO

Cancro. Il Dr. Day disse “Al momento siamo in grado di curare pressoché qualsiasi tipo di cancro. Le informazioni sono archiviate presso il Rockefeller Institute, se mai si decidesse di doverle divulgare. Tuttavia considerate - se le persone smettessero di morire di cancro, con quale rapidità si verificherebbe una sovrappopolazione. È possibile morire di cancro così come per qualcos’altro.” Gli sforzi inerenti al trattamento del cancro verrebbero adeguati più al lenimento che alla cura. Si dichiarò che in definitiva le cure per il cancro nascoste presso il Rockefeller Institute sarebbero venute alla luce poiché alcuni ricercatori indipendenti avrebbero potuto divulgarle, nonostante le iniziative volte a occultarle. Tuttavia, almeno in quel momento, lasciare che la gente morisse di cancro era una valida opzione in quanto avrebbe rallentato il problema della sovrappopolazione.



INDUZIONE DI ATTACCHI CARDIACI COME FORMA DI ASSASSINIO

Un’altra questione assai interessante concerneva gli attacchi cardiaci. Il Dr. Day disse, “Ora esiste un modo per simulare un vero attacco cardiaco; lo si può utilizzare come metodo per assassinare.” Solo un patologo assai esperto, consapevole di cosa cercare esattamente durante un’autopsia, era in grado di distinguere l’attacco simulato da uno reale. Ritenni assai sorprendente e sconvolgente udire tali parole proferite proprio da quell’uomo in quel frangente specifico. Tale questione, e quella relativa alle cure anticancro, si stagliano ancora nella mia memoria, poiché erano talmente sconvolgenti e, all’epoca, mi apparivano non da lui. Quindi Day proseguì parlando di nutrizione ed esercizio fisico quasi nella medesima cornice. Per vivere a lungo come in precedenza gli individui dovrebbero alimentarsi correttamente e praticare un’adeguata attività fisica. I più non lo faranno. Quanto alla nutrizione, non ricordo alcuna dichiarazione specifica relativa a particolari elementi nutritivi inadeguati o in eccesso. In retrospettiva, mi viene da pensare che egli intendesse dire che regimi alimentari a elevato contenuto di sale e grassi avrebbero predisposto a ipertensione e cardiopatie arteriosclerotiche precoci; e che se le persone erano troppo pigre o troppo stupide da non praticare una debita attività fisica allora i grassi in circolazione sarebbero aumentati e avrebbero predisposto alla malattia. Disse inoltre qualcosa in merito all’ampia disponibilità di informazioni dietetiche ma i più, in particolar modo gli stupidi, i quali non avevano comunque alcun diritto di continuare a vivere, avrebbero ignorato suddette informazioni e continuato a cibarsi di prodotti a portata di mano e di sapore gradevole. In merito al cibo si delinearono altri aspetti sgradevoli, che non riesco proprio a rammentare. Tuttavia ricordo di aver riflettuto sull’intenzione di allestire un orto in giardino, onde evitare gli alimenti contaminati, quali che fossero. Mi rammarico di non ricordare i particolari relativi alla nutrizione e ai rischi a essa connessi.

Quanto all’esercizio fisico, Day proseguì affermando che un maggior numero di persone avrebbe praticato una maggiore attività fisica, specialmente la corsa, visto che chiunque è in grado correre; non servono attrezzature o spazi speciali, si può correre ovunque ci si trovi. Come disse Day, “la gente correrà dappertutto.” E, su questa falsariga, sottolineò come l’offerta produce la domanda, riferendosi alle attrezzature e all’abbigliamento per atleti; dato che tali prodotti verrebbero resi maggiormente disponibili e accattivanti, soprattutto le scarpe da corsa, questo stimolerebbe le persone a sviluppare un interesse per la corsa come parte di un complesso tipo di campagna di propaganda pubblica; la gente verrebbe indotta ad acquistare allettanti attrezzature sportive e a praticare esercizio fisico. In merito alla nutrizione Day accennò anche al fatto che i luoghi pubblici destinati al consumo di alimenti sarebbero rapidamente aumentati, il che avrebbe comportato ricadute anche sulla famiglia. Man mano che un numero sempre maggiore di persone mangia fuori, il consumo casalingo dei pasti perde rilevanza. Le persone sarebbero meno dipendenti dalla propria cucina e, in prospettiva, questo era connesso anche all’ampia disponibilità di cibi pronti - da poter infilare nel microonde; pasti completi prefissati. Naturalmente siamo stati testimoni di tutto questo. Tuttavia all’epoca si prefigurò l’affermazione di tale approccio radicalmente diverso rispetto alla prassi di mangiar fuori e consumare a casa pasti già preparati. Gli alimenti già preparati rientrerebbero nella categoria dei rischi. Chiunque fosse abbastanza pigro da preferire cibi pronti piuttosto che prepararsi i propri farebbe meglio ad avere abbastanza energia per praticare attività fisica, poiché se fosse talmente pigro da evitare di fare esercizio fisico e di prepararsi i pasti, allora non meriterebbe di vivere molto a lungo. Questa considerazione venne presentata come una sorta di giudizio morale sulle persone e su come avrebbero dovuto impiegare le proprie energie. Coloro che sono avveduti, informati sulla nutrizione e abbastanza disciplinati da alimentarsi e praticare attività fisica in modo adeguato sono individui migliori - nonché il genere di persone che si desidera vivano più a lungo.



EDUCAZIONE COME STRUMENTO PER ACCELERARE L’INSORGENZA DELLA PUBERTÀ E L’EVOLUZIONE

Nel mezzo della discussione vi fu anche qualche accenno alla possibilità di accelerare l’insorgenza della pubertà, in connessione con la salute e in seguito con l’educazione, nonché con l’accelerazione del processo di mutamento evolutivo. Secondo un’affermazione, “riteniamo di poter far procedere l’evoluzione più rapidamente e nella direzione che ci prefiggiamo.” La ricordo come un’affermazione di carattere generale, ma non rammento se vennero forniti ulteriori dettagli.



FUSIONE DI TUTTE LE RELIGIONI, LE VECCHIE RELIGIONI DOVRANNO SCOMPARIRE

Altro ambito di discussione fu la religione. Chi parla è un ateo convinto. Day disse, “la religione non è necessariamente un fattore negativo. Molti sembrano averne bisogno, corredata dei relativi misteri e riti - quindi l’avranno. Tuttavia le principali religioni dei nostri tempi vanno modificate, in quanto non compatibili con i cambiamenti a venire. Le antiche religioni dovranno scomparire, specialmente il Cristianesimo. Una volta abbattuta la Chiesa Cattolica, il resto della Cristianità ne seguirà facilmente le sorti. Quindi sarà possibile far accettare in tutto il mondo una nuova religione utile, la quale incorporerà qualcosa da tutte quelle antiche per renderne più agevole l’accettazione e la familiarità da parte della popolazione. I più non si occuperanno granché di religione; comprenderanno di non averne bisogno.”



MODIFICA DELLA BIBBIA TRAMITE REVISIONI DELLE PAROLE CHIAVE

Per conseguire tale scopo, la Bibbia verrà modificata, riscritta per adattarsi alla nuova religione. Parole chiave verranno gradualmente sostituite da nuovi vocaboli dotati di varie sfumature di significato. Quindi l’accezione ascritta al nuovo vocabolo potrà risultare affine a quella del vecchio termine - e col passare del tempo si potranno accentuare altre sfumature di tale accezione e quindi sostituire gradualmente tale vocabolo con un altro.” Non so se la sto rendendo, ma l’idea è che non tutto quanto presente nella Scrittura va riscritto, solo alcune parole sostituite da altre parole. La variabilità del significato ascritto a ciascun termine è utilizzabile come strumento per modificare l’intero significato della Scrittura e quindi lo rende accettabile nel contesto della nuova religione. I più non noteranno la differenza e questo fu un altro dei casi in cui Day disse, “i pochi che noteranno la differenza non saranno abbastanza da avere una qualche rilevanza.”



LE CHIESE CI AIUTERANNO

Poi seguì una delle più sconcertanti dichiarazioni dell’intera presentazione: Day disse, “Alcuni di voi probabilmente penseranno che le Chiese non sosterranno questo sviluppo”, e proseguì, “le chiese ci aiuteranno!” Non approfondì la questione, non era chiaro cosa avesse in mente quando affermò “le chiese ci aiuteranno!” In retrospettiva credo che alcuni di noi possano capire cosa Day abbia inteso all’epoca. Rammento solo che pensai, “no, non lo faranno!”, ricordando le parole di nostro Signore rivolte a Pietro, “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.” Ebbene sì, alcuni membri delle Chiese potrebbero aver dato il loro apporto, e nel ventennio successivo abbiamo visto in che modo. Sappiamo tuttavia che il Verbo del Signore resisterà, e le porte degli inferi non prevarranno.



RISTRUTTURAZIONE DELL’ISTRUZIONE COME METODO DI INDOTTRINAMENTO

Altro ambito di discussione fu l’istruzione. In connessione con l’istruzione e ricordando quanto detto in merito alla religione, oltre a modificare la Bibbia Day disse che altrettanto valeva per la letteratura classica. Mi sembra di ricordare che come esempio si citarono le opere di Mark Twain, tuttavia Day affermò che un lettore distratto che avesse letto una versione riveduta di un classico non avrebbe mai sospettato l’apporto di qualche modifica; sarebbe stato necessario esaminare parola per parola per individuare un qualche cambiamento effettuato in questi classici, dato che le modifiche sarebbero state assai sagaci ma, al contempo, tali da favorire l’accettabilità del nuovo sistema.



PIÚ TEMPO TRASCORSO A SCUOLA, MA GLI ALLIEVI NON IMPARERANNO NULLA

Quanto all’istruzione, Day rilevò che i ragazzi trascorrerebbero più tempo a scuola ma in molte scuole non imparerebbero alcunché. Impareranno alcune cose, ma non tanto quanto in precedenza. Scuole migliori, situate in aree migliori con gente migliore, i cui ragazzi impareranno di più; in tali scuole l’apprendimento sarà accelerato. Un’altra occasione in cui Day affermò, “Riteniamo di riuscire a far procedere l’evoluzione.” Stimolando i ragazzi ad apprendere di più egli sembrava suggerire che i loro cervelli si evolverebbero, che la loro prole si evolverebbe; una sorta di stimolo all’evoluzione nel cui contesto i ragazzi apprenderebbero e risulterebbero più intelligenti a un’età più precoce, come se lo stimolo in questione alterasse la loro fisiologia. Soprattutto, l’educazione scolastica verrebbe prolungata, vale a dire durante l’anno scolastico. Non sono sicuro di cosa disse in merito a una giornata scolastica prolungata, ricordo che affermò che si prospettava di far durare la scuola tutta l’estate, che le vacanze scolastiche estive diventerebbero un retaggio del passato. Non solo per le scuole, ma per altre ragioni. La gente inizierebbe a pensare a periodi di vacanza tutto l’anno, non solo d’estate. Nel complesso gli studenti impiegherebbero tempi più lunghi per completare la propria istruzione. Per conseguire quella che in origine era una laurea di primo grado a questo punto richiederebbe diplomi superiori e maggiore scolarizzazione, cosicché una gran parte di tempo scolastico risulterebbe solo tempo sprecato. Le buone scuole diventerebbero più competitive. Quando ha descritto la questione ho dedotto che includeva tutte le scuole - dalle elementari al college - ma non ricordo se lo abbia affermato davvero. Gli studenti dovrebbero decidere in più giovane età cosa intendono studiare e quale percorso intraprendere; una volta iniziatolo, risulterebbe più arduo passare a un altro ambito di studio. Gli studi verrebbero concentrati in modo molto più approfondito ma delimitato. Non sarebbe possibile, senza autorizzazione, avere accesso a materiale di altri ambiti esterni alla propria area di studio. Mi sembra di ricordare che Day abbia parlato di accesso limitato ad altri ambiti di studio soprattutto a livello di college. I soggetti risulteranno assai specializzati nella propria area di competenza, ma non riusciranno a conseguire un’istruzione generale né a comprendere quanto accade nel suo complesso.



CONTROLLO SU CHI HA ACCESSO ALLE INFORMAZIONI

Day preconizzava già l’impiego di computer a livello educativo e disse che chiunque desiderasse avere accesso a un computer, oppure a testi non direttamente correlati al proprio ambito di studi, dovrebbe avere una ragione assai valida per richiederlo; diversamente, l’accesso verrebbe negato.



SCUOLE COME PERNO DELLA COMUNITÀ

Altra prospettiva concerneva il fatto che le scuole assumano maggiore importanza nella vita complessiva delle persone. Oltre all’attività accademica i ragazzi dovrebbero dedicarsi ad attività scolastiche, a meno di non volersene sentire del tutto esclusi. Attività spontanee fra ragazzi: nel sentirlo mi venne in mente - squadre amatoriali di football e baseball che costituimmo da ragazzini in fase di crescita. Mi dissi che i ragazzi desiderosi di qualsivoglia attività esterna alla scuola sarebbero pressoché costretti a praticarla attraverso la scuola stessa; all’esterno resterebbero ben poche opportunità. Ora, le pressioni del programma scolastico accelerato, le più rapide richieste per cui i ragazzi avvertirebbero di dover far parte di qualcosa - l’uno o l’altro club sportivo o qualche attività scolastica - secondo quanto ammesso da Day tali pressioni logorerebbero alcuni studenti. Egli disse, “I più avveduti impareranno a sopportare le pressioni e a sopravvivere. Saranno disponibili alcuni ausili per aiutare gli studenti a gestire lo stress, tuttavia quelli inadatti non riusciranno a farcela, quindi si dedicheranno ad altro.” A tale riguardo, e in seguito in rapporto ad abuso di alcol e droghe, Day evidenziò che i servizi psichiatrici di sostegno aumenteranno drasticamente. Nel contesto dello stimolo verso il rendimento si ammetteva che molti avrebbero avuto bisogno di aiuto e coloro degni di restare riuscirebbero ad accettarlo e trarne vantaggio, rimanendo super vincenti. Coloro i quali non riuscissero si arrenderebbero e risulterebbero quindi superflui - credo che il termine adatto sia ‘sacrificabili’. L’istruzione durerebbe per tutta la vita e gli adulti frequenterebbero la scuola; per essi vi saranno sempre nuove informazioni da aggiornare. Quando questo non è più possibile, si è troppo vecchi. Un altro espediente per comunicare ai più anziani che per loro è giunto il momento di passare oltre e prendere la pillola della dipartita. Se stare al passo con l’istruzione vi affatica troppo, oppure siete troppo vecchi per apprendere nuove informazioni, allora questo è il segnale - iniziate a prepararvi per farvi da parte.



ALCUNI LIBRI SCOMPARIRANNO DALLE BIBLIOTECHE

Oltre alla rivisitazione dei classici, cui ho accennato in precedenza e con la revisione della Bibbia, Day disse, “Alcuni libri scompariranno semplicemente dalle biblioteche.” Il tenore dell’affermazione era che alcuni libri contengono informazioni o idee che non dovrebbero restare in circolazione; di conseguenza, questi libri spariranno. Non rammento con precisione se Day spiegò in che modo avrebbero realizzato tale iniziativa, ma mi sembra che la faccenda includesse il furto; determinati individui incaricati di recarsi in determinate biblioteche a prelevare determinati libri per poi eliminarli. Non necessariamente una linea programmatica - semplici furti. Ancor più oltre, non tutti saranno autorizzati a possedere libri, mentre il possesso di alcuni libri sarà precluso a chiunque.



MODIFICA DELLE LEGGI

Altro argomento di discussione riguardò leggi che andavano modificate. All’epoca numerosi Stati prevedevano leggi che regolamentavano l’apertura degli esercizi commerciali e determinate attività nella giornata di domenica. Day disse che tali leggi [blue laws, leggi della domenica] verrebbero abrogate. Le leggi inerenti al gioco d’azzardo verrebbero riconfermate o attenuate, in modo da aumentare tale pratica; Day affermò che i governi sarebbero entrati nel settore del gioco d’azzardo; da allora in tutto il paese sono spuntate numerose lotterie di Stato e all’epoca eravamo già stati informati che questo sarebbe accaduto, in base al seguente ragionamento: “Per quale motivo tutto quel denaro del gioco d’azzardo dovrebbe restare in mano a privati quando lo Stato potrebbe trarne profitto?” Nondimeno la gente, se lo desidera, dovrebbe poter scommettere. Quindi, invece di un’attività privata o illegale, il gioco d’azzardo diventerebbe un’attività pubblica/statale. Le leggi sulla bancarotta sarebbero state modificate; non rammento i dettagli, solo l’iniziativa, e so che in seguito è successo. Le leggi antitrust verrebbero modificate, o interpretate diversamente, o ambedue le cose. In rapporto con le leggi antitrust si affermò che la competizione sarebbe stata in un certo senso incrementata, ma nella cornice di circostanze altrimenti controllate; quindi non si tratta di libera concorrenza. Ricordo di aver avuto l’impressione che si trattasse di qualcosa di analogo alla competizione, ma nella cerchia dei membri di un club, al cui esterno non vi sarebbe stato nessuno in grado di competere. Come le squadre che competono in una lega di professionisti; se siete la NFL o le American National Baseball Leagues - competete all’interno della lega ma la lega concorda sulle regole della competizione stessa - non è davvero una competizione libera.



INCORAGGIAMENTO ALL’ABUSO DI DROGHE ONDE CREARE UN’ATMOSFERA DA GIUNGLA

L’uso di droghe e alcol verrà incrementato, così come lo saranno le iniziative volte all’applicazione delle leggi contro la droga. A prima vista appariva una prassi contraddittoria. Per quale motivo incrementare l’abuso di droghe e al contempo l’applicazione delle leggi contro di esso? Nondimeno il concetto prevede che, in parte, l’accresciuta disponibilità di droghe determinerebbe una sorta di legge della giungla nel cui contesto i deboli e gli inadatti verrebbero emarginati. La dichiarazione del caso fu: “Prima che la Terra divenisse sovrappopolata sussisteva una legge della giungla secondo cui solo il più adatto sopravviveva. Tuttavia ora siamo diventati assai civilizzati - fin troppo civilizzati - e agli inadatti viene consentito di sopravvivere solo a spese dei più adatti.” L’abuso di droghe ripristinerà, in un certo senso, la legge della giungla e la selezione naturale del più adatto alla sopravvivenza. Notizie relative all’abuso di droga e alle iniziative di repressione del fenomeno da parte delle forze di polizia manterranno presente la questione nell’opinione pubblica, tendendo altresì a ridurre l’infondato autocompiacimento statunitense secondo cui il mondo è un luogo sicuro e piacevole.



ABUSO DI ALCOLICI

Altrettanto accadrà con l’alcol. L’abuso di alcolici verrà al contempo favorito e stigmatizzato. I vulnerabili e i deboli reagiranno alle stimolazioni e quindi lo useranno e ne abuseranno in maggior misura. La guida in stato di ebbrezza diventerà un problema assai serio; si promulgheranno leggi più restrittive in relazione alla guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche, cosicché un numero sempre maggiore di individui si vedrà sospesa o ritirata la patente. Ancora una volta, saranno resi disponibili molti più ausili psicologici per aiutare i soggetti dipendenti da alcol e droghe. Il concetto prevede che per favorire tale situazione - droga e alcol vengono impiegati per selezionare ed escludere alcuni inadatti - anche gli individui altrimenti più validi andrebbero soggetti alla dipendenza e, se davvero idonei, avrebbero sufficiente discernimento da cercare appoggio psicologico e trarne vantaggio. Quindi i pianificatori presentarono la questione come una sorta di valore positivo; era come se Day affermasse, “Pensate che siamo malvagi a incoraggiare tutte queste brutte cose - ma osservate quanto siamo bravi - forniamo anche una via d’uscita!”



LIMITAZIONE DEI VIAGGI

Anche questo era connesso a qualcosa su cui torneremo più avanti in merito alle limitazioni complessive dei viaggi. Nessuno dovrebbe essere libero di spostarsi all’interno degli Stati Uniti come accade attualmente. La gente non ha bisogno di spostarsi in tal modo. Si tratta di un privilegio!



NECESSITÀ DI PIÚ CARCERI E UTILIZZO DEGLI OSPEDALI COME PRIGIONI

Saranno necessarie più prigioni e gli ospedali potrebbero svolgere tale funzione. La costruzione di alcuni nuovi ospedali verrebbe progettata in modo tale da renderli adattabili a un impiego come luogo di detenzione.



Fine del nastro 1



NASTRO 2


FINE DELLA SICUREZZA

Nulla ha un carattere di permanenza. Le strade verranno ridenominate e modificate nel percorso. Aree che non vedete da qualche tempo diventeranno poco familiari. Fra l’altro, questo contribuirebbe a instillare negli anziani la sensazione che è giunto il momento di passare oltre, consapevoli di non riuscire nemmeno a stare al passo con i cambiamenti in aree un tempo familiari. Si consentirà che edifici restino vuoti e si deteriorino, prassi riservata anche alle strade di determinate località. Lo scopo di tale iniziativa sarebbe quello di creare per gli inadatti l’atmosfera depressa, da giungla. A tal riguardo Day menzionò il fatto che edifici e ponti saranno costruiti in modo tale da crollare dopo un certo periodo, si verificherebbero in maggior numero incidenti aerei e stradali. Tutto questo andrebbe a favorire la sensazione di insicurezza, nulla sarebbe sicuro. Non molto tempo dopo la conferenza, e forse ancor prima in uno o due casi nell’area in cui vivo, si verificò la rottura di un ponte di recente costruzione; si scoprì un difetto di un altro ponte recente prima che anch’esso crollasse. Ricordo altresì di aver letto di incidenti sparsi in tutto il paese, in cui centri commerciali crollavano proprio quando erano zeppi di acquirenti. Rammento inoltre uno dei centri commerciali della nostra area, il primo edificio in cui ero stato dove si poteva percepire questa vibrazione in tutto l’edificio quando era affollato di clienti, nonché di essermi chiesto se tale centro non fosse uno degli edifici di cui parlava Day. Consultati, architetti e addetti alle costruzioni replicavano, “Oh no, quando l’edificio vibra così è un buon segno, significa che è elastico e non rigido.” Mah, sarà! Staremo a vedere. Altre aree saranno soggette a efficiente manutenzione; non tutti i quartieri della città saranno degradati.



CRIMINE IMPIEGATO PER GESTIRE LA SOCIETÀ

Si creeranno quartieri degradati e altre aree ben tenute. Coloro che saranno in grado di abbandonare i quartieri degradati per spostarsi in aree migliori impareranno a meglio apprezzare l’importanza della realizzazione umana. Vale a dire che se avranno lasciato la giungla e saranno arrivati, per così dire, al mondo civile, potranno essere orgogliosi del traguardo raggiunto. Mancava qualsiasi solidarietà nei confronti di coloro rimasti nella giungla della droga e nei quartieri allo sfascio. Quindi giunse una dichiarazione sorprendente, “Riteniamo di riuscire a circoscrivere efficacemente alle aree degradate le attività criminali, affinché non si propaghino molto nelle aree migliori.” A questo punto forse dovrei sottolineare che, a distanza di un ventennio, ovviamente quanto esposto non lo è parola per parola, ma quando dico che sto citando esprimo il senso generale di quanto affermato, quantunque forse non proprio alla lettera. Ricordo di essermi domandato come Day potesse essere così sicuro che gli elementi criminali sarebbero rimasti confinati dove egli desiderava restassero. Poi proseguì dicendo che nelle aree migliori sarebbe stato necessario intensificare le misure di sicurezza, vale dire più polizia e relative attività meglio coordinate. Non si espresse così, ma all’epoca mi chiesi quali iniziative fossero in corso per consolidare tutti i dipartimenti di polizia delle periferie delle principali città. Credo fu la John Birch Society a dire, “Sostenete la polizia locale, non lasciate che i criminali si rafforzino.” Ricordo che mi domandai se quella fosse una delle cose che Day aveva in mente riguardo alla sicurezza, per quanto non dichiarato esplicitamente. Comunque sia, egli proseguì affermando che era previsto lo sviluppo di un’intera nuova industria di sistemi di sicurezza residenziale con allarmi, serrature e allarmi collegati alle stazioni di polizia, affinché le gente potesse proteggere sé stessa e i propri beni. Dato che parte dell’attività criminale si estenderebbe dalle aree degradate a quelle migliori, le aree dall’aspetto più opulento diventerebbero quelle più soggette ai furti in casa. Ancora una volta, ciò fu spacciato come una qualità positiva: guardate, stiamo generando tutte queste attività criminali ma considerate quanto siamo bravi - stiamo generando anche i mezzi con cui potete difendervi da esse. Una sorta di tiritera durante la presentazione riguardò il male riconosciuto e l’auto-indulgenza, “Vedete, vi abbiamo dato una via d’uscita.”



RIDUZIONE DELLA PREMINENZA INDUSTRIALE STATUNITENSE

Si giunse a discutere dell’industria statunitense - era la prima volta che sentivo la locuzione interdipendenza globale o il concetto relativo. Il piano dichiarato prevedeva che nella cornice di un sistema unificato globale a diverse parti del mondo sarebbero stati assegnati ruoli differenti nell’ambito del commercio e dell’industria. La costante preminenza e relativa indipendenza e autosufficienza degli Stati Uniti dovevano subire modifiche. Questa fu una delle svariate occasioni in cui Day disse che allo scopo di creare una nuova struttura prima bisogna abbattere quella precedente; l’industria statunitense ne costituiva un esempio. Il nostro sistema doveva essere limitato per fornire ad altri paesi l’opportunità di approntare le proprie industrie, poiché altrimenti non sarebbero stati in grado di competere con gli Stati Uniti; questo valeva in particolare per l’industria pesante, che sarebbe stata ridotta mentre un’industria analoga veniva sviluppata in altri paesi, specialmente in Giappone. A quel punto si discusse di acciaio e in particolare di automobili - ricordo affermazioni secondo cui dal Giappone si sarebbero importate autovetture in condizioni di parità con quelle prodotte a livello interno, ma quelle giapponesi si sarebbero rivelate migliori. Si sarebbero organizzate le cose in modo tale che le vetture statunitensi andassero soggette a guasti e si sfasciassero, cosicché la gente avrebbe optato per le auto d’importazione e ciò avrebbe dato slancio alla concorrenza straniera.

Un esempio riguardava il Giappone. Non ricordo se nel 1969 si vendessero automobili giapponesi negli USA, ma certamente non godevano di grande popolarità. Il concetto era di indurre nei proprietari di Ford, GM o Chrysler un lieve disgusto causato da episodi quali manovelle dei finestrini che si staccavano con maggior frequenza e componenti di plastica che si rompevano ma che, se fossero stati in metallo, avrebbero resistito. Il patriottismo statunitense avrebbe ben presto ceduto il passo alla praticità costituita dall’acquisto di una vettura giapponese, tedesca o di importazione, che sarebbe durata più a lungo con maggiore soddisfazione, anche delle vostre tasche. Il patriottismo sarebbe finito nel lavandino. In altre occasioni si citarono prodotti realizzati anch’essi per sfasciarsi presto; non ricordo gli articoli specifici o se ne vennero indicati altri oltre alle automobili, tuttavia rammento l’impressione, frutto della mia immaginazione, di un chirurgo a cui si sfasciava qualcosa in mano in un frangente critico in sala operatoria. Includeva qualcosa del genere nella sua discussione? Tuttavia, come rilevato in qualche punto del discorso relativo all’intenzionale realizzazione di prodotti difettosi e inaffidabili, tale prassi non solo avrebbe inficiato il patriottismo ma anche suscitato l’irritazione degli utenti finali di tali prodotti. Ancora una volta il concetto di non sentirsi molto sicuri, a confortare la nozione che il mondo non è un luogo granché affidabile. Gli Stati Uniti erano destinati a mantenersi forti nei settori relativi a informazione, comunicazioni, alta tecnologia, istruzione e agricoltura, nonché considerati ancora una sorta di chiave di volta del sistema globale. Tuttavia, l’industria pesante sarebbe stata trasferita altrove. Uno dei commenti relativi all’industria pesante fu che avevamo subìto abbastanza danni ambientali derivanti da ciminiere e scorie industriali; altri potevano farsene carico per un certo periodo. Anche in questo caso si presumeva che questa fosse una prospettiva positiva da accettare. Si è trasferita la nostra industria ma si è salvato l’ambiente, così in realtà non ci abbiamo rimesso.



SPOSTAMENTO DI POPOLAZIONI ED ECONOMIE - RIMOZIONE DELLE RADICI SOCIALI

In tale solco si parlò di persone che perdevano il lavoro a causa dell’industria e di opportunità di riqualificazione, e in particolare di futuri trasferimenti di popolazione. Una digressione, che esaminerò prima di dimenticarmene. Gli spostamenti di popolazione avevano come destinazione la Sun Belt, nuove località in cui la gente non avrebbe avuto radici; rispetto a luoghi in cui gli abitanti sono cresciuti, hanno famiglie allargate e messo radici, risulta più agevole cambiare le tradizioni lì dove vi sono numerosi individui trasferiti. Prendiamo questioni come i nuovi sistemi sanitari. Se vi trasferite da una città industriale nord-orientale e traslocate nella South Sunbelt o nella zona sud-occidentale sarete più disposti ad accettare, ad esempio, qualsiasi tipo di assistenza medica vigente in loco, mentre non sareste altrettanto disposti a farlo in un sistema di assistenza medica nel luogo in cui siete radicati e avete il sostegno della famiglia. Analogamente si citò (il Dr. Day usava il pronome plurale noi) che prima assumeremo il controllo delle città portuali - New York, Seattle, San Francisco - secondo la strategia che se si controllano le città portuali con la propria filosofia e stile di vita, il territorio centrale compreso nel mezzo dovrà cedere anch’esso. Non posso approfondire, ma è interessante. La zona centrale, il Midwest, sembra aver preservato il proprio conservatorismo; ma se si portano altrove industrie e lavoro e si trasferisce la popolazione, tale strategia è finalizzata a disgregare il conservatorismo. Quando si porta via l’industria, gli abitanti sono disoccupati e i poveri accetteranno qualsiasi cambiamento prospetti loro di offrire la sopravvivenza, i loro valori morali e la loro dedizione alle cose cederanno il passo alla sopravvivenza. Non è la mia filosofia, bensì le filosofia dell’oratore. Ad ogni modo, tornando alla questione industria, parte dell’industria pesante rimarrebbe, appena sufficiente a preservare una sorta di vivaio di competenze industriali passibili di ampliamento qualora il piano non funzionasse secondo le previsioni, cosicché la nazione non resterebbe priva di risorse e manodopera qualificata. Si trattava comunque di un piano di emergenza; si sperava e ci si attendeva che il processo di specializzazione estesa a livello mondiale venisse portato avanti. Tuttavia, forse sarò ripetitivo, uno degli esiti di tutto ciò è che con questa ‘interdipendenza globale’ le identità nazionali tenderebbero a perdere rilievo. Ciascuna area dipenderebbe da ogni altra area per questo o quell’elemento della propria sussistenza; diventeremmo tutti cittadini del mondo piuttosto che cittadini di una singola nazione.



SPORT COME STRUMENTO DEL CAMBIAMENTO SOCIALE

Continuiamo nella medesima direzione parlando di sport. Negli Stati Uni


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MessaggioInviato: 21/10/2011, 01:33 
Gli illuminati: il gioco dei poteri occulti

E' solo un gioco da tavolo ideato nel 1981 da Steve Jackson, dirà qualcuno, fatto che sta nasconde "coincidenze" alquanto sinistre. Forse sarà anche una coincidenza che il governo americano fece un blitz negli uffici di Jackson la mattina del 1 marzo del 1990, alla ricerca di un particolare file denominato illuminist.dbs. Jackson chiese il risarcimento dei danni e vinse. Cosa c'era nel file illuminist.dbs che tanto voleva Bush Senior? Solo una leggenda che gli illuminati siano una casta d'elite che governano il destino del mondo? Certamente è una cosa che non sapremo mai...forse....ma possiamo dare uno sguardo alle famose carte da gioco che sembrerebbero anticipare eventi che poi sono realmente accaduti.




_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 21/10/2011, 01:55 
David Rockefeller parla del controllo della popolazione

Immagine

"Il mondo è pronto per raggiungere un governo mondiale.
La sovranità sovranazionale di una elite intellettuale e di banchieri
mondiali è sicuramente preferibile all’autodeterminazione nazionale
praticata nei secoli passati ."


David Rockefeller, 1991


Ecco il video:




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