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MessaggioInviato: 31/08/2011, 12:14 
Fin'ora la "Protezione Civile NATO" ha fatto 50.000 morti in Libia,meno male che si dovevano proteggere i civili.[:(]


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MessaggioInviato: 31/08/2011, 12:31 
Questa dei 50.000 mi sembra la riedizione del "i 30 milioni di morti sovietici della seconda guerra mondiale furono colpa di Stalin" (dal libro nero del comunismo). Ammesso che siano cifre vere (qua a seconda di cosa fa comodo si dice che morti non ce n'è oppure ce n'è a valanga) bisogna ricordarsi che ci sono due parti che si sparano contro senza tanti complimenti (e non devono farseli, visto che sono in guerra). Per questo, accelerare la fine della guerra evita di aumentare il massacro...

Thethirdeye, invece di citare presunti santoni della controinformazione, studiamoci tutti la Storia, che non fa mai male. La politica "imperialista" denunciata da quei delinquenti comunisti creati dagli illuminati è da sempre fondata sull'eliminazione dei "nemici" o dei non allineati troppo indipendenti. La Libia del primo Gheddafi era filo-sovietica (o, meglio, l'Urss si voleva fare amico un nuovo nemico degli Usa: insomma, il solito gioco delle parti)... Se guardi le immagini dalla Libia attuale si vedono ancora carri russi in azione...

Se vuoi, ti faccio l'elenco di tutti gli Stati in cui gli americani hanno creato problemi: metà del mondo, circa, con l'altra metà in cui a rompere le scatole (cioè, tradotto, a far colpi di stato, attentati, rivolte, guerre civili e compagnia) erano i sovietici. C'erano gli illuminati anche in Salvador e in Nicaragua? E in Cile? E in Italia, dove dicevano che i comunisti erano troppo forti e bisognava dunque mettere il Paese sotto protezione? Ma io mi domando, è possibile essere obiettivi ed analizzare i fatti per quello che sono, senza pensare che la Storia sia lì solo per dare dimostrazione alle nostre teorie?


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MessaggioInviato: 31/08/2011, 12:37 
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sezione 9 ha scritto:

Ma io mi domando, è possibile essere obiettivi ed analizzare i fatti
per quello che sono, senza pensare che la Storia sia lì solo per dare dimostrazione alle nostre teorie?



Io invece mi domando: è possibile essere obiettivi ed analizzare i fatti senza prendere in considerazione il "gioco delle parti", visto e considerato che è PROPRIO LA STORIA ad insegnarci che i giochi di potere sono (sempre stati) ben al di sopra di ogni fazione politica e/o ideologica?

Che te lo dico a fare......



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 01/09/2011, 16:45 
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Invasione della Libia: il suo studio iniziale, da parte della CIA, iniziò 30 anni fa

Invasione della Libia: il suo studio iniziale, da parte della CIA, iniziò 30 anni fa
By Edoardo Capuano - Posted on 01 settembre 2011

L’attivista David Icke, che mise in guardia sulla natura fittizia della “primavera araba” da quando iniziò e cioè ben 6 mesi fà, ha rispolverato un articolo del 3 agosto 1981, intitolato: “Un piano per rovesciare Gheddafi”.

“I dettagli del piano erano imprecisi, ma sembrava essere una classica campagna di destabilizzazione della CIA. Un elemento per portare a termine la missione era un programma di “disinformazione”, progettato per mettere in imbarazzo Gheddafi e il suo governo. Un altro era la creazione di un “governo di opposizione” che sfidasse la sua pretesa di leadership nazionale. Un terzo – potenzialmente più rischioso – era una campagna paramilitare, probabilmente composta da cittadini libici delusi, di far saltare ponti, condotta su scala ridotta attraverso operazioni di guerriglia per dimostrare che a Gheddafi si opponeva una forza politica indigena”.

Ovviamente questo piano è stato eseguito alla lettera, con la necessaria aggiunta di un intervento della NATO per salvare quei “paramilitari” citati nello spezzone sopra, dalle forze di sicurezza libiche – un piano di emergenza esplicitamente enunciato in un altro report dal titolo Which Path to Persia?, creato dalla Brookings Institution e sovvenzionata da Wall Street e da Londra.

Usare la forza militare per assistere le rivoluzioni popolari, i, pagina 109-110 (pagine 122-123 del pdf ): “Di conseguenza, se gli Stati Uniti riuscissero mai ad innescare una rivolta contro il regime dei mullah, Washington potrebbe essere costretta ad intervenire fornendo una qualche forma di sostegno militare per evitare che Teheran la schiacci”. “Questo requisito implica che una rivoluzione popolare in Iran non sembrerebbe adattarsi al modello delle “rivoluzioni di velluto” che si sono verificate altrove. Il punto è, che il regime iraniano non accetterà tranquillamente questa “buonanotte”, come invece, è accaduto con tanti regimi dell’Est europeo, potrebbe scegliere di combattere fino alla morte. In tali circostanze, se non c’è assistenza esterna militare per i rivoluzionari, potrebbero non solo perdere la battaglia, ma essere anche massacrati. Di conseguenza, se gli Stati Uniti perseguono questa politica, Washington dovrà prendere in considerazione questa possibilità. Ci sono anche altri interessanti dettagli nei piani: è necessario includere sistemi per indebolire l’esercito iraniano, o indebolire la volontà dei leader del regime, oppure che gli Stati Uniti siano pronti ad intervenire per sconfiggere definitivamente il regime”.

La campagna di disinformazione è iniziata in febbraio, come risaputo sono state dette molte falsità al pubblico (guarda questovideo), sia per quanto riguarda la natura della rivolta sia per quanto riguarda la reazione del governo libico ad essa. Mentre i carri solcavano le strade libiche, e i jet volavano nei cieli la battaglia si faceva più dura e i mercenari di Al Qaeda mossero guerra contro l’esercito libico, i media corporativi in tandem con gli stati membri della NATO si preparavano ad intervenire, ritraendo una rivolta costituita da attivisti pacifici che venivano crivellati dai colpi delle mitragliatrici e bombardati dagli aerei. Ci sono ora le prove che confermano che tali atrocità non sono mai avvenute, ma l’Onu citando questa Disinformazione ha autorizzato l’intervento della NATO.

La natura stessa dei ribelli Bengasi è stata presentata in maniera ingannevolmente al pubblico. In realtà, erano una miscellanea di estremisti e mercenari, molti dei quali avevano combattuto di recente in Iraq e in Afghanistan contro le forze Usa. Questi mercenari, pagati dalla CIA e dall’MI6 negli ultimi 30 anni (vedi linea del tempo), vengono raffigurati come “una forza politica indigena” di opposizione al governo libico. Recentemente è stato rivelato che il comandante dei ribelli che hanno tentato la conquista di Tripoli altro non è che Abdelhakim Belhadj, una pedina di Al Qaeda che venne precedentemente catturato in Malesia, torturato dalla Cia a Bangkok, in Thailandia nel 2003, prima di saltar fuori di nuovo in Libia dove sta ora combattendo per conto della NATO.

Un’altra via in cui è stata propagata disinformazione è stato il tentativo di rappresentare Gheddafi come un pazzo vagabondo che, nonostante la denigrazione, si rivelò essere uno dei pochi capi di stato “sinceri” sul conflitto che assediava la sua nazione. Dalle sue prime dichiarazioni sul fatto che la rivolta fosse fomentata dall’esterno e che fosse coinvolta Al Qaeda, alle affermazioni ormai certe del fatto che la ribellione servisse per inaugurare una nuova occupazione straniera assieme alla depredazione delle risorse della Libia, aveva colto nel segno.

Quello a cui stiamo assistendo in Libia è una di aggressione orchestrata da finanziatori/capi corporativi per i loro interessi. Hanno cospirato apertamente sul fatto di effettuare una campagna di conquista militare ed economica in tutto il Medio Oriente (e oltre), includendo il Nord Africa e specificamente anche la Libia. Dal discorso di Wesley Clark nel 2007, all’articolo del Newsweek del 1981, ci sono state consegnate delle confessioni firmate sul fatto che sono i “nostri” governi i veri nemici da cui l’umanità si deve liberare, mascherano la loro agenda con la sottile patina della giustificazione morale. Ancora una volta, dobbiamo impegnarci ad individuare i veri interessi che hanno messo in moto questo conflitto, guardando dietro i leader militari e politici meri esecutori della “politica internazionale”.


FONTE:http://www.ecplanet.com/node/2661
AUTORE: Edoardo Capuano
DATA 1 SETTEBRE 2011
Cita:
FONTE ORIGINALE TRADOTTA:
CONFIRMED: Libya War is CIA Op 30 Years in the Making
http://www.prisonplanet.com/confirmed-l ... aking.html



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MessaggioInviato: 01/09/2011, 17:40 
Cita:
GIANLUCA1989 ha scritto:

... condivido [;)]
Cita:
Invasione della Libia: il suo studio iniziale, da parte della CIA, iniziò 30 anni fa

Invasione della Libia: il suo studio iniziale, da parte della CIA, iniziò 30 anni fa
By Edoardo Capuano - Posted on 01 settembre 2011

L’attivista David Icke, che mise in guardia sulla natura fittizia della “primavera araba” da quando iniziò e cioè ben 6 mesi fà, ha rispolverato un articolo del 3 agosto 1981, intitolato: “Un piano per rovesciare Gheddafi”.

“I dettagli del piano erano imprecisi, ma sembrava essere una classica campagna di destabilizzazione della CIA. Un elemento per portare a termine la missione era un programma di “disinformazione”, progettato per mettere in imbarazzo Gheddafi e il suo governo. Un altro era la creazione di un “governo di opposizione” che sfidasse la sua pretesa di leadership nazionale. Un terzo – potenzialmente più rischioso – era una campagna paramilitare, probabilmente composta da cittadini libici delusi, di far saltare ponti, condotta su scala ridotta attraverso operazioni di guerriglia per dimostrare che a Gheddafi si opponeva una forza politica indigena”.

Ovviamente questo piano è stato eseguito alla lettera, con la necessaria aggiunta di un intervento della NATO per salvare quei “paramilitari” citati nello spezzone sopra, dalle forze di sicurezza libiche – un piano di emergenza esplicitamente enunciato in un altro report dal titolo Which Path to Persia?, creato dalla Brookings Institution e sovvenzionata da Wall Street e da Londra.

Usare la forza militare per assistere le rivoluzioni popolari, i, pagina 109-110 (pagine 122-123 del pdf ): “Di conseguenza, se gli Stati Uniti riuscissero mai ad innescare una rivolta contro il regime dei mullah, Washington potrebbe essere costretta ad intervenire fornendo una qualche forma di sostegno militare per evitare che Teheran la schiacci”. “Questo requisito implica che una rivoluzione popolare in Iran non sembrerebbe adattarsi al modello delle “rivoluzioni di velluto” che si sono verificate altrove. Il punto è, che il regime iraniano non accetterà tranquillamente questa “buonanotte”, come invece, è accaduto con tanti regimi dell’Est europeo, potrebbe scegliere di combattere fino alla morte. In tali circostanze, se non c’è assistenza esterna militare per i rivoluzionari, potrebbero non solo perdere la battaglia, ma essere anche massacrati. Di conseguenza, se gli Stati Uniti perseguono questa politica, Washington dovrà prendere in considerazione questa possibilità. Ci sono anche altri interessanti dettagli nei piani: è necessario includere sistemi per indebolire l’esercito iraniano, o indebolire la volontà dei leader del regime, oppure che gli Stati Uniti siano pronti ad intervenire per sconfiggere definitivamente il regime”.

La campagna di disinformazione è iniziata in febbraio, come risaputo sono state dette molte falsità al pubblico (guarda questovideo), sia per quanto riguarda la natura della rivolta sia per quanto riguarda la reazione del governo libico ad essa. Mentre i carri solcavano le strade libiche, e i jet volavano nei cieli la battaglia si faceva più dura e i mercenari di Al Qaeda mossero guerra contro l’esercito libico, i media corporativi in tandem con gli stati membri della NATO si preparavano ad intervenire, ritraendo una rivolta costituita da attivisti pacifici che venivano crivellati dai colpi delle mitragliatrici e bombardati dagli aerei. Ci sono ora le prove che confermano che tali atrocità non sono mai avvenute, ma l’Onu citando questa Disinformazione ha autorizzato l’intervento della NATO.

La natura stessa dei ribelli Bengasi è stata presentata in maniera ingannevolmente al pubblico. In realtà, erano una miscellanea di estremisti e mercenari, molti dei quali avevano combattuto di recente in Iraq e in Afghanistan contro le forze Usa. Questi mercenari, pagati dalla CIA e dall’MI6 negli ultimi 30 anni (vedi linea del tempo), vengono raffigurati come “una forza politica indigena” di opposizione al governo libico. Recentemente è stato rivelato che il comandante dei ribelli che hanno tentato la conquista di Tripoli altro non è che Abdelhakim Belhadj, una pedina di Al Qaeda che venne precedentemente catturato in Malesia, torturato dalla Cia a Bangkok, in Thailandia nel 2003, prima di saltar fuori di nuovo in Libia dove sta ora combattendo per conto della NATO.

Un’altra via in cui è stata propagata disinformazione è stato il tentativo di rappresentare Gheddafi come un pazzo vagabondo che, nonostante la denigrazione, si rivelò essere uno dei pochi capi di stato “sinceri” sul conflitto che assediava la sua nazione. Dalle sue prime dichiarazioni sul fatto che la rivolta fosse fomentata dall’esterno e che fosse coinvolta Al Qaeda, alle affermazioni ormai certe del fatto che la ribellione servisse per inaugurare una nuova occupazione straniera assieme alla depredazione delle risorse della Libia, aveva colto nel segno.

Quello a cui stiamo assistendo in Libia è una di aggressione orchestrata da finanziatori/capi corporativi per i loro interessi. Hanno cospirato apertamente sul fatto di effettuare una campagna di conquista militare ed economica in tutto il Medio Oriente (e oltre), includendo il Nord Africa e specificamente anche la Libia. Dal discorso di Wesley Clark nel 2007, all’articolo del Newsweek del 1981, ci sono state consegnate delle confessioni firmate sul fatto che sono i “nostri” governi i veri nemici da cui l’umanità si deve liberare, mascherano la loro agenda con la sottile patina della giustificazione morale. Ancora una volta, dobbiamo impegnarci ad individuare i veri interessi che hanno messo in moto questo conflitto, guardando dietro i leader militari e politici meri esecutori della “politica internazionale”.


FONTE:http://www.ecplanet.com/node/2661
AUTORE: Edoardo Capuano
DATA 1 SETTEBRE 2011
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CONFIRMED: Libya War is CIA Op 30 Years in the Making
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MessaggioInviato: 01/09/2011, 17:52 
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sezione 9 ha scritto:
Se vuoi, ti faccio l'elenco di tutti gli Stati in cui gli americani hanno creato problemi: metà del mondo, circa, con l'altra metà in cui a rompere le scatole (cioè, tradotto, a far colpi di stato, attentati, rivolte, guerre civili e compagnia) erano i sovietici. C'erano gli illuminati anche in Salvador e in Nicaragua? E in Cile? E in Italia, dove dicevano che i comunisti erano troppo forti e bisognava dunque mettere il Paese sotto protezione? Ma io mi domando, è possibile essere obiettivi ed analizzare i fatti per quello che sono, senza pensare che la Storia sia lì solo per dare dimostrazione alle nostre teorie?

Non ho capito che cosa intendi qui.
Quindi secondo te Nicaragua, Salvador, Cile, Italia hanno o non hanno subito una fortissima ingerenza esterna? Perché mi sembra che tu dica una cosa e poi la neghi, ma forse non ho capito bene io che cosa intendevi nel complesso.

Se esiste una teoria del complotto "universale" è ovvio che il complotto non sta solo da una parte. Cioè mi sembra evidente che se questa debba esistere, lo stesso dualismo capitalismo-comunismo DEVE essere una parte integrante del complotto.
Quindi che fossero russi o americani o israeliani o inglesi a fomentare rivolte, guerre, ricatti etc... poco cambia.
Anche perché il "complotto" da quello che ho capito e che vogliono affermare, si basa proprio sulle divisioni.

Io personalmente, non seguo troppo il complottismo, perché preferisco verificare pezzo per pezzo le cose, nel limite delle mie possibilità, quindi teorie che mettono dentro tutto e di più pur di autoconfermarsi non le prendo del tutto sul serio.
Però, da quando esiste la storia, l'uomo, o meglio chi comanda, ha sempre agito con il classico dividi et impera (del resto il termine non lo abbiamo di certo inventato noi) e io sono convinto che la dicotomia capitalismo-comunismo sia proprio questo, e come dicevo altrove, il suo scopo è quello non tanto di affermare il bene sul male (nelle rispettive parti), ma di inculcare l'idea che non esistano alternative all'interno del sistema, che anzi quello DEVE essere il sistema.

A leggere le varie storie dei paesi del sudamerica e mesoamerica (cosa che sto facendo in questi mesi) c'è da rimanere con il cuore in mano... probabilmente molti non riescono a vedere il disegno complessivo e QUANTA crudeltà è stata inferta a quelle popolazioni.

L'unico sistema è il DENARO, che sia "comunista" o "capitalista" non cambia nulla, perché entrambi venerano e veneravano quel Dio, nonostante facessero credere diversamente al popolino.


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MessaggioInviato: 01/09/2011, 21:32 
....trovo un po discrepante il fatto che la cia abbia iniziato 30 anni fa lo studio di un piano x rovesciare gheddafi,se cio fosse vero,come mai nel 1986 gli usa bombardarono la libia,certo che cosi' facendo il piano aveva poche possibilita' di riuscita,in quanto avrebbe stretto ancora piu' i cittadini libici al raiss.

poi ho qualche remora su tale icke :

"Nel marzo del 1990, Icke affermò di aver ricevuto «un messaggio dal mondo spirituale» attraverso una medium. Questa gli avrebbe detto che egli era un guaritore mandato a sanare la Terra, che era stato scelto per il suo coraggio e che era stato indirizzato allo sport per imparare la disciplina. Secondo la visione, avrebbe lasciato la politica e sarebbe divenuto famoso, scrivendo cinque libri in tre anni, finché un giorno ci sarebbe stato un grande terremoto in cui «il mare reclamerà la terra», a causa del cattivo comportamento degli esseri umani che starebbero abusando delle risorse terrestri."

http://it.wikipedia.org/wiki/David_Icke


non e' che abbia qualcosa contro queste persone,ne conosco due e sono pure molto intelligenti ed ottima persone ma queste intercessioni sovranaturali mi lasciano alquanto perplesso.

ma se la cia ha impiegato 30 anni x mettere in pratica un piano contro la libia se deve fare qualcosa x l'iran cosa impiega 3 secoli.


Ultima modifica di ubatuba il 01/09/2011, 21:36, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 01/09/2011, 23:04 
Secondo me il governo di Tripoli è caduto proprio ora perchè l'Italia l'ha abbandonato,cosa che non era successa mai prima d'ora,neanche negli anni della crisi degli anni 80.
Inoltre il fatto che Gheddafi si era quasi Occidentalizzato rinunciando alle armi atomiche e ai missili a lunga gittata,ha convinto ancora di più l'America,la Francia e l'Inghilterra che la preda era diventata facile,diversamente la Corea del Nord e l'Iran ancora non ci sono cascati nel tranello.


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MessaggioInviato: 02/09/2011, 00:21 
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bleffort ha scritto:

Secondo me il governo di Tripoli è caduto proprio ora perchè l'Italia l'ha abbandonato,cosa che non era successa mai prima d'ora,neanche negli anni della crisi degli anni 80.
Inoltre il fatto che Gheddafi si era quasi Occidentalizzato rinunciando alle armi atomiche e ai missili a lunga gittata,ha convinto ancora di più l'America,la Francia e l'Inghilterra che la preda era diventata facile,diversamente la Corea del Nord e l'Iran ancora non ci sono cascati nel tranello.


a parte il fatto che gheddafy sia un dittattore(tanti nel mondo ne esistono)l'italia non doveva assolutamente abbandonare la libya,praticamente aveva il monopolio del petrolio libico,che ora suppongo sara' appannaggio di francia et g.bretagna,oltreche'di cina et russia,ed era una delle poche zone in cui poteva svolgere la sua influenza,purtroppo ci siamo imbarcati in un avventura che avra' x noi solo risvolti negativi...... [:185] [:196] [:189]


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Ah beh... se lo dice wiki..... è sicuramente una stronzata.
Figurati quante ne hanno fatte girare pur di screditarlo.



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MessaggioInviato: 02/09/2011, 14:17 
su questo TTE non credo, leggi da wikipedia ENG

http://en.wikipedia.org/wiki/David_Icke
"
In March 1991, a week after resigning from the Green Party, he held a press conference to announce that he had become a "channel for the Christ spirit," a title conferred on him by "the Godhead." He said the world would end in 1997, preceded by a number of disasters. There would be a severe hurricane around the Gulf of Mexico and New Orleans, eruptions in Cuba, disruption in China, a hurricane in Derry, and an earthquake on the Isle of Arran. Los Angeles would become an island, New Zealand would disappear, and the cliffs of Kent would be under water by Christmas 1991. He said the information was being given to them by voices and automatic writing.[14] He wrote in 1993 that he didn't feel in control during the press conference. He heard his voice predicting the end of the world, and was appalled by what he was saying. "I was speaking the words," he wrote, "but all the time I could hear the voice of the brakes in the background saying, 'David, what the hell are you saying? This is absolute nonsense'." His predictions were splashed all over the next day's front pages, to his great dismay.[22]
"


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Se la testimonianza di questo video è vera (e non mi sorprenderebbe affatto se lo fosse) ci propinano per vero di tutto... siamo diventati davvero marionette dei media...



Ultima modifica di andreaabur il 03/09/2011, 12:19, modificato 1 volta in totale.

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Cita:
andreaabur ha scritto:



Quella della NATO è una farsa in stile Hollywood.....
una delle tante propinate dai media compiacenti
degli ultimi 10 anni (a dire poco...)



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Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
andreaabur ha scritto:



Quella della NATO è una farsa in stile Hollywood.....
una delle tante propinate dai media compiacenti
degli ultimi 10 anni (a dire poco...)


Come siamo messi male... qui ci vorrebbe un reset a livello mondiale per salvarci... una tabula rasa...
Nel canale del video che ho postato ce ne sono tanti altri altrettanto interessanti, c'è da farsi accapponare la pelle...
Diciamo che è un'era in cui mai come ora abbiamo l'illusione di essere liberi ma mai come ora siamo incatenati, meno male che ci sono mezzi e persone che spesso a loro spese ci inviano barlumi di verità...


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E ora di renderci conto in mano a chi siamo!! [:142]
Marionette di tutti i poteri sia mediatici e non,però almeno la RAI che è in servizio pubblico pagato dai contribuenti dovrebbe essere imparziale. [:0]


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