12/09/2011, 16:46
[color=blue]Centrali a carbone e tumori: rassegna della letteratura scientifica con particolare riferimento ad una centrale a carbone nel Nord Ovest dell’ Italia.
Dottor Paolo Franceschi, Pneumologo,
Membro del Comitato Direttivo e dell’ Albo degli Esperti dell’ ISDE Italia (International Society of Doctors For Environment).
...1) Presenza di cancerogeni nelle emissioni delle centrali a carbone:
Le centrali a carbone sono fonti di una grande quantità di composti organici ed inorganici, ossidanti ed acidi, e contribuiscono in maniera importante all’ inquinamento da particolato. (55) Queste sostanze ad attività cancerogena per l’ uomo sono emesse dalle centrali a carbone, in quantità enormi. (54)...
...Secondo il piano regionale della Qualità dell’ Aria in Liguria del 2006, (4) in Liguria le centrali a carbone emettono l’ 89% del mercurio (cancro polmone, pancreas, colon, prostata , encefalo, rene), il 55% del Nickel (cancro polmone) e del Piombo (cancro polmone, vescica, rene, tratto gastroenterico) ,il 43% dell’ Arsenico (cancro pelle, polmone, fegato, vescica,rene, colon) , il 15% del cadmio (cancro polmone, prostata) emessi totalmente in tale regione da ogni fonte antropica....
Per quanto riguarda l’ emissione di radionuclidi naturali, responsabili prevalentemente di leucemie, linfomi e tumori del polmone (Radon), nel 2005 la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha dichiarato che vi è una maggiore esposizione alle radiazioni,rispetto alla radioattività naturale di fondo, sia dei lavoratori delle centrali a carbone, sia degli abitanti intorno alle centrali a carbone, pari a 100#8208;150 microSv/anno. Considerando pari a 20 microSievert l’ esposizione a radiazioni ionizzanti dovute ad una radiografia del torace , questo dato corrisponde a valori di esposizione radioattiva fin dalla nascita equivalenti a 5#8208;8 radiografie all’ anno, assorbite da ogni organismo in eccesso rispetto alla radioattività naturale di fondo....
I problemi principali si pongono per le donne in gravidanza, a causa della maggiore sensibilità del genoma dell’ embrione e del feto agli effetti mutageni e potenzialmente cancerogeni delle radiazioni ionizzanti. (6), (20) ....
Per quanto riguarda il particolato, gli studi di Pope (5) hanno dimostrato che per ogni incremento di 10 microgrammi /m3 di PM 2,5 si abbia un incremento del 14% dell’ incidenza del cancro del polmone nella popolazione generale. ...
La quota di polveri sottili primarie emesse da una centrale a carbone è assai cospicua.Per una centrale di medie dimensioni, come quella di Vado – Quiliano (Sv) di 660 MW, nel distretto di Vado, Quiliano e Savona, pari a 75 mila abitanti nel 2001, il contributo della centrale a carbone è pari al 35% del totale, mentre quello attribuibile al traffico veicolare è del 22%, del 15% quello delle altre industrie e del 12% quello del riscaldamento domestico. ...
Se consideriamo anche il contributo dovuto al particolato sottile secondario, che si forma in atmosfera a partire principalmente dagli ossidi di zolfo e di azoto, questo contributo cresce in maniera straordinaria, principalmente a causa delle emissioni di ossidi di zolfo, fino a superare l’ 80% del totale delle polveri emesse in questo distretto. ...
Nell’ area dello Xuan Wei, una regione rurale della Cina, dove si utilizza carbone ad alto contenuto di quarzo, il rischio relativo (RR) di morte per cancro del polmone fra maschi e femmine è di 1,09 contro i valori medi di 2,09, mentre l’ età media di diagnosi è di 55 anni contro i 65 anni delle altre regioni. (13).
Tale problema si pone in maniera particolare anche per i lavoratori delle centrali a carbone (21).
Un’ ulteriore fonte di preoccupazione sono le enormi quantità di ceneri che derivano dalla combustione del carbone e che debbono essere smaltite, in quanto è stato dimostrato il loro effetto genotossico e mutageno (17).
Il problema si pone sia quando le ceneri vengono smaltite in discariche a causa del percolato, sia quando vengano usate come base per la produzione di cemento. Oltre alla diffusione in atmosfera degli isotopi radioattivi, deve destare attenzione anche l’ utilizzo delle ceneri derivanti dalla combustione del carbone per la costruzione di edifici, in quanto esse presentano valori di radioattività che eccedono o sono molto vicini ai valori massimi di radioattività consentiti. (18)
“Secondo gli scienziati, nell’ anno 2000, l’ inquinamento atmosferico ha causato la perdita di circa 3 milioni di anni di vita in tutta l’ Europa. Questo corrisponde a più di 300.000 morti premature all’ anno.
Quindi l’ inquinamento da centrali elettriche nell’ Europa a 25 causa un impatto sulla salute, incluse le morbilità, equivalenti a decine di miliardi di euro ogni anno… Questi inquinanti riducono l’ aspettativa di vita e danneggiano la salute dell’ uomo (malattie cardiache, asma, cancro)”
...
..Uno studio statunitense eseguito per valutare l’ impatto sulla salute dei cittadini di 19 centrali a carbone di cui era prevista la costruzione nello stato del Texas, che avrebbero causato emissioni annuali pari a circa 100. 000 tonnellate di ossidi di azoto e di ossidi di zolfo ( 27 ), ha calcolato che i costi annui in termini di mortalità delle centrali a carbone proposte sarebbe di 1,4 miliardi di dollari, con un costo previsto per tutto il periodo di funzionamento (50 anni) pari a circa 72 miliardi di dollari.
Per una centrale di circa 660 MW si prevede una mortalità annua attribuibile di 19 casi, ed una mortalità per l’ intero ciclo di circa 959 casi. Le principali cause di tale costi sono attribuibili a malattie cardiovascolari, respiratorie e al cancro del polmone. (27,28,29).
.....b) Nel golfo di La Spezia, ove erano state condotte le misurazioni dei metalli pesanti, le concentrazioni erano massime nell’ area di La Spezia, ed in particolare nella circoscrizione di La Spezia 5, sede della centrale a carbone.( Figura 1) (39, 40). ...
..c) L’ area in cui la concentrazione di metalli pesanti risultava più elevata in assoluto era tuttavia quella del comune di Portovenere, a circa 10 Km di distanza dalla centrale a carbone, esposta ai venti prevalenti di tramontana che vi trasportano le emissioni della centrale.
...Sono state riscontrate in letteratura maggiori incidenze intorno a centrali a carbone quali:
1) Cancro cuteneo non melanoma : le persone che vivevano vicino a centrali a carbone presentavano valori significativi di eccesso di arsenico nelle urine (27%), con un incremento del 32% dei casi di cancri della cute nm. (32, 33, 34, 37) .
2) Cancro dello stomaco (34)
3) Cancro del polmone (38)
4) In generale l’ esposizione ai fumi della combustione del carbone sembra favorire i processi di metilazione, che possono essere coinvolti nella genesi dei tumori. (35).
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12/09/2011, 16:51
Messaggio di rmnd
Chiudere quindi anche la centrale a carbone dell'Ingegner De Benedetti (si, quello del gruppo l'espresso/repubblica con la loro martellante campagna mediatica contro il nucleare) di Savona-Vado?
12/09/2011, 16:54
12/09/2011, 17:01
13/09/2011, 00:20
13/09/2011, 00:39
Inserito il - 13/09/2011 : 23:12:41
spero che a tutti quelli che esaltano le centrali nucleari.....le salga un tartufo ( geneticamente modificato e quindi non commestibile)...nel C...o!!!
che le malformazioni dovute a una fuga di radiazioni, gli faccia vivere nei peggiori di modi.....e senza parlare delle possibili interferenze genetiche ai figli
Avevo un caro amico....che faceva il cronista nella zona di cernobil quando successe il fatto......non ho avuto il coraggio di vederlo pochi giorni prima di morire...colpito da un cancro al cervello dovuto alle radiazioni.
meno male che lo seppe in anticipo...e si fece fare la vasectomia...per paura di mettere al mondo figli deformi.....
ma si....continuate a esaltare il nucleare. ma non sapete di cosa parlate.....rmd.....se un aereo cade e muoiono vittime.....si rimane nei limiti di una strage aerea....ma un disastro ambientale nucleare....parlliamo di migliaia di vittime etc etc....
ufologo...perchè non vai a vivere nei tuoi cari ÇUSA...magari vicino ad una centrale nucleare......eppoi vediamo che dici.
ma per favore.......un po di rispetto per le vittime di incidenti nucleari........almeno
13/09/2011, 11:22
AlessioLBG ha scritto:
dubito ci siamo persone che siano contro il nucleare e non lo siano anche contro il carbone...
attendiamo tecnologie migliori per supperire a queste due sciagure... nel mentre posso onestamente preferire una centrale a carbone che una nucleare?
13/09/2011, 12:15
13/09/2011, 13:54
Messaggio di rmnd
Alcuni sentenziano che l'atomo faccia male e l'uomo non sia in grado di controllarlo...benisssimo...penso sia in buona parte solo superstizione 'atomofobica', ma va bene lo stesso...
ma che dire delle più 'banali' centrali a carbone...che zitte zitte operano indisturbate?
a quando un referendum per chiuderle?
Chiudere quindi anche la centrale a carbone dell'Ingegner De Benedetti (si, quello del gruppo l'espresso/repubblica con la loro martellante campagna mediatica contro il nucleare) di Savona-Vado?
un sunto di una relazione di 19pg.
http://www.isde.it/Biblonline/relazioni/Centrali%20a%20carbone%20e%20tumori.pdf
[color=blue]Centrali a carbone e tumori: rassegna della letteratura scientifica con particolare riferimento ad una centrale a carbone nel Nord Ovest dell’ Italia.
Dottor Paolo Franceschi, Pneumologo,
Membro del Comitato Direttivo e dell’ Albo degli Esperti dell’ ISDE Italia (International Society of Doctors For Environment).
...1) Presenza di cancerogeni nelle emissioni delle centrali a carbone:
Le centrali a carbone sono fonti di una grande quantità di composti organici ed inorganici, ossidanti ed acidi, e contribuiscono in maniera importante all’ inquinamento da particolato. (55) Queste sostanze ad attività cancerogena per l’ uomo sono emesse dalle centrali a carbone, in quantità enormi. (54)...
...Secondo il piano regionale della Qualità dell’ Aria in Liguria del 2006, (4) in Liguria le centrali a carbone emettono l’ 89% del mercurio (cancro polmone, pancreas, colon, prostata , encefalo, rene), il 55% del Nickel (cancro polmone) e del Piombo (cancro polmone, vescica, rene, tratto gastroenterico) ,il 43% dell’ Arsenico (cancro pelle, polmone, fegato, vescica,rene, colon) , il 15% del cadmio (cancro polmone, prostata) emessi totalmente in tale regione da ogni fonte antropica....
Per quanto riguarda l’ emissione di radionuclidi naturali, responsabili prevalentemente di leucemie, linfomi e tumori del polmone (Radon), nel 2005 la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha dichiarato che vi è una maggiore esposizione alle radiazioni,rispetto alla radioattività naturale di fondo, sia dei lavoratori delle centrali a carbone, sia degli abitanti intorno alle centrali a carbone, pari a 100#8208;150 microSv/anno. Considerando pari a 20 microSievert l’ esposizione a radiazioni ionizzanti dovute ad una radiografia del torace , questo dato corrisponde a valori di esposizione radioattiva fin dalla nascita equivalenti a 5#8208;8 radiografie all’ anno, assorbite da ogni organismo in eccesso rispetto alla radioattività naturale di fondo....
I problemi principali si pongono per le donne in gravidanza, a causa della maggiore sensibilità del genoma dell’ embrione e del feto agli effetti mutageni e potenzialmente cancerogeni delle radiazioni ionizzanti. (6), (20) ....
Per quanto riguarda il particolato, gli studi di Pope (5) hanno dimostrato che per ogni incremento di 10 microgrammi /m3 di PM 2,5 si abbia un incremento del 14% dell’ incidenza del cancro del polmone nella popolazione generale. ...
La quota di polveri sottili primarie emesse da una centrale a carbone è assai cospicua.Per una centrale di medie dimensioni, come quella di Vado – Quiliano (Sv) di 660 MW, nel distretto di Vado, Quiliano e Savona, pari a 75 mila abitanti nel 2001, il contributo della centrale a carbone è pari al 35% del totale, mentre quello attribuibile al traffico veicolare è del 22%, del 15% quello delle altre industrie e del 12% quello del riscaldamento domestico. ...
Se consideriamo anche il contributo dovuto al particolato sottile secondario, che si forma in atmosfera a partire principalmente dagli ossidi di zolfo e di azoto, questo contributo cresce in maniera straordinaria, principalmente a causa delle emissioni di ossidi di zolfo, fino a superare l’ 80% del totale delle polveri emesse in questo distretto. ...
Nell’ area dello Xuan Wei, una regione rurale della Cina, dove si utilizza carbone ad alto contenuto di quarzo, il rischio relativo (RR) di morte per cancro del polmone fra maschi e femmine è di 1,09 contro i valori medi di 2,09, mentre l’ età media di diagnosi è di 55 anni contro i 65 anni delle altre regioni. (13).
Tale problema si pone in maniera particolare anche per i lavoratori delle centrali a carbone (21).
Un’ ulteriore fonte di preoccupazione sono le enormi quantità di ceneri che derivano dalla combustione del carbone e che debbono essere smaltite, in quanto è stato dimostrato il loro effetto genotossico e mutageno (17).
Il problema si pone sia quando le ceneri vengono smaltite in discariche a causa del percolato, sia quando vengano usate come base per la produzione di cemento. Oltre alla diffusione in atmosfera degli isotopi radioattivi, deve destare attenzione anche l’ utilizzo delle ceneri derivanti dalla combustione del carbone per la costruzione di edifici, in quanto esse presentano valori di radioattività che eccedono o sono molto vicini ai valori massimi di radioattività consentiti. (18)
“Secondo gli scienziati, nell’ anno 2000, l’ inquinamento atmosferico ha causato la perdita di circa 3 milioni di anni di vita in tutta l’ Europa. Questo corrisponde a più di 300.000 morti premature all’ anno.
Quindi l’ inquinamento da centrali elettriche nell’ Europa a 25 causa un impatto sulla salute, incluse le morbilità, equivalenti a decine di miliardi di euro ogni anno… Questi inquinanti riducono l’ aspettativa di vita e danneggiano la salute dell’ uomo (malattie cardiache, asma, cancro)”
...
..Uno studio statunitense eseguito per valutare l’ impatto sulla salute dei cittadini di 19 centrali a carbone di cui era prevista la costruzione nello stato del Texas, che avrebbero causato emissioni annuali pari a circa 100. 000 tonnellate di ossidi di azoto e di ossidi di zolfo ( 27 ), ha calcolato che i costi annui in termini di mortalità delle centrali a carbone proposte sarebbe di 1,4 miliardi di dollari, con un costo previsto per tutto il periodo di funzionamento (50 anni) pari a circa 72 miliardi di dollari.
Per una centrale di circa 660 MW si prevede una mortalità annua attribuibile di 19 casi, ed una mortalità per l’ intero ciclo di circa 959 casi. Le principali cause di tale costi sono attribuibili a malattie cardiovascolari, respiratorie e al cancro del polmone. (27,28,29).
.....b) Nel golfo di La Spezia, ove erano state condotte le misurazioni dei metalli pesanti, le concentrazioni erano massime nell’ area di La Spezia, ed in particolare nella circoscrizione di La Spezia 5, sede della centrale a carbone.( Figura 1) (39, 40). ...
..c) L’ area in cui la concentrazione di metalli pesanti risultava più elevata in assoluto era tuttavia quella del comune di Portovenere, a circa 10 Km di distanza dalla centrale a carbone, esposta ai venti prevalenti di tramontana che vi trasportano le emissioni della centrale.
...Sono state riscontrate in letteratura maggiori incidenze intorno a centrali a carbone quali:
1) Cancro cuteneo non melanoma : le persone che vivevano vicino a centrali a carbone presentavano valori significativi di eccesso di arsenico nelle urine (27%), con un incremento del 32% dei casi di cancri della cute nm. (32, 33, 34, 37) .
2) Cancro dello stomaco (34)
3) Cancro del polmone (38)
4) In generale l’ esposizione ai fumi della combustione del carbone sembra favorire i processi di metilazione, che possono essere coinvolti nella genesi dei tumori. (35).
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13/09/2011, 22:20
13/09/2011, 23:59
14/09/2011, 00:09
14/09/2011, 00:12
14/09/2011, 03:33
EddyCage ha scritto:
Ma parlano solo del fotovoltaico, e tutto il resto delle energie??? Vedi perchè dico che non si pensa in grande!?!?!?! Semplicemente per questo... perchè le rinnovabili sono molto di più...
e non è per azzittire, è propio per espandere il discorso, tutto qua...
Produzione energia elettrica in Italia da fonte rinnovabile
idroelettrico 15,8%
eolico 2,6%
geotermico 1,6%
fotovoltaico 0,6%
altre rinnovabili 2,8%
Totale 23,4%
14/09/2011, 19:45
zakmck ha scritto:EddyCage ha scritto:
Ma parlano solo del fotovoltaico, e tutto il resto delle energie??? Vedi perchè dico che non si pensa in grande!?!?!?! Semplicemente per questo... perchè le rinnovabili sono molto di più...
e non è per azzittire, è propio per espandere il discorso, tutto qua...
In effetti si tende sempre a parlare di fotovoltaico ignorando le alte rinnovabili che in molti casi sono molto piu' convenienti.
Comunque, rimanendo in tema di FV bisogna considerare quanto fino ad ora fatto in Italia:
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichpage=-1&TOPIC_ID=11283&REPLY_ID=189477
Come si puo' leggere, i dati indicano per il nostro paese una potenza FV installata a fine 2011 di ben 12GW, corrispondenti a circa 2'000Gwh di produzione annuale, all'incirca lo 0.6% del nostro fabbisogno. Non e' molto, ma comunque si tratta di una potenza equivalente ad una centrale nucleare e la cosa non e' male.
Il FV quindi, con gli attuali livelli di efficienza, non puo' essere considerato una tecnologia in grado di sostenere il nostro fabbisogno, anche se rimane l'unica fonte praticabile di autogenerazione per le utenze private.
La strada e' dunque verso lo sfruttamento di altre tecnologie. Sempre pensando ai dati reali, ad oggi in Italia produciamo il 20% del nostro fabbisogno totale con le rinnovabili, con le seguenti proporzioni:Produzione energia elettrica in Italia da fonte rinnovabile
idroelettrico 15,8%
eolico 2,6%
geotermico 1,6%
fotovoltaico 0,6%
altre rinnovabili 2,8%
Totale 23,4%
Corrispondente al 20,4% del fabbisogno nazionale.
Ridurre quindi la dipendenza dalle fonti fossili richiedera' ancora numerosi sforzi e soprattutto buone scelte in tema di politica energetica.
Una via molto promettente, e fino ad oggi poco sfruttata, e' quella basata sul solare termodinamico, con soluzioni miste tipo quelle del progetto Archimede o come le centrali Spagnole della serie Andasol o PlantaSolar attualmente gia' in funzione. A questo proposito e' utile ricordare che il piano industriale era gia' stato approvato dal governo Prodi nel 2007 (http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/ambiente/solare/intesa-termodinamico/intesa-termodinamico.html).
Basterebbe procedere in quella direzione.
Impianto PlantaSolar 20