In attesa di aprire la discussione sulla teoria delle stringhe, il discorso di Anima e quello di Gesù, vorrei fare un sondaggio.

Non è un argomento semplice, si può anche usare l'ironia ma senza andare a scantonare troppo, mi raccomando.

E se un giorno, mentre state conducendo la vostra vita normale con annessi e connessi, indipendentemente da quello che è il vostro credo o non credo, vi trovaste per un attimo in collegamento con un'altra dimensione e vi capitasse di vedere o di sentire Gesù cosa pensereste?

Alcune possibili risposte ma potete aggiungerne altre, spero più serie e profonde.

1) Perché proprio a me, visto che non sono certo S. Francesco?

2) Devo cambiare spacciatore.

3) E ora che faccio? Cambio vita o non è necessario?

4) A volte ritornano...

5) E' confortante sapere che esiste veramente

6) E' stata un'allucinazione?

7)...

ovviamente evitiamo risposte tipo chiedere di vincere alla lotteria o simili.

Buon proseguimento

Io non credo e quindi potrei pensare e esternare qualsiasi cosa.

Cara hannah...

Io invece faccio a te una domanda.

6 sicura di vedere il Gesù del primo secolo?
O stai vedendo un refuso di arte sacra e/o profana?

Descrivimi allora la fisionomia di Cristo!
Cioè a quali di questi assomigla di più.

Ora non tutte le visioni che si spacciano Gesù debbano per forza esserlo.

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Il primo pensiero che mi viene in mente è

A me non m'hai fatto fesso!

Dresda ma tieni tutta la collezione dei santini?

appunto, mi interessa proprio questo. Se nonostante uno non crede che certe cose si possono realizzare, si realizzano lo stesso. Quale sarebbe la tua reazione?

allucinazione, malattia mentale, tempesta solare? le butto lì.

Dimostrazione logica dell'inesistenza di Dio.

Può Dio onnipotente creare un masso talmente pesante da non riuscire a sollevarlo lui stesso? Sia che la risposta sia SI, sia che sia NO, la soluzione è che Dio non è onnipotente.

... ho detto tutto. - Peppino Caponi

Simpatica ma questa non l'ho capita. In che senso fesso?

O Peppino de Filippo. Che c'entra?

Io non ho chiesto se uno crede o non crede. Non era questa la domanda ma se, nonostante tutto, background, ecc. capita un'esperienza o più esperienze che non sono assimilabili a quelle ordinarie quale sarebbe la reazione?

Certo se uno comincia a vedere angioletti biondi con gli occhi azzurri e gli abiti turchini, forse è opportuno che un giro da uno specialista lo faccia!

Beh se succedesse avrei una sola domanda da fargli: qual'è il vero senso della vita?

Sarebbe l'unica cosa della quale vorrei aver risposta. Visto che "lui" si è mostrato a me, esiste, immagino che la vita terrena sia un passaggio. Ecco, visto che vita comunque sarà (dovrebbe essere) anche quella dopo la morte, vorrei sapere qual'è il senso della vita, il senso del tutto.

E' giustissima come domanda ed è posta molto bene.

Il fatto è, come dicevo in un'altra discussione, che la nostra vita sulla terra rispetto a quella dopo la morte, può essere paragonata alla vita fetale rispetto alla vita dopo la nascita.

Ora, supponiamo che un feto potesse chiedere alla mamma come sarà la sua vita dopo la nascita, pensi che anche se la madre glielo spiegasse, lui sarebbe in grado di capire?

Allora uno potrebbe chiedere che senso ha nascere con dolore, passare attraverso uno stato quasi larvale, passare i primi anni dipendendo totalmente dagli altri?

Io sono madre, avendo un figlio di 12 anni ed ho sperimentato anche un aborto. Nonostante la maternità sia una delle esperienze più belle, non ho nessuna difficoltà sul piano razionale a pensare che in realtà, per molti versi un figlio che cresce nella pancia è un essere che vive a spese della madre, quasi una sorta di parassita, se vogliamo dirla tutta. Eppure questo sembra il miglior modo per trasmettere la vita!

Forse lo stesso discorso, anche se è duro, si può fare per la sofferenza, per la morte? Forse è in gioco qualcosa di più importante?

Devo pensare che mi si presenterebbe cme una delle immagini postate da Dresda, solo così potrei riconoscerlo.
Nel riconoscerlo avrei visto un mistificatore, un'immagine ingannevole.
Ho dedicato parecchio tempo alla ricerca del Gesù storico che mi si presentava con tante facce diverse e quindi in qualche modo mascherato.
E chi si maschera lo fa per non essere riconosciuto o per ingannare.

Beh, sarebbe sicuramente un evento che darebbe il via ad un sacco di domande interiori.

Sicuramente non penserei di farmi prete o di aderire al cattolicesimo (e annessi). La vivrei comunque come una cosa molto personale.
Anche perchè, come ha sottolineato dresda, il volto di Gesù fa parte dell'iconografia classica...e il vederlo mi farebbe più pensare ad un'allucinazione del mio cervello che richiama immagini già conosciute, piuttosto che ad una vera apparizione.

Credo che molto dipenderebbe dal tipo di visione, e da quello che il buon Cristo mi direbbe.

Non so perché mi fai parlare un'altra volta dei miei studi. Ho trovato molto interessante il metodo interpretativista e cioè che la rappresentazione della realtà è fortemente condizionata dall'occhio dell'osservatore.

Una figura così complessa come quella di Gesù è stata necessariamente filtrata dal modo di pensare di coloro che ne hanno parlato. Non credo all'oggettività della storia e questo vale per qualunque personaggio, figurarsi in questo caso. Però mettendo insieme i diversi tasselli si possono avere ulteriori informazioni.

Certo, in un modo o in una ltro, sono molti i tentativi di utilizzarlo o di screditarlo.

Per motivi che non so spiegare nei vangeli sono stati conservati anche dei frammenti autentici.

La famosa domanda: "Ma voi chi dite che io sia?" già all'epoca aveva varie risposte, tutte in contrasto.

nei vangeli sinottici, si legge che Gesù spesso amava definirsi figlio dell'uomo. Mi sono interrogata spesso su questo appellativo così misterioso.

E' legge di natura che i figli somiglino in gran parte ai genitori. Ed è per una legge inspiegabile che l'immagine di Gesù (non mi riferisco a quella fisica) in molti casi somigli proprio a coloro che ne hanno scritto (parlo di coloro che ne hanno scritto in passato).

E forse vale ancora oggi. Caro Pier tu parli di maschere che avrebbe usato Gesù per nascondersi e guarda caso il tuo avatar è proprio la maschera del faraone.

Se è vero che Dio creò l'uomo a sua immagine e somiglianza, forse anche l'uomo riproduce la realtà nello stesso modo attraverso infinite forme diverse.

Non è esatto, a mio giudizio Gesù non si è mascherato ma è stato mascherato.

La mia maschera non serve per nascondere ma per svelare.