Pensate cosa significava Tex per la nostra fantasia di bambini / adolescenti.
Prima di tutto la lingua inglese non era poi così diffusa... alle medie la lingua obbligatoria era il francese e l'inglese era quel suono strano delle canzoni dell'epoca (anni '60 / '70).
Per cui già il nome Tex Willer noi lo pronunciavamo Tex Viller.
Poi non era vero che gli indiani erano tutti cattivi (tipo "Ombre rosse" con attacco alla diligenza).
Infatti Tex era anche Aquila della Notte, e Tiger Jack, un indiano, era uno dei suoi più fidati amici.
Ne dico ancora una.
Gli eroi come Tex restavano feriti negli scontri a fuoco ma mai gravemente...
frasi famose "è solo un graffio", "ti ha preso di striscio alla tempia"... avevano un cu@@@... un fattore C incredibile.
Se poi la pallotta trapassava una spalla, un braccio, una gamba con cosa venivano curati? Con il whiskey, ovviamente.
Quello sì che era pronto soccorso, altro che i medici fighetti di E.R....
bastava un coltello per estrarre la pallottola (magari prima passavano la lama sul fuoco... un po' di asepsi perbacco)... e poi giù alla grande senza anestesia.
Al momento della disinfezione finale spuntava la fiaschetta o borraccia di whiskey con la solita battuta "non urlare... è whiskey di ottima qualità"...
Che tempi ragazzi!
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The Guardian il 26/09/2011, 22:14, modificato 1 volta in totale.