In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
03/10/2011, 19:49
I contratti li fanno tutti; anche Prodi fece un libro di ... contratti da 120 pagine, e che contratti: con tutti!
Ultima modifica di
Ufologo 555 il 03/10/2011, 19:52, modificato 1 volta in totale.
04/10/2011, 15:00
greenwarrior ha scritto: sezione 9 ha scritto:
Bene, allora che la si smetta di dire quanto viene detto quotidianamente da Bossi e da altri importanti esponenti leghisti. Non volete la violenza? E allora che la si smetta di esprimere concetti violenti. Troppo comodo prendere a calci e poi lamentarsi di avere male al piede. Avete senso dello Stato? E allora smettetela di insultarne i simboli. Volete il federalismo? E allora smettiamola di propagandare la secessione.
PS: dire "no alla violenza rivoluzionaria" non significa dire anche "no alla secessione". Ribadisco che è ipocrita sostenere federalismo E secessione, perchè è ipocrita illudere la gente facendosi poi pagare i debiti da Berlusconi coi soldi della Banca di Roma.
PS2: state attenti a non cadere anche voi nel vittimismo ("ci hanno ricattato", poverini...) perchè non porta da nessuna parte. La gente è stufa (anche la base, anche la base: sei tu che hai aperto la discussione sull'insofferenza della base leghista) di sentire promesse a Milano e comportamenti opposti a Roma.
C' è chi si fà finanziare dal nano e chi dalle Coop rosse.
![Clown [:o)]](./images/smilies/UF/icon_smile_clown.gif)
Con la differenza che i soldi del nano sono i suoi, mentre quelli delle Coop sono di tutti. ma non sono questi i problemi da risolvere.
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)
Se si facesse un referendum sulla secessione, sarebbero molti più di quel 15% che attribuisci alla Lega. Molti non leghisti aspettano solo il momento di una simile opportinità. [}:)]
Credieuronord? Non facciamo finta di non vedere che i furbacchioni stiano solo da una parte... Dato che non smentisci Moncalvo, presumo che quello che dice non sia completamente sbagliato. E dnque la questione resta: è un compromesso "politico" il farsi pagare i debiti da Berlusconi in cambio dell'appoggio incondizionato a lui e alla sua ricerca dell'impunità, oppure è solo un accordo di potere tra persone a cui non interessano nè l'Italia nè i propri elettori, ma solo i propri interessi personali? Poi possiamo anche dire che i delinquenti ci sono dappertutto, ma fino a non molte pagine fa si diceva sempre che "i leghisti sono diversi".
PS: dato che il nuovo lo rappresenti con Zaia, proprio Zaia ha detto no alla secessione (e con lui Tosi e mezzo Veneto). Embè? Non è che parte della Lega si stia preparando al dopo Berlusconi (magari col terzo polo) e che quindi deve "moderare i termini" che vengono usati solo da Bossi perchè non ha altra politica da fare se non alzare i toni?
04/10/2011, 19:08
C' è movimento nella Lega.......
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)
Sulla fedeltà del movimento al nano, è solo questione di promesse da mantenere, da questo punto di vista non lo si puo considerare un difetto, visto che lo stesse accadde nel 1996 quando la Lega uscì dal governo e si accasò all' opposizone, restando fedele al nuovo alleato.
Riteniamo ancora che un accordo o una promessa siano valori importanti malgrado tutto.
Era nell' aria da un pezzo che la Lega avesse bisogno di rinnovarsi, dopotutto sono più di 20 anni che gli organi dirigenziali non vengono ricambiati, se non per qualche componente di secondaria importanza.
La seccessione è la solita e ritrita provocazione per muovere un po le acque, niente di pericoloso.
Adesso è il momento di attuare il federalismo, quello vero e non quello pasticciato frutto di compromessi che ne hanno snaturato il disegno.
04/10/2011, 20:15
propenderei x un bella confederazione alla svizzera.......
04/10/2011, 22:19
Sono all'estero, come direbbe Silvio, sono dalle partidi quella culonainchiavabile dellamerkel (berlin) e nnho moltotempox segurele vicende italiane. Mi pare però chebossi stia perendo ilcontrollo delmovimento. La lega delle origini trae forza dal carisma del capo condottiero e purtroppo bossisegnato dalla malattia ha xso molto carisma e i mal di pancia interni sono sempre più evidenti. Certo non daro' ilmio voto a quel democristiano dimaroni. Maroniche mi pare voglia fare le scarpealbossi.
06/10/2011, 21:31
![Clown [:o)]](./images/smilies/UF/icon_smile_clown.gif)
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=fi6vHPwQbHQ[/BBvideo]
10/10/2011, 16:34
Già, la fedeltà conta, specie quando una rottura comporta una penale...
Spero davvero che la Lega possa diventare un partito politicamente "normale" (cosa che adesso non è), ma quello che abbiamo visto a Varese non è nè spinta verso il rinnovamento nè verso la normalità. A meno che non si pensi sia normale vita democratica imporre un candidato senza neppure permettere di votarlo. E queste sono cose che non c'entrano con le alleanze in parlamento.
10/10/2011, 18:51
E' in atto una disputa tra Maroniani e Reguzzoniani. Il primo è più governativo e disposto ad alleanze politiche a sinistra, il secondo vuole riportare la Lega ai primordi.
Quello che mi dà da pensare è l' atteggiamento di Bossi, trovo strano che si ostini a difendere l' alleanza con il nano, a meno che non sappia qualcosa che solo gli addetti ai lavori sanno.
Una cosa è certa, malgrado la malattia il capo non è assolutamente rincoglionito.
10/10/2011, 19:33
Angeldark ha scritto: greenwarrior ha scritto:
Quello che mi dà da pensare è l' atteggiamento di Bossi, trovo strano che si ostini a difendere l' alleanza con il nano, a meno che non sappia qualcosa che solo gli addetti ai lavori sanno.
![Emoticon [:264]](./images/smilies/UF/264.GIF)
Si che B ha pagato i debiti della lega e B controlla la lega
10/10/2011, 19:41
Ronin77 ha scritto: Angeldark ha scritto: greenwarrior ha scritto:
Quello che mi dà da pensare è l' atteggiamento di Bossi, trovo strano che si ostini a difendere l' alleanza con il nano, a meno che non sappia qualcosa che solo gli addetti ai lavori sanno.
![Emoticon [:264]](./images/smilies/UF/264.GIF)
Si che B ha pagato i debiti della lega e B controlla la lega
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)
Secondo me c' è molto di più.
E poi mi sembra sia la Lega a controllare il PDL.
Ultima modifica di
greenwarrior il 10/10/2011, 19:42, modificato 1 volta in totale.
10/10/2011, 19:42
La Lega non è un rettangolo
Il congresso provinciale del Carroccio mette allo scoperto alcuni paradossi che fanno male a tanti militanti. Bossi è il lider maximo, ma se non ne fosse più capace? Una domanda che nessuno ha il coraggio di fare
La giornata di ieri sarà materia di studio per quanti seguono la storia della Lega. Il congresso provinciale di Varese è finito su tutte le prime pagine dei giornali.
In sostanza è successo quello a cui si è abituati da sempre: Bossi è intervenuto e ha deciso lui. Allora perché tanto subbuglio? La storia della base che vuole contare non regge. L’anima della Lega non la si può paragonare a un rettangolo, dove per scoprire l’area basta fare base per altezza e i giochi sono fatti. Nel Carroccio la militanza politica è sempre stata generosa, passionale, entusiasta, ma ha sempre accettato le decisione del “capo”. C’era il federalismo da raggiungere, in un modo o nell’altro, e tutto si poteva. A Bossi va riconosciuto un fiuto politico che lo fa entrare di diritto nell’olimpo degli dei della politica, ma ora qualcosa si è rotto.
Non è certo legato ai valori della democrazia che, almeno in casa propria, è sempre stato un vero optional tra i cultori dei fazzoletti verdi. Bossi ha sempre fatto e disfatto come meglio gli pareva. Basterebbe ricordare il congresso nazionale di Varese dove cacciò a pedate nel sedere quanti volevano un’alleanza con Formigoni, salvo il mese dopo farla lui. Per un soffio e ragioni mai chiare, non espulse Maroni dopo la crisi del 1994 quando il suo pupillo era in totale disaccordo con lui sullo scaricare Berlusconi, che all’epoca era il “mafioso di Arcore”. Come finì la storia lo sappiamo tutti e lo racconta il direttore della "Stampa", Mario Calabresi. Un accordo politico suggellato anche dalle firme di notai che garantiva per i debiti contratti dal Carroccio. Alla faccia delle ragioni politiche invocate dall’allora e attuale ministro dell’Interno. I comuni, al di là della crisi economica, contano meno e hanno meno risorse degli anni della forte lotta anti romana della prima Lega.
E allora oggi come mai in tanti si sbracciano e sbraitano? Come mai dirigenti e militanti ricorrono a Totò e a Ceausescu per descrivere i malumori profondi dei leghisti?
Ci sono due cose parzialmente nuove. Bossi, per diverse ragioni, non è più considerato autorevole e nessuno ha il coraggio di affermare che “il re è nudo”. Nessuno si assume la responsabilità di dire che il suo fiuto non funziona più e che il partito non è la sua famiglia.
L’altra è ancora più dura da mandare giù per tanti militanti che ci hanno creduto e che ci credono ancora. La Lega è davvero diventata il più vecchio partito della prima Repubblica, ma non per ragioni anagrafiche, ma per le peggiori abitudini.
La Lega, in un modo o nell’altro governa pezzi del Paese da quasi vent’anni. Ha tanti sindaci e amministratori, responsabilità dirette in due grandi regioni del Nord ed è nel governo della Lombardia e in quello nazionale. Tutte cariche che le arrivano dagli elettori. Ma i direttori generali delle Asl e delle aziende ospedaliere? I presidenti di tanti enti romani? I posti nei consigli di amministrazione? I posti per amici degli amici che poi diventano anche i pontificatori, dopo che hanno fatto carriera grazie alla Lega? Tutte le consulenze e i lavori fatti perché insieme con i doppiopetti si esibivano i fazzoletti verdi? E da ultimo le “cadreghe” nelle fondazioni e nelle banche? Cosa c’entra tutto questo con quell’antipolitica che tanto aveva contraddistinto i leghisti?
L’Italia, si sa, trova sempre qualche risposta. Una volta era di stampo ideologico. Dietro il bene supremo si doveva pur accettare qualche imperfezione e sacrificio. Oppure c’è sempre il “teniamo famiglia”, ma nella Lega questo non si sentiva dire. Al limite si premiavano i “soldati perché comunque avevano combattuto senza tradire”, un raro esempio fu l’ex sindaco di Varese Aldo Fumagalli, ma mai si sarebbe accettato di diventare come gli altri. E invece strada facendo sta finendo peggio, perché a forza di dar spazio al sentire della pancia, qualcuno ha pensato bene che ci si potesse ingrassare in quel modo.
Così la passione e l’entusiasmo vengono bistrattate e vince chi è più forte. E in casa Lega ha un solo nome: Umberto Bossi.
A meno che il re diventi davvero nudo e qualcuno inizi a dirlo.