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MessaggioInviato: 15/10/2011, 21:42 
A te no?
Cosa c'entrano le Banche con i santi?
Adesso ti facci oarrabbiare un po: mi ricordano le impiccagioni dei preti ai lampioni durasnte la guerra di Spagna! Qualunquista io o IMBOSCATI voi?!



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Comunque, occhio agli "indignados" ...




Chi c'è dietro gli indignados

13/06/2011
In “Democracia Real Ya” (Democrazia Reale Adesso, ndt) non si taglia un capello.
“Strumenti digitali per la rivoluzione democratica”. Non c'è bisogno di parlare di infiltrati nel movimento che nacque il 15 marzo, ma di disegno strategicamente pianificato.

Da prima della passata manifestazione del 15 maggio vado contando le differenti connessioni del mostro chiamato Democracia Real Ya, ed i suoi vari sottoprodotti, con i poteri economici di taglio liberista che maneggiano i fili di tutta la montatura intorno al 15 marzo (15 M) tanto nello stato spagnolo quanto su scala internazionale, dato il mimetismo con cui si è riprodotta una spontaneità alivello mondiale realmente inesistente. I globalisti del Nuovo Ordine Mondiale giocano alla “democrazia reale” con carta intestata.
Poche volte si presenta l'occasione in cui buona parte delle relazioni che si sono stabilite fra o diversi agenti di questi poteri si mostrano pubblicamente in un atto aperto all'attenzione cittadina. Il luogo scelto è uno spazio altamente rispettabile per quanto rappresenta di civico e culturale: l'Università di Madrid e l'atto è il martedì 14 giugno alle 7.30 della sera. Il esso si presenterù il libro del signor Lorenzo Abadìa Escario, un ex segretario esecutivo provinciale del Partido Popular a Saragozza nel 2009 1 ed attualmente responsabile dell'area delle infrastrutture (è impresario nel settore immobiliare) dello stesso partito2. Il libro che sarà presentato s'intitola, non ve lo perdete, “Comando a distanza, strumenti digitali per la rivoluzione democratica”3. Risulta esplicativo il titolo in tutta la sua estensione.
“Comando a distanza”: Chi lo maneggia e che programma/i sceglierà? Per quale motivo non ci sorprende questa analogia?
“Strumenti digitali per la rivoluzione democratica”. Abbiamo conosciuto già molto sull'uso delle nuove tecnologie e sulla formazione dei “leaders” nelle stesse da parte di diverse agenzie, lobby e think tank USA nelle rivoluzioni arancioni, cominciando dall'Ucraina e continuando con altre che possono essere integrabili genericamente in questa denominazione ma che hanno avuto specificità più specifiche (dei tulipani, dei gelsomini, di twitterha fallito)... Tutte queste hanno avuto un orientamento politico-economico liberista. Potrebbe sorprendere la scelta del termine “rivoluzione” da parte di un politico del PP ma non è così quandosi ha chiaro l'orientamento di questa IN-VOLUZIONE. Quello che nemmeno sorprende ma che scandalizza è l'espressione “democratica” da parte del dirigente politico di un partito che ha più volte rifiutato di condannare il franchismo nel parlamento dello stato spagnolo. Il cinismo di questi “liberisti” è rivoltante.
Questo libro condivide il nome con un'altra pagina dello stesso autore4 in cui si esprime apertamente una simpatia per “Democracia Real Ya”..
Ovviamente quelli che si riuniranno non sono gli stessi poteri, ma i loro fanti, tutti strategicamente collocati. Quelli sono soliti avere la faccia più nascosta e, alla fine dei conti, il potere economico del capitalismo, ed i suoi strumenti di controllo, pressione ed influenza sono fondamentalmente strutture e non mere facce concrete che esistono ma non spiegano la dinamica del dominio di classe.
Però anche se non sono altro che pedine dei pianificatori di questa “rivoluzione solare” vale la pena analizzare con alcuni dettagli certi tratti che li definiscono in relazione con le loro ideologie, quello che rappresentano e le connessioni che stabiliscono con una trama di rete più ampia. Mi concentrerò per continuare su ciascuno di loro. Il collegamento internet destinato ad annunciare la presentazione del libro -http://www.mandoadistancia.me/?p=122 – ce li fa vedere tutti ed è più che un suggerimento, ma vale la pena di dedicare un po' più di attenzione per sapere cosa c'è dietro al breve riferimento a ciascuno degli 8 personaggi.

1. Il Maestro di Cerimonie: Pedro Lopez Arriba. Incaricato di presentare l'atto. Insieme a quanto già ci viene raccontato su di lui nel collegamento precedentemente citato bisogna segnalare che Pedro Lopez Arriba è membro del Comitato Esecutivo del Club Liberal Español, collaboratore della rivista liberista “El Librepensador”, che dirige Bernardo Rabassa, presidente di detto Club, di cui già abbiamo parlato nell'articolo “ El espíritu del 15M estalló el 22 de Mayo " Il 27 novembre 2010 presentava il "Congresso Piattaforme Secolo XXI" pure nellìUniversità di Madrid5. In detto Congresso, il suo Presidente Bernardo Rabassa pronunciava parole che evocano fortemente il momento attuale. "Il Clun Liberal Español che mi onoro di presiedere congiuntamente con la Sezione di Scienze Giuridiche e Politiche dell'Università di Madrid che presiede D. Pedro Lopez Arriba, pure membro del Comitato Direttivo del Club e altre Associazioni civili, fra i cui leaders figurano Juan Vicente Santacreu e Jesus Garcia Barcala ed altre numerose personalità convocanti del Congresso e che è stato interpretato in chiave americana come "Tea Party" anche se ad alcuni di noi non piace il thè, cerca di essere un movimento cittadino... nel quale giustapposti e senza sollecitare nécredenziali né numero di associati, discutiamo fra rappresentanti della società civile, sociologi, dentisti, ciabattini, autonomi, impresari, direttivi, sul futuro della Spagna, del quale siamo stati espropriati dal sistema politico vogente nel nostro paese, alla ricerca di una democrazia più diretta e rappresentativa con più possibilità di intervenire e con maggiore frequenza che non nelle attuali contese elettorali. Vogliamo essere votanti diretti dei nostri deputati e devono esistere mezzi per l' "Empeachment" e per ilo ricambio dei governi, quando questi, come ora, non solo non sono efficaci, ma che vanno contro i nostri interessi civili. Se li si vuole chiamare "tea party" non bisogna dimenticare che negli USA è stato un movimento esemplarmente democratico, che ha vinto democraticamente la maggioranza alla camera dei rappresentanti e non come pretendono di venderci un movimento ultrà, dato che tutte le opinioni devono avere spazio nel governo della nazione, tanto di sinistra quanto di destra".
Varrebbe la pena di domandarsi se è una mera casualità che solo 3 mesi prima che iniziassero i primi passi della Piattaforma di Coordinamento dei Gruppi Pro-Mobilitazione Cittadina, poi DRY, si producessero gli avanzamenti più pronunciati in quanto a coordinamento di gruppi liberisti ed a discorsi politici che più tardi abbiamo visto riflessi nelle idee del movimento cittadino nello stato spagnolo.
Pedro Lopez Arriba è pure collaboratore della rivista El Catoblepas, dello stravagante filosofo Gustavo Bueno Martinez, ex marxista trasformato in pensatore reazionario che nel 1999 espresse la seguente "idea": "Io ucciderei l'etarra (militante di ETA, ndt) Barrios con le mie mani", la quale intenzione arrivò a denominare apertamente come "eutanasia processuale". La collaborazione di Pedro Lopez Arriba con Catoblepas ed altre pubblicazioni di Bueno raggruppate nel complesso "Il nodulo materialista" è assonante con l'idea del suo paesano (Bueno è di origine riojana) di creare un'alleanza fra liberisti, comunisti e cattolici contro la socialdemocrazia. E sembra che, da come hanno agito le Mesas de Convergencia Ciudadana dissolvendosi nel 15M, così sia stato.

2. L'autore del libro, Lorenzo Abadia Escario: questo impresario (che non dice di esserlo nel settore immobiliario), consulente e investitore è il coordinatore nazionale di "Rete Democratica", molto ben relazionata col Movimento Cittadino per la Repubblica Costituzionale del sinistro personaggio Antonio Garcia-Trevijano6, che tante prediche fece a suo tempo sul periodico El Mundo, e le cospirazioni antidemocratiche di Pedro Jota Ramirez e che oggi incrementa il suo ascendente fra gli indignados. Dall'inizio della Piattaforma di Coordinamento dei Gruppi Pro-Mobilitazione Cittadina, germe di Democracia Real Ya, vari membri del gruppo politico di Garcia-Trevijano si inserirono in detta Piattaforma.
Però torniamo alla cosiddetta "Rete Democratica". Questa organizzazione si viene coordinando da tempo non solo con il Movimento Cittadino per la Repubblica Costituzionale, ma anche con i gruppi liberisti articolati dal "Congresso Piattaforme Secolo XXI", cosa dimostrabile con l'intervento di Lorenzo Abadia in detto congresso7. Detto intervento merita di essere letto perchè la sua musica suonerà molto conosciuta. A questo riguardo suggerisco di vedere il video di Rete Democratica su YouTube8 e di domandarsi se ci siano o meno coincidenze piene con gli argomenti di DRY e degli indignados. L'immagine delle manine al Sole richiamerà l'attenzione... solo che si tratta dell'Ottobre 2010. Altra coincidenza?
Una breve recensione del libro9 di Lorenzo Abadìa realizza affermazioni del tipo:
"Questo saggio, scritto prima, però la cui pubblicazione coincide con gli avvenimenti del 15M, suppone l'intellettualizzazione delle richieste cittadine che hanno dato luogo alle massicce proteste di strada, da un punto di vista carente di ideologia.
"In Spagna non viviamo in democrazia". Si riferisce l signor Abadìa alla Legge dei Partiti, forse alla repressione subita da decine di sindacalisti del Sindicato Andaluz de Trabajadores (SAT), magari al fatto che poteri economici che nessuno ha eletto abbiano sequestrato l'autonomia del politico imponendo in forma terroristica la loro agenda ai rappresentanti eletti? Non credo.
Più facilmente allude a questioni come la rappresentaziuone e la divisione dei poteri, però è indicativo il suo riferimento a "il debito pubblico insopportabile, il cattivo uso dei fondi pubblici, le prebende di molti dirigenti, la corruzione..." Sono sicuro che quando il suo partito, il PP, arriverà al governo, non avremo problema alcuno con il debito pubblico, o col "cattivo uso dei fondi pubblici". Semplicemente perchè il debito pubblico che non avrà ridotto il governo del PSOE sparirà per sempre. Quanto alle "prebende di molti dirigenti, la corruzione" risulta osceno che ci parli di questo personaggio con la tessera del partito più corrotto della storia dello stato spagnolo dal 1977. In quanto a prebende potrebbe chiedere alla sua commilitona, la signora Cospedal.

3. L'amico esperto in tecnologia dell'informazione, Enrique Dans: Cosa c'è dell'arcipopolare Enrique Dans che già non conosciamo? Sappiamo che condusse l'opposizione alla Legge Sinde (legge anti pirateria informatica, ndt), che è un esperto in nuove tecnologie (indicativa la quantità di questi che esistono fra i cyber rivoluzionari), che è il blogger di maggior successo nel paese, che è stato il promotore del "non votarli", che tanto utile è stato per smobilitare il voto della sinistra il 22M, con quel ballo del vota in bianco, vota nullo, astieniti, vota altri (senza suggerire i criteri che, secondo lui avrebbero dovuto rispettare questi altri per essere votati) ed aiutare il successo del PP. Forse si sa meno che sensibilizzò Marianico su come usare le nuove tecnologie per il successo della destra del PP o che ha lavorato per la Xunta de Galiza attraverso l' "Osservatorio della Società d'Informatica e Modernizzazione della Galizia", nel periodo del presidente Geijoo (PP). Molto meno risaputo è che Enrique Dans è stato patrono della Fondazione Chandra (suona da santone indù, no?), ora Fondazione Fallo Possibile. Questa Fondazione, entità privata senza scopo di lucro (ONG), che appoggia senza condizioni il 15M10. Però, se questa gente appoggia il 15M, che ci fanno allora dentro il patronato della Fondazione Fallo Possibile (prima Fondazione Chandra):

- la vicepresidente del gruppo VIPS, Maite Arango Garcia-Urtiaga

- il consigliere delegato dell'assicurazione medica privata DKV, Josep Santacreu Bonjoch

- il presidente dell'agenzia Europa Press, Asis Martin Cabiedes

- il professore dell'Istituto di Impresa, Julio Carazo San Josè

- la investitrice ed impresaria immobiliare, Elena Acìm Aguado

- il socio in Cabiedes & Partners, società di capitale a rischio, Josè Martin Cabiedes?

Vi assicuro che se il Patronato di questa ONG chiamata Fallo Possibile, della quale Enrique Dans è oggi membro del Consiglio (nel passato del suo Patronato), e che appoggia il 15M, è interessante, non lo è meno detto Consiglio11. Ci troviamo per caso di fronte ad un capitalismo etico, avete creduto alla strategia della RSC (Responsabilità Sociale Corporativa) delle grandi imprese? Suppongo che nella stessa misura in cui lo hanno fatto la donna più ricca dello stato spagnolo ed ex moglie di Amancio Ortega (INDITEX), Rosalia Mera,l'ex presidente di Jazztel Martin Varsavsky o Paris Hilton, tutti questi sono nuovi indignados. La questione è sapere contro chi sè indignata questa gente tanto potente e perchè appoggia un movimento che nega che nello stato spagnolo esista democrazia? O qualcuno crede che se DRU o gli accampati fossero contro gli interessi della classe capitalista che ha creato la crisi economica mondiale questa gente sarebbe stata membro del Consiglio o del Patronato di una ONG che da loro appoggio?

4. Il professore liberista, Ramon Peralta: autore del "programma-decalogo per un ordine costituzionale liberista-conservatore"12, il cui contenuto può rovesciare l'intestino a più di uno. Riporterò solo alcune delle sue proposte più nauseabonde:
- "Spagna, patria comune ed indivisibile di tutti gli spagnoli" (diritto all'autodeterminazione passato per l'arco di trionfo! In questo concorda con quello che esiste)
- Stato Costituzionale. Uno Stato ridotto ed efficace". Per chi non sia ferrato nell'ideologia liberista, il signor Peralta lo spiega più avanti: "Difesa dell'economia di mercato come forma più efficente di assegnazione di risorse e che permette una maggiore crescita economica a beneficio dell'insieme della società -ma mi faccia un piacere, cavaliere-. Le restrizioni alla libertà economica affliggono necessariamente la libertà in generale, le libertà civili e politiche dei cittadini. Garanzia del diritto di proprietà come fondamento generico della libertà individuale". Ergo colui che è carente di proprietà, o queste siano una full, che si fotta nella mancanza di libertà individuale. In questo il professor Peralta segue Marx quando questi nega che esista una autentica libertà dell'individuo se questi è un lavoratore che può solo vendere la sua forza lavoro, questo è, a lui stesso.
- "Riforma e mantenimento di un sistema nazionale di salute e di educazione come elementi di integrazione sociale a beneficio della qualità della vita di tutti. Finanziamento misto, pubblico-privato, di detti sistemi". Come passo precedente alla loro privatizzazione totale, chiaro. Per lo più il signor Peralta è molto d'accordo con la separazione dei poteri e la riforma elettorale, dato che nella sua opinione viviamo in una "partitocrazia", espressione che ultimamente si sente molto negli ambienti DRY-indignados e che piaceva molto a Franco )utilizzata dal suo ideologo Fernandez De La Mora). La squalifica dei partiti, per la critica sociale che subivano durante la crisi del periodo fra le guerre del secolo XX, fu utilizzata a loro favore da Franco, Salazar, Mussolini e Hitler per farla finita col problema: non più "partitocrazia". Partito unico! Però questo sì, con capitalismo protetto. Con questa salvaguardia del capitalismo da stufpore, i liberisti usano diventare smemorati rispetto alla questione delle libertà politiche.
Per certo, il sito web in cui è alloggiata la pagina del professor Peralta, ospita pure quella del professor Neira -altro per il quale nemmeno esiste democrazia in Spagna-, la cui azione difensiva nel caso di una donna aggredita dal suo compagno rimase eclissata dalle sue apparizioni pubbliche sui mezzi d'informazione nelle quali ha sostenuto posizioni politiche limitrofe al fascismo.

5. Il fondatore della piattaforma multipartitica anarcocapitalista e liberista rabbiosa, Piattaforma Per la Democrazia Partecipativa, Miguel Prados: Nella videoconferenza stabilita nella pubblicazione di "El Ideal de Granada"con Miguel Prados13, questi presenta la sua piattaforma come "senza ideologia", e partigiana dell'anonimato. "La politica deve essere impersonale, se una persona gestisce bene una istituzione o una impresa privata, non hai bisogno di vederlo in faccia o sapere chi è, semplicemente desideri che funzioni". Non li si può identificare per la loro ideologia, che affermano di non avere (l'esperienza mi ha insegnato che colui che afferma di essere privo di ideologia, ce l'ha di destra) e nemmeno per la faccia o il nome (meno male che lui da il suo). Questo signore sembra essere un chiaro paladino del volto occulto del potere. Oggi come oggi i partiti integrati nella Piattaforma Democrazia Partecipativa14 non lo sono in quanto a quota di rappresentanza o capacità di governo che abbiano raggiunto, ma lo sono i poteri economici che pensano a loro come nuove alternative di potere politico.
Non ci sarebbe troppo di che opporsi a che nuove figure sostituissero l'attuale sistema dei partiti se queste nuove figure emergenti non fossero sostenute dai nuovi poteri economici e non occultassero la loro ideologia, anche se sappiamo ora che il Partito Pirata, il WikiPartito o il Partito di Internet, per quanto deliranti risultino i suoi nomi, sono progetti anarcocapitalisti e che Ciudadanos è un partito liberista (nel campo economico) progressista (per le libertà individuali), cioè procapitalista che ti lascia esprimere, però non ti cambia nulla perchè ignorerà le tue richieste di classe.
Detti partiti, fra gli altri, fanno parte di Piattaforma Democrazia Partecipativa che ha legami con tutto quello che ha significato il 15M, in concreto a "non votarli" (i ragazzi di Dans), 15M, Democracia Real Ya e Spanish Revolution. Perchè non andate a sentirli, se il disegno di tutta questa montatura è più che chiaro al momento? Chi ha dubbi sulle loro connessioni con questo movimento deve solo visitare la pagina di Democracia Participativa su facebook. Però fra tutti questi collegamenti è particolarmente interessante quello intitolato Rete Sociale di Democrazia Partecipativa e Diretta, che ci porta direttamente ad una pagina ispirata ad un modello di gestione da impresa, persino a livello mondiale.

6. L'attivista del movimento steella del momento, Democracia Real Ya, Olmo Galvez: si definisce come qualcuno che "sono sempre stato un rivoluzionario ed ho desiderato cambiare il mondo"15. Poi chiarirà che la sua visione di quello che significa essere rivoluzionario passa dalla "retorica del dopoguerra di sinistra o di destra ad un nuovo schema in cui siamo Ciudadanos (Cittadini, ndt) e le proposte che abbiamo beneficiano i Ciudadanos" Stupendo, per l'interclassismo alla conciliazione degli interessi capitale – lavoro. Afferma che Democracia Real Ya "è un movimento orizzontale, senza capi". Però lui è il portavoce di DRY, come si informa nella pagina di presentazione del libro del Ppista indignado. E pure coordinatore delle reti sociali dello stesso gruppo. Troppe cariche per qualcuno che appartiene ad un movimento "tanto orizzontale".
Per questo rappresentante del blocco tecnologico della "Spanish Revolution", di cui fa parte insieme al suo amico Enrique Dans, Ricardo Galli, l'ex candidato alle elezioni del 22M per il Partito Pirata, Angel Badìa (Angeloso), che non si deve confondere con Lorenzo Abadìa, e altri, gli obiettivi sono più che chiari: "cambiare i partiti per adattarli a quello che chiedono i cittadini" (ora si incaricano loro di creare l'opinione pubblica), democrazia interna ai partiti (tema che lega con le liste aperte), molta democrazia su internet (sullo stile del WikiPartito della Piattaforma Democrazia Partecipativa) e questioni di riforma dello stato in chiave liberista politica. In tutta l'intervista su Teleprensa, periodico digitale di Madrid, non difende nemmeno una sola volta i diritti sociali ed economici di un crescente settore di lavoratori ed autonomi colpiti dalla crisi. Il fatto è che quest'uomo è uno dei molti Business School e fondatori di DRY e teste visibili del 15M. Sorprende la misura in cui questa gente è connessa alle scuole di affari ed ai modelli impresariali del management, sia attraverso la loro formazione che/o della loro attività professionale.

7. Il diffusore culturale ed uomo dell'ambiente universitario, Javier Esteban: alcune pennellate per andare a conoscere tale eccelso personaggio.
- Collaboratore di ABC (quotidiano spagnolo molto vicino alla Guardia Civil, ndt)

- Collaboratore di "Las Noches Blancas" di Fernando Sanchez Dragò, su Telemadrid (programma "culturale" di destra)

- Interessato a temi di sciamanismo, psicomagia (impagabile la sua intervista all'imbroglione Alejandro Jodorowski), antropologo spirituale ed altre fissazioni metafisiche, viste da un punto di vista culturalista

- Autore di un libro propagandistico sul professor Jesus Neira

- Personaggio di reminiscenze anarchiste (editore di Ajoblanco ed autore di "El derecho a la ebriedad" -diritto all'ebbrezza, ndt-), anche se tanto spiritualismo si lega male con l'inappellabile sensatezza di un buon libertario

- Antico collaboratore dell'ultradestra Radio Intercontinental, oggi del Gruppo Intereconomia, che fu fondata dal cognatissimo (di Franco) Ramon Serrano Suñer.
Molto meglio conosciuta è la sua attività come Direttore della rivista Universitaria Generacion XXI e http://www.generacion.net, in cui si mescola in distinte dosi di cultura postmoderna, spiritualismi vari, riferimenti a "scrittori maledetti", approcci di progressivismo e tradizione ed articoli di deciso appoggio a Democracia Real Ya16.

8. Lo spiritualista di sette da damigiana e cospiranoie da LSD varie, Rafael Palacios, Rafapal per gli amici: questo buon amico di DRY e degli indignados è la via psichedelica verso la superstizione, l'odio verso lo stato malvagio, produttore di teorie sulle chemtraisl mangiacervello e l'annuncio di una Nuova Era di pace ed amore universale. I suoi deliri da leader cosmico di sette da pret a porter lo ha portato a far conoscere in molti blog e web su ogni più assurdo contenuto su società segrete, spiritualismi orientali e fricchettonismi vari. Si veda "Giornalismo per menti galattiche e psicomagia quotidiana", "Stop secrets" ed altri sottoprodotti diarroicomentali vari. I seguaci di questo guru che ancora non hanno abbandonato la piazza rimangono nella posizione del loto guardando il sole con la sindrome delle gambe addormentate. Il resto di loro ancora si manifesta agitando le braccia verso Febo in attesa che il loro leader mandi un video da youtube sui loro iPhones avvisandoli che ora possono abbassarle.
La primizia del vedere questo ottetto riunito questo martedì 14 giugno, alle 19.30 nell'Ateneo di Madrid, è qualcosa che nessun osservatore critico dei "democratici reali" deve perdersi. Mai le connessioni sono state così sfacciate, né tanto evidenti, Nè tanto pubbliche. Ora non c'è bisogno di parlare di infiltrati nel movimento che nacque alla luce pubblica il 15 Maggio, ma di disegno strategicamente pianificato.

Articolo preso da La Haine, fonte
http://marat-asaltarloscielos.blogspot.com/


Ultima modifica di Ufologo 555 il 15/10/2011, 21:48, modificato 1 volta in totale.


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E vi saluto ...



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Ufologo 555 ha scritto:

E vi saluto ...


Eggià.... per te è solo una questione delle parti. Come per sezione9.

Non contano i disagi dei precari, le persone che non arrivano a fine
mese, le persone che sono ridotte sul lastrico, quelli che hanno
perso il lavoro o che si trovano in difficoltà per colpa delle banche....

Il tutto si riduce ad una mera questione ideologica e di partito.

Che tristezza......



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Certo "che tristezza", ma qui in Italia, c'avete in testa solo il ..."nano" ...! Tutte le manifestazioni sono dirette a quello, caro! [8D]



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Nei prossimi giorni si deve indagare su questi infiltrati che vengono chiamati black block, esattamente come a Genova , dove

è stata dimostrata la presenza di " poliziotti mascherati " tra questi elementi alla 11 settembre .

E' una strategia però ormai obsoleta .

Il giochino è stato ampiamente svelato et analizzato .

Alla faccia del Premier , che in questo caso proprio non c' enta un c ...




zio ot


Ultima modifica di barionu il 15/10/2011, 23:07, modificato 1 volta in totale.


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Ufologo 555 ha scritto:

Certo "che tristezza", ma qui in Italia, c'avete in testa solo il ..."nano" ...! Tutte le manifestazioni sono dirette a quello, caro! [8D]


Ufologo, in questo thread chi ha nominato il "nano" in quasi ogni post sei tu.

[8)]



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Thethirdeye ha scritto:

Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

E vi saluto ...


Eggià.... per te è solo una questione delle parti. Come per sezione9.

Non contano i disagi dei precari, le persone che non arrivano a fine
mese, le persone che sono ridotte sul lastrico, quelli che hanno
perso il lavoro o che si trovano in difficoltà per colpa delle banche....

Il tutto si riduce ad una mera questione ideologica e di partito.

Che tristezza......


Sappiamo che Ufologo555 vede sempre tutto in modo ideologico, mai reale e concreto.... inutile discutere con lui di politica. Anche stavolta ha dimostrato quello che è....


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Roba da pazzi le interviste che sto sentendo su rai 3...è saltato fuori un furbone che sosteneva che ciò che è successo in italia è colpa di...berlusconi! (Che io personalmente detesto come persona e come politico, però sembra che per i sinistroidi sia il male per antonomasia...) Poi altri danno la colpa alla polizia...è sempre così, se interviene sono picchiatori fascisti, se non interviene sono incapaci...altri ancora pensano sia tutta colpa degli infiltrati...


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Blissenobiarella ha scritto:

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Ufologo 555 ha scritto:

Certo "che tristezza", ma qui in Italia, c'avete in testa solo il ..."nano" ...! Tutte le manifestazioni sono dirette a quello, caro! [8D]


Ufologo, in questo thread chi ha nominato il "nano" in quasi ogni post sei tu.

[8)]


Già.... tu sei l'unico che pensa al Ducetto, io invece, come tutte le persone con un po' di senso di razionalità e di umanità, penso ai disoccupati, ai giovani senza futuro, ai precari, ai pensionati che vedono tagliati i fondi per la sanità e la sicurezza, agli studenti che vedono la scuola ridursi sempre peggio.... tu invece pensi sempre al tuo idolo e basta, non all'Italia, il paese in cui vivi e che è popolata da tanta gente di cui sembra che non te ne freghi niente....


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Ufologo 555 ha scritto:

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Pier Tulip ha scritto:

Per me c'è qualcosa che non quadra.
I provocatori si riconoscono subito, hanno zaini con caschi e materiali pericolosi.
Perchè non vengono fermati prima?
Oggi era presente alla manifestazione anche mia figlia e sono stato tutto il giorno preoccupato, non si può vivere così.
La polizia deve fare prevenzione prima che i facinorosi si inseriscano nel corteo.
Possono essere bloccati alla stazione e nei punti di ritrovo dei pullman.


Certo! Scommetto che pensi siano ... poliziotti!



Io penso che siano stati pagati da chi sta in alto per rovinare la manifestazione.... altrimenti come si spiega che negli altri paesi i Black Block non si sono fatti vedere? Non è un movimento internazionale, forse? Magari non poliziotti, ma agenti dei servizi segreti, o manovalanza mafiosa, probabilmente sì....


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Blue-circled ha scritto:

Roba da pazzi le interviste che sto sentendo su rai 3...è saltato fuori un furbone che sosteneva che ciò che è successo in italia è colpa di...berlusconi! (Che io personalmente detesto come persona e come politico, però sembra che per i sinistroidi sia il male per antonomasia...) Poi altri danno la colpa alla polizia...è sempre così, se interviene sono picchiatori fascisti, se non interviene sono incapaci...altri ancora pensano sia tutta colpa degli infiltrati...


Io mi stupisco di come le forze dell'ordine riescano sempre a trovarsi impreparate di fronte a queste persone che arrivano nelle manifestazioni vestite di nero, con mascherine antigas, in gruppi più o meno numerosi e riconoscibilissimi. Come mai non riescono ad organizzarsi? Perchè non riescono a contenerli? A individuarli?
Oggi nella maggior parte delle capitali del mondo gli indignados hanno sfilato pacificamente. Nessuna città oltre Roma si è fatta trovare impreparata e tutte hanno saputo garantire ai propri cittadini la possibilità di manifestare in sicurezza. Solo Roma non ha saputo organizzarsi per contenere le violenze, solo le nostre amministrazioni si sono fatte cogliere impreparate...E questo è un dato di fatto.



_________________
« Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)

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Enkidu ha scritto:

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Ufologo 555 ha scritto:

Cita:
Pier Tulip ha scritto:

Per me c'è qualcosa che non quadra.
I provocatori si riconoscono subito, hanno zaini con caschi e materiali pericolosi.
Perchè non vengono fermati prima?
Oggi era presente alla manifestazione anche mia figlia e sono stato tutto il giorno preoccupato, non si può vivere così.
La polizia deve fare prevenzione prima che i facinorosi si inseriscano nel corteo.
Possono essere bloccati alla stazione e nei punti di ritrovo dei pullman.


Certo! Scommetto che pensi siano ... poliziotti!



Io penso che siano stati pagati da chi sta in alto per rovinare la manifestazione.... altrimenti come si spiega che negli altri paesi i Black Block non si sono fatti vedere? Non è un movimento internazionale, forse? Magari non poliziotti, ma agenti dei servizi segreti, o manovalanza mafiosa, probabilmente sì....


Già. D'altro canto nel nostro paese il sodalizio tra Stato e criminalità organizzata è molto più forte e spregiudicato che in altri.



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Blissenobiarella ha scritto:

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Blue-circled ha scritto:

Roba da pazzi le interviste che sto sentendo su rai 3...è saltato fuori un furbone che sosteneva che ciò che è successo in italia è colpa di...berlusconi! (Che io personalmente detesto come persona e come politico, però sembra che per i sinistroidi sia il male per antonomasia...) Poi altri danno la colpa alla polizia...è sempre così, se interviene sono picchiatori fascisti, se non interviene sono incapaci...altri ancora pensano sia tutta colpa degli infiltrati...


Io mi stupisco di come le forze dell'ordine riescano sempre a trovarsi impreparate di fronte a queste persone che arrivano nelle manifestazioni vestite di nero, con mascherine antigas, in gruppi più o meno numerosi e riconoscibilissimi. Come mai non riescono ad organizzarsi? Perchè non riescono a contenerli? A individuarli?
Oggi nella maggior parte delle capitali del mondo gli indignados hanno sfilato pacificamente. Nessuna città oltre Roma si è fatta trovare impreparata e tutte hanno saputo garantire ai propri cittadini la possibilità di manifestare in sicurezza. Solo Roma non ha saputo organizzarsi per contenere le violenze, solo le nostre amministrazioni si sono fatte cogliere impreparate...E questo è un dato di fatto.



Semplice i casi sono due o sono inefficienti o sono in malafede! :)
Avendoli visti all'opera varie volte, essendo io un frequentatore di stadi, mi sono sempre stupito di come riescono a essere duri coi deboli e deboli coi duri...quindi propendo per la prima ipotesi.


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SOTTO L'OMBRA DEL MANGANELLO
In Italia esiste solo una legge!.che sarebbe quella del Manganello,MANGANELLO DEI bLACK BLOCK E MANGANELLO DELLA POLIZIA solo questa per loro è verità.
Tutto un popolo che sta' avendo difficoltà a sopravvivere a causa di pochi Po.....i che si son mangiati il mondo e il futuro dei nostri figli,la fanno passare sempre in secondo piano.[:(!]


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