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sezione 9 ha scritto:
Per me il problema non è chi compra chi. Diciamo che sono tutte crisi di coscienza (anche i Radicali che voteranno per Berlusconi). Il punto è: può un governo andare avanti sperando che le crisi di coscienza "in uscita" siano inferiori di quelle "in entrata"?
Obiettivamente, le misure proposte negli ultimi mesi sono davvero il meglio che l'Italia può permettersi? Io mi ricordo che l'unica iniziativa per lo sviluppo (di inizio legislatura, 2-3 anni fa) riguardava gli sconti per l'acquisto dei motori fuoribordo. Ma si può? Non c'è altro da poter fare? O Berlusconi non vuole fare nulla, o non può farlo, ma in entrambi i casi, la situazione bisogna cambiarla, perchè è un anno che il Governo non esiste più e non fa più nulla. 1 anno. E prima diceva che "la crisi non c'è".
Ci vuole un governo politico forte, e la destra ora non è forte, così come il centro e la sinistra: bisogna che TUTTI si assumano la responsabilità del governo, anche chi è fuori dal parlamento (sennò già me li vedi leghisti e SEL a fare le barricate per due voti in più), e bisogna che le parti sociali non siano solo Marchionne e Cisl. Si va a votare? Bene, la maggioranza al senato con tre schieramenti non potrà mai esserci. Risultato: 6 mesi persi a fare campagna elettorale e nessun governo. Non si vuole il governissimo? E allora che B dica: ok, è finita. Cambiamo legge elettorale e poi si vota. Ma subito: qua si vuole solo tirare a campare per qualche altro mese per poter dire che "tempo per votare non ce n'è più". Tanto, chssà, magari la crisi può sempre passare da sola, no?
Io vedo deputati con attacchi di labirintite, non sanno più dove andare.
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