16/05/2009, 18:38
L' angar perduto di Vergiate
L' agenzia Stefani, l' ansa fascista che durante il ventennio aveva il compito di controllare ciò che gli organi di stampa potevano o non potevano pubblicare, aveva la sua sede centrale a Roma, ma i telegrammi in cui si parlava dell' aereomobile di natura sconosciuta erano partiti dalla sua sede di Milano. Alfredo Lissoni, ne dedusse che bisognava cercare altri indizi nei dintorni del capoluogo lombardo per identificare il luogo dell' ufo crash e quello dove il veivolo era stato portato in seguito al recupero, verosimilmente un hangar o un capannone. Dove se non in provincia di Varese, sede degli stabilimenti di una delle più importanti industrie aereonautiche: la SIAI MArchetti. Sull' importanza in campo aviatorio dalla SIAI non vi sono dubbi: a Sesto Calende aveva gli uffici dirigenziali, a Vergiate la sede operativa, mentre nella vicina S. Anna c' eranoi cantieri che avrebbero ospitato in seguito la Decima Mas. Inoltre nella zona di Sesto era di casa Italo Balbo, che tra l'altro, secondo i documenti del CUN, era uno dei vertici del gabinetto RS/33, ecco perchè gli stabilimenti di Vergiate erano la sede più indicata per ospitare l' aereomobile sconosciuto. Che fosse proprio a causa dell' ufo nascosto lì che gli americani bombardarono per ben nove volte lo stabilimento ignorando del tutto sia i capannoni a Sesto sia il ponte di ferro sul Ticino, importantissimo nodo logistico? Comunque fosse, dopo la fine della guerra, per anni, circolarono voci che a Vergiate fossero custoditi dischi volanti, ma di "origine terrestre. Può dunque non essere una coincidenza il fatto che si verificò nel 1950 a Tradate, un incontro ravvicinato del terzo tipo. L' operaio Bruno Facchini s' imbattè in un bosco, in un velivolo a forma di disco che si trovava posato al suolo e i suoi occupanti, intenti ad un lavoro di riparazione. Questi stordirono Facchini con una scarica elettrica a basso voltaggio di cui l' uomo portò sempre i segni sull' addome. A testimonianza dell' episodio, Facchini conservò anche alcuni frammenti del disco lasciati a terra dai suoi misteriosi meccanici. Il particolare interessante della vicenda è che la prima cosa che Facchini pensò, fu di trovarsi davanti a un prototipo americano custodito a Vergiate. Disse anche che i suoi occupanti emettevano un suono simile a "gur-gur"ma, essendo stato deriso da molti per questa dichiarazione, si chiuse alle insistenze della stampa e non rilasciò piu nessuna intervista Ma da dove erano nate queste diffuse convinzioni popolari circa la presenza di dischi volanti negli hangar di Vergiate? Forse da una fuga di notizie circa il recupero dell' ufo del 1933? Un altro particolare di importanza decisiva per l' identificazione dalla SIAI come luogo di ricovero del presunto ufo è un particolare legato a un personaggio enigmatico che fu, forse, il responsabile dalla distribuzione dell' hangar in cui l' ufo era custodito. Una collaboratrice del CUN scoprì infatti che negli uffici dirigenziali dalla SIAI lavorava un certo Aldo Moretti. Era lui il misterioso Moretti citato in una delle missive pervenute al CUN che sono state riportate all' inizio? " Caro Alfredo, del caso Moretti non si puo parlare che a quattr' occhi data la delicatezza e la particolarità della vicenda." Recitava la lettera Questo Moretti era anche citato in un bollettino parasatirico del dopolavoro della SIAI, in qualità di "funzionario della D:O.", la direzione operativa. In seguito, negli archivi dei repubblichini, Moretti veniva indicato come un pericoloso partigiano, seppure si parlava di lui in modo vago... proprio come la lettera consigliava di fare ad un non meglio precisato "Alfredo": " Se mi chiedi un consiglio, eccolo: non dire a nessuno ripeto nessuno, e ciò comprende i parenti piu stretti quanto hai visto." Ma cosa mai aveva fatto questo Moretti per essere messo all' indice all' improvviso come un traditore del regime? Cosa poteva aver combinato negli stabilimenti SIAI di così grave? La risposta potrebbe essere spiazzante: il 17 MArzo del 1943, dieci anni dopo il recupero dell' aereomobile sconosciuto, il capannone della SIAI venne completamente distrutto da un incendio di origine dolosa. Qualcuno aveva deliberatamente appiccato il fuoco all' hangar, nel tentativo, purtroppo riuscito, di distruggere cio che conteneva. Fu Aldo Moretti a causare quel disastro, apiccando il fuoco all' hangar? Non si saprà mai con certezza. L' unica cosa sicura è che l' incendio rase al suolo completamente lo stabilimento, cancellando per sempre cio che custodiva... O forse no?
L' agenzia Stefani, l' ansa fascista che durante il ventennio aveva il compito di controllare ciò che gli organi di stampa potevano o non potevano pubblicare, aveva la sua sede centrale a Roma, ma i telegrammi in cui si parlava dell' aereomobile di natura sconosciuta erano partiti dalla sua sede di Milano. Alfredo Lissoni, ne dedusse che bisognava cercare altri indizi nei dintorni del capoluogo lombardo per identificare il luogo dell' ufo crash e quello dove il veivolo era stato portato in seguito al recupero, verosimilmente un hangar o un capannone. Dove se non in provincia di Varese, sede degli stabilimenti di una delle più importanti industrie aereonautiche: la SIAI MArchetti. Sull' importanza in campo aviatorio dalla SIAI non vi sono dubbi: a Sesto Calende aveva gli uffici dirigenziali, a Vergiate la sede operativa, mentre nella vicina S. Anna c' eranoi cantieri che avrebbero ospitato in seguito la Decima Mas. Inoltre nella zona di Sesto era di casa Italo Balbo, che tra l'altro, secondo i documenti del CUN, era uno dei vertici del gabinetto RS/33, ecco perchè gli stabilimenti di Vergiate erano la sede più indicata per ospitare l' aereomobile sconosciuto. Che fosse proprio a causa dell' ufo nascosto lì che gli americani bombardarono per ben nove volte lo stabilimento ignorando del tutto sia i capannoni a Sesto sia il ponte di ferro sul Ticino, importantissimo nodo logistico? Comunque fosse, dopo la fine della guerra, per anni, circolarono voci che a Vergiate fossero custoditi dischi volanti, ma di "origine terrestre. Può dunque non essere una coincidenza il fatto che si verificò nel 1950 a Tradate, un incontro ravvicinato del terzo tipo. L' operaio Bruno Facchini s' imbattè in un bosco, in un velivolo a forma di disco che si trovava posato al suolo e i suoi occupanti, intenti ad un lavoro di riparazione. Questi stordirono Facchini con una scarica elettrica a basso voltaggio di cui l' uomo portò sempre i segni sull' addome. A testimonianza dell' episodio, Facchini conservò anche alcuni frammenti del disco lasciati a terra dai suoi misteriosi meccanici. Il particolare interessante della vicenda è che la prima cosa che Facchini pensò, fu di trovarsi davanti a un prototipo americano custodito a Vergiate. Disse anche che i suoi occupanti emettevano un suono simile a "gur-gur"ma, essendo stato deriso da molti per questa dichiarazione, si chiuse alle insistenze della stampa e non rilasciò piu nessuna intervista Ma da dove erano nate queste diffuse convinzioni popolari circa la presenza di dischi volanti negli hangar di Vergiate? Forse da una fuga di notizie circa il recupero dell' ufo del 1933? Un altro particolare di importanza decisiva per l' identificazione dalla SIAI come luogo di ricovero del presunto ufo è un particolare legato a un personaggio enigmatico che fu, forse, il responsabile dalla distribuzione dell' hangar in cui l' ufo era custodito. Una collaboratrice del CUN scoprì infatti che negli uffici dirigenziali dalla SIAI lavorava un certo Aldo Moretti. Era lui il misterioso Moretti citato in una delle missive pervenute al CUN che sono state riportate all' inizio? " Caro Alfredo, del caso Moretti non si puo parlare che a quattr' occhi data la delicatezza e la particolarità della vicenda." Recitava la lettera Questo Moretti era anche citato in un bollettino parasatirico del dopolavoro della SIAI, in qualità di "funzionario della D:O.", la direzione operativa. In seguito, negli archivi dei repubblichini, Moretti veniva indicato come un pericoloso partigiano, seppure si parlava di lui in modo vago... proprio come la lettera consigliava di fare ad un non meglio precisato "Alfredo": " Se mi chiedi un consiglio, eccolo: non dire a nessuno ripeto nessuno, e ciò comprende i parenti piu stretti quanto hai visto." Ma cosa mai aveva fatto questo Moretti per essere messo all' indice all' improvviso come un traditore del regime? Cosa poteva aver combinato negli stabilimenti SIAI di così grave? La risposta potrebbe essere spiazzante: il 17 MArzo del 1943, dieci anni dopo il recupero dell' aereomobile sconosciuto, il capannone della SIAI venne completamente distrutto da un incendio di origine dolosa. Qualcuno aveva deliberatamente appiccato il fuoco all' hangar, nel tentativo, purtroppo riuscito, di distruggere cio che conteneva. Fu Aldo Moretti a causare quel disastro, apiccando il fuoco all' hangar? Non si saprà mai con certezza. L' unica cosa sicura è che l' incendio rase al suolo completamente lo stabilimento, cancellando per sempre cio che custodiva... O forse no?
17/05/2009, 18:24
O Forse No.!Se era un Ufo il fuoco non lo distruggeva.Sappiamo del miglior progettista Italiano(Pegna) alle Industrie Aereonautiche Reggiane Sappiamo che motori tedeschi quali DB o JJumo andarono all'AerMacchi e alla Reggiane.Mi fa specie nominare Balbo associato alla Savoia Marchetti in maniera diversa dalla storia.In quanto fu abbattuto da fuoco amico a guerra appena iniziata..E dimostro' il valore dei velivoli SM con le sue crociere Transatralntiche.
http://it.wikipedia.org/wiki/Italo_Balbo
In molti pensano sia che con Balbo Vivo l'Italia non sarebbe entrata in guerra,in maniera allargata... ma anche che tra i carteggi segtreti sottreatti dall'appartamento di Tesla uno in particolare dimostrerebbe che Balbo lo conobbe..Strana la coincidenza...Conobbe il vero Inventore della radio e fu abbattuto su un'Aereo che non aveva la radio...Non sto parlando di chissachi ma del numero 2 del regime dell'epoca.
Ai funerali la moglie prima di essere portata via disse chiaramente alle autorita' Gerarchiche presenti"..Lo avete ucciso voi..."E questa e' una pagina di storia che mi interessa da tanti anni.Balbo conosceva il mondo.Il Duce No...![[:0]](./images/smilies/UF/icon_smile_shock.gif "Scioccato")
LWD>>>
http://it.wikipedia.org/wiki/Italo_Balbo
In molti pensano sia che con Balbo Vivo l'Italia non sarebbe entrata in guerra,in maniera allargata... ma anche che tra i carteggi segtreti sottreatti dall'appartamento di Tesla uno in particolare dimostrerebbe che Balbo lo conobbe..Strana la coincidenza...Conobbe il vero Inventore della radio e fu abbattuto su un'Aereo che non aveva la radio...Non sto parlando di chissachi ma del numero 2 del regime dell'epoca.
Ai funerali la moglie prima di essere portata via disse chiaramente alle autorita' Gerarchiche presenti"..Lo avete ucciso voi..."E questa e' una pagina di storia che mi interessa da tanti anni.Balbo conosceva il mondo.Il Duce No...
LWD>>>
17/05/2009, 20:24
Non si sà quali furono le conclusioni cui giunsero gli esperti del fantomatico gabinetto RS/33 dopo tutti gli anni di attività nel campo ufo. Secondo il mittente anonimo dei plicchi ricevuti dal CUN, poco dopo il 1940 il loro materiale di studio fini tutto in mano ai Tedeschi. I nazisti, che si erano infiltrati fin dagli anni 30 nell' ente segreto in cambio di un rifornimento all' Italia di ferro e carbone, si impossessarono cosi di un decennio di documentazioni, risultati di esperimenti e probabilmente reperti. E li studiarono. Pare infatti che i Tedeschi fossero interessati " a ogni ricerca sui fenomeni celesti strani, forse in funzione di un arma che doveva impiegare , di natura forse elettromagnetica ", come specificava il mittente anonimo dei plichi inviati al CUN.
Non è quindi un caso che, fin da quegli anni, ingegneri dapprima italiani e poi tedeschi realizzarono progetti di veicoli di forma discoidale. Anzi dopo il presunto ufo crash di Vergiate scoppio negli ambienti accademici e militari una vera mania per i dischi volanti, e ne vennero progettati di ogni tipo.
L' italiano Giuseppe Belluzzo e poi i tedeschi Rudolph Shriever, Walter Miethe, Klaus Habermohl e molti altri lavorarono alla creazione di simili armi avveniristiche con le quali dapprima il fascismo e poi il Reich sognavano la vitoria della guerra. Sviluppando questi progetti, il nazismo arrivò a realizzare i Fleigende scheiben "dischi volanti" tra cui le famigerate V-7, chiamate al tempo "telearmi" in quanto si trattava di veicoli discoidali comandati a distanza, ma non fecero in tempo a produrli in serie e a utilizzarli data la fine della guerra. Le V-7, custodite in grotte segrete in Polonia, presentavano tutte le particolarità dei tipici ufo: erano a forma di disco, potevano alzarsi in volo verticalmente e curvare in aria ad anglo retto, oltre a raggiungere velocità elevatissime, impensabili per l' epoca. Dopo la fine della guerra, i progetti nazisti finirono in mano ai russi e americani, che continuarono gli studi, ultimando prototipi come il Galonska russo o il disco Omega americano realizzato dalla AVRO Canada, di cui esiste un filmato che ha fatto il giro del mondo.
L' origine di questa vera e propria "invasione" di dischi volanti, quindi, andrebbe ricercata in Italia, e piu precisamente nel varesotto.
I tormentati fatti che accadero a Vergiate in quel mattino di Giugno del 1933 misero in moto conseguenze incredibili, di cui probabilmente è possibile riscontrare gli effetti ancora oggi.
Sorge quindi spontanea una domanda: i numerosi oggetti volanti non identificati che vengono avvistati ogni giorno in tutto il mondo sono forse i discendenti segreti di quel singolo ufo schiantatosi a Vergiate, realizzati grazie allo studio dei suoi rottami dagli scienziati di mezzo pianeta? E quanto alto sarebbe stato il prezzo pagato dal mondo per la segretezza di questi studi?
Nel suo libro Alfredo Lissoni ricorda una mostra di disegni risalenti al dopoguerra, realizzati da malati di mente italiani. Fra la moltitudine di schizzi bizzarri alcuni spiccavano per la sorprendente acuratezza: vi era raffigurato il preciso spaccato di un disco volante, disegnato però in un periodo antecedente a quando si cominciò a parlare di un ufo. L' autore del disegno era forse il protagonista dell' episodio citato nella lettera fascista come il caso analogo conclusosi in manicomio?
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Non è quindi un caso che, fin da quegli anni, ingegneri dapprima italiani e poi tedeschi realizzarono progetti di veicoli di forma discoidale. Anzi dopo il presunto ufo crash di Vergiate scoppio negli ambienti accademici e militari una vera mania per i dischi volanti, e ne vennero progettati di ogni tipo.
L' italiano Giuseppe Belluzzo e poi i tedeschi Rudolph Shriever, Walter Miethe, Klaus Habermohl e molti altri lavorarono alla creazione di simili armi avveniristiche con le quali dapprima il fascismo e poi il Reich sognavano la vitoria della guerra. Sviluppando questi progetti, il nazismo arrivò a realizzare i Fleigende scheiben "dischi volanti" tra cui le famigerate V-7, chiamate al tempo "telearmi" in quanto si trattava di veicoli discoidali comandati a distanza, ma non fecero in tempo a produrli in serie e a utilizzarli data la fine della guerra. Le V-7, custodite in grotte segrete in Polonia, presentavano tutte le particolarità dei tipici ufo: erano a forma di disco, potevano alzarsi in volo verticalmente e curvare in aria ad anglo retto, oltre a raggiungere velocità elevatissime, impensabili per l' epoca. Dopo la fine della guerra, i progetti nazisti finirono in mano ai russi e americani, che continuarono gli studi, ultimando prototipi come il Galonska russo o il disco Omega americano realizzato dalla AVRO Canada, di cui esiste un filmato che ha fatto il giro del mondo.
L' origine di questa vera e propria "invasione" di dischi volanti, quindi, andrebbe ricercata in Italia, e piu precisamente nel varesotto.
I tormentati fatti che accadero a Vergiate in quel mattino di Giugno del 1933 misero in moto conseguenze incredibili, di cui probabilmente è possibile riscontrare gli effetti ancora oggi.
Sorge quindi spontanea una domanda: i numerosi oggetti volanti non identificati che vengono avvistati ogni giorno in tutto il mondo sono forse i discendenti segreti di quel singolo ufo schiantatosi a Vergiate, realizzati grazie allo studio dei suoi rottami dagli scienziati di mezzo pianeta? E quanto alto sarebbe stato il prezzo pagato dal mondo per la segretezza di questi studi?
Nel suo libro Alfredo Lissoni ricorda una mostra di disegni risalenti al dopoguerra, realizzati da malati di mente italiani. Fra la moltitudine di schizzi bizzarri alcuni spiccavano per la sorprendente acuratezza: vi era raffigurato il preciso spaccato di un disco volante, disegnato però in un periodo antecedente a quando si cominciò a parlare di un ufo. L' autore del disegno era forse il protagonista dell' episodio citato nella lettera fascista come il caso analogo conclusosi in manicomio?
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17/05/2009, 20:43
LWD ha scritto:
O Forse No.!Se era un Ufo il fuoco non lo distruggeva.Sappiamo del miglior progettista Italiano(Pegna) alle Industrie Aereonautiche Reggiane Sappiamo che motori tedeschi quali DB o JJumo andarono all'AerMacchi e alla Reggiane.Mi fa specie nominare Balbo associato alla Savoia Marchetti in maniera diversa dalla storia.In quanto fu abbattuto da fuoco amico a guerra appena iniziata..E dimostro' il valore dei velivoli SM con le sue crociere Transatralntiche.
http://it.wikipedia.org/wiki/Italo_Balbo
In molti pensano sia che con Balbo Vivo l'Italia non sarebbe entrata in guerra,in maniera allargata... ma anche che tra i carteggi segtreti sottreatti dall'appartamento di Tesla uno in particolare dimostrerebbe che Balbo lo conobbe..Strana la coincidenza...Conobbe il vero Inventore della radio e fu abbattuto su un'Aereo che non aveva la radio...Non sto parlando di chissachi ma del numero 2 del regime dell'epoca.
Ai funerali la moglie prima di essere portata via disse chiaramente alle autorita' Gerarchiche presenti"..Lo avete ucciso voi..."E questa e' una pagina di storia che mi interessa da tanti anni.Balbo conosceva il mondo.Il Duce No...
Se due indizi fanno una prova...........
![[:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif "Davvero Felice"){kind=icon}
![[;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif "Occhiolino"){kind=icon}
17/05/2009, 20:59
E con tutti quegli studi sono arrivati a...QUESTO? ![[:81]](./images/smilies/UF/81.GIF "Emoticon")
Siamo seri!
Siamo seri!
17/05/2009, 21:20
Ufologo 555 ha scritto:
E con tutti quegli studi sono arrivati a...QUESTO?
Ma dai, questo lo fà anche mio figlio con il meccano. Mi sà che sono arrivati ben oltre.
17/05/2009, 22:21
Intanto l'ufetto Moller nasce dagli studi diEpp...Evoluti.ma...Pagine di storia nostra sono ancora fumose.E la storia ricorda i numeri 2 di regimi..
Balbo abbattuto per sbaglio
Rudolph Hess il delfino di Hitler che prese un'aereo e fu..... catturato in Uk...Cosa ando' a fare in UK?Il Numero2?Io approfondirei su questo. Galeazzo Ciano parente del Duce e altro numero 2 fini' male lo stesso..Perche'?E gli Ufo non c'entrano.LWD>>>
Balbo abbattuto per sbaglio
Rudolph Hess il delfino di Hitler che prese un'aereo e fu..... catturato in Uk...
Cosa ando' a fare in UK?Il Numero2?Io approfondirei su questo. Galeazzo Ciano parente del Duce e altro numero 2 fini' male lo stesso..Perche'?E gli Ufo non c'entrano.LWD>>>
18/05/2009, 00:26
Un oggetto a forma di disco è omogoneo, non ha un davanti e un indietro perche non c'è un propulsione che lo spinge in una direzione come un aereo.
L'ufo si muove sfruttando il campo magnetico e la gravità.
Un disco costruito dall'uomo con motori e razzi propulsori non vanno granche proprio xke il disco è una forma da adottare senza motori a propulsione tipici di noi umani.
L'ufo si muove sfruttando il campo magnetico e la gravità.
Un disco costruito dall'uomo con motori e razzi propulsori non vanno granche proprio xke il disco è una forma da adottare senza motori a propulsione tipici di noi umani.
18/05/2009, 19:14
sanje ha scritto:
Un oggetto a forma di disco è omogoneo, non ha un davanti e un indietro perche non c'è un propulsione che lo spinge in una direzione come un aereo.
L'ufo si muove sfruttando il campo magnetico e la gravità.
Un disco costruito dall'uomo con motori e razzi propulsori non vanno granche proprio xke il disco è una forma da adottare senza motori a propulsione tipici di noi umani.
Avranno fatto quello che potevano per quei tempi. Se vi è stata un evoluzione del presunto ufo applicato a tecnologia terrestre è sicuramente secretato.
18/05/2009, 19:27
Sì, e si continua con...l'F-35 !
18/05/2009, 19:33
Ufologo 555 ha scritto:
Sì, e si continua con...l'F-35 !
Che infamone che sei.
![[:)]](./images/smilies/UF/icon_smile.gif "Felice"){kind=icon}
18/05/2009, 20:18
Effettivamente Zio 555 non ha tutti i torti. ![[8D]](./images/smilies/UF/icon_smile_cool.gif "Caldo")
Ci hanno messo 50 anni afar volare un'ala Volante e un'attimino in piu' per l'Ufetto Skycar.La precedente Skycar era molto piu' tosta(Apparve addirittura posteggiata in una via nel film The Island )Quella rossa coi 4 reattori basculanti. Come dire....Dove sono i famosi progetti retroingienierizzati?Ne basterebbe uno.LWD>>>
Ci hanno messo 50 anni afar volare un'ala Volante e un'attimino in piu' per l'Ufetto Skycar.La precedente Skycar era molto piu' tosta(Apparve addirittura posteggiata in una via nel film The Island )Quella rossa coi 4 reattori basculanti. Come dire....Dove sono i famosi progetti retroingienierizzati?Ne basterebbe uno.LWD>>>
19/05/2009, 12:13
LWD ha scritto:
Effettivamente Zio 555 non ha tutti i torti.
Quelli sono specchietti per le allodole, progettini senza senso. Se dal presunto ufo hanno tratto tecnologia, il risultato non è certo quell' ufetto ridicolo. Quelli buoni non li fanno certo vedere alla Tv in pompa magna.
Ultima modifica di greenwarrior il 19/05/2009, 12:14, modificato 1 volta in totale.
19/05/2009, 12:29
Ma nemmeno li "usano"; alora che ce li avrebbero a fare?! Dai, sù, una scrollata da queste fesserie! Scusate, èh...
19/05/2009, 22:06
Ufologo 555 ha scritto:
Ma nemmeno li "usano"; alora che ce li avrebbero a fare?! Dai, sù, una scrollata da queste fesserie! Scusate, èh...
La discussione partiva dal presunto ufo crash di Vergiate, io ho postato le informazioni a mia disposizione. Non comprendo l' ironia e le prese per i fondelli su ipotesi che non sono mie, ma che non sono poi così improbabili. Se sei a disposizione di informazioni diverse sul caso oltre quelle che hai postato in precedenza, rendici partecipi. A volte quando qualcuno si inoltra in ipotesi prendendo spunto da fatti storici, sembra quasi che ti dia fastidio. Se la discussione che ho postato ti sembra non meritevole della tua attenzione, lasciala perdere.