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MessaggioInviato: 27/11/2011, 17:03 
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GIANLUCA1989 ha scritto:

Cina?
Dici addirittura che gli americani vogliano attaccare la Cina?Sarebbero tanto sciocchi da arrivare fino a quel punto?Io mi auguro di no [8)]
-----------
Ragionando questo scenario potrebbe essere possibile....
Se dalla Siria che sicuramente attaccheranno passeranno all'Iran poi potrebbero passare al Pakistan e impadronirsi cosi dell'arsenale nucleare Pakistano...
e..
e avere accesso diretto alla Cina
Difatti quando gli americani uccisero bin laden in Pakistan alcuni mesi fa... la Cina diede un ultimatum agli USA
http://www.abovetopsecret.com/forum/thread707121/pg1


Dal minuto 00:46.... ed era solamente il 2007 [8)]




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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 27/11/2011, 17:14 
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Thethirdeye ha scritto:

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GIANLUCA1989 ha scritto:

Cina?
Dici addirittura che gli americani vogliano attaccare la Cina?Sarebbero tanto sciocchi da arrivare fino a quel punto?Io mi auguro di no [8)]
-----------
Ragionando questo scenario potrebbe essere possibile....
Se dalla Siria che sicuramente attaccheranno passeranno all'Iran poi potrebbero passare al Pakistan e impadronirsi cosi dell'arsenale nucleare Pakistano...
e..
e avere accesso diretto alla Cina
Difatti quando gli americani uccisero bin laden in Pakistan alcuni mesi fa... la Cina diede un ultimatum agli USA
http://www.abovetopsecret.com/forum/thread707121/pg1


Dal minuto 00:46.... ed era solamente il 2007 [8)]



Grazie dell'informazione TTE ... purtroppo sembra che i tasselli combacino sempre di più,
vediamo come evolve la situazione... se l'obiettivo finale è la CINA lo capiremo prestissimo visto che la situazione sta evolvendo molto rapidamente....


Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 27/11/2011, 17:14, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 27/11/2011, 18:22 
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GIANLUCA1989 ha scritto:

Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
GIANLUCA1989 ha scritto:

Cina?
Dici addirittura che gli americani vogliano attaccare la Cina?Sarebbero tanto sciocchi da arrivare fino a quel punto?Io mi auguro di no [8)]
-----------
Ragionando questo scenario potrebbe essere possibile....
Se dalla Siria che sicuramente attaccheranno passeranno all'Iran poi potrebbero passare al Pakistan e impadronirsi cosi dell'arsenale nucleare Pakistano...
e..
e avere accesso diretto alla Cina
Difatti quando gli americani uccisero bin laden in Pakistan alcuni mesi fa... la Cina diede un ultimatum agli USA
http://www.abovetopsecret.com/forum/thread707121/pg1


Dal minuto 00:46.... ed era solamente il 2007 [8)]



Grazie dell'informazione TTE ... purtroppo sembra che i tasselli combacino sempre di più,
vediamo come evolve la situazione... se l'obiettivo finale è la CINA lo capiremo prestissimo visto che la situazione sta evolvendo molto rapidamente....


Ecco appunto... troppo rapidamente

Cita:
Errore Nato in Pakistan: Islamabad congela rapporti diplomatici con Usa, bloccati i rifornimenti Isaf

ERRORE NATO IN PAKISTAN – Stamane si sono svolti i funerali dei 24 soldati pachistani uccisi per errore in un raid aereo delle forze Nato provenienti dall’Afghanistan, un massacro che ha scatenato l’ira delle autorità di Islamabad e riaperto una ferita aperta dal maggio scorso, quando in un blitz segreto fu ucciso Osama bin Laden nel rifugio di Abbottabad. Il Pakistan ha annunciato che tutti gli accordi con gli Stati Uniti verranno rivisti, specie in ambito militare, ed è stata avanzata l’splicita richiesta di lasciare la base aerea di Shamsi, nel Sud del Paese, oltre ad aver ordinato di chiudere tutte le vie di approvvigionamento logistico dell’Alleanza Atlantica in Afghanistan che partono dal suo territorio.Il ministro degli Esteri pachistano, Hina Rabbani Khar, ha telefonato al segretario di Stato americano Hillary Clinton esprimendo tutta la rabbia per il tragico episodio e latente ormai da mesi. Da Washington assicurano che sarà aperta una commissione d’inchiesta, mentre l’ambasciatore statunitense a Islamabad Cameron Munter si è scusato “per la perdita di vite umane”. Nel frattempo centinaia di automezzi con rifornimenti di carburante ed altro materiale per le truppe Isaf (le forze Nato in Afghanistan) sono stati bloccati nella zona di Chaman e Quetta. nel 2010 un incidente simile causò la morte di due soldati pachistani e i rifornimenti furono tagliati per una decina di giorni. Ma questa volta il governo pachistano sembra intenzionato a non cedere di un solo passo.
http://www.direttanews.it/2011/11/27/er ... enti-isaf/


Cita:
Rabbia Pakistan: proteste anti-Usa dopo il raid Nato

Migliaia di persone si sono radunate davanti al consolato degli Stati Uniti a Karachi, grande metropoli nel sud del Pakistan, per protestare per l’attacco di elicotteri Nato provenienti dall’Afghanistan in cui ieri sono rimasti uccisi 24 militari pachistani. Fra i manifestanti uno ha cercato di arrampicarsi sul muro esterno, dove ha piazzato una bandiera pachistana, mentre la folla gridava «Morte all’America».
http://multimedia.lastampa.it/multimedi ... stp/99157/


Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 27/11/2011, 18:23, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 27/11/2011, 19:32 
E ANCORA...

la Russia alza sempre più i toni

Cita:

Putin:
i Governi stranieri [/color]pensino a ripagare i loro debiti invece di [size=150][color=blue]finanziare opposizione in Russia
[/size]

Quei fischi, che improvvisamente hanno smascherato il logoramento dell'immagine di Putin agli occhi di buona parte dell'elettorato, sono stati però un campanello d'allarme: prima di tutto per il voto che domenica prossima chiamerà i russi a rinnovare il Parlamento, la loro sesta Duma. Putin e ancor più di lui Russia Unita sono in forte calo nei sondaggi, per questo ancor più vigoroso si è fatto l'attacco del futuro presidente all'opposizione. Ma soprattutto a chi le si nasconde dietro finanziandola: Putin è stato durissimo.

"Rappresentanti di alcuni Paesi stranieri - ha sibilato Putin - stanno raccogliendo coloro a cui versano del denaro, cosiddetti ricettori di donazioni, dando loro istruzioni e assegnando loro dei compiti in modo da influenzare la nostra campagna elettorale". Sforzi inutili, denaro sprecato, ha continuato il premier: i russi respingeranno "questi Giuda", politici al soldo degli stranieri. Mentre i Governi che li finanziano "farebbero meglio a ripagare i loro debiti con quei soldi, smettendola di perseguire politiche economiche inefficienti e costose". Un nuovo attacco agli Stati Uniti, in primo luogo, e all'Europa, dopo la minaccia di dislocare missili Iskander a Kaliningrad rilanciata la settimana scorsa da Dmitrij Medvedev contro i programmi americani di difesa missilistica.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=Aa6YPAPE


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MessaggioInviato: 27/11/2011, 19:56 
http://www.youtube.com/watch?v=ao3cZ3SvcNk
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Macchè cercar guerra, è la tattica dell'accerchiamento. Lo hanno fatto con l'Urss, e lo stanno facendo con la Cina. Terrei d'occhio l'Indocina, al riguardo, più della Corea del Nord, che praticamente è già territorio cinese.

Chissà se le rivolte in Tibet da qualcuno qui verrebbero viste come pagate dagli americani...

Sull'opposizione in Russia, dato che l'opposizione più organizzata è il partito comunista (che di comunista ha poco: è letteralmente nazional-comunista come i nazisti erano nazional-socialisti), mi piacerebbe proprio vedere gli Usa finanziare un partito comunista... Comunque se fosse vero (che si finanzia le opposizioni), sarei molto contento: l'alternativa al regime va sempre creata dall'interno, senza fare i "missionari armati" alla Bush. Il punto casomai è: pagano dei burattini o dei partiti che hanno idee e programmi? Perchè sennò non c'è differenza tra finanziare il "futuro democratico" e dei beduini estremisti islamici... Che poi ti sparano a tradimento alla prima occasione.


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MessaggioInviato: 29/11/2011, 13:47 
ma se invece la3°guerrra mondiale fosse esclusivamente economica?
in effetti considerando la grande crisi finanziaria esistente,e' considerando ke tutte le notizie piu' allarmanti provengono dalle agenzie di raiting(tutte dislocate negli usa)la crisi finanziari e' iniziata nel 2008 proprio negli usa,poi x miracolo si e' spostata in europa.Rimanendo attenzionata in europa nessuno fa piu' caso all'immenso debito pubblico ke attanaglia gli usa,a tanti amerikani farebbe comodo magari un tracollo dell'euro,xke' magari pensano di riprendere il controllo dell'economia nel mondo,e pure il dollaro ritornerebbe al suo antico splendore,
questa potrebbe essere equiparata ad una guerra,nel terzo millennio anzike' guerre sul campo,si possono combattere guerre nelle borse(sempre catastrofiche possono essere),cmq trattasi sempre di conflitti.

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MessaggioInviato: 29/11/2011, 15:00 
Cita:
sezione 9 ha scritto:
Sull'opposizione in Russia, dato che l'opposizione più organizzata è il partito comunista (che di comunista ha poco: è letteralmente nazional-comunista come i nazisti erano nazional-socialisti), mi piacerebbe proprio vedere gli Usa finanziare un partito comunista... Comunque se fosse vero (che si finanzia le opposizioni), sarei molto contento: l'alternativa al regime va sempre creata dall'interno, senza fare i "missionari armati" alla Bush. Il punto casomai è: pagano dei burattini o dei partiti che hanno idee e programmi? Perchè sennò non c'è differenza tra finanziare il "futuro democratico" e dei beduini estremisti islamici... Che poi ti sparano a tradimento alla prima occasione.

Scusa, ma secondo te gli USA, inglesi e compagnia finanzierebbero le rivolte in nome della "democrazia"? Ma via su... questi se sganciano soldi come minimo poi indietro ne vogliono dieci volte tanto, in un modo o nell'altro.

Il bello è che se le rivolte, le infiltrazioni le fanno gli USA, gli inglesi e compagnia cantante va tutto bene, nulla da obbiettare, se invece è l'Iran che finanzia qualche gruppuscolo islamico (non necessariamente "terrorista") apriti cielo...

Ma diciamocela tutta... se i burattini fanno i nostri interessi va bene (lasciamo stare i discorsi sulla democrazia per favore... che nemmeno negli USA esiste), se vanno contro i nostri interessi no. Poi il passo successivo dovrebbe essere quello di definire quali siano i "nostri" interessi.
Alla fine il risultato sarebbe, valutando con il bilancino, che nessuno fa i "nostri" interessi...

Alla fine tra chi protesta (e sono sempre minoranze, non bisognerebbe mai dimenticarlo, sia qui da noi che in questi paesi "canaglia") in Iran e chi protesta in Italia contro la TAV il trattamento è sempre più o meno quello.
Solo che noi siamo così rincoglioniti che pensiamo che sia giusto manganellare donne e anziani in una manifestazione contro la TAV, o tenere un mese in galera due ragazze che non avevano fatto nulla a nessuno.
Pensi che se domani la gente scendesse in piazza per fare cadere il governo Monti non riceverebbe lo stesso trattamento di quelli che manifestano in Iran, in Siria o in altri paesi?
Le "morti" strane le abbiamo anche da noi, le "stragi di stato" le abbiano avute a iosa.

Il problema è che in Egitto, in Siria (ma lì bisogna capire bene cosa accade, perché mi sembra più la fotocopia della Libia), in Iran (dove non c'è questa maggioranza schiacciante contro il TIPO di regime in Iran, piuttosto è contro certi personaggi, non contro la repubblica islamica)... qualcuno si sveglia, qui da noi zero.

Finché continueremo a vedere il "male" altrove e mai dentro di noi, non cambierà mai nulla.

...

o prendi il discorso del massacro di Falluja... ora ci sono le carte ufficiali, gli studi scientifici... se qui hanno usato armi proibite, probabilmente sperimentali e hanno massacrato migliaia di persone compromettendo la vita di generazioni in quella zona, NULLA, SILENZIO TOMBALE sui media... per una presunta atomica iraniana sono pronti a scatenare una nuova guerra.
A me questa sporca ipocrisia (E NON MI RIFERISCO A TE) dei media e della nostra cultura in genere, comincia a stare sulle scatole.
I criminali SONO sempre criminali... all'Aia non dovrebbe andarci solo Assad, ma anche Bush.


Ultima modifica di iLGambero il 29/11/2011, 15:09, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 29/11/2011, 17:56 
Le "morti" strane le abbiamo anche da noi, le "stragi di stato" le abbiano avute a iosa. Fatte da chi e contro chi? Perchè il punto qui è capire cosa si vuole fare quando ci si "ribella". Non so se l'ho già detto, ma il mio punto di vista è relativamente semplice: un regime non democratico è criminale di per sè, una rivolta contro un regime del genere è sempre legittima, anzi, doverosa (anche se non è detto che sia utile). Se in Italia ci fosse ancora Mussolini, non avrei scrupoli a prendere finanziamenti e aiuti da chiunque, se questo mi permettesse di vincere contro la dittatura. Tu punti sempre troppo l'attenzione su chi finanzia, e mai abbastanza su chi viene finanziato.

La Libia è una dittatura? Bene, ghigliottina per Gheddafi (in linea di principio). Quello che non riusciamo bene a capire, anche se siamo a poche centinaia di chilometri, è chi si è ribellato e cosa vuole fare. Lo sappiamo bene che qualunque Stato, qualunque Governo, dovendo pensare al proprio Paese e non all'Umanità, fa politica estera non per giustizia ma per tornaconto, ma la Rivoluzione Araba cosa sta producendo, in termini di "progettazione politica"? E' questo che non valutiamo mai: siccome ci sono gli Usa, allora sono tutti servi degli americani. E arriviamo per essere antiamericani a giustificare delle dittature.

Ieri sera è stato molto bello il documentario su La7 sui Fratelli Musulmani. A me ha fatto pensare alla vecchia DC, diciamo l'ala destra, a metà strada tra i focolarini e l'opus dei. Molto bravi, intelligenti, sono ben voluti perchè loro fanno politica vera, come poteva farla solo il PCI, per intenderci. E dicono: vogliamo una democrazia ispirata ai valori della nostra religione. Come fa l'UDC, quando dice che la politica deve seguire l'etica cristiana. Mi piace? NO, mi fa paura. Ma non posso per paura (e per disorganizzazione degli altri movimenti che mi trovano più d'aqccordo) pensare che sia meglio tenere tutto il popolo sotto un regime che se va bene è autoritario. Non so se mi spiego bene: non si può essere sbrigativi e pensare che tutto quanto sia in funzione anti o filo americana.


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MessaggioInviato: 29/11/2011, 18:19 
Ma guarda che io non ho fatto alcun discorso in funziona anti-filo americani.
Non me ne importa nulla della logica bipolare, buoni-cattivi, rossi-neri, cattolici-islamisti etc...
Io dico che Bush è il simbolo di una visione antidemocratica e Gheddafi è il simbolo di una visione anti-democratica, nel mio modo di vedere non c'è alcuna differenza tra vivere sotto Bush e vivere sotto Gheddafi, quindi le "rivolte" o le "rivoluzioni" fatte per mettere su uno e far cadere l'altro per me sono una carnevalata.
Tra vivere "accettando" il sistema in USA e in Libia non c'è alcuna differenza. Se tu in Libia accettavi il sistema potevi vivere bene, probabilmente con più sussidi che in USA, lo stesso vale in USA. La democrazia se è reale, la vedi quando provi a contrastare le idee dominanti, a cercare di ripensare il sistema, in quel caso emerge il pugno di ferro, emergono i giochi sporchi, gli omicidi e le violenze di stato, tanto in USA quanto in Libia.
Non volere vedere e capire questo è l'errore che facciamo tutti.
Tutti viviamo con un'idea del meno-peggio... ma in fondo là stanno peggio di noi... in fondo noi almeno la "libertà" di vedere Canale 5 o Rai Uno l'abbiamo... in fondo etc...
I poveri, le ingiustizie, le violenze in USA (ma dico USA, ma potrei dire molti altri paesi occidentali, Italia compresa) ci sono e non fanno notizia, perché l'informazione non è libera, esattamente come non lo era in Libia o non lo è in Siria.
Sono il conformismo, l'omologazione che ci hanno fottuto il cervello e la capacità di pensare in modo davvero libero.
In USA stanno facendo una legge che gli permetterà di spiare qualsiasi tipo di comunicazione (cosa che in parte già facevano) in modo molto più capillare di ora, con la possibilità di intervenire direttamente attraverso censure di fatto... tutto passa così, come se fosse una cosa giusta, fatta per il bene della gente... ma se i cinesi censurano 3 parole su Google, apriti cielo.
Ribellarsi per cosa?
Per un partito? ma figuriamoci... per vecchie ideologie o ancor peggio religioni? ma per l'amor del cielo...
E' vero noi oggi, o almeno le generazioni precedenti la nostra, hanno vissuto con relativi agi, ma questo avveniva per un preciso motivo, voluto, non perché fossimo liberi, e infatti oggi vediamo come nulla di ciò che ci è stato detto su libertà e democrazia ha mai avuto un senso.
La ricchezza e il denaro sono un cancro che stanno facendo morire non l'Italia, che non conta un beneamato, ma il mondo... pensare che possa tutto ripartire invertendo i ruoli come nel passato, creando nuovi vinti e vincitori, distruggendo per ricostruire... è utopia. Io penso che la vera utopia oggi sia credere di potere andare avanti in questo modo, e non buttare tutto all'aria e rifare il mondo.
L'ho scritto altre volte, tutto è oggi possibile, lo so possono sembrare discorsi folli, ma sono convinto di avere ragione.
Abbiamo le tecnologie, le intelligenze, tutto per poter riformare il mondo in modo davvero equo, abbattere denaro-profitto-ricchezza-potere... è solo una questione di scelta.
Oppure, come temo accadrà, continueremo a farci la guerra, ad ammazzarci a vicenda, pensando che il problema sia l'estremista islamico che sta dall'altra parte che è diversa dalla nostra, come se noi avessimo davvero una parte da difendere in tutto questo.
So che sono parole senza peso, ma almeno qui mi sfogo un po'
[:)]


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MessaggioInviato: 29/11/2011, 18:47 
E se a me, testardo, o stupido, come sono, il regime di Gheddafi non mi va bene, che faccio? Faccio finta di vivere in democrazia?


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Siria, Onu: "4.000 morti da marzo, e' guerra civile". Ue: "Assad si ritiri"
di Enrico Ferdinandi

1 dicembre 2011

L'Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Navi Pillay, ha annunciato quest’oggi che quella in atto in Siria non è più solo repressione ma vera e propria guerra civile. Da metà marzo ad oggi secondo l’Onu sono oltre 4.000 le vittime della violenza repressiva delle forze militari di Damasco, Pillay ha però affermato di avere informazioni che lasciano credere che le vittime “siano molte di più”.
In un documento redatto in questi giorni dalla Commissione internazionale di inchiesta istituita dal Consiglio diritti umani dell' Onu emergono fatti raccapriccianti: abusi sessuali, torture a bambini, atti inumani esecuzioni sommarie, arresti arbitrari e torture.
Fenomeni questi che non possono più essere tollerati e che saranno discussi anche domani durante una riunione straordinaria del Consiglio per i diritti umani dove si parlerà dell’inchiesta effettuata dalla Commissione indipendente sulla situazione in Siria.
Una repressione nata a metà marzo con le prime proteste contro il presidente Bashar al-Assad, proteste che hanno fin da subito causato decine di morti. Una repressione che si è fatta sempre più forte, tanto che qualche settimana fa il regime di Assad ha stipulato un contratto con una ditta lombarda (Area) affinché essa installi un programma in grado di monitorare il traffico in entrata ed in uscita dalla nazione. Anche internet è sotto controllo.
Quest’oggi i ministri degli Esteri dell'Unione Europea hanno deciso di attuare “ulteriori sanzioni” contro Damasco.
Nelle conclusioni del Consiglio degli affari esteri si può leggere: “Queste nuove misure riguardano il settore energetico, finanziario, bancario e commerciali colpiscono altri individui ed entità coinvolti nella violenza o che sostengono direttamente il regime”.
L’Unione Europea ha così ribadito: “nei termini più forti la condanna per la brutale repressione” - e la volontà di voler - “fornire protezione ai civili, dispiegando una missione di osservatori sul terreno”. I ministri degli Esteri Europei si sono anche detti felici per: “la decisione significativa di imporre sanzioni contro il regime siriano – rinnovando - forte sostegno al popolo siriano ed incoraggia l'opposizione a creare una piattaforma unita – affinché Bashar al-Assad si faccia - da parte per permettere una transizione pacifica”.
Anche gli Usa hanno rafforzato le sanzioni nei confronti della Siria. Aumenta così la tensione sul regime di Damasco proprio oggi anche l’Iran si ha visto inasprire le sanzioni nei suoi confronti dopo l’attacco all’ambasciata inglese di martedì e la poca collaborazione nel voler fornire il programma nucleare che si sta seguendo.
Quest’oggi anche la Lega Araba ha deciso di dare nuove sanzioni alla Siria in quanto non ha posto fine alla repressione delle proteste filo-democratiche. La Lega Araba ha così stilato una lista di 17 persone alle quali è vietato viaggiare nei paesi arabi, si tratta di persone vicine al regime di Damasco tra di essi c’è anche il fratello del presidente Bashar al-Assad, ovvero Maher al-Assad, capo della Guardia Repubblicana e di fatto secondo uomo più potente della Siria. Tra gli altri nomi vi sono i ministri di Difesa ed Interni, funzionari dell'intelligence e alti ufficiali dell'esercito.

Fonte in Italiano

Fonte originale Associated Press in Inglese



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"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

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MessaggioInviato: 01/12/2011, 22:57 
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Verso la Terza Guerra Mondiale – l’accerchiamento di Russia e Cina
Stefano Fait

Al Pentagono, nel novembre del 2001, feci una chiacchierata con uno degli ufficiali superiori. Sì, stavamo ancora progettando la guerra contro l’Iraq, ma c’era anche altro. Quel progetto faceva parte di un piano quinquennale di campagne militari che comprendeva sette nazioni: a partire dall’Iraq, per continuare con la Siria, il Libano, la Libia, l’Iran, la Somalia e il Sudan. Il tono era indignato e quasi incredulo […] Cambiai discorso, non erano cose che volevo sentire.
Generale Wesley Clark, ex comandante generale dell’US European Command, che comprendeva tutte le attività militari americane in Europa, Africa e Medio Oriente. Da: Wesley K. Clark, Winning Modern Wars, p. 130).
http://www.amazon.com/Winning-Modern-Wars-Terrorism-American/dp/1586482181


Circa 10 giorni dopo l’11 settembre 2001 mi sono recato al Pentagono, ho visto il segretario alla difesa Rumsfield e il vice segretario Wolfowitz, sono sceso per salutare alcune persone dello Stato Maggiore che lavoravano per me e uno dei miei generali mi chiamò dicendomi: «Venga, Le devo parlare un momento», io gli dissi «ma lei avrà da fare…» e lui disse «no, no, abbiamo preso una decisione, attaccheremo l’Iraq» . Tutto questo accadeva attorno al 20 di settembre. E io gli chiesi: «ma perché?» e lui: «non lo so», e aggiunse «penso che non sappiano cos’altro fare». Io gli chiesi «hanno trovato informazioni che collegano Saddam Hussein con Al Quaeda?», disse «No, non c’è niente di nuovo. Hanno soltanto deciso di fare la guerra all’Iraq!», e disse «non so la ragione è che non si sa cosa fare riguardo al terrorismo, però abbiamo un buon esercito e possiamo rovesciare qualsiasi governo». Sono tornato a trovarlo alcune settimane più tardi e all’epoca stavamo bombardando l’Afghanistan. Gli chiesi: «bombarderemo sempre l’Iraq?», lui mi rispose «molto peggio!». Prese un foglio di carta e disse «ho appena ricevuto questo dall’alto», sarebbe a dire dall’ufficio del segretario alla difesa. «Questo è un memo che descrive in che modo prenderemo 7 paesi in 5 anni, cominciando dall’IRAQ, poi la SIRIA, il LIBANO, la LIBIA, la SOMALIA, il SUDAN e per finire l’IRAN». Gli chiesi: «è confidenziale?» e lui «si, signore».



L’esito finale di questa deriva sarà probabilmente un conflitto con l’Iran e con gran parte del mondo islamico. Uno scenario plausibile di uno scontro militare con l’Iran presuppone il fallimento [del governo] iracheno nell’adempiere ai requisiti [stabiliti dall’amministrazione statunitense], con il seguito di accuse all’Iran di essere responsabile del fallimento, e poi, una qualche provocazione in Iraq o un atto terroristico negli Stati Uniti che sarà attribuito all’Iran, [il tutto] culminante in un’azione militare “difensiva” degli Stati Uniti contro l’Iran.
Zbigniew Brzezinski, uno dei massimi esperti di politica internazionale, dichiarazione davanti ad una commissione del senato americano (1 febbraio 2007)
http://foreign.senate.gov/imo/media/doc/BrzezinskiTestimony070201.pdf


Molte grandi opere pertanto della città vostra (Atene) si ammirano, ma a tutte una ne va di sopra per grandezza e per valore; perocché dice lo scritto di una immensa potenza cui la vostra città pose termine, la quale violentemente aveva invaso insieme l’Europa tutta e l’Asia, venendo fuori dal mare Atlantico.
Platone, “Timeo”.


La NATO sta gradualmente accerchiando la Russia e la Cina, scacciandoli dall’Africa, dal Medio Oriente e dalle massicce riserve petrolifere e giacimenti minerari del Sud-Est asiatico. La Russia vuole da sempre lo sbocco nel Mediterraneo e ha bisogno di una base navale di appoggio che permetta alla sua flotta di non dover attraversare ogni volta i Dardanelli. Nel 2008 Gheddafi promise ai Russi di concedere l’usufrutto di Bengasi:
http://www.france24.com/en/20081031-gaddafi-offers-host-russian-naval-base-libya
Ora Bengasi è un porto NATO.

Dopo l’attacco aereo israeliano ad un impianto siriano nel 2007 e lo scellerato attacco georgiano alla Russia, appoggiato da Israele e dagli USA, è arrivato l’accordo russo-siriano (navale e militare) per l’espansione del porto siriano di Tartus, dove in teoria ci sarà una presenza navale russa permanente:
http://www.guardian.co.uk/world/2008/oct/08/syria.russia
http://news.xinhuanet.com/english/2010-01/14/content_12805592.htm

Ora la Siria sta per essere spinta oltre il baratro:
http://fanuessays.blogspot.com/2011/11/la-partita-scacchi-globale-che-si-gioca.html

La prossima tappa è l’Iran. Tutte le basi militari americane utili per l’attacco all’Iran sono anche utili per attaccare la Russia. Ci sono distaccamenti militari americani in Iraq, Afghanistan, Turchia, Pakistan, Kuwait, Azerbaijan, Armenia, Turkmenistan, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Kyrgyzstan. La Georgia è un alleato di ferro degli Stati Uniti e di Israele ed ha già aggredito scelleratamente la Russia, per essere facilmente invasa e ridotta a più miti consigli. Romania e Polonia hanno accettato di installare postazioni anti-missilistiche che dovrebbero, ufficialmente, intercettare missili intercontinentali iraniani che non potrebbero mai raggiungere la Polonia (hanno una gittata massima di 2000km e raggiungono a malapena Odessa e Creta). I Russi, che non sono stupidi, hanno avvertito che piazzeranno missili a Kaliningrad:
http://www.wallstreetitalia.com/article/1266037/scudo-usa-russia-minaccia-metteremo-missili-a-kaliningrad.aspx

Qui una magnifica rassegna degli eventi passati in Europa:
http://eastjournal.net/2011/08/20/dossier-tutti-i-missili-delleuropa-orientale/

e nel mondo:
http://fanuessays.blogspot.com/2011/11/ ... pezzi.html


Stiamo avvicinandoci a grandi passi ad una crisi come quella di Cuba, solo che questa volta pare ci sia veramente l’intenzione di arrivare allo scontro finale, alla resa dei conti con Russia e Cina (una lotta tra Mali, non tra Male e Bene). Pur escludendo che la terza guerra mondiale possa subire un’escalation nucleare – neppure degli psicopatici sarebbero così malati da autodistruggersi – queste strategie, anche nelle versioni più “soft”:
http://fanuessays.blogspot.com/2011/11/lo-stratega-che-piace-tanto-david-h.html
…mettono a repentaglio il futuro dell’umanità. Il 99,9 periodico per cento della popolazione mondiale non sa cosa sta per succedere e, se lo sapesse, si opporrebbe strenuamente all’uso del falso movente umanitario per scatenare l’inferno in terra, quando il vero motivo è l’accentramento del potere (per i leader megalomani), il riempimento della mangiatoia (per i grufolanti finanzieri/industriali) e la pretesa che un certo tenore di vita non è negoziabile (per i belanti cittadini-ovini, rincitrulliti dalla propaganda spacciata per libera informazione). Un paragone istruttivo è Oceania, in “1984” di George Orwell.
Se analizzate i cattivi di Hollywood vi accorgerete che sono, di norma, Francesi, Russi, Cinesi e musulmani. Solo l’ascesa di Sarkozy, il presidente francese più filo-americano e sionista della storia, ha mitigato l’offensiva manipolativa del cinema americano ai danni dei cugini transalpini. Finché al potere c’erano Chirac e de Villepin (momentaneamente fatto fuori con una persecuzione giudiziaria dalla quale è recentemente uscito completamente pulito), i Francesi erano criminali, incoscienti, arroganti e ostili.

Qui un’analisi del fenomeno che parzialmente condivido:
http://www.cartesio-episteme.net/ep8/ep8-hollyw.htm

Chirac e de Villepin hanno probabilmente evitato al mondo una catastrofe, durante le presidenze Bush-Cheney, e si meriterebbero il Nobel per la Pace:
http://blog.panorama.it/ultimora/2011/07/02/de-villepin-vuole-nobel-pace-per-chirac/

Con la Cina si sta impiegando la stessa strategia che ha avuto successo con il Giappone. La si taglia fuori dalle sue fonti di approvvigionamento, la si demonizza, la si umilia, in modo da metterla con le spalle al muro, contando su una sua reazione emotiva e suicida, come fu il caso del Giappone nel 1941.

Il messaggio inviato alla Cina nel corso dell’inaugurazione di una nuova base americana a Darwin, “fuori dal raggio dei missili balistici cinesi”, è piuttosto esplicito:
http://www.globalresearch.ca/index.php? ... &aid=27709


Mentre negli anni Trenta e Quaranta Roosevelt era quasi certamente un “buono” e quella della guerra fu una decisione giusta, questa volta non sono le dittature a minacciare la pace nel mondo, ma le “democrazie”, che sono state prese in ostaggio da oligarchi che manovrano i loro burattini al governo e nei parlamenti – non crederete mica che Obama sia l’uomo più potente del mondo, vero? La Goldman Sachs è stata il secondo maggior finanziatore della sua campagna elettorale e se l’ha fatto è stato per ottenere qualcosa in cambio:
http://fanuessays.blogspot.com/2011/11/premiata-ditta-goldman-sachs.html

Bloccare la guerra civile in Siria e l’attacco preventivo all’Iran significa impedire che si arrivi all’ultima mossa, la guerra totale globale:
http://fanuessays.blogspot.com/2011/11/attacco-preventivo-alliran-armageddon.html

Per farcela non bastano le manifestazioni: ci sono state al tempo della guerra in Iraq e la guerra è stata fatta lo stesso. Serve il blocco totale, nonviolento, delle attività di tutte le maggiori nazioni coinvolte e, nella peggiore delle ipotesi, se la guerra dovesse scoppiare ugualmente, servirà una Rivoluzione Globale che però non sfoci nel Terrore Rivoluzionario: occorre che sia radicale ma anche di rapida soluzione, altrimenti ci troveremo in un mondo molto peggiore di prima.

Quel che c'è da capire e da fare è noto da quasi 500 anni:
http://fanuessays.blogspot.com/2011/11/etienne-de-la-boetie-un-uomo.html

Fonte




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"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

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MessaggioInviato: 07/12/2011, 01:51 
Cita:
Hu sfida Obama: “La marina cinese deve prepararsi
a combattere per la sicurezza del mondo”


Il presidente cinese avverte gli Usa che non possono considerarsi i padroni del Pacifico. Sale la tensione e la probabilità di incontri ravvicinati a rischio incidente tra le due flotte

Pechino, 6 dicembre 2011 - La Cina avverte gli Usa che non sono più i padroni del Pacifico. L'aveva fatto altre volte ma mai in toni così decisi. Infatti, con un'inusuale chiarezza, il presidente cinese Hu Jintao ha esortato la marina ad "accelerare con forza la trasformazione e la modernizzazione" per "prepararsi a combattimenti militari in modo da dare un maggior contributo alla salvaguardia della sicurezza nazionale e della pace mondiale".

L'ordine di Hu è venuto al vertice della Commissione militare centrale e giunge in un momento di alta tensione nel Pacifico meridionale. In questa area Pechino ha diverse dispute sulla sovranità con Vietnam, Filippine, Malaysia e Brunei. Le parole del presidente cinese sembrano anche una risposta alla scelta dell'omologo statunitense Barack Obama che si è impegnato a schierare fino a 2.500 soldati nell'Australia settentrionale, oltre ad aver proposto la creazione di una zona di cooperazione economica con nove paesi dell' area senza allargare la proposta alla Cina.

Fonte




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zakmck ha scritto:





Aaahhhh... e poi ci chiamano complottisti...... [:246]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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